DISCLAMER: La Rowling li ha creati e se li tiene ben stretti!ç_ç DATEMI DRACUCCIO-TESORO!
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Harry Potter e il patto col diavolo

parte XIII

di Nuel


Harry e Draco non avevano pensato ad altro per tutto il giorno. Il loro incontro, la supposta lezione di Pozioni che invece....
Al termine delle lezioni, quel mercoledì, Harry lo aveva cercato e non ci aveva messo molto a trovalo. Gli aveva semplicemente chiesto “Andiamo?” e Draco l’aveva scortato nei sotterranei, nella tana in cui si sarebbe compito il sacrificio. Ed Harry veramente sembrava una vittima pronta ad immolarsi.
-Harry... se hai cambiato idea...-
-Non sarei qui, se avessi cambiato idea-
Malfoy lo fissava quasi spaventato. Indeciso su cosa fare.
-Allora, Malfoy?-
Draco lo abbracciò e, con qualche incertezza cominciò a baciarlo. Non gli era mai capitato di programmare una scopata e questa volta non sarebbe stato solo sesso. Si sentiva confuso, ma Harry si premeva con decisione contro di lui, approfondiva i suoi baci e... Draco sentì l’eccitazione nascere, aumentare, pretendere quell’agnellino che gli si offriva. Lo spinse sul letto e gli si mise a cavalcioni.
-Non c’è fretta, Harry...-
-Si che c’è!- Harry si alzò su un gomito e gli circondò il collo con l’altro braccio, trascinandolo di nuovo su di sè, baciandolo voracemente, impedendosi di pensare a cosa stava facendo.
Voleva porre fine a quella storia il prima possibile, voleva smettere di soffrire per lui. Perché il giorno prima, quando si era finalmente deciso a lasciare lo scomodo muro freddo ed a raggiungere il suo letto, aveva sentito che qualcosa gli mancava e che quel qualcosa era Malfoy. Le sue parole, forse un po’ impacciate, gli giravano per la testa e non lo lasciavano dormire. Un giorno non era degno di essere vissuto se era lontano da lui. Harry aveva cercato di trattenere le lacrime, ma poi non ce l’aveva più fatta ed aveva pianto, in silenzio, coprendosi gli occhi con i pugni, perché quello di cui sentiva per la prima volta di avere bisogno era l’amore dell’unica persona che non glielo avrebbe mai dato.
Draco gli tolse gli occhiali, appoggiandoli sul comodino e prese ad incespicare sui bottoni della sua camicia, liberandolo di mantello, giacca e camicia più o meno assieme.
Harry credeva di essere preparato alle sensazioni che sarebbero venute, a quelle mani che sembravano pronte a dilaniarlo, pur di averlo, di farlo proprio.
Draco lo baciava e lo accarezzava ed Harry fremeva sotto di lui, il suo corpo che riconosceva le mani del suo rivale come fossero quelle di un padrone e si sottometteva loro con piacere e voluttà. Draco scese a lambire un capezzolo, a titillarlo con la punta della lingua ed Harry si inarcò, urlò, sorpreso e sconvolto una volta di più da tanto piacere.
Il Serpeverde gli cospargeva il petto di baci e morsi delicati e gli succhiava la pelle ricoprendola di rossori duraturi ed Harry si divincolava e gemeva, incapace di trattenersi.
-Sbrigati!- Lo implorò temendo di impazzire, ma Draco voleva dedicargli tutto il tempo che meritava, voleva che Harry non se ne pentisse, che fosse l’esperienza più sconvolgente e totalizzante della sua vita.
-Lasciami fare...- “amore” Supplicò, quasi, a sua volta, ancora incredulo, in parte, di avere il suo Harry tra le braccia. Gli si sedette a cavalcioni, riprendendo fiato e lasciandolo riprendere a lui. -Non voglio consumare questo momento troppo in fretta-
Harry si morse il labbro. Non poteva dirgli che voleva che tutto finisse prima di capire che non avrebbe più potuto farne a meno.
Draco scese di nuovo a baciarlo, con lentezza, poi si sollevò ancora e con mosse calcolate cominciò ad eliminare gli abiti che ancora indossava.
Scivolò giù dal letto e raccolse quelli di Harry, li piegò e li mise con i suoi su una sedia. Quando sfilò la camicia bianca, facendola scorrere sulla pelle, Harry rimase quasi abbagliato dal pallore del suo petto liscio, lo sguardo si focalizzò sui due piccoli capezzoli rosa, anch’essi pallidi e turgidi. Harry desiderava toccarlo, ma non osava farlo. Draco salì di nuovo sul letto, di nuovo a cavalcioni su di lui, gli prese le mani e se le appoggiò sul petto. Harry boccheggiò, appoggiò i palmi e le dita sulla sua pelle serica e la sentì andare a fuoco. Mentre Draco si chinava ancora su di lui, le sue mani scivolarono sulla sua schiena, circondandolo, abbracciandolo.
Draco gli baciava le labbra, il mento, scendeva sul suo collo ed Harry conficcava con forza i polpastrelli sulle sue spalle, stringendolo di più a sè.
Draco scendeva di nuovo, continuando a baciarlo, a leccare la sua pelle che stava cominciando a sudare. Prima un capezzolo, assaporandolo insistentemente, poi l’altro, mordicchiandolo con delicatezza, poi giù, fino all’ombelico, immergendoci la lingua dentro in un’anticipazione di come avrebbe posseduto il suo corpo, il suo cuore, la sua anima....
Harry non riusciva a fare altro che arpionare con le dita le sue spalle, i capelli sottili come fili di seta e gemere per un piacere come non ne aveva mai conosciuti.
Draco risalì ancora, cercando i suoi occhi, tempestandogli le labbra di piccoli baci, aspettando un suo cenno che non arrivava.
Gli sbottonò i pantaloni ed attese ancora, ma Harry non sembrava volersi tirare in dietro. Abbassò la cerniera e con gentilezza infilò una mano.
Harry sussultò e lo guardò per un momento con sguardo liquido. -Continua- Gli soffiò con la voce ormai irriconoscibile.
Draco cominciò a massaggiare piano la sua erezione. Non aveva bisogno di altre stimolazioni, con un movimento delicato, ma deciso gli tolse gli ultimi indumenti, lasciandolo completamente esposto alla sua vista.
Harry parve vergognarsi. Girò la testa di lato e strinse i pugni. Il Grifondoro si sentiva accaldato da prima, ma in quel momento si sentì il viso andare in fiamme.
Draco si abbassò sulla sua erezione, assaporando il profumo dell’eccitazione che non poteva più contenere, soffiò tra i riccioli scuri, strappandogli un singulto e baciò la punta carminio, facendolo tremare.
Harry urlò e quasi saltò a sedere quando Draco lo prese in bocca, succhiandolo lentamente, avvinghiandosi alle sue gambe, coprendolo di saliva fino alla base.
Harry fissava sconcertato i capelli biondi ed il viso un po’ arrossato in cui il suo corpo spariva e ricompariva ritmicamente. Si lasciò ricadere sul letto e chiuse gli occhi, incapace di resistere oltre.
Draco cessò la sua opera. Harry tremava ed, istintivamente, aveva cominciato ad assecondare i movimenti della sua bocca, ma non voleva ancora farlo venire.
Quando si stacco da lui Harry protesto vagamente, facendolo sorridere. Si sfilò a sua volta i pantaloni e si accorse di non aver chiuso le tende del baldacchino. Con un movimento felino recuperò la bacchetta, mormorò le parole per far chiudere le tende e baciò Harry su una spalla, come se facesse parte dell’incantesimo. Si stese su di lui, attento a far combaciare le loro erezioni, assaporando la sensazione intensa e la reazione di Harry, ricominciando subito ad accarezzarlo e baciarlo, usando tutto il proprio corpo per avvolgerlo e vezzeggiarlo.
Harry era ormai giunto al limite, due lacrime lasciarono i suoi occhi e spinse via Draco, mettendosi di lato, accartocciandosi su se stesso, con le braccia strette al petto e le gambe piegate.
-Finiscila di giocare!- Se avesse avuto più fiato sarebbe stato un grido.
-Harry, ma...-
-Muoviti a fare quel che devi, Malfoy!-
Draco gli baciò la nuca ed il collo. Per Harry tutto quello era solo una tortura e allora... che finisse il prima possibile!
Si rammaricò di non avere nessun unguento lubrificante a portata di mano. Si succhiò le dita che cominciavano a tremargli e mentre le abbassava lungo la schiena di Harry, riprese a tormentargli il bordo dell’orecchio, sperando di distrarlo.
Dedicò ogni cura ed attenzione al bocciolo che stava per deflorare, ascoltando con la massima attenzione anche i suoni più leggeri che uscivano dalla bocca di Harry.
Avrebbe voluto sussurrargli parole dolci ed incoraggiati, avrebbe voluto... essere al suo posto e risparmiargli quel dolore, a non poteva, non con la persona che lo odiava di più al mondo. -Rilassati, Harry- Gli sussurrò togliendo le dita e cominciando a strusciarsi su di lui. Avrebbe voluto fargli cambiare posizione, ma forse, per Harry, dargli le spalle rendeva tutto più facile. Cominciò a spingere ed al contempo strinse tra le dita il sesso di Harry, ancora più duro di quanto fosse stato prima.
Ogni tanto ad Harry sfuggiva un gemito e Draco si fermava, continuando ad indugiare su quell’ingresso tanto agognato.
-Avanti!- Gli sibilò Harry quasi isterico e Draco trovò la forza, o forse il coraggio per valicare il traguardo.
Harry urlò e strinse le dita sul lenzuolo. Draco si fermò qualche istante e poi cominciò a muoversi, ansimando. Per qualche momento non fece altro, poi ricordò di dare piacere pure ad Harry e prese a masturbarlo allo stesso ritmo delle sue spinte.
Harry gemeva e malediceva Draco: perché quello stupido doveva cercare con tutte le sue forze di farlo piacere anche a lui? Perché non si limitava a godere fregandosene di lui, lasciandogli un motivo per rinnegare quei momenti ed il piacere che provava! Lui non voleva godersi quel momento: non era amore! Era solo sesso!
Harry con un gemito roco esplose nella sua mano.
Draco affondò a sangue i denti sulla sua spalla e si svuotò dentro di lui subito dopo, stringendolo tra le braccia come se volesse fondersi con lui.
Passò forse un minuto prima che uscisse da Harry. Gli baciò la spalla sanguinante e si allontanò da lui di qualche centimetro, ricadendo, esausto, sulla schiena.
L’aria s’infilò tra i loro corpi mentre ad Harry pareva che le braccia di Draco si sciogliessero come un nodo che fino a quel momento l’aveva tenuto stretto e sicuro. Due scie di lacrime gli rigavano il viso mentre il suo corpo perdeva rapidamente calore. Il dolore al fondo schiena, che s’inalberava su per la sua colonna vertebrale non era insopportabile, Draco era stato davvero delicato come gli aveva promesso, quello al suo cuore, invece....
-Ora.... ora che hai ottenuto quello che volevi...- Gli chiese con voce rotta. -.... cosa hai intenzione di fare?-
Draco lo abbracciò nuovamente, nascondendo il viso tra i suoi capelli. -Amarti, Harry! Amarti ancora! E ancora! Merlino!- Si lasciò di nuovo cadere sulla schiena. -Merlino, Harry! Tanto vale che firmi la mia condanna a morte! Che futuro posso avere col Signore Oscuro se ti amo così tanto! Io ti amo! Ti amo, Harry! Ti amo!- Singhiozzò e scoppiò a ridere, coprendosi il viso con le braccia.
Harry non riusciva a credere alle sue orecchie. Si girò lentamente sull’altro fianco, sollevandosi sul gomito, con la bocca aperta a guardare Malfoy che piangeva e rideva.
-Malfoy.... Draco, cosa....?-
Draco si scoprì il viso ed abbozzò un sorriso. -Non è ridicolo che io mi sia innamorato proprio di te, Harry?- Gli accarezzò il viso. -Ti amo...-
Harry gli si catapultò addosso, abbracciandolo e scoppiando a piangere a sua volta.
-Cosa c’è, Harry?- Gli chiese il biondo, preoccupato.
-Ti amo... Io non lo sapevo perché stavo così male... ma è per questo: perché ti amo ed ero geloso di Ginny... non subito, ma poi... e quando hai fatto quel discorso nell’ora di Vitius...-
Draco lo strinse, smarrito e felice assieme. Harry gli stava inondando il petto di lacrime e lo stringeva indifferente a che fossero entrambi nudi.
-Adesso basta, amore... basta. Siamo due stupidi!- Rise ed anche Harry rise. Una risata liberatoria per entrambi.
Si cercarono a vicenda e si baciarono, senza riuscire a smettere di sorridere, di accarezzarsi il viso a vicenda di dirsi “ti amo”.
-Si sta facendo tardi, Harry... dovresti tornare al tuo dormitorio... credo che la cena sia già finita-
Harry gli si aggrappò saldamente, arrossendo, ma non staccò gli occhi dai suoi.
-Abbiamo appena fatto...-
-...l’amore, Harry-
Harry sorrise, come se ancora temesse che Draco gli dicesse che avevano fatto sesso.
-Abbiamo appena fatto l’amore... io vorrei... restare qui con te... stanotte-
-E se i tuoi amici ti cercassero?-
-Ultimamente sono abituati a non vedermi rientrare... rimanevo solo... a pensare a te... fino a notte fonda. Piuttosto, i tuoi compagni?-
-No: vedendo le tende abbassate non oseranno disturbarmi-
-Allora...?-
Draco gli sorrise. -Rimani-
Harry gli si accoccolò acanto e gli baciò il collo. Il suo invito venne subito raccolto e presto le loro effusioni suscitarono una nuova passione.
-Ti voglio Harry.... fai di nuovo l’amore con me!- Lo supplicò Draco intento a lasciare nuovi segni violacei sul petto del Grifondoro.
-S.... si-i-
Draco lo abbracciò, infilando le braccia sotto la sua schiena e rotolò su se stesso, portando Harry sopra di sè.
-Sii tu a prendermi, stavolta!-
-Co.. cosa? Io non...-
-Harry! Voglio sentirti dentro di me!-
Harry fissò i suoi occhi resi torbidi dal desiderio, i suoi capelli scomposti sul cuscino ed il viso arrossato, una vena che pulsava forte sul collo, il sudore che gli scivolava lungo la gola... -Si-
Draco lo spinse indietro, tra le sue gambe e lo attirò a sè, allacciando le lunghe gambe pallide sulla sua schiena.
-Non aver paura, Harry. Prendimi!-
-Ma... ma così... non ti farò male?-
Un dolce sorriso distese il viso di Draco. -Non preoccuparti- “Me lo merito”
Harry si strusciò su di lui, scoprendo maldestramente dove appoggiarsi, come comportarsi. Draco continuava a guardarlo ed a sorridergli. -Avanti-
Harry spinse e si ritrovò catapultato in un altro mondo, dove esisteva solo un piacere senza fine.
Draco si inarcò sotto di lui, grugnendo e soffocando un lamento.
Harry sentì le sue mani stringersi sulle sue braccia e si fermò spaventato.
-Muoviti, Harry!- Gli ordinò l’altro.
Harry prese a muoversi, assaporando le sensazioni fantastiche che provava per la prima volta, perdendosi nel corpo del suo amante.
-Spingi più forte, amore!-
Harry ubbidì. Sentiva l’erezione di Draco sfregarsi sul suo addome ed il silenzio contenuto di Draco diventare gemiti ed ansimi.
-Draco... sto...-
Draco lo afferrò stretto per il collo e lo baciò quasi con rabbia, gridandogli in bocca il suo orgasmo mentre anche Harry raggiungeva l’apice con lui.
Ancora una volta il tempo parve fermarsi, solo i loro ansimi ed il battito dei loro cuori a scandirlo.
-Harry!... Ma io cosa ho fatto fino ad oggi? Se fare l’amore è questo, io.... non l’ho mai fatto!- Gli tese le braccia per accoglierlo sul suo petto. -Non ho mai provato nulla di simile! E’ stato come volare ad altissima quota e poi precipitare... Io credo... che non potrò farlo con nessuna altro al mondo!-
Harry si mise a ridere, accoccolandosi sul suo petto.
-Non è sempre così?-
-No- Draco lo abbracciò ed in quel momento sentirono la porta della camera aprirsi.
Draco fece cenno ad Harry di restare in silenzio.
-Draco? Ci sei?- Era la voce di Pansy.
Draco strinse Harry e gli sorrise. Aveva voglia di ridere, ma rimase in silenzio fino a quando la porta non si richiuse.
-E se avesse aperto la tenda?!-
-Mi conosce, sa come mi comporto quando non voglio essere disturbato-
-Mmm- Mugugnò Harry. -Potrei anche essere geloso!-
Draco gli sorrise felice come non lo era mai stato.
-Non te ne darò mai motivo, Harry-
Harry sorrise a sua volta. -E con Ginny?- Gli chiese serio.
-Tutto a posto. Ginny è una cara amica... mi ha aiutato tanto, ma tra noi non c’è nulla-
-Ma se l’hai baciata!- Insistette.
Draco gli sfiorò le labbra con le proprie, si ritrasse e poi lo baciò con passione e amore.
-Capisci la differenza?-
-Credo di si...-
Draco gli fece segno di spostarsi e disfece le lenzuola, infilandocisi con uno sbadiglio.
-Forza, vieni sotto-
Harry si infilò nel tepore del letto, tornando a stringersi al Serpeverde.
-Adesso, noi... stiamo insieme?-
-Se tu non hai nulla in contrario!-
Harry sorrise. Come poteva avere qualcosa in contrario a stare con la persona che amava?
-Cosa faremo finita la scuola?- Gli chiese con evidente preoccupazione.
-Potremmo scappare in Australia. Ci sono i migliori campi di Quiddich, laggiù-
-Tuo padre ti cercherebbe ovunque....-
-Mio padre ci ha dato la sua benedizione il giorni in cui ha capito che ero innamorato di te, Harry-
-Mi riesce difficile crederlo...-
-Abbi fiducia in mio padre. Lui ci darà una mano, ne sono sicuro-
Molto prima che gli altri Serpeverde tornassero al dormitorio, Harry e Draco erano sprofondati nel più dolce dei sonni.

Continua