Note: per fortuna dei personaggi,loro non sono miei…e bla…bla…bla… Nota ULTRA MEGA SUPER IMPORTANTE: questa Fic l’ho fatta perché un certo maniaco di nome Sendoh,ha insistito per fare una side particolare…così ho preso due piccioni con una fava,ho accontentato sia Sendoh che la mia amica Witch,anche se quest’ultima non so proprio cosa ne penserà.
Hot Messages Side Story
di Miko-chan
Erano ormai due mesi che Sendoh e Mitsui stavano insieme. Anche se ancora minorenni e al liceo,avevano affittato un appartamento,nel quale convivevano come una vera e propria coppia. L’appartamento era un monolocale molto piccolo,adatto per i due ragazzi, comprendeva un salottino,con un divano letto e una poltrona,il salotto era unito alla cucina e alla sala pranzo,la sala da pranzo comprendeva un largo tavolo rettangolare,sul quale mangiavano…e non solo,infine a confine con la sala da pranzo,c’era la camera da letto con il bagno,separata con un muro ornato da vetri colorati. Di comune accordo avevano optato per quella casa,in quanto tra tutte quelle che avevano visitato,era la sola con il letto matrimoniale,era proprio quello che desideravano,poter dormire tutte le notti abbracciati e poterlo fare in un posto più comodo del letto a una piazza e mezzo di Mitsui. Era già da un po’ di tempo che si erano messi assieme, la loro storia iniziata con lo scambio di messaggi erotici, era arrivata a livelli più alti come la convivenza. I mesi successivi alla loro dichiarazione,erano passati in tranquillità,gli studi andavano per il meglio,entrambe le squadre si erano classificate tra le migliori del Giappone,e alcune volta capitava che le due scuole giocassero assieme in qualche amichevole…forse troppo amichevole. Quando ciò succedeva,entrambi ne combinavano di tutti i colori,facendo andare su tutte le furie i loro mister. Non si limitavano infatti al solo marcaggio ( si può dire…mah…NdM), infatti si marcavano piuttosto stretto,tale gesto comportava anche varie palpatine gettate qua e la in modo casuale. Più di una volta era capitato che mentre Sendoh marcava Mitsui,molto stretto, avesse,in un momento di foga spinto l’avversario verso il muro più vicino iniziando lentamente a baciarlo,man mano sempre con più passione. Le prime volte che ciò era accaduto,la squadra era rimasta un po’ allibita davanti alla scena,ma nelle volte successive,quando la partita veniva interrotta anche gli altri membri della squadra ne approfittavano per scambiarsi effusioni,in fondo anche a tutti loro piacevano quei momenti ed erano grati a quei due. A parte qualche episodio simile,la loro vita procedeva in tranquillità e serenità,fino al fatidico giorno in cui,i due appena tornati dagli allenamenti,si riposavano,Sendoh sul letto in dormiveglia e Hisashi nella vasca per un bagno rilassante. Nel mentre che il moro riposava sul letto sentì un famigliare vibrare proveniente dal cuscino vicino a lui. Svegliandosi si affrettò a prenderlo tra le mani e osservare per cosa il cellulare si lamentasse. Era un messaggio. Ma il cellulare era del suo ragazzo,così si alzò dal letto e avvicinò alla porta del bagno.
<< Tesoro???>> sentì proveniente dall’interno il rumore dell’acqua che scorreva e poi il suo ragazzo che rispondeva.
<< Mmm >>
<< Ti è arrivato un messaggio…>>
<< Leggilo tu,tra un po’ tanto esco e lo vedrò anche io…poi mi è venuta un certa voglia….di….>>
<< Ok. Allora mi preparo…ovvero mi spoglio di tutto quello che ho addosso..>>
Senza ottenere risposta si sedette nuovamente sul letto prendendo in mano il cellulare e aprendo il messaggio appena arrivato,e sbiancando all’istante per quello che c’era scritto.
<< “ Ciao Figone,come stai?? Sono sempre io,il tuo Peccatore preferito che ogni giorno ti fa godere con i suoi sms. Dimmi stai ancora con quel carciofo del tuo ragazzo?? Quando lo molli?? Mi avevi promesso che lo facevi questa settimana,ma ogni volta rimandi… fatti sentire aspetto con ansia i tuoi sms.” Che cosaaaaaaaaa?????>> nonostante la sorpresa di divertimento iniziare,quel messaggio non gli era proprio piaciuta,forse anche perché quel tipo parlava come se conoscesse il suo Hisa,e soprattutto che conoscesse lui,e poi se lo voleva mollare glielo poteva dire in faccia,senza tanti giri di parole,sicuramente,quella notte non lo avrebbero fatto,o se proprio era l’altro a tormentarlo per sfogare i propri desideri,gliel’avrebbe fatta pagare per quel malumore che gli aveva provocato e per le bugie che probabilmente gli aveva detto in tutti questi mesi che avevano trascorso insieme.
<<Ehi…ma sei ancora tutto vestito mio bel porcospino…non mantieni le promesse…tranquillo ti spoglio io ora…>> si era rivolto gentilmente verso il suo ragazzo che per tutta risposta gli aveva rivolto uno sguardo pieno di astio. Si era lasciato tuttavia spogliare senza tuttavia la foga che solitamente lo animava,lasciando un po’ perplesso il suo koibito. Ma non appena si era reso conto della situazione si era lanciato con foga e rabbia repressa sul corpo del moretto che era rimasto shockato dal cambiamento repentino che Akira aveva avuto. Lo fece cadere sul letto e si gettò sopra anche lui sino a fare mancare il respiro all’altro per lo spavento,nelle sue iridi scure si poteva vedere una luce diversa dal solito,che fece rabbrividire Hisa tutte le volte che cercava di incatenare i suoi occhi con quelli del suo ragazzo. Il numero 14 sentì chiaramente i denti del moro mordergli la giugulare con forza e le mani dello stesso andare con poca grazia a toccare la sua apertura,che con molta mal grazia fu violata dal potente membro conosciuto,che con una sola spinta si insinuò all’interno del corpo dell’altro,che si tese come una corda di violino per quel dolore lancinante alla schiena che non aveva mai provato in tutto il tempo che stava con Sendoh. Le urla di Mitsui si dispersero nella piccola casa e nelle orecchie del suo ragazzo che sembrava come impazzito e pur cercando,non riusciva a porre un freno alla sua rabbia ormai diventata incontenibile,tanto da aumentare il ritmo e la forza nella penetrazione,raggiungendo l’apice nel momento in cui si scioglieva dentro di lui e ne usciva riversando sulle lenzuola pulite il proprio sperma unito a macchie rosse. Hisashi era privo di forze,sdraiato sul letto lo guardava stralunato e confuso da quel comportamento,non era riuscito a godere,Akira aveva abusato di lui con forza,non voleva credere a questa prospettiva che lo faceva star male all’interno del proprio cuore,cercò quindi con tutte le forze di convincersi che forse era stata colpa sua se quello era successo,forse un suo comportamento lo avevano fatto arrabbiare. Lento andò nel bagno per ripulirsi,faceva molta fatica,le sue gambe erano molli,gli doleva la schiena e il retto per lo sforzo fatto a contenere il prepotente organo nell’altro che con forza inaudita era entrato dentro di lui, ora era nuovamente sotto la doccia e si lavava con molta cautela le parti lese. Era sbattuto, calde lacrime che non ricordava di aver pianto, bagnavano le sue guance,era pallido,il sangue scorreva ancora da un piccolo taglio,che ben presto si sarebbe rimarginato. Tornò nella camera da letto e notò che l’altro aveva cambiato le lenzuola e si era vestito,e sul letto lo attendeva. Hisashi si avvicinò a lui, si inginocchiò ai suoi piedi poggiando le mani sulle ginocchia dell’altro e cercando quegli occhi che rifiutavano il suo sguardo, stava impazzendo,alzò improvvisamente le braccia,circondando con le mani il viso dell’altro e puntandolo verso il suo.
<< Aki…cosa c’è ….dimmi cosa ho sbagliato…cercherò di rimediare…>>
<< Hisa….>>
Per la prima volta,Mitsui,vide le lacrime affiorare dagli occhi di Akira,che mai,davanti a lui aveva pianto,in quel momento gli sembrò così piccolo e indifeso.
<< Hisa…perdonami…sigh…perdonami…non volevo farti quello che ti ho fatto…>>
<< Calmati…non è successo nulla…nulla di irrecuperabile…stai tranquillo…>>
<< ti ho violentato…io….oh Kami…non lo farò più….mai…mai…mai più…sto malissimo…il tuo sangue…non voglio vederlo mai più…Hisaaaaaaaa>> si gettò improvvisamente su di lui abbracciandolo forte,mentre lo piangeva e gli baciava il collo delicatamente,ripassando nello stesso punto che prima aveva morso.
<< Va tutto bene…ti prego non piangere…spiegami…cosa è successo…perché ti sei comportato così…è stata colpa mia? Se è così posso rimediare>>
<< cos…cosa dici…tu non hai fatto assolutamente nulla…sono io che ho sbagliato…è stato per colpa di quel messaggio>>
<<quello che è arrivato prima…perché…di chi era…>>
Akira si staccò lentamente,agguantando il cellulare,cercando il messaggio e mostrandolo a Hisa che lo osservò con stupore.
<< Io non so chi sia Aki…sul serio…non ho mai visto questo numero…mai…magari non era per me…non ti è venuto in mente…e poi io non rispondo più a certi messaggi…ormai ho già trovato la persona della mia vita ( ma per piacere….brutta e infame scrittrice…perché mi fai dire queste cose..Nd Hisashi, questo è il mio copione, quindi zitto e mosca!! NdM) non temere…io voglio stare con te…ti amo troppo per mollarti su due piedi…>> disse mentre lo baciava dolcemente portando una mano sulla sua nuca accarezzandogli i capelli.
<< Anche io ti amo Hisa…da morire…>>
Non appena si furono chiariti,entrambi si alzarono dirigendosi in cucina per preparare la cena,che avrebbero comodamente mangiato sul divano.
<< Aki…tra un po’ ci sono le vacanze…quest’anno iniziano prima,dal 4 dicembre,lo facciamo un bel viaggio…noi due da soli…non ho proprio voglia di passare il tempo libero con la mia squadra,a meno che tu non abbia altri impegni…quest’anno il Gorilla ci concede le vacanze anticipate perché pare che la sua famiglia andrà in vacanza e anche lui e la sorella li devono seguire,quindi dopodomani è l’ultimo giorno dell’allenamento per quest’anno…allora cosa ne dici?>> quando si era girato osservando il compagno si era accorto di un lampo appena passato in quegli occhi blu come la notte,completamente differente da quello che aveva avuto prima,non era tuttavia riuscito a comprendere,sembrava lussurioso,ma decise di non indagare troppo.
<< Si potrebbe essere un’idea…noi due da soli senza tecnologie soprattutto…>>
<< Peccato…io avevo intenzione di portare qualcosa di divertente dei miei giochini…allora gli lascerò a casa..>> disse con sguardo malizioso,cercando di far sorridere il suo ragazzo che era ancora molto nervoso per l’episodio prima avvenuto.
<< No..no.. quelli sono graditi…non appena sarai guarito>> non riusciva a non pensarci,nonostante l’altro cercasse di farlo distrarre in tutti i modi possibili,davanti ai suoi occhi sentiva le urla strazianti e l’odore di sangue,e aveva bisogno di conforto e di calore. << Andiamo a letto…voglio dormire…i piatti li faremo domani…>>
Hisashi intuendo il motivo per cui l’altro voleva andare a dormire,lo accompagnò,si sdraiarono stretti in un dolce abbraccio,sul grande letto,sussurrandosi la buonanotte prima di accoccolarsi meglio l’uno nell’altro. Il mattino seguente,entrambi si alzarono presto e dopo aver fatto la doccia insieme seguita dalla colazione,andarono a scuola ognuno per la propria strada. Durante la strada verso lo Shohoku,si sentì stranamente osservato da qualcuno,ma girandosi ogni volta,non trovava mai nessuno. Al cancello trovò un suo compagno di squadra appoggiato allo stipite che guardava il cielo perso nei suoi pensieri.
<< Ciao Sakuragi??? Che fai sei ancora addormentato??>>
<< Oh ciao…>> rispose pigramente passando un momento lo sguardo sulla persona di fronte a lui,per poi continuare a guardare il cielo.
<< Hai qualcosa di molto strano…cosa ti è successo?? Come mai non sei con Rukawa…>> non appena fece quella domanda un lampo di tristezza velò gli occhi del rossino provocando un senso di dolore anche nel numero 14.
<< Non ne voglio parlare…lasciami stare…..è tardi….devo andare in aula….>> non riuscì comunque ad allontanarsi perché due mani forti lo strattonarono portandolo all’interno nella scuola per arrivare alla terrazza,dove tutti e due si fermarono. Mitsui fece sedere Sakuragi vicino alla porta,successivamente gli si sedette anche lui accanto.
<< Sei strano…>>
<< Anche tu…>> gli rispose guardandolo.
<< dimmi cosa ti è successo,magari ti aiuto…>>
<< Non puoi…>>
<< Non parlarmi così,oggi sei peggio del tuo ragazzo >>
<< ex…>> disse sospirando mentre il compagno lo guardava shockato.
<< Ex…tu e Rukawa…vi siete lasciati…ma come diavolo è possibile…>>
<< Lui…lui…crede…ch..che…io…lui dice che io lo tradisco…>>e poi lacrime,tante lacrime cadevano dai suoi begli occhi.
<<Ma non è possibile,non glielo hai detto…perché lo ha pensato…>> urlò con una voce di tristezza,mentre ricordava l’episodio che gli era accaduto quella stessa notte con il suo ragazzo.
<< Ieri…ho ricevuto un sms…stavamo…si insomma…mi sono sporto per leggere il messaggio e l’ha visto anche lui…e…e…>>
<< Un sms…anche io…ne ho ricevuto uno…parlava di tradimenti…lasciare il mio ragazzo…hai ricevuto lo stesso messaggio anche tu vero..>>
Hanamichi lo guardava esterrefatto,anche a lui era arrivato quel messaggio,era per quello che il suo ragazzo si era infuriato e lo aveva lasciato,doveva trovarlo e parlargli e avrebbe coinvolto anche Mitsui per aiutarlo a spiegarsi.
<< Hisashi…mi puoi aiutare…puoi venire con me a parlare con Kaede?? Hai ancora quel messaggio??>>
<< Si certo…per entrambe le cose… questa mattina di lezione è quasi completamente saltata,che ne diresti di pranzare e poi andare in palestra ad allenarci??>>
<< Si…va bene…mi è tornata improvvisamente la fame…>>
Si recarono velocemente in cucina cercando di non essere visti prendendo alcuni panini che dovevano servire per il pranzo,e ancora mangiandoli si diressero in palestra. Non appena spalancarono la porta trovarono la volpe che si allenava da solo,eseguendo numerosi slam dunk,ma non appena sentì la porta aprirsi si girò squadrando in malo modo i nuovi arrivati che si avvicinavano a passo svelto verso di lui.
<< Kacchan…ti dobbiamo parlare…>>
<< quindi…è lui il tuo amante segreto???????? Ma bene…>> rispose acido.
<< No. Io sono solo quello che ti spiegherà che c’è qualcuno che si prende gioco di noi e ci sta facendo litigare con i nostri ragazzi…ieri notte…alla stessa ora…sia a me che a Sakuragi è arrivato lo stesso sms…quello che tu hai letto>> vedendo lo sguardo duro che rivolse al rosso,capì di avere fatto una gaffè dicendo praticamente che il rosso si era confidato con lui << si…ne abbiamo parlato…stamattina l’ho incontrato all’entrata ed era veramente triste…guarda questo sms>>
Il kitsune,con fare menefreghista non lo calcolò affatto e anzi,si girò dall’altra parte,ma fu costretto a rigirarsi sentendo un tonfo sul pavimento. Sakuragi era a terra che piangeva,nel cuore di Mitsui si riaprì la ferita,vedeva lui che si chiedeva cosa avesse fatto arrabbiare Akira,poi il pianto del suo ragazzo…tutte quella scena gli faceva ricordare il tutto con grande amarezza.
<< Ti prego Kacchan…non mi lasciare…non lo fare…io ti amo…perché non ti fidi di me…c…credi…di più a uno stupido messaggio….>>
Solamente allora,mentre il rosso si disperava sul pavimento della palestra,il suo ragazzo si avvicinò sedendosi sul pavimento abbracciandolo forte e chiedendogli scusa per il proprio comportamento. Una volta che si erano chiariti si voltarono verso il loro spettatore.
<<Ok allora ci alleniamo ora che tutti ci siamo chiariti??>>
<< Aspetta>> intervenne Rukawa << dobbiamo riuscire a capire chi è stato ad inviare quei messaggi…>>
<< Secondo me è uno di questa scuola,che ci conosce o che ha conoscenze,d'altronde hai i nostri numeri di telefono,o almeno di due di noi…>>
<< sakuragi ha ragione…chi è quella persona che odia lui e me…mi dovrò informare…>>
Il numero 14 si abbassò prendendo il pallone tra le mani e iniziando a palleggiare velocemente e cercando lo sguardo dei due,che ripreso il controllo di se,iniziarono a giocare. Arrivata l’ora degli allenamenti il rosso propose al proprio ragazzo di far finta di non essere più assieme,in quel modo qualcuno si sarebbe potuto smascherare il presunto autore di quei messaggi. Le uniche sospettate che trovarono furono le Ru Ka Wa e la babbuina,e dovevano per forza essere loro,perché solamente loro volevano Rukawa tutto per loro e forse anche Sendoh,era possibile.
Anche il giorno dopo arrivò,Hisashi aveva spiegato al proprio ragazzo che anche altri suoi compagni di squadra avevano ricevuto lo stesso sms,e che probabilmente la colpa era di qualche fans troppo ossessionata dal suo idolo. Provò quindi a chiedere ad Akira,se allo Shohoku c’era qualche ragazza che si era dichiarata a lui, questo gli aveva tranquillamente risposto,che solamente una ragazza,molto simile a una delle Ru Ka Wa si era dichiarata a lui ma gli aveva gentilmente risposto che le ragazze non gli interessavano. Il caso era quindi chiuso,avevano trovato il colpevole dei litigi,ora la sua vita era nuovamente tranquilla. Quel giorno sarebbe stato inoltre il suo ultimo giorno di allenamento e poi lo attendevano solamente le vacanze con il suo amato koibito…solamente quell’allenamento…
Tuttavia le cose a volte non vanno come dovrebbero andare.
Al termine degli allenamenti,quando solamente Mitsui rimase negli spogliatoi per cambiarsi e fare così attendere suo ragazzo che probabilmente lo attendeva all’entrata della scuola, come ogni giorno per fare la strada di casa assieme,solamente che quest’ultimo impiegava un po’ di tempo per attraversare praticamente tutta la città e giungere dalla parte opposta,quindi lui per cambiarsi si prendeva tutto il tempo necessario. Oramai era già buio e Kanagawa a quell’ora era solitaria,poche persone infatti si aggiravano la sera tardi vicino alla scuola,quindi potevano tranquillamente camminare mano nella mano e alcune volte pure baciarsi in mezzo alla strada come piaceva a entrambi. Si era appena infilato la giacca quando un panno bagnato venne premuto all’altezza del suo naso,che involontariamente iniziò a inalare la sostanza sonnifera,e in pochi minuti era svenuto tra le braccia del suo aguzzino. Non appena si svegliò,sentì uno strano torpore,che il suo corpo sprigionava. Aveva ancora gli occhi chiusi ma sentiva chiaramente le gambe e le braccia addormentate,inoltre aveva freddo,ma ricordava chiaramente ti essersi vestito prima di andare via,poi…poi…un fazzoletto tappava il suo naso…e…aprì improvvisamente gli occhi e quello che vide non fu di suo gradimento. Si trovava in una camera da letto,non sua, sopra un letto…non suo…e con addosso…ASSOLUTAMENTE NULLA!! Era inoltre legato,ora riusciva a capire perché le braccia e le gambe gli dolevano…erano legate con delle catene al letto…era veramente troppo assurdo,qualcuno lo aveva rapito e legato per chi sa quale motivo,ma sicuramente quello non era nulla di buono,visto che era nudo.
La porta si aprì,e il suo aguzzino si mostrò a lui per la prima volta,era alto,muscoloso,ma era tuttavia l’unica cosa che poteva vedere,il suo viso era coperto da un passamontagna nero e sugli occhi portava occhiali scuri.
<< Finalmente ti sei svegliato…ma come sei carino tutto nudo con qui bei bracciali ai polsi e alle caviglie…>>
<<Ch..Chi sei…cosa vuoi farmi…perché sono legato…rispondimi!!!!>>
<< Sei qui perché…devi soddisfare le mie particolari voglie…che il mio amante non soddisfa…ti ho cercato per tanto tempo è infine eccoti qua.>>
<< Tu sei pazzo!!!!!!!!!!! Liberami!!!!!!!!!!! Fammi uscire da qua!!!!!!!!!!!!!!>> urlò disperato,ma l’uomo mascherato non fece una piega a quelle suppliche e lentamente uscì fuori dalla stanza,lasciandolo nuovamente solo. Ma dopo neanche dieci minuti l’uomo tornò nuovamente portando un vassoio con un piatto di riso e carne,un panino e una bottiglia d’aqua.
<< Questa è la tua cena. Mangia>> disse con la voce probabilmente falsata da qualche congegno elettronico.
<< Spiegami come dovrei fare visto che sono legato!!>>
<< Ti slegherò le mani,ma stai attendo a non fare gesti inconsulto,perché sarai tu quello a rimetterci>> disse mentre piano si avvicinava a lui. Dalla tasca prese una piccola chiavetta che inserì nella fessura della manette,Mitsui,credendosi libero,fece scattare il braccio per colpire il suo aggressore,ma quest’ultimo con uno slancio afferrò prontamente l’organo a riposo del moro,stringendolo in una morsa ferrea. Hisashi lanciò un urlo di dolore tornando nuovamente docile. << Bene…vedo che hai capito…stai attendo a quello che fai…non sono io quello legato…e con una morsa sul cazzo…quindi…>>
<< Non mi ribello più…te lo giuro…>> disse mentre si accorgeva che il suo membro iniziava stranamente a reagire al contatto con la mano calda.
<< OH vedo che siamo in calore…non hai solo quel tipo di fame…domani soddisferemo anche quella…te lo assicuro…ora mangia…io starò qui ad osservarti…e chissà>>
Finalmente con i polsi liberi potè avventarsi sul cibo davanti a lui,e mangiando con gusto mentre il suo aguzzino sedeva davanti a lui massaggiando delicatamente quel pezzo di carne che aveva in mano e che faceva vibrare ad ogni assaggio il moro.
<< mmm….aaaah…s…smettila…sto…mangiando….>>
<< lo vedo ma il tuo corpo gradisce parecchio…mi piaci. Sei legato…potrei essere un pazzo maniaco che può farti di tutto e tu non sei per niente terrorizzato,anzi…sei tutto in tiro solo per un paio di carezze e sei pronto a riceverne sempre di più….>>
<< non è vero…ti sto dicendo di smetterla se non te ne sei reso conto…maledetto…>> mormorava sconvolto ed eccitato da quello che gli stava accadendo.
<< No. Mi stai dicendo di smetterla solamente perché stia mangiando e non perché ti da fastidio…visto che stai spingendo il bacino verso la mia mano…>>
Disse lasciandolo senza parole,non voleva ribadire,perché sapeva che qualsiasi cosa avesse detto non sarebbe stata vera,lui stava desiderando che quella mano gli desse di più,immaginava che li con lui ci fosse il suo Aki…ma quello non era possibile. Finì il pasto cercando di fare più veloce possibile mentre il suo aguzzino si dedicava ancora al membro teso che piano si bagnava di goccioline perlacee,stimolato vigorosamente da quella mano esperta. Mitsui non voleva dare al suo aguzzino la soddisfazione di venire grazie al suo lavoro…ma nonostante si opponesse con tutte le sue forze non ci riusciva proprio,arrivando persino a gemere e implorarlo di continuare il lavoro.
<< Oh Kami è bellissimo…continua più veloce…sei…bravissimo… >> gli diceva mentre l’uomo di fronte a lui sorrideva malizioso sotto la copertura. << Siiiiiiiiiiiii………………..sto venendo………….sto venendo………….sto godendo…………>>
<< Godi….ora…>>
E così si riversò sulla mano guantata di nero,il quale possessore non si preoccupò minimamente di pulirsi dal liquido rimasto sulle sue mani,ma si alzò elegantemente uscendo dalla camera lasciandogli i polsi slegati,in modo che potesse dormire un po’ più comodo. Non appena si chiuse la porta alle spalle,si tolse con la mano pulita il passamontagna mentre portava l’altra alla bocca assaggiando il seme del ragazzo incatenato nell’altra stanza. La notte per Hisashi fu molto dura,essendo ancora incatenato per le caviglie,e svegliandosi ogni mezz’ora dopo aver sognato la sua casa,e il suo ragazzo,tutte le attenzioni che da lui riceveva,poi il sogno diventava tutto nero e si svegliava,rendendosi conto di non essere dove sperava che fosse e soprattutto che lui era solo…solo con uno psicopatico maniaco. Inoltre,nel bel mezzo della notte,aveva sentito uno strano rumore,molto simile ad un tuono,proveniente da fuori di quella casa. Solamente in quel momento si era reso conto,che probabilmente si trovava in un posto,molto lontano dalla sua città,in quel luogo non si sentivano i rumori caotici della città,le persone,le macchine,non sapeva proprio in che luogo si potesse trovare e nemmeno per quanto tempo,il giorno prima avesse dormito. Perso in tali congetture,si accorse solamente dopo un certo lasso di tempo,si accorse che il sole era sorto e ora entrava attraverso gli spiragli della sua finestra.
<< Finalmente è mattina….sono così stanco e indolenzito…>> mormorò.
<< Ma bene…ho deciso di liberarti per un paio di minuti se ti fa piacere,per concederti di lavarti e fare i tuoi bisogni…>> parlò una voce da un angolo della stanza.
<< quando sei entrato…mi farai prendere uno spavento!!! Come mai tutta questa gentilezza???>>
<< Ti voglio pulito per la prossima attività che ho organizzato…>>
Come la sera precedente si avvicinò al letto e gli slegò anche i piedi,mantenendo un contatto visivo con lui e puntandogli lentamente alla gola un grosso coltello,che gli tolse ogni voglia di reagire.
<< Alzati…dammi i polsi…ti devo legare da qualche parte però…non ti posso ancora lasciare libero >>
Come ordina porse i polsi al suo aguzzino che gli mise nuovamente le manette e con forza inaudita lo fece alzare dal letto,purtroppo Hisashi era stato per troppo tempo legato al letto e ora le sue gambe erano troppo molli e non più abituate a reggere la forza del corpo,così andò a sbattere al corpo vestito di nero che lo sostenne forse un po’ troppo vicino a lui. Il moro potè quindi riposare e bearsi del calore che quel corpo umano emanava,provando una sensazione famigliare a stare così vicino a lui,non spiegandosene affatto il motivo. Venne trascinato repentinamente nel bagno della stanza e legato ad un tubo di ferro,probabilmente messo lì,per quell’occasione. In questo modo si poteva spostare da una parte all’altra del bagno utilizzando i sanitari e la doccia abbastanza agevolmente.
<< ora ti lascio…fai con comodo e…non andare da nessuna parte…ahahahah>>
Non appena fu uscito si tolse la maschera,quella situazione stava diventando insostenibile,la voglia di prenderlo e di farsi riconoscere era troppa,nonostante questo,non voleva mostrarsi proprio ora. Lentamente riprese il possesso della sua persona e della sua momentanea nuova identità per ascoltare,da dietro la porta del bagno i rumori che provenivano da dentro,anche se una parte di lui,desiderava osservare l’altro corpo imperlato di goccioline d’acqua. L’attesa fu estenuante per entrambi,il moro si era stupito che nessuno lo stesse cercando,questo voleva dire che nemmeno Akira sentiva la sua mancanza,se ne rattristò. Quando sentì il rumore dell’acqua cessare entrò immediatamente all’interno della stanza da bagno,trovo il moro intento ad asciugare il proprio corpo e i propri capelli, con nonchalance si avvicinò togliendogli la manetta che lo teneva legato,immediatamente il moro si massaggiò il polso indolenzito,e si vestì più in fretta possibile,per non dare a quell’uomo il privilegio di vedere il suo corpo nudo che spettava solamente al suo ragazzo.
<< NON TI VESTIRE!!!!!!!!!!!!!! Ora ti stenderai nudo su quel letto,poi dopo forse ti potrai vestire con la tua divisa.>>
L’ordine era stato perentorio,doveva ubbidire,non si voleva trovare nuovamente quella lama a contatto con la sua gola,gli faceva troppa paura,anche per un ex teppista come lui. Aveva capito cosa voleva fare quell’uomo…si voleva divertire con lui…avrebbe tradito il suo ragazzo…non riusciva a sopportarlo. Si fermò così a un passo dal letto,quando con una forte spinta si ritrovò con il viso affondato nel soffice guanciale di piume e un corpo pesante su di lui; quell’uomo lo toccava senza molti complimenti sul sedere nudo e tra le natiche,andando ogni tanto a sfiorare i testicoli,era innegabile che quel contatto gli facesse provare piacere,come gli piaceva la sensazione di quel bastone duro che sfiorava le sue natiche. Era inequivocabile,quella situazione lo eccitava da morire,come quelle immagini nei suoi giornaletti porno,dove un ragazzo veniva violentato da un uomo mascherato,lo aveva detto anche ad Akira,che un giorno avrebbe voluto provare un’avventura simile…
<< Come ci eccitiamo facilmente caro il mio ragazzo…ti piace essere preso da un uomo mascherato????? >>
<< Aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh……………>>
<< Immaginavo….>>
<< Hai voglia di una penetrazione anale mai provata prima d’ora…per ora ho deciso di non legarti…ma domani…quando lo rifaremo per te sarà ancora più bello e useremo delle belle cinghie che ho comprato per l’occasione….>>
Mentre l’uomo parlava,Mitsui come impazzito si spingeva verso quel bastone di carne che colpiva le sue natiche,era vero,lo eccitava quel contatto,e la consapevolezza che quell’uomo la sentiva…
<< Prendimi…>>
<< Con tutta la mia forza…come piace a te…….>>
<< Come lo sai???>>
<< Io ti conosco molto bene,più di quello che pensi…non immagini neanche…>>
Disse mentre con uno scatto si liberava dei pantaloni e si infilava un preservativo completamente nero,di quelli alla liquirizia,altrimenti il moro avrebbe potuto riconoscerlo da un particolare come quello…il suo piano stava funzionando Hisashi non era minimamente spaventato da quella situazione e come sempre aveva saputo lo faceva eccitare. Quella sarebbe stato l’ultima volta in cui si sarebbe presentato mascherato davanti a lui,anzi gli avrebbe portato poi il pranzo e la cena aprendo poco poco la porta senza farsi vedere,e lo avrebbe lasciato a riflettere. Ma ora doveva prendere quel corpo sotto di lui,in cui voleva affondare più volte fino a raggiungere l’agoniato piacere. Appoggiò il prepuzio all’entrata del moro facendo forza affinché gli permettesse di entrare,ma al contrario di quello che doveva fare ossia rilassarsi e lasciarlo entrare,stringeva le natiche sempre più forte,facendo provare maggiore piacere al suo aguzzino e provando egli stesso maggiore dolore durante la penetrazione. Con un colpo di reni ben assestato e una sculacciata alle natiche sode,l’uomo dietro di lui entrò completamente,nel mentre che Hisashi emetteva urla di dolore miste a godimento muovendosi sempre con maggiore entusiasmo per riceverlo dentro di se. A ogni affondo dentro di se da parte di quel duro membro sognava che stesse facendolo con il suo ragazzo,lo vedeva con lui,i suoi occhi blu come la notte,i capelli bagnati di sudore che gli scendono sugli occhi,l’espressione dolce dei suoi occhi mentre entra ripetutamente dentro di lui,con sempre maggiore forza e maggior velocità,quel ritmo incessante che metteva in subbuglio il proprio cuore,facendolo sentire amato,le sue urla di godimento,i suoi ansiti. Si fermò ascoltando quell’uomo che godeva all’interno del suo corpo.
<< Nnnnnnnnnnhhhhhhhhhh……. ….sa….aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh>>
Gli sembrò di aver sentito il suo nome,come lo chiamava il suo ragazzo mentre lo facevano. Un lampo. Uno singolo,una sensazione. Come con il suo ragazzo,sapeva le cose che piacevano a lui,come lo facevano eccitare… poi un’intuizione,forse una verità.
<< OH KAMI SAMA…………….>> preferì non dire nulla non sapeva ancora se quello che pensava fosse la cosa corretta.
<< Ti piace così vero?????? Me lo immaginavo…ora ti faccio venire…anche se vedo che sei tutto bagnato…>> prese tra le mani guantate il membro di Mitsui che emise un ansito più pesante degli altri,il contatto con la pelle del guanto gli faceva provare sensazioni stupende.
<< Mmmm…siiiiiiiiiiiiiiiiii….aaaaaaaaaahhhhhhhh….mmm….che….bello………>> mugolava Mitsui.
Nel frattempo sentiva che le spinte stavano aumentando di velocità a vista d’occhio,poi il membro al suo interno divenne rigido come una roccia ed esplose all’interno del profilattico,non avrebbe potuto sentire così il calore del seme inondargli l’intestino,anche i movimenti della mano sul suo organo si erano amplificate,venne così,come tutte le volte che lo faceva con Akira,nella mano di lui.
<< Godi di culo finocchietto???>>
Era impossibile tutte quelle cose accrescevano la sua eccitazione,anche quelle parole non proprio gentili,lo facevano godere nel profondo,forse era un caso,ma l’unica persona che sapeva di queste sue pecche era il suo ragazzo. L’uomo aveva ancora le mani appoggiate ai fianchi di Mitsui,che si riprendeva dal precedente orgasmo.
<< Sii. Porco…no….>> a quelle parole l’uomo si irrigidì,prese l’asciugamano,che aveva usato l’altro,da sopra la sedia,se lo legò in vita e uscì velocemente dalla stanza.
L’aveva fatto apposta a pronunciare quel nome biascicato, poteva essere qualunque parola,ma probabilmente la persona che lo doveva recepire,aveva capito la vera parola. Porcospino. Oramai non aveva più dubbi,era quasi totalmente convinto che quella persona mascherata di nero,fosse proprio il suo ragazzo. Era estremamente agitato dell’avventura che gli aveva fatto vivere,poi aveva parlato di cinghie,se così era,avrebbe soddisfatto i suoi desideri sadomaso a qui Akira non aveva mai voluto partecipare. Sarebbe stato fantastico. La giornata fu piuttosto regolare,rimase sul letto a guardare al di fuori dopo essersi lavato nuovamente e vestito con la sua divisa che era l’unico abito che aveva, il suo forse rapitore,gli aveva portato il pranzo su un vassoio,non era riuscito a arrivare in tempo alla porta per cercare di vedere il volto di quella persona,che sembrava conoscerlo troppo bene,come molto bene conosceva i suoi gusti,mettendogli ogni volta i cibi che più preferiva. Era proprio sicuro,quell’uomo…quel ragazzo,era Akira. Quella sera si riposò,la maggior parte della serata la passò sdraiato sul letto e dormicchiando di tanto in tanto,per recuperare le ore di sonno perse il giorno prima. Si svegliò solo a notte inoltrata,notando sul comodino accanto alla testata del letto la presenza del vassoio,con quella che doveva essere la cena. Mangiò con gusto il cibo preparato dal suo amore,che si nascondeva da lui,in qualche altra parte della casa,l’ora tarda e probabilmente qualche sostanza disciolta nell’acqua gli fece venire un sonno incredibile che lo fece dormire sino a mattina inoltrata. Quando si svegliò trovo nuovamente quell’uomo seduto su una poltrona di quella camera,le finestre erano aperte,si poteva vedere chiaramente l’esterno. Stiracchiandosi languidamente,si avvicinò alla figura che ora si trovava proprio davanti al letto,alzò lentamente le mani portandole sugli occhiali che tolse scoprendo due bellissimi occhi blu,dentro il suo cuore si accendeva la certezza che quelli erano gli occhi del suo amore,nessuno aveva degli occhi come i suoi. Si occupò quindi di sollevare il passamontagna,scoprendo la pelle nivea del collo,la mandibola,la bocca…non resistette più,lui conosceva tutti quei particolari del corpo del suo amante,gli strappò in un lampo tutta quella inutile copertura,rivelando il viso della creatura più meravigliosa che ora lo guardava tra il triste e il felice,non riusciva a comprendere quello sguardo. Gli si avventò sulla bocca,allacciandogli le braccia dietro il collo,per troppo tempo era rimasto senza poterlo baciare e ora ne sentiva la necessità,Akira rispose al bacio un po’ incerto,cercando ugualmente di non fare pesare la propria incertezza sul compagno.
<< Aki….mmmm…Aki…>> mormorava durante il bacio,sentiva la lingua dell’altro avvolgere la sua in uno strano abbraccio,percorrerla in lungo,girarci intorno,esplorargli il palato i denti e tornare famelico nuovamente sulla sua lingua,per saggiarne nuovamente il suo sapore,il sapore che bramava più di ogni cibo prelibato.
Si staccavano e si riprendevano sempre con la stessa intensità,anche Akira ora sentiva il bisogno d baciarlo,coinvolto dalla passione che il suo koibito dimostrava verso di lui,lo spinse sul muro sollevandogli le gambe e legandosele alla vita,mantenendo il contatto con i loro corpi,con i loro membri eccitati,con le loro bocche e le loro mani,non ne avevano mai abbastanza,si volevano solamente…immediatamente.
<< Aki…let…toooo…aaaahhhhh…>>
Detto fatto,si ritrovò letteralmente buttato sul letto,mentre le mani dell’uno e dell’altro vagavano veloci sui rispettivi vestiti,tanto era necessario il bisogno di sentire il calore dei propri corpi nudi e avvinghiati,per andare a formarne uno solo. Una volta che furono nudi,tutti e due completamente in tiro,Hisashi voleva che quel gioco iniziato dal suo ragazzo continuasse e che potessero raggiungere un altro livello nella loro vergognosa relazione.
<< Legami…facciamolo come ho sempre sognato…legami…frustami…arroventa la mia pelle e entra dentro di me facendomi sborrare come mai prima d’ora…>>
<< Sei veramente un porco…ti piace il sadomaso,lo sapevo…e ora lo proverai sulla tua pelle,invece di vederlo solamente nei tuoi filmini preferiti…>>
Si alzo dal letto, togliendo da sotto di questo un piccolo baule dal contenuto incerto. Dopo averlo aperto lo sollevò poggiandolo sul comodino e tirandone fuori un collare borchiato ,un perizoma nero con le borchie e un piccolo gancio dietro per sganciarlo nei momenti più caldi, una specie di pantalone aperto sul davanti e degli anfibi,il tutto di pelle nera,gli porse così gentilmente a Hisa che gli prese entusiasta e iniziò a vestirsi, per se prese un pantalone in pelle e una maglietta di rete e anfibi sempre neri e di pelle. Quando entrambi furono vestiti si posizionarono nuovamente sul letto,Akira agguantò da dentro il baule un paio di cinghie che legò abilmente attorno ai polsi del suo ragazzo per poi legarle alla spalliera del letto. Tutto quel trattamento era servito per fare eccitare il numero 14 che esibiva una potente erezione da sotto il perizoma di pelle,ma il suo koibito non era della stesa convinzione,prese una benda e la legò sugli occhi dell’altro in modo che non potesse vedere il trattamenti che metteva in atto. Ripresero quindi a baciarsi,nel mentre che Sendoh esplorava indisturbato il corpo sotto di lui,evitano accuratamente l’erezione di lui,che si dimenava per ricevere attenzioni. Doveva proprio ammetterlo,anche a lui piacevano quelle tute di pelle,facevano risultare tutto più trasgressivo,e risvegliavano anche il suo amichetto di sotto. Le aveva comprato il giorno prima,non appena entrato nel negozio era arrossito di colpo,stranamente, non gli era mai successo,ma tutto quello che aveva visto lo aveva profondamente colpito,in maniera positiva naturalmente, si era così rifornito di molte cosette che avrebbe poi usato con il suo ragazzo. Continuava così a torturare Hisa che spingeva il bacino verso il suo,cercando di strusciarsi il più possibile. La mano di Akira scese abilmente sulle cosce dell’altro sfiorandone l’interno con una lieve carezza,massaggiandolo e sfiorando delicatamente il perizoma.
<< Piantala…lo voglio ora poi ancora e ancora,slacciami queste cazzo di mutande e ficcamelo tutto dentro nudo e crudo come piace a me.>>
A quella richiesta Akira gli infilò una mano sotto la schiena andando a sganciare la piccola levetta e liberando finalmente il membro teso,che senza nessuna costrizione si tese verso l’alto accompagnato dalla stoffa,ora il moro sopra di lui poteva avere una piena visione dei testicoli dell’altro e del buchetto che non aspettava altro di essere allargato allo stremo dal grosso organo. Si allungò nuovamente verso il baule,tirandone fuori un tubetto con all’interno una sostanza vischiosa e trasparente, assieme a un grosso vibratore rosso con numerose escrescenze,per dare a colui che usava grandi piaceri. Purtroppo per Hisa,lui non poteva vedere quello che il suo ragazzo stava realmente preparando per lui,e ignaro di tutto aspettava di essere ricompensato con il suo giocattolo preferito. Tolse velocemente il tappo alla boccetta versandone una buona quantità sull’apertura di Hisa mentre l’altra parte la usò per lubrificare il vibratore,che in modo deciso inserì completamente all’interno del corpo sotto di lui facendo urlare di dolore il proprietario e facendogli piangere alcune lacrime che passarono sotto la benda.
Hisashi sentì chiaramente un intrusione all’interno del suo retto,di qualcosa dalla forma fallica,ma non ben definita,immediatamente si rese conto delle piccole escrescenze al di sopra,non appena questo si mise a vibrare alla massima potenza facendogli ballare l’intestino e stuzzicandogli più volte quel punto magico che lo faceva urlare, con la sua rotazione. Il vibrare al suo interno lo faceva eccitare maggiormente,infatti questo era aiutato dal suo ragazzo che lo muoveva in modo concentrico facendolo entrare e uscire dalla sua cavità come per penetrarlo,il suo corpo si contorceva ad ogni affondo,strinse improvvisamente le mani sulle cinghie alle quali era legato e facendosi forza tentò di rialzarsi o almeno alzare la parte bassa di se stesso per facilitare al meglio la penetrazione di quel dildo. Ma quello che proprio non si aspettava era che qualcuno gli aprisse la bocca inserendo con forza il proprio membro all’interno della cavità,ora era impegnato da entrambe le parti,da una parte succhiava e leccava mentre dall’altra inglobava dentro di se il giocattolo vibrante.
<< Aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh Aki…..è bellissimo…ora togli…… quel giocattolo e…… fottimi!!!!!!!! Non desidero altro…mi…..hai fatto aspettare anche troppo.>>
Detto fatto Sendoh gli tolse la benda dagli occhi,poi con un movimento rapido sfilò anche il vibratore cosparso dagli umori dell’altro; si sbottonò gli abiti di pelle facendone uscire il grosso e duro organo,che veniva messo in contrasto con lo scuro dei pantaloni,tanto da sembrare ancora più voluminoso del normale e percorso da numerose vene che lo irroravano di sangue,che Hisa,mai prima d’ora aveva notato. Desiderava riavere le mani libere,ma quello che ottenne fu solamente un cambio di posizione,invece che di pancia,ora era messo di schiena e offriva in maniera lasciva il suo sedere al ragazzo,che di certo non disdegnava quella posizione,anzi,lo eccitava di più,perché sapeva che l’altro non poteva muoversi bene e gli offriva una stupenda visuale. Akira riprese in mano il tubetto ungendo delicatamente il proprio membro e inserendolo immediatamente dentro il suo compagno che non aspettava altro che quel contatto fisico di unione che per due giorni non avevano potuto avere e che ora desideravano sopra ogni cosa… Mitsui si dimenava cercando di agitare il sedere,e poi CIAF, lo aveva sculacciato talmente forte da lasciare un segno rosso sulla sua pelle ma l’urlo che aveva ricevuto era tutto fuorché di dolore. Come sempre gli ansiti del suo ragazzo lo eccitavano a dismisura e finiva per perdere il controllo,la differenza dalle altre volte e che mentre ogni volta che era successo si era controllato,questa volta non si trattenne e fece uscire la sua parte più hentai.
<< Ti piace essere sculacciato vero finocchietto??? Ti eccita…te lo fa drizzare…e ora godi…voglio sentire i tuoi gemiti…forza!!!>>
Quelle parole brutali e vere nell’insieme lo facevano sentire apprezzato,fece così come gli era stato detto urlando di godimento e trattenendo gemiti per non rompere i timpani al suo koi,lo sentiva chiaramente il rumore del sesso come ne sentiva l’odore che gli inebriava le narici,quando,senza preavviso sentì una morsa ferrea all’altezza del suo cazzo,che era stato poco gentilmente afferrato e tirato verso l’alto andando a cozzare contro gli addominali tesi e maneggiarlo cercando di stringerlo il più possibile in modo che l’altro godesse a dismisura,tutto quello doveva finire,senza contare che Akira stava per avere un orgasmo senza nemmeno sfiorarlo e il suo corpo aveva resistito anche troppo a quella scena. Nel frattempo che rifletteva sulle sue congetture Hisa si tese in avanti spingendo involontariamente il sedere all’indietro e impalandosi meglio su quel membro venne rilasciando il seme sulla mano dell’altro e provocando il piacere immediato dell’altro che si spinse fino in fondo toccando con i propri peli pubici le natiche del moro e sciogliendosi in quel caldo anfratto. Ricadde stremato all’indietro cercando di riprendere fiato mentre le gambe gli tremavano ed era stremato di ogni forza. Gettò uno sguardo davanti a lui vedendo il suo Koi quasi nella stessa situazione,appeso per le mani,con il viso verso il basso il respiro ansante e lo sperma che fuoriusciva dalla sua apertura allargata dalla penetrazione,anche lui era stremato. Riprendendo un po’ della sua forza Sendoh slegò le braccia del suo ragazzo che ricaddero sul letto appesantite,lo stesso si mise seduto appoggiando la schiena alla spalliera del letto per potersi riprendere al meglio,voleva anche delle spiegazioni,ma l’unica cosa che ottenne fu un lungo bacio mozzafiato,di quelli che se in piedi ti fanno tremare le gambe e accasciare sulla persona che te lo da.
<< Ti amo piccolo mio…tantissimo…>>
Mormorò staccandosi appena da l’altro.
<< Sei un brutto bastardo!!!!!!!! Mi hai rapito,legato,abusato di me e ora mi dici pure che mi ami. Ma sei pazzo???>>
<< Ti è piaciuto, vero finocchietto mio???>>
<< si e ora baciami… è stato un bellissimo incubo>>
Ps: il maniaco che mandava gli sms a Sakuragi era sempre lui,Sendoh, serviva per rendere più credibile la sorpresa a Hisa…e l’sms che era arrivato a Hisa,beh…segreto!
20.09.2007 Miko |