DISCLAMERS: I personaggi
non sono miei, ma del mitico papino Inoue che per disfarsene ogni tanto me li presta!! Inoltre "Desirè" è di Njka-padrona-sensei,
se non l'avete letta cosa improbabile: FATELO IMMEDIATAMENTE!!!é__è
DEDICHE: Anche se in super
ritardo: TANTISSIMI AUGURI CAROL!!!^O^ Ti auguro tutto
il bene possibile, tutto l'amore e la gioia che meriti e scusami ancora per il
ritardo!!!!^^”””
NOTE 01: tengo a precisare
che la ficcina è stata iniziata parecchio tempo fa, e
solo l’altra settimana l’ho finita. Quando
NOTE 02: finalmente l'ho
terminata!!! Non riuscivo proprio a scrivere la lemon, meno male che poi mi è venuta l'ispirazione... anche
se come fic fa pena ç__ç
Buona lettura (spero)
HOT VOICE
di
Erano passate esattamente due
settimane da quando Kaede Rukawa era entrato a far parte dello staff dello
studio di animazione “Shonen
Ai”. Era stato chiamato per realizzare un anime molto
particolare, dato che la sua voce e la sua personalità erano perfetti per uno
dei protagonisti, era stato assunto senza problemi, in altre parole doveva solo
comportarsi come sempre e tutto sarebbe filato liscio.
Anche se....
un problema c'era, eccome!!
Purtroppo per lui si era
ritrovato a lavorare con alcuni suoi vecchi compagni di recitazione, e fin qui
nulla di male, ma tra i tre c'era un certo ragazzo che proprio non sopportava.
Un vero casinista!! Si
dimenticava le battute, strepitava, litigava spesso, gridava……
insomma un vero e proprio pericolo ambulante!!
Così, con questi pensieri,
aprì la porta dello studio e dovette, per sua sfortuna, assistere
all’orripilante svenimento totale dell'assistente dello studio, che, in
catalessi, iniziò a sbrodolare come una lumaca.
Gli occhi blu si soffermarono sulla ragazza, era insopportabile! La cosa che poi gli dava più fastidio era
che, per colpa di quella babba, un certo doppiatore
lo odiava, e sì perché l'uragano rosso l'odiava per colpa di quella cretina.
Ma cosa poteva farci lui,
se quell'insulsa ragazza gli correva dietro???
"Bu.... buon giorno Rukawa...." mormorò
estasiata Haruko, fissando le gambe atletiche
fasciate da dei jeans neri accompagnati da una camicia nero-lucido che si
intonava perfettamente con i suoi capelli.
"Nh.... buon giorno ragazzi...." brontolò,
facendo un cenno di saluto verso i suoi due colleghi: Akira
Sendo e Hisashi Mitsui.
"Ciao, Rukawa!"
rispose Akira sorridendo a trentadue denti, facendoli
brillare sotto la luce artificiale.
"Ciao.... ora manca solo Hana! Ma dove
si sarà cacciato!!" esclamò Mitsui, osservando
la regista che, impensierita, stava componendo il numero del ritardatario.
Proprio in quel momento un
ciclone rosso aprì la porta e tutto affannato iniziò a spiegare.
"Scusami Ayako!! Ma ieri sono venuti a cena i miei e..."
La riccia guardò
comprensiva Sakuragi, sapeva benissimo che lui ci
teneva parecchio a quella cena dato che per i vari
impegni, genitori e figlio non riuscivano a vedersi molto spesso, e così per la
prima volta non usò il ventaglio, ma sorrise.
"E
va bene, per questa volta passi!!" decretò dolcemente, passando una mano
tra le fluide ciocche rosse, pettinandole piano.
"Grazie!!"
sospirò piano il ragazzo, lasciando che la gentile mano femminile lo sfiorasse.
Tutte quelle attenzioni
fecero restare di stucco i tre doppiatori.
Ayako premurosa e gentile??
Utopia!!
"... ok, allora iniziamo a lavorare!" sorrise al rossino prendendo posto alla sua postazione, osservando
scocciata l’aiutante che intanto sbavava sulla figura di Rukawa dedito a
calmarsi in qualche maniera.
Ma cosa voleva quella da
lui???!!!!
"Haruko,
non sbavare e porgi i copioni! Forza!!" la rimbeccò un po' seccata la
regista.
"S...si sì..." rispose lei arrossendo di brutto, notando il ghigno
malizioso di Sendo e Mitsui.
I quattro entrarono nella
piccola saletta adiacente.
Il grande schermo era
pronto.
Tutti presero le loro
postazioni, mentre indossavano le cuffie Rukawa lanciò uno sguardo furtivo
verso il rossino.
E restò meravigliato.
Solo in quell’istante era accorto delle occhiaie che cerchiavano
quegli occhi nocciola.
Senza potersi fermare, si
sentì preoccupato e molto agitato: chi poteva far preoccupare in quel modo
l’uragano rosso??
Chi avrebbe avuto il
coraggio di farlo rattristare??
....
i suoi genitori??
No,
si rispose subito. Con loro aveva cenato la sera prima ed era stato così contento
poterlo fare. Non aveva parlato d'altro tutto il giorno........
Quand'era
entrato era il solito do'aho e poi era felice, se ne era accorto da un particolare luccichio negli occhi
nocciola.
Ma allora
chi era?
Strinse nervosamente le
mani al leggio.
Doveva
calmarsi, non poteva di certo iniziare a prendere a pugni il muro... lui aveva una
reputazione!!
In suo soccorso arrivò la
voce di Ayako.
"Bene, si parte con
la scena in cui Hana esce dal locale!" esclamò dal piccolo altoparlante
posto in sala, per poi chiudere la comunicazione e far partire il film.
E la proiezione iniziò.
Il film d'animazione era
tratto da un famosissimo racconto, ovvero: Desire.
Un racconto a tematica gay, molto dolce e divinamente scritto. Ma essendo un racconto romantico, come voleva la tradizione, c'erano anche alcune scene
dolcissime.
Una di quelle scene
prevedeva l'accoppiamento di due ragazzi.
Uno di questi era Akira Sendo che, con il suo
sorriso da hentai, era entrato perfettamente nel ruolo
affib
E anche quel giorno
purtroppo andò male.
Più rosso dei suoi capelli
Hanamichi uscì dalla sala, dove trovò ad attenderlo
lo sguardo attento di Ayako.
La donna si alzò e
avvicinandosi al ragazzo gli disse.
"Ascoltami bene!!
Oggi tu e Sendo proverete da soli, e domani voglio fare la scena!! Ok???"
"Ma te lo puoi scordare!!!" gridò risentito Hana, purtroppo per lui Akira aveva delle mire nei suoi confronti, cosicché ogni
qual volta che restavano soli si ritrovava le mani del porcospino sul sedere.
"Cosa
hai detto???" vibrò fredda la voce dalla riccia, che a volte poteva
competere con Rukawa.
"Nulla... vieni Sendo, andiamo...." borbottò uscendo, seguito a ruota da un Akira
tutto felice.
Mitsui e Rukawa guardarono i due
sparire, mentre nella testa di quest'ultimo gli venne l'idea di spezzare le ossa a quell’hentai!!
Si sentì crescere dentro
una rab
Senza accorgersene aveva
attirato lo sguardo di Hisashi il quale, si avvicinò e sorridendogli disse: "Cosa ti succede?? Sei
per caso geloso di Sakuragi??"
"Tzè...."
rispose scocciata la volpe, uscendo dalla saletta per
andare davanti alla macchinetta del caffè, dove si mise a guardare i pulsanti
colorati senza però vederli in realtà.
La sua mente era
ossessionata da Sendo e Sakuragi
da soli……… gli dava fastidio!
Incredibile dopo tanto
tempo, provava rab
Avrebbe voluto prendere a
pugni quel porcospino, disfarlo, fargli andare di
traverso tutti i denti!!
Peccato che quei due erano spariti, e se…… se avesse violentato il suo do'aho???
Suo??
Da quando suo??
Da sempre.
Si rispose mentalmente, erano passati anni eppure lo considerava ancora una sua
proprietà.
Con questi pensieri sentì
una porta aprirsi e di colpo della urla, alquanto
isteriche e minacciose.
"TU, LURIDO HENTAI!!
PROVA ANCORA A METTERMI LE MANI ADDOSSO E TI SPEZZO LE OSSA!!!"
Il grido echeggiò per tutto
il corridoio dove molte persone si volsero verso quelle urla, videro un Hanamichi rosso come un peperone, gli occhi come due
bracieri e le mani tenute a pugno, per non lasciarsi andare totalmente e cam
Rukawa vide di striscio il
porcospino massaggiarsi una guancia lesa, ma seguì Sakuragi,
che si rinchiuse nel laboratorio.
Gli occhi blu da volpe
brillarono.
Lasciando stare il caffè
seguì la sua preda.
Con passi lenti e pieni di
grazia si avvicinò alla porta dello studio, immaginava che Hanamichi
vi fosse entrato per esercitarsi a motivo del giorno seguente, un ghigno si
allargò sul suo bel volto e la mano abbassò la maniglia.
Con circospezione entrò
nella stanza.
Perfetto: non c'era
nessuno!
Guardò verso la saletta
adiacente e lì, il suo rossino, era intento ad
osservare la scena tra i due protagonisti, lo vedeva mettercela tutta per non
arrossire.
Che tenero, pensò, per poi
afferrare un'idea con la quale aiutare il suo collega.
Piano, come
era nel suo essere volpe e predatore, fece partire una audio-cassetta,
ed aprì la porta accanto.
"Do'aho!!"
bisbigliò entrando e chiudendosi la porta alle spalle, a chiave.
"BAKA KITSUNE!!! COSA DIAVOLO CI FAI QUI!!!???" gridò esasperato Hanamichi, cercando di non sentirsi emozionato per quella
strana intrusione.
Era da tanto tempo che non
rimanevano soli, tanto tempo, troppo tempo, gli ricordò la sua coscienza,
ripensando ai bei momenti passati con la volpe artica. Infatti
i due, quando studiavano ancora entrambi recitazione, erano finiti a letto
insieme.
Forse per errore o per
orgoglio si erano ritrovati soli e beh, il resto era un dolce ricordo.
Questo per Kaede, forse.
Ma per Hanamichi,
quel resto, era stato un vero incubo.
Donarsi e poi essere
rifiutato, o meglio, evitato.
I suoi occhi si
rattristarono un attimo.
"Do'aho..."
sbuffò la volpe, alzando gli occhi al cielo per non
fargli capire cosa gli passava per la testa.
"E
non chiamarmi do'aho!! Lo sai, non l'ho mai sopporta.... to...." bisbigliò piano quell'ultima
sillaba, dato che le mani candide del volpino si appoggiarono alla sua vita.
"Shhh.... ora, vediamo di fare questa prova...." mormorò, facendo girare l'altro verso lo schermo, notando
che stava per iniziare la scena clou del film.
La sua schiena combaciava con il petto di Kaede, le loro gambe, vicine, si
strusciavano creando un dolce attrito tra i loro corpi caldi, bramosi di
qualcosa di proibito. Il bacino della volpe premette sui glutei dell'altro,
mentre Kaede si mordeva le belle labbra per trattenere un gemito, era troppo
presto per lasciarsi andare.
Non voleva spaventare il
suo dolce e casinista do’aho.
Avvicinò le sue labbra
all'orecchio sinistro di Hana, appoggiandovi prima una bacio,
per poi iniziare a bisbigliare sensuale su quel punto erotico.
"Ora, le labbra di lui ti sfiorano...." e
partendo da quella frase, le sue labbra iniziarono a torturare la pelle
delicata dietro l'orecchio, mordicchiandola, suggendola e leccandola piano,
risalendo al padiglione auricolare ed infilandoci la lingua all’interno. Nel
frattempo le mani corsero verso l'inguine dell'altro per poi alzarsi e giocare
con la camicia, accarezzando con i palmi aperti ogni pezzo di stoffa, saggiando
i bottoni di madre perla.
"Mhh.... mhhhhhhh...." mugolava il rossino perso in quel
tepore magnetico, denso e molto avvincente.
Sentiva
il corpo prendere fuoco, era impossibile eppure ogni movimento di quella
lingua e di quelle mani....... lo accendevano sempre più.
Quella baka
kitsune ricordava ancora tutti i suoi punti erogeni!!
E…………… Kami
sama!!!
Riusciva a farlo gemere
come non mai in vita sua!!
"Ah....
d... dai...." mormorò sentendo le dita candide
slacciare, bottone dopo bottone, la camicia color amaranto che venne aperta,
lasciando il torace al bacio dell'aria troppo fredda, se paragonata al calore
dei suoi lombi.
Kaede
sorrise posando le sue labbra fresche sulla pelle del suo collo, succhiando e
mordicchiando un piccolo lembo di pelle, facendo gemere sonoramente il ragazzo tra
le sue braccia. Le dita candide iniziarono a giocare con la pelle sensibile dei
capezzoli, accarezzandoli, sfiorandoli appena ed infine stringendoli.
"Mhhhh.... sì.... continuaaaaa...."
gemette piano Hana, girandosi di colpo verso l'altro,
posando in un atto aggressivo la propria bocca su quella dell'altro, dando
inizio ad un bacio caldo e focoso. Uno scontro dove non c'erano né vinti né
vincitori, solo due lingue che duellavano ardentemente.
Ancora attaccati per la
bocca, Hanamichi fece indietreggiare il moro fino a
spingerlo verso una seggiola, dove Kaede si sedette trascinando con sè l'affascinante demone.
Il rossino
si sedette a gambe aperte sulle ginocchia dell'altro,
spingendo il proprio inguine contro gli addominali del collega.
Rukawa strinse le braccia
attorno alla sua vita un attimo, immediatamente portò una mano alla patta dei jeans del suo do’aho, che
impaziente gli stava mordicchiando un labbro mentre le sue mani stavano
giocando con la propria maglietta.
Quando la grande mano candida sciolse il bottone e la lampo, il bacio
finì e di colpo le labbra volpine si posarono investigatrici sulla pelle
bronzea, baciandola e leccandola come se si trattasse di un gelato. Nel
frattempo la mano che si era posata immobile sulla virilità congestionata del rossino, si spostò di colpo e, raggirando l'ostacolo dei
boxer, strinse quella pelle calda e compatta.
"AHAAAAAA!!! DAAAAIIIIII!!!!" urlò Hanamichi,
stringendo la testa mora al proprio torace, gettando il capo all'indietro,
fissando con i suoi occhi nocciola il soffitto, senza vederlo in realtà.
Così la mano iniziò il suo
gioco.
Lento e
armonioso, stando ben attenta a regalare alla vittima, di tale ed intima
carezza, più piacere possibile, accendendo il desiderio, ancora di più.
Il pollice toccò la punta
umida, stando ben attento a stuzzicare con la sommità dell'unghia il piccolo
taglietto al centro.
"Aaahhhh..... ba... bass....taaaaa..... ti... prego..." gemette
l'amante, strusciando le proprie natiche sulle gambe dell'altro.
Solo allora si accorse del
rigonfiamento dei pantaloni della volpe.
Un sorriso malizioso
increspò le labbra di Hana.
Forse poteva fargli capire
cosa voleva..........
Pensando ciò portò una sua
mano alla bocca, succhiando le proprie
dita, catalizzando su di sé lo sguardo blu.
I loro occhi si sfiorarono
un attimo per poi ritornare alla questione principale: il piacere.
Kaede strinse la presa sul
pene dell'altro, pompando più veloce e rallentando quando l'altro si muoveva
per incontrare la sua mano, forse era giunto il
momento del finish.
Strinse la presa.
"Cazzo!!! Sbrigatiiii!!!" ululò il
rosso, artigliando la maglietta dell'altro e, cercando rifugio con la fronte
sulla sua spalla, impedì a Rukawa di vedere le sue lacrime di frustrazione e
piacere.
"Alzati...." parlò pianissimo il moretto.
"Sì...." rispose soltanto Hanamichi,
obbedendo a quella richiesta si alzò, abbassò i pantaloni e i boxer.
E risedendosi sulla cosce dell'altro fece combaciare le loro virilità
ormai erette.
"Oh, Kamiii!!!!" mormorò Sakuragi, stringendo le braccia attorno al collo eburneo di
Kaede.
"Sei pronto??"
Un gesto affermativo diede
l'autorizzazione alla volpe la quale strinse le sue mani sulla vita del rossino e lo aiutò ad impalarsi, millimetro per millimetro,
sul suo sesso.
Quel pene grosso e turgido
scavò senza pietà nelle interiora di Hana, entrando con qualche difficoltà in quell'antro caldo e umido.
La punta entrò e Kaede si
fermò.
Il respiro accelerato di
entrambi era l'unica musica in quella stanza semi-oscura, gli occhi del moretto
si posarono sullo schermo notando che, in quell'attimo,
anche i due protagonisti si stavano dando da fare.
Sorrise malizioso, come
solo una volpe quale lui era sapeva fare e, con una pressione verso il basso
del corpo abbronzato ed un colpo in alto del suo, entrò interamente in Hanamichi.
"AAAhaaaaaaaaa..... ba.. baka....
piano....." bisbigliò il rossino,
cercando di calmare il dolore che partiva dal punto della loro unione
espandendosi per tutto il suo corpo.
Kaede ricominciò ad
accarezzare il pene gonfio della piccola scimmietta,
partendo dalla punta, scendendo per tutta l'asta dura, giungendo ai testicoli
colmi di sperma.
"Oh, kami..... sei.... sei... un... maledettissimoooooooOOOOOO......" gridò
Sakuragi, sentendo nel proprio intestino la prima e
vera spinta.
Un attimo di silenzio.
"Ne vuoi a...
ancora??" domandò il moro, cercando di trattenersi nel venire solo per la
bellissima sensazione di essere racchiuso da quel corpo caldo.
"...
Muo.... muoviti se
no....." ma non terminò mai la frase, un colpo
potente sconquassò il suo intero corpo ed allora iniziò a muoversi per andare
incontro a quel pene che lo prendeva sempre più profondamente.
Gridando
di piacere.
Rincorrendo
quella virilità dura ogni qualvolta usciva per riprenderla in sé.
I colpi divennero sempre
più potenti, attenti al piacere reciproco.
"Ha... Hana, pi...ano...." parlò affannosamente
Kaede, sentendo i muscoli contratti dell’amante stringerlo più forte.
Era indescrivibile quel
piacere.
Non esisteva altro che i
loro corpi che si univano sempre più, con moti più veloci, con voglia di
raggiungere l'agognato orgasmo.
"Haaa
ha aaha.... sì.... piùùùù..... ha aaha haaa..... forteeeee!!!!"
gridò esasperato Hanamichi, buttandosi con un colpo
potente verso quella meravigliosa virilità che lo sfondava.
Gettandosi in quel modo si impalò profondamente, facendo gridare il moretto.
"Ahaaaaa...
Hanaaaaa....."
"Muovitiiii...."
fu la risposta a quelle urla, ne voleva ancora, e
ancora, fino a giungere al traguardo di luce.
La mani di Kaede si strinsero sui
glutei sodi, allargandoli e dannandosi nello spingere in quell'antro
caldo, sempre più forte, più rapidamente, entrando ed uscendo a grande velocità
e finalmente l'estasi sopraggiunse. Facendo gridare i due amanti di puro e fine
piacere.
Il seme si espanse in Hana
marchiandolo e, a quel calore, il rossino esplose
macchiando la maglietta di Kaede.
Un atto unico per
ricordare ad entrambi di appartenersi.
Nella stanza buia si
udivano solo i respiri affannosi dei due ragazzi ancora abbracciati, stanchi e
felici di essersi finalmente ritrovati.
Le braccia abbronzate
strette mollemente al collo del volpino e quelle di quest'ultimo
allacciate alla vita del SUO do'aho.
"Ti amo...." bisbigliò la voce sicura
e chiara di Rukawa, facendo irrigidire un secondo il suo amato compagno.
Era inutile mentirsi,
l'aveva sempre amato e quindi era giunto il momento di finirla con la sua finta
indifferenza.
"Anch'io kit...."
La dolce risposta di Hanamichi fece sorridere la piccola volpe.
Ora era tutto a posto.
Finalmente le maschere erano
cadute(,) ed ora potevano amarsi senza mentirsi.
Il giorno dopo.....
"Hana, questa
registrazione è magnificaa!!!!"
gridò esaltata Ayako, dopo aver sentito la
registrazione del rossino.
Anche Mitsui
e Sendo si complimentarono con lui.
"Non avrei mai
immaginato!! Sei bravissimo!!" esultò Hisashi, osservando divertito come il suo amico era rosso
in volto.
"D'ora in poi ce la
farai con le prossime scene!!" disse Akira,
sorridendo a quel bocconcino tutto timido ed imbarazzato.
"Ma... veramente...." balbettò Hanamichi, non capendo come uscire da quella situazione.
"Do'aho!!"
"COSA VORRESTI DIRE!!???"
Ma prima che scatenassero
una rissa Ayako bloccò i due litiganti con un colpo
di ventaglio.
"Ed
ora filate!! Che voglio la prossima scena hard!!!
Coraggio!!!" gridò, spingendo tutti nella piccola saletta.
Rukawa senza farsi vedere
si avvicinò al suo ragazzo e sussurrò maliziosamente.
"Dovremo recitare ancora una volta......"
Volutamente calcò sulla
parola ‘recitare’, lasciando il do'aho rosso di imbarazzo.
Per la seconda volta la
finzione si sarebbe intrecciata alla realtà, lasciando i due amanti stanchi e
spossati, ma per sempre uniti e felici.
FINE
La RUbricHANA