Ho
sentito cantare gli angeli
parte II
di Neko
Faccio alcuni passi solo per constatare che quel sorriso non è rivolto
verso di me.
No, quello sguardo dolce e pieno di amore non sarà mai rivolto verso di
me. Forse per il fatto che non mi interessano certe cose, forse perchè
non mi interessi tu.
Ma sarebbe lo stesso se lo facesse lui?
Se vedessi nei suoi occhi quell'amore e sicurezza di cui ho bisogno.
Di quei sentimenti che vado cercando.
Mi blocco.
Fermo il mio passo quando mi accorgo che non sei solo, che oltre a te c'è
qualcun'altro e che forse il tuo sorriso è proprio rivolto a lui.
Mi nascondo dietro all'albero a pochi centimetri da me, sono curioso,
voglio scoprire cosa si nasconde dietro tutto questo.
La curiosità ammazza a volte, ma in questo momento non ho paura della
morte, non ne ho mai avuto paura e sono pronto a tutto pur di scoprire
cosa si nasconde dietro loro due.
Il misterioso ragazzo si alza dall'asfalto incurante di essere totalmente
bagnato e della pioggia che continua a cadere su di lui.
Che stupido che sono, la pioggia cade anche su di me.
Sono totalmente fradicio ma non me ne frega nulla, ora voglio solo capire
e magari compensare il dolore che attanaglia il mio cuore.
Magari riuscirò a capire cosa voglio veramente con la mia stupida
curiosità.
Cammina, si dirige verso di lui.
E' di spalle ma posso dire con sicurezza che si tratta di lui. Il suo
odiato e proclamato nemico giurato. Lo capisco dal suo passo, dal
quell'inconfondibile modo di camminare. Ma non solo da quello, ci sono
altri piccoli particolari che me lo fanno capire. Forse anche lo sguardo
che sembra essersi acceso negli occhi del ragazzo che lo attende.
-Ah ah ah hai visto kitsune... canestro perfetto-
La sua voce calda.
-Do'aho...-
La sua voce fredda.
Non si sono accorti di me e questo è un punto a mio favore. Potrei stare
qui anche senza questo albero a coprire la mia figura che non si
renderebbero conto di essere osservati.
La pioggia continua a versarsi sulla terra, ma questo non sembra essere un
problema per loro.
Nemici in campo, nemici nella vita questo è quello che dicono di essere
anche se ad osservarli ora sembrano solo due persone che si amano. Due
ragazzi che sembrano condividere gli stessi sentimenti.
O forse anche la loro è solo un'attrazione fisica per una persona dello
stesso sesso. Forse è un qualcosa dettato dalla situazione in cui si
trovano.
I miei occhi non riescono ad allontanarsi da loro, da quello che stanno
facendo. Registro tutte le immagini e mi sembra di essere al cinema a
guardare uno di quel film vietati ai minori. Quei due stanno proprio
facendo sesso sotto la pioggia e sembrano non curarsi del posto, delle
persone che potrebbero passare da un momento all'altro. Sembrano troppo
presi dal momento.
Ma nonostante tutto non riesco ad allontanare lo sguardo, non capisco cosa
mi trattenga dall'andarmene invece di rimanere qua con lo sguardo fisso su
di loro.
Ho forse intenzione di apprendere qualche nuovo esempio di lezione
sessuale? Mi viene da ridere, ma non lo faccio. Ma non per la paura di
essere scoperto, di quello non me ne frega proprio nulla.
Capisco solo ora che forse il vero motivo è lo sguardo che compare sui
loro volti. E' strano ma credo di averlo visto sulla faccia di quello che
è stato quello con cui condividevo il letto per molte notti.
E io?
La mia espressione qual'era?
Cosa si poteva leggere nel mio viso mentre entravo in lui. Forse
l'insicurezza, la paura che provo per i sentimenti mi impedisce di amarlo
veramente? E' dunque così?
Basta!!!
Stare qui fermo a fare il guardone mentre Rukawa si sbatte Sakuragi non mi
porterà a nulla. Ha solo confuso maggiormente quello in cui credevo.
L'unica soluzione che mi viene in mente ora è andarmene via da qui,
nascondermi in un posto sicuro, neutrale alle mie emozioni, che non possa
condizionare i miei pensieri per stare tranquillo e pensare a cosa voglio
veramente. A cosa provo veramente per lui.
Mi allontano dal campetto, lasciandomi alle spalle quei due.
Due nemici trasformati in questa notte in passionali amanti.
Il mio pensiero torna ancora a loro. Allo strano motivo per cui sono
assieme.
Amore?
E' dunque questo quello che provano l'uno per l'altro.
Mi sono sempre chiesto se l'amore esisteva veramente o se quello che univa
due esseri umani non era semplicemente desiderio di possedere o essere
posseduti.
L'amore non è dunque una parola per unire desiderio, passione e sesso?
Tutte le mie convinzioni crollano inesorabilmente davanti all'esempio che
mi è stato offerto da quei due.
Cammino, senza pensare a dove stia andando, mentre la pioggia continua a
cadere incessantemente. Come se qualcuno stesse piangendo e stesse
riversando le sue pene su noi stupidi esseri umani. Forse angeli a cui
sono state strappate le ali perchè corrotti dai peccati e diventati
esseri impuri. In fondo credo che tra paradiso, inferno e terra non ci sia
molto di diverso. Siamo tutte creature nate per lo stesso motivo per
soffrire, per essere giocattoli di un essere superiore che annoiato crea
storie di cui noi siamo protagonisti senza curarsi minimamente di noi, di
quello che possiamo pensare.
Sono strano. Sì questa sera sono veramente strano.
O forse è la sera dei miracoli.
Io che non ho mai creduto a certe cose mi metto a fare certi ragionamenti.
Sorrido e inconsciamente alzo il viso al cielo per accogliere quelle
piccole gocce d'acqua su di me. Forse per far si che si mischino alle
lacrime che ora percorrono il mio viso.
Io piango!!!
Posso o forse è vietato farlo.
Forse ho attaccato su una qualche parte del corpo che non posso provare il
minimo sentimento. E forse fino ad ora è stato così. Fino a che non mi
sono reso conto di amare non avevo versato lacrime nemmeno quando mia
sorella ha lasciato questo mondo. Ma in fondo ora queste lacrime sono
anche per lei, perchè grazie a qualche strano miracolo il mio cuore si è
sciolto e si è aperto ai sentimenti.
Non mi muovo, rimango fermo in mezzo al marciapiede.
La gente mi passa accanto mi spinge, mi insulta ma io non mi muovo dalla
posizione in cui sono. Ho ancora così tanto a cui pensare. Tante cose di
cui pentirmi, anche se questo non è il posto più adatto. E non me ne
frega nulla di quello che è attorno, di tutte le lamentele che continuano
ad arrivarmi.
-Ma cosa...-
Apro gli occhi di scatto quando mi rendo conto che non piove più o forse
sarebbe meglio dire che le gocce non colpiscono più il mio viso.
E mi rendo conto che è merito solo di questo ombrello che qualcuno tiene
sopra la mia testa per proteggermi.
E' un gesto così strano per me. Ho sempre avuto un sorriso pronto per
tutti ma nessuno è mai stato in grado di capirmi... nessuno fino a quando
non ti ho incontrato.
Il tuo volto è l'unico che riesce a tirarmi sui nei momenti più critici.
E non sò proprio perchè ci penso ora quando sento questo calore
provenire da uno sconosciuto. Non sò proprio perchè mi sento così al
sicuro con questo ombrello messo sulla testa. Forse è colpa della mia
maschera sorridente che si stà sbriciolando perchè mi sono reso conto di
aver sbagliato tutto sino ad ora.
-Akira ti stavo cercando-
Una voce calda e di cui conosco bene il proprietario.
Ecco il calore che provavo, era solamente dovuto a te che mi sei stato
vicino nei momenti più critici, prima che comparisse lui nella mia vita,
prima che succedesse tutto quel casino.
-Toshio perchè sei qui?-
-Ti stavo cercando-
-Per ricominciare con la tua paternale?-
Gli dò le spalle, non ho alcuna intenzione di vedere il suo sguardo
ferito mentre dico quello che in realtà penso. Mentre gli sbatto in
faccia tutto quello che ho da dire senza dargli la minima probabilità di
interrompermi.
-Ti sei divertito tanto alle mie spalle, vero?-
-Akira non mi sembra il luogo adatto per parlarne-
Ha ragione, in un certo senso, fermi qui come due pesci lessi mentre la
folla passa e ti spinge per non rimanere bagnata dalla pioggia che
continua a versarsi sulla città, non è proprio il massimo per dire
quello che ho da sbattergli in faccia.
-Adatto dici... Forse sarebbe più adatto parlarne in un letto... Ti piace
come idea?-
-Akira ma cosa diavolo ti prende...-
Mi giro e lo fisso, solo per scorgere nei suoi occhi confusione.
Possibile che sia così stupido da non capire di cosa stia parlando. O
forse è tanto falso da credere che non abbia capito, che non abbia
scoperto cosa ci sia dietro a tutti quei suoi giochetti.
-Lo sai che mi prende... Lo vuoi proprio sapere? C'è che non mi piace
essere preso per il culo... Non mi piaceva il tuo farti sbattere da
qualcun'altro durante la mia assenza... C'è solamente che mi fai schifo-
La mia voce è rimasta calma, nonostante le parole di accusa, sono
riuscito a non far trapelare la minima emozione, il minimo dolore che
sento mangiarmi il cuore.
Finalmente credevo di aver capito me stesso, ero riuscito a far spazio ai
sentimenti e a capire che ti amavo. Che io provavo qualcosa per te che
superava il desiderio, ma questo non ha fatto altro che farmi morire
quando ho scoperto la verità, quando casualmente sono venuto a conoscenza
che non mi amavi perchè se tu avessi provato un minimo sentimento nei
miei confronti ora non saremmo qui, io non avrei conosciuto lui e magari
saremmo in un bel letto caldo a fare sesso.
E non capisci che è colpa tua.
Che la colpa tua se non ho più creduto all'amore, se ho perso la fiducia
nei sentimenti in cui veramente credevo. Se ho creduto che andare a letto
con lui non significasse niente perchè all'inizio lo facevo solo per
vendetta nei tuoi confronti per farti sapere che non solo tu potevi
sbatterti chiunque, che anche io potevo e di te non me ne sbatteva niente.
-Akira vorrei parlarti-
-Ma io non ho voglia di sentirti-
-Akira ti prego si tratta di noi-
Basta sono stufo di sentire le cazzate che continuano ad uscire dalla sua
bocca.
Ho voglia di andarmene, e lo faccio.
Comincio a correre sotto la pioggia ancora una volta. Ho voglia di lui di
sentirlo di mio, di sentire il suo cuore battere per me, di sentire il mio
nome uscire dalle sue labbra.
Toshio mi chiama ma io non lo sento, non voglio sentire la sua voce
nauseante farmi le scuse per i suoi troppi errori. Voglio dimenticare e
solo tra le braccia di Hisashi ci riuscirò perchè finalmente ho capito
che lo amo veramente.
Fine 2° cap...
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