Disclaimers: tutto appartiene alla zoccoru Minekura-sama sensei

Spoilers: se sapete ki è Konzen, allora no spoilers, se non lo sapete, allora spoilers ^^

Note: questa fic è composta da alcune vignette che ritraggono Konzen e Goku (e anke altri, se mi andrà) in momenti topici della loro giornata.. alcune sono in pov, altre in terza persona... quello che mi viene in mente lo scrivo, quindi non so quanto durerà questa serie ^_^ che dedico a Choco e a tutti gli amanti di Saiyuki ^^ SANZO RULEZ *_*

 


Home: bedroom

di Alexiel

 

Finalmente si è addormentato... le orecchie mi risuonano ancora a causa della sua voce argentina, mi fa male la gola a furia di urlare, mi fanno male le gambe a furia di inseguirlo per tutto il palazzo... a volte rimpiango i momenti di tedio che mi facevano deprimere fino a poco tempo fa... a volte... sempre meno spesso.

Solo quando guardo oltre il bordo della scrivania e lui non è disteso a pancia in giù a disegnare o a leggere... solo quando ne combina una delle sue e temo che me lo portino via... allora mi preoccupo e sento lo stomaco aggrovigliarsi e penso a quando mi annoiavo e trascorrevo una vita atarassica.

Ma la sensazione dura solo un attimo perchè alla fine dei conti questa sensazione di apprensione mi fa sentire stranamente vitale e... utile.

 

Il mio ufficio è diventato un campo di battaglia, ma davanti a me ci sono sempre dei fiori.

La mia camera è diventata un accampamento, ma quando mi sveglio c’è sempre qualcuno che mi dice ‘buongiorno’... un buongiorno brillante e solare, non un buongiorno deferente e di routine...

E adesso dorme.

Lo guardo, ha fatto i capricci  finchè non l’ho lasciato salire nel mio letto e adesso respira tranquillo a pancia in giù come un bambino, con le mani appoggiate ai lati del capo e le labbra leggermente socchiuse... chissà se quelle pesanti catene gli danno fastidio?

Sicuramente sì, ma lui non si lamenta mai, è sempre felice e sorridente... anche adesso che dorme. Gli sposto i ciuffi castani dalla fronte e lo accarezzo... mi fa una tenerezza... lui è la mia scimmietta e, non credevo che lo avrei mai ammesso, ma.... non potrei più fare a meno della sua presenza.

Infilo le dita nella criniera che ha il colore della fertile terra dalla quale è nato e come ogni volta mi meraviglio di quanto sia soffice, proseguo lungo la schiena nuda... ha urlato e sbraitato finchè non gli ho permesso di tenere addosso solo un paio di mutandoni fatti con uno dei miei veli... sulla sua montagna era libero, nudo come un animale: ci pensavano i lupi a scaldarlo quando di notte faceva freddo. Questo mi ha raccontato la prima notte che ha dormito qui e che me lo sono trovato nel letto appallottolato contro di me.

Non ce l’ho fatta a cacciarlo... “Solo per stanotte!!!”

Invece me lo ritrovo nel letto quasi ogni mattina e adesso ha cominciato a fare i capricci anche la sera perchè vuole dormire con me.

“Sei troppo permissivo con lui!”, mi ha detto Kenren sorridendo in quel suo modo che mi fa saltare i nervi.

In realtà lo costringo a studiare e a stare tranquillo per tutto il giorno...qualche concessione gliela posso anche fare...

E poi... piace anche a me averlo accanto.

Me lo stringo addosso affondando il volto tra i suoi capelli ed inspiro a fondo... sa di selvatico. Gli bacio la fronte... sa di miele.

 

- ... Konzen?

 

Spalanco gli occhi preso alla sprovvista... non volevo svegliarlo...

 

-Come sei caldo, Konzen...-

 

Così dicendo si stringe ancora di più a me appoggiando il viso alla mia spalla e infilandomi una mano sotto il braccio.

La sua espressione è di profondo benessere e serenità.

Gli do ancora qualche tenero bacio, poi sento il sonno cominciare ad avere la meglio.

Lui è la mia scimmietta. Nessuno potrà separarci.

Mai.

 

 




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