Disclaimers: I titoli dei capitoli appartengono alla persona che ha stilato la mail per la settimana dell'amicizia e che io ringrazio infinitamente per avermi ispirato questa fic
Dediche: A tutte le mie amiche, che amo e stimo con tutto il cuore.
HO
IMPARATO...
di Seimei
Lezione
23: ... CHE SONO LE PICCOLE COSE NELLA VITA CHE LA RENDONO COSI' BELLA ...
Sono in cucina e sto preparando il caffè.
Oggi è il primo aprile e compio 25 anni.
Sono ben 9 anni che io e la volpe stiamo insieme, e 4 che siamo sposati.
La nostra convivenza procede a gonfie vele.
L'anno scorso io e Kaede ci siamo laureati a pieni voti.
Lui ora è un avvocato e io un ingegnere.
Ma la nostra passione è, e rimarrà per sempre, il basket.
Militiamo ancora fra le file della squadra prima in classifica nel campionato, e con noi ci sono sia Hideaki che Takefumi.
Con noi quattro in campo non c'è team che riesca a sconfiggerci.
Hisashi e Akira si sono trasferiti l'anno scorso in America.
Sendo è stato ingaggiato da una squadra dell'Nba, la stessa che aveva chiamato anche noi.
Ma io ho un'azienda qui da mandare avanti, e poi io e Kaede abbiamo un sogno molto più grande ora.
"Ehi amore"
La sua voce mi raggiunge le orecchie.
Come ogni mattina si avvicina a me e mi abbraccia da dietro, posandomi casto un bacio sul collo.
Rimane in questa posizione per qualche secondo, poi si sposta e, grattandosi abbondantemente le palle con una mano e la nuca con l'altra, si siede a tavola, dove aspetta paziente che gli serva la colazione.
Ci penso io a cucinare, perchè se lui si azzardasse anche solo ad accendere il gas probabilmente salterebbe tutto in aria.
E' proprio negato per la cucina.
Io invece sono il Tensai dei fornelli.
E non lo dico io.
Lo dice lui.
Gli verso il caffè e gli allungo una brioche con la marmellata.
Colazione europea.
Già.
Il piccolo Lord Kaechan è stato abituato fin da piccolo alla migliore pasticceria, e ora senza cornetto la mattina nemmeno inizia a pensare.
Facciamo colazione in silenzio, un po' sbadigliando, un po' guardandoci e sorridendo.
Lui finisce con calma e poi si alza, senza pulirsi le labbra sporche di marmellata.
Adoro come fa a mangiare il cornetto.
Inizia da un lato, finchè non raggiunge la confettura, per poi passare all'altro, e lasciare per ultima la dolcezza della frutta zuccherina che si trova racchiusa nella
brioche.
Rischia sempre di sbrodolarsi, ed è comico, e molto sensuale, vederlo raccogliere la marmellata con la lingua, e gustarla in bocca per un attimo, per poi inghiottirla, e gustarne il sapore.
Senza dimenticarsi di lasciarsene un po' sulle labbra.
E sapete perchè?
Con quelle labbra, così dolci e succose viene a baciarmi.
Ma stamattina è un po' diverso.
Non è la solita routine perfetta.
Oggi lui mi si para davanti, e mi si siede sulle cosce, guardandomi in viso.
"Buon compleanno amore mio" mi sussurra, per poi lasciarmi assaporare il gusto della confettura mischiato al suo sapore, che mi inebria e mi stordisce, come la più pura delle droghe.
Ci baciamo per un po'.
Per tanti po'.
Tanto oggi siamo in ferie entrambi.
Sono mesi che pianifichiamo questa giornata.
Ma i nostri progetti se ne vanno tutti all'aria nel momento in cui le sue mani si infilano sotto la mia mia maglia, iniziando ad accarezzarmi la pelle, facendomi fremere.
Fare l'amore.
Sentirsi uno in due, avere negli occhi solo la sua immagine che si riflette
all'infinito, donando solo attimi di gioia.
Vedere il suo volto mutare ad ogni passo, leggere nelle sue grida tutto l'amore che prova per me.
Rimaniamo a crogiolarci nel nostro idillio, immemori della gita organizzata ieri, della cene prenotata in quel ristorante che tanto ci piace, di quella giornata favolosa che avevamo programmato, ma che ora ci sembra lontana mille miglia,
poiché tutto ciò di cui ora abbiamo bisogno è questo contatto infinito, che ci rende vivi.
Kaede si volta nel mio abbraccio, e rimane a guardarmi, un sorriso appena accennato gli scivola sulle labbra, le sue mani accarezzano i miei capelli e i suoi occhi splendono di gioia.
"Te l'ho mai detto che ti amo?" sussurra, e io non posso fare a meno di stringerlo forte a me, perchè queste sue confessioni arrivano sempre inaspettate, e sono ogni volta in grado di stupirmi.
"Sì che me lo hai detto... me lo dici ogni giorno... con i tuoi gesti, con il tuo sguardo, con tutto te stesso."
Lui si stringe più a me, e io sprofondo nell'incavo del suo collo, respirando piano, abbeverandomi alla fonte del suo calore.
"Sai una cosa Hana?"
"Dimmi"
"Ogni giorno, quando mi alzo, e tu sei sempre già in piedi, vedo i tuoi vestiti abbandonati sulla sedia e la sveglia mezza fracassata sul comodino. Il profumo della colazione mi invade le narici e io so che ci sei. Anche se non sei accanto a me, tutta la mia vita è segnata dal tuo passaggio. Un capello rosso sul cuscino, il tuo profumo fra le lenzuola, le scarpe messe sul balcone perchè non ci asfissino..."
"Sono le piccole cose che rendono speciale un amore" rispondo, cercando assenso nei suoi occhi, che si affrettano ad annuire.
"Ora però Hana... abbiamo una cosa grande da realizzare"
"Un sogno immenso, che richiederà fatica"
Le nostre parole ci strappano all'idillio, e all'improvviso ci ricordiamo del perchè io e lui non abbiamo accettato l'invito di quella squadra dell'NBA.
Noi, ora, dopo 4 anni d'amore, vogliamo un figlio.
Un figlio nostro, da crescere nell'amore, per trasmettergli tutto ciò che questa civiltà non insegna ai bambini.
La tolleranza.
La comprensione.
Il rispetto per la vita.
L'amore per il prossimo.
La gioia di essere amico.
L'importanza di tendere una mano.
La volontà di cambiare.
La possibilità da farlo.
Tutto ciò vogliamo insegnare a nostro figlio.
La necessità di piccole cose che rendano la tua vita speciale.
La possibilità di rendere felice un'altra persona, che non va mai sprecata.
Chiedere aiuto quando se ne ha bisogno.
Ricordarsi che non tutto ci è dovuto.
Non rimanere in silenzio se si vede compiere un'ingiustizia.
Non pretendere di sapere sempre tutto.
Essere gentile con il prossimo, e dire sempre "grazie", "per favore" e sorridere, o sì, sempre sorridere, perchè un sorriso ti cambia la giornata.
Questo è il nostro sogno.
Allevare un bambino che sappia tutto questo, al quale dare il nostro amore, e che capisce che l'amore, in tutte le sue forme, è il sentimento più bello che si possa provare.
Crescerà circondato da mille forme d'amore, quello omosessuale dei suoi genitori, quello eterosessuale dei suoi padrini.
Avrà mille mondi con cui confrontarsi, mille persone che lo ameranno, e mille amici che lo vorranno con sè.
Probabilmente sarà difficile.
I genitori non capiranno, e diranno ai loro figli di stare lontano da lui, ma sarà splendido quando inizieranno a capire che il nostro sarà il bambino con meno pregiudizi del mondo, perchè noi gli insegneremo a non averne.
"Ce la faremo Kaede a realizzare il nostro sogno?"
La mia volpe mi guarda, sorride, e, come ogni giorno, mi regala la sua frase speciale, un'altra di quelle piccole cose, che rende il nostro amore tanto speciale.
"Hana... quando si sogna da soli è solo un sogno. Quando si sogna insieme è qualcosa di nuovo che comincia"
"Che bella frase, sei proprio una volpe geniale"
"Non è mia, è di Helder Camara"
"E chi è?"
"Come sempre sei ignorante!"
"Razza di volpe presuntuosa! Ora ti faccio vedere io è_é"
Gli salto addosso, colpendolo con i cuscini, e rido felice, nel compleanno più bella della mia vita, in una mano l'uomo che amo, e nell'altra un sogno grandioso, per il quale dovrò lottare, ma che ci darà la gioia più grande che si possa desiderare.
Fine capitolo 23^^
Oh che pucci che sono *_*
Bhe, al prox capitolo ^____^
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