Disclaimers: I titoli dei capitoli appartengono alla persona che ha stilato la mail per la settimana dell'amicizia e che io ringrazio infinitamente per avermi ispirato questa fic

Nota: Qui dovrebbe esserci la censura... se Hana ve lo chiede io questo capitolo non l'ho mai scritto!!!!

Dediche: Niente dediche, solo un'affermazione: questa lemon è la prova che HanaRu o RuHana non importa, tanto loro si amano in qualunque modo.


HO IMPARATO...

di Seimei

Lezione 16: ... CHE A VOLTE A UNA PERSONA SERVE SOLO UNA MANO DA STRINGERE E UN CUORE CHE CAPISCE...

 

Arriviamo a casa mia con il fiatone, gli occhi pieni di noi e dell'unione delle nostre mani, simbolo concreto della nostra appena avvenuta dichiarazione.

Le gote sono arrossate, gli iridi splendono sotto la luce riflessa dei lampioni e delle stelle e mi fa male pensare che per una lunghissima parte della mia vita ho rinunciato per mio volere a questi occhi, a questo viso, a questo corpo e a questa mente che ora sono tutt'uno con me.

Gli prendo la mano e lo conduco dentro casa.
So con esattezza che nel suo cuore, come nel mio, si sono scolpiti indelebili i nostri sentimenti reciproci, che rimarranno tali fino a che i nostri sorrisi sinceri si incontreranno nei nostri baci, sotto le lacrime date da questa felicità che non ho, non abbiamo, intenzione di far scemare.

Lo faccio accomodare in salotto e mi volto per andare in cucina a prendere qualcosa, ma una sua mano mi afferra per la giacca e mi blocca.
"Non voglio niente. Solo te" mi dice, mentre io mi sciolgo sotto il suo sguardo così dolce e così vero.
Uno sguardo innamorato.
Ed è amore rivolto solo a me.

Mi siedo accanto a lui, lo traggo a me, stringendolo fra le mie braccia e facendo aderire i nostri petti, e i nostri cuori che prendono a battere insieme, consapevoli di ciò che li lega e che non li lascerà mai andare.

Sale a baciarmi, con grazia, risalendo il mio collo bollente, per poi catturare le mie labbra fra le sue e farmi diventare il più forte degli uomini, che sviluppa il suo potere solo quando è amato davvero.

Lo guardo come se lo vedessi per la prima volta e poi afferro di getto la sua mano e lo trascino nella mia stanza, dove lo butto sul letto e mi getto sopra di lui.

Mi guarda e sogghigna.
E io mi scateno.

Succhio avido le sue labbra e inizio a spogliarlo, piano, un centimetro alla volta, mentre lui fa lo stesso con me.
La nostra pelle entra in un contatto bruciante e vivido che mi secca la gola, facendomi urlare ogni volta che mi sfiora, lambendo il mio corpo ormai nudo con la sua lingua umida.

I nostri corpi sono avvinghiati in un unico essere, calamitati da una forza sovrumana, alla spasmodica ricerca di tutto il contatto possibile.

Lecco le sue labbra impazzite, bacio il suo corpo bollente, tocco e mangio e mordo e godo all'infinito di questo delirio di sensi, fino che il respiro reclama attenzione, e mi devo staccare da lui.

"Stai bene?" mi chiede e io non riesco a parlare tanto la felicità mi ha invaso il corpo, la mente e l'anima.

Lui mi prende per mano, e sorride.
Ed è per questo che lo amo.
Perchè a volte tutto ciò di cui una persona ha bisogno è di una mano da stringere e un cuore che capisce...
E io ho la mano e anche il cuore.
Appartengono ad una volpe bellissima che mi si è infilata diretta nel profondo e che mi farà gridare per amore, e che farò gridare per amore.

Mi avvicino di nuovo a lui, e ricominciamo tutto da capo.
La sua lingua si intrufola curiosa nella mia bocca e lottiamo per una supremazia che in effetti non vogliamo, perchè noi siamo uguali, e completi, solo perchè siamo insieme.

Le nostre gloriose eccitazioni pulsano tra di noi, e si sfiorano, mentre i nostri corpi sono avvinghiati tra loro e si strusciano alla ricerca del contatto a cui abbiamo rinunciato per tutto questo tempo.

Cretini, mi verrebbe da dire, ma la mia bocca ora sta per chiudersi sul suo sesso e non ho certo intenzione di sprecare tempo in inutili parole.

Inizio a sorbire piano questo gelato caldo, anzi, bollente, che picchia contro la mia gola, lasciando strisce di liquido amaro sulla mia lingua.
Mangio la cappella lucida di eccitazione, succhio l'asta tesissima, bacio i testicoli, e poi mi riempio ancora una volta la bocca, e lo sento gemere ad ogni passo, la sua voce che urla come mai avevo pensato di poter sentire urlare un uomo.
Ed è il nostro amore a farlo urlare così.
La nostra passione risuona nella casa vuota, e io godo dell'eco di questi gemiti e di queste grida perchè so che siamo io e il nostro amore a provocarle.

Prendo a pompare più forte, e lui spinge con violenza i fianchi contro la mia bocca.
So che sta per venire, e per questo aumento il ritmo, stringo fra le mani la base della sua asta, e lui urla così forte che ho paura che i vetri si infrangano.
Pompo, e succhio con una violenza inaudita, massaggiando e mangiando questa carne fremente che, con un ansito strozzato, si riversa nella mia gola, dissetandomi con il suo sapore.
Sapore del mio uomo.
Mio.
E di nessun altro mai.

Salgo a baciarlo, mentre già le mie mani si intrufolano fra i suoi glutei sodi, alla ricerca della sua apertura.
E' bastato uno sguardo per farmi capire che vuol essere lui il primo.
Lui, così freddo e distaccato, vuole donarsi totalmente a me come pegno per i suoi futuri silenzi, come gratitudine verso questo grande amore che ci lega.

Avrei voluto essere io il primo, ma non sarà così.
Le mie dita dentro di lui mi fanno capire che per stasera non importa, che questo è il suo modo per dirmi "grazie per il tuo amore".

Il mio sesso affonda nel suo profondo, le sue pareti umide stringono la mia carne, e mi mordo un labbro quando sento i suoi fianchi che già spingono contro di me.

Assecondo le sue spinte, mentre con una mano gli scosto i capelli dalla fronte.
Lui solleva le gambe ad allacciare la mia schiena, e io inizio a muovermi con più forza, estraendomi quasi completamente da lui per poi tornare a riempirlo fino a che il suo corpo non si abitua, ed io riesco ad entrare fino in fondo.

Asciugo con le labbra i suoi occhi bagnati di piacere e pianto, sfioro poi i suoi capelli, assaggio ancora il suo collo, e la mia mano circonda il suo sesso di nuovo sull'attenti.

La sua mano bianca si posa sopra la mia scura e iniziamo a muoverci contemporaneamente in un ritmo costante, come quello delle mie spinte.

Il dondolio del suo bacino si fa più forte, e non riesco a trattenermi dall'urlare mentre sento le sue strette pareti battere ed avvolgere la mia carne sempre più eccitata.

E poi il delirio.

La sua bocca che mi bacia, i testicoli che sbattono con violenza contro i suoi glutei, le nostre mani, unite, che pompano, con forza crescente, e urla, ansiti, gemiti bassi e grida acute che si infrangono sul soffitto, ritornando moltiplicate alle nostre orecchie che non fanno altro che ascoltare questo coro di sesso e voglia che ci fa esplodere infine, lui su di me, io dentro di lui. 
Uniti e appagati.
Amanti.
Per sempre.

Lo libero della mia presenza e mi sdraio accanto a lui.
"Questa è stata l'esperienza più bella della mia vita" mi sussurra, accoccolandosi felice al mio petto, per poi leccarmi le labbra con la sua lingua umida.

Rimaniamo così per un tempo indefinito, fino a che lui non torna a baciarmi, e si solleva, sedendosi sul mio ventre.

Gli accarezzo piano una coscia, e il suo sorriso si fa più dolce che mai.
Mi prende il viso fra le mani, e mi bacia pianissimo, con una delicatezza che mai avrei pensato di attribuirgli prima di stasera.

Si stacca da me, appoggia la fronte alla mia e mi dice che mi ama, e io vorrei tanto urlare al mondo che ora possiedo la chiave della felicità.
Della Mia felicità.

Una chiave che è composta da questi due occhi azzurri che mi sfiorano sereni, da queste mani che percorrono il mio corpo.
Una chiave costruita con quelle labbra che sfiorano il mio sesso e mai, sul serio, davvero mai avrei pensato che la bocca di qualcuno potesse avere un tale effetto su di me.

Mi sento totalmente frastornato, come se non avessi altro nella mente che lui.
Ed è così.
E' così cazzo.
Nella mia mente ci sono solo Lui, la sua voce, il suo carattere così schivo e dolce, la sua timidezza che ho scoperto solo stasera, e il suo infinito sorriso, che ha donato solo a me.

La sua bocca si chiude sul mio sesso eccitato, e io mi inarco contro la sua bocca e urlo alle pareti della mia stanza, che mai mi avevano visto così felici, tutta la passione che questo ragazzo è in grado di suscitare in me.

Le sue dita si intrufolano curiose nella mia fessura e io prego solo di non dover urlare di dolore, perchè lui non lo ha fatto e nemmeno io lo farò.
Non questa sera, in cui tutto è magico ed assolutamente perfetto.

Lui abbandona la sua opera di suzione e sale a baciarmi.
E' ansioso di prendermi così come io sono ansioso di esser preso da lui.

Toglie le dita e scende da me.
Poi si sdraia e mi fa sedere sopra di lui.

Arrossisco come una scolaretta.
In questa posizione sarò io a dovermi muovere e non so se... ma che sto dicendo???
Il Tensai può tutto e se Ru vuole lo smorzacandela avrà il suo smorzacandela!

Mi accomodo su di lui, che mi prende i fianchi fra le mani e mi impalo sul suo membro tesissimo, sulla cui punta splende una lacrima, subito risucchiata dalla mia fessura.

Credo di essere impallidito di colpo, e posso assicurare di star sudando non freddo, congelato!

Fa malissimo.
Come ha fatto lui a sopportare tutto questo senza un lamento?
Lo guardo per un attimo con ammirazione, cercando di trovare in lui la forza di sopportare.
Un coraggio che mi giunge non appena iniziamo a muoverci.

Sento il suo bacino spingere contro il mio e sollevarsi per prendermi fino in fondo e io lo assecondo facendo leva sulle ginocchia e sulla schiena.

Sento il suo sesso lacerarmi dentro, ma un senso di completezza sta invadendo il mio corpo, come se non fossi mai stato davvero uomo fino ad oggi.

Sono qui, con la persona che amo dentro di me, che spinge urlando, trasfigurato dal piacere, e non mi sono mai sentito tanto vivo come in questo momento.

Vedo il suo volto imperlato di sudore, e sento la sua voce che urla il mio nome, e poi il piacere mi sovrasta ed è come una scossa elettrica che mi invade, ad ogni spinta che porta dentro di me, ogni volta che la sua mano preme sul mio sesso, con un ritmo che aumenta, sempre più forte.

Urlo con tutto il fiato che ho in gola, e inizio a muovermi più velocemente.
Ho le ginocchia che bruciano, la schiena dolorante, ma tutto ciò che so è che vorrei che questo senso di pienezza non svanisse mai.

Amami volpe, fino alla fine del mondo, amami come stai facendo ora, spingendo e spingendo ancora, entrando dentro di me con la tua forza e la tua dolcezza e guardandomi con quegli occhi meravigliosi mentre insieme veniamo e ci amiamo, e nulla mai, al mondo, potrà dividere ciò che stanotte noi abbiamo creato.
Amore vero.
Quello che capita una volta sola nella vita.

Mi libero da lui e cado al suo fianco, stremato.
Il petto ansante per la fatica, le gambe doloranti per lo sforzo, e un sorriso radioso dipinto sul volto.

"Ti amo Kaede" sussurro, per poi cadere addormentato, fra le sue braccia.

Fine capitolo 16

Yattaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!
Mi è tornata l'ispirazione per le lemon!!!!!!!!!!!!!
Come sono contenta!!!


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