Disclaimers: i personaggi non sono miei ma di
papà Inoue.
Ho bisogno
di te parte
I
di Focuzza
Maki e Kyota vivevano insieme da ormai un anno, il primo frequentava l'università
e il secondo era ormai al terzo anno di liceo, tra i due ultimamente c'erano
stati degli scontri, si vedevano sempre meno a causa dei rispettivi
impegni e ogni volta che si vedevano litigavano come in questo momento:
_Non mi sembra il caso che tu esca con quell'imbecille del tuo compagno di
classe_
_E perché di grazia?_
_Perché è troppo invadente nei tuoi confronti e poi te lo ripeto e
imbecille_
_Ma è mio amico_
_E' un polipo e tu non ci esci punto e basta_
_Va bene ma tu allora non devi uscire con Fujima_
_Io esco con chi mi pare_
_E perché io non posso?_
_Tu sei solo mio_
_Va bene ho capito vado a dormire_
_Si forse è meglio buonanotte_
_Notte_
Il giorno dopo Kyota tornò a casa, dopo la scuola, pieno di lividi a Maki
gli scese un colpo:
_Che ti è successo?_
_Quel maledetto polipo, come lo hai chiamato tu ieri sera, mi ha messo le
mani addosso, poi visto che io non ci stavo mi ha preso a pugni_
_Guarda come ha ridotto il tuo stupendo faccino_
_Lui è ridotto peggio stai tranquillo, cosa credi mi so difendere_
_Lo so che ti sai difendere ma mi da fastidio che tu faccia a botte e lo
sai bene_
_La prossima volta mi faccio mettere le mani addosso allora?_
_Non ho detto questo_
_Perché ogni cosa che faccio deve essere sbagliata per te?_
_Nobu io frequento un'importante università e visto che anche tu l'anno
prossimo ci devi entrare non mi sembra questo il comportamento, non ti
prenderanno mai se continui ad essere coinvolto in delle risse_
_Cazzo Maki chi ti ha detto che io la voglio frequentare quella
università_
_Mi sembra ovvio, ti ricordo è la più prestigiosa che questa città
possieda_
_Non ti interessa ciò che voglio io_
_Lo faccio per te quando la finirai capirai che lo ho fatto per il tuo
bene_
_Maki io non voglio venire in quella università_
_Tu invece ci verrai e su questo non si discute, ora vai a rinfrescarti il
viso che la cena è pronta_
_Vaffanculo Maki io esco_
_No tu rimani qui_ gli disse prendendo per un braccio.
_Lasciami voglio uscire ho bisogno di pensare_
_Tu rimani qui_ così dicendo gli diede uno schiaffo.
_Sei uno stronzo_ Kyota riuscì a sottrarsi dalla morsa di Maki e usci di
corsa da casa.
<<Merda cosa ho fatto?. Sono un perfetto idiota, vorrei che capisse
che io l'amo e che lo faccio per il suo bene>>
Kyota intanto era andato a rifugiarsi in un bar, almeno per un po' non
avrebbe pensato a Maki e a quanto era diventato insopportabile viverci
insieme. Mentre beveva una birra sentì una voce alle sue spalle:
_Vedo che non sono il solo che ha avuto una giornataccia, il che mi
rallegra_
_Soichiro, ciao amico come ti va la vita?_
_La mia ragazza è insopportabile, e fai questo, questo è sbagliato,
dovresti essere così invece sei pomì e così via, secondo te come va?_
_Prima o poi capirà che sei una persona speciale anche se non sei come
vorrebbe lei fidati_
_Tu che mi racconti invece? Come va con Maki?_
_Più o meno come va a te_
_Allora siamo proprio messi bene tutti e due_
_Già, mi mancava parlare con te, vuoi una birra?_
_Si ci vuole proprio_
I due rimasero al bar a parlare ancora per un po' fino a quando la ragazza
di Jin chiamò al cellulare per dire al fidanzato di rientrare a casa
perché voleva fare pace, Jin salutò l'amico e insieme decisero di
incontrarsi il giorno dopo per parlare ancora. Verso mezzanotte Kyota
rientrò a casa e ciò che vide non gli piacque per niente, sulla porta di
casa c'era Maki che si baciava con Fujima, diede uno spintone ai due ed
entrò in casa come se niente fosse, Maki salutò Fujima e andò dal suo
fidanzato:
_Non è come pensi tu_
_Sempre la solita storia Maki prima c'era Moroboshi ma quello, giusto, ti
faceva pena perché era da solo in città, poi c'è stato Hanagata ed era
per vedere la differenza che c'era tra te e Hasegawa giusto? E adesso
Fujima vediamo qual è la scusa oggi. Mi sorprendo ogni giorno
quando passo sotto lo stipite della porta perché non ci sbatto le corna
da quante ne ho. Non sono un soprammobile Maki, sono il tuo fidanzato
cazzo, non ti interessa come mi possa sentire io ogni volta che ti vedo
con qualcun altro? La prima volta quando mi hai detto che non l'avresti
più rifatto io ti ho creduto e anche la seconda perché io ti amo e non
sopporto l'idea di perderti, ma io non ce la faccio più Maki con chi ti
troverò domani?_
_Scusami_
_Domani torno a casa mia, come ti ho detto ti amo e non sopporto l'idea di
perderti ma neanche quella di saperti ogni giorno fra delle braccia che
non siano le mie_
_Tu non puoi lasciarmi_
_Lo ho appena fatto mi dispiace_
_Io ti amo piccolo non puoi lasciarmi ti prego_ Maki lo aveva abbracciato
da dietro _Ti amo, ti amo_
_Anch'io ma ci soffro troppo_
Maki scoppiò a piangere e Kyota rimase con lui tutta la notte
abbracciato, la mattina successiva come deciso lasciò la casa e tornò
nella sua, lo aprì il fratello più grande che appena lo vide si mise a
ridere e continuò a prenderlo in giro fino a quando Kyota non si chiuse
in camera sua a chiave. La sera uscì a farsi un giro poi tornò a casa
per la cena.
_Ecco il figlio modello_ lo accolse il padre quando scese in cucina per la
cena _e così ti ha lasciato, come mi dispiace_
_Forse non lo soddisfava sessualmente papà cosi' lo ha mollato_ disse il
fratello.
_Il mio cucciolo_
_Mamma_ per Kyota quella era l'unica persona che potesse definire famiglia
visto che il padre e il fratello lo odiavano per quello che era cioè
diverso dai loro concetti di normalità.
_Come sei cresciuto, diventi sempre più bello, e non lo dico solo perché
sono tua madre, ma perché è la verità_
_Sakura ti ricordo che tuo figlio è fidanzato con un uomo, renditene
conto con un uomo_
_Meglio di me che sono sposata con un animale, vieni tesoro andiamo fuori
a mangiare e lasciamo questi due a cuocersi nel loro brodo_
Andarono in una pizzeria non distante da casa loro, quando arrivarono la
madre iniziò a parlare con il figlio che gli spiegò la situazione, la
madre non fece commenti e gli disse che poteva rimanere a casa tutto il
tempo che voleva; quando finirono di cenare fecero una passeggiata nel
parco poi tornarono a casa. Kyota andò in camera sua e si coricò
riuscendo a dormire solo due ore dopo visto la confusione che aveva in
testa.
Continua...
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