Hitachiin love story capitolo I - Host Club in Costa Smeralda di Roxette
Il
sole stava tramontando quando i membri dell’Host club, oramai sfiniti,
rientrarono al maniero Nekozawa. A
cena.. «Forza
Haru assaggia questi gamberetti in salsa rosa!» disse mieloso Hikaru,
seguito a ruota da Kaoru che riempiva il piatto di Haru di tutte le cibarie
prelibate presenti sul tavolo davanti a loro. Haruhi mangiava senza
problemi.. Tamaki
era invece in un angolo buio della sala ad abbracciarsi le gambe al petto
con aria abbattuta. «Che
succede Tama? Se sei tanto giù posso prestarti il mio coniglietto..» disse
Honey tentando di tirarlo un po’ su di morale, ma la sua extra-tenerezza
non ebbe effetto (strano eh?). «Oggi..
Oggi..» Tamaki scoppio: «Finalmente oggi avrei potuto fare la tanto
agoniata passeggiata Love-love insieme alla piccola Haru e invece.. Invece
dovrà passare il tempo con altri ragazzi!!». Kyoya,
mentre avvicinava il boccone alle labbra: «Se venisse corteggiata da così
tanti uomini, probabilmente finirà per piacerle l’attenzione maschile. Più
di quella femminile.» e mangiò. «Ah?
Hai ragione..» pensò Tama rischiarandosi in volto: «Finalmente cambierà
idea e ritornerà ed essere una ragazza!!» lacrime di gioia. «Ma
è anche probabile che..» mormorò Kaoru all’orecchio sinistro di Tamaki. «..
Si innamori perdutamente di un italiano che la colpirà diritta al cuore..»
mormorò Hikaru al suo orecchio destro. Divenne
rosso di rabbia.. «Nooo!!
Mi senti Haru!? Tuo padre non te lo permetterà mai! Vero mamma??» urlò al
soffitto Tamaki in preda all’isterismo, voltandosi poi verso Kyoya che
continuò a mangiare imperterrito.. «Ma
si può sapere che hai da urlare?? Non fai altro che dar fastidio!» gli
disse in faccia Haru. «Noo!
Non permetterò che un altro ti porti via dal tuo paparino!!» abbracciò
Haruhi che lo spintonò via dicendo che andava a dormire lasciando un Tamaki
disperato. «Noi
andiamo a dormire! A domani!» disse allegro Honey. «Hm-hm»
annuì Mori seguendolo per l’uscita della sala da pranzo. «Ah,
noi anche andiamo a nanna..» mormorarono i due gemelli. Kaoru con le mani
in tasca e Hikaru dietro la nuca. «Sembra
che tutti siano piuttosto stanchi oggi..» una presenza alle spalle di
Tamaki gli fece venire i brividi: «Venite, se volete vi offro qualcosa da
bere mentre potremmo chiacchierare della magnifica storia di questo maniero
costruito su un cimitero, e fare qualche gioco da tavolo..» disse con una
risata maligna Nekozawa muovendo un poco Berzenev di fianco al viso di
Tamaki. «Waahaa!
Kyo, aiuto!» urlò frignando e aggrappandosi al braccio destro di Kyoya. Caldo. Un
tepore sulla sua fronte. Kaoru non sapeva se aprire gli occhi e vedere di
che si trattava o continuare a fingere di dormire. Condivideva
un letto matrimoniale con Hikaru, come sempre, ma quella notte si sentiva
come avvolto da due braccia forti e familiari. Sentiva
la sua pelle più sensibile del solito. Il dolce tepore passò dalla fronte
al suo collo. Non era il poggiarsi di qualcosa sulla sua pelle, ma solo il
lento passaggio di qualcosa poco distante dalla sua essa. Non
riuscì però a trattenere un piccolo gemito quando il calore arrivò alle
labbra e subito dopo il tepore scomparve. «Ehi!
Sveglia! Kyo stressa già di prima mattina con le clienti..» borbottò
Hikaru in jeans chiari con catenelle mentre si infilava una canotta ed una
giacchetta senza maniche. «Hi-hikaru..
stanotte..» non ultimò la frase perché l’altro aprì la porta ed uscì. «Forza!
Vestiti!» urlò ancora Hikaru in direzione della stanza, per poi scendere
le ampie scale del maniero in direzione della colazione. Kaoru
sospirò un poco e si vestì. Stava
per uscire dalla stanza, quando.. «Ma..
oggi non sono finito faccia a terra..?». «Che
ne dici di una passeggiata sul bagnasciuga?» propose con molte moine ad
Haruhi un ragazzo alto, capelli corti e neri, occhi azzurri e di corporatura
robusta. Lei
impassibile rispose: «Ok» se non altro avrebbe fatto quattro passi.. E si
allontanarono. «Non
mi piace, non mi piace, non mi piace, non mi piace affatto..» mormorò
Tamaki. Si era mimetizzato travestendosi da ombrello gigante (solo Tama può
attuire questi travestimenti stupidi..). Di
fianco a lui c’era Kaoru travestito da pallone da spiaggia e Hikaru
mascherato da secchiello con paletta (eh?!). «A
te non piace, ma a lei forse sì..» mormorarono i due ridacchiando. Tama
andò su tutte le furie e fece per seguire la coppia, ma fu preso dal
coppino da Kyoya. «Tamaki,
non hai del lavoro da fare?» il ghigno sul suo viso non dava a pensare
nulla di buono.. I
gemelli ridacchiarono, ma anche loro furono rimproverati e riportati in riga
verso le loro clienti. Tama fu letteralmente trascinato da Kyo mentre
frignava in direzione di Haruhi e dello sconosciuto. «C-che
idiota..» pensò irritata Haru che aveva sentito tutto essendo a pochi
metri da loro. «Ah..
come prego?» chiesero in coro i due gemelli alla ragazza che aveva
presentato loro Kyoya. «Miss
Alessandra desidera passare l’intera giornata con te Hikaru..» poi
aggiunse al suo orecchio: «Ha già pagato. Vai e basta.» un tono che non
ammetteva repliche. «Ma..»
sussultò Kaoru: «Kyo, lo sai che noi lavoriamo solo in copp..» fu fermato
dalla frase che disse Hikaru. «Per
me va bene, dove preferisci andare?» chiese sfoggiando un sorriso,
incantando la ragazza. «M-ma..
Hikaru.. Perché?» chiese il gemello frastornato. Aveva davvero sentito
bene? «Dai
Kaoru, siamo troppo attaccati l’uno all’altro. Siamo gemelli, non
siamesi» ridacchiò e si allontanò con la cliente. «Ma..
Hikaru, tu..» mormorò incredulo Kaoru nella sua direzione. Un
leggerò picchiettare alla sua spalla lo fece sussultare all’improvviso e
si voltò. «Ehm..
scusi, ecco.. O-oggi passeremo la giornata insieme, ho già pagato il signor
Kyoya..» un sorriso timido lo raggiunse. «Sì,
andiamo» «Whaaa!
Ci siamo persi Takashi!» frignò Honey con in braccio il suo coniglietto
adorato. Mori al suo fianco non era per niente turbato. Si
erano smarriti per i negozietti vicino alla spiaggia. Mori
gli prese la mano e si incamminò con calma in mezzo alla gente che
affollava le vie. Arrivarono in una piazzetta meno affollata e si sedettero
su delle panchine. «Whaaa!
Che caldo, vero Takashi?» disse Honey guardandosi un poco in giro. Mori si
alzò, comprò un cono gelato alla fragola e glielo porse. «Whaaa!
Grazie Takashi! Che buono!». «Ah!
Ehi voi!» si sentì una voce che richiamò la loro attenzione. Un signore
in giacca e cravatta (con il caldo che fa!?) si avvicinò a loro con il
fiatone: «Vi ho seguito da prima.. » tentava di riprendere fiato, ma a
quella frase Mori si allertò (che è? Un cane?!). Lo
sconosciuto infilò una mano nel taschino interno della giacchetta e Mori si
alzò di colpo. «Sono..»
un biglietto da visita venne estratto dall’uomo: «Un cercatore di
talenti, se così si può dire..». Mori
afferrò il biglietto da visita e lesse, insieme a Honey, il nome di una
famosa rivista venduta in tutta Italia (Non so bene il Top quale sia..). «Ecco..
Voi avete delle facce interessanti.. vi interesserebbe diventare dei modelli
ed essere famosi?» «Eh..?» Continua
nel prossimo capitolo..
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