Hitachiin love story prologo - Host Club in Costa Smeralda di Roxette
«Siamo arrivati!» urlò
euforico Honey guardando fuori dal grande vetro panoramico (tre metri per
quattro) dell’aereo privato di famiglia Morinozuka. «Già! Siamo…» iniziò
Kaoru affiancandosi a Honey. «.. In Costa Smeralda!»
ultimò Hikaru facendo lo stesso movimento di Honey. Tutto il gruppo dell’Host
club, finiti gli esami, aveva deciso di andare all’estero. Complice Kyoya
ad aver messo la pulce nell’orecchio a Tamaki.. La banda dei tre
perseguitori, ovvero: Tamaki, Kaoru e Hikaru; riuscirono a convincere ad
entrare nel gruppetto anche una Haruhi che non era molto entusiasta. «Mi chiedevo.. Come mai
Kyoya ci ha dato l’ok senza batter ciglio? Questa volta non ci saranno le
clienti, ce ne siamo assicurati» disse Kaoru sospettoso assumendo una
posizione pensierosa. Lo stesso fece il fratello: «Non me lo so spiegare
nemmeno io. Forse doveva far riposare il cervello da tutti i conti
settimanali, aste su internet e quant’altro..» ma dopo aver dato
un’occhiata a Kyo che scriveva molto frettolosamente al portatile,
consultava e annotava su tre quaderni di contabilità, subito capitolarono e
lasciarono perdere. Haruhi dormiva ancora
quando atterrarono sull’isola. Se si fosse svegliata avrebbe visto attorno
a lei: Hikaru, Kaoru, Tamaki e Honey seguito a ruota da Mori; tutti la
guardavano rapiti e contemplavano il loro cucciolo. Ad un tratto Haruhi si
svegliò. Tamaki aveva in mano una macchina fotografica professionale ultimo
modello, Kaoru e Hikaru ai lati con dei riflettori che facevano brillare una
luce fioca nella sua direzione. Honey e Mori, sott’ordine di Tamaki,
posizionavano dei fiori ordinati a momento e portati lì per far da cornice
al suo viso. Tama ed i fratelli avevano l’aria di chi era stato beccato
con le mani nel sacco. Furono infatti inseguiti da una Haruhi molto
stizzita. «Waahaahaa!
Mamma, aiuto! La nostra bimba non vuole fare delle foto ricordoooo!!» urlò
Tama nascondendosi alle spalle di Kyoya, il quale, aggiustatosi gli occhiali
non battè ciglio. «Chi
vi ha dato il permesso di farmi delle foto!?!» urlò Haru di rimando,
arrivando di fronte a Kyoya. «Tamaki,
se hai 200 euro sottomano (hanno già cambiato i soldi..) ti posso dare
queste tre qua..» disse Kyo sfoggiando una tripletta di foto di Haruhi in cui
in una dorme, in un’altra si sveglia assonnata e una in cui accarezza un
micio sorridendo. «Q-quando
le hai scattate!?!» urlò Haruhi. «Waa!
Le vogliamo anche noi!!» arrivarono anche i fratelli Hitachiin. «Se
volete ho anche dei mazzi di carte aventi immagini di Haruhi sul
frontespizio e sul retro un suo primo piano. In più anche dei puzzle e dei
poster..» continuò imperterrito Kyoya. «Waa!
Vogliamo tutto!» urlarono Kaoru e Hikaru. «Non
ve lo permetterò! Kyo! Dalli a me, li pagherò il quintuplo del loro
prezzo!» urlò Tamaki allontanando i due fratelli dalla scena. Alla
fine, con le insistenze di Haruhi, non si vendette nulla a nessuno dei tre. «Ehi
Hikaru, come mai Kyo ha realizzato tutto quel materiale su Haruhi in
versione donna? In fondo non possiamo comprarlo che noi, no?» chiese Kaoru
al fratello poco dopo. «Hai
ragione.. forse conta sul fattore “Tamaki” ed il suo spendere qualsiasi
somma per avere quel che vuole» figurandosi la cosa forse aveva un senso.
Ma i due fratelli cominciarono a pensare che Kyoya avesse in mente qualcosa. Finalmente
scesero a terra e videro una grande limosine che li aspettava. Aveva tendine
nere ai finestrini ed i vetri anteriori e posteriori erano scuri. Ebbero
perciò un brutto presentimento.. «Vi
stavo aspettando.. » un’aura nera aleggiò al fianco di Tama e Haru: «..
Signori». Seguì il balzo all’indietro di Haruhi e il capogiro di
spavento di Tamaki. Nekozawa,
completo di tutto punto di mantello, parrucca scura e pupazzetto (Berzenev),
era venuto a scortarli personalmente con la sua dark-limousine. In
limousine… «Oh,
non credevo foste tanto impazienti di rivedermi..» confessò Nekozawa
arrossendo un poco: «Addirittura svenire..». «Io
l’ho fatto solo perch..!» la bocca di Tama fu tappata giusto in tempo dai
due gemelli. «Sei
pazzo Tama?!» bisbigliò Kaoru al suo orecchio sinistro. «Non
rammenti la maledizione di chi insulta Nekozawa?!» continuò Hikaru
all’orecchio destro. Lo
convinsero e continuò ad avere i brividi lungo la schiena. «Devo
confessarvi, Kyoya, che la vostra chiamata mi ha stupito non poco..»
confessò Neko a Kyo. «…?»
fu il pensiero di tutti. Kyo
sorrise: «Oh, ma ci siamo trovati talmente bene l’ultima volta nella sua
tenuta che..» «che..?»
pensiero collettivo. «..Non
avremmo potuto non approfittare del fatto che una vostra tenuta si trova
proprio nella spiaggia in cui pensavamo di andare noi tutti» un ghigno sul
suo viso si presentò e terrificò tutti. «Cosa!?!»
a Tamaki fu di nuovo tappata la bocca. «Ecco
svelata una buona ragione per il quale Kyo ci ha fatto venire qui..»
bisbigliò Kaoru. «Vitto
e alloggio gratis..» bisbigliò Hikaru. «Quel
taccagno.. » proseguì Tama fissandolo colloquiare con Nekozawa. «Ecco,
questa è la mia umile dimora.. Spero gradiate l’arredo..» Proseguì Neko
a mostrare l’intero maniero agli ospiti. «E
la chiama umile?» si chiese mentalmente Haruhi osservando le sedie della
sala da pranzo che avevano sul poggiatesta dei teschi e per braccioli delle
ossa. Candele e candelabri erano sparsi dappertutto. «Dejavu»
mormorarono insieme Tamaki ed i gemelli. «Vi
ricorderà il mio maniero vicino a Nekogaiwa» ghignò Neko muovendo un poco
Belzenev. «È
identico..» pensiero collettivo. «Wow
che spiaggia immensa..» mormorarono i gemelli all’unisono. Erano
ora tutti in costume sulla spiaggia. Tamaki era rosso vivo in viso. Sedeva
abbracciando le gambe al petto, sulla sabbia vicino allo sdraio. «Ehi,
il Re è accaldato?» chiese Hikaru. «Come
mai?» chiese Kaoru. The
king non mosse un muscolo e continuò ad avere lo sguardo fisso di fronte a
se. I
gemelli seguirono la direzione e.. «Quella
è Haruhi?» chiesero in coro arrossendo. Una
Haruhi con costume (lo stesso che i gemelli le avevano comprato) ed un pareo
giocava con Honey e Mori in acqua. «Ah..»
i due si sedettero come Tama con lo sguardo fisso. «Ehi
voi, avete intenzione di star lì a perder tempo tutto il giorno?» chiese
Kyo in costume sulla sdraia vicina a loro. Aveva il portatile sullo stomaco,
gli occhiali calcati sul naso e, di fianco a se, un bicchiere con del succo
d’ananas. «Non
mi piace quando parla così.. Che avrà in mente?» chiesero i gemelli in
coro. «Cosa!?!»
urlarono i gemelli insieme ad Haruhi. «Dato
che siete molto conosciuti in internet, all’estero mi hanno mandato
migliaia di e-mail per farvi arrivare in europa. Qui avrete delle clienti.»
li informò Kyoya. «Ecco
perché ci hai fatto venire qui con tranquillità!!» dissero all’unisono
i due gemelli con dei sorrisi soddisfatti. Avevano svelato il mistero! (non
proprio..). «L’ho
già detto e lo ripeto.. è proprio lui il Re dell’Host club che agisce
nell’ombra..» pensò rassegnata Haruhi. «Bhè
ok.. dammi il tempo di rientrare per cambiarmi..» disse Haru
incamminandosi, ma Kyo la fermò, alzatosi dalla sua postazione con un
quaderno aperto in mano. «Ferma,
non è necessario..» le disse. «Eh?» «Vedi..
Hai avuto ancora più successo in versione femminile e quindi questa volta
intratterrai i ragazzi..» ghignò Kyo. Lo
shock fu collettivo. (altro svenimento di Tama..) Continua
nel prossimo capitolo…
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