Fic HanaRu per il White Day, sempre pov di Hanamichi.
Dedicata a Calipso, Greta, Ria, Dream e Kriss. HanaRu
Forever!!! ^_^
He is so
lovely
Parte II
di
Nausicaa
~o~
Come avevo assicurato a
Yohei, sto tenendo d’occhio la mia volpe… ormai sono un maestro del
pedinamento!!
Devo dire che non è molto impegnativo, perché ho
scoperto che la kitsune fuori dalla scuola è esattamente come la vediamo
allo Shohoku, ossia molto riservata: finiti gli allenamenti, va quasi
sempre al campetto del parco, a metà strada tra casa sua e la scuola, e
poi se ne torna a casa; ovviamente io mi sento in obbligo di vegliare su
di lui, quando è nel parco.
Sapete, in giro è pieno di bande di teppisti che
potrebbero dargli fastidio, e, soprattutto, a svariati chilometri di
distanza, c’è Akira Sendoh, il cui pensiero mi rende nervoso se lo
associo alla volpe…
Be’, all’inizio è stata dura, il mio volpacchiotto
è capace di perdere il senso del tempo quando si allena e quindi è
capitato che restasse al parco anche fino alle 21.30, ma questo non mi ha
scoraggiato; soprattutto mi è stato di conforto stringere amicizia con il
proprietario del chioschetto più fornito del parco: fa degli okonomiyaki
buonissimi e ha anche le lattine di Coca Cola… ovviamente io mi sono
rivelato un ottimo cliente e lui mi ha preso in simpatia, ma dovete capire
che lo spionaggio richiede energie fisiche e mentali e che io dovevo
nutrirmi adeguatamente per poter portare a termine il mio compito di
protezione della volpe!!
Sto anche pensando di farmi assumere al chioschetto: in
questo modo potrei vegliare su Kaede, lavorare, guadagnare qualcosa e il
simpatico venditore potrebbe riposarsi un po’ di più! E, se la volpe
alla fine mi sorprendesse, avrei una scusa davvero ottima per giustificare
la mia casuale presenza nel parco: lavoro!! La parola magica davanti alla
quale ogni giapponese tace!!!
Sì, su questa idea ci devo riflettere per bene…
Poi ovviamente mi è stato utile anche pedinarlo fino a
casa: adesso conosco il suo indirizzo! Abita un bel po’ distante dalla
mia zona e anche i nostri quartieri sono parecchio diversi fra loro, però
una cosa mi ha colpito: a qualsiasi ora rincasi Rukawa, casa sua è sempre
buia e spenta, come se non ci fosse nessuno ad aspettarlo… le finestre
si illuminano solo dopo che è entrato lui… anche oggi è così.
Questo fatto mi dà da pensare e infatti ci rimugino
sopra mentre imbocco la via della stazione, per poter tornare a casa a mia
volta, dato che anche per oggi il mio compito di angelo custode della
volpe è finito; penso che anche casa mia sarà ancora buia, non credo che
mia madre sia ancora tornata… già perché, anche se Inoue non dice
niente a riguardo, lei E’ infermiera, credetemi, è la soluzione
migliore: lunghi turni di notte, libertà di movimento per me… sì, è
decisamente la soluzione migliore…
13 marzo
…Bene, domani sarà il White Day!!!
Il mio piano di appostamento ha avuto pieno successo:
nessuno si è avvicinato al volpacchiotto e io ho anche lavorato un po’,
sapete? Sì, proprio al chioschetto, alla fine si è rivelata un’ottima
strategia… con un unico neo: avendo passato tutti i pomeriggi a pedinare
Rukawa, mi sono ridotto all’ultimo secondo per comprargli la
cioccolata!!!
Così ora mi tocca osservare con aria sconsolata il
ripiano vuoto, saccheggiato dalle cavallette, del supermarket più vicino
a casa mia!! SIGH!!!
Cioè, non è che sia proprio vuoto, però è rimasta
un’unica marca di tavolette di cioccolata e questo mi rende dubbioso:
perché non l’hanno comprata? Che non sia buona? Ecco, questo mi
seccherebbe parecchio, perché il volpino del tensai merita solo il
meglio!!! Ok, il volpino merita il meglio anche se non è del tensai…
non ancora, intendo!
Degnandomi di prenderla in considerazione, afferro una
tavoletta e la osservo: però…sì, insomma, fa la sua figura… la
confezione è carina, tutta sul blu, il che la rende anche intonata ai
suoi bellissimi occhi… che faccio? La compro?
Vabbe’, è inutile girarci intorno, o questa o
niente, trovare un altro supermarket mi porterebbe troppo lontano da casa
mia e tornerei troppo tardi!! E non è neanche questo, a dire il vero,
perché per Rukawa potrei anche arrivare a piedi a Tokyo, soltanto che
stasera mi ero ripromesso di starmene buono e calmo in camera mia per
decidere bene come dirgli che lo amo. In poche parole, sarà una serata di
meditazione!!!
Osservo ancora una volta la tavoletta di cioccolata e
penso che è davvero simpatica a vedersi, un bel regalo, non è soltanto
una mia impressione!
Vado alla cassa e la pago e, mentre cammino verso casa,
mi dico che devo ricordarmi di decidere anche cosa fare nel caso mi
prendesse un colpo ad una sua ipotetica risposta negativa… oddio, il
colpo, per l’emozione, mi verrebbe anche per una sua risposta positiva,
ma insomma…morirei felice!!!
14 marzo
White Day!!!
Il mio piano d’azione è perfetto: dato che il mio
pedinamento non si è limitato al parco, ma ha coperto anche lo Shohoku
(una faticaccia dover tenere d’occhio le sue ammiratrici, tutti gli
altri studenti, nessuno escluso, i professori, il preside e, già che c’ero,
anche i bidelli e i custodi!!! Yohei ha usato spesso la parola ‘paranoia’,
ma i suoi scarsi voti in giapponese mi fanno pensare che non sapesse
quello che diceva!), ho scoperto che il volpacchiotto in genere va sempre
al distributore dove ci siamo incrociati il mese scorso, probabilmente
perché è il più appartato e meno frequentato, ed è anche quello più
vicino alle scale che portano in terrazza. A proposito di terrazza, quest’ultima
è stata un incubo in questi giorni sempre più primaverili… perché
ovviamente, se la stupida volpe avesse deciso di punto in bianco di
saltare una delle lezioni per andare a dormicchiare in terrazza, io non
avrei potuto saperlo e lui sarebbe stato lì da solo, rischiando di
imbattersi nuovamente in tizi tipo Hotta e la sua banda. E il fatto che l’altra
volta Kaede li abbia stesi tutti da soli non significa niente!!!
Sicuramente io ci avrei messo svariati secondi di meno…
Comunque, è passata anche questa…
Quando esco dall’aula, approfittando del cambio dell’ora,
Yohei mi fa il segno di vittoria per incoraggiarmi, ma scommetto che quei
quattro bastardi hanno organizzato scommesse ai limiti dell’illegale su
come andrà oggi e su quale sarà la risposta di Rukawa!!!
Sforzandomi di respirare senza sembrare un mantice, mi
avvio verso il luogo del delitto con passo quasi marziale. Oddio, e se la
cioccolata si stesse sciogliendo nella tasca?!
Mi affretto ulteriormente e finalmente raggiungo la
meta.
E lui è lì!!!!!!
Non è telepatia, questa? Non è un segno del destino
che dobbiamo stare insieme?!
Penso ad una frase con cui salutarlo, diversa dai
soliti insulti, e mi dico che, per creare una atmosfera da subito diversa,
potrei anche chiamarlo per nome… sarebbe più intimo, non credete?
Inspiro profondamente e mi decido a coprire i pochi
passi che ci separano, ma quando me lo trovo davanti non è più tanto
semplice come pensavo… cioè, non ho mai pensato che fosse semplice…
Mi schiarisco la voce per farmi coraggio e decidermi a
parlare e anche per fargli notare la mia presenza, visto che lui non si è
voltato verso di me, concentrato com’è nel decidere che cosa prendere.
"Ehm…ehm…".
E Rukawa, finalmente, si gira.
"Hn".
E poi si volta di nuovo…
CHECCOSA????!!!! COME OSA IGNORARMI IN QUESTO MODO!!!!
"Oi stupidissima volpe, come ti permetti di
trattarmi come se fossi trasparente?!" dico, scattando e alzando
drasticamente la voce.
"Ma perché devi sempre gridare, idiota?" è
la sua tranquillissima replica, fatta mantenendo sul suo bellissimo viso
quell’espressione tra l’indolente e l’annoiato che mi fa uscire di
testa…
D’accordo, manteniamo la calma… non sarebbe carino
se lo strozzassi prima di essermi riuscito a dichiarare…
Prendo un respiro talmente profondo che probabilmente
avrò finito tutta la scorta di ossigeno di questo ambiente e poi mi
sforzo di parlargli con calma. Ed è uno sforzo vero, perché da un lato
sono incavolato con lui, dall’altro il solo averlo vicino mi provoca un’emozione
fortissima, che mi annebbia la mente e mi fa dimenticare qualsiasi cosa
avessi da dirgli…
"Allora…- inizio, a fatica; no, così non va,
sono troppo teso!- … non sono venuto qui per litigare con te, volpino!
Anzi… ti stavo cercando…".
Rukawa volta il viso verso di me e mi osserva con
sguardo interrogativo.
"Hn?".
"… sì, perché… be’, oggi è il White Day e
io volevo darti questa…" l’ho detto!!!! Finalmente!! Gli ho detto
che ho la cioccolata per lui!!!
"Questa, cosa?" mi chiede, con una sfumatura
di perplessità.
Ah, già, non ho tirato fuori dalla tasca la
tavoletta!!!!! Ma non c’è problema, rimedio subito.
"Questa!" affermo, mettendogliela sotto il
naso.
Lui la guarda un po’ attonito, non capendo.
"Perché?".
Ok, non mi devo stupire… non lo avevo detto da subito
che Rukawa è il bell’addormentato a canestro?
"Per ricambiare la cioccolata che mi hai offerto a
San Valentino, e poi perché…" ecco, sto per fare la mia
dichiarazione, ma lui mi interrompe piuttosto bruscamente.
"Io non ti ho offerto proprio niente a San
Valentino" dice, accigliandosi.
Stiamo calmi…
"Sì che l’hai fatto! E questo è per
ringraziarti, quindi accetta la cioccolata del genio e sii grato!"
no, no, no!!! Così non va: sto ghignando un po’ troppo nervosamente e
gli sto parlando proprio con il tono e le parole che non volevo usare!!!!
Lui abbassa gli occhi sulla povera tavoletta, che
davvero mi si sta sciogliendo fra le mani, la osserva per interminabili
secondi e poi scuote il capo: "Non la voglio. E comunque continuo a
non ricordare di averti offerto qualcosa a San Valentino".
Lo dice freddamente, ma per me è un po’ una condanna
a morte.
Se non se lo ricorda, significa che per lui non è
stato un gesto importante, che non ci ha più ripensato…
Parlo lentamente, per rammentarglielo: "Eravamo
qui davanti, la macchinetta si era inceppata e tu hai messo un’altra
moneta e hai selezionato la cioccolata calda per me. Era San Valentino…".
"Hn".
Ci riprovo: "Per questo vorrei che tu prendessi
questo cioccolato, adesso".
Spero di riuscire a non mettermi a piangere, se dovesse
rifiutarmi troppo seccamente.
Lui di nuovo fissa la tavoletta blu e scuote la testa.
E io sbotto: "Volpe odiosa!!! Proprio non la puoi
fare mai una piccola concessione?! Troppa fatica, vero, accettare il mio
regalo e poi ascoltarmi? Perché volevo dirti che ti amo e che è dal mese
scorso che aspettavo questo giorno per dirtelo, e scusa, sai, se ho
stupidamente creduto che quella gentilezza che mi hai fatto avesse
significato qualcosa anche per te!!!!".
"Do’aho…" mi sembra che voglia dirmi
qualcosa, ma non glielo permetto.
"Sta’ zitto!! Sei una kitsune sempre muta,
proprio adesso devi parlare?! Ma non importa, non mi importa più neanche
di questa stupida cioccolata, me la mangerò io, ecco!!!" e, nel
dirlo, per dimostrarglielo, la scarto furiosamente e ne mordo un pezzo.
Uh, com’è amara…
Già, amara come il sapore che mi sento dentro per il
suo rifiuto…
Io lo amo… lo amo davvero, perché non può
ricambiarmi?
"Do’aho?".
"Taci, volpe cretina! Ed è inutile che adesso tu
me ne chieda un pezzetto, non voglio più dartene, mangerò tutto
io!" proclamo, cercando di ingoiare il dispiacere e di darmi un
contegno. Non voglio perdere definitivamente la faccia davanti a lui…
Ma Rukawa mi sorprende.
"Non voglio quella cioccolata, ma a quanto ho
capito non mi hai ancora restituito i soldi per quella che ti ho pagato
io".
Ora svengo.
Non può averlo detto…
"Rivoglio la mia moneta".
L’ha detto…
"AH, MA ALLORA SEI PROPRIO BASTARDO DENTRO,
AMMETTILO!!!!" gli urlo contro, leggermente fuori di me per la faccia
di bronzo con cui mi chiede indietro i soldi di quello che pensavo fosse
stato il SUO regalo di San Valentino.
Ma lui non commenta la mia affermazione e rimane in
attesa davanti a me.
Ora basta, non sopporto più questa situazione: gli
darò la sua maledettissima moneta e poi andrò a buttarmi dalla terrazza…
Mi caccio la mano in tasca e ci trovo in effetti
qualche spicciolo, che gli porgo con malagrazia: "Prendi! Così non
romperai più…".
A questo punto dovrei andarmene il più in fretta
possibile, in terrazza appunto, come da proposito, invece rimango qui
perché vedo che la dannata kitsune mi fissa, mentre inserisce la moneta
che gli ho dato nel distributore e preme il pulsante per avere una
cioccolata calda molto zuccherata.
Eh?
Prende il bicchierino di plastica e si avvicina a me.
"Sakuragi…".
Mi… mi ha chiamato per nome? Cioè, per cognome… ma
non è questo il punto, il punto è che non mi ha chiamato do’aho!!!!
Lo osservo con il cuore in gola, mentre spezza un pezzo
del cioccolato che ho ancora in mano e se lo porta alla bocca,
mangiandolo, per poi bere subito dopo un gran sorso di cioccolata calda…
Non capisco…
Rukawa indica la tavoletta: "E’ fondente"
dice semplicemente.
Fondente? FONDENTE?! Ecco perché è così amara!!!!
"A me non piace proprio la cioccolata
fondente" aggiunge il mio adorato volpacchiotto. Ma certo, povero
cucciolo, voleva quella al latte!!!!
Temo di essere tutto rosso in faccia e in più il cuore
mi batte a mille e, tra l’altro, potrei svenire per l’emozione, ma
adesso non posso permettermi di pensare a niente di tutto questo e gli
dico: "E’…è solo per quello che non volevi il mio regalo,
prima?" oddio, mi trema la voce…
"Sì" i suoi lineamenti si distendono, è
ancora più bello…
"Ma hai capito cosa intendevo?" meglio essere
chiari su questo punto!
"Sì".
"E…vuoi stare con me?".
"Sì".
Perfetto, c’è la serie di tre, quindi non possono
essere coincidenze e questo significa una sola cosa: LA VOLPETTA E’
MIA!!!!!!!!!
Ce ne stiamo insieme in terrazza, accoccolati in un
angolo.
"Ti amo davvero, Rukawa" gli dico,
sorridendogli.
"Hn".
Ok, avevo messo in conto che ci sarebbe voluto un po’
di tempo per sentirmi dire lo stesso da lui; però è ovvio che qualcosa
deve sentire per il tensai, altrimenti prima non avrebbe ricambiato il mio
bacio, no?
E non fate quelle facce, certo che l’ho baciato!!! In
effetti… se avessi coordinato meglio i movimenti forse avremmo evitato
di darci una testata, al primo tentativo, ma abbiamo tutto il tempo per
imparare per bene!
Comunque, gli faccio notare che deve essere anche lui
molto molto innamorato di me, per avermi detto di sì, poco fa, e lui si
stringe nelle spalle.
"Diciamo che non mi sei indifferente…".
Vuole farmi impazzire, lo so!
"GRRRRRRR….".
"E diciamo che mi fa piacere averti intorno…".
"Da quanto tempo lo pensi, kitsune?" gli
chiedo, curioso.
"Da quando mi sono abituato ad essere pedinato da
te…".
Eh? EH?!
Lo guardo negli occhi, e il mio sguardo deve essere
leggermente sgomento per la sorpresa di essere stato scoperto, ma lui
accenna un sorriso che rende il suo viso semplicemente meraviglioso. Un
capolavoro…
Poi si sistema al mio fianco e appoggia il capo sulla
mia spalla, chiudendo gli occhi.
Non è adorabile la mia volpe? *_*
Fine ^^
Vai all'Archivio Fan Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions |
|