I personaggi
non sono miei ma del maestro Inoue.
Questa fic è
nata….mmmm…boh non lo so come è nata veramente, come tutte le altre mie fic,
inizio e poi quello che ne viene fuori non si sa cosa sia,nella maggior
parte dei casi sono ciofeche colossali.
Dedicata a
Witch per il suo compleanno, visto che cade la notte di Halloween,mi
sembrava qualcosa di azzeccato. A parte tutto ciò è una SenRuHana, per
avvertirvi e …oh Kami Sama non so cosa dire. Buona lettura e ancora
tantissimi auguri Witch.
Halloween
di Miko-chan
Finalmente era arrivata la sua festa preferita,Halloween,la festa dei mostri,degli zombi,delle streghe e dei vampiri,la consapevolezza del passaggio ad una nuova vita,il giorno in cui il confine che separa il mondo reale da quello dei morti è tanto sottile che alcuni spiriti vagano sulla terra. L’unico giorno in cui,lui e i suoi ragazzi potevano vagare indisturbati per tutta la notte nella loro città,senza il timore di essere scoperti da qualcuno per la loro vera natura,per il loro credo e la loro strana provenienza. Come ogni anno,avrebbero sistemato le zucche fuori dalla porta della loro casa, per scacciare,come voleva la tradizione gli spiriti malevoli,che,vedendo la luce che era posizionata all’interno della zucca,si spaventavano e vagavano per la città risparmiando quella casa, si sarebbero preoccupati di poggiare un piatto con cibaglie varie sul balcone di casa,con vicino delle candele,affinché quegli spiriti che si avvicinavano a loro capissero che prima di continuare il lungo viaggio,le persone di quella casa gli offrivano il cibo per rifocillarsi. Era senza dubbio la festa che più amavano,quando i bambini bussavano alla loro porta pronunciando la classica espressione americana “ Treat or trick” prima di porgere il loro sacco dentro il quale raccoglievano i dolci e porgerlo verso gli abitanti di quella casa che gli tendevano gentilmente i dolci. Si ricordò che anche lui,quando era bambino,vagava per le strade,vestito da zombi o da fantasma,per divertirsi con gli amici e raccogliere i dolci che una volta tornato a casa mangiava tutto d’un fiato e il giorno seguente aveva un gran mal di pancia,ma era ugualmente felice. Ora quei bei tempi non esistevano più,era troppo grande per fare “ Treat or trick”,la gente di quella città in cui sedici anni fa si era trasferito non era molto propensa a queste bambinate,e così l’unico suo compito era quello di consegnare le caramelle e vagare,a notte inoltrata,quando oramai le strade erano vuote. La sua vita era molto difficile,aveva caratteristiche strane per la sua razza,ma forse perché qualcuno lo aveva fatto diventare quello che era e non era nato così,ma d'altronde vi erano esseri americani,africani,cinesi,francesi,e non ne faceva un dramma. I suoi ragazzi erano delle creature perfette,la pelle nivea,gli occhi scuri e i capelli neri,eleganti e con un corpo da favola,tutto il contrario di lui. Si,lui era diverso,ogni volta che si trasferiva in qualche posto,non trovava mai nessuno simile a lui,forse per i suoi capelli,troppo rossi,per lo standard giapponese,americano,africano,cinese,forse solamente in Francia era una cosa abbastanza normale,la sua pelle ambrata,troppo strana per una persona con i capelli rossi,aveva sempre pensato di essere venuto male,negli anni aveva cercato di cambiare,aveva provato soluzioni chimiche e creme strane per provare a schiarire la propria pelle,ma nulla aveva funzionato. Aveva continuato a condurre la sua vita normalmente,la mattina dormendo e la sera a lavoro in un locale notturno,chiamato “ Evil Eyes” ,dove lui lavorava come ballerino-spogliarellista,mentre i suoi ragazzi facevano i baristi. Fortunatamente in quel locale parecchio alternativo,dalla musica assordante dai contenuti non molto casti e dalle tonalità forti e lugubri,dalle divise di pelle lucida,alle pareti nere come la pece e ornate da disegni di pipistrelli,teschi e catene,non si facevano scrupoli ad assumere più persone alla volta,soprattutto se queste erano di bella presenza,in cerca di soldi,pronti a qualunque lavoro gli venisse proposto, e senza problemi di orario per il rientro la notte. E così ora lavoravano tutti in quel posto,frequentato la notte dalle più disparate persone o creature di quel mondo. Anche questa notte,era in camera sua,che non divideva affatto con gli altri due,infatti,in quella grande casa avevano quattro camere da letto,tre erano occupate da ognuna dei componenti della casa mentre la quarta veniva usata per il loro momenti di intimità,quindi sempre,ma per cambiarsi,ognuno andava nella propria dove teneva i vestiti,si stavano tutti preparando per uscire quella notte,che nella sua ragnatela di stelle gli aspettava per le strade,con i loro abiti belli,per un nuovo festino di sangue. Completamente vestito Hanamichi uscì dalla sua camera,bussando in quella di Kaede,il primo dei suoi ragazzi,colui che lo aveva reso come era ora,che lo aveva sedotto e fatto innamorare di lui,spalancando la porta potè osservare che non era affatto solo ed era stato raggiunto dal secondo dei suoi ragazzi Akira,lui era stato il compagno di Kaede prima che quest’ultimo adescasse il rosso, e solamente dopo alcuni mesi da quando si erano messi assieme,avevano deciso che in tre si poteva stare meglio e grazie anche alla bellezza e sensualità che il moro emanava si erano convinti che quella persona faceva per loro. Ora erano davanti a lui,bellissimi come sempre, i vestiti neri di pelle gli fasciavano le gambe,gli anfibi neri gli davano un’aria pericolosa,la maglia nera aderente di uno e la maglia bianca tutta sfilacciata dell’altro,gli faceva sembrare ancora più sexy e irraggiungibili. Entrambi rimasero piacevolmente sorpresi dall’abbigliamento che il rosso aveva scelto per quell’occasione,di certo non sfigurava tra gli altri due,anch’egli portava degli anfibi e un pantalone di pelle con delle aperture appena sotto le natiche,che contribuivano a fare sbavare gli altri due,una maglietta rossa con due dragoni neri intrecciati,tutto ciò metteva in risalto la capigliatura rosso fuoco modellata con il gel,che serviva a renderlo ancora più attraente e smaliziato agli occhi degli altri due.
<< Sei bellissimo Hana-chan>> disse Akira,esibendo un bellissimo sorriso verso il rosso, << andiamo a divertirci…>>
<< Andiamo a lavorare>> lo corresse Kaede,parlando con la sua solita voce roca che contribuiva a accaldare i due ogni volta che la sentivano,sembrava la voce di una persona in procinto di un orgasmo.
<< come sei pignolo…ma dopo il dovere ci aspetta il piacere…>> puntualizzo Akira,conscio che dovevano andare a lavorare per un’ora,perché non avevano trovato nessuno che gli sostituisse.
Dall’armadio a muro presero infine il mantello che completava il loro travestimento,ora erano pronti,ma Kaede gettando lo sguardo sul rosso si accorse che c’era ancora qualcosa che non andava bene, si avvicinò così pericolosamente a lui,gli afferrò il braccio,facendolo sedere sul letto. Anche lui si avvicinò subito dopo portando con se un cofanetto con della cipria che serviva a dargli una colorazione più anemica di quella che sfoggiava e una matita nera per rendere i suoi occhi ancora più profondi e ipnotici. Prima di prendere in mano il batuffolo della cipria tra le mani, si avvicinò a lui,alle labbra rosse come il sangue e le baciò dolcemente,Hana al semplice contatto dischiuse le labbra facendone uscire la lingua rosea e inserendola nella bocca del moro davanti a lui,andando a toccare la sua lingua,il palato e i canini aguzzi,ritraendola poi un instante dopo interrompendo in questo modo anche il bacio. Il moro gli aveva leccato un’ultima volta le labbra,quel giorno non lo avevano ancora fatto ed erano colmi dal desiderio. Akira era rimasto in disparte ad osservare gli altri due baciarsi,non voleva rimanere insoddisfatto,così,mentre il moro iniziava a stendere un primo velo sottile di polvere bianca,iniziò ad accarezzare morbidamente i pantaloni del rosso proprio sul davanti,su quella protuberanza resa ancora più accentuata dai pantaloni di pelle. In pochi attimi sentì chiaramente qualcosa crescere all’interno dei pantaloni e alcuni gemiti sfuggire dal proprietario,si convinse allora che il momento fosse arrivato, sbottonò delicatamente i pantaloni,stando attendo a riuscire a toccare lo stomaco del rosso e raggiungere in questo modo la sua pelle vellutata, fece scendere la cerniera mettendo in mostra l’erezione del rosso contenuta in uno stretto perizoma di pelle,che dovevano portare per non fare inutili pieghe nel pantalone. Era incredibile come,poche carezze bastassero per far incendiare il corpo del rosso,anche ora infatti,quest’ultimo era parecchio accaldato,Kaede guardava ogni tanto il moro più in basso di sfuggita lanciandogli un’occhiata di rimprovero per quello che faceva in quel momento,il rosso per tutta risposta si agitava a quelle carezze intime che gli venivano rivolte,il membro ormai messo a nudo del rosso richiedeva piena soddisfazione da parte di quella bocca famelica che avanzava nella sua direzione. Lo prese completamente all’interno del suo antro caldo strappando un gemito soffocato ad Hana che si morse le labbra per non gemere incontrollatamente come era solito fare, l’altro iniziò lentamente ad andare su e giù sopra quella carne vellutata,incitando l’altro a muovere il bacino per seguirlo, dalla parte accanto,Kaede era ancora intento a truccare il rosso,incontrando qualche notevole difficoltà quando questo involontariamente si muoveva e urlava.
<< Akira!!!!!!!!!!!!!!!!!>> tuonò Kaede,che era passato alla matita sugli occhi,ma che non gli poteva mettere in quanto aveva paura ti cavargliela all’interno dell’occhio se non stava attento.
<< Mmmm>> fu la singola risposta del moro che non riusciva bene a parlare con la bocca piena di saliva e degli umori del rosso,per non parlare di un altro impedimento più voluminoso che gli occupava la bocca.
<<La vuoi piantare…se fai così arriveremo in ritardo come sempre…aspetta almeno che gli metta la matita>> disse stizzito,ma l’altro non aveva ascoltato la benché minima parola ed infatti aveva ripreso il suo lavoro, Kaede capì che l’unico modo che aveva di poter finire di truccarlo era quello di fare venire il rossino. Conscio di ciò si abbassò anche lui sul membro del rossino leccando le parti che rimanevano scoperte dalla bocca di Akira,il rossino osservando la scena che si presentava nelle sue…ehm…parti basse,aveva i suoi bellissimi ragazzi attaccati che leccavano e succhiavano con impegno per dargli piacere prima del lavoro, allungando le mani, artigliò i capelli setosi di entrambi per ricevere al meglio quel piacere. Sentiva distintamente la lingua di entrambi che lo percorrevano,poi fermarsi e leccare entrambi lo stesso punto,andare nuovamente ai vertici opposti,Kaede gli stimolava i testicoli costatandone la pienezza e la sfericità e Akira gli tintillava la punta con brevi lappate e baci,quella duplice carezza ebbe un effetto devastante sul rosso che emise un unico basso e roco gemito,che gli altri due riconobbero come il raggiungimento dell’orgasmo e si scansarono di fretta recuperando un asciugamano per ripulirlo dal proprio seme. Stremato sul letto con aria beata sul volto giaceva il rossino,completamente ripulito dal precedente orgasmo,di fianco a lui seduti sul letto gli altri due si preoccupavano di risistemare i vestiti del rosso,come se nulla fosse successo.
<< Hana…tesoro,svegliati,ti devo finire di truccare poi ci aspetta una lunga serata>>
Ubbidientemente il rosso si sollevò dalla sua posizione attendendo pazientemente il suo make-up completato dalle abili mani del volpino. Finalmente erano tutti pronti,indossando tutti un mantello nero dal collo alto uscirono di casa ricordandosi di sistemare fuori dalla porta dei vassoi ricchi di dolciumi vari per i bambini. La strada era già piena di gente,gli passarono accanto un gruppo di bambini,tra cui spiccavano un piccolo Frankstei,un fantasma,una bambina vestita da principessa e un lupo mannaro,ai lati tenevano le buste già colmi di dolci,questi si girarono ad osservare i tre vestiti da vampiri,soprattutto la bambina ne rimase molto colpita. Anche le case erano ornate a festa, scheletri calavano dalle grondaie,festoni a forma di zucca,piccole zucche intagliate,teschi finti e gatti neri,facevano da cornice a questa festa in tutte le case. Man mano che avanzarono per le vie del centro si resero conto che la gente era sempre più numerosa,e oltre ai bambini si potevano incontrare anche adulti travestiti per la festa,loro si mischiavano bene tra la folla. La luna non era ancora alta nel cielo,e la vera festa iniziava solamente tra un paio d’ore,giusto in tempo per quando sarebbero usciti da lavoro. Entrarono in una via secondaria del centro,era un club privato quello dove lavoravano loro, fuori infatti vi era Akagi il buttafuori del locale,che se vedeva persone che non conosceva o non segnate nella lista degli habituè gli mandava via a suon di pugni,fortunatamente a loro non era mai capitato. Il gorilla si era appena girato nella loro direzione e abbassando lo sguardo in segno di saluto e li fece entrare. Il locale era già abbastanza pieno,per l’occasione era stato adornato con ghirlande arancioni alle pareti,le tovaglie sui tavoli erano dello stesso arancione con rilievi neri. Una ragazza che frequentava il locale venne ad accoglierli,o più precisamente ad accogliere Kaede,era una ragazza insignificante per lui,come tutte d’altronde,ma lei non la sopportava veramente,la trovava oca giuliva sino al midollo,da poco tempo a quella parte aveva anche scoperto il perché era sempre li tutte le sere,lei era la sorella di Akagi. Questa sera indossava un vestito rosa da principessa,che,invece di essere lungo sino ai piedi come doveva essere,era corto,non arrivava neanche a metà gamba,da lì si iniziavano ad intravedere le calze a rete dello stesso rosa e delle scarpe di una strana tonalità di rosa che preferì non approfondire, come ogni volta,non la guardò in faccia,si limitò solamente ad accennare un segno di saluto,e notando solamente in quel momento che i suoi ragazzi non c’erano più e si trovavano molto più avanti di lui. Lasciò così tutte le ragazze del locale sbavanti al suolo e collassate per la somiglianza con il personaggio che voleva interpretare; ma le sorprese non erano ancora finite,dinanzi a lui,si parò una diavoletta,si chiamava Ayako ed era la ragazza di un cameriere che lavorava nel club.
<< Sei veramente figo Rukawa…realistico veramente,un giorno con il tuo fascino e il tuo sex-appel ti chiederò di fare da modello per le mie foto. Belli i denti come hai fatto ad attaccarli così bene>> Ayako era un’artista,oltre a dipingere quadri,faceva anche la fotografa,era a conoscenza della relazione con Hanamichi e Akira,molte volte aveva chiesto al rossino di posare per i suoi quadri ma non aveva mai ottenuto una risposta positiva.
<< Grazie ma non credo di poter accettare,non voglio che qualcun altro mi possa vedere, e si sono stato molto attendo ad attaccarli>> era stato colto di sorpresa,non si era accorto che durante il tragitto gli si erano allungati e appuntiti i canini,quindi anche i suoi ragazzi dovevano essere nella stessa situazione,meno male che si erano vestiti come tutti gli altri anni da vampiri,quali erano,e nessuno avrebbe notato la differenza. Akira era già a lavoro e stava servendo un drink ad un ragazzo seduto al bancone che si prendeva parecchia confidenza,forse troppa, dall’altro lato su un cubo ballava,coinvolto dalla musica mimando inconsapevolmente gesti sensuali. Ragazzi e ragazze sbalordite dello spettacolo che avevano davanti agli occhi lo fissavano spudoratamente,mentre alcuni iniziavano a ballare seguendo il suo ritmo, non riusciva a crederci,era geloso anche di tutte quelle altre persone, il mondo intero doveva capire che Hanamichi Sakuragi e Akira Sendoh erano solamente suoi,suoi e di nessun’altro. Ogni qualvolta qualcuno si avvicinava troppo a loro desiderava afferrarli fortemente e ridurli ad una bambola priva di sangue,avrebbe fatto una scorpacciata del sangue di tutte quelle persone che li osservavano,come in questo preciso istante. Raggiunse Akira che stava servendo il secondo drink della serata sempre al solito ragazzo che gli lanciava occhiate piuttosto eloquenti,quella situazione,rifletté,non gli piaceva proprio per nulla,doveva intervenire subito.
<< Tesoro, quei due ragazzi hanno ordinato un bloody mary e un gin tonic,non preoccuparti qua ci penso io…>> disse fissando in cagnesco il ragazzo dall’altra parte del bancone.
<< Bei dentini Kacchan>> gli sussurrò all’orecchio << tranquillo sto facendo da bravo,ma ti dovresti preoccupare di più per Hana,quella tipa se lo vuole sbranare,ma se non sta attenta sarà lei quella ad essere sbranata per prima…>> si spostò dall’altro lato del bancone iniziando a preparare quello che gli era stato ordinato. << Miyagi,vieni è pronta l’ordinazione del tavolo 5>>
Il ragazzo venne prendendo i bicchieri sul vassoio e portandoli verso il tavolo richiesto,tutto il locale in quel momento si era fermato a guardare il rosso che era rimasto a petto nudo e ondeggiava le anche sensuale,accanto a lui era salita una ragazza che si strusciava ben bene sul corpo del rossino,il quale non la poteva assolutamente scansare,anche se avrebbe voluto,altrimenti sarebbe stato licenziato,e quei soldi gli servivano. Al giorno d’oggi il sangue di buona qualità costava molto.
<< veramente un pezzo di figo quel rossino,lo conosci??>> aveva domandato il ragazzo che interagiva con Sendoh prima dell’arrivo del volpino.
Sendoh e Rukawa si guardarono prima di continuare ognuno la propria mansione senza rispondere a quel ragazzo così tanto irritante.
<< Sai per caso a che ora smonta da lavorare?? Avrei proprio in mente un posto carino dove portarlo…>>
<< Stai ancora parlando sottospecie di licantropo uscito male??>>
<< Mi chiamo Mitsui,barista indisponente e antipatico>> gli rispose di rimando.
<< Quel ragazzo… è il mio ragazzo…>> intervenne Sendoh che aveva seguito il discorso e doveva assolutamente intervenire.
<< …e il mio ragazzo>> terminò la frase Kaede lasciando atterrito Mitsui,che in un secondo momento lo guardò con un’aria maliziosa.
<< Oh Kami…volete un nuovo membro…in tutti i sensi per la vostra schiera di ragazzi??>>
<< Come ti permetti!!! Lui è speciale,nessuno può competere,e noi lo amiamo. Ma non dobbiamo di certo giustificarci con te…schifoso umano>>l’ultima parte della frase l’aveva pronunciata a bassa voce e solamente Akira era riuscito a captarla.
Il ragazzo di nome Mitsui non aveva più commentato,aveva capito dagli sguardi che non era molto prudente continuare a parlare e ad insistere sull’argomento. Il locale era colmo di gente,ragazzi irriconoscibili trasformati dai costumi e dal trucco,danzavano avvinghiati l’uno all’altro in quella notte di ottobre,Kaede si girò per controllare l’orologio a muro,erano le 23.30 era il momento di smontare dal turno ed andare a divertirsi,si tolse il grembiule scuro indossato per l’occasione,recandosi a recuperare entrambi i suoi ragazzi che,avvinghiati,ballavano sul cubo,la testa del rosso era appoggiata al collo del moro,dalla sua posizione non vedeva bene,ma gli sembrava che dal collo di questo scendessero piccole gocce di sangue. “Il piccolo Hana ha fame” decretò il volpino che si mosse velocemente per tirargli fuori dal locale prima che combinassero qualche guaio irreparabile. Si mosse più veloce per riuscire ad oltrepassare la folla che si era creata tra i due ballerini che animavano la festa,quando,quasi arrivato alla meta sentì un brivido lungo la colonna vertebrale,qualcuno si era attaccato al suo braccio, quello che vide non gli piacque per nulla,la dolce sorella del buttafuori si era avvinghiata come una sanguisuga al suo braccio e pareva proprio non voler mollare la presa. Con molto schifo le diede uno spintone gettandola tra la folla urlante che proprio in quel preciso momento aveva iniziato a pogare,inutile dire che fu travolta in pieno e schiacciata al pavimento. Il volpino finalmente riuscì ad agguantare il braccio del rosso tirandolo un po’ verso di se per con l’intento di farlo voltare,al primo tentativo non ebbe un buon risultato,riprovando poi,questo si girò,leggendo negli occhi del suo amante che il loro turno era finito e che la loro festa sarebbe iniziata non appena avrebbero varcato la porta del locale. Scese in fretta portandosi dietro anche Akira,si infilarono nuovamente i mantelli e uscirono tutti assieme salutando il buttafuori che combatteva con quattro ragazzetti che cercavano di befarlo per riuscire ad entrare. La notte era più fredda di quello che pensavano,tuttavia coprendosi con il loro lungo mantello si riparavano un po’,Hana si era sistemato tra i due mori per essere più riparato dal vento. Camminarono per una buona mezz’oretta,arrivarono finalmente nei dintorni di casa loro,non avevano ancora voglia di rientrare a casa, avevano sempre più freddo e ciò era dovuto alla mancanza di nutrimento,dovevano adescare qualcuno per riuscire a mangiare un po’ di sangue caldo,ma in giro non c’era assolutamente nessuno,tutti infatti sembravano essere scappati con l’arrivo del vento. Tristi e infreddoliti si dovettero recare a malavoglia dal loro fornitore di sangue di fiducia. Era un vampiro che aveva trovato un posto la notte come inserviente nell’ospedale e grazie a lui potevano di nutrirsi a caro prezzo di sangue di buona qualità. L’ospedale non era molto lontano da casa loro,per quello lo conoscevano bene, bussarono alla porta sul retro,dopo pochi minuti un ragazzo moro e con gli occhiali gli venne ad aprire,con un sorriso gentile che gli incorniciava il viso pulito.
<< Salve Kogure-san…abbiamo i soldi,siamo disposti a pagare bene per tre dosi di sangue buono...>> disse Kaede senza presentarsi,oramai Kogure-san gli conosceva benissimo e non aveva bisogno di sapere chi fossero quelle persone,anzi,quei non morti.
<< aspettate un attimo>> disse prima di scomparire all’interno per poi ritornare con una busta di plastica azzurra con dentro tre sacchetti di sangue << queste sono di oggi…sono state richieste per un trapianto,ma il paziente non è sopravissuto,così me ne sono appropriato. Fanno **** yen,alla prossima>>
<< Grazie. Buon Halloween>> questa volta fu Sendoh a parlare. Tra le mani teneva i sacchetti di sangue,già pregustando il momento in le avrebbero aperte e se ne sarebbero saziati.
Kaede e Hanamichi nel mentre che lui ritirava la cena si erano appartati in un angolo di strada buio,e si baciavano con ardente passione,facendo scontrare a ogni cambiamento di parte i canini affilati con i quali si ferivano e immediatamente leccavano via il tanto bramato sangue del compagno amato. Era tutto così semplice,come quando era iniziato,quando c’erano solamente loro due a darsi piacere,ad accarezzarsi,ad amarsi,poi aveva conosciuto Akira,avevano aperto la coppia a nuove esperienze,e lui dalla pelle candida era diventato il loro amante,il loro amore,per tutta la vita. Si erano nuovamente incontrati in quel vicolo buio e la loro passione si era riaccesa anche per Akira,che non aveva resistito alla scena che si svolgeva davanti a lui. Le labbra giunte,le lingue che si avvolgevano l’una nell’altra,i canini che sforzavano la pelle sotto di se andando a tagliarla,il sangue che percorreva le labbra e scendeva verso i menti e solo in fine una lingua rosea che andava a raccogliere quella goccia vermiglia,accendendo in lui un fuoco che eterno bruciava nel suo sangue. La mano di Akira andò e poggiarsi lievemente sul braccio di Kaede che a quel contatto si riscosse dal bacio gettandogli un’occhiata incomprensibile,era scocciato ma anche amorevole,non si riusciva proprio a comprendere. Sta di fatto che dopo il richiamo riuscì,anche se a mala voglia a staccarsi dalla calda e accogliente bocca del rosso,che ancora ricercava il contatto. Il volpino si spostò verso l’altro moro lasciando il rosso a fissarlo con le labbra spalancate in cerca nuovamente di un contatto che non sembrava proprio voler arrivare, quindi,resosi conto di ciò riprese a seguire i propri ragazzi,che incuranti di quello che accadeva a lui si stavano recando a passo ritmato verso casa propria.
Dopo 15 minuti di cammino,finalmente,con gioia di tutti e tre, avvistarono il portone della loro casa,aprendo il cancello notarono che il cibo sul balcone non c’era più,gli spiriti avevano apprezzato il banchetto che loro gli offrivano,anche i bambini dovevano aver apprezzato,perché le caramelle e i dolciumi rimasti erano pochissimi, sembrava che tutto fosse riuscito per il meglio quella notte,ora avrebbero concluso il tutto,il loro rapporto,la loro orgia di piacere. La casa all’interno era completamente buia fatta eccezione per la luce arancione che arrivava dalla zucca intagliata che avevano posizionato all’inizio della scala, c’era incredibilmente freddo,non avevano attaccato il riscaldamento,in fondo non era ancora iniziato novembre,ma a quanto pare,era arrivato il momento di accenderlo,perché faceva maledettamente freddo all’interno,anche se loro sapevano benissimo come poter scaldare i propri corpi,senza un calore artificiale.
<< Ho una fame pazzesca!!!>> disse Hanamichi provocando un sorriso divertito sul volto dei due,in fondo il rosso era ancora un bambino.
<< Sediamoci,Kae prendi i bicchieri non mi va di mangiare succhiando da una bustina di plastica… e porta quelli lunghi…>> disse mentre Kaede tirava fuori dall’armadio tre bicchieri e li accomodava elegantemente in un bicchiere prima di poggiarli sul tavolino in vetro davanti al divano,dove Akira e Hanamichi si scambiavano le sacchette di sangue assieme a qualche piccolo e casto bacio sulle labbra.
<< Ehi voi…non vi divertite senza di me… dammi il bicchiere Hana che te lo verso.>> disse mentre Hanamichi gli porgeva il suo bicchiere che lentamente veniva riempito dal liquido rosso,nel momento in cui gli occhi del rosso scintillavano di nuova luce,come sempre accadeva alla visione o al contatto con quella particolare sostanza.
<< E a me non lo versi Kacchan???>> sospirò con aria offesa Akira che non aveva visto il suo bicchiere riempirsi.
<< Tu lo puoi fare anche da te. Lui è il nostro cucciolo…>> non era una risposta,ma non ammetteva che venisse contestata.
Senza ribattere,prese il sangue e lo versò dentro il bicchiere prima di buttare uno sguardo agli altri due,che con il bicchiere stracolmo aspettavano solamente che anche lui si mettesse al pari. Tutti e tre,scambiandosi uno sguardo d’intesa avvicinarono le labbra al bicchiere,andando a sentire il profumo acre e intenso del sangue, per poi allungare la lingua alla ricerca della sua vellutatezza. Si inebriarono tutti della sua consistenza,solo allora poterono assaporarlo completamente,nel mentre che il bicchiere in poche sorsate veniva svuotato del suo contenuto,si staccarono tutti dal bicchiere mostrando le labbra ancora carminie. Posarono i bicchieri, ora le loro mani erano libere,iniziarono immediatamente a vagare tra i corpi che pian piano si allacciavano sul divano. Hanamichi vagava tra i due cercando di ricevere delle carezze da entrambi,che tuttavia non lo calcolavano e preferivano al contrario scambiarsi effusioni tra di loro. La bocca di Akira veloce passava su quella del volpino che oramai senza pudore gemeva nella bocca dell’altro,che si occupava amorevolmente della lingua che gli invadeva la bocca,accertandosi di succhiarla,leccarla saggiandone la consistenza morbida e accompagnarla nella propria bocca. Poi udirono entrambi un gemito, si girarono e osservarono la scena stupenda che i loro occhi si erano persi. Hanamichi era seduto nella poltrona davanti a loro, a petto nudo giocava con i suoi capezzoli,succhiando con la bocca un lecca lecca colorato,che faceva entrare ed uscire dal caldo antro,dal quale cadevano verso il basso piccoli rivoli di saliva, i pantaloni tesi tirati sul davanti e sul punto di scoppiare,e ciliegina sulla torta,gemeva con gli occhi puntati nella loro direzione. Non riuscivano a crederci,non avevano visto il loro amore mentre iniziava quello spettacolo stupendo, decisero così di avvicinarsi a lui,che non aveva mai sciolto il suo sguardo da loro.
<< Cucciolo…perché non ci hai avvisati che avevi voglia…scusaci…ora pensiamo a te…>> disse Kaede mentre gli accarezzava dolcemente i capelli di seta e gli depositava dei baci veloci sulla bocca. Anche Akira si era avvicinato a lui,staccandogli la mano dal proprio corpo e la sostituì con la sua,mentre si portava la mano ambrata alla bocca per baciarne le dita una ad una. Il dolciume scivolò velocemente dalla bocca del rosso che gemendo aveva aperto troppo e ora giaceva proprio all’altezza del suo piacere costretto,dove gli occhi dei mori cadevano ogni tanto. Il volpino aveva iniziato a baciare le labbra del rosso sempre con maggiore foga,con una mano gli avvicinava il viso alla propria bocca,l’altra si era intrecciata con quella del rosso,che ad ogni affondo della lingua di Rukawa nella sua,stringeva più forte possibile,quando il piacere attraversava il suo corpo e scendeva sempre verso quell’unico punto verso il basso,dove tutto il suo sangue si era raccolto,e che ora faceva pulsare vivacemente il suo membro che nessuno aveva ancora soddisfatto nonostante l’urgenza. Sendoh nel mentre gli leccava e succhiava i capezzoli,titillandoli con la lingua e facendo gemere più forte il rosso a ogni lappata, si spostava lentamente verso il basso,non era infatti solamente il rossino che voleva soddisfare i propri desideri,anche lui voleva poter assaggiare il piacere di quest’ultimo,per questo continuava la sua camminata verso il bottone dei pantaloni,poter vedere il rossino in perizoma di pelle lo faceva arrappare a dismisura. Infatti la carne liscia e soda rimaneva compressa nel velo di pelle che lo vestiva stupendamente e mostrava ogni particolare,per non parlare del retro,quando poteva osservare le natiche sode così ben divise da quel filo che le tagliava a metà e le faceva sembrare ancora più tonde,morbide e gustose. Quell’indumento intimo,nascondeva per i due mori una delle sette meraviglie del mondo. E ora era ora di scoprire quella meraviglia. Quando ancora Kaede gli teneva impegnato la bocca,baciandolo con foga come piaceva a lui, Akira aveva iniziato lentamente a sbottonare i pantaloni del ragazzo sotto di lui,usando le mani e con l’ausilio dei denti,che aveva accuratamente fatto tornare normale per non provocare tagli a quella pelle dorata, quando il bottone fu slacciato potè dedicarsi alla cerniera. Il rosso ansimava pesantemente,vedeva il suo petto alzarsi e abbassarsi in maniera sregolata,nel mentre che emetteva gemiti soffocati nella bocca del volpino che non si era ancora staccato da quella bocca carnosa che rispondeva amorevole ai suoi baci e osservava ogni tanto il moro che era intento a prendersi cura delle sue parti basse.
<< S….spo…spogliami Aki….>> sospirò Hanamichi staccandosi per un momento dalla bocca insaziabile del volpino che non si stancava mai di baciarlo,avrebbe continuato anche per tutta la notte,anche se certo,gli piaceva anche altro,gli piaceva affondare nel suo corpo morbido come il burro,stimolare la sua virilità fino a che questo stremato non gli implorava di prenderlo completamente, i baci che dava Akira,la sensazione di fare la parte attiva e passiva nella coppia,la sensazione di pienezza,ma nulla poteva essere più gratificante di esplorare la sua bocca. La risposta fu scontata e non arrivò tramite voce,ma nelle azioni del moro che gli abbassò velocemente i pantaloni,mettendo a nudo tutto il suo ben di Dio, e rimanendo piacevolmente compiaciuto dal fatto che il rosso era già completamente duro,ed era un vero e proprio spettacolo per i suoi occhi,notò che anche Kaede si era staccato lasciando il rossino libero di poter ansimare e gemere a più non posso,e si era abbassato per attendere la liberazione del membro del rossino. Quel rossino gli faceva entrambi andare in brodo di giuggiole,per essere più precisi gli faceva proprio arrappare ogni volta che iniziava a farsi più caldo. I pantaloni di pelle furono sfilati in un batter d’occhio,si fermarono un momento per osservarlo, era nudo ora,aveva solamente quel pezzo di pelle nera che non copriva nemmeno quello che doveva,infatti l’eccitazione del rosso compariva da sotto l’indumento per buona parte,sgocciolante di aspettative e di piaceri proibiti. Lo desideravano entrambi ardentemente,ma volevano fare con calma,come sempre,godendosi la voce roca e carica di piacere.
<< Andiam…aaah su…>>
Fu sempre Hanamichi a parlare,cercando di far scemare il piacere dal suo organo congestionato,duro,palpitante e bagnato che fiero svettava verso il suo stomaco,fu il primo ad alzarsi,era lento,le gambe gli tremavano,il corpo era fiacco,i suoi umori colavano nelle gambe,si mosse con cautela,mentre gli altri due lo osservavano così tremendamente sexy raggiungere il tanto ambito letto, quando fu circa a metà scala,gli altri due decisero di seguirlo, si levarono le maglie e la camicia che abbandonarono sul divano, prima di dirigersi con gli occhi colmi di piacere verso il loro amante,che era riuscito ad arrancare sino alla cima delle scale e tenendosi sul muro si dirigeva verso la camera e il tanto ambito letto,dove poteva finalmente ricevere l’agoniato piacere. A distanza si trovavano gli altri due che durante il percorso dal divano alla camera da letto,si scambiarono qualche bacio e qualche toccatina nelle zone erogene per poter raggiunger più in fretta l’orgasmo che sopraggiungeva a vista d’occhio non appena lanciavano uno sguardo al corpo del rosso così seducente. Entrando nella camera da letto,lo trovarono sdraiato,lo sguardo perso nel vuoto,le sue mani stimolavano il corpo,come lo avevano trovato la prima volta,ripercorrendo la scia che i suoi ragazzi avevano prima tracciato con la bocca o con la lingua,e arrivando al proprio organo che aveva iniziato a maneggiare con grande vigore,sino a che non sentì una mano forte che bloccò la sua,osservando a chi appartenesse,scoprì che era il volpino,che ora stava completamente nudo,inginocchiato accanto a lui e incominciava una lenta carezza su di lui, Akira in un angolo della stanza si spogliava più velocemente possibile cercando di mantenere un contatto visivo con lui.
<< Preferiresti darti piacere da solo piuttosto che vedere noi che lo diamo a te e sentire il nostro corpo dentro il tuo?>> domandò Kaede.
<< I…io…immagin…che siate voi…a leccarmi…e a…toccarmi…e …g…godo…da matti…m…ma…se proprio insisti…>>
Kaede era rimasto colpito dall’affermazione che il rosso aveva dato,aveva scoperto a cosa pensava il suo rossino quando aveva voglia e non c’era nessuno che poteva soddisfarlo,alle sue voglie alle sue fantasie, quando tutte le volte che era andato in camera sua la mattina e lo aveva trovato completamente ricoperto dal suo seme,e sorrise dolcemente.
<< Ti voglio>> disse solamente il volpino prendendo il membro del rosso completamente in bocca,moriva dalla voglia,quella risposta che aveva dato lo aveva fatto eccitare,al solo pensiero,voleva dargli modo di ricordare qualcosa di più vivido,lentamente suggeva e succhiava,succhiava e leccava,depositava baci e lo riprendeva in bocca, gli baciava la punta e leccava l’asta,continuava a leccarlo all’infinito,scendeva giù spedito e gli leccava i testicoli,li baciava e gli prendeva ad uno ad uno nella propria bocca,con le mani allargava le natiche. Il rosso alzava il bacino e gemeva nel sentire la lingua del volpino finire proprio lì a giocare con i suoi anelli di carne,inserirla all’interno di quell’antro caldo,sforzarlo e farlo gridare,allargarlo ancora e sentire delle mani artigliarli la testa e spingerlo a prenderlo più affondo,muovendo il bacino per ricevere più soddisfazione,più appagamento. Che gli venne data quando anche Akira si avvicinò a lui,che con la mano lo cercava e lo guidava sopra la propria bocca,alla ricerca di un maggiore contatto,per assaporare il sapore,del piacere del moro. Il pene di Akira fu inglobato nella bocca del rosso che lo accoglieva amorevolmente e lo succhiava a più non posso mentre anche lui riceveva lo stesso trattamento,osservando il volpino che energicamente succhiava il dolce Hanamichi. La loro natura di vampiri di solito non prevaleva nell’atto sessuale,tranne alcune volte,durante le quali,diventavano delle vere e proprie bestie assetate di sangue,si tagliavano mordevano,ma ritrovavano sempre la ragione prima di perdersi nell’oblio. In quel momento nei loro occhi si leggeva solamente amore e complicità,voglia di dare piacere e voglia di riceverne,l’unico che adempiva a quest’ultimo punto era solamente il rosso che riceveva da Kaede e dava ad Akira,il quale non resistette molto a quel bocchino fatto dalla più bella creatura ultraterrena,si svuotò di colpo nella bocca di questo che non fece nulla per evitare il getto caldo e appiccicaticcio,anzi,si preparò a riceverlo e a riempirsi la bocca del nettare perlaceo che gli riempì le fauci e parte della faccia,ma non se ne curò molto,l’unica cosa che fece fu quella di ingoiare il più possibile e arrivare con la lingua dove poteva a raccogliere il resto,dopo aver assaporato il suo ragazzo,non resistette più,e fu il turno di Kaede di ingoiare il piacere di Hanamichi,leccarsi le labbra e ripulirlo diligentemente da possibili residui. Erano stremati,col fiato corto,sdraiati sul letto riempivano i polmoni di aria per la prossima fase,che incominciò non appena Kaede si tirò a sedere,non era stanco come gli altri due,d'altronde,non era venuto al contrario degli altri due e ora reclamava di ricevere il suo piacere. Si sedette sul letto poggiandosi pigramente alla spalliera del letto osservando con una strana luce negli occhi gli altri due,ancora accoccolati vicini si stavano riprendendo lentamente, il viso di Akira si alzava dallo stomaco del rosso mentre questo riemergeva da sotto le gambe del moro,analizzando lo strano sguardo del volpino. I due sdraiati capirono ben presto cosa stava a significare quello sguardo,era palese che aveva una certa voglia e urgenza di farlo,almeno con uno,ma sarebbe stato meglio con tutti e due, si alzarono da quella posizione anche se Akira stava molto bene così appoggiato alle parti basse del rossino. Una carezza si posò sopra i due corpi avviluppati che si sgrovigliavano da quell’abbraccio e si tendevano alle carezze del volpino che non voleva perdere altro tempo,voleva soddisfare la propria voglia,e lo avrebbe fatto in quel preciso momento,anche se gli altri due non ne avevano voglia.
<< Ho voglia Hana…permettimi di entrare dentro di te…non sono ancora venuto al contrario di voi due,fammi godere con il tuo calore,fammi sciogliere all’interno del tuo corpo così accogliente…>>
Hanamichi lo aveva guardato,il solito sguardo dolce che gli rivolgeva ogni volta che gli chiedeva il permesso di entrare dentro di lui, si alzò con fatica,stiracchiando i muscoli addormentati e avvicinandosi sensuale a Kaede che lo guardava avanzare verso di lui, sempre più sexy e invitante,mentre in viso capeggiava la solita aria strafottente che lo faceva sembrare tanto carino. Lo seguì mentre si posizionava all’altezza dell’inguine di Kaede che gentilmente lo scostò facendolo scendere e mettendolo sdraiato a pancia in su,in modo che anche Akira potesse trarre vantaggio da quella posizione,lo baciò delicatamente sulla bocca sentendo nuovamente il suo sapore della sua bocca unita al dolce sapore del sangue,intanto che il moro gli faceva saggiare il gusto del suo nettare. Dopo pochi secondi il rosso riprese ad ansimare pesantemente nella bocca di Kaede mentre il suo membro si animava di vita propria iniziando a drizzarsi,con grande piacere del Kitsune e di Akira,quest’ultimo si alzò non appena lo vide mettersi pian piano sull’attenti,capendo che il suo momento era arrivato e che presto Kaede lo avrebbe penetrato. Infatti alzò le gambe ambrate verso l’alto mentre si piegava andando a leccare la piccola apertura sotto i testicoli tesi per l’imponente erezione,che crebbe maggiormente non appena la lingua della Kitsune si inserì gentilmente all’interno del suo retto andandone ad allargare i muscoli per la successiva penetrazione,si staccò dopo averlo allargato per bene,posizionando le gambe del rosso sopra le spalle di pelle nivea. Avvicinò maggiormente il suo pene a quell’apertura che sembrava chiamarlo e attirarlo ad entrare per raggiungere il piacere,per accoglierlo meglio fu Sakuragi a afferrare da dietro le anche di Kaede e spingerlo gentilmente verso di lui, non appena la punta si poggiò all’entrata,un’altra distrazione si calò sul rosso,il cui membro fu gentilmente preso in bocca da Akira,quella penetrazione non sarebbe stata per nulla dolorosa,anche se non lo era mai per la sua entrata allenata a ricevere il membro dei mori,ma sarebbe stato un doppio piacere. Finalmente Rukawa si spinse all’interno di quell’antro caldo venendo avvolto da un piacere incredibile e da un calore che lo avvolse completamente mentre esplorava la cavità cercando di sfiorare ogni volta lo stesso punto che faceva gemere il rosso più di quanto non stesse già facendo per la tortura a cui Akira lo stava sottoponendo,leccando e succhiando voracemente il suo membro facendolo uscire e entrare nella propria bocca,alternando i baci a piccoli morsi sulla punta che lo facevano eccitare ancora di più, lo stesso Hanamichi voleva dare piacere al moro che si occupava così amorevolmente di quella parte di lui,ma a quanto pare l’altro non era della stessa opinione e non si spostò dalla sua posizione,prima era stato il rosso a dargli piacere e ora doveva ricambiare. Hanamichi dal canto suo non riusciva più a controllarsi,ad ogni spinta del volpino,il moro succhiava e tintillava la punta con la lingua,e lui esprimeva il suo piacere con gemiti e ansimi, la sua bocca era aperta in cerca di ossigeno, il viso arrossato dal piacere,veniva mosso a destra e a sinistra,con le mani artigliava il lenzuolo,il suo bacino si muoveva ritmicamente a ricevere il doppio piacere,sempre più intenso,che infuocava il suo corpo e gli faceva raggiungere l’estasi. Ogni qual volta apriva gli occhi buttandoli verso il basso incontrava per primo lo sguardo liquido e intenso del volpino che gemeva anche lui a ogni spinta dentro il suo arrendevole corpo,successivamente quelli di Akira che ricambiava il suo sguardo,leccando la sua asta e lasciando scorrere lo sperma sulle sue labbra,a quella visione il rosso non resistette più,per un paio di volte dovette trattenersi per non venire immediatamente,non voleva che durasse così poco. Solamente quando sentì le spinte di Kaede aumentare,come il suo respiro,solo allora lasciò che tutto quel piacere che provava trovasse libero sfogo,stringendo la mano sulla testa di Akira,dopo aver lanciato un urlo,fece uscire tutto il suo piacere,ricadendo senza forze sul letto,mentre anche Kaede si svuotava all’interno di quel corpo arrendevole che lo aveva accolto così amorevolmente. Un minuto dopo si trovò abbandonato sul corpo del rosso che aveva chiuso gli occhi,ma il suo respiro non si era ancora regolarizzato e il suo cuore aveva battiti velocissimi. Akira sfiorava i capelli e il corpo di entrambi con languide carezze,era il suo turno,d'altronde era la loro festa,tanto valeva divertirsi. Ora toccava a lui affondare nel corpo dei suoi ragazzi,avrebbe preso per prima Kaede per far riposare il rosso,non voleva che non godesse bene perché era stremato dal precedente orgasmo,anche Kaede lo era,ma lo avrebbe accolto visto che era ancora duro nonostante fosse già venuto. Prese Kaede per la spalla in modo che si accorgesse della sua presenza,voltandolo lentamente in modo che potesse vedere la sua faccia sorridente,non fece nulla come al solito,si limitò ad alzare un sopraciglio,aveva molto sonno,ma non avrebbe riposato come voleva, lo fece sdraiare come lui prima aveva fatto con Hanamichi, ammirò il suo corpo niveo e i capelli corvini che gli ricadevano sugli occhi semiaperti, allungò una mano verso il cassetto tirandone fuori una bottiglia di birra,la aprì lentamente, quanto il tappo fu aperto il profumo inebriò le narici dei ragazzi stesi sul letto, un’abbondante scia del contenuto venne versato sul corpo del volpino,dal collo sino all’inizio dell’inguine,quella visione fece ridestare il rosso,che attirato dal liquido scarlatto che contrastava con il candore della pelle del Kitsune, in un attimo sia Hanamichi che Akira gli furono addosso,raccogliendo con la loro lingua ogni più piccola goccia di sangue, facendo ricominciare a gemere il moro che sentì chiaramente la lingua morbida sul suo corpo assieme ai canini affilati,che erano cresciuti non appena i due avevano toccato il sangue,lambirgli ogni angolo del corpo. Quando anche il sangue finì,le due lingue si scambiarono un bacio intenso per ricercare nella bocca di ciascuno il sapore tanto amato.
<< Bru…tto… porco…spino…ti decidi…o devi…ancora sbaciucchiarti…>> venne mormorato con voce flebile che costringe ugualmente i due a interrompere il bacio e a farli avvicinare al suo corpo.
Fu quello che infatti accadde,gli aveva li,vicino a lui,entrambi sul suo inguine che lo guardavano come se fosse un’ambita preda,il volpino aprì le gambe,gli altri due intuirono immediatamente quello che dovevano fare, il rossino porse due dita a Kaede che leccò abilmente,facendole entrare ed uscire dalla sua bocca,mimando quello che sarebbe avvenuto poco dopo,quando furono abbastanza bagnate,le tirò fuori andando dritto all’apertura del moro e inserendone piano due, una volta che furono all’interno le allargò adagio in modo che anche il suo ano si allargasse,notò che non fece resistenza e si allargò senza problemi,si girò verso Akira questa volta e, mantenendo le dita della mano destra all’interno di quel corpo caldo e continuare a prepararlo, avvicinò la bocca al suo pene teso in avanti,prendendolo completamente in bocca per lubrificarlo con la propria saliva,emettendo un “plop” ogni volta che lo faceva entrare fin dentro la sua bocca. La lubrificazione durò pochi minuti,ma ad Akira parvero un’eternità,vedere il suo pene entrare ed uscire da quella bocca rosea lo faceva eccitare da morire, quando la bocca del rosso finalmente si staccò,un filo di bava scese dolcemente sul lenzuolo,nello stesso istante estrasse le dita dal corpo del moro per poi odorarle e inserirle nella sua bocca raccogliendone gli umori del volpino. La scena si ripeté anche con Kaede, il moro gli prese una gamba sollevandola verso l’alto per inserirsi meglio all’interno di quel corpo e mettendosi un po’ di traverso per dare la possibilità al rosso di fare quello che desiderava. Si posizionò quindi meglio sul volpino,che si aspettava di baciare le sue labbra rosee,non si aspettava proprio di avere sulla faccia l’altra estremità del corpo del rosso,ma fu grato ugualmente,serrò le mani sulle natiche del rosso spingendolo sempre più vicino alla propria bocca,mentre il rosso si posizionava gradualmente sull’inguine del rosso che emanava ancora il forte odore del sangue andando a inebriare le sue narici,aprì la bocca facendo vibrare la lingua in vicinanza del pene del volpino che aveva diligentemente imboccato Hanamichi,senza aspettare alcun segnale, il rosso dalla sua posizione,cercò gli occhi di Akira e la sua tacita intesa,che arrivò quando questo si fu sistemato meglio e finalmente dopo tanta attesa,con una singola spinta entrò completamente dentro il corpo del moro. A differenza di Kaede che cercava di essere sempre dolce durante l’atto sessuale,riservando al partner mille attenzioni e mantenendo costantemente il contatto con la bocca di questo,Akira,era tutto il contrario,era rude,entrava e usciva senza tanti complimenti dal corpo che gli si offriva,quello del volpino e quello del rossino, cercava solitamente la collaborazione del rosso che conosceva al meglio i punti segreti di Kaede e gli dava piacere mettendoci tutto se stesso,si era così creata ben presto un’intesa tra Akira e Hanamichi,ogni qual volta a stare sotto era Kaede. Il rosso pompava con tutta la sua forza,ricevendone lo stesso piacere da Kaede che lo spremeva di ogni goccia residua,Akira stantuffava abilmente all’interno del corpo latteo,accertandosi di colpire sempre nello stesso punto e sempre con la stessa intensità,il suo corpo danzava ad ogni spinta,si tendeva mostrando i pettorali muscolosi,si riabbassava per uscire fuori e ripetere la spinta,sempre la stessa danza,sino all’infinito. Una goccia di sudore solitaria scese dalla fronte di Akira,giù sino alla mascella,percorrendo la linea dei pettorali,gli addominali,dirigendosi verso la rada peluria dell’inguine in fase di ricrescita,ma fu bloccata dalla bocca di Hanamichi che si spose sino a raccoglierla nella propria bocca saggiandone il salato mischiato al sapore del corpo dell’altro. Akira aumentò le spinte sino a quando non sentì un ansito più forte e gutturale degli altri,provenire dalla gola di Kaede, rivolgendo lo sguardo sul rosso si accorse che la sua bocca era coperta dal liquido perlaceo,seppe di aver colto nel segno e aumento consecutivamente le spinte,affondando sempre con maggior forza,fino a che lo sfregamento in quell’antro caldo non lo fece venire. Ricadde all’indietro,guardando di sfuggita il bacino del rosso muoversi impetuoso all’interno della bocca del volpino che lo accoglieva sino alla fine,toccando i testicoli con la punta del naso ogni volta che entrava più affondo,con le mani gli allargava le natiche inserendo all’interno del corpo il suo dito che mosse velocemente,facendolo entrare ed uscire,questo duplice stimolo lo colse impreparato eruttando tutto il suo seme nella bocca del volpino che invece di mandare giù,se lo fece colare tutto sul viso, uscì da sotto di lui in modo che si potesse sdraiare anche lui. Erano stanchi,stremati, Hanamichi era venuto tre volte,una di seguito all’altra,le loro gambe erano molli,prive di forza,prive di quella forza per farli ancora godere. Hanamichi si rese conto che lui non si era ancora concesso ad Akira,rendendosi conto di ciò,cercò di muoversi,andò vicino al viso di Akira strisciando il suo corpo sopra il lenzuolo,incapace di alzarsi.
<< Aki…>>
<< Si bellissimo…>> gli rispose carezzandogli dolcemente il viso.
<< Non sei ancora venuto dentro di me…io…però…non credo di reggere un altro orgasmo…>>
<< Non preoccuparti,recupereremo domani, sdraiati meglio che ti copro, è quasi giorno e Kae sta già dormendo. Buonanotte piccolo mio.>>
<< Buonanotte Aki.>>
Hana: ehi??? Ma perché le tue fic finiscono sempre con qualcuno che va a dormire?? Miko: Ma cosa stai dicendo…mah non ho capito…ti stai per caso lamentando?? Guarda che ci metto un niente a cambiare la fic e cancellarti dalla storia. Hana: No…no …stavo scherzando!! Insomma nessuno corre in mio aiuto??? Akira…Kaede… Akira & Kaede: chiu chiu…pchiu… Miko: Ehm…guarda che loro si stanno sbaciucchiando…NESSUNO TI SALVERA’ ( con tanto di risata satanica) SONO IO QUELLA CON LA PENNA DALLA PARTE DELL’IMPUGNATURA…AHAHAHAHAHAH… Hana: Ma che fregnacce stai a dire??? Miko: Va beh…lasciamo perdere che è meglio. E poi….voi dueeeeeeeee…avete si o no finito di sbaciucchiarvi…insomma un po’ di decenza… Akira & Kaede: Ma tu stai zitta…noi ci stiamo solamente adeguando a quello che hai scritto…continuiamo…Hana-chan vieni anche tu… Hana:Si arrivo!!! ( scodinzolando) Miko: Un attimo,state un attimo qua…dobbiamo dire ancora un'altra cosa… Hana Kaede Akira & Miko : TANTISSIMI AUGURI DI BUON COMPLEANNO WITCH…TI VOGLIAMO BENE!!!!
FINE
Finalmente era arrivata la sua festa preferita,Halloween,la festa dei mostri,degli zombi,delle streghe e dei vampiri,la consapevolezza del passaggio ad una nuova vita,il giorno in cui il confine che separa il mondo reale da quello dei morti è tanto sottile che alcuni spiriti vagano sulla terra. L’unico giorno in cui,lui e i suoi ragazzi potevano vagare indisturbati per tutta la notte nella loro città,senza il timore di essere scoperti da qualcuno per la loro vera natura,per il loro credo e la loro strana provenienza. Come ogni anno,avrebbero sistemato le zucche fuori dalla porta della loro casa, per scacciare,come voleva la tradizione gli spiriti malevoli,che,vedendo la luce che era posizionata all’interno della zucca,si spaventavano e vagavano per la città risparmiando quella casa, si sarebbero preoccupati di poggiare un piatto con cibaglie varie sul balcone di casa,con vicino delle candele,affinché quegli spiriti che si avvicinavano a loro capissero che prima di continuare il lungo viaggio,le persone di quella casa gli offrivano il cibo per rifocillarsi. Era senza dubbio la festa che più amavano,quando i bambini bussavano alla loro porta pronunciando la classica espressione americana “ Treat or trick” prima di porgere il loro sacco dentro il quale raccoglievano i dolci e porgerlo verso gli abitanti di quella casa che gli tendevano gentilmente i dolci. Si ricordò che anche lui,quando era bambino,vagava per le strade,vestito da zombi o da fantasma,per divertirsi con gli amici e raccogliere i dolci che una volta tornato a casa mangiava tutto d’un fiato e il giorno seguente aveva un gran mal di pancia,ma era ugualmente felice. Ora quei bei tempi non esistevano più,era troppo grande per fare “ Treat or trick”,la gente di quella città in cui sedici anni fa si era trasferito non era molto propensa a queste bambinate,e così l’unico suo compito era quello di consegnare le caramelle e vagare,a notte inoltrata,quando oramai le strade erano vuote. La sua vita era molto difficile,aveva caratteristiche strane per la sua razza,ma forse perché qualcuno lo aveva fatto diventare quello che era e non era nato così,ma d'altronde vi erano esseri americani,africani,cinesi,francesi,e non ne faceva un dramma. I suoi ragazzi erano delle creature perfette,la pelle nivea,gli occhi scuri e i capelli neri,eleganti e con un corpo da favola,tutto il contrario di lui. Si,lui era diverso,ogni volta che si trasferiva in qualche posto,non trovava mai nessuno simile a lui,forse per i suoi capelli,troppo rossi,per lo standard giapponese,americano,africano,cinese,forse solamente in Francia era una cosa abbastanza normale,la sua pelle ambrata,troppo strana per una persona con i capelli rossi,aveva sempre pensato di essere venuto male,negli anni aveva cercato di cambiare,aveva provato soluzioni chimiche e creme strane per provare a schiarire la propria pelle,ma nulla aveva funzionato. Aveva continuato a condurre la sua vita normalmente,la mattina dormendo e la sera a lavoro in un locale notturno,chiamato “ Evil Eyes” ,dove lui lavorava come ballerino-spogliarellista,mentre i suoi ragazzi facevano i baristi. Fortunatamente in quel locale parecchio alternativo,dalla musica assordante dai contenuti non molto casti e dalle tonalità forti e lugubri,dalle divise di pelle lucida,alle pareti nere come la pece e ornate da disegni di pipistrelli,teschi e catene,non si facevano scrupoli ad assumere più persone alla volta,soprattutto se queste erano di bella presenza,in cerca di soldi,pronti a qualunque lavoro gli venisse proposto, e senza problemi di orario per il rientro la notte. E così ora lavoravano tutti in quel posto,frequentato la notte dalle più disparate persone o creature di quel mondo. Anche questa notte,era in camera sua,che non divideva affatto con gli altri due,infatti,in quella grande casa avevano quattro camere da letto,tre erano occupate da ognuna dei componenti della casa mentre la quarta veniva usata per il loro momenti di intimità,quindi sempre,ma per cambiarsi,ognuno andava nella propria dove teneva i vestiti,si stavano tutti preparando per uscire quella notte,che nella sua ragnatela di stelle gli aspettava per le strade,con i loro abiti belli,per un nuovo festino di sangue. Completamente vestito Hanamichi uscì dalla sua camera,bussando in quella di Kaede,il primo dei suoi ragazzi,colui che lo aveva reso come era ora,che lo aveva sedotto e fatto innamorare di lui,spalancando la porta potè osservare che non era affatto solo ed era stato raggiunto dal secondo dei suoi ragazzi Akira,lui era stato il compagno di Kaede prima che quest’ultimo adescasse il rosso, e solamente dopo alcuni mesi da quando si erano messi assieme,avevano deciso che in tre si poteva stare meglio e grazie anche alla bellezza e sensualità che il moro emanava si erano convinti che quella persona faceva per loro. Ora erano davanti a lui,bellissimi come sempre, i vestiti neri di pelle gli fasciavano le gambe,gli anfibi neri gli davano un’aria pericolosa,la maglia nera aderente di uno e la maglia bianca tutta sfilacciata dell’altro,gli faceva sembrare ancora più sexy e irraggiungibili. Entrambi rimasero piacevolmente sorpresi dall’abbigliamento che il rosso aveva scelto per quell’occasione,di certo non sfigurava tra gli altri due,anch’egli portava degli anfibi e un pantalone di pelle con delle aperture appena sotto le natiche,che contribuivano a fare sbavare gli altri due,una maglietta rossa con due dragoni neri intrecciati,tutto ciò metteva in risalto la capigliatura rosso fuoco modellata con il gel,che serviva a renderlo ancora più attraente e smaliziato agli occhi degli altri due.
<< Sei bellissimo Hana-chan>> disse Akira,esibendo un bellissimo sorriso verso il rosso, << andiamo a divertirci…>>
<< Andiamo a lavorare>> lo corresse Kaede,parlando con la sua solita voce roca che contribuiva a accaldare i due ogni volta che la sentivano,sembrava la voce di una persona in procinto di un orgasmo.
<< come sei pignolo…ma dopo il dovere ci aspetta il piacere…>> puntualizzo Akira,conscio che dovevano andare a lavorare per un’ora,perché non avevano trovato nessuno che gli sostituisse.
Dall’armadio a muro presero infine il mantello che completava il loro travestimento,ora erano pronti,ma Kaede gettando lo sguardo sul rosso si accorse che c’era ancora qualcosa che non andava bene, si avvicinò così pericolosamente a lui,gli afferrò il braccio,facendolo sedere sul letto. Anche lui si avvicinò subito dopo portando con se un cofanetto con della cipria che serviva a dargli una colorazione più anemica di quella che sfoggiava e una matita nera per rendere i suoi occhi ancora più profondi e ipnotici. Prima di prendere in mano il batuffolo della cipria tra le mani, si avvicinò a lui,alle labbra rosse come il sangue e le baciò dolcemente,Hana al semplice contatto dischiuse le labbra facendone uscire la lingua rosea e inserendola nella bocca del moro davanti a lui,andando a toccare la sua lingua,il palato e i canini aguzzi,ritraendola poi un instante dopo interrompendo in questo modo anche il bacio. Il moro gli aveva leccato un’ultima volta le labbra,quel giorno non lo avevano ancora fatto ed erano colmi dal desiderio. Akira era rimasto in disparte ad osservare gli altri due baciarsi,non voleva rimanere insoddisfatto,così,mentre il moro iniziava a stendere un primo velo sottile di polvere bianca,iniziò ad accarezzare morbidamente i pantaloni del rosso proprio sul davanti,su quella protuberanza resa ancora più accentuata dai pantaloni di pelle. In pochi attimi sentì chiaramente qualcosa crescere all’interno dei pantaloni e alcuni gemiti sfuggire dal proprietario,si convinse allora che il momento fosse arrivato, sbottonò delicatamente i pantaloni,stando attendo a riuscire a toccare lo stomaco del rosso e raggiungere in questo modo la sua pelle vellutata, fece scendere la cerniera mettendo in mostra l’erezione del rosso contenuta in uno stretto perizoma di pelle,che dovevano portare per non fare inutili pieghe nel pantalone. Era incredibile come,poche carezze bastassero per far incendiare il corpo del rosso,anche ora infatti,quest’ultimo era parecchio accaldato,Kaede guardava ogni tanto il moro più in basso di sfuggita lanciandogli un’occhiata di rimprovero per quello che faceva in quel momento,il rosso per tutta risposta si agitava a quelle carezze intime che gli venivano rivolte,il membro ormai messo a nudo del rosso richiedeva piena soddisfazione da parte di quella bocca famelica che avanzava nella sua direzione. Lo prese completamente all’interno del suo antro caldo strappando un gemito soffocato ad Hana che si morse le labbra per non gemere incontrollatamente come era solito fare, l’altro iniziò lentamente ad andare su e giù sopra quella carne vellutata,incitando l’altro a muovere il bacino per seguirlo, dalla parte accanto,Kaede era ancora intento a truccare il rosso,incontrando qualche notevole difficoltà quando questo involontariamente si muoveva e urlava.
<< Akira!!!!!!!!!!!!!!!!!>> tuonò Kaede,che era passato alla matita sugli occhi,ma che non gli poteva mettere in quanto aveva paura ti cavargliela all’interno dell’occhio se non stava attento.
<< Mmmm>> fu la singola risposta del moro che non riusciva bene a parlare con la bocca piena di saliva e degli umori del rosso,per non parlare di un altro impedimento più voluminoso che gli occupava la bocca.
<<La vuoi piantare…se fai così arriveremo in ritardo come sempre…aspetta almeno che gli metta la matita>> disse stizzito,ma l’altro non aveva ascoltato la benché minima parola ed infatti aveva ripreso il suo lavoro, Kaede capì che l’unico modo che aveva di poter finire di truccarlo era quello di fare venire il rossino. Conscio di ciò si abbassò anche lui sul membro del rossino leccando le parti che rimanevano scoperte dalla bocca di Akira,il rossino osservando la scena che si presentava nelle sue…ehm…parti basse,aveva i suoi bellissimi ragazzi attaccati che leccavano e succhiavano con impegno per dargli piacere prima del lavoro, allungando le mani, artigliò i capelli setosi di entrambi per ricevere al meglio quel piacere. Sentiva distintamente la lingua di entrambi che lo percorrevano,poi fermarsi e leccare entrambi lo stesso punto,andare nuovamente ai vertici opposti,Kaede gli stimolava i testicoli costatandone la pienezza e la sfericità e Akira gli tintillava la punta con brevi lappate e baci,quella duplice carezza ebbe un effetto devastante sul rosso che emise un unico basso e roco gemito,che gli altri due riconobbero come il raggiungimento dell’orgasmo e si scansarono di fretta recuperando un asciugamano per ripulirlo dal proprio seme. Stremato sul letto con aria beata sul volto giaceva il rossino,completamente ripulito dal precedente orgasmo,di fianco a lui seduti sul letto gli altri due si preoccupavano di risistemare i vestiti del rosso,come se nulla fosse successo.
<< Hana…tesoro,svegliati,ti devo finire di truccare poi ci aspetta una lunga serata>>
Ubbidientemente il rosso si sollevò dalla sua posizione attendendo pazientemente il suo make-up completato dalle abili mani del volpino. Finalmente erano tutti pronti,indossando tutti un mantello nero dal collo alto uscirono di casa ricordandosi di sistemare fuori dalla porta dei vassoi ricchi di dolciumi vari per i bambini. La strada era già piena di gente,gli passarono accanto un gruppo di bambini,tra cui spiccavano un piccolo Frankstei,un fantasma,una bambina vestita da principessa e un lupo mannaro,ai lati tenevano le buste già colmi di dolci,questi si girarono ad osservare i tre vestiti da vampiri,soprattutto la bambina ne rimase molto colpita. Anche le case erano ornate a festa, scheletri calavano dalle grondaie,festoni a forma di zucca,piccole zucche intagliate,teschi finti e gatti neri,facevano da cornice a questa festa in tutte le case. Man mano che avanzarono per le vie del centro si resero conto che la gente era sempre più numerosa,e oltre ai bambini si potevano incontrare anche adulti travestiti per la festa,loro si mischiavano bene tra la folla. La luna non era ancora alta nel cielo,e la vera festa iniziava solamente tra un paio d’ore,giusto in tempo per quando sarebbero usciti da lavoro. Entrarono in una via secondaria del centro,era un club privato quello dove lavoravano loro, fuori infatti vi era Akagi il buttafuori del locale,che se vedeva persone che non conosceva o non segnate nella lista degli habituè gli mandava via a suon di pugni,fortunatamente a loro non era mai capitato. Il gorilla si era appena girato nella loro direzione e abbassando lo sguardo in segno di saluto e li fece entrare. Il locale era già abbastanza pieno,per l’occasione era stato adornato con ghirlande arancioni alle pareti,le tovaglie sui tavoli erano dello stesso arancione con rilievi neri. Una ragazza che frequentava il locale venne ad accoglierli,o più precisamente ad accogliere Kaede,era una ragazza insignificante per lui,come tutte d’altronde,ma lei non la sopportava veramente,la trovava oca giuliva sino al midollo,da poco tempo a quella parte aveva anche scoperto il perché era sempre li tutte le sere,lei era la sorella di Akagi. Questa sera indossava un vestito rosa da principessa,che,invece di essere lungo sino ai piedi come doveva essere,era corto,non arrivava neanche a metà gamba,da lì si iniziavano ad intravedere le calze a rete dello stesso rosa e delle scarpe di una strana tonalità di rosa che preferì non approfondire, come ogni volta,non la guardò in faccia,si limitò solamente ad accennare un segno di saluto,e notando solamente in quel momento che i suoi ragazzi non c’erano più e si trovavano molto più avanti di lui. Lasciò così tutte le ragazze del locale sbavanti al suolo e collassate per la somiglianza con il personaggio che voleva interpretare; ma le sorprese non erano ancora finite,dinanzi a lui,si parò una diavoletta,si chiamava Ayako ed era la ragazza di un cameriere che lavorava nel club.
<< Sei veramente figo Rukawa…realistico veramente,un giorno con il tuo fascino e il tuo sex-appel ti chiederò di fare da modello per le mie foto. Belli i denti come hai fatto ad attaccarli così bene>> Ayako era un’artista,oltre a dipingere quadri,faceva anche la fotografa,era a conoscenza della relazione con Hanamichi e Akira,molte volte aveva chiesto al rossino di posare per i suoi quadri ma non aveva mai ottenuto una risposta positiva.
<< Grazie ma non credo di poter accettare,non voglio che qualcun altro mi possa vedere, e si sono stato molto attendo ad attaccarli>> era stato colto di sorpresa,non si era accorto che durante il tragitto gli si erano allungati e appuntiti i canini,quindi anche i suoi ragazzi dovevano essere nella stessa situazione,meno male che si erano vestiti come tutti gli altri anni da vampiri,quali erano,e nessuno avrebbe notato la differenza. Akira era già a lavoro e stava servendo un drink ad un ragazzo seduto al bancone che si prendeva parecchia confidenza,forse troppa, dall’altro lato su un cubo ballava,coinvolto dalla musica mimando inconsapevolmente gesti sensuali. Ragazzi e ragazze sbalordite dello spettacolo che avevano davanti agli occhi lo fissavano spudoratamente,mentre alcuni iniziavano a ballare seguendo il suo ritmo, non riusciva a crederci,era geloso anche di tutte quelle altre persone, il mondo intero doveva capire che Hanamichi Sakuragi e Akira Sendoh erano solamente suoi,suoi e di nessun’altro. Ogni qualvolta qualcuno si avvicinava troppo a loro desiderava afferrarli fortemente e ridurli ad una bambola priva di sangue,avrebbe fatto una scorpacciata del sangue di tutte quelle persone che li osservavano,come in questo preciso istante. Raggiunse Akira che stava servendo il secondo drink della serata sempre al solito ragazzo che gli lanciava occhiate piuttosto eloquenti,quella situazione,rifletté,non gli piaceva proprio per nulla,doveva intervenire subito.
<< Tesoro, quei due ragazzi hanno ordinato un bloody mary e un gin tonic,non preoccuparti qua ci penso io…>> disse fissando in cagnesco il ragazzo dall’altra parte del bancone.
<< Bei dentini Kacchan>> gli sussurrò all’orecchio << tranquillo sto facendo da bravo,ma ti dovresti preoccupare di più per Hana,quella tipa se lo vuole sbranare,ma se non sta attenta sarà lei quella ad essere sbranata per prima…>> si spostò dall’altro lato del bancone iniziando a preparare quello che gli era stato ordinato. << Miyagi,vieni è pronta l’ordinazione del tavolo 5>>
Il ragazzo venne prendendo i bicchieri sul vassoio e portandoli verso il tavolo richiesto,tutto il locale in quel momento si era fermato a guardare il rosso che era rimasto a petto nudo e ondeggiava le anche sensuale,accanto a lui era salita una ragazza che si strusciava ben bene sul corpo del rossino,il quale non la poteva assolutamente scansare,anche se avrebbe voluto,altrimenti sarebbe stato licenziato,e quei soldi gli servivano. Al giorno d’oggi il sangue di buona qualità costava molto.
<< veramente un pezzo di figo quel rossino,lo conosci??>> aveva domandato il ragazzo che interagiva con Sendoh prima dell’arrivo del volpino.
Sendoh e Rukawa si guardarono prima di continuare ognuno la propria mansione senza rispondere a quel ragazzo così tanto irritante.
<< Sai per caso a che ora smonta da lavorare?? Avrei proprio in mente un posto carino dove portarlo…>>
<< Stai ancora parlando sottospecie di licantropo uscito male??>>
<< Mi chiamo Mitsui,barista indisponente e antipatico>> gli rispose di rimando.
<< Quel ragazzo… è il mio ragazzo…>> intervenne Sendoh che aveva seguito il discorso e doveva assolutamente intervenire.
<< …e il mio ragazzo>> terminò la frase Kaede lasciando atterrito Mitsui,che in un secondo momento lo guardò con un’aria maliziosa.
<< Oh Kami…volete un nuovo membro…in tutti i sensi per la vostra schiera di ragazzi??>>
<< Come ti permetti!!! Lui è speciale,nessuno può competere,e noi lo amiamo. Ma non dobbiamo di certo giustificarci con te…schifoso umano>>l’ultima parte della frase l’aveva pronunciata a bassa voce e solamente Akira era riuscito a captarla.
Il ragazzo di nome Mitsui non aveva più commentato,aveva capito dagli sguardi che non era molto prudente continuare a parlare e ad insistere sull’argomento. Il locale era colmo di gente,ragazzi irriconoscibili trasformati dai costumi e dal trucco,danzavano avvinghiati l’uno all’altro in quella notte di ottobre,Kaede si girò per controllare l’orologio a muro,erano le 23.30 era il momento di smontare dal turno ed andare a divertirsi,si tolse il grembiule scuro indossato per l’occasione,recandosi a recuperare entrambi i suoi ragazzi che,avvinghiati,ballavano sul cubo,la testa del rosso era appoggiata al collo del moro,dalla sua posizione non vedeva bene,ma gli sembrava che dal collo di questo scendessero piccole gocce di sangue. “Il piccolo Hana ha fame” decretò il volpino che si mosse velocemente per tirargli fuori dal locale prima che combinassero qualche guaio irreparabile. Si mosse più veloce per riuscire ad oltrepassare la folla che si era creata tra i due ballerini che animavano la festa,quando,quasi arrivato alla meta sentì un brivido lungo la colonna vertebrale,qualcuno si era attaccato al suo braccio, quello che vide non gli piacque per nulla,la dolce sorella del buttafuori si era avvinghiata come una sanguisuga al suo braccio e pareva proprio non voler mollare la presa. Con molto schifo le diede uno spintone gettandola tra la folla urlante che proprio in quel preciso momento aveva iniziato a pogare,inutile dire che fu travolta in pieno e schiacciata al pavimento. Il volpino finalmente riuscì ad agguantare il braccio del rosso tirandolo un po’ verso di se per con l’intento di farlo voltare,al primo tentativo non ebbe un buon risultato,riprovando poi,questo si girò,leggendo negli occhi del suo amante che il loro turno era finito e che la loro festa sarebbe iniziata non appena avrebbero varcato la porta del locale. Scese in fretta portandosi dietro anche Akira,si infilarono nuovamente i mantelli e uscirono tutti assieme salutando il buttafuori che combatteva con quattro ragazzetti che cercavano di befarlo per riuscire ad entrare. La notte era più fredda di quello che pensavano,tuttavia coprendosi con il loro lungo mantello si riparavano un po’,Hana si era sistemato tra i due mori per essere più riparato dal vento. Camminarono per una buona mezz’oretta,arrivarono finalmente nei dintorni di casa loro,non avevano ancora voglia di rientrare a casa, avevano sempre più freddo e ciò era dovuto alla mancanza di nutrimento,dovevano adescare qualcuno per riuscire a mangiare un po’ di sangue caldo,ma in giro non c’era assolutamente nessuno,tutti infatti sembravano essere scappati con l’arrivo del vento. Tristi e infreddoliti si dovettero recare a malavoglia dal loro fornitore di sangue di fiducia. Era un vampiro che aveva trovato un posto la notte come inserviente nell’ospedale e grazie a lui potevano di nutrirsi a caro prezzo di sangue di buona qualità. L’ospedale non era molto lontano da casa loro,per quello lo conoscevano bene, bussarono alla porta sul retro,dopo pochi minuti un ragazzo moro e con gli occhiali gli venne ad aprire,con un sorriso gentile che gli incorniciava il viso pulito.
<< Salve Kogure-san…abbiamo i soldi,siamo disposti a pagare bene per tre dosi di sangue buono...>> disse Kaede senza presentarsi,oramai Kogure-san gli conosceva benissimo e non aveva bisogno di sapere chi fossero quelle persone,anzi,quei non morti.
<< aspettate un attimo>> disse prima di scomparire all’interno per poi ritornare con una busta di plastica azzurra con dentro tre sacchetti di sangue << queste sono di oggi…sono state richieste per un trapianto,ma il paziente non è sopravissuto,così me ne sono appropriato. Fanno **** yen,alla prossima>>
<< Grazie. Buon Halloween>> questa volta fu Sendoh a parlare. Tra le mani teneva i sacchetti di sangue,già pregustando il momento in le avrebbero aperte e se ne sarebbero saziati.
Kaede e Hanamichi nel mentre che lui ritirava la cena si erano appartati in un angolo di strada buio,e si baciavano con ardente passione,facendo scontrare a ogni cambiamento di parte i canini affilati con i quali si ferivano e immediatamente leccavano via il tanto bramato sangue del compagno amato. Era tutto così semplice,come quando era iniziato,quando c’erano solamente loro due a darsi piacere,ad accarezzarsi,ad amarsi,poi aveva conosciuto Akira,avevano aperto la coppia a nuove esperienze,e lui dalla pelle candida era diventato il loro amante,il loro amore,per tutta la vita. Si erano nuovamente incontrati in quel vicolo buio e la loro passione si era riaccesa anche per Akira,che non aveva resistito alla scena che si svolgeva davanti a lui. Le labbra giunte,le lingue che si avvolgevano l’una nell’altra,i canini che sforzavano la pelle sotto di se andando a tagliarla,il sangue che percorreva le labbra e scendeva verso i menti e solo in fine una lingua rosea che andava a raccogliere quella goccia vermiglia,accendendo in lui un fuoco che eterno bruciava nel suo sangue. La mano di Akira andò e poggiarsi lievemente sul braccio di Kaede che a quel contatto si riscosse dal bacio gettandogli un’occhiata incomprensibile,era scocciato ma anche amorevole,non si riusciva proprio a comprendere. Sta di fatto che dopo il richiamo riuscì,anche se a mala voglia a staccarsi dalla calda e accogliente bocca del rosso,che ancora ricercava il contatto. Il volpino si spostò verso l’altro moro lasciando il rosso a fissarlo con le labbra spalancate in cerca nuovamente di un contatto che non sembrava proprio voler arrivare, quindi,resosi conto di ciò riprese a seguire i propri ragazzi,che incuranti di quello che accadeva a lui si stavano recando a passo ritmato verso casa propria.
Dopo 15 minuti di cammino,finalmente,con gioia di tutti e tre, avvistarono il portone della loro casa,aprendo il cancello notarono che il cibo sul balcone non c’era più,gli spiriti avevano apprezzato il banchetto che loro gli offrivano,anche i bambini dovevano aver apprezzato,perché le caramelle e i dolciumi rimasti erano pochissimi, sembrava che tutto fosse riuscito per il meglio quella notte,ora avrebbero concluso il tutto,il loro rapporto,la loro orgia di piacere. La casa all’interno era completamente buia fatta eccezione per la luce arancione che arrivava dalla zucca intagliata che avevano posizionato all’inizio della scala, c’era incredibilmente freddo,non avevano attaccato il riscaldamento,in fondo non era ancora iniziato novembre,ma a quanto pare,era arrivato il momento di accenderlo,perché faceva maledettamente freddo all’interno,anche se loro sapevano benissimo come poter scaldare i propri corpi,senza un calore artificiale.
<< Ho una fame pazzesca!!!>> disse Hanamichi provocando un sorriso divertito sul volto dei due,in fondo il rosso era ancora un bambino.
<< Sediamoci,Kae prendi i bicchieri non mi va di mangiare succhiando da una bustina di plastica… e porta quelli lunghi…>> disse mentre Kaede tirava fuori dall’armadio tre bicchieri e li accomodava elegantemente in un bicchiere prima di poggiarli sul tavolino in vetro davanti al divano,dove Akira e Hanamichi si scambiavano le sacchette di sangue assieme a qualche piccolo e casto bacio sulle labbra.
<< Ehi voi…non vi divertite senza di me… dammi il bicchiere Hana che te lo verso.>> disse mentre Hanamichi gli porgeva il suo bicchiere che lentamente veniva riempito dal liquido rosso,nel momento in cui gli occhi del rosso scintillavano di nuova luce,come sempre accadeva alla visione o al contatto con quella particolare sostanza.
<< E a me non lo versi Kacchan???>> sospirò con aria offesa Akira che non aveva visto il suo bicchiere riempirsi.
<< Tu lo puoi fare anche da te. Lui è il nostro cucciolo…>> non era una risposta,ma non ammetteva che venisse contestata.
Senza ribattere,prese il sangue e lo versò dentro il bicchiere prima di buttare uno sguardo agli altri due,che con il bicchiere stracolmo aspettavano solamente che anche lui si mettesse al pari. Tutti e tre,scambiandosi uno sguardo d’intesa avvicinarono le labbra al bicchiere,andando a sentire il profumo acre e intenso del sangue, per poi allungare la lingua alla ricerca della sua vellutatezza. Si inebriarono tutti della sua consistenza,solo allora poterono assaporarlo completamente,nel mentre che il bicchiere in poche sorsate veniva svuotato del suo contenuto,si staccarono tutti dal bicchiere mostrando le labbra ancora carminie. Posarono i bicchieri, ora le loro mani erano libere,iniziarono immediatamente a vagare tra i corpi che pian piano si allacciavano sul divano. Hanamichi vagava tra i due cercando di ricevere delle carezze da entrambi,che tuttavia non lo calcolavano e preferivano al contrario scambiarsi effusioni tra di loro. La bocca di Akira veloce passava su quella del volpino che oramai senza pudore gemeva nella bocca dell’altro,che si occupava amorevolmente della lingua che gli invadeva la bocca,accertandosi di succhiarla,leccarla saggiandone la consistenza morbida e accompagnarla nella propria bocca. Poi udirono entrambi un gemito, si girarono e osservarono la scena stupenda che i loro occhi si erano persi. Hanamichi era seduto nella poltrona davanti a loro, a petto nudo giocava con i suoi capezzoli,succhiando con la bocca un lecca lecca colorato,che faceva entrare ed uscire dal caldo antro,dal quale cadevano verso il basso piccoli rivoli di saliva, i pantaloni tesi tirati sul davanti e sul punto di scoppiare,e ciliegina sulla torta,gemeva con gli occhi puntati nella loro direzione. Non riuscivano a crederci,non avevano visto il loro amore mentre iniziava quello spettacolo stupendo, decisero così di avvicinarsi a lui,che non aveva mai sciolto il suo sguardo da loro.
<< Cucciolo…perché non ci hai avvisati che avevi voglia…scusaci…ora pensiamo a te…>> disse Kaede mentre gli accarezzava dolcemente i capelli di seta e gli depositava dei baci veloci sulla bocca. Anche Akira si era avvicinato a lui,staccandogli la mano dal proprio corpo e la sostituì con la sua,mentre si portava la mano ambrata alla bocca per baciarne le dita una ad una. Il dolciume scivolò velocemente dalla bocca del rosso che gemendo aveva aperto troppo e ora giaceva proprio all’altezza del suo piacere costretto,dove gli occhi dei mori cadevano ogni tanto. Il volpino aveva iniziato a baciare le labbra del rosso sempre con maggiore foga,con una mano gli avvicinava il viso alla propria bocca,l’altra si era intrecciata con quella del rosso,che ad ogni affondo della lingua di Rukawa nella sua,stringeva più forte possibile,quando il piacere attraversava il suo corpo e scendeva sempre verso quell’unico punto verso il basso,dove tutto il suo sangue si era raccolto,e che ora faceva pulsare vivacemente il suo membro che nessuno aveva ancora soddisfatto nonostante l’urgenza. Sendoh nel mentre gli leccava e succhiava i capezzoli,titillandoli con la lingua e facendo gemere più forte il rosso a ogni lappata, si spostava lentamente verso il basso,non era infatti solamente il rossino che voleva soddisfare i propri desideri,anche lui voleva poter assaggiare il piacere di quest’ultimo,per questo continuava la sua camminata verso il bottone dei pantaloni,poter vedere il rossino in perizoma di pelle lo faceva arrappare a dismisura. Infatti la carne liscia e soda rimaneva compressa nel velo di pelle che lo vestiva stupendamente e mostrava ogni particolare,per non parlare del retro,quando poteva osservare le natiche sode così ben divise da quel filo che le tagliava a metà e le faceva sembrare ancora più tonde,morbide e gustose. Quell’indumento intimo,nascondeva per i due mori una delle sette meraviglie del mondo. E ora era ora di scoprire quella meraviglia. Quando ancora Kaede gli teneva impegnato la bocca,baciandolo con foga come piaceva a lui, Akira aveva iniziato lentamente a sbottonare i pantaloni del ragazzo sotto di lui,usando le mani e con l’ausilio dei denti,che aveva accuratamente fatto tornare normale per non provocare tagli a quella pelle dorata, quando il bottone fu slacciato potè dedicarsi alla cerniera. Il rosso ansimava pesantemente,vedeva il suo petto alzarsi e abbassarsi in maniera sregolata,nel mentre che emetteva gemiti soffocati nella bocca del volpino che non si era ancora staccato da quella bocca carnosa che rispondeva amorevole ai suoi baci e osservava ogni tanto il moro che era intento a prendersi cura delle sue parti basse.
<< S….spo…spogliami Aki….>> sospirò Hanamichi staccandosi per un momento dalla bocca insaziabile del volpino che non si stancava mai di baciarlo,avrebbe continuato anche per tutta la notte,anche se certo,gli piaceva anche altro,gli piaceva affondare nel suo corpo morbido come il burro,stimolare la sua virilità fino a che questo stremato non gli implorava di prenderlo completamente, i baci che dava Akira,la sensazione di fare la parte attiva e passiva nella coppia,la sensazione di pienezza,ma nulla poteva essere più gratificante di esplorare la sua bocca. La risposta fu scontata e non arrivò tramite voce,ma nelle azioni del moro che gli abbassò velocemente i pantaloni,mettendo a nudo tutto il suo ben di Dio, e rimanendo piacevolmente compiaciuto dal fatto che il rosso era già completamente duro,ed era un vero e proprio spettacolo per i suoi occhi,notò che anche Kaede si era staccato lasciando il rossino libero di poter ansimare e gemere a più non posso,e si era abbassato per attendere la liberazione del membro del rossino. Quel rossino gli faceva entrambi andare in brodo di giuggiole,per essere più precisi gli faceva proprio arrappare ogni volta che iniziava a farsi più caldo. I pantaloni di pelle furono sfilati in un batter d’occhio,si fermarono un momento per osservarlo, era nudo ora,aveva solamente quel pezzo di pelle nera che non copriva nemmeno quello che doveva,infatti l’eccitazione del rosso compariva da sotto l’indumento per buona parte,sgocciolante di aspettative e di piaceri proibiti. Lo desideravano entrambi ardentemente,ma volevano fare con calma,come sempre,godendosi la voce roca e carica di piacere.
<< Andiam…aaah su…>>
Fu sempre Hanamichi a parlare,cercando di far scemare il piacere dal suo organo congestionato,duro,palpitante e bagnato che fiero svettava verso il suo stomaco,fu il primo ad alzarsi,era lento,le gambe gli tremavano,il corpo era fiacco,i suoi umori colavano nelle gambe,si mosse con cautela,mentre gli altri due lo osservavano così tremendamente sexy raggiungere il tanto ambito letto, quando fu circa a metà scala,gli altri due decisero di seguirlo, si levarono le maglie e la camicia che abbandonarono sul divano, prima di dirigersi con gli occhi colmi di piacere verso il loro amante,che era riuscito ad arrancare sino alla cima delle scale e tenendosi sul muro si dirigeva verso la camera e il tanto ambito letto,dove poteva finalmente ricevere l’agoniato piacere. A distanza si trovavano gli altri due che durante il percorso dal divano alla camera da letto,si scambiarono qualche bacio e qualche toccatina nelle zone erogene per poter raggiunger più in fretta l’orgasmo che sopraggiungeva a vista d’occhio non appena lanciavano uno sguardo al corpo del rosso così seducente. Entrando nella camera da letto,lo trovarono sdraiato,lo sguardo perso nel vuoto,le sue mani stimolavano il corpo,come lo avevano trovato la prima volta,ripercorrendo la scia che i suoi ragazzi avevano prima tracciato con la bocca o con la lingua,e arrivando al proprio organo che aveva iniziato a maneggiare con grande vigore,sino a che non sentì una mano forte che bloccò la sua,osservando a chi appartenesse,scoprì che era il volpino,che ora stava completamente nudo,inginocchiato accanto a lui e incominciava una lenta carezza su di lui, Akira in un angolo della stanza si spogliava più velocemente possibile cercando di mantenere un contatto visivo con lui.
<< Preferiresti darti piacere da solo piuttosto che vedere noi che lo diamo a te e sentire il nostro corpo dentro il tuo?>> domandò Kaede.
<< I…io…immagin…che siate voi…a leccarmi…e a…toccarmi…e …g…godo…da matti…m…ma…se proprio insisti…>>
Kaede era rimasto colpito dall’affermazione che il rosso aveva dato,aveva scoperto a cosa pensava il suo rossino quando aveva voglia e non c’era nessuno che poteva soddisfarlo,alle sue voglie alle sue fantasie, quando tutte le volte che era andato in camera sua la mattina e lo aveva trovato completamente ricoperto dal suo seme,e sorrise dolcemente.
<< Ti voglio>> disse solamente il volpino prendendo il membro del rosso completamente in bocca,moriva dalla voglia,quella risposta che aveva dato lo aveva fatto eccitare,al solo pensiero,voleva dargli modo di ricordare qualcosa di più vivido,lentamente suggeva e succhiava,succhiava e leccava,depositava baci e lo riprendeva in bocca, gli baciava la punta e leccava l’asta,continuava a leccarlo all’infinito,scendeva giù spedito e gli leccava i testicoli,li baciava e gli prendeva ad uno ad uno nella propria bocca,con le mani allargava le natiche. Il rosso alzava il bacino e gemeva nel sentire la lingua del volpino finire proprio lì a giocare con i suoi anelli di carne,inserirla all’interno di quell’antro caldo,sforzarlo e farlo gridare,allargarlo ancora e sentire delle mani artigliarli la testa e spingerlo a prenderlo più affondo,muovendo il bacino per ricevere più soddisfazione,più appagamento. Che gli venne data quando anche Akira si avvicinò a lui,che con la mano lo cercava e lo guidava sopra la propria bocca,alla ricerca di un maggiore contatto,per assaporare il sapore,del piacere del moro. Il pene di Akira fu inglobato nella bocca del rosso che lo accoglieva amorevolmente e lo succhiava a più non posso mentre anche lui riceveva lo stesso trattamento,osservando il volpino che energicamente succhiava il dolce Hanamichi. La loro natura di vampiri di solito non prevaleva nell’atto sessuale,tranne alcune volte,durante le quali,diventavano delle vere e proprie bestie assetate di sangue,si tagliavano mordevano,ma ritrovavano sempre la ragione prima di perdersi nell’oblio. In quel momento nei loro occhi si leggeva solamente amore e complicità,voglia di dare piacere e voglia di riceverne,l’unico che adempiva a quest’ultimo punto era solamente il rosso che riceveva da Kaede e dava ad Akira,il quale non resistette molto a quel bocchino fatto dalla più bella creatura ultraterrena,si svuotò di colpo nella bocca di questo che non fece nulla per evitare il getto caldo e appiccicaticcio,anzi,si preparò a riceverlo e a riempirsi la bocca del nettare perlaceo che gli riempì le fauci e parte della faccia,ma non se ne curò molto,l’unica cosa che fece fu quella di ingoiare il più possibile e arrivare con la lingua dove poteva a raccogliere il resto,dopo aver assaporato il suo ragazzo,non resistette più,e fu il turno di Kaede di ingoiare il piacere di Hanamichi,leccarsi le labbra e ripulirlo diligentemente da possibili residui. Erano stremati,col fiato corto,sdraiati sul letto riempivano i polmoni di aria per la prossima fase,che incominciò non appena Kaede si tirò a sedere,non era stanco come gli altri due,d'altronde,non era venuto al contrario degli altri due e ora reclamava di ricevere il suo piacere. Si sedette sul letto poggiandosi pigramente alla spalliera del letto osservando con una strana luce negli occhi gli altri due,ancora accoccolati vicini si stavano riprendendo lentamente, il viso di Akira si alzava dallo stomaco del rosso mentre questo riemergeva da sotto le gambe del moro,analizzando lo strano sguardo del volpino. I due sdraiati capirono ben presto cosa stava a significare quello sguardo,era palese che aveva una certa voglia e urgenza di farlo,almeno con uno,ma sarebbe stato meglio con tutti e due, si alzarono da quella posizione anche se Akira stava molto bene così appoggiato alle parti basse del rossino. Una carezza si posò sopra i due corpi avviluppati che si sgrovigliavano da quell’abbraccio e si tendevano alle carezze del volpino che non voleva perdere altro tempo,voleva soddisfare la propria voglia,e lo avrebbe fatto in quel preciso momento,anche se gli altri due non ne avevano voglia.
<< Ho voglia Hana…permettimi di entrare dentro di te…non sono ancora venuto al contrario di voi due,fammi godere con il tuo calore,fammi sciogliere all’interno del tuo corpo così accogliente…>>
Hanamichi lo aveva guardato,il solito sguardo dolce che gli rivolgeva ogni volta che gli chiedeva il permesso di entrare dentro di lui, si alzò con fatica,stiracchiando i muscoli addormentati e avvicinandosi sensuale a Kaede che lo guardava avanzare verso di lui, sempre più sexy e invitante,mentre in viso capeggiava la solita aria strafottente che lo faceva sembrare tanto carino. Lo seguì mentre si posizionava all’altezza dell’inguine di Kaede che gentilmente lo scostò facendolo scendere e mettendolo sdraiato a pancia in su,in modo che anche Akira potesse trarre vantaggio da quella posizione,lo baciò delicatamente sulla bocca sentendo nuovamente il suo sapore della sua bocca unita al dolce sapore del sangue,intanto che il moro gli faceva saggiare il gusto del suo nettare. Dopo pochi secondi il rosso riprese ad ansimare pesantemente nella bocca di Kaede mentre il suo membro si animava di vita propria iniziando a drizzarsi,con grande piacere del Kitsune e di Akira,quest’ultimo si alzò non appena lo vide mettersi pian piano sull’attenti,capendo che il suo momento era arrivato e che presto Kaede lo avrebbe penetrato. Infatti alzò le gambe ambrate verso l’alto mentre si piegava andando a leccare la piccola apertura sotto i testicoli tesi per l’imponente erezione,che crebbe maggiormente non appena la lingua della Kitsune si inserì gentilmente all’interno del suo retto andandone ad allargare i muscoli per la successiva penetrazione,si staccò dopo averlo allargato per bene,posizionando le gambe del rosso sopra le spalle di pelle nivea. Avvicinò maggiormente il suo pene a quell’apertura che sembrava chiamarlo e attirarlo ad entrare per raggiungere il piacere,per accoglierlo meglio fu Sakuragi a afferrare da dietro le anche di Kaede e spingerlo gentilmente verso di lui, non appena la punta si poggiò all’entrata,un’altra distrazione si calò sul rosso,il cui membro fu gentilmente preso in bocca da Akira,quella penetrazione non sarebbe stata per nulla dolorosa,anche se non lo era mai per la sua entrata allenata a ricevere il membro dei mori,ma sarebbe stato un doppio piacere. Finalmente Rukawa si spinse all’interno di quell’antro caldo venendo avvolto da un piacere incredibile e da un calore che lo avvolse completamente mentre esplorava la cavità cercando di sfiorare ogni volta lo stesso punto che faceva gemere il rosso più di quanto non stesse già facendo per la tortura a cui Akira lo stava sottoponendo,leccando e succhiando voracemente il suo membro facendolo uscire e entrare nella propria bocca,alternando i baci a piccoli morsi sulla punta che lo facevano eccitare ancora di più, lo stesso Hanamichi voleva dare piacere al moro che si occupava così amorevolmente di quella parte di lui,ma a quanto pare l’altro non era della stessa opinione e non si spostò dalla sua posizione,prima era stato il rosso a dargli piacere e ora doveva ricambiare. Hanamichi dal canto suo non riusciva più a controllarsi,ad ogni spinta del volpino,il moro succhiava e tintillava la punta con la lingua,e lui esprimeva il suo piacere con gemiti e ansimi, la sua bocca era aperta in cerca di ossigeno, il viso arrossato dal piacere,veniva mosso a destra e a sinistra,con le mani artigliava il lenzuolo,il suo bacino si muoveva ritmicamente a ricevere il doppio piacere,sempre più intenso,che infuocava il suo corpo e gli faceva raggiungere l’estasi. Ogni qual volta apriva gli occhi buttandoli verso il basso incontrava per primo lo sguardo liquido e intenso del volpino che gemeva anche lui a ogni spinta dentro il suo arrendevole corpo,successivamente quelli di Akira che ricambiava il suo sguardo,leccando la sua asta e lasciando scorrere lo sperma sulle sue labbra,a quella visione il rosso non resistette più,per un paio di volte dovette trattenersi per non venire immediatamente,non voleva che durasse così poco. Solamente quando sentì le spinte di Kaede aumentare,come il suo respiro,solo allora lasciò che tutto quel piacere che provava trovasse libero sfogo,stringendo la mano sulla testa di Akira,dopo aver lanciato un urlo,fece uscire tutto il suo piacere,ricadendo senza forze sul letto,mentre anche Kaede si svuotava all’interno di quel corpo arrendevole che lo aveva accolto così amorevolmente. Un minuto dopo si trovò abbandonato sul corpo del rosso che aveva chiuso gli occhi,ma il suo respiro non si era ancora regolarizzato e il suo cuore aveva battiti velocissimi. Akira sfiorava i capelli e il corpo di entrambi con languide carezze,era il suo turno,d'altronde era la loro festa,tanto valeva divertirsi. Ora toccava a lui affondare nel corpo dei suoi ragazzi,avrebbe preso per prima Kaede per far riposare il rosso,non voleva che non godesse bene perché era stremato dal precedente orgasmo,anche Kaede lo era,ma lo avrebbe accolto visto che era ancora duro nonostante fosse già venuto. Prese Kaede per la spalla in modo che si accorgesse della sua presenza,voltandolo lentamente in modo che potesse vedere la sua faccia sorridente,non fece nulla come al solito,si limitò ad alzare un sopraciglio,aveva molto sonno,ma non avrebbe riposato come voleva, lo fece sdraiare come lui prima aveva fatto con Hanamichi, ammirò il suo corpo niveo e i capelli corvini che gli ricadevano sugli occhi semiaperti, allungò una mano verso il cassetto tirandone fuori una bottiglia di birra,la aprì lentamente, quanto il tappo fu aperto il profumo inebriò le narici dei ragazzi stesi sul letto, un’abbondante scia del contenuto venne versato sul corpo del volpino,dal collo sino all’inizio dell’inguine,quella visione fece ridestare il rosso,che attirato dal liquido scarlatto che contrastava con il candore della pelle del Kitsune, in un attimo sia Hanamichi che Akira gli furono addosso,raccogliendo con la loro lingua ogni più piccola goccia di sangue, facendo ricominciare a gemere il moro che sentì chiaramente la lingua morbida sul suo corpo assieme ai canini affilati,che erano cresciuti non appena i due avevano toccato il sangue,lambirgli ogni angolo del corpo. Quando anche il sangue finì,le due lingue si scambiarono un bacio intenso per ricercare nella bocca di ciascuno il sapore tanto amato.
<< Bru…tto… porco…spino…ti decidi…o devi…ancora sbaciucchiarti…>> venne mormorato con voce flebile che costringe ugualmente i due a interrompere il bacio e a farli avvicinare al suo corpo.
Fu quello che infatti accadde,gli aveva li,vicino a lui,entrambi sul suo inguine che lo guardavano come se fosse un’ambita preda,il volpino aprì le gambe,gli altri due intuirono immediatamente quello che dovevano fare, il rossino porse due dita a Kaede che leccò abilmente,facendole entrare ed uscire dalla sua bocca,mimando quello che sarebbe avvenuto poco dopo,quando furono abbastanza bagnate,le tirò fuori andando dritto all’apertura del moro e inserendone piano due, una volta che furono all’interno le allargò adagio in modo che anche il suo ano si allargasse,notò che non fece resistenza e si allargò senza problemi,si girò verso Akira questa volta e, mantenendo le dita della mano destra all’interno di quel corpo caldo e continuare a prepararlo, avvicinò la bocca al suo pene teso in avanti,prendendolo completamente in bocca per lubrificarlo con la propria saliva,emettendo un “plop” ogni volta che lo faceva entrare fin dentro la sua bocca. La lubrificazione durò pochi minuti,ma ad Akira parvero un’eternità,vedere il suo pene entrare ed uscire da quella bocca rosea lo faceva eccitare da morire, quando la bocca del rosso finalmente si staccò,un filo di bava scese dolcemente sul lenzuolo,nello stesso istante estrasse le dita dal corpo del moro per poi odorarle e inserirle nella sua bocca raccogliendone gli umori del volpino. La scena si ripeté anche con Kaede, il moro gli prese una gamba sollevandola verso l’alto per inserirsi meglio all’interno di quel corpo e mettendosi un po’ di traverso per dare la possibilità al rosso di fare quello che desiderava. Si posizionò quindi meglio sul volpino,che si aspettava di baciare le sue labbra rosee,non si aspettava proprio di avere sulla faccia l’altra estremità del corpo del rosso,ma fu grato ugualmente,serrò le mani sulle natiche del rosso spingendolo sempre più vicino alla propria bocca,mentre il rosso si posizionava gradualmente sull’inguine del rosso che emanava ancora il forte odore del sangue andando a inebriare le sue narici,aprì la bocca facendo vibrare la lingua in vicinanza del pene del volpino che aveva diligentemente imboccato Hanamichi,senza aspettare alcun segnale, il rosso dalla sua posizione,cercò gli occhi di Akira e la sua tacita intesa,che arrivò quando questo si fu sistemato meglio e finalmente dopo tanta attesa,con una singola spinta entrò completamente dentro il corpo del moro. A differenza di Kaede che cercava di essere sempre dolce durante l’atto sessuale,riservando al partner mille attenzioni e mantenendo costantemente il contatto con la bocca di questo,Akira,era tutto il contrario,era rude,entrava e usciva senza tanti complimenti dal corpo che gli si offriva,quello del volpino e quello del rossino, cercava solitamente la collaborazione del rosso che conosceva al meglio i punti segreti di Kaede e gli dava piacere mettendoci tutto se stesso,si era così creata ben presto un’intesa tra Akira e Hanamichi,ogni qual volta a stare sotto era Kaede. Il rosso pompava con tutta la sua forza,ricevendone lo stesso piacere da Kaede che lo spremeva di ogni goccia residua,Akira stantuffava abilmente all’interno del corpo latteo,accertandosi di colpire sempre nello stesso punto e sempre con la stessa intensità,il suo corpo danzava ad ogni spinta,si tendeva mostrando i pettorali muscolosi,si riabbassava per uscire fuori e ripetere la spinta,sempre la stessa danza,sino all’infinito. Una goccia di sudore solitaria scese dalla fronte di Akira,giù sino alla mascella,percorrendo la linea dei pettorali,gli addominali,dirigendosi verso la rada peluria dell’inguine in fase di ricrescita,ma fu bloccata dalla bocca di Hanamichi che si spose sino a raccoglierla nella propria bocca saggiandone il salato mischiato al sapore del corpo dell’altro. Akira aumentò le spinte sino a quando non sentì un ansito più forte e gutturale degli altri,provenire dalla gola di Kaede, rivolgendo lo sguardo sul rosso si accorse che la sua bocca era coperta dal liquido perlaceo,seppe di aver colto nel segno e aumento consecutivamente le spinte,affondando sempre con maggior forza,fino a che lo sfregamento in quell’antro caldo non lo fece venire. Ricadde all’indietro,guardando di sfuggita il bacino del rosso muoversi impetuoso all’interno della bocca del volpino che lo accoglieva sino alla fine,toccando i testicoli con la punta del naso ogni volta che entrava più affondo,con le mani gli allargava le natiche inserendo all’interno del corpo il suo dito che mosse velocemente,facendolo entrare ed uscire,questo duplice stimolo lo colse impreparato eruttando tutto il suo seme nella bocca del volpino che invece di mandare giù,se lo fece colare tutto sul viso, uscì da sotto di lui in modo che si potesse sdraiare anche lui. Erano stanchi,stremati, Hanamichi era venuto tre volte,una di seguito all’altra,le loro gambe erano molli,prive di forza,prive di quella forza per farli ancora godere. Hanamichi si rese conto che lui non si era ancora concesso ad Akira,rendendosi conto di ciò,cercò di muoversi,andò vicino al viso di Akira strisciando il suo corpo sopra il lenzuolo,incapace di alzarsi.
<< Aki…>>
<< Si bellissimo…>> gli rispose carezzandogli dolcemente il viso.
<< Non sei ancora venuto dentro di me…io…però…non credo di reggere un altro orgasmo…>>
<< Non preoccuparti,recupereremo domani, sdraiati meglio che ti copro, è quasi giorno e Kae sta già dormendo. Buonanotte piccolo mio.>>
<< Buonanotte Aki.>>
Hana: ehi??? Ma perché le tue fic finiscono sempre con qualcuno che va a dormire?? Miko: Ma cosa stai dicendo…mah non ho capito…ti stai per caso lamentando?? Guarda che ci metto un niente a cambiare la fic e cancellarti dalla storia. Hana: No…no …stavo scherzando!! Insomma nessuno corre in mio aiuto??? Akira…Kaede… Akira & Kaede: chiu chiu…pchiu… Miko: Ehm…guarda che loro si stanno sbaciucchiando…NESSUNO TI SALVERA’ ( con tanto di risata satanica) SONO IO QUELLA CON LA PENNA DALLA PARTE DELL’IMPUGNATURA…AHAHAHAHAHAH… Hana: Ma che fregnacce stai a dire??? Miko: Va beh…lasciamo perdere che è meglio. E poi….voi dueeeeeeeee…avete si o no finito di sbaciucchiarvi…insomma un po’ di decenza… Akira & Kaede: Ma tu stai zitta…noi ci stiamo solamente adeguando a quello che hai scritto…continuiamo…Hana-chan vieni anche tu… Hana:Si arrivo!!! ( scodinzolando) Miko: Un attimo,state un attimo qua…dobbiamo dire ancora un'altra cosa… Hana Kaede Akira & Miko : TANTISSIMI AUGURI DI BUON COMPLEANNO WITCH…TI VOGLIAMO BENE!!!!
FINE
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