Note: i personaggi non sono miei, ma vista l’occasione mi sono stati gentilmente concessi dal maestro Inoue Dedicata a Witch: senpai per il tuo compleanno, per ringraziarti senza la tua insistenza non avrei cominciato a scrivere (pertanto le lamentele vanno tutte a te), perché mi incoraggi sempre e apprezzi il mio modo di scrivere..e non la pago assolutamente per farmi i complimenti; spero ti piaccia anche se mi rendo conto da sola che non è una delle migliori, ma come sai ultimamente qualcuno si rifiuta di collaborare, accetta comunque il pensiero: TANTI TANTI AUGURI >_<
Halloween
di Ichigo
31/10 ore 22.00
La palestra dell’istituto superiore Shohoku era addobbata a festa per la notte più pazza e magica dell’anno. Il comitato studentesco aveva svolto proprio un ottimo lavoro. L’ambiente era illuminato da una luce soffusa per rendere l’atmosfera più misteriosa e se possibile spettrale con qualche candela disseminata qua e là, ragnatele finte e pipistrelli che scendevano dal soffitto ai quali erano attaccati tramite dei fili invisibili. Nelle grandi tavolate ricche di cibi e bevande per saziare i vari “mostri” presenti nella sala, vi facevano bella mostra delle zucche perfettamente intagliate con vari tipi di espressioni alcune serie e spaventose, altre più divertenti e buffe. Forse per una volta tutti gli studenti erano stati ben felici di andare a scuola. Hanamichi parlava e scherzava facendo il buffone come suo solito dividendosi tra gli amici dell’armata e la sua squadra, mentre senza essere visto lanciava delle occhiate furtive all’entrata della palestra, si aspettava di vedere entrare trafelato il suo ragazzo da un momento all’altro. Era sicurissimo che non lo avrebbe mai lasciato da solo quella sera soprattutto “conciato in quel modo poi” testuali parole. Non era stato facile convincerlo a partecipare all’evento, ma lui era il Tensai e nulla gli era impossibile. Fino all’ultimo il volpino era restio all’idea ma quando l’aveva visto nel suo soggiorno che gli tendeva il suo costume da vampiro aveva cambiato idea, non per altro per il costume che indossava. Ma si era visto? Kaede aveva fatto tanto d’occhi, quello scemo non poteva pretendere di presentarsi da lui conciato in quel modo, come nulla fosse. Era travestito da elfo: portava una canotta verde a collo alto di un tessuto elasticizzato che sottolineava in modo più che spudorato i suoi pettorali e gli addominali, cominciava a credere che il suo Tensai personale probabilmente non aveva bisogno di allenarsi per essere così…semplicemente perfetto. Poi indossava delle pantacalze sempre verdi che sottolineavano impudenti le lunghe gambe e le cosce tornite, poi quasi si disidratò nel notare gli shorts cortissimi, i quali mettevano in modo… il moretto cominciò a domandarsi se fosse possibile che avesse esaurito gli aggettivi…OSCENO…ecco osceno il suo sedere tondo e sodo e il..il…ooooh Kami, doveva concentrarsi su qualcos’altro. Fu allora che notò il berretto rosso con tanto di pon pon verde che portava in testa. Poteva riacquistare un po’ di autocontrollo, gli stava decisamente bene, carino era carino, ma almeno non gli ispirava cose oscene. E poi l’aveva visto uscire tranquillamente dalla porta intenzionato a non aspettarlo precedendolo a scuola. Una mano con delle splendide lunghe unghie di plastica nera gli si posò leggera sulla spalla interrompendo i suoi pensieri. Era Ayako, mascherata da una bellissima catwoman portava una tuta aderente di pelle nera, stivali in vernice con tacco alto e gambale lungo fino al ginocchio con i capelli lunghi che ricadevano appena oltre le spalle le davano un’aria decisamente seducente, ma si astenne da ogni tipo di commento notando come uno Spiderman in miniatura seguisse ogni sua movenza felina e non togliesse gli occhi da lui controllando ogni sua possibile mossa. La ragazza gli si fece più vicina parlandogli all’orecchio per sovrastare la musica (anch’essa a tema) che alta risuonava nell’aria e gli chiese: “Hana per favore vai nello spogliatoio a prendere un’altra panca?” lui le sorrise di rimando e si mise all’opera. Individuato quanto cercava si avvicinò e stava per chinarsi per prenderla quando le luci si spensero e due forti braccia gli cinsero la vita abbracciandolo ed attirandolo a sé. Inizialmente il rossino si irrigidì poi voltando la testa verso il nuovo arrivato intravide nell’oscurità un paio di canini bianchi ed attraverso la maschera che portava sul viso un paio di occhi scuri che lo fissavano. Fu solo allora che si rilassò nell’abbraccio sospirando: “kitsune era ora, adesso però lasciami…” protestò, ma il ragazzo travestito da vampiro cominciò a baciargli il collo ed Hanamichi sospirò: “mmmh, smettila…dai potrebbero vederci” chinando però la testa dall’altra parte per permettergli una più ampia zona di “tortura” (ehm, te ne rendi conto che quello che dici non si riflette nelle tue azioni vero? NdIchi). Intanto il vampiro infilò le mani sotto la maglia dell’elfo tastando quei muscoli piatti degli addominali e la consistenza dei pettorali, scendendo poi con l’altra mano curiosa ad accarezzare quel culetto sodo messo in risalto dalla stoffa attillata degli shorts, per poi spostarsi fino all’elastico e scostandolo leggermente insinuare appena due dita per una carezza più intima. Si interruppe subito ritraendo veloce le mani ed Hanamichi che ormai era andato, preda di quelle sensazioni disse con voce bassa: “razza di scemo perché ti sei fermato?” “Do’hao” sentendo la voce provenire di fronte a lui gelò all’istante e lanciò un occhiata prima al ragazzo vestito da vampiro davanti a sé del quale però non riusciva a delinearne perfettamente i tratti perché la luce che proveniva dalla palestra dietro le sue spalle non gli e lo permetteva, poi si volse al ragazzo che aveva dietro di sé vestito allo stesso modo. Si sciolse da quell’abbraccio in modo brusco e balbettò: “chi..chi diavolo sei tu?” l’altro ormai scoperto non poté fare altro che togliersi la maschera ed al rosso per poco non venne un infarto, quel sorriso a tutta bocca e tanto di denti e quei capelli all’insù era segno inconfondibile di: “SENDOH!!!!”. Il ragazzo continuò a sorridere imperterrito: “cavolo Ru, se solo avessi tardato ancora un po’ sarebbe caduto tra le mie braccia” e schioccò due dita in segno di disappunto. In quello stesso momento nella stanza si accese una luce illuminando i presenti, un Mitsui vestito da Sandokan parlò: “Akira, ecco dov’eri” poi gettando uno sguardo ai suoi due compagni di squadra e vedendo che Hanamichi era leggermente arrossito, li guardò con l’espressione di chi sa si scusò:”qualunque cosa abbia fatto vi prego di scusarlo, è irrecuperabile” poi tirando per un orecchio il suo ragazzo lo trascinò fuori: “altro che vampiro ti dovevo prendere un costume da piovra” e lasciò i due da soli. Kaede si avvicinò ad Hanamichi che restava fermo con la testa bassa. Poi quando gli si fermò davanti decise di alzare la testa e chiese incerto: “Kaede sei arrabbiato?” Silenzio. “i..io..io..scusa credevo sul serio che fossi tu, il costume e poi era buio, e..io, l’ho lasciato fare solo perché nella mia testa pensavo a te”. Guardandolo negli occhi sosteneva lo sguardo profondo dell'altro. Stava cominciando a mordicchiarsi le labbra come faceva ogni volta che era nervoso e gli occhi da cucciolo era lucidi. Ma il moretto gli prese il viso tra le mani e dopo avergli sorriso gli sfiorò le labbra in un bacio lieve e dolce. No, non era arrabbiato, per lo meno non con lui, poi avrebbe pensato personalmente a far capire al porcospino un paio di cosette su chi osa mettere le zampe sul suo ragazzo.
Owari
Akira: ma..ma..ma Ichi: e adesso che c’è? Akira: perché? Ichi: hai detto che volevi comparire anche se con una piccola parte l’importante era partecipare no? Te l’ho ripetuto mille volte da me non puoi aspettarti di più Akira: si certo allora quelle dove…. Ichi: no no no quelle erano su gentile richiesta e comunque.. Akira: tu mi odi, ecco la verità, ce l’hai con me, dillo che non ti piaccio dillo che… Ichi: stooooooop!!!!! Almeno per oggi abbiamo promesso di non litigare perciò, uno due tre… Aakira&Ichi: BUON COMPLEANNO WITCH!! *________* >____<
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