DEDICHE E RINGRAZIAMENTI: a Ise e Kia che aspettavano di leggere qualcosa di mio:mi spiace solo che non sia nulla di decente ;_;
A tutte le amanti delle HanaRu e delle RuHana presenti in ML

NOTE: la fic è ispirata alla canzone “Anata dake mitsumeteru” sigla finale di Slam Dunk. La canzone appartiene a Maki Oguro e agli aventi diritto.
Questa cosa è davvero pessima,non ha un vero senso logico,non so dove voglia andare a parare e i personaggi mi sa tanto che sono usciti parecchio OOC…abbiate pietà di me!

DISCLAIMERS:Kaede e Hanamichi (e tutti gli altri personaggi,tranne Watanabe che è mio *_*) sono del sensei Inoue che me li ha gentilmente prestati per questa storia


Guardo solo te - anata dake mitsumeteru

parte I

di Masha


POW Rukawa

Cammino lentamente verso la palestra godendomi il leggero tepore di un pallido sole autunnale che fa capolino fra i rami degli alberi ormai quasi completamente spogli,creando riflessi dorati sulle poche foglie che ancora li adornano.
Aspiro una grossa boccata d’aria e mi tiro pigramente le braccia senza riuscire a trattenere uno sbadiglio,mentre la nota sensazione di aspettativa mista a gioia mi sale dentro,facendo aumentare i battiti del mio cuore…Gli allenamenti del club di basket sono stati l’unica ragione per cui considerassi interessante andare a scuola per lungo tempo.
Ma ora non è più così.
Adesso ho un motivo d’interesse in più.
Un interesse dai capelli di fuoco e lo sguardo di cioccolato fuso.
Un interesse chiassoso,un po’ pazzo e terribilmente indisponente quando ci si mette,ma sempre così vitale e luminoso.
Un interesse che ha un nome e un cognome precisi,che suonano dolcissimi sulle mie labbra:Hanamichi Sakuragi.
Eh sì…sono irrimediabilmente innamorato di quel do’aho di una scimmia rossa!
Se quelle pazze scatenate del mio fan club dovessero venire a saperlo credo che la mai scimmietta passerebbe un brutto quarto d’ora…mi vengono i brividi solo a pensarci!Quelle deficienti sarebbero capaci di ammazzare persino mia madre se mi si avvicinasse troppo in loro presenza…

Quando mi sono reso conto che la testa rossa era entrata con prepotenza nel mio cuore e nella mia mente? Probabilmente in questo caso la frase “Dalla prima volta che l’ho visto” non è per nulla esagerata…
Mi ricordo ancora perfettamente del nostro primo memorabile incontro/scontro sulla terrazza della scuola:la scarica elettrica provata quando ho fissato per la prima volta i suoi occhi ardenti di furore e così limpidi da potervi chiaramente leggere ogni singola emozione che li attraversava;l’orgoglio con cui mi ha urlato in faccia il suo nome;il suo primo pugno e la tremenda capocciata con cui mi ha colpito quando ho allontanato bruscamente la sua “Harukin a cara” (bleah,che schifo!).E poi la sorpresa nel trovarmelo davanti in palestra unita alla gioia nel vedere che avevamo qualcosa in comune;la speranza che potessimo diventare amici(io che non avevo MAI desiderato avere amici);la tristezza e il dolore quando ha urlato di odiarmi perché alla ragazza che amava piacevo io. E l’orgoglio per i suoi rapidi miglioramenti nel basket,il mio volerlo spronare sempre a dare il massimo usando metodi poco ortodossi perché lui da me non avrebbe accettato altro…non avevo mai provato così tanti sentimenti,anche contrastanti a volte,per un’unica persona…

Perso come sono dietro a questi pensieri quasi non mi sono accorto di essere arrivato davanti alla palestra.
Dal suo interno sento provenire l’amato suono del pallone che rimbalza sul parquet:sicuramente è il do’aho che è arrivato in anticipo ed ha già cominciato ad allenarsi.Ha preso questa abitudine dal suo ritorno dalla riabilitazione e sono molto contento di vedere che ha cominciato ad amare sul serio il basket perché è un’altra cosa che ci avvicina.
E difatti eccolo lì intento ad effettuare uno dei suoi famosi slam dunk…prima o poi dovrò decidermi a dirgli cosa penso del suo modo di giocare a basket:in una parola,fantastico.
Entro anche io in palestra e noto che la testa rossa non è sola.Seduto su una panchina a bordo campo Kazuyoshi Watanabe segue con attenzione le mosse di Hana senza staccargli gli occhi di dosso. Watanabe è una matricola,un giocatore davvero molto bravo che non ha fatto fatica a conquistare il posto in squadra assieme a Miyagi,Mitsui,il do’aho e me.Pare stesse per entrare al Kainan ma poi per qualche strana ragione ha preferito lo Shohoku.
Oltre ad essere un giocatore di sicuro talento Watanabe è anche un ragazzo piuttosto attraente,con i capelli castani che gli scendono fino alle spalle,i profondi occhi neri sempre attenti e l’espressione serena perennemente disegnata sul viso dai lineamenti fini e delicati.Ha persino un suo fan club!Ed è anche estremamente intelligente,si allena con impegno,costanza e dedizione.
Insomma,avrebbe tutte le carte in regola per starmi persino simpatico,non fosse che per un “piccolo” difetto:ha una vera e propria adorazione per il MIO Hana.Pende letteralmente dalle sue labbra,non fa che girargli intorno e prende ogni sua parola per oro colato.Credo che se Hana gli chiedesse di gettarsi da un ponte lo farebbe senza crearsi troppi problemi.
E quel do’aho di un do’aho gli da anche corda,l’ha preso sotto la sua ala protettiva!!!L’ho sempre detto io che è un do’aho che vuole sempre stare al centro dell’attenzione…
Hn…non che questo mi dispiaccia,quando cerca di attirare la MIA,di attenzione!
Come al solito non appena i miei occhi si posano sul corpo statuario di Hana mi incanto a fissarlo e sento il sangue che inizia a scorrermi più rapido nelle vene.Faccio fatica a descrivere la bellezza che ho davanti,un misto di sensualità e innocenza che mi riempie gli occhi,il cuore e la mente in maniera assoluta,senza lasciare spazio a nient’altro.
È Watanabe a riscuotermi dalla trance in cui sono caduto.
“Buongiorno sempai Rukawa!Sei arrivato presto oggi”
“ ‘Orno” ricambio il saluto con un movimento appena accennato del capo prima di tornare a rivolgere la mia attenzione ad Hanamichi.
Il do’aho non appena sente la mai voce si volta nella mia direzione e mi osserva col suo sguardo più canzonatorio “Toh,chi si vede!Il banco non era comodo come al solito,volpe?O forse sei qui per spiare gli allenamenti speciali del grande tensai?”
“Do’aho!” lo apostrofo io con il tono più impersonale del mio repertorio “Baka kitsuneeee!!!” è la sua prevedibile replica mentre si avvicina a me con aria minacciosa per dare vita ad una delle nostre proverbiali risse alle quali ormai non posso rinunciare perché sono il mio contatto più diretto con lui.

***

Gli allenamenti pomeridiani sono finiti da un pezzo ma io sono ancora negli spogliatoi.Mi sto preparando con una lentezza esasperante:Hana si è fermato in palestra per un allenamento supplementare con Watanabe e io lo sto aspettando.Dopo lunghe riflessioni più o meno travagliate ho deciso che voglio provare a conquistare almeno l’amicizia del do’aho,mostrargli quale sia il vero volto di Kaede Rukawa,non la maschera di ragazzo freddo e scostante che mi sono costruito.Poi si vedrà. Insomma,ora che quella befana della Akagi non è più innamorata di me e si è messa con un tipo del terzo anno Hana non dovrebbe più odiarmi,o no?
La testa rossa fa il suo ingresso nella stanza proprio mentre mi sto allacciando gli ultimi bottoni dell’uniforme e ho deciso che se entro trenta secondi non entra da quella porta vado io in palestra e lo trascino qui di peso!
È chiaramente sorpreso di trovarmi ancora qui,ma è prontissimo a riprendersi “Ehi kitsune,ti sei addormentato sotto la doccia per caso? È una vita che sei qui dentro!”
Non adesso Hana,non voglio litigare con te!Voglio solo provare ad esserti amico (beh,più o meno…)!
Non aspetta neanche di sentire la mia risposta ma segue Watanabe verso le docce dove la matricola entrata nello spogliatoio insieme a lui lo ha preceduto.
Kuso!Ora o mai più…
“Sakuragi!” lo chiamo.Non so come mi sia venuto in mente di usare il suo cognome,però funziona a meraviglia perché si blocca come fulminato sul posto.
“Io…ecco…mi chiedevo se ti andasse di mangiare un panino con me…” quasi non ci credo,la mia voce è uscita calma e sicura come d’abitudine,nonostante mi tremino le ginocchia per l’emozione.
Hana esita un attimo prima di rispondere poi si gira verso di me.
Ringrazio Dio di essere già seduto altrimenti cadrei ai suoi piedi come una pera cotta.
Hanamichi sorride.
Sta sorridendo.
E non è un sorriso di scherno o uno di quei sorrisi falsi che mette su quando vuole fare il buffone.
È un sorriso vero,caldo e sincero.
Mi sento in Paradiso.
“Ma certo kitsune,molto volentieri!Aspettami,faccio in un lampo” e si allontana ridendo
Io ci sono rimasto di sale.
Non mi ha insultato.
Non mi ha picchiato.
Non si è preso gioco di me.
Ha sorriso A ME.
Ha accettato il mio invito… “Con piacere” ha detto.
Se ha accettato allora forse non mi odia così tanto,non gli sto antipatico.
Sulla faccia della terra non esiste un ragazzo più felice di me!

Un quarto d’ora dopo stiamo camminando fianco a fianco lungo le strade quasi deserte diretti verso un fast food poco distante dalla scuola.Abbiamo lasciato Watanabe all’uscita dello Shohoku e lui non mi è parso molto contento di vederci andare via insieme,ma onestamente al momento non potrebbe interessarmene di meno…il do’aho è solo mio e nessuno può permettersi di guardarlo in modo più che amichevole.
Cammino in silenzio godendomi la sensazione di benessere che mi trasmette la presenza di Sakuragi al mio fianco,mentre lui mi racconta ridendo di come l’insegnante di scienze lo abbia rimproverato perché si è addormentato durante la sua lezione.Sorrido internamente nell’immaginarmelo addormentato:il suo viso deve avere un’espressione così dolce mentre è rilassato nel sonno…cosa darei per potermi risvegliare almeno per una volta al suo fianco…
Scaccio dalla testa questo pensiero e torno a concentrarmi sul suo allegro chiacchiericcio.Tutto sommato non sembra stare poi così male in mia compagnia,magari ho qualche speranza di instaurare con lui un rapporto che vada al di là di calci e pugni…
Un po’ troppo velocemente per i miei gusti arriviamo al fast food e ci dirigiamo verso il bancone.Dopo aver fatto le nostre ordinazioni mi appresto a pagare la mai parte quando il do’aho mi blocca con decisione. 
“Metti via quel portafoglio,kitsune.Stasera il tensai è di buon umore e ha deciso di offrirti la cena.Ti conviene approfittarne,perché potrebbe non ripetersi tanto presto.”
Dire che sono sorpreso della sua offerta è dire poco:lo guardo con gli occhi sgranati e la bocca talmente spalancata che potrebbe tranquillamente transitarci un treno.Non riesco a fermarlo quando estrae le banconote dal portafoglio e paga anche per me.
“Ehi kitsune!Che ci fai lì imbambolato?Andiamo a sederci che sto morendo di fame!” mi passa accanto mentre io sono ancora impalato come uno stoccafisso.
Mormoro un “Do’aho” a fior di labbra tanto per darmi un contegno prima di raggiungerlo al tavolino al quale si è accomodato…le cose stanno andando fin troppo bene…
Mangiamo per un po’ in silenzio. A dire il vero io sbocconcello di malavoglia il mio panino e le mie patatine(già non sono un gran mangione di natura,stasera poi sono troppo emozionato per pensare al cibo)mentre Hana si sta letteralmente abbuffando:ma dove cavolo lo metterà tutto quel cibo??Ha un fisico praticamente perfetto,pare scolpito nel marmo…
“Kitsune,dovresti mangiare di più” mi rimprovera mentre sorseggia la sua bibita,dopo aver spazzato via il suo secondo panino “Sei troppo magro.Non so dove trovi tutta quell’energia per giocare a basket”
“Nh”
“Loquace come sempre,eh?” sorride
Di nuovo quel meraviglioso sorriso spontaneo che mi ha rivolto in palestra. E io di nuovo mi sento trasportato in Paradiso.
Si abbandona contro lo schienale della sedi e il suo sguardo si fa improvvisamente serio.
“Perché mi hai invitato a mangiare con te,Rukawa?”
Mi sento assalire da un’ondata di panico.
Kami!!!
E ora che gli dico?
Pensa,Kaede,pensa…la verità?No,non posso scoprirmi così presto…ho bisogno di tempo per elaborare una risposta sensata…Idea!
“E tu perché hai accettato?”
Un altro sorriso di Hana.
“Rispondere ad una domanda con un’altra domanda…tipico di te,Rukawa.Va bene,non rispondere se non vuoi.Comunque sono davvero felice che tu l’abbia fatto.”
Il cuore comincia a piroettarmi nel petto alla sua affermazione.Però devo stare calmo,non devo farmi illusioni…
“Sai volpe,devo farti le mie scuse.Da quando ci conosciamo ti ho sempre trattato malissimo a causa di Haruko e solo ora che si è messa con quel Katayama ho capito quanto sono stato idiota.In fondo mica era colpa tua se si era presa una cotta per te. È da parecchio che ci penso…quindi,dal momento che non ho un reale motivo per odiarti mi piacerebbe provare ad esserti amico,anche per il bene della squadra:io sono il magnifico tensai del basket e neanche tu te la cavi poi così male,insieme potremmo fare grandi cose!”
Evito di dirgli che noi due insieme potremmo fare grandi cose anche fuori da un campo da basket ma sono troppo felice delle sue parole!!!
“Beh…naturalmente se anche tu sei d’accordo…”continua lui arrossendo leggermente nel pronunciare l’ultima frase.
Quant’è carino!!!!!Lo riempirei di baci in questo momento…
Un po’ di contegno,Kaede!!Non puoi mica saltargli addosso in un luogo pubblico!
Faccio un segno d’assenso col capo e mi lascio scappare un sorriso.
Hana mi fissa con occhi sgranati per qualche secondo,poi sul suo volto si disegna un’espressione decisamente compiaciuta.
Chiacchieriamo allegramente per almeno un’ora scoprendo di avere un sacco di cose in comune e,incredibile a dirsi,partecipo anche io attivamente alla conversazione.Siamo ancora nel vivo della discussione quando un borbottio indistinto al nostro fianco ci interrompe e ci troviamo davanti ai visi sconvolti di Mitsui,Kogure,Miyagi e Ayako che ci guardano con gli occhi fuori dalle orbite.
Kogure è il primo a riacquistare un minimo di contegno e ci chiede quasi balbettando:
“E voi due cosa ci fate qui?ASSIEME?!”
Hana fa un gran sorriso e ripete parola per parola quello che ha detto prima a me. Kogure e Mitsui lo guardano annuendo soddisfatti e Ayako commenta con gli occhi che le brillano
“Bene,vedo che finalmente ti sei deciso a mettere un po’ di sale in quella zucca vuota e a pensare al bene della squadra”
“Domani come minimo ci saranno 40 centimetri di neve!”aggiunge il nostro capitano
“Ehi,che cosa vorresti dire tappetto?” sbotta Hanamichi “e comunque se proprio lo vuoi sapere è stata la kitsune a propormi di mangiare assieme!”
Quattro paia di occhi increduli si posano su di me.
Con il mio usuale tono impassibile rispondo con noncuranza alla loro muta domanda
“Che avete da guardarmi così?Avevo fame e avevo dimenticato il portafoglio a casa. L’unico ancora negli spogliatoi era Sakuragi,perciò…”
Il do’aho mi guarda con espressione accigliata e io mi preparo per una delle sue tipiche esplosioni di rabbia,ma lui mi stupisce scoppiando in una fragorosa risata
“Ma tu guarda come è astuto questo volpino…”e gli altri si aggregano alla sua risata,mentre anche io mi permetto un sorriso:l’ho già detto che stasera sono felice?
Questo mio gesto si guadagna l’ennesima occhiata stranita stranita della serata,ma Hana mi toglie dall’imbarazzo.
“E voi che ci fate in giro ragazzi?”
Questa volta è Mitsui a rispondere “Stavamo andando a bere qualcosa in un nuovo locale giù in centro”
“Perché non venite anche voi ragazzi?”chiede gentilmente il Megane-kun “Mi spiace,ma indosso ancora l’uniforme scolastica”rispondo
“Beh,non è un problema!Vai a casa a cambiarti e poi raggiungici!Non fare l’asociale anche stasera Ru!” ribatte Ayako,fermamente decisa a trascinarmi con loro
Scuoto la testa con decisione
“Abito piuttosto lontano da qui,impiegherei troppo tempo ad andare a casa e tornare”
“Puoi venire da me” interviene Hanamichi che finora era rimasto in silenzio “Vivo a neanche dieci minuti da qui.Puoi usare i miei vestiti e lasciare la sacca degli allenamenti a casa mai per passare a prenderla più tardi.”
Rimango di nuovo senza parole di fronte all’atteggiamento del do’aho nei miei confronti e prima che possa tentare una reazione sono già trascinato verso casa Sakuragi.

***

“Ma non disturberemo i tuoi a quest’ora?” Ayako si rivolge ad Hana mentre questi armeggia con le chiavi di casa
“No,non vi preoccupate”risponde il do’aho aprendo la porta della sua abitazione e facendoci entrare.
La casa è piuttosto piccola,niente a che vedere con la mia villetta,ma vi si respira un’atmosfera accogliente e confortevole che scalda piacevolmente il cuore.
Hanamichi esorta gli altri ad accomodarsi in salotto e a fare come se fossero a casa propria,prima di cominciare a salire la scala che porta al piano superiore invitandomi a seguirlo.
La sua stanza è situata in fondo a un piccolo corridoio ed è grande poco più del mio bagno.Al suo interno solo un piccolo letto all’occidentale ad una piazza e un armadio di mogano scuro.
Hanamichi si avvicina all’armadio e scruta al suo interno con aria critica,poi comincia a sbottonarsi la giacca dell’uniforme scolastica. I miei occhi si incollano alle sue lunghe dita che con lentezza slacciano tutti i bottoni della giacca e della camicia,per poi passare ad occuparsi dei pantaloni,che fanno scivolare lungo le sue gambe muscolose e abbronzate.
In pochi attimi è praticamente nudo davanti a me,se si eccettuano un paio di slip bianchi che lasciano ben poco all’immaginazione.Dovrei essere abituato ad una simile visione dal momento che ci cambiamo tutti i giorni nello stesso spogliatoio,ma non riesco ad impedirmi di deglutire a vuoto.
I miei pantaloni si stanno facendo sempre più stretti.
Incurante degli effetti devastanti che sta provocando al mio corpo il do’aho si china verso l’armadio per rovistare al suo interno,mostrandomi il suo fondoschiena in tutta la sua perfezione.
Bene,i miei pantaloni stanno per esplodere!
Lo sto ancora fissando spudoratamente quando lui si rialza e si volta verso di me.
“Kitsune,ma ti sei imbambolato?!” mi chiede,ma io faccio fatica a cogliere quello che mi dice finché qualcosa mi colpisce al viso e comincio a vedere tutto nero.
Ma cosa cavolo…
Hana scoppia a ridere
“I tuoi riflessi devono essere piuttosto scarsi se non riesci ad impedire ad un paio di jeans di colpirti in piena faccia!!” esclama prima che dei jeans chiari e una polo bianca mi privino della visione celestiale che ho avuto davanti negli ultimi minuti.
Mi scopro a tirare un sospiro di sollievo:ancora qualche istante e gli sarei senz’altro saltato addosso.
Sospiro ampiamente giustificato anche dal fatto che lui incredibilmente non sembra essersi accorto del mio evidente stato di eccitazione.
“Io vado al piano di sotto dagli altri,kitsune.Tu scegli pure la maglietta o la camicia che preferisci e cambiati.se hai bisogno del bagno è la porta di fronte alla mia stanza. E vedi di non addormentarti,ok?”
Annuisco col capo,se provassi a parlare la mia voce uscirebbe roca per l’eccitazione…Hana mi sorride ed esce dalla camera chiudendosi piano la porta  alle spalle.Mi lascio andare sul letto e faccio dei respiri profondi.Quando finalmente mi sono calmato un po’ do un’occhiata ai vestiti che ci sono nell’armadio,optando infine per una camicia nera che porta il suo profumo da indossare sui jeans che mi ha lanciato prima.
Avvolto in quel profumo che tanto amo raggiungo gli altri al piano inferiore.

Abbiamo trascorso una bella serata nel locale in cui ci ha portati Mitsui.Il posto ha un’atmosfera tranquilla e rilassante che ben si adatta al mio carattere,mi piacerebbe tornarci.Preferibilmente solo col do’aho…Non che non mi sia divertito con gli altri,anzi…ho apprezzato molto la loro compagnia,erano secoli che non stavo così bene in compagnia di altri ragazzi.
Ci congediamo all’uscita del locale.Gli altri devono prendere il treno,Hana invece abita a pochi isolati da qui e io devo andare da lui a prendere le mie cose.
Sono contento di poter rimanere di nuovo solo con lui,anche se il pensiero che questa bellissima giornata stia per finire mi rende un po’ triste.
Ci avviamo verso casa sua lentamente,il silenzio rotto solo dal rumore dei sassolini calciati dal do’aho che rimbalzano sull’asfalto.
“Senti Rukawa” esclama lui d’un tratto,cogliendomi di sorpresa “Pensavo che dal momento che si è fatto piuttosto tardi potresti fermarti a dormire da me stanotte,se non sbaglio casa tua è dall’altra parte della città”
Oggi sembra proprio la mai giornata fortunata…prima Hana accetta di cenare con me e dice di voler diventare mio amico,poi mi presta i suoi vestiti (e mi offre uno spettacolo niente male mentre si cambia,mi fa notare il mio lato hentai)e ora addirittura mi chiede di dormire con lui!!Ok,non ha detto proprio CON lui,ma DA lui…però è già un inizio,no?
Cerco di protestare con molta poca convinzione sperando che il do’aho decida di non darmi retta neanche questa volta e difatti lui insiste finché non sono costretto(si fa per dire) ad accettare.
Arriviamo di nuovo a casa sua e saliamo al paino superiore. Hana prende un futon da un armadio a muro del corridoio e lo stende sul pavimento della sua stanza,poi mi porge un suo pigiama estivo e mi chiede se voglio telefonare a casa per avvisare che non torno a dormire.Gli spiego brevemente che i miei sono in Europa per lavoro e perciò non ho nessuno da avvertire,poi vado nel bagno a cambiarmi.
Quando torno nella stanza Hana si è già infilato i pantaloncini del pigiama ed è a torso nudo.Devo di nuovo fare violenza su me stesso per non fermarmi a contemplare i suoi pettorali sviluppati e gli addominali scolpiti,ma devo impedire che l’amico del piano di sotto si risvegli facendomi brutti scherzi. Mi infilo nel futon e Hana si mette a sua volta a letto,mormorando prima di spegnere la luce un
“Buonanotte Rukawa” a cui io rispondo
“Buonanotte Sakuragi”
Buonanotte amore mio.

FINE PRIMA PARTE




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