Green Eyes parte VIII di Chanel
cap.8 turno di notte
Walter aveva finito il suo primo giorno di lavoro: aveva tenuto un comportamento esemplare ed era sicuro che Lord Hellsing era rimasto soddisfatto del suo operato, si ripromise ancora una volta di dare il meglio di se e già si avviava verso la sua stanza quando… -Stanco?- Conosceva quella voce, ne aveva paura: si voltò di scatto e vide Alucard… Walter era passato dalla stessa parte tre secondi prima e lui non c’era, ora occupava lo stretto spazio del corridoio con la sua solenne figura… -Cosa c’è? Non rispondi a un tuo superiore, ragazzino? Vuoi essere licenziato dopo solo un giorno?- Walter si irrigidì: cosa voleva quell’essere da lui??? Perché lo minacciava, cosa voleva che facesse??? Alucard sogghignò, poi allungò una mano inguantata verso il viso del ragazzo e si ripeté la scena nello studio di Arthur, solo che stavolta il pollice era premuto contro le labbra di Walter che fissava il vampiro con uno sguardo pieno di paura che eccitò ancora di più il mostro… -Arthur ha detto che avremmo iniziato il lavoro domani,ma…io ho un lavoro per te adesso…- Walter non sapeva che dire ne che fare:un lavoro?A quell’ora della notte?Cosa mai voleva da lui? D’improvviso si scosse:c’era qualcosa in quegli occhi rossi che lo confondeva, come se fosse impaurito ma comunque attratto dal vampiro che gli stava di fronte. -Seguimi, Walter- disse allontanandosi da lui, sogghignando appena voltò le spalle al giovanotto che lo seguì ubbidiente con la bocca e gli occhi spalancati… Una porta si chiuse dietro le due figure. Il vampiro non abbandonò gli occhi del ragazzo neanche per un secondo quando fece scorrere le dita sulla sua camicia aprendola per mostrare un petto glabro, diafano e modellato. Lo attirò a se possessivamente,accarezzandogli la pelle serica della schiena… -A chi appartieni?-domandò con un soffio -A voi…-fu la debole risposta che uscì dalle labbra rosee di Walter,labbra che vennero repentinamente e letteralmente attaccate dalla bocca di Alucard. Furono baci famelici e carezze aggressive,furono gemiti soffocati e mani che chiedevano sempre di più. Walter non oppose resistenza,non lottò in alcun modo, semplicemente si abbandonò tra le braccia di quell’essere possente che sembrava poterlo uccidere da un momento all’altro. Eppure non aveva paura,assolutamente. Si sentiva caldo e questo calore era amplificato a contatto con il freddo corpo di Alucard. Mentre le braccia del vampiro gli si stringevano attorno, Walter passò le braccia attorno al suo collo per approfondire ancora di più il contatto. Alucard era freddo, ma la sua lingua stranamente era calda e morbida mentre si muoveva veloce nella bocca arrendevole del maggiordomo. Era come volare, Walter si sentiva leggero come fumo,sentiva di poter fare qualsiasi cosa, sentiva di potersi far fare qualunque cosa, gli sarebbe piaciuto tutto,tutto… I suoi pensieri vennero repentinamente tagliati dal dolore acuto che colpì la pelle delicata del collo: Alucard lo stava mordendo, le zanne taglienti ed affilate bucavano la pelle spietatamente mentre le labbra arricciate succhiavano ogni goccia del sangue che fuoriusciva. Il respiro di Walter capitolò totalmente:ora si sentiva pesante come piombo, se non fosse stato per le mani del vampiro che lo sostenevano all’altezza della vita e della nuca sarebbe sicuramente rovinato a terra. Milioni di voci lo investirono come un fiume in piena, voci di donne e voci di uomini, risate cristalline e terribili grida, sussurri provocanti e minacce terrorizzanti, suoni di gioia e rantoli di dolore,f elicità innocente e panico totale… Non poteva parlare, era troppo sconvolto, ma se avesse potuto avrebbe implorato, forse di smettere o forse di continuare… sentiva la sua erezione costretta nei pantaloni farsi sempre più dolorosa mano a mano che le voci proseguivano, ma cosa dicevano poi? Walter non capiva, sembravano molte lingue diverse… ma tutto ciò passò in secondo piano quando Alucard mosse le labbra per ritirare le zanne e il giovane, a questa sensazione, venne d’improvviso: l’orgasmo più violento che avesse mai provato in tutto la sua breve vita. Lo lasciò spossato e senza forze, cosciente si ma terribilmente debole. Attraverso gli occhi lucidi, Walter pensò di vedere il vampiro sorridere: in realtà Alucard rideva di gusto… |