Free Talk 3:Ok, ok, sono sempre io e non mi dilungo in cose che sapete già.
Parliamo un pò della ficcie invece! La cosa era nata senza un'idea o un
percorso preciso,più che altro è stata il frutto di un'illuminazione che mi
è giunta una mattina a scuola mentre mi ponevo la domanda: "In che modo li
faccio finire a letto assieme??"E, complice il fatto che in quel momento non
ero molto presente nel mondo, mi venuta in mente la scusa del mal di testa
(cosa che di solito si usa per evitare di finire a letto con qualcuno, ma
siccome che sono fatta al contrario ho preso quest'idea come la base di
tutto^^;;;;;..)Il carattere di questi due è tremendo da gestire, ma spero
che sia andato bene lo stesso come l'ho costruito^^! I
ringraziamenti...dunque...Allora, a Shun Parsi ed Aphro' per la loro
immensa dolcezza e gentilezza, a Saya per essere stata clemente con me, a
Kara e ad Akane con la speranza che siano sempre serene e vivano
tranquillamente, a Seil perchè attendo sempre la sua ficcie ed a Mikuro per
Teraktys^O^!!! Ok, adesso ho proprio finito^^!
Green Bird
parte III
di CastaliaRimu
POV Death Mask
Ecco, alla fine mi sono fatto incastrare in una situazione che mi manda
completamente in confusione...come se non ci fossi già abbastanza, heh!
Questa casa sembra un vero e proprio tempio.
Tende e drappi di seta aleggiano frusciando per tutto l'ambiente, non vi è
un angolo che ne sia privo.
La luce entra filtrata e soffusa attraverso i colori di queste calcolate
decorazioni, creando arabeschi e forme che colorano coi loro dipinti le
mura, il pavimento, le finestre..qualsiasi cosa!
Si spalmano anche su di me, trasformando le tonalità del mio
abbigliamento.
Mi fermo per qualche minuto, forse mezz'ora, a contemplare questo
spettacolo
talmente bello da far concorrenza all'aurora boreale.
Mi volto con un piccolo sospiro verso l'interno della camera e quel che
vedo
mi tramortisce a tal punto che il mio cervello per un attimo si scollega
completamente dal resto del mio corpo.
E' Aphrodite.
Addosso non ha praticamente nulla, solo un paio di pantaloncini talmente
succinti e talmente aderenti da sembrare una seconda pelle, i muscoli
delicati che guizzano come vivi sotto quella pelle d'ebano. L'aderenza
dell'unico indumento che indossa evidenzia la piena e soda morbidezza
delle
natiche.
Dèi! salvatemi...sembra di assistere all'apparizione di una divinità!
Ora, solo ora, comprendo come il suo nome si cali a perfezione nella
completa meravigliosità della sua persona.
Mi sembra che il mio corpo non risponda più al legittimo proprietario, nel
momento in cui, sempre completamente travolto da tutto lo sconvolgimento
che
mi si agita dentro, mi alzo dalla mia posizione ed mi dirigo lentamente
verso di lui.
Queste magiche ombre colorate che ci avvolgono, come a voler mutare
l'ambiente in un'altra dimensione, piena di sensazioni estranee alla
concezione di esse che abbiamo in questo mondo...e mi sento sempre più
perduto, sempre più incapace di comprendere quel che mi sta accadendo,
quello che questo misterioso Santo mi sta facendo, in cosa mi stia
mutando.
Mi fermo ad un passo da lui e già da qui, il meraviglioso profumo di
fiori,
di sensualità che sprigiona quella sua pelle così bella da parere finta mi
s'insinua nelle vene, nelle narici in questa mia anima sconvolta, che non
si
capacita di quello che le sta accadendo.
I tuoi occhi si puntano sui miei, nel momento in cui ti accorgi che ti sto
osservando e li vedo interrogativi, lievemente irritati, per poi
trasformarsi in qualcosa di assolutamente tremendo, un fiume in piena
colmo
di sensazioni così forti e contrastanti che non riesco nemmeno a capire
quali esse siano.
Mi si mette perfettamente diritto di fronte, abbandonando l'apparecchiamento
della tavola al quale si stava dedicando con aria profondamente assorta.
Ci scrutiamo così per un tempo che a me sembra aleggiare su soffi da altre
realtà, così inafferrabile e tuttavia tangibile..
E mi sembra di annegare, in quei due pezzi di specchio lucido, cosparsi di
stelle brilanti e luminose.
Oh, Dèi...
POV Aphrodite
Esco dalla doccia con in mente piani su piani per far arrivare la serata
al
giusto tenore, ma alla fine mi rendo conto di essere un tantino ridicolo.
IO che mi metto a progettare piani per far cadere qualcuno nelle mie
braccia.
AHA!
Che immensa sciocchezza!
Nessuno mi ha mai saputo resistere, perchè proprio ora dovrei mettermi a
dubitare delle mie capacità?
Mi sento...non lo so nemmeno più come mi sento.
Questo Santo mi ha stregato, non mi era mai capitato di essere così pieno
di
dubbi in tutta la mia vita!
Nemmeno la prima volta che ho fatto l'amore con un uomo, anche se io ed il
mio amante eravamo inesperti entrambi e di conseguenza non potevano
esistere
condizioni fisiologiche o psicologiche d'inferiorità.
Mi sentii, quella volta, comunque impacciato ed incapace di essere
all'altezza della situazione.
Anche se, alla fine, il più spigliato e fantasioso dei due fui io.
Mi sento nel panico.
Ecco, l'ho ammesso!
Mi sento nel più totale e completo panico.
Anche se ho organizzato tutto io, se ho portato io la situazione a questo
punto, con le mie mani!
Mi metto in automatismo a preparare la tavola, cercando di dirigere la
mente
in altri lidi, se non quella dalla mia infantilità.
Ed è un attimo.
Avverto il frusciare leggero della stoffa setosa del divano e dei passi
lenti ma tuttavia decisi che mi rimbombano nelle orecchie, assieme al
sangue
che prende a muoversi con frenesia nella mie vene.
Un profumo aspro e tuttavia maschile mi avvolge i sensi, facendomi in
automatismo rivolgere gli occhi verso di esso.
Due occhi del colore degli inferi si puntano intensi e scrutatori nei
miei,
che devono esprimere tutto il mio sbigottimento, evidentemente, perchè
vedo
quei due pezzi di tenebra tremolare per un secondo.
Poi, come travolto da una valanga, un fuoco potente prende a scorrermi
nelle
vene, senza che io possa controllarlo ed anche il mio sguardo cambia,
diventa fuoco liquido, pieno di tutte le maree che s'infrangono dentro di
me.
I suoi occhi si fanno più profondi e incredibilmente ancor più neri e
caldi,
in un modo così inaspettato che mi sento le ginocchia tremolare per un
secondo.
Come può essere che, uno con un passato focoso come il mio si lasci
inchiodare l'anima ai piedi, solo per un paio di occhi?!
Oh, ma che occhi!
Nemmeno il più abile dei pittori, potrebbe riprodurre un simile colore,
una
simile tonalità di profondo smarrimento dei sensi..
Ed io sto cadendo sempre più in profondità..
POV Death Mask
Vedo quella meravigliosa apparizione tremare impercettibilmente.
Che anche lui provi quello che sento io?
Ma come è possibile?
Come è successo che io smarrissi a tal punto me stesso per vedermi
annullato
in questo modo?
Non so più che pensare!
Non so più pensare!
Mi ha divorato, mi ha travolto, sin dalla prima volta, con quegli occhi
meravigliosi, mi ha stregato segretamente, senza che io me ne accorgessi,
nell'ombra di quel me stesso che credevo di aver seppellito con la mia
stessa anima, negli inferi...o forse ancora più giù.
Ma è, incredibilmente, bastato solo un riflesso di luce sfuggito a questa
creatura ultraterrena perchè io tornassi, con tutto me stesso, questa
volta,
alla luce del sole, di quel sole che mi sta accecando, ora, senza
possibilità di scampo.
Una mia mano si muove, attratta dal mio astro, da questa mia luce e sfiora
lentamente la pelle calda di una guancia.
Quel volto splendido diventa color carminio, una luce scintillante
percorre
quegli occhi pazzeschi, le labbra che si piegano in un sorriso famelico,
che
si riflette nella fame divoratrice che deve brillare nel mio sguardo
perduto.
Le labbra, come due ferite sulla carne viva, rosse come nemmeno una rosa
potrebbe essere, si schiudono, mentre un mio dito passa su di esse,
catturandolo nel loro calore, la lingua soffice che lo percorre, lo
succhia
frenetica.
Una scossa mi si dirama dallo stomaco e, perduto ormai ogni controllo, mi
avvento su quella bocca divina.
POV Aphrodite
Dèi, Dèi, vi prego, se questo è un sogno, fatemi addormentare per sempre,
fatemi perdere in questo calore meraviglioso! Oh, vi scongiuro, vi
supplico!
La bocca calda di questo splendido Santo che ora stringo tra le braccia,
come fosse la mia ancora di salvezza, mi percorre, mi riempie, mi viola in
una maniera deliziosa, eccitante, splendida...la sua lingua morbida mi
passa
sui denti, sul palato, sulle labbra ormai gonfie, mi adora in una maniera
vorace, famelica ed io rispondo con egual foga, carezzandolo sotto i
vestiti, mentre un suo ginocchio s'insinua tra le mie gambe,
massaggiandomi
lentamente, una tortura splendida, che mi fa gemere come mai avevo fatto
in
vita mia.
Ho perso il controllo della mia mente, del mio corpo, del mio cuore.
Tutto è fuso in questo scontro furioso delle reciproche passioni, come
un'eruzione vulcanica, che ci bagna, ci ricopre con la sua lava calda.
I pantaloni che indosso mi vengono letteralmente strappati di dosso, le
sue
mani calde e grandi si posano sulle mie natiche stringendole con forza,
spingendomi con sempre maggiore foga, contro la sua eccitazione ancora
racchiusa dalla stoffa dei pantaloni, in un contatto che sento per lui
essere frustrante, perchè manca di fisicità vera e propria.
Mi divincolo dal suo abbraccio, prendendo ad armeggiare con impazienza
attorno ai bottoni dei suoi jeans, levandoglieli con un ultimo strappo
assieme ai boxer, che lui si fa calare sempre con più impazienza lungo le
gambe tornite e muscolose, scavalcandoli poi con i piedi.
Si sfila anche la camicia arcuando le braccia dietro la schiena,
riafferrandomi di nuovo, mentre le sue mani e la sua bocca mi impastano i
muscoli, mi tormentano a volte lievi ed a volte rudi, e io sento che sto
impazzendo...
Le gambe mi cedono, mentre lui, immediatamente mi riafferra.
Quei due squarci nelle tenebre mi si puntano negli occhi.
-Dov'è la camera da letto?-
Un sussurro, roco e basso, carico di passione.
Socchiudo gli occhi, indicandogli con il capo la direzione.
Lui mi sorride,sollevandomi da terra, lasciandomi accoccolare contro il
suo
torace forte e muscoloso.
Mi adagia delicatamente sulle lenzuola di seta, continuando a fissarmi in
profondità negli occhi.
Rimane fermo in piedi, osservandomi sempre con maggiore intensità, come se
invece di osservarmi mi stesse mangiando.
Sollevo le braccia verso di lui.
-Vieni da me..-
Lui mi sdraia sopra, senza tuttavia farmi sentire il suo peso,
ricominciando
a baciarmi, leccarmi, divorarmi...
Sento il mio corpo muoversi convulsamente sotto di lui, ansimando piano.
La sua lingua arriva alla mia eccitazione ancora insoddisfatta,
cominciando
a depositare baci su di essa, lappandola deliziosamente a tratti, come
stesse assaggiando un dolce.
Un gemito più alto degli altri mi scappa dalle labbra.
Anche io ho i miei limiti...
Affondo le mani nella massa nera dei suoi capelli, arcuando il corpo verso
di lui.
-Ti prego, non ce la faccio più...ahh..-
Alla fine lui si decide e comincia a succhiarmi avvolgendomi completamente
nella sua bocca, ed io non mi trattengo più.
Comincio ad ansimare ed a gemere con tutta la voce che possiedo,
venendogli
in bocca quasi subito.
Ero davvero al limite..
-Mia luce, mio tutto..-
Me lo sussurra, sensualmente, prima di cominciare ad inumidirmi tra le
gambe, per preparami a quel che verrà ora.
Gemo, incessantemente, senza che io possa controllarmi, senza che io possa
evitare di eccitarmi nuovamente, in aspettativa di quel che mi farà.
Quando ritiene che possa bastare, mi solleva le gambe fino a farmele
poggiare sulle sue spalle e si china a baciarmi, voracemente, ferocemente
quasi.
E mi penetra nella carne, con un solo fluido movimento.
Gemo, staccandomi dalle sue labbra per respirare, avvertendo l'inevitabile
dolore a quell'intrusione.
Lui si ferma, sebbene tremi per controllarsi, baciandomi su tutto il viso,
tocchi lievi, come le ali di una farfalla.
Non appena sente che mi rilasso, prende a muoversi dentro di me ed io
vengo
catapultato in un luogo estraneo a tutto il resto, il regno puro e
selvaggio
dei sensi.
alla fine, esplodiamo entrambi nell'orgasmo più appagante che io abbia mai
avuto.
Per poco non svengo, tanto è intenso.
Le sue mani mi accarezzano, mentre esce da me, ricoprendomi di baci
leggeri,
cullandomi con le sue carezze, mentre mi stringe tra le braccia.
-Grazie..grazie..grazie...-
Me lo ripete, come una litanie dolce.
Ed io sorrido, gli occhi chiusi, stringendomi di più a lui, sussurrandogli
tutto quello che sento per lui, tutta la totalità che mi ha fatto
raggiungere, tutto il calore e la dolcezza che mi ha donato.
Sento una lacrima calda, calare dal suo viso, scendere sul mio zigomo,
facendomi aprire di scatto gli occhi, per puntarli nei suoi, che hanno la
più bella luce che abbia mai visto in un essere umano.
Mi sorride, dolce, splendido.
-Grazie..-
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