I disclaimers dopo il titolo vanno bene? Me ne stavo dimenticando proprio stavolta che sono necessari!

1.      Grazie, Take-chan Inoue, per aver creato tutti i personaggi di Slam DunkJ tranne Uozumi!L

2.      È una side story su un’idea che volevo inserire all’inizio di “Gelosia – parte IV”, ma ero così indecisa su se prima o dopo il dialogo tra Kimi ed Hana… (sia in un modo che nell’altro mi sembrava una forzatura); ecco perché una Side Story! Rating: NC-17

3.      Un saluto ad Ash(Lynx) ed un bacione a Mitchi131421, così mi perdoni già… quando inizierai a leggere capirai, ma io non c’entro nulla. Prenditela col Gori, non è colpa mia.

 

Gorilla Dunk!

di Chi-Bi

L’idiota [ecco ciò che mi dovevi perdonare], come l’aveva appena definito il gorilla [lo ribadisco], era nello spogliatoio, a terra, rannicchiato con la schiena contro il muro, il mento sulle ginocchia e le braccia strette attorno alle gambe, come volesse abbracciarsi da solo.

Ancora non aveva smesso di piangere: è vero, ormai non poteva fare nulla per conquistare Kiminobu o tornare con Akira, ma certamente non poteva evitare di sentirsi uno stupido per aver perso due ragazzi meravigliosi.

 

“Mitsui...” il n. 14 dello Shohoku ebbe quasi un colpo quando si accorse del suo capitano: non l’aveva affatto sentito arrivare e doveva risultare davvero penoso per il tono comprensivo che questi aveva appena usato.

 

“Non torno di là!” disse seccato, affondando il volto nelle ginocchia per non far vedere ad Akagi le sue lacrime.

 

“Non preoccuparti. Volevo soltanto sapere come stai e ricordarti che ti sono amico e… se avessi bisogno di parlare, sfogarti, io ci sono sempre. D’accordo?… Ora, se mi prometti che farai di tutto per riprenderti e che non farai stupidaggini, vado a proseguire gli allenamenti.”

 

Hisashi sentì una sensazione di calore e consolazione a quelle parole e comprese che, se non avesse approfittato di quel momento per parlare con Takenori, avrebbe perso anche l’opportunità d’iniziare quella che ora sentiva poter divenire una grande amicizia.

Non aveva mai pensato ad Akagi come ad un vero amico forse perché, sembrando più grande ed avendo quasi sempre soltanto parole d’incoraggiamento per la squadra, fin’ora l’aveva visto come il capitano o una sorta di vice-Anzai.

Le lacrime iniziarono a scendere maggiormente ora che aveva deciso di fidarsi ciecamente, infischiandosene di poter apparire un debole; si asciugò gli occhi – o almeno ci provò – strofinandoli sulla maglietta e disse con un fil di voce “Aspetta!”, si alzò mentre il gorilla, che stava per tornare in palestra, si girava a guardarlo, gli si buttò tra le braccia e scoppiò in un pianto a dirotto.

 

Akagi restò sorpreso per un attimo: non aveva mai creduto Mitsui capace di rinunciare all’orgoglio e buttarsi tra le braccia di un amico, abbandonandosi ad un pianto liberatorio. Specialmente con lui, poi! perché, sì, erano sempre stati amici, ma non avevano avuto mai occasione di parlare di loro, al massimo di basket e scuola.

Vedere l’ex-teppista fidarsi così ciecamente di lui lo commosse e, ancora ammutolito, si sbrigò ad abbracciarlo a sua volta, per evitare di fargli notare la sua commozione.

 

Ci vollero dieci minuti buoni prima che Hisashi esaurisse tutte le lacrime, poi portò le sue mani dalla schiena al collo di Takenori, e vi posò un leggero bacio. “Grazie. Sei davvero paziente con me: da quando sono entrato in squadra non mi hai fatto mai pesare nulla ed ora vuoi farti carico anche delle mie disavventure… Sei davvero un amico.”

“Si…” [“Solo ‘si’? Ti ha contagiato Rukawa?” NdA; “Sono il capitano, parlo come voglio. Vai a farti una partita ai videogiochi, su!” NdA; “AH! Per chi mi hai preso? Se penso ai videogiochi interrompo la fanfic ed è peggio per te, Gorilla! Mi copi pure l’NdA!”; “L’NdA io riesco a copiarlo, sei tu che non riesci a copiarmi l’NBA.” “Mo ti sistemo io: Nota precedente NdGori” NdA!!

 

“Ehm… Hisashi… non possiamo restare abbracciati in eterno.”

“Eddai, capitano, sei così possente! Fra le tue braccia mi sento al sicuro… fammi stare così ancora un po’.”

“Ma, se ci vedono…”

“Uffa! Prima mi dici che sei un amico e che posso sfogarmi con te senza problemi, e poi che fai? Dici ‘se ci vedono’… Ma di che ti preoccupi? tanto penserebbero male di me, non di te!”

“Mitsui!” il gorilla sembrava alterato, forse per essersi sentito dare del codardo o perché davvero gli dava fastidio che l’ex MVP gli stesse così appiccicato.

“No! Se ti lasciassi andare sarei costretto a tornare di là o a restare solo. La verità è che senza Akira o Kiminobu mi sento come svuotato: ho paura di affrontare la solitudine.”

“Ci sono i tuoi compagni di squadra ed i tuoi vecchi amici. Anche l’armata Sakuragi è dalla tua parte…”

“Non nominarmi quel rossino ruba-ragazzi! Che se non fosse per lui, ora starei con Kimi-kun.”

“Allora perché hai pianto tanto? Ammettilo, è proprio Kogure che non ti ha voluto!”

“NO! non è così.”

“Mitsui, dopo ciò che è successo con Akira, ancora non hai imparato ad essere sincero con te stesso?… Smettila di tremare, Hisashi. Non è da te non combattere e lasciarti andare. Hai paura della solitudine solo perché ti rendi conto che ne sei stato tu stesso la causa!… Concentrati sul basket, e quando troverai qualcuno, scommetto che riderai di questo momento.”

“Mhhh! Forse hai ragione tu. In fondo a questo mondo non ci sono soltanto loro due. Devo rassegnarmi, tanto non ho più nulla da perdere.”

“Senti, io più di così non so consigliarti. Lasciami andare.”

“Va bene… Anzi, no, aspetta! Mi dai un bacio? Ti voglio bene e poi sei forte. Con te mi sento al sicuro. Ti chiedo solo un bacio e poi faremo finta di niente. Resterà tra di noi come un sogno fatto durante la notte. Non voglio di più perché non ti amo, però mi daresti di nuovo fiducia in me stesso”

“Mpf! E se non volessi?”

“…”

“Solo uno?”

“Nh nh” si limita ad annuire

“Dopo che ho fatto la predica agli altri sul fatto che gli spogliatoi non servono ad imboscarsi? Mi dispiace, ma non posso accontentarti…

“Non fa niente, dimentica pure che te l’ho chiesto”

“Ma allora sei proprio idiota? Stai zitto e lascia parlare il tuo capitano! Non posso accontentarti… finché siamo qui dentro.”

“A… Akagi?… sob sob” Mitsui rimase talmente sorpreso che non riuscì a trattenere le lacrime.

“E non piangere di nuovo! Che razza di teppista sei stato, con la lacrima facile che ti ritrovi!?” fu la severa reazione del capitano dello Shohoku, che poi riprese più dolcemente ”Forza, andiamo a casa mia, tanto ormai gli allenamenti per oggi sono andati a farsi friggere.”

“S… Sicuro? Akagi… solo per un bacio [“Ma sei scemo? Dici che ti piace tanto stare tra le braccia del Gorilla e vuoi tirarti indietro? Magari ci scappa anche qualcosa di più”NdA; “Mhh… in effetti… grazie del consiglio ChiBi!” NdM]?”

“Beh, di certo qui non possiamo e neppure in mezzo alla strada.”

 

 

Inutile dire che per tutto il tragitto Mitsui si sentiva agitato come non mai. Possibile? Lui ci aveva provato così spudoratamente con il Gorilla (e aveva anche insistito)? E quello gli aveva detto di si! anche se solo per un bacio… Si, però dover aspettare tanto era snervante e magari poi gli sarebbe mancato il coraggio di prendere l’iniziativa… o sarebbe stato Akagi a farlo?… E se fossero andati oltre un bacio… come avrebbe dovuto comportarsi? Sarebbe stato come con Akira? Takenori akagi a volte sembrava davvero un gorilla…

Il cuore dell’ex-teppista perse un battito appena arrivarono a casa Akagi, a differenza dell’altro che era rimasto sempre tranquillo.

“Eccoci arrivati, appoggia pure il borsone dove vuoi.” Disse al suo ospite, una volta entraati in casa, mentre poggiava le chiavi dentro un centrotavola.

“Si [“Cheee! Mo pure tu inizi coi monosillabi? Riprenditi o non saprò cosa scrivere per i tuoi dialoghi!” – NdA]”

“Posso offrirti qualcosa?”

“Nh nh” [“Uaaahhh! peggio di così…” – NdA]

“Che c’è, Hisashi? Sembri così teso… guarda che non abbiamo ancora fatto niente. E poi hai insistito tanto proprio tu… però puoi ripensarci, se non te la senti più. In fondo è comprensibile che tu voglia dimenticare il tuo ex, ma che sia difficile per te.”

“A… Akagi, anzi, Take, la verità è che ho paura e non so nemmeno io di che cosa.”

“Vieni, siediti qui, vicino a me. Guarda che non sei obbligato, se non te la senti puoi tranquillamente cambiare idea, anche se sei stato tu a farti avanti.”

“No, non mi voglio tirare indietro. Io mi fido di te, Take. ‘Oddio, ora però devo lasciarmi andare per forza. E se poi perdessi la testa? Se non sapessi più controllarmi?… Ma che sto pensando? Se non mi do una mossa, finirò col deluderlo e farò una figuraccia’ Voglio ancora quel bacio.”

“Se le cose stanno così… chiudi gli occhi…”

 

‘Che bacio! Mi sento vibrare tutta la spina dorsale! Forse sto tremando dall’emozione, ma non m’importa. Non mi aspettavo che le sue labbra carnose fossero così morbide, non avrei mai creduto che quest’uomo così severo potesse sciogliersi tanto. Vorrei prevalere in questo momento, ma mi sento  come un bimbo indifeso e posso solamente ricambiare tutto l’affetto che mi sta dimostrando…

Mi sto eccitando, spero che non se ne accorga, ma mi scappa un mugolo di piacere… e quella serenità si dissolve nell’impazienza…’ “Take! Take-chan [“Santa pazienza! Uno copia il nome dell’Autore della fanfic e l’altro il nome dell’autore del fumetto!” - NdA]! No, non così”

“Non ti piace? O ti piace troppo?… - uno sguardo del gorilla ai pantaloni del brunetto fra le sue braccia, bastò a fargli intuire la risposta; alché lo prese in braccio senza pensarci due volte – Ok, ho capito, meglio andare di là”

“Takenori, cos’hai intenzione di fare? Mettimi giù!”

“Io? Solo ciò che hai intenzione di fare pure tu.”

 

“Mh?” Hisashi si tese tutto al contatto con il letto freddo del suo compagno di squadra, poi però sentì fremere anche qualcos’altro giù, nel suo stesso corpo, e ancora una volta, inerme, si lasciò andare, sotto le mani dell’amico.

Anche il Gori sembrava sicuro di ciò che voleva e in un lampo spogliò Mitsui, lasciandogli indosso quel paio di boxer blu aderenti, che s’intonavano così bene coi riflessi dei suoi capelli e che lo rendevano terribilmente sexy (si, proprio i suoi preferiti, quelli che aveva dimenticato a casa di Akira, che glieli aveva ridati il giorno precedente – v. “Gelosia” parte III).

Dopo un altro bacio appassionato ma più breve del primo, il capitano si spogliò a sua volta, stagliandosi [stagliarsi è più adatto per indicare la terraferma finalmente avvistata dai marinai? Beh, considerata la mole del gorilla, voglio lasciare questa parola – NdA] davanti a lui in tutta la sua possente e perfetta corporatura.

 

Piano iniziarono ad accarezzarsi e baciarsi, a conoscersi più intimamente, mentre il cuore accelerava i battiti e il desiderio di entrambi diventava sempre più urgente. Takenori avrebbe voluto godersi con calma questo momento: forse Hisashi non l’aveva intuito, ma era la sua prima volta. ‘Meglio così’ pensò il Gori. Ma l’altro era troppo teso, non poteva aspettare ancora.

“Take, ti prego, spogliami tutto, non resisto più.”

“Come vuoi, ma rilassati.”

La risposta fu un breve cenno con la testa seguito da un veloce bacio con la lingua; ed un piccolo gemito quando sentì il suo corpo finalmente nudo ed un altro, caldo, possente, scosso da tanti brividi, distendercisi sopra.

Da inesperto qual’era, Akagi cercò subito il piccolo antro - in questo momento per lui molto più importante di qualsiasi partita di basket – e lentamente vi si fece strada.

Sentì Mitsui irrigidirsi all’improvviso e inarcare la schiena e si preoccupò nel notare che il suo bacio appassionato aveva attutito un grido, aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu una smorfia di dolore sul volto in lacrime del suo amante.

“Hisashi, perdonami, non ho parole per scusarmi. Forse è meglio se esco.”

“AH!… Ma… che dici? Stavolta sei tu l’idiota: io ti voglio e sapevo che mi avrebbe fatto male già prima che mi togliessi la biancheria… Magari dammi un altro bacio e restiamo fermi un po’.”

“D’accordo, tesoro.”

‘Tesoro?’ pensò Hisashi mentre il loro bacio li faceva sentire ancora più uniti. E le sue lacrime ora erano di commozione. Si aggrappò con le braccia al collo del gorilla ed incrociò le gambe dietro la schiena di quest’ultimo per fargli capire che si sentiva pronto, anche se ora avrebbe provato forse un dolore ancora più lancinante. Ma non poteva rovinare tutto irrigidendosi come aveva fatto fin’ora: un istante di coraggio e poi gli sarebbe piaciuto.

“Take-chan, spingi, spingilo tutto dentro. Fammi tuo completamente.”

“Mitchi, ti farà male!…”

“Non fa niente… AAAAHHHHH!!” Un urlo davvero spaventoso, stavolta non soffocato, fece temere a Mitsui che pure i vicini di Akagi potessero lamentarsi. Ma in fondo chi se ne fregava? Il povero uke della situazione era ancora una volta in lacrime, mentre affondava i denti vicino al collo del gorilla, nell’attesa che il suo corpo si abituasse a quell’intrusione enorme, cosa che sembrava un po’ difficile, dato che doveva essere in proporzione al suo possessore [“Immagina Uozumi!!!!” – NdA; “AH! Razza di pervertita, già Akira è ben dotato! Ti prego, fammi mettere con Kimi-kun!…” – NdM; “Per quello ci sono altre fanfic. Magari più in là – NdA; L NdM.].

“No, non fermarti, Akagi – per la tensione Akira lo chiamò per cognome - ! Fai piano ma continua.”

 

Ci volle molto affinché Hisashi si rilassasse, ma una volta dimenticato il dolore, per entrambi i giocatori giunse finalmente il momento del piacere totale, dell’estrema unione dei corpi assieme all’annebbiamento delle menti. Finché il loro liquido non li inondò reciprocamente.

“Gorilla Dunk!” esclamò Mitsui quando ebbe ripreso un po’ di voce,  mentre Takenori era ancora dentro di lui.

Ma il destino doveva avere preso proprio di mira Mitsui ed i ragazzi con cui ci provava, perché non riuscirono più a rilassarsi come avrebbero voluto.

 

 

“Ciao, fratellone, sono tornata! Vedo che abbiamo visite!”

“Okkavoli, Take, è arrivata Haruko!” disse Mitsui mentre scendevano giù dal letto e già iniziavano a rivestirsi insieme. Per fortuna ci riuscirono – e riuscirono anche a tirare su le coperte – prima che Haruko aprisse la porta.

“Ciao Mitsui, ciao fratellino! Ma che stavate facendo, ragazzi? Siete tutti sudati.”

“Allenamento forzato!” riuscì a dire Takenori con una serietà impressionante da meravigliarsene lui stesso dentro di sè.

“Forzato?”

“Dato che non volevo tornare in palestra – iniziò a spiegare Mitsui, anch’egli un bravo bugiardo - , mi ha rinchiuso qui dentro finché non terminerò i miei esercizi… Despota che non sei altro!”

“Su, non lagnarti, che li sto facendo assieme a te! Haruko, puoi chiudere la porta? Altrimenti il prigioniero è capace di fuggire.”

“Allora esco e vi lascio al vostro allenamento; ma non strafate, ok?”

 

“Uffa, non si può mai stare tranquilli!”

“Ehi Gorilla, com’era la tua tecnica micidiale di prima?”

“Insolente, dici forse il “Gorilla Dunk”? Vuoi riprovarlo un’altra volta?”

“Mh, magari! AHAHAH Certo che ce la saremmo vista brutta se Haruko avesse aperto la porta un minuto prima. … Mhhh mmhhh… Aspetta, non baciarmi.”

“E perché? Non ti va di continuare?”

“È stato bellissimo anche per me, Take, però non voglio illudermi e nemmeno farti passare dall’altra sponda: tu non sarai mai gay e comunque non vorrei rovinare la nostra amicizia. Se poi sarà destino, allora faremo di nuovo l’amore come oggi, però ora come ora sento che non è possibile.”

“Ehi, dai, non fare quello sguardo così abbattuto. Sei più forte tu di me; vedi, mi hai tolto un peso. Quanto vorrei che tra noi potesse funzionare, non lo immagini, però mi rendo conto che siamo solo buoni amici e non possiamo sprecare la nostra amicizia… Comunque Mitchi, prima mi hai fatto impazzire, non credevo che fare l’amore fosse così bello. E sono contento di averlo fatto con te.”

“Come? Cos’hai detto brutto scimmione, non avevi idea che fosse così? Era… la tua prima volta?… Per questo tu … tu mi hai penetrato subito, facendomi male.”

“E perché, scusa, in che modo dovevo fare?”

“È imbarazzante…”

“Imbarazzante dopo quello che abbiamo fatto? Dai, parla, anche per sapere come comportarmi la prossima volta!”

“Ecco, dovevi… Uffa, maledizione, mi stai facendo arrossire tremendamente!… Mpf! Comunque potevi prima succhiarti delle dita per inumidirmi… lì… e poi… Oh, insomma basta, tanto hai capito, no?”

“Credo di sì, ma forse con una dimostrazione pratica è più semplice.”

“Gorilla pervertito, non provarci nemmeno!”

“Facciamolo un’altra volta prima di ritornare dei semplici amici. Parlo seriamente, io lo voglio e pure tu: basta guardarti!… e poi ora che Haruko sa dell’ “allenamento forzato” tornerà almeno tra un’ora per non distrubarci… Allora, Hisashi?”

“… Però faccio tutto io…” 

 

 

Owari!

 

Gorilla “E questa che sarebbe?”

ChiBi “Una fanfic yaoi! Perché, non volevi consolare l’ex-teppista della tua squadra?”

Gorilla “Proprio nooo!”

Mitchi “Capitano traditore! Bell’esempio di lealtà ed amicizia!”

Gorilla “Non mi arrapi proprio per nulla e se non fosse per la mente malata di alcune esaltate come la nostra autrice (speriamo che ci sia solo lei), certe cose non le farei mai!”

Mitchi “Se è per questo, con te non ho fatto neanche la metà di tutto ciò che ho fatto con Akira. Tiè!”

Gori “E con Kogure non ci hai fatto proprio niente.”

Mischi “Bastardo! Io…”

ChiBi “Va bene ragazzi, sono io che ho sbagliato, non lo farò più.”

Gori& Mitchi - all’unisono - “Lo spero bene! Lui non è proprio il mio tipo!”

ChiBi “Tanto ho già in mente qualche altra idea malsana su cui scrivere, EHEHEH, per esempio  una bella Anzai x Taoka, un’Akagi x Uozumi, una… Mit x Mit… (che significa? Se ci riesco, capirete). Poi vedremo, l’universo delle mie idee è assai vasto… Anch’io sono un Tensai.”

Gori “E come Sakuragi le hai sparate grosse.”

Mitchi “Anche se non mi piace, almeno su questo gli do ragione.”

ChiBi “Alla prossima!”

Gori&Mischi “AHHH!”