I personaggi appartengono a zio Stevie-O King, se dipendesse da me l’intero universo apparterebbe a lui. E’ una Cuthbert-Roland ma stavolta il pov è di Roland, dopotutto il gran finale aspetta al protagonista! Peccato che questo sia il prequel di tutti i prequel scritti da me finora^^’’’… Roland ha appena conquistato le sue pistole e suo padre lo ha trovato a letto con una prostituta, cosa avrà da dire Cuthbert di tutto questo?

 


 


 

 

Gli obblighi della vita, i piaceri dell'amore

 

di Mia

 





Lo schiaffo di mio padre brucia ancora sulla mia guancia, non solo per il dolore causatomi ma anche per il suo significato: da ora in poi non potrò più contare sulla sua protezione. Ormai sono un uomo ed è mio dovere staccarmi dalla mia famiglia, per questo mio padre si è tanto incazzato, teme per la mia vita ma forse teme anche che io me la sia rovinata per sempre. Questo è vero ma non credo di aver avuto scelta e sono io per primo a sapere a cosa ho rinunciato, ma il mio ka ha cominciato a girare portandomi lontano da tutto quello a cui tengo. Mi vuole solo, forse per distruggermi, forse per rafforzarmi, per ora non vedo la luce in fondo al tunnel in cui sono stato scaraventato nel momento in cui ho conquistato le mie pistole. Dovrebbe essere un onore averle conquistate… allora perché se ci penso mi viene solo voglia di piangere? Forse perchè come dice mio padre è difficile essere Re ed io ho appena imboccato la strada per esserlo. Finora ho fatto tutto d’istinto senza pensare alle conseguenze e credo che ora sia arrivato il momento di pagarle cominciando da mio padre ma lui non è certo l’ultima né la più gravosa. Da quando mi sono risvegliato nel letto di quella prostituta non è stato lui il mio primo pensiero, orrore e panico sono state le mie prime emozioni non per il mio futuro ora incerto e pericoloso ma per quello che era tutto per me e che per ora forse finirà di esistere. Mi nascondo tra i stretti corridoi del castello che conosco a memoria sapendo comunque che questo non mi servirà a nulla: mi troverai come ci riesci sempre. Questi corridoi sono gli stessi che ci hanno visto amanti e che forse ora ci vedranno estranei, li percorro correndo guardandomi spesso alle spalle ma non si può sfuggire al proprio ka, lo so bene, ma rimango comunque paralizzato quando l’angolo più buio mi sorprende rivelandomi la tua presenza. Gan… sei bello da far mancare il fiato ma la tua bellezza non è solo fisica, sei magnetico, mi sento attirare come se racchiudessi in te tutte le leggi del mondo. So che tu sai ma entrambi per il momento facciamo finta che nulla sia successo, ci permettiamo un ultimo sguardo pieno d’amore e poi l’atmosfera si fa subito gelida o forse sono l’unico a tremare per il freddo che sento fin dentro le mie ossa. Il tuo sguardo è una domanda inespressa, purtroppo io non ho risposte da dare semmai altre domande da aggiungere… Ho sempre pensato che nessuno può tenere distanti due persone che si appartengono e di certo non avrei mai pensato che sarei stato io a tentare una simile impresa. Ti guardo e dentro di me mi chiedo dove troverò la forza di dirti che è finita. Non mi aiuta essere costretto a rispecchiarmi nei tuoi occhi e nella tua disperazione, sai già quello che ho da dire vero? Non sono ancora pronto per farlo quindi mi rifugio nella mia codardia abbassando subito lo sguardo ma infondo servono le parole? Sai già quello che ho fatto e non credo che ti sia difficile capire il perché…
- Roland…- Non ti guardo, non parlo. Potresti prendermi a pugni ed io non farei niente per difendermi perché mi merito tutta la tua furia e tutto il tuo odio. Se mi odiassi sarebbe tutto più facile sia per me che per te ma so che se alzassi lo sguardo leggerei nei tuoi occhi lo stesso amore che mi ha accarezzato in questi anni. Non basta così poco per farmi odiare da te visto l’immenso amore che provi…
- …-
- Guardami…-
- …- Non ti guardo, non voglio vedere il dolore e la delusione sul tuo volto, come potrei spiegarti quello che è successo con semplici parole? Continuo a rimanere in silenzio ma tu vuoi parlare, vuoi sentirmi parlare…
- Che hai fatto…-
- …- Sono stato con una puttana, mi sono rovinato la vita, sto seguendo la via del ka; tante sarebbero le mie risposte a questa tua semplice domanda, quale preferiresti sentirti dire? Non voglio farti più male di quanto te ne ho già fatto, accetta il mio silenzio come l’ultima cosa che posso fare per te… ma sei sempre stato un tipo testardo così continui nella tua ricerca di risposte che non ti daranno altro che dolore…
- Allora è vero…-
- …-
- Sei stato con una puttana…-
- …- Ti guardo e questo scatena in te la rabbia, mi scrolli disperato cercando di ottenere una mia qualunque reazione, ma non credo di avere dentro ancora qualcosa che possa essere chiamato emozione, ho perso tutto, ho perso te…
- Cazzo dì qualcosa! Voglio sentirtelo dire che mi hai tradito bastardo!-
- …- Non ti ho solo tradito, ti ho ucciso e col tempo ti cancellerò; questa non è una lite tra innamorati, il mio non è stato un semplice tradimento, ma sei pronto per accettare una simile verità?
- Perché…-
- …- Ottima domanda, so quello che ho fatto, ma non mi è ancora molto chiaro il motivo: sapevo solo che andava fatto. Come puoi accettare una simile spiegazione se suona ridicola alle mie stesse orecchie?
- Non merito neanche una spiegazione…-
- …- Cosa dovrei dire? Nel tuo sguardo leggo già tutte le risposte che ti sei dato per riuscire a dare un senso alle mie azioni. Forse un senso non ce l’hanno, forse sono stato portato a fare quello che ho fatto da una forza interiore che non mi so spiegare anch’io. Tutto è iniziato da quando ho deciso di sfidare Cort, no che dico, tutto è iniziato quando ho visto mia madre con quel traditore di Marten. Tu non eri con me e come ogni volta che mi lasci solo ho agito imprudentemente facendomi guidare dal mio istinto e forse in quel momento si è mosso il mio ka. Mi guardi come se fossi il solo a soffrire, che sia io il bastardo, non capisci che l’unica merdata è il ka… il mio ka… quello che mi porto dietro e che segnerà il mio futuro… il tuo… di altri. Vorrei essere nelle tue braccia, continuare la mia vita di prima ma credo di aver conquistato le pistole per qualcosa di più grande di me. Andare avanti, indietro, stare fermo… con te, senza; tante domande senza nessuna risposta. Non ho risposte io stesso, cosa dovrei rispondere a te? L’unica cosa certa è chi sono io, ma quello che diventerò? Dipenderà dalle scelte di oggi non di domani… cosa credi che per me sia facile? Mi sono sporcato non perché lo volessi, avrei potuto avere la donna più bella e nobile di Gilead se lo avessi voluto ma visto che ne sono stato costretto ho scelto il modo più degradante che mi avrebbe fatto più male, il modo definitivo per dirti addio: ho scelto una puttana da bordello e ho fatto quello che non avevo ancora mai fatto, ho scopato con una donna, solo dello sporco e brutale sesso. Questa è stata la mia prima scelta per il futuro… devastante… Tutti si aspettano qualcosa da me, io ho scelto la via della vendetta. Mio padre mi ha picchiato e Marten mi ha denigrato, credono che non sia abbastanza forte da riuscire a percorrerla, ma rinunciando a te dimostro loro che sono pronto a tutto, ho rinunciato alla parte più importate della mia vita quindi altre privazione saranno per me solo delle noie. Non pretendo che gli altri capiscano ma tu sì, conosci l’umiliazione e la sofferenza che provo per avere come madre una donna priva d’onore e per padre un uomo troppo stanco per tenere a bada il suo mago. Volevo fare qualcosa di grande, qualcosa che mi avrebbe permesso di fare sparire tutto questo… così sono diventato pistolero, così sto dicendo addio a te. Sono entrato in un vortice di eventi più grande di me che mi spinge ad andare sempre avanti, a puntare l’impossibile e anche se potessi non ti porterei mai con me visto che alla fine del mio viaggio c’è sicuramente l’autodistruzione. Non mi sento meglio per quello che ho fatto né più grande né più forte, solamente più solo. Pensi che io voglia questo? Pensi veramente che dopo essere stato per anni tra le tue braccia al sicuro da tutto e da tutti io sia orgoglioso di quello che ho fatto? Non pensi che mi senta sporco, impaurito ed incredibilmente solo? Non so se sia più difficile accettare una scelta o farla ma sicuramente la responsabilità di doverti allontanare nonostante il mio corpo e la mia anima mi urli di tenerti stretto a me è la più grande sofferenza che mai potrò avere… E tu fastidiosamente aspetti una risposta che forse non potrò mai darti; ti ricordi di quando ti ho detto che non ero come mio padre? Mi riferivo a questo, mio padre probabilmente avrebbe lottato con le unghie e con i denti per rimanere con il suo amante, io invece mi sono arreso al primo ostacolo. Non sono nato per vivere un amore assoluto e tagliare fuori tutto il resto, io so di essere nelle mani di una forza superiore che mi guida e che mi spinge a staccarmi da tutte le mie debolezze e i miei piaceri terreni per qualcosa di più grande, talmente grande da non riuscire neanche a comprenderla e spiegarla a parole. Tu che sei uguale a tuo padre sarai purtroppo destinato a soffrire per un amore assoluto che non può essere ricambiato. Hai già cominciato a soffrire e la tua giovane vita è solo agli inizi, ancora non hai iniziato ad odiarmi ma presto lo farai ed io non posso certamente biasimarti, ma ti giuro che se ci fosse stato un modo diverso per raggiungere la mia autonomia l’avrei trovato. Io voglio o tutto o niente e visto che non ce la faccio ad accontentarmi di averti in rapporti occasionali ho deciso di allontanarti del tutto da me, cancellarti, entrando nel corpo di quella troia come se questo mi strapppasse di dosso la persona che ero fino a ieri. So che ti basterebbe stare al mio fianco ma non posso garantirti neanche questo, la mia strada va percorsa in solitudine, e la solitudine non può esistere nel mio cuore se al mio fianco ci sei tu. Voglio una vita migliore per te piuttosto che una aggrappata alla mia che chissà che fine farà. Mi hai promesso molte volte che sarai sempre al mio fianco e che mi amerai qualunque cosa succeda, ora guardandoti negli occhi ti chiedo di rompere queste promesse e liberarti dalle pesanti catene che ti tengono legato a me. Te lo chiedo ma vorrei leggere nel tuo sguardo ancora quelle promesse nonostante quello che ho fatto. Ti ho ferito mortalmente ma egoista mi aggrappo di nuovo a te, sono troppo debole non riesco a farne a meno. Devi aiutarmi a fare a meno di te, fai quest’ultima cosa per me, martirizzati per me. Cacciami, picchiami, odiami… non guardarmi con quegli occhi, gli stessi bellissimi occhi che mi urlano che mi amano e che mi desiderano ora come in qualsiasi altro momento della tua vita. Come puoi non provare odio quando ti ho appena spezzato il cuore? Le tue urla sono solo piene di disperazione e questo non fa altro che incrementare la mia voglia di te, di dimostrarti che non l’ho fatto perché non ti amo ma solo perché non c’era altra soluzione. Il mio corpo trema di fronte a tutta la tua sofferenza, vorrebbe consolarti ed essere consolato a vicenda, l’abitudine è dura a morire, ancora più il mio desiderio di farlo. Io per primo ammetto che non ha più senso respirare in un mondo in cui non ci sei ma voglio che questa dipendenza malata finisca e ci liberi entrambi. In questo momento potrebbe bruciare l’intero mondo e per me non avrebbe alcuna importanza se questo mondo è privo di te. Devo cominciare ad apprezzare l’intero modo, come farebbe un vero pistolero a prescindere da te. Ma questo posso farlo solo allontanandomi da te riuscendo cosi ad apprezzare anche tutte le altre meraviglie dell’universo, ma ora che ti ho davanti l’unica meraviglia per me sei tu. Dimmi addio, pronuncia queste ultime parole per me, dimmi che starai bene anche senza di me, menti come mento io a me stesso. Dammi l’illusione che quella che leggo nei tuo occhi non sia sofferenza ma solo flebile speranza per il futuro… Mi stai uccidendo e lo so, io sto uccidendo te. Se lo venisse a sapere tuo padre mi ucciderebbe sul serio, le promesse che gli ho fatto di non farti mai del male ora sembrano quasi una presa in giro. Non ho neanche più la protezione di mio padre potrei essere un facile bersaglio sia per lui che per Marten, mi rimani solo tu e sono costretto ad allontanarti per rimanere solo ancora di più. O quasi più paura di tuo padre che di Marten… non mi ribellerei a lui perchè in mente mi rimarrà per sempre il tuo sguardo di ora che mi ricorda che mi merito il peggio che la vita può darmi, forse una vita senza te è già il peggio che mi può accadere. Non voglio essere un uomo che arriva ad odiare ogni secondo della propria vita e ogni persona dell’universo, ma come faccio ad evitarlo se sei tu la mia vita e il mio universo? Vorrei poterti dire molte cose al posto di questo silenzio obbligato. Inizierei con il dirti che per me sei e rimarrai l’unico, non importa quello che sarò costretto a fare ma tu rimarrai comunque l’unica ragione che mi spinge ad andare avanti anche se questo significherebbe spingersi nella follia. Sei il mio punto di riferimento, non c’è mai stato bisogno delle parole tra di noi, basta uno sguardo per intenderci perfettamente e un tuo solo sguardo può bastare per calmare il mio spirito inquieto. Per una volta vorrei essere quello che tu sei stato per me ma sei stato talmente immenso che mi è possibile poterti raggiungere. Vorrei riuscire a farti sentire sicuro come mi fai sentire tu; dal giorno in cui mi hai detto : ‘Sono fatto per difenderti’ non ho più avuto nessuna paura se non quella di essere lasciato indietro da te. Abbiamo dato un senso alle nostre vite in questi anni stando insieme, abbiamo creato qualcosa di più grande e forte che una semplice esistenza. Sei l’amore della mia vita, mi hai insegnato ad amare, a desiderare, a sognare e ogni mio sogno è sempre stato prontamente esaudito da te, forse perché tu sei sempre stato il mio unico sogno. Mi hai amato nei momenti più bui della mia vita e hai sorriso con me in quelli più felici. Vorrei dirti che sei la cosa migliore che mi potesse accadere nella mia vita, la mia ancora di salvezza ma poi con che coraggio riuscirei a dirti addio? E come potresti farlo tu? Sei stato un fratello, un amico e un amante, come può essere una persona così tante cose? Sei semplicemente magnifico, la migliore persona che avrei potuto incontrare sulla mia strada ma è arrivata l’ora di dirti addio amore mio. Farà male a me quanto a te questa decisione forse ancora di più a me che l’ho dovuta prendere. Vorrei poter fare quello che vorrei, vorrei poterti dire quello che vorrei ma non sono più io a decidere, il mondo sta andando avanti ed io, un uomo senza più alcuna anima, sto solo cercando di andargli faticosamente dietro. Ma tu non mi vuoi lasciare andare, continui a bloccarmi la strada con il tuo corpo che io non oso toccare. Sono pronto a dirti addio ma non sono abbastanza forte da resistere al richiamo del tuo corpo. Sai leggermi dentro come sempre così ti avvicini non lasciandomi via di fuga se non quella di addossarmi maggiormente al muro. Stranamente non mi sento in trappola, mai potrei sentirmi così con te vicino, semmai mi sento ammaliato. Pericoloso, troppo. Mi porti rispetto non buttandoti addosso a me ma sono chiari i tuoi desideri e purtroppo credo che lo siano anche i miei. Ti chiedo una cosa ma ne desidero un’altra, impazzirei anch’io al tuo posto, ma ti prego non dare retta a quello che ti dice il mio corpo che ti ha sempre desiderato e venerato, credi alle apparenze perché anche se non sincere rispecchiano la mia volontà, volontà che va anche contro me stesso. Non sono più un tuo problema, non voglio più esserlo. Non voglio vederti soffrire ancora per me, lasciamoci con un sorriso e anche se sarà falso sarà sempre meglio che svelare i nostri veri desideri. Non rendiamoci le cose ancora più difficili. Gan quanto ti amo… per quanto ti amo mi sento il corpo svuotare di ogni altra emozione e forza fisica, mi chiedo cosa ne sarà di me una volta che tu non sarai più con me. Forse tu sarai sempre con me, siamo anime gemelle, mi basta richiamarti in sogno per risvegliarmi con te al mio fianco e per me è lo stesso se mai avrai bisogno di me verrò a cercarti ovunque sarai per darti il mio aiuto. Non dimenticherò come è facile amarti, farò solo finta che quella parte di me non esista più. So che questo non ti aiuterà, siamo destinati a soffrire io e te e ciò che fa male è che dovremmo soffrire da soli. Sarai solo ma basterà guardarti indietro per ricordarti ciò che siamo veramente, quello che c’è stato tra noi non è mai stata una menzogna ma soltanto puro amore, mai dovrai definire la nostra storia inutile perché è quella che ci ha permesso di diventare quello che siamo e tu sei un magnifico uomo. Stai capendo tutto quello che ti sto dicendo con il mio solo sguardo? Probabilmente sì i tuoi occhi sono lucidi e il tuo corpo trema, non sei mai stato bravo a nascondere le tue emozioni; sai che nonostante quello che provo non mi fermerò, sai che sto mettendo fine a quello che pensavamo fosse il nostro futuro ma che invece sarà solo il nostro passato e questo è terribile, lo so.
- Mi stai lasciando?- La mia bocca si rifiuta di rispondere, vorrei davvero farlo per mettere fine a tutto, ma il mio corpo rifiuta ogni comando del mio cervello.
- …-
- … perché?- Chiudo gli occhi come se questo bastasse a farti sparire ma posso sentire la tua presenza anche così, emani tanto dolore e amore da rendere tali emozioni quasi palpabili. Meriti una risposta, anche se le parole si rifiutano di uscire ti dirò quello che ho cercato di accettare io stesso.
- Devo cambiare…-
- Io faccio parte di questi cambiamenti…- Chini la testa per proteggerti dalle mie parole ma ormai non posso più fermarmi e ti ferisco come mai avrei creduto di poter fare.
- Soprattutto tu…-
- Solo ieri mi hai giurato amore eterno…-
- E sono pronto a giurartelo anche adesso…- In futuro…sempre… l’unico punto fermo della mia vita che sarà solo nascosto dalle mille menzogne che riempiranno la mia vita.
- Fallo…-
- Non cambierà niente, farà solo più male-.
- Non ti ho chiesto un consiglio, fallo…-
- Ti amerò per sempre…- Te lo dico negli occhi per farti vedere quanto siano vere le mie parole, ma te lo dico perché ho un bisogno folle di farlo, forse per l’ultima volta forse no…
- Ora dimostramelo…-
- Bert…- Vacillo davanti a questa richiesta… e se poi non riuscissi più a tornare sui miei passi? Già temo di vacillare solo guardandoti come potrei resisterti dopo aver fatto l’amore con te? Forse non sai quale effetto hai su di me…
- Non ti lascerò andare, voglio poterti amare e voglio che tu sia mio per un’ultima volta…-
- Perché?-
- Per ricordarti che ti amerò qualunque cosa sarai costretto a fare… Non riuscirai mai a farti odiare da me…- Se non fossi stato addestrato da Cort a trattenere le mie emozioni ora mi ritroverei in lacrime tra le tue braccia, invece rimango immobile davanti a te fingendomi imperscrutabile, il freddo bastardo che ti sta spezzando il cuore.
- Sarebbe più semplice se lo facessi-.
- Non è mia intenzione fartela facile-. Non l’ho mai pensato, impossibile che possa essere facile una scelta e una rinuncia del genere, è più probabile che sia la rovina della mia vita oltre che della tua…
- Non voglio che ti faccia delle aspettative sbagliate…- Mi è costato dirlo, in realtà non voglio fare altro che fare l’amore con te e non una volta sola, per sempre per non dover più pensare ad una assurdità simile come quella di doverti lasciare…
- Non temere, conosco bene il tuo sguardo, non posso fare più niente per farti cambiare idea-. Hai ragione ma se mi guardassi meglio vedresti anche tutta la mia voglia di amarti che sto cercando di celare faticosamente. Te lo dimostro liberandomi da tutti i miei doveri e costrizioni e ti abbraccio con uno slancio tale che quasi cadiamo a gambe all’aria. Non mi servono parole per arrendermi a te lascio il mio corpo nelle tue mani e assaltandoci a vicenda cerchiamo di arrivare alla tua camera prima che la pazienza e il desiderio ci spingano a rintanarci in qualche corridoio buio del castello…non voglio che sia una cosa svelta dettata dall’urgenza del momento…Ho ancora bisogno di te, un fottuto bisogno di te, fammi entrare, basta sbatterci sui muri, voglio il tuo letto e lo voglio ora. Non sei il solo a voler ricordare e celebrare ciò che siamo stati e che forse in parte rimarremo per sempre… ti voglio come sempre ti ho desiderato, non farmi più aspettare… Mi spogli appena riesci ad aprire la porta, io mi limito a metterti una mano nei pantaloni e ad accarezzare il cotone delle tue mutande che è già umido del tuo sperma, sei così eccitato e duro che potremmo iniziare subito ad amarci ma tu mantieni il controllo per tutti e due. Mi sdrai a guardarmi come se fosse la nostra prima volta, ma con te è sempre così, mi pare sempre di essere l’essere più amato del mondo. Ti abbassi sul mio corpo ormai nudo che è in tua completa balìa e ti nutri di lui, mi mordi, mi succhi lasciandomi segni su tutta la pelle, pensi forse che mi servano delle cicatrici per ricordarmi di te? Niente e nessuno riuscirà a farmi scordare di te, né adesso né mai… Ti accarezzi da solo e me ne dispiaccio ma non riesco a fare nient’altro che stringere forte le lenzuola e ansimare come un novellino, il sesso orale mi devasta ogni volta e Gan se tu lo sai fare bene! Mi fai venire solo quando anche tu sei pronto e dopo aver bevuto il mio seme rimani affondato nel mio inguine. Tremi, non di freddo lo so ma faccio finta di non sapere che stai piangendo contro la mia pelle, non è dignitoso per un uomo farsi vedere piangere, forse per questo ti lascio stare per poter piangere anch’io le mie lacrime nascoste. Quando parli la tua voce è roca e non credo che lo sia solo per l’eccitazione, ogni secondo che passa andiamo incontro alla fine di quello che è stato “noi” e all’improvviso ci ritroveremo ad essere due entità divise, non sei il solo a temere quel momento, sono abituato alla tua presenza al mio fianco e senza di te mi sentirei semplicemente perso…
- … come vuoi farlo?- L’impazienza nei tuoi occhi e nei tuoi gesti è palpabile ma dopotutto lo sono anch’io quindi non mi perdo in parole inutili, vado subito al punto.
- Mi basta guardarti negli occhi, il resto sceglilo tu…- Ti guardo sicuro e tu capisci subito che faccio sul serio infatti non ci metti molto ad agire, mi ritrovo seduto su di te prima che me ne renda conto… mi piace questo modo di fare l’amore è il più intimo e profondo che conosciamo, non permetterei a nessun altro di vedermi così vulnerabile e sconvolto e non permetterei a nessun altro di provocarmi il dolore che provo ogni volta che mi abbasso su di te… è bellissimo ma il piacere che ottengo viene ripagato con il dolore del mio corpo violato… non è certamente il modo più tranquillo di farlo. Non c’è bisogno di nessun segno da parte tua, siamo nudi entrambi ed è così naturale per me strusciare la mia apertura sulla tua erezione che mi chiedo se ci sia una cosa più naturale di questa nella mia vita, donarmi a te senza alcun freno… Quando mi abbasso su di te non tengo conto dei miei limiti fisici, mi violento impalandomi per darti tutto quello che posso, il fatto che questa sarà la nostra ultima volta pesa su di me come un macigno e sono più che persuaso a darmi come non mai. Fa male, molto male ma presto questo passa in secondo piano, non abbiamo passato gli ultimi due anni a guardarci in faccia io e te, pian piano sento dentro di me montare il piacere più assoluto che io possa provare, essere preso da te così in profondità è una sensazione che mai potrò scordare e mai lo vorrò, forse sarà ciò che mi terrà in vita nei momenti più bui della mia esistenza. Mi penetri con tutto quello che hai darmi in un modo tale che solo così riesci ad avermi, cerco di aiutarti e di sollevare il mio corpo seguendo il tuo ritmo ma mi rimane sempre difficile stare al tuo passo, sono troppe intense le emozioni che mi fai provare. Prima che mi possa abituare del tutto ma già totalmente tuo mi stacchi dal tuo corpo e mi fai stendere sul letto, ti guardo confuso ancora annebbiato dal piacere appena provato e quando ti metti sopra di me non posso fare a meno di chiederti il perché di questo cambio di programma… proprio ora che stava cominciando a piacere anche a me…
- Perché?-
- Non voglio farti provare dolore, quello che volevo me lo sono già preso… ora voglio solo poterti amare e darti piacere… voglio fare quello per cui sono nato…- Piangi tu per primo e io ti seguo, sai che questa sarà la nostra ultima volta. Vorresti renderla più speciale delle altre volte ma ogni nostra volta è stata qualcosa di unico e di indimenticabile e questo ci rende tutto più difficile. Il tuo corpo nel mio cerca di lasciarmi un segno indelebile ma ancora più importante riesci a farlo nella mia anima, per quanto cerchi di allontanarmi da te so che non ci riuscirò mai del tutto perché tu sei dentro di me con tutta la tua essenza e non mi lascerai mai come io non lascerò mai te. Farai sempre parte di me, sarai tutto ciò che c’è di buono e di bello in me, la mia parte migliore che mi proteggerà anche lontano da te. Nell’unico mio momento di debolezza mi lascio andare e ti faccio capire quanto ho ancora bisogno di te ma forse nel pieno del tuo orgasmo sei troppo preso dalle tue emozioni da rendertene conto. E’ sempre così devastante fare l’amore con te…
- … Promettimi che sarò l’unico…- Questa forse è davvero l’ultima cosa che posso fare per te, perché mai potrei sostituirti con qualcun altro, mai il mio corpo accetterebbe quello di un altro, la tua casa non verrà mai occupata da nessun altro.
- … L’ho appena fatto… tu cosa mi prometti?-
- Di continuare ad amarti qualsiasi cosa tu possa farmi…- Una delle prime promesse che mi hai fatto viene adesso rinnovata e quasi piango per l’emozione, non mi merito una tale devozione… Forse non rimarrò l’unico per te ma la tua promessa vale più di qualunque altra cosa tu potessi promettermi perché so quanto male ti farò in futuro. So che dovrei vestirmi e andarmene subito, scappare il più lontano possibile ma sono così appagato da non riuscire a muovermi anzi mi avvolgo nel tuo abbraccio appena mi sento liberare. Sarà l’ultima volta che proverò questa felicità, ed è stata l’ultima volta che mi sono concesso di congiungermi alla mia metà, alla mia anima gemella. Non faccio altro che pensare a te, non ne posso fare a meno, mi chiedo se riuscirò a farne a meno in futuro o se tu ormai ti sei costruito la tua personale casa nella mia anima costringendomi a rimanere in questo stato di disperazione e di continuo bisogno della tua presenza. Potrei rimanere sveglio solo per sentirti respirare e vederti sorridere mentre dormi e solo questo mi renderebbe l’uomo più felice della terra. Sai che ti sto pensando, nella mia vita faccio poco altro oltre a questo, conosci il mio bisogno e in questo silenzio le mie emozioni sembrano urlare. Ma tu non sei da meno, anche senza il dono del Tocco riuscirei a dirti ogni tuo pensiero… Roland… Roland… Roland… Siamo entrambi monotematici direi… ho così tanto bisogno di te che ho paura che non mi rimanga niente una volta che ti avrò allontanato, che non ci sia nessun Roland ma che Roland esista solo in funzione di Cuthbert. La cosa orribile è che non ci troverei niente di male se così fosse, una parte di me crede davvero che io esista solo per te e tu per me e al diavolo tutto il resto… Da quanto tempo siamo in silenzio senza parlare? Da quanto tempo continuo a sfiorare i tuoi capelli corvini con gli occhi chiusi facendo finta che non c’è nessun altro futuro che questo fuori da questa stanza? Forse i nostri pensieri si incrociano un brivido improvviso ci scuote riportandoci alla brutale realtà. Vorrei rimanere e addormentarmi tra le tue braccia, come mi capita sempre di fare dopo aver fatto l’amore con te. Sarebbe magnifico anche vegliare una volta tanto il tuo sonno ed essere io il protettore dei tuoi sogni come tu sei dei miei. Sarebbe bello ma se lo facessi non ce la farei più a staccarmi da te; volevo farti credere che per me sarebbe stato solo sesso ma è chiaro a tutti e due che tra noi non può esserci solo quello. Mi ritiro finché il mio desiderio non prende il sopravvento sulla mia volontà, che già flebile riesce a malapena a farmi uscire dal letto. Sento il tuo sguardo avido sul mio corpo nudo e mi sembra impossibile che sarà l’ultima volta che sentirò questa sensazione di possesso provenire da te, è come sentirti urlare in silenzio che sono tuo. In passato perdevo sempre tempo a vestirmi per farti un dispetto ma anche per farti piacere, ora appena recupero i miei vestiti l’indosso il più in fretta possibile mettendo definitivamente la parola fine a tutto quello che c’è stato tra noi, anche se poi tra noi non finirà mai del tutto, i sentimenti rimarranno vivi per sempre. Ogni posto mi ricorderà di te… tutta Gilead è pregna del nostro amore, ogni luogo ci ha visto amanti. Raggiungo la porta prima che mi venga il desiderio impellente di strapparmi i vestiti di dosso e buttarmi tra le tue braccia che so saranno accoglienti e calde pronte a tenermi con sé per sempre. Sei tu a bloccarmi prima che me ne possa andare con un tono di voce che non ti ho mai sentito prima, mi stai supplicando anche se in apparenza mi chiami solo per nome…
- Roland!-
- …- Mi fermo ma non mi volto, se lo facessi mi infilerei nel tuo letto e farei l’amore con te fino ad avere un briciolo di vita in corpo. Ti dico grazie mio unico amore ma è ora che io vada per la mia strada da solo, se il ka lo vorrà il mio non sarà un addio e se così sarà spero che tu mi starai ancora aspettando, io ti aspetterò per tutta la vita… ma non è ancora tempo per noi. Mi allontano lentamente da te ma non mi sfuggono le tue ultime parole che mi lasciano un sapore agrodolce facendomi venire voglia di mettermi ad urlare.
- … Ho capito… complimenti per le tue pistole… addio-. Se avessi le parole, se solo sapessi cosa dire per non farti soffrire ancora di più non mi limiterei al mio lapidario:
- … addio-. Forse un arrivederci sarebbe stata la cosa più giusta da dire, anche perché ci credo veramente in un futuro dove io e te saremmo di nuovo liberi di amarci, purtroppo con le parole non sono mai stato bravo, ho sempre dimostrato quel che volevo con il mio corpo ma ormai anche questo appartiene al passato…


Fine.