Disclaimers: i
personaggi non sono miei ma se la cavano anche sta volta
Dediche:
a
Urd che ha convinta in un modo divertentissimo a fare questo seguito
Una
giornata felice due
di
Auramasda
Accidenti
a quel baka kitsune eravamo quasi arrivati a casa e ora ci tocca tornare
in palestra, sono veramente arrabbiato con lui
-Uffa
Kaede per una volta che finiamo prima gli allenamenti ti dovevi proprio
dimenticare il regalo?-
-Do’aho
piantala, potevi ricordartene pure tu e se mi lasciassi usare la bici a
quest’ora sarei già tornato-
-Si
con il cigno di cristallo in mille pezzi, Kaede non so se lo hai notato ma
tu hai la tendenza ad addormentarti in bicicletta nei momenti meno
opportuni- lui è turbato dalle mie parole, lo si capisce benissimo dal
movimento infinitesimale del sopracciglio
-Per
un paio di volte che mi è successo a te non è mai capitato Hana?- con un
accenno di speranza nella voce
-No,
e comunque dire che ti sei addormentato un paio di volte è come dire che
un paio di ragazze mi hanno scaricato-
-E
io sono felice che lo abbiano fatto, quelle erano talmente oche che non
sono riuscite a vedere la tua bellezza e il tuo genio- e mentre lo dice mi
guarda in quel modo dolce che riserva solo per me, ma quanto amo questo
volpino che finalmente riconosce il mio indiscusso genio da tensai, ma si
perdoniamolo dopotutto non ha poi combinato quel gran danno e così gli
rispondo con un mio sorriso e gli stringo la mano per fargli capire che lo
perdono anche se, non so perché nei suoi occhi è apparso un lampo come a
dirmi “Hana sei un do’aho ma ti voglio tanto bene” mi viene il
tremendo sospetto di essere stato raggirato, ma vengo strappato ai miei
pensieri dal fatto che siamo arrivati in palestra, ci dirigiamo verso gli
spogliatoi quando sentiamo dei gemiti e andiamo subito a vedere cosa
succede e becchiamo Mitsui in mutande sdraiato su una panca sotto un
Kogure con un espressione molto poco casta in volto con indosso solo un
paio di pantaloncini che Mitsui tenta freneticamente di toglierli, appena
sentita la porta aprirsi sono scattati come una molla più rossi dei miei
capelli e pronunciano frasi sconnesse e scuse improbabili finchè mi muovo
a pietà e interrompo questa pantomima
-Non
dirmi che stavate ripassando la tecnica del placcaggio perché così
sarebbe fallo-
-Do’aho
guarda bene non vedi che è doppio fallo- e mi indica le loro erezioni con
un sorriso compiaciuto, questa è sicuramente la cattiva influenza di mia
madre che ha lasciato il segno, Mitsui a quelle parole si arrabbia e
riesce a superare l’imbarazzo
-Ehi
io e Kogure siamo gay ma la nostra è una storia seria e non permetto a
nessuno di prenderci in giro-
-Teme-
e il mio volpino e prima che l’altro possa ribattere mi bacia con
passione che io ricambio in pieno e alla fine di questo breve bacio, come
sarebbe a dire che non è breve ma se sono passati appena trenta secondi
per noi è brevissimo, ci separiamo e guardiamo i nostri compagni che ci
sorridono ancora un po’ stupiti
-Ma
allora anche voi?-
-Certo,
altrimenti come avrei fatto a sopportare che una baka kitsune del genere
potesse venire ad abitare a casa mia?-
-Do’aho
guarda che la cosa è reciproca, anch’io ti sopporto solo perché ti amo
alla follia-
-Teme-
e sto per baciarlo di nuovo quando sento un colpo di tosse molto
inopportuno
-Scusate
ma perché siete venuti di nuovo qui?-
-Oh
già è vero il regalo per il compleanno di mia madre- e vado a prenderlo
nell’angolo in cui lo aveva lasciato Kaede
-Ragazzi
noi andiamo e scusateci se vi abbiamo interrotto- e li lasciamo che ci
guardano perplessi sicuri che entro cinque secondi saranno di nuovo stesi
sulla panca magari senza più quei fastidiosi pantaloncini, almeno io e
Kaede faremmo così e dai gemiti che sentiamo prima di uscire lo hanno
fatto anche loro ^§^.
Ritorniamo
a casa appena in tempo per mettere i festoni e tirare fuori dal frigo la
torta quando arriva la festeggiata e appena entrata in cucina gli gridiamo
-Buon
compleanno mamma!- lei ci guarda commossa e si avvicina
-Hana,
Kaede, grazie non dovevate disturbarvi così, io non bado a queste cose-
-Come
no, quando avevo dieci anni e mi sono dimenticato del tuo compleanno sono
andato avanti a mangiare panini al tonno per un mese come tua
rappresaglia- colpita e affondata un’espressione molto imbarazzata le
compare in viso
-Su,
su, non pensiamo al passato piuttosto venite qui e fatevi dare un bel
bacio- e si avvicina e mi da un veloce bacio sulla guancia e poi si
avvicina a Kaede e da anche a lui un velo… perché quando si avvicina al
mio volpino la sua facci assume quell’espressione hentai? E soprattutto
perché non si è ancora staccata da lui?
-Mamma,
Kaede è…-
-Si
si lo so Kaede è il tuo ragazzo però me lo potevi far baciare
ancora un po’ come regalo di compleanno?^§^- e poi i miei compagni si
lamentano perché io sono esasperante
-Il
tuo regalo è sul tavolo-
-Oh
non l’avevo visto ero come avete detto voi quella volta? Ah si ero
distratta-
-Mamma!-
e se ne va ad aprire il regalo lasciandoci leggermente imbarazzati
-E’
bellissimo, era una vita che ne volevo comprare uno e questo è davvero
stupendo- e ci abbraccia di nuovo e vedo benissimo che mi fa la linguaccia
quando abbraccia Kaede, perché devo avere una madre così me tapino, nel
bene e nel male alla fine dopo avergli lanciato un paio di sguardi che
uccidono come mi ha insegnato il gori ci sediamo a tavola e incominciamo a
mangiare i manicaretti che abbiamo preparato io e Kaede, cosa sono quelle
facce dubbiose non credete che io e la kitsune sappiamo cucinare? Come si
vede il conto del ristorante cinese lasciato sul lavandino della cucina,
ehm ^////^ vedete all’inizio volevamo preparare noi ma poi ci
continuavamo a toccarci e ogni volta che ci dovevamo allungare per
prendere qualcosa ci strusciavamo senza pietà che abbiamo deciso di
continuare la nostra discussione culinaria in camera da letto, come?
^/////^;;;; Si è per questo che mancano tutte le fragoline dalla torta ma
vi posso assicurare che non ne è stata sprecata neanche una e che le
abbiamo gustate in modo intenso *___*.
Alla
fine dopo aver mangiato ravioli brasati, spaghetti coi gamberi e pollo
alle mandorle io e Kaede andiamo in cucina per accendere le candeline e
portiamo in tavola la torta, si quella senza fragoline, con grande
soddisfazione di mia madre
-Quante
candeline ci sono proprio tutte?-
-Ce
ne sono tante quanti gli anni che dici di avere ovvero cinque o sei in
meno della realtà- questa volta sono io a ricevere lo sguardo che uccide
ma devo dire che ne è valsa veramente la pena^^, ci spartiamo la torta e
incominciamo a mangiare, come sarebbe a dire che mi sono preso la fetta più
grossa, io sono un ragazzo in crescita, che centra che Kaede ne ha preso
meno di me io glielo dico sempre che non mangia mai abbastanza, una volta
finita la torta siamo pronti per dare alla mamma il secondo regalo
-Mamma
sei soddisfatta della serata?-
-Certo
tesoro non potrei chiedere di meglio-
-Se
la metti così allora non ti do il secondo regalo-
-Ehi
un momento che storia è questa io voglio il mio regalo-
-Ma
avevi detto che non potevi chiedere di meglio-
-Hana
da quando in qua dai retta alle parole di tua madre?- un sorriso compare
sulle mie labbra e alla fine mi decido a dargli la busta che lei apre
subito curiosa
-E’
un biglietto omaggio per il gardenia blu, il miglior locale di
spogliarello maschile della città-
-E’
un biglietto per un tavolo di prima fila, Hana Kaede grazie ma non so se
dovrei andarci sai ho una certa età ormai- io e Kaede ci scambiamo uno
sguardo significativo
-Bugiarda,
tu ci vuoi andare eccome, anzi non stai nella pelle visto che domani
inizia la golden week e non devi andare a lavorare così ci puoi restare
fino a tardi-
-Ah
mi hanno scoperto, è vero ma mica potevo accettarlo subito dovevo pur
tentennare un attimo se no che mamma sarei?- stavo per rispondere che tipo
di mamma è quando Kaede mi precede e mi salva dalla discussione che stavo
per iniziare e che avrebbe potuto farla arrivare in ritardo
-Una
mamma a cui vogliamo bene con tutto il cuore perché è sempre
meravigliosa- e le regala un sorriso e lei si perde in sbavante
contemplazione del mio volpino e lo sta per abbracciare in un modo che a
mio parere è molto sospetto quando le ricordo la mia presenza con un
colpo di tosse modello fumatore incallito all’ultimo stadio con catarro
cronico, insomma più che un colpo era un rantolo di tosse e lei lo
abbraccia in un modo a me più congegnale
-Hana
com’è che tu non mi dici mai di queste cose?-
-Me
lo domando anch’io-
-Che
fai insinui?-
-Su
sbrigati è quasi ora e lo spettacolo durerà tutta la notte, perciò
quando partiamo domattina non ti sveglieremo-
-Va
bene ragazzi vado ma voi fate i bravi e divertitevi solo in casa^^- e se
ne va in camera sua lasciando me e Kaede senza parole, ormai abbiamo perso
la speranza. Cinque minuti dopo esce tutta ben vestita e dopo un breve
saluto prende un taxi che la porta al locale
-Sai
Kaede non so perché ma ho un brutto presentimento-
-Su
Hana tua madre è in gamba e se la saprà cavare egregiamente-
-Veramente
la mia preoccupazione era per gli spogliarellisti, tu non hai mai visto
mia madre quando diventa agitata e anche se ho avvertito il proprietario
non mi sento tranquillo, sono preoccupato-
-Che
peccato-
-Che
peccato per cosa?-
-Che
peccato che in questo stato d’animo non potrai apprezzare il numero di
spogliarello che ho preparato- e un sorriso malizioso gli appare in volto
-E
quando lo hai preparato se noi stiamo sempre insieme tranne quando
sonnecchi come un ghiro?-
-Di
solito quando tu continuavi a mangiare sai potevo anche provare delle
mezzore intere-
-Ah
è così, allora spero che sia veramente bello perché altrimenti bello
mio stasera vai in bianco- certo che per orgoglio se ne dicono di cose
stupide
-Non
vuoi sapere come l’ho chiamato?-
-Hn-
-L’ho
chiamato kitsune hentai seduce la scimmia rossa- queste parole mi dicono
che sarà una lunga notte e vedere il mio volpino che si muove
languidamente su una musica immaginaria e sensuale mi preannuncia che sarà
particolarmente piacevole
Che
sonno sono le sei e mezza e non riesco a tenere gli occhi aperti e per di
più ho una kitsune in stato quasi catatonico che da cinque minuti che
gira il cucchiaio nel latte
-Ehi
Kaede guarda che viene freddo-
-Do’aho
lasciami stare ho sonno-
-E
di chi è la colpa?-
-Guarda
che certe cose si fanno in due e comunque la montagna non si muove anche
se partiamo un po’ più tardi-
-E’
vero ma è mia madre che si muove se partiamo troppo tardi e tu sai che se
ne può venire fuori con qualsiasi cosa-
-Hn-
e si sbriga a bere il latte e a mangiare i suoi biscotti e così possiamo
partire per passare la nostra vacanza, non vedo l’ora soprattutto perché
ci andremo con la moto nuova che il padre di Ru ci ha regalato visto che
sta poco con noi, sono estatico, prendiamo le nostre cose e le mettiamo
ordinatamente nelle sacche e nel bauletto della moto apriamo il garage e
la posteggiamo fuori per chiudere la porta quando sentiamo la voce di uno
strillone
-Incidente
al gardenia blu cliente allupata molesta gli spogliarellisti e fa cadere
il palcoscenico-
Un
forte sospetto ci assale e ci guardiamo negli occhi per decidere cosa fare
quando lo strillone grida un nuovo titolo
-Incidente
al gardenia blu una cliente soprannominata dagli inquirenti la furia rossa
fa cadere il palcoscenico-
Il
forte sospetto è diventato una strangolante certezza i dubbi si sommano
ma alla fine il mio volpino risolve la situazione
-E’
tardi, dobbiamo partire-
-Ma…-
-Hana
tua madre se la sa cavare in ogni situazione e poi cosa potrebbero fare
due sedicenni che non sanno nulla del mondo in una situazione come
questa?-
-Assolutamente
nulla, resterebbero solo stritolati dagli eventi-
-Quindi?-
mi metto il casco e salgo nel posto da guidatore della moto
-Che
aspetti a salire?-
-Do’aho
guido io-
-Mi
devo fidare?-
-Basta
che tu mi abbracci forte, non mi perderei un istante dei tuoi abbracci per
nulla al mondo- quanto ti amo Kaede quando dici queste cose
-Va
bene ma al ritorno guido io-
-Hn-
Finalmente
siamo arrivati, il posto è davvero stupendo, la giornata è splendida e
l’aria è così tersa e leggera che è un piacere sentirla sulla pelle e
alcune farfalle volano nel prato vicino alla strada giocando allegramente
tra loro e… che c’è che mi guardate così ah siete curiose di sapere
dove siamo va bene ve lo dico abbiamo appena superato un caratteristico
paesino di montagna e ci stiamo avviando verso la baita del padre della
kitsune che è in un complesso a circa un chilometro dal paese, arrivati
nello spiazzo vedo cinque baite uguali tra loro
-Kitsune
vuoi vedere che io col mio intuito da tensai riesco a dirti qual è la
tua?-
-Hn-
-E’
quella- e indico la seconda da sinistra e sta volta la reazione del mio
volpacchiotto si nota eccome perché ha una faccia davvero stupita
-Ma
come hai fatto-
-Cosa
vuoi, calcolo delle probabilità, intuito, allineamento planetario,
psicologia umana e veterinaria con specializzazione in volpi e il fatto
che sia l’unica con un canestro- e lui si batte la mano sulla fronte
dandosi mentalmente del fesso, Kaede io sono il tuo do’aho ma stavolta
ti ho fregato io^^. Entriamo e mettiamo a posto le nostre cose e visto che
fa caldo il mio koi mi propone di fare un bagno nel laghetto che c’è
dietro le baite e io accetto prontamente peccato che la mia decisione si
è fortemente affievolita quando Kaede mi ha mostrato il suo nuovo
costume, uno slippino nero come i suoi capelli che lasciava molto poco
all’immaginazione, come se io non conoscessi già a memoria cosa copre,
ma questo gioco di vedo non vedo, i suoi muscoli flessuosi, la sua aria
così naturale da kitsune hentai mi hanno fatto venire in mente intenzioni
molto diverse da quella di nuotare
-Kaede
sai non ho poi tutta questa voglia di andare a nuotare, ho un'altra
proposta da farti-
-Hana
fa troppo caldo, non ho voglia di rimettermi i vestiti-
-Veramente
per quello che voglio fare io non c’è proprio bisogno di vestiti-
-Do’aho
fa caldo-
-Ti
porto un estathe-
-Dai
io ho voglia di andare a nuotare, proprio adesso ti devi far venire certe
voglie?-
-E’
colpa tua, hai idea dell’effetto che fai sugli ormoni di un innocente
sedicenne mettendo in mostra quella meraviglia della natura quale sei con
un costume che più che coprire fa venire certe voglie-
-No,
però appena ne incontro uno glielo domando-
-Baka-
e lo attiro a me per tappargli quella bocca insolente nell’unico modo
che conosco, baciandolo e intanto per ribadire la mia proposta faccio
passare le mani lungo tutta la sua schiena in lenti e languidi movimenti
che risvegliano il suo interesse e la conferma la sento premere sulla
coscia
-Allora
ti ho convinto?-
-No-
e si allontana per andare verso un cassetto e tirarmi il mio costume
-Sei
cattivo, ma proprio un costume così sexy ti dovevi mettere?-
-Ma
se l’ho comprato apposta per te- e mi indica un disegnino argentato
sulla sinistra, mi avvicino e noto che è una volpe stilizzata, gli
sorrido e mi avvicino per baciarlo e ribadire la mia proposta in un modo
che so che non potrà resistere, lui si atteggia sempre a duro ma sotto
sotto è un cucciolotto, si un cucciolo di volpe, per non farsi incastrare
ha fatto una smarcatura da manuale e esce dalla porta
-Io
ti aspetto fuori, prendi gli asciugamani- lo detesto quando fa così
Che
luogo incantevole il laghetto è abbastanza grande e tutt’intorno gli
alberi formano una magnifica cornice mettiamo in un angolo le nostre cose
e
-Chi
si tuffa per ultimo è una kitsune frigida- e splash, KAMI che acqua
fredda mi sento congelare tutto e l’espressione divertita del volpino
non mi aiuta
-Do’aho
è un lago di montagna è normale che sia fredda fai come me nuota un
po’ e ti scalderai- e mi supera con agili bracciate, vuole la sfida e
allora l’avrà
-Senti
Kaede perché facciamo a chi arriva prima a quelle rocce?-
-Va
bene a me piace sempre vincere le sfide-
-Teme-
Lo
so che ti rode ma tanto lo sai che vinco sempre io, incominciamo a
nuotare, Hana è un osso duro anche nel nuoto ma io non cedo tanto
facilmente e alla fine proprio agli ultimi metri riesco a superarlo e a
toccare per primo le rocce
-Ho
vinto do’aho, do’aho? Hana?- Ma dove diavolo è finito mi guardo in
giro ma non riesco a vederlo da nessuna parte, dove diavolo è andato a
cacciarsi, la risposta non si fa attendere perché all’improvviso sento
qualcosa emergere alle mie spalle e vengo preso in una morsa che mi lascia
alla mercé del mio aggressore che si lancia subito all’attacco
baciandomi e leccandomi il collo provocandomi brividi di piacere che
salgono man mano che sale la sua bocca finchè non arriva al lobo
dell’orecchio e dopo averlo succhiato e mordicchiato con maestria mi
sussurra con voce roca
-Visto
che abbiamo fatto la nostra nuotata ora che ne dici se facciamo ciò che
ti ho proposto io?- mi fa impazzire quando fa così e lui lo sa che non
riesco a resistere, che cosa ne dico ora te lo faccio vedere, mi giro nel
suo abbraccio e gli do uno dei baci più passionali del nostro rapporto,
deve imparare cosa succede se mi stuzzica, cosa sarebbe a dire che quella
non è una punizione io ci metto tutto il mio impegno quando pomicio con
lui ma cosa, mi fate dire!
Finalmente
sono riuscito a riscaldare la mia kitsune, si si è proprio in calore
questo si che è un bacio e quelle mani sulla mia schiena che fanno?
Cattivo non devi giocare così col bordo del mio costume mi stai facendo
impazzire, dai supera l’elastico, ah no? e allora mi diverto un po’
anch’io dai mugugni che fai capisco che la voglia di giocare ti è
passata totalmente anche perché mi stai palpando il culetto quasi volessi
farne una spremuta, certo che questi costumi sono davvero fastidiosi per
fortuna che presto ce ne libereremo visto che non c’è anima viva in
questo tranquillo angolo di bosco
-Secondo
me è fallo-
-Ti
sbagli Hisashi se leggi il regolamento di pallanuoto vedrai che è un
doppio fallo-
Ma
che diavolo? Mi stacco bruscamente da Kaede per vedere chi ci ha
interrotti e vedo Mitsui e Kogure in riva al lago che ci stanno guardando
con espressione beffarda
-E
voi che diavolo ci fate qui?-
-I
miei hanno comprato una baita lo scorso anno e noi abbiamo pensato di
passare qui la golden week certo non ci aspettavamo però di trovare il
lago occupato da due maniaci- dice Mitsui
-Ah
è così e allora beccati questo- e incomincio a schizzarlo senza pietà
con l’acqua gelida del lago, lui dopo il primo momento che è rimasto
letteralmente gelato si butta in acqua e incomincia a schizzarmi a sua
volta, siamo così impegnai a darci battaglia che non ci accorgiamo che i
nostri koi sono rimasti leggermente presi di mezzo nei nostri lanci si ma
poco poco, una bazzecola, una sciocchezzuola, va bene li abbiamo lavati
come due calzini in ammollo ma questa vi sembra una motivazione giusta per
allearsi e schizzarci addosso mezzo lago? A mali estremi estremi rimedi io
e Mitsui ripaghiamo i traditori con la loro stessa moneta finchè stremati
non facciamo una tregua, ci stendiamo in riva al lago per riprendere fiato
e scaldarci un po’
-Sapete
l’altro giorno ci avete fatto venire uno spavento quando ci avete
beccati, non sapevamo come potevate reagire, sapete anche voi come la
pensa la gente, anche se in squadra non credo che nessuno ci direbbe
niente se la notizia trapelasse non so cosa succederebbe-
-Vi
capiamo benissimo per noi è la stessa cosa, per fortuna mia madre ci
approva e possiamo vivere insieme quasi in tranquillità il nostro amore-
-Sapete
quando ci avete detto che Rukawa veniva a vivere da te ci avete stupito
tutti, lo sapevamo che eravate diventati amici ma non mi sarei aspettato
mai che vi foste fidanzati, al contrario Hisa-kun aveva provato a propormi
la sua tesi che tra voi due c’era del tenero ma non era il momento
adatto e prima che potesse finire l’ho convinto ad occuparsi di
argomenti come dire più piacevoli- e arrossiscono leggermente
-Ma
piuttosto come avete fatto a rivelare il vostro rapporto alla madre di
Hana, se lo rivelassi ai miei mi sbatterebbero fuori di casa-
-E
io ti farei venire a vivere da me Kimi-kun, soprattutto visto che i miei
vecchi ti adorano e ti considerano il fidanzato ideale per raddrizzare
definitivamente loro figlio- e si scambiano un sorriso da teneri
innamorati
-Come
abbiamo fatto rivelare il nostro rapporto? Beh mia madre l’ha scoperto
più o meno come noi abbiamo scoperto il vostro, è rientrata prima a casa
e noi eravamo così presi nella nostra piacevole discussione che non
l’abbiamo sentita e dopo un primo momento di arrabbiatura lei ci ha
dimostrato tutto il suo affetto, anzi nei confronti di Kaede ne dimostra
pure troppo per i miei gusti pensate che ogni tanto la becco a fissarlo
con un’espressione adorante-hentai che solo io posso permettermi di
avere e poi si arrabbia se gli ricordo che Kaede è il mio ragazzo- sui
loro volti si dipinge un sorriso divertito
-Ridete
ridete ma vorrei vedere io avere a che fare con mia madre-
-Su
Hana non può essere peggio di te-
-Ti
sbagli Mitsui sembra incredibile ma è molto peggio, io sono rimasto
traumatizzato per giorni dopo che ci ha dato la sua benedizione- e visto
che queste parole le ha dette il mio adorato volpino non le possono
mettere in dubbio
-Piuttosto
voi come vi siete messi insieme? E come mai i genitori di Mitsui sanno di
voi?-
-Perché
non volevo tradire di nuovo la loro fiducia, tu sai del mio incidente non
è vero? E sai che dopo sono caduto in una profonda depressione, mi stavo
incominciando a riprendere quando capii di essere gay e il sentirmi
diverso dagli altri mi ha fatto sentire nuovamente escluso da quello che
consideravo il mio mondo e così decisi di rifiutarlo totalmente, smisi di
fare lo studente modello e incominciai a frequentare squallidi locali per
omosessuali, che sono quelle facce? Per vostra informazione io ero un
ottimo studente, ora sono un po’ calato ma con l’aiuto di Kimi-kun
ritornerò quello di un tempo :ppp. Comunque frequentavo locali
poco raccomandabili e li incontrai Tetsuo e fui subito attratto dal suo
carisma tanto da diventarne l’amante, e in tutto questo periodo
nonostante i miei atteggiamenti i miei genitori mi hanno sempre amato e
trattato come affetto, la sera che gli ho detto che avevo chiuso con la
mia vita da teppista e che tornavo in squadra erano raggianti mi dissero
che erano certi che sarei ritornato alla retta via e che non li avrei mai
traditi, al che io mi sentii un verme perché anche se sapevano alcuni dei
miei trascorsi io non gli avevo rivelato la mia omosessualità così io
frenai i loro festeggiamenti e dissi che non li meritavo perché io li
avevo traditi avevo fatto una cosa molto peggiore di qualsiasi atto fosse
mai giunto alle loro orecchie, li spaventai davvero, il tempo sembrò
fermarsi in attesa della mia rivelazione “Io sono gay” la reazione da
parte di mio padre non si fece attendere infatti mi diede un sonoro
ceffone ma ero pronto a riceverlo, dopotutto secondo me un figlio teppista
era meglio di uno gay, ma rimasi sorpreso dalle sue parole “IDIOTA, ci
hai fatto prendere uno spavento per niente, ascoltami Hisashi noi ti
abbiamo sempre amato qualsiasi cosa avessi fatto e ti continuavamo ad
amare anche se ci sanguinava il cuore ogni volta che sentivamo parlare di
te, ora che ti abbiamo finalmente ritrovato non ti permetteremo di
allontanarti di nuovo, quindi anche se a denti stretti ti diamo la nostra
benedizione solo non provare a portare a casa qualcuno che ti possa far
tornare di nuovo sulla cattiva strada il mondo ne è pieno” a quelle
parole mi sono commosso e ho giurato a me stesso che non li avrei più
delusi- e uno sguardo orgoglioso gli apparve sul volto
-E
com’è che vi siete messi assieme?-
-Vedi
visto che io ormai avevo vuotato il sacco ho incominciato ad andare in un
locale dove si fanno anche dei numeri di spogliarello non solo maschili e
comunque non eccessivamente spinti, li i camerieri e i baristi girano a
torso nudo e si nascondono il viso con una maschera, tutto è molto intimo
e tranquillo e vista la presenza di etero non davo troppo nell’occhio,
visto che non volevo far fare brutte figure ai miei genitori, li incontrai
altri ragazzi come noi ma soprattutto rimasi colpito da un barista, la
prima sera rimasi fino a tardi e così visto che non c’erano tanti
clienti parlammo a lungo di molte cose e stranamente lui sembrava sapere
esattamente cosa provavo e mi dava degli utili consigli, la voce era un
po’ strana ma tutto il resto era più che soddisfacente, in breve rimasi
ammagliato da lui e andai al locale tutte le sere per incontrarlo tanto
che mia madre si preoccupò parecchio pensando che avessi ripreso la mia
vecchia vita ma io le spiegai che mi ero innamorato di un ragazzo che
lavorava come barista e che mi sembrava capire come nessuno aveva mai
fatto, lei si rassicurò subito vista soprattutto l’espressione ebete
che avevo in quel momento e mi chiese come si chiamasse e io mi accorsi di
non sapere il nome di quel meraviglioso ragazzo con cui avevo discusso di
tante cose e al che mia madre si arrabbiò parecchio dicendomi che solo io
potevo innamorarmi di qualcuno parlarci per settimane e non chiedergli il
nome e dopo il suo rimbrotto mi spedì subito al locale con l’ordine
tassativo di fidanzarmi e farglielo conoscere entro una settimana, sapete
anche mia madre sa essere molto persuasiva, e così quella sera decisi di
fare il grande passo e quando si avvicinò l’orario di chiusura gli
dissi che era strano che noi ci conoscessimo da tanto e io non sapessi il
suo nome, lui mi chiese perché lo volessi sapere e io con tutta la mia
faccia tosta gli dissi che non potevo chiedergli di diventare il mio
ragazzo se non sapevo il suo nome e lui si turbò parecchio e mi chiese
perché volevo che essere il suo ragazzo al che mi arrabbiai leggermente e
gli risposi perché tu sai leggere la mia anima come nessun altro e sento
che con te potrei trovare quella pace che agogno da tanto tempo però se
sei etero o sei impegnato dillo chiaramente anche se non puoi essere il
mio ragazzo mi piacerebbe essere tuo amico, lui ci pensò un attimo e alla
fine mi disse di aspettarlo dopo la fine del suo turno e così feci e dopo
aver aspettato un eternità lo vedo uscire con la maschera ancora addosso
e mi chiese se ero sicuro di quello che avevo detto prima e a sentire la
mia risposta affermativa mi disse toglimi la maschera io gliela tolsi e
indovinate un po’ chi era la mia bella mascherina? Ci rimasi secco per
alcuni secondi e alla fine gli chiesi:
Kogure
vuoi essere il mio ragazzo?-
-Certo
che lo voglio, credi che ti avrei sopportato per tutto questo tempo se non
ti amassi?-
-Guarda
che io non sono una donnicciuola petulante e se provi a ripeterlo vedi
come ti chiudo la bocca- appena finito di pronunciare queste testuali
parole a Kogure gli si accende un aria molto maliziosa negli occhi che non
lo fanno sembrare il solito Kogure tanto buono e puro
-Sai
sento il fortissimo desiderio di ripeterlo-
-Allora
dovrò provvedere- e si baciano davanti a noi con molta passione, ehi ma
quanto ancora dura il loro bacio mi fanno venire una voglia di imitarli ma
quando mi giro verso quella volpaccia del mio ragazzo lui incomincia a
tossicchiare e io due si separano per nulla imbarazzati
-Naturalmente
quando i miei hanno saputo che Kogure era il più bravo studente
dell’istituto hanno subito approvato-
-Sai
se non avessi visto lo sguardo che vi siete lanciati prima non crederei
possibile che tu lavori in un locale di spogliarello, ma perché lo fai?-
-L’università
è molto cara e li pagano bene ed entro la fine dell’anno dovrei essere
a posto per almeno tre anni-
-Ma
i tuoi lo sanno che lavori li?-
-Più
o meno, sanno che faccio il barista ma per fortuna si fidano totalmente
del loro assennato figliolo e non fanno troppe domande-
Chiacchieriamo
ancora per un po’ e facciamo un’altra nuotata e dopo esserci asciugati
e cambiati facciamo una cosa che nessuno di noi avrebbe mai pensato di
fare in una vita intera, una cosa eccezionale, incredibile, mirabolante,
quasi inconcepibile, una cosa che praticamente risplende di novità e
inventiva, ebbene sì giochiamo una partita di basket, le squadre? Ma mi
sembra ovvio noi contro loro, il risultato? Mi sembra ancora più scontato
abbiamo vinto noi dopotutto come potevamo perdere visto che sono il tensai
del basket^^, si si la kitsune ha giochicciato abbastanza bene, insomma a
un livello quasi accettabile, si forse potrei paragonarlo quasi a me
“Do’aho,
anche se sei il mio ragazzo io resto più bravo di te”
“Kitsune!!!
A parte il fatto che è ancora tutto da dimostrare che tu sia più bravo
di me come faccio a sentirti mentre sto ragionando?”
“Do’aho
tu mi senti perché io sono sempre nei tuoi pensieri”
“OOOOOHHHHHHH
^_____________^”
Finalmente
andiamo a letto, la serata con Mitsui e Kogure è stata molto piacevole ma
ora è il momento per cose più intime e sta volta cara la mia volpetta
non mi scappi, ti ho preso e ora non ti mollo anche se tu cerchi di
girarti per baciarmi io ti tengo perché voglio riprendere il discorso
interrotto al lago così incomincio a baciarti in modo languido e lento il
collo come so che ti piace tanto e una volta che ti sei rilassato infilo
le mani nella tua maglietta e accarezzo il tuo addome scolpito da
innumerevoli allenamenti per risalire verso il petto e trovare due
bottoncini del piacere e appena ci gioco diventano subito duri e tu
incominci a gemere e ti premi contro di me provocandomi con sensuali
strusciate che mi fanno impazzire e io voglio fare impazzire anche te così
stringo più forte i tuoi capezzoli e tu lanci un urlo a metà tra dolore
e piacere e ti giri per baciarmi con passione
-Come
siamo violenti sta sera-
-Colpa
tua mi fai impazzire e io perdo il controllo-
-Vediamo
cosa posso fare-
-Per
non farmi impazzire?-
-No
per farti perdere il controllo- e me lo dice con una voce roca che mi fa
sciogliere ogni più piccolo freno che io avessi anche potuto lontanamente
conservare, i nostri vestiti scompaiono come per magia e noi ci ritroviamo
nudi abbracciati con le mani che vagano sul corpo dell’altro con
l’intenzione di dare e ricevere piacere finchè ebbri di passione non
cadiamo sul letto senza districarci dal nostro abbraccio e in più ora le
nostre virilità che si sfregano in un modo conturbante facendo accelerare
la battaglia che infuria nelle nostre bocche per avere il predominio, le
sensazioni sono così forti che non resisto e rompo il nostro bacio,
voglio di più molto di più e così scendo verso la tua virilità e la
lecco dalla base alla punta fino a ridiscendere dall’altra parte
facendoti ansimare di piacere ancora e ancora visto che io continuo a
ripetere il movimento leccando il tuo membro come fosse un gelato, si un
gelato al mio gusto preferito gusto di kitsune hentai, alla fine non
resisti e le tue mani mi guidano e io lo prendo in bocca tutto in un solo
colpo facendoti urlare di piacere e il tuo corpo è percorso da tremiti
tanto che non ti accorgi subito del mio dito nella tua apertura a cui
presto se ne aggiunge un altro e un altro ancora finchè preso da questa
doppia stimolazione non capitoli
-Hana
ti voglio subito dentro di me-
E
io ti accontento ma lentamente perché anche se ormai ci siamo assuefatti
l’uno all’altro l’entrata è sempre un momento doloroso ma viene
subito dimenticato dalla sensazione di pienezza e completamento senza
parlare del piacere e dell’estasi che riceviamo, oggi ti ho desiderato
troppo e troppo a lungo e così dopo le prime spinte delicate il ritmo
aumenta in modo forsennato facendoci letteralmente esplodere di piacere,
so di non poter resistere a lungo ad una simile intensità ma non riesco a
farne a meno, il mio bisogno di te cresce in continuazione finchè non ce
la faccio più e vengo dentro di te e alla fine ti collasso sopra e tu mi
abbracci e mi accarezzi dolcemente
-E’
stato fantastico Kaede-
-Si
ma non è che ti sei dimenticato di qualcosina?-
-Ma
non so, puoi darmi qualche suggerimento?- e gli afferro il membro ancora
teso massaggiandolo delicatamente
-Credo
che tu abbia avuto l’intuizione giusta, proviamo a esprimere il
concetto- e fa per invertire le nostre posizioni ma io lo blocco
-E
no kitsune sta sera conduco io il gioco- e mi metto a cavalcioni su di lui
mi alzano leggermente e guido la sua erezione verso la mia apertura e
appena mi sfiora incomincio a scendere con un movimento lento ma costante
in modo da abituarmi subito così da iniziare un delizioso saliscendi che
a giudicare dai gemiti piace pure alla mia volpe, mi sto godendo questo
momento con tranquillità visto le emozioni appena provate ma Kaede vuole
qualcosa di più e mi afferra i fianchi con le sue forti mani e incoraggia
i miei movimenti che diventano sempre più forti finchè arrivo a una
velocità che lo soddisfa visto che toglie una mano e… OH KAMI con
l’altra mano mi sta masturbando provocandomi un piacere diverso da
quello a cui sono abituato in questo momento ma sempre intenso e
meraviglioso, i nostri gemiti crescono, sempre più velocemente finchè
non raggiungiamo l’orgasmo insieme e mi ritrovo di nuovo ansimante tra
le sue braccia, appena ci siamo ripresi ci scambiamo un tenero bacio e un
sorriso
-Ti
amo-
-Ti
amo-
-Ti
devo ringraziare-
-Per
cosa?-
-Per
avermi donato una giornata felice- come posso resistere quando mi dice
queste cose, infatti io non resisto e lo bacio con tutto il mio amore
quando
-Keade
li senti anche tu questi rumori?-
-Sono
gemiti, credo che Mitsui e Kogure si stiano dando da fare per farci
concorrenza-
-Allora
non possiamo permetterci di farci battere-
-Assolutamente
no-
owari
Hana:*____*
Ru:*____*
Auramasda
con indosso un giubbetto dell’ANAS: vedo dalle vostre facce che vi è
piaciuta
H:
si ma il fatto più sconvolgente e che lo dobbiamo a Urd
R:
sono senza parole
A:
non è una novità^^;;;
Ruriko:
Auramasda com’è che quando vengono da te me li ritrovo sempre così
sciupati sti figlioli?
H:
mamma ma allora non ti hanno arrestato
Ruriko:
guarda che non è stato arrestato nessuno, il palco ha ceduto sotto
l’esile peso di una cicciona di 130 chili vestita di rosso che lo
spogliarellista aveva scelto come spalla
H:
aahhhh
A:
bene ora tutto è sistemato però mi sembra di aver dimenticato qualcosa
Miyagi
a quelle parole saltella felice come un demente quando viene travolto da
un treno che lo scaraventa davanti ad una mandria di bufali inferociti che
lo schiacciano fino a farlo diventare purè
Kyle:
bastardi hanno ucciso Kenny, ehi no un momento chi ha spostato il cartello
per South park?
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