Desclaimers: i personaggi non sono miei ma comunque per questa volta gli va bene

Dediche: a chi ha bisogno di una giornata felice


 

Una giornata felice

di Auramasda

 

E’ mattina la luce filtra dalle tapparelle e illumina il candido corpo del mio volpacchiotto addormentato, il suo volto ha un espressione così serena e innocente che mi rinfresca il cuore solo a guardarlo e i pensieri della nostra vita insieme si accavallano l’uno dopo l’altro fino a ieri sera ^///^ e sì ieri sera il tuo bel faccino non era per niente innocente, sto per iniziare a dargli un piccolo bacio per incominciare il suo dolce risveglio ed evitare le solite ritorsioni quando

-Hana vestiti e sveglia Kaede o farete tardi a scuola- non so perché ma mia madre ha un sesto senso per rovinare i momenti come questo, va beh è meglio stare agli ordini altrimenti chi la sente più, finisco di vestirmi e incomincio la parte più difficile della mattinata svegliare Kaede senza traumi, ovvero senza che io riceva traumi, questa kitsune è così permalosa appena sveglia, vediamo cosa posso fare? Ci sono! Idea da tensai, mi avvicino alla finestra e dico ad alta voce

-Kaede Kaede vieni c’è Micol Jordan che sta passando in strada in questo momento-

Tre mi scosto dalla finestra

Due mi avvicino alla porta

Uno stringo la maniglia della porta e Kaede salta come una molla giù dal letto

Zero ho aperto la porta e mi affretto ad andare nel corridoio mentre la piccola vedetta tenta di individuare la preda e i neuroni messi all’improvviso in attività alla fine connettono

-DO’AHO- e si lancia verso il letto per tirarmi il cuscino dietro ma io sto già correndo per le scale, arrivato in cucina mia madre mi sorride

-Buongiorno tesoro ho sentito che hai svegliato Kaede, Micol Jordan non male come idea-

-Buongiorno mamma, io sono un tensai e ho sempre delle buone idee anche se sta volta Kaede ce l’avrà un po’ con me-

-Non ti preoccupare sono sicura che ti farai perdonare- e mi lancia uno sguardo malizioso

-Mamma!- incomincio a mangiare mentre lei ridacchia, intanto arriva anche la mia kitsune già con la divisa della scuola indosso

-Buongiorno Kaede-

-Buongiorno mamma- e mentre lo dice gli compare un tenero sorriso, cosa? Come mai anche Ru chiama mia madre mamma? Oh è molto semplice diciamo che è stato semi adottato da noi volete sapere come è andata? Curiosi, ma ve lo dico lo stesso

 

FLASH BACK

 

Che bello finalmente io e la Kitsune stiamo insieme e sono passate già due settimane da quando ci siamo dichiarati e io sono così felice di stare così, come sto? Ma abbracciato alla mia volpe preferita sul divano di casa mia praticamente stravaccato sopra mentre stiamo sfidando il record mondiale di apnea, che bello, oggi mia madre doveva uscire con delle amiche e così possiamo stare casa mia visto che ci vuole almeno mezzora a piede per raggiungere quella di Kaede.

Mi è sembrato di sentire un rumore, no mi sarò sbagliato, deve essere un gemito della mia volpe hentai che nonostante le nostre lingue stiano duellando come due piovre in calore non smette di gemere e io neppure finchè

-HANAMICHI SAKURAGI che diavolo stai facendo?-

Oh merda mia madre è tornata prima e non ce ne siamo accorti, la mia mente è un turbinio di immagini, possibili scuse, previsioni sulla catastrofe imminente, nefasti presentimenti sulle terribili punizioni, la mia mente è in corto circuito

-Chi è lui?- domanda mia madre con una voce poco promettente, cosa faccio? Non devo mostrarmi pavido, non ho commesso niente di male e lei non mi può giudicare

-Lui è Kaede Rukawa, è un mio compagno di squadra e da due settimane è il mio ragazzo, e se hai qualcosa in contrario peggio per te- e gli lancio lo sguardo truce del tensai che dovrebbe dimostrare tutta la sicurezza che non ho, lei mi guarda stupita, speriamo in bene perché se parte coi suoi discorsi non la ferma più nessuno, come sarebbe a dire ecco allora da chi hai preso-__-

-E me lo dici così?-

-E come te lo dovrei dire visto il modo in cui sei entrata-

-Adesso è colpa mia se per una volta che rientro a casa prima becco mio figlio a pomiciare con uno sconosciuto e mi arrabbio, potevate almeno tentare di mettervi in ordine non mi avete sentita arrivare?-

-Ehm no, eravamo ehm distratti-

-Ho visto come eravate distratti, cribbio Hana tu sai che sono di mentalità aperta ma un conto è che il proprio figlio ti faccia capire lentamente che è gay un altro è trovarselo che si rotola sul divano con uno dei ragazzi più belli che abbia mai visto e che perfino io ci farei un pensierino-

La faccia di Kaede ha perso la sua solita impassibilità appena mia madre era entrata ed era passata da una stoica e coraggiosa resistenza del nostro amore ad un vago stupore poi ad una certa incredulità per finire dopo la mazzata finale di mia madre nel più assoluto sconvolgimento, decisamente il mio koi si è scontrato con l’iceberg Ruriko Sakuragi ed è colato a picco, modello titanic.

-Mamma che cosa dici! E poi guarda che lui è il mio ragazzo e per la norma a scuola devo sopportare già tutte le invasate del suo fan club non ti ci mettere pure tu- e faccio la faccia offesa

-Certo Hana, però devo dire che hai scelto bene, non sembra proprio quando cercavi di metterti insieme ad una ragazza, non è che dovevo intuirlo da li visto che sei stato scaricato sessanta volte?-

-Cinquanta mamma solo cinquanta e comunque allora mi impegnavo sul serio esattamente come mi sono impegnato con la mia kitsune, sono state loro che non hanno saputo apprezzarmi-

-E ti sembra che cinquanta siano poche? Ma… kitsune hai detto? Quella kitsune che non sopportavi? Quella che era sempre fredda e piena di se? Quella che odiavi a morte?-

-Si quella, va bene mi sono sbagliato ma ti sembra sia stato facile per me accettare di essere omosessuale e per di più innamorato di un ragazzo che dico di detestare ai quattro venti?-

-Solo tu potevi comportarti in questo modo, almeno lui è stato abbastanza intelligente per tutti e due e ha capito la situazione-

-Ehm non è andata proprio così, è vero nell’ultimo periodo ci insultavamo di meno ed era incominciata a spuntare un’amicizia ma nessuno dei due si sognava di dire all’altro cosa provava-

-E com’è che ora state insieme?- chiede lei curiosa, “E adesso che gli dico? Perché non riesco a mentire bene come Mito lui con quella faccia da schiaffi riesce sempre a dire quello che vuole invece io vengo scoperto subito, devo dirgli la verità altrimenti quella diventa un mastino che non si darà pace fino a che non avrà scoperto tutto ma proprio tutto e questo è anche peggio” con questi pensieri mi preparo a sprofondare

-Una sera ci eravamo attardati per gli allenamenti supplementari, e quando siamo andati negli spogliatoi abbiamo incominciato a lavarci, negli ultimi giorni poi avevamo incominciato a lavarci languidamente per stuzzicare l’altro ed ad un certo punto non sono riuscito a resistere e…- non riesco a finire ma purtroppo c’è chi lo fa per me

-E così gli sei saltato addosso, che ardore ma poi che avete fatto, racconta racconta-

Questo è veramente troppo, ma come si può essere costretti a raccontare alla proprio madre certe cose e poi le domande che mi fa mi fanno insorgere il dubbio di essere sostituito nella culla con Sendo, sto sprofondando letteralmente nel più puro imbarazzo, Kaede è caduto in un abisso e dispero che si possa mai riprendere non  mi resta che una carta estrema mi alzo in piedi e

-MAMMA ma sono domande da fare al proprio figlio, non siamo in un di quegli insulsi talk show della Defilippi in cui gli ospiti sbandierano i proprio fatti più intimi, sono offeso me ne vado, anzi ce ne andiamo- e prendo il braccio di Kaede che prontamente si alza felice di andarsene da questa situazione e ci incamminiamo verso l’uscita, diciamo che corriamo verso l’uscita ma se mia madre si riprende non so cosa potrebbe succedere siamo quasi arrivati alla porta quando

-Fermi li voi due- e si avvicina prontamente in modo da bloccarci lo scatto finale verso la salvezza

-Tornate immediatamente a sedervi, non abbiamo ancora finito il discorso- sconfitti ritorniamo sul divano con sguardo rassegnato, mia madre si siede davanti a noi e sul suo viso sembra tornata la calma

-Scusatemi ho esagerato ma tutte queste emozioni mi hanno agitato parecchio, ascoltami Hana non posso dirti che sono felice che tu sia gay perché non sarebbe vero, ma tu sei mio figlio e so che sei un bravo ragazzo a volte troppo irruente ma che io amo e amerò sempre sia che tu sia gay o meno, perciò sappi che io approvo il vostro rapporto- un mega sorriso mi appare sul volto ed anche Kaede sorride e mia madre si perde un attimo in contemplazione

-Inoltre da come ha borbottato su di lui per tutto questo tempo so per certo che riuscirà a calmarti un po’ e questo non può farti che bene e credo che tra tutti e due non abbiate da temere nulla da chi vi potrebbe infastidire ed ora ho una domanda per te Kaede, come mai un ragazzo bello come te si è innamorato di mio figlio?-

Madre ingrata, ma è possibile fare certe domande, per fortuna che ho Ru che guarda serio mia madre e le risponde

-Perché lui è il sole che scalda la mia vita, prima di incontrarlo nella mia vita c’era solo il basket ma da quando è entrato, no da quando è penetrato nella mia vita con la sua incontenibile voglia di vivere, l’inesauribile allegria, la sua sconfinata auto-esaltazione, in un modo che non avrei mai creduto possibile sono stato attratto da lui e ho capito di amarlo per tutto questo e per molto altro, e comunque Hana è bellissimo, sono state delle oche le ragazze che lo hanno rifiutato- e mi regala uno sguardo dolce con un magnifico sorriso, mi giro verso mia madre per vedere la sua reazione e la trovo leggermente sbavante all’indirizzo di Kaede e una vena mi incomincia a pulsare sulla tempia

-Mamma ti ho già detto che questo è il mio ragazzo-

-Non te lo consumo mica e poi potessi avere io un ragazzo che quando sorride assomiglia ad un angelo non so se mi riuscirei a trattenermi-

-Infatti noi non ci trattenevamo-

-E’ vero^^;;;, però siete fortunati che vi ho beccato io che sono di mentalità aperta, chissà cosa avrebbero detto i genitori di Kaede si vi avessero beccati-

-Niente- pronuncia con un velo di tristezza il volpino

-Come niente?-

-Mia madre è morta quando avevo otto anni e mio padre è sempre in viaggio per lavoro-

-Mi dispiace ti devi sentire molto solo, spero che i tuoi amici ti tengano compagnia-

-Non ho amici signora Ruriko, prima di incontrare Hana non c’era niente che mi sia mai interessato veramente a parte il basket, ma non posso dire che allora mi sentissi solo perché ero felice del mio isolamento poi è arrivata una testa rossa che ha scombussolato tutto e ora non tornerei indietro per nulla al mondo-

-Ho capito- e in quel momento le si accende un sguardo particolare tipico della famiglia Sakuragi, lo sguardo del tensai che preannuncia o una grande idea o una grande catastrofe o entrambi

-Bene da oggi sarò la tua mamma-

-Cosa signora non capisco-

-Niente signora, chiamami mamma, quello che hai bisogno è una sana dose di amore materno visto che in quanto ad amore passionale ci pensa già Hanamichi, e se non gli confermo l’esclusiva credo che potrebbe fare un matricidio-

-Io non so che dire-

-Di solo mamma-

-Mamma- dice esitante Kaede

-Su ragazzo, più impegno, continua finchè non ti dico di fermarti-

-Mamma, mamma, mamma, mamma, mamma, mamma, mamma, mamma, mamma, mamma,…-

Ogni volta che lo diceva acquistava sempre più sicurezza e una parte del suo cuore stava lentamente tornando a battere, la dove non sono arrivato io c’è riuscita mia madre. Finalmente lo fa smettere ma quando tace il suo volto è diverso più luminoso, meno distante

-Bene, dimmi se ti serve una mano quando porti qui la tua roba-

-Cosa?-

-Ora sei mio figlio no? Perciò deve venire ad abitare con noi e credo che tu sappia che la stanza di Hanamichi ha il letto matrimoniale, questa soluzione vi farà risparmiare tempo e mi permetterà di tenervi d’occhio tutti e due. Bene ora vi lascio soli, torno verso le sei, ci vediamo- ed esce

Io e Kaede ci guardiamo un attimo negli occhi leggermente perplessi

-Do’aho tu sei un ciclone ma tua madre è peggio-

-E pensa che me la sono goduta in esclusiva per sedici anni, kitsune non è che visto che lei è più dinamica di me provi qualcosa per lei? Sai non vorrei oltre al matricidio fare anche un kitsunecidio-

-Do’aho- alza gli occhi al cielo e mi bacia con passione riprendo da dove eravamo stati interrotti

 

FINE FLASH BACK

 

Kaede mi tiene il muso per tutta la colazione e alla fine mi viene incontro mi madre

-Su Kaede non tenergli il broncio dovete andare a scuola-

-Lo so ma preferivo essere svegliato in un modo più dolce-

-Lo so anch’io ma quanto ti sveglia nel modo più dolce chissà perché fate sempre tardi a scuola-^^

Perché mia madre ha il potere di metterci sempre in imbarazzo? Comunque questa sua battuta è servita visto che ora il volpino ha smesso di fare il ritroso.

Ci avviamo a scuola a piedi, non mi fido molto di lui in bicicletta, e mentre parliamo di cosa fare oggi incontriamo Ayako

-Ciao ragazzi-

-Ciao Ayako-

-Ciao-

-Rukawa si vede che ti fa bene stare a casa Sakuragi, da quando stai con Hanamichi riesci a salutare la gente con un ciao intero- l’ultima frase l’ha detta con uno strano scintillio negli occhi che secondo me vuole farci sapere che sa che noi siamo fidanzati senza dirlo chiaramente visto che per evitare noie abbiamo preferito tenere la cosa per noi

-A proposito come va la convivenza?-

-Molto bene ad eccezione del risveglio visto che li rischio la vita quotidianamente-

-Do’aho stamattina non ti ho nemmeno dato un pugno-

-Solo perché sono corso giù dalle scale e tu non ci tenevi a farti vedere mezzo nudo da mia madre-

Kaede arrossisce e replica nell’unico modo possibile -Do’aho-

E io e Ayako ridiamo, com’è bella la vita con te Kaede soprattutto adesso che abbiamo un alibi di ferro per stare insieme con l’autorizzazione del padre di Kaede

 

FLASH BACK

 

Uffa, non ne posso più di stare lontano da lui, va bene che è solo per una settimana finchè suo padre resta a Kanagawa, ma dopo un mese passato ad abitare nella stessa casa a scambiarci coccole e a sfuggire a mia madre mi manca da morire e poi è passato tutto questo tempo, quanto? Beh quasi un lunghissimo giorno e io voglio stare con il mio volpino, ci sono

-Mamma io esco vado da Kaede e gli chiedo se vuole fare due tiri-

-Va bene tesoro, ma trattenetevi- dice ridacchiando

-Mamma!-

 

Arrivo davanti a casa sua con un pallone da basket in mano e suono alla porta, mi viene ad aprire un signore distinto di mezz’età

-Buongiorno, sono un amico di suo figlio c’è in casa?-

-Si certo, Kaede vieni ci sono visite per te- sento dei passi e lo vedo apparire nell’ingresso, appena mi vede mi sorride lasciando di stucco il padre

-Ciao Hana cosa c’è?-

-Pensavo di fare due tiri a canestro vuoi venire?-

-Oh si, papà posso andare?- gli chiede con ancora un accenno di sorriso

-Certo vai pure- dice leggermente sconcertato e noi ce ne andiamo verso il campetto del parco, si quello infrattato, ma cosa mi fate dire!!!

 

Driiin

Aspetto un attimo e un uomo distinto e davvero niente male mi viene ad aprire

-Buongiorno sono la madre di Hanamichi Sakuragi, mi ha detto che veniva qui è in casa?-

-Suo figlio è quel ragazzo dai capelli rossi non è vero? E’appena uscito col mio per giocare a basket-

-Allora staranno via parecchio, quando si sfidano sono capaci di andare avanti per delle ore-

-Anche suo figlio è un patito del basket allora, ma la prego venga in casa che le offro qualcosa-

-Grazie ma posso trattenermi solo mezzora perché mi hanno spostato il turno in ospedale, era per questo che ero venuta qui-

-Non si preoccupi appena tornano glielo dirò io, sa devo dire che sono curioso, quando Kaede ha visto suo figlio ha sorriso, erano anni che non lo vedevo sorridere sono rimasto impressionato-

-Anche a me succede quando lo fa, ma non lo devo mostrare troppo altrimenti Hana mi sgrida dicendomi che ne ha già abbastanza delle sciroccate delle sue fan a scuola per sopportarne una anche a casa, cosa vuole sono rimasta ancora una ragazzina per certe cose-

-Vuol dire che Kaede sorride spesso?-

-Spesso no, ma abbastanza quando sono insieme-

-Ma come hanno fatto a diventare amici, mio figlio non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi-

-E’ molto semplice, odiandosi a morte, Hana è sempre stato un impulsivo ed esuberante e gli piace essere al centro dell’attenzione mentre Kaede ignora tutti e pensa solo a giocare a basket dove è un campione, sa il mio Hana gioca solo da un paio di mesi però ha un grande talento ed è già nella squadra titolare e ne è molto fiero e bene o male riceve dei complimenti da tutti ad eccezione di Kaede e questo lo irritava parecchio e così stuzzicava suo figlio che prontamente rispondeva si mettevano a litigare e poi a menarsi, questa cosa è andata avanti parecchio ma ha avuto l’effetto di creare un rapporto tra loro due, strano certo ma è il primo vero rapporto che Kaede ha instaurato con qualcuno, poi le cose sono lentamente migliorate e loro si sono scoperti più simili di quanto fossero in apparenza, sa mio marito è morto due anni, e così sono diventati amici quasi inseparabili anche se devo dire che Kaede ha bisogno di molto affetto dato da una persona che lui ritiene cara-

-Quella persona dovrei essere io ma il mio lavoro mi costringe a spostarmi di continuo e così resta sempre da solo, non saprei davvero a chi affidarlo-

In quel momento negli occhi di Ruriko si accende lo sguardo del tensai

-Potrebbe stare da me, dopotutto ha già dormito qualche volta a casa mia-

-Non so, non vorrei disturbarla, Kaede potrebbe crearle dei problemi-

-Non si preoccupi, suo figlio è un ragazzo tranquillo e per i problemi c’è già il mio Hana che ne fa per due- dopo qualche altra discussione riesco a convincerlo

“Chissà che facce faranno quando gli dirò la novità, non staranno nei vestiti dalla gioia”

 

FINE FLASH BACK

 

I due membri della SPK: società di pallacanestro di Kanagawa? No, società pettegoli di Kanagawa ^§^, dunque Ayako e Kogure stavano vicino alla porta ad osservare i compagni e a spettegolarci su, in quel momento stavano osservando una patita tra Miyagi e Mitsui contro Rukawa e Sakuragi e questi ultimi stavano vincendo e Ayako non si lascia perdere l’occasione di un commento:

-Certo che da quando sono diventati amici nessuno riesce più a contenerli quando giocano insieme-

-E’ vero e adesso Rukawa è anche più rilassato e quasi socievole, Hanamichi l’ha proprio cambiato-

-Più che Hanamichi a operare il vero cambiamento è stata sua madre, vedi la madre di Rukawa morì quando lui aveva otto anni, lui era già un bambino taciturno ma questo fatto lo ha chiuso totalmente in se stesso, finora l’unico che sia mai riuscito a smuoverlo dal suo torpore è stato Hanamichi che ha sciolto il ghiaccio che circondava il cuore di Kaede e con la sua amicizia gli ha infuso del calore ma è stata la signora Sakuragi col suo amore di mamma a scaldarlo definitivamente e farlo sentire protetto perché lui non aveva bisogno d’essere ammirato o compatito da persone che lo consideravano un povero ragazzo a cui gli eventi hanno portato via la madre ma di sentirsi amato per quello che era cioè un ragazzo solo che non sapeva che farsene della compassione degli altri e Hanamichi e sua madre gli hanno dato questo amore-

Ayako lancia uno sguardo malizioso ^-->^--> verso i due per assicurarsi che non ci possano sentire

-Sai secondo me loro…-

SBONK

Una pallonata colpisce in piena faccia Ayako che non riesce a finire la frase (Ehi non fare del male alla mia Ayakuccia NdMiyagi Miyagi tesoro ma lo sai che mi stavo dimenticando di te NdAuramasda perché ho un bruttissimo presentimento? NdMiyagi)

Appena ripresa Ayako entra in modalità death man tira fuori il mega ventaglione da combattimento e scruta la palestra alla ricerca del colpevole e il più sospetto fu:

-Miyagi, preparati a ricevere la giusta punizione- e corre verso di lui che prontamente scappa

-Ayakuccia ti giuro non sono stato io non ti farei mai del male te lo giuro-

-Neanche io ti farò del male ti sdereno solo- e continua l’inseguimento, nel mentre tre ragazzi entrano in palestra e si avvicinano a Mitsui

-Scusate ma il nostro pallone è finito qua dentro ce lo potete ridare?-

-Certo, ma è meglio se aspettate un po’, vedete ha preso in pieno la nostra manager e le sta inseguendo il presunto colpevole, godetevi lo spettacolo- e i ragazzi vista la scena preferirono attendere

-Forza Miyagi corri più svelto che con quelle gambe corte che ti ritrovi Ayako ti raggiunge- gli grida il rossino mentre ride ma la sua risata è interrotta da una pallonata

-Do’aho ci stiamo allenando-

-Baka kitsune come osi- e si mettono a fare a pugni

-Siete fortunati due spettacoli al posto di uno-

-Ma qui è sempre così?-

-Per quanto riguarda la manager è uno spettacolo straordinario, ma per gli altri due teme è il loro normale modo di comportarsi-

Nel mentre l’inseguimento continua e i corridori aumentano sempre di più la velocità, sempre di più, sempre di più, sempre di più, fino a livelli raggiunti solamente dalla nasa alla fine stremati si accasciano a terra, in quel momento i tre ragazzi prendono il pallone con fare furtivo e si dirigono verso l’uscita quando Ayako li nota

-Ehi voi che ci fate qui?- appena sentita la sua voce i tre corrono via come disperati

-Ma che ho detto?- chiese stupita, nel mentre Akagi si porta al centro della palestra

-Va bene ci siamo divertiti abbastanza adesso facciamo venti giri della palestra di corsa-

Miyagi non protesta neanche muore direttamente.

 

Finalmente siamo a casa, oggi il gorilla ci ha fatto sudare sette camice e in più ho dovuto fare l’allenamento supplementare con la mia volpe, che ci volete insiste ancora a dire che devo migliorare, sta sera mia madre ha il turno all’ospedale quindi hamburger, non è che io è Kaede non sappiamo cucinare solo che come ogni adolescente che si rispetti non ne abbiamo voglia. Finita la cena andiamo a lavare i piatti, io lavo lui asciuga e ogni occasione è buona per strusciarsi e lanciarci sguardi languidi

-Kaede cosa hai sulla bocca?-

-Dove?-

-Qui- e glielo indico con le labbra, il nostro bacio si scalda subito e le nostre lingue giocano una danza sensuale, ci stacchiamo per respirare e ci prendiamo per mano dirigendoci verso la nostra camera, li incominciamo a spogliarci a vicenda, anche se è difficile visto che appena riusciamo a liberare un po’ di pelle ci fiondiamo a baciarla e ad assaggiarla, non sapete quanto è deliziosa la kitsune, ma finalmente riusciamo a liberarci di questi inutili ostacoli che sono i vestiti e ci ritroviamo sul letto abbracciati l’uno all’altro, le nostre mani esplorano i nostri corpi e le nostre eccitazioni tese si strusciano tra di loro facendoci gemere di anticipazione.

Scendo lentamente leccandogli piano i capezzoli e con la lingua disegno ghirigori sul suo petto facendolo gemere leggermente finchè non arrivo alla sua erezione, lo fisso negli occhi e in un colpo ingoio tutta la punta facendolo quasi gridare, non gli do tregua e inizio prepotentemente a succhiarlo facendolo quasi cadere in delirio, lo sento gridare il mio nome con una voce così roca che aumenta la mia eccitazione e mi porta ad aumentare ancora il ritmo fino a farlo contorcere dal piacere e alla fine il suo seme mi invade la bocca, mi accosto a lui che sta riprendendo fiato

-Sei affamato oggi-

-Colpa tua sei delizioso e ogni volta che ti assaggio ne vorrei di più-

-Davvero?-

-Certo, ecco prova tu stesso- e lo baci facendogli assaporare il suo stesso seme, mentre io mi delizio del sapore della sua dolce bocca, le cose presto degenerano e in un susseguirsi di carezze mi pongo in mezzo alle sue gambe, mi accosto alla sua apertura e scendo a baciarlo per distrarlo dalla penetrazione ma gli scappa comunque un gemito di dolore anche se presto viene sostituito da ansiti di piacere che il mio lento movimento gli sta procurando.

Voglio essere il più dolce possibile e poter stare più tempo che posso dentro di lui perché così mi sembra di diventare una cosa sola, di unire le nostre anime, ma lentamente sento il bisogno aumentare non solo il mio ma anche il suo, il nostro bisogno di essere fare sempre più parte di l’uno dell’altro, i nostri gemiti salgono di tono e sento le sue mane che mi stringono forte le chiappe e mi tirano a se per aumentare la velocità e la potenza delle spinte, ormai urliamo il nostro reciproco piacere, il nostro reciproco amore e alla fine vengo dentro Kaede e lui sulle nostre pance che ora sono unite come le nostre bocche. Ripreso fiato andiamo a farci una doccia in cui ci scambiamo dolci carezze e torniamo a letto, ci scambiamo teneri baci e alla fine lui appoggia la testa sul mio petto e restiamo così per un po’ finchè non mi guarda negli occhi e sorride

-Come mai questo meraviglioso sorriso?-

-Stavo pensando alla giornata che abbiamo passato-

-Ti è piaciuta?-

-Si è stata una giornata felice-

 

Owari

 

A: che bello è finita

H&R: sei sicura di stare bene?

A: si perché?

H&R: non abbiamo incontrato mostri, fantasmi e ci è filato tutto liscio, non ci fidiamo

A: -___-;;;; per una volta che volevo far felici tutti

Miyagi: e allora com’è che anche in questa fic non faccio passo senza che mi succeda qualcosa?

A: Ryota mi hai fatto venire in mente una cosa. e prende a scrivere furiosamente sul suo libricino nero

M: non ho speranze -___-

 




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