Disclaimer:I personaggi sono miei ed ho il diritto di farci quello che mi
pare
Giochi per adulti
di Ljlith
Parte 2/?
Lo
seguo, mentre percorriamo un piccolo dedalo di stradine, che dovrebbe
portarci a casa sua.
Cammina sicuro lungo un percorso che evidentemente fa per abitudine, è come
se fosse in trance, probabilmente non si ricorda nemmeno di me…
Improvvisamente si ferma e si volta per vedere se sono ancora dietro di lui,
mi sorride e ricomincia a camminare dirigendosi verso una piccola palazzina
anonima a quattro piani.
"Siamo arrivati…" mi dice senza né fermarsi, né voltarsi.
Sale i pochi gradini che ci separano dal portone d'entrata, tira fuori le
chiavi da una tasca dei jeans ed apre la porta scostandosi per farmi entrare
per primo.
Mentre riprende il posto davanti a me per condurmi al secondo piano, mi
chiedo se un tipo come lui possa abitare da solo…
Sembra un ragazzo che ha bisogno sempre di qualcuno su cui appoggiarsi,
incapace di vivere una vita da solo.
Magari in casa troverò un gatto od un cagnolino ad attenderci, non mi
stupirei più di tanto….
Sono davvero curioso di vedere come possa essere arredata la sua casa,
mentre dallo stesso mazzo di chiavi cerca nervosamente quella della porta
dell'appartamento lo osservo più attentamente.
E' davvero un ragazzo molto bello, chissà che lavoro fa, non mi stupirei se
facesse il modello o l'accompagnatore, non credo che sia uno di quei ragazzi
che fa lavori pesanti, mentre eravamo al locale ho notato che ha delle mani
molto belle, mani di chi non ha mai lavorato duramente…
Apre la porta dopo aver trafficato un bel po' col mazzo di chiavi, dev'essere
agitatissimo.
Entra per primo e trova subito l'interruttore della luce, lo accende e si
sposta per farmi entrare.
"Prego, fa come se fossi a casa tua…"
La sua gentilezza è un'altro di quei particolari che mi hanno colpito quasi
subito, non sono molti i ragazzi così servili….
Entro deciso ringraziandolo e mi guardo subito intorno.
L'entrata dà subito nel salotto che è arredato in maniera molto bizzarra,
ci sono davvero un sacco di mobili, la sensazione che mi dà questa stanza
è di essere "piena", vissuta e riempita centimetro per
centimetro.
Lui mi fa cenno di accomodarmi sul divano, io accetto il suggerimento, mi
siedo e continuo a guardarmi attorno mentre lui
sparisce dietro un bancone che divide il salotto dall'angolo cottura.
Si è diretto al frigo che apre per prendere due birre, le stappa e torna da
me.
"Abiti qui da solo?"la domanda mi è venuta fuori così… strano,
di solito non mi curo mai dei miei amanti occasionali, della loro vita o dei
loro problemi.
Questo ragazzo ha evidentemente qualcosa di speciale, non riesco a non farmi
delle domande su di lui, tutto m'incuriosisce….
Lui, alla mia domanda, abbassa lo sguardo e risponde: "Perché me lo
chiedi? Ti sembro il classico tipo che sta' con qualcuno?"
"Bè, diciamo che mi sembri di più il tipo che ha un compagno fisso e
non uno che si va a rimorchiare gli amanti nei bar.."
L'ho detto come al solito senza un filo di tatto, me lo dicono sempre tutti
che la diplomazia non è una delle mie doti….
Comunque dico sempre e solo quello che penso per cui non mi sembra di
sbagliare poi tanto.
Mentre sorseggia la birra dalla sua bottiglia si guarda attorno perplesso..
il suo comportamento non mi convince…
"Aspetti qualcuno?"
"……prima rispondo alla domanda che mi hai posto un attimo fa…….
Sì, ho un compagno, però non preoccuparti in questo momento non c'è e non
tornerà sino a domani pomeriggio. E' andato via per lavoro, perciò non
devi preoccuparti……
Se aspetto qualcuno?…no….solo, mi sembra che ci sia qualcosa di strano
in casa…….
Come se mancasse qualcosa, sarà la sua lontananza, mi fa uno strano
effetto, solo quando mi manca così tanto comprendo quanto lo amo…"
Abbassa di nuovo gli occhi, è un ragazzo succube del suo compagno a quanto
si capisce, non mi stupisco di certo.
Chi meglio di lui….
Sembra nato apposta per vivere per qualcun altro…….
"Ma se lo ami perché mi hai avvicinato in quel locale?… e
soprattutto perché mi hai portato qui?"
Sussulta appena, probabilmente è una domanda che si aspettava ma che è
arrivata troppo in fretta…
Sembra riflettere sulla risposta….
"..non lo so…Appena ti ho visto mi sei piaciuto, non avevo il
coraggio di avvicinarti…
poi, quando ho visto che te ne saresti andato, ho trovato il coraggio di
venire da te e di …..abbordarti……."
E' arrossito, che carino che è quando fa così, sembra davvero un
bambino…….
Però non mollo, mi stà raccontando un po' di sé ed ormai sono curioso…
"..ma tu non ami il tuo compagno? E' così fragile il tuo sentimento,
appena lui si allontana vai a cercarti una compagnia?……."
Mi volto deciso verso di lui e lo fisso negli occhi.
Ora non potrà abbassarli di nuovo e non potrà nemmeno eludere una domanda
così diretta.
"…..
..non mi è mai successo, non l'avevo mai fatto prima…
vengo in quei locali perché mi sento a mio agio, ma non ho mai risposto
alle avanches di nessuno e non ho mai fatto sesso con nessun altro che non
fosse lui…
di te non so proprio spiegarmi… è stato come ……. un colpo di
fulmine…."
Non abbassa gli occhi, anzi li fissa nei miei e alza deciso il mento come a
sottolineare l'affermazione appena fatta.
"Vorresti dirmi che ti sei innamorato di me? Anche se ami il tuo
compagno ti sei innamorato di un altro…." Una cosa del genere non me
la sarei mai aspettata da lui.
"Te l'ho detto, io lo amo, ma mi sono innamorato anche di te, dal primo
momento che ti ho visto…. Sono sfacciato lo so, scusami, di certo non
pretendo nulla da te… scusa per quello che ti ho detto"
E' la prima volta che una persona mi sorprende così tante volte, in una
sera sola poi…
Si stà dimostrando un tipino veramente stuzzicante.
Cerco il tavolino con lo sguardo e poggio la bottiglia di birra appena
toccata, poi mi volto per catturare il suo sguardo, per far si' che non
tenti la fuga dopo una dichiarazione di questo genere.
Naturalmente io a lui non devo proprio nulla e lui non mi ha chiesto niente
per cui posso agire indisturbato e senza preoccuparmi del dopo- sesso…
Mi avvicino a lui, gli tolgo la bottiglia dalle mani e la poggio lì a
terra, non mi sforzo nemmeno di cercare il tavolino…
Prendo il suo mento nella mano e gli carezzo delicatamente una guancia…
Lui freme, il ricordo di quello che gli ho fatto provare al locale lo
assale, dischiude le labbra ancora prima che le mie abbiano toccato le sue e
risponde subito con passione al mio bacio.
Senza staccarmi da lui mi alzo un po' poggiando le ginocchia sul divano ed
avvicinando ancora di più il mio corpo al suo, lui comincia a sbottonarmi
la camicia, ma lo fermo subito.
Non amo fare sesso senza essermi lavato prima, è una sorta di rito che
compio ogni volta.
Mi stacco da lui di appena qualche centimetro e gli sussurro a fior di
labbra: "Vorrei farmi una doccia prima…"
Lui rimane un po' interdetto dall'interruzione, ma mi risponde subito
indicandomi con un movimento del capo la porta del bagno.
Mi alzo e lo lascio lì in attesa: "se non ti dispiace… ci metto un
attimo…"
"No, vai pure. Dopo la faccio io, preferisco così anch'io, non
preoccuparti…"
Senza voltarmi mi dirigo verso la porta del bagno, la apro ed entro.
Cerco l'interruttore e lo trovo subito sulla destra.
Chiudo la porta alle mie spalle, individuo un mobiletto per gli asciugamani
ed un accappatoio.
Comincio a spogliarmi riponendo i vestiti con ordine sul mobile bianco dal
quale tiro fuori una salvietta con la quale possa
asciugarmi.
Poi riguardo l'accappatoio ed è più forte di me.
Mi avvicino e lo tocco, è di un color crema delicato, morbidissimo al
tatto.
Avvicino il viso al tessuto ed inspiro profondamente, è proprio il suo
odore.
Dolce ed intenso allo stesso tempo.
Mi è piaciuto sin da subito l'odore che aveva.
Lascio a malincuore l'accappatoio, d'altronde lui è lì fuori, non posso
certo pretendere che mi aspetti per tutta la notte.
Mi volto verso la doccia e rimango di stucco.
E' enorme! Ci starebbero come minimo quattro persone senza problemi.
Mai vista una doccia così, praticamente familiare, dev'essere stata fatta
fare su misura.
Non ci sono dubbi.
Faccio scorrere la porta nella sua guida e apro l'acqua calda, doso la
temperatura col miscelatore ed entro quando mi sembra che vada bene.
Dentro scopro esserci una radio e vari bocchettoni laterali per
l'idromassaggio a getto d'acqua.
Una doccia con i contro fiocchi…
Cerco sulla mensola che c'è su di un alto della parete un doccia schiuma, né
trovo uno al muschio bianco, uno dei miei favoriti.
Mi lavo con cura spalmandomelo ovunque e sciacquandolo via con altrettanta
meticolosità.
Trovato uno shampoo con balsamo né metto un po' sui capelli, massaggio la
cute con forza e mi lascio massaggiare dall'acqua che scende dal getto sopra
la mia testa.
Dopo essermi ripulito con cura chiudo l'acqua ed esco dal vano.
Mi asciugo prima i capelli con energia e poi passo al corpo.
Mi allaccio quindi un altra salvietta alla vita e butto quella umida in un
cesto per la biancheria posato vicino all'entrata.
Entrando non l'avevo nemmeno notato…
Apro la porta e lo cerco con lo sguardo.
E' ancora sul divano, girato sul lato con un braccio poggiato sullo
schienale ed il viso appoggiato sul braccio, intento a guardarmi.
"Così sei ancora più bello…"
Poi si rende conto di aver espresso a voce alta un pensiero che aveva
formulato nella sua mente ed arrossisce violentemente…
Si alza e si dirige verso di me.
"Faccio in un attimo, se vuoi qualcosa da bere o da mangiare mentre
faccio la doccia fai pure.
In casa abbiamo un po' di tutto"
Si volta e si chiude la porta alle spalle.
Qualche istante dopo sento lo scrosciare dell'acqua e lo scorrere della
porta della doccia che si chiude.
Mi volto verso il salotto e vado a sedermi di nuovo sul divano in attesa di
lui.
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