Note dell’autrice: Xiaooo dopo una piccola assenza, che mi costerà lo sgozzo a fine ficci, sn tornata col nuovo capitolo. Lo so che lo scorso faceva davvero pena, se è per questo mi sono anche vergognata di scriverlo …  quella piattola se ne va cn kiunque mi fa schifo

 Sakura: ORA BASTA MI SONO ROTTA PERCHÈ DEVI CONTINUARE AD INSULTARMI IN QUESTO MODO COSA TI HO FATTO DI MALE???

 Semplice … ESISTI! E se tra cinque secondi non sparisci giuro che la prossima fanfic che farò ti farò finire a letto con Orochimaru e con il 3^ Hokage! é.è ma vedi te questa stupida se deve venire a rompere proprio a me!

Cmq diamo inizio al nuovo capitolo. Buona lettura a tutti

 Kisses Rei!



Giochi pericolosi

parte VIII

di Rei-murai


 

Un aiuto esterno, confessioni in riva al mare.

( 3 giorno di mare, parte 2 )

 

Aprì un occhio fissandosi attorno ancora assonnato, la luce del sole penetrava debolmente dietro le tende tirate mentre un leggerissimo venticello invadeva la stanza, eppure era convinto che la tenda fosse stata lasciata aperta … quei raggi di luna che la sera prima illuminavano il corpo del suo compagno … a proposito dove era quello stupido? Accarezzò le coperte accanto a lui, dove ci sarebbe dovuto essere il biondino, constatando che erano fredde. Si deve essere alzato da molto, tirò le sue conclusioni decidendosi finalmente ad aprire gli occhi.

Si tirò a sedere vedendosi scivolare di dosso le lenzuola bianche, era anche sicuro di non essersi coperto la sera prima. Sorrise scostandosele di dosso e dirigendosi a passo lento verso il bagno, dove era sicuro di trovarlo.

Aprì la porta lentamente intrufolandosi nel bagno, ma da esso non arrivava nessun rumore. Scostò le tende della doccia, poi di corsa tornò in camera.

Sia sulle coperte bianche che sul marmo della doccia c’erano varie macchie rosse, forse ci era davvero andato troppo pesante.

Disfò i letti mettendo le coperte da lavare, poi passò a dare una sciacquata alla doccia e al proprio corpo tornando in fine in camera e raccattando i primi vestiti  che si trovò di fronte.

Scese velocemente le scale che portavano nella sala principale, indossando una finta maschera d’indifferenza ma in realtà, dentro di se, si chiedeva dove potesse essere finito quell’idiota.

Alla fine delle scale incontrò Sakura, che sembrava lo stesse aspettando da molto

- buon giorno Sasuke-chan – lo salutò cercando di dargli un bacio sulle labbra, bacio che finì scontrato contro la mano del ragazzo

- Naruto? – gli chiese avviandosi verso la sala mentre lei lo guardava offesa

- che t’importa di lui? – lo bloccò prendendolo per un braccio e facendolo voltare verso di se

- cosa vuol dire “ che t’importa” quello stupido è sparito senza dire nulla a nessuno, oppure tu lo sai? – gli chiese scostando il proprio braccio dalla presa della ragazza

- no, io … -

- e allora non rompere –

- ma perché cerchi sempre lui? Non stai mai con me Sasuke … - riprese in tono lamentoso – sembra quasi che tu ti sia fidanzato con lui e non con me – una frecciatina che le era uscita senza volerlo, servita a fare più male a se stessa che a lui.

- devo parlare con lui, ti basta sapere questo e poi smettila di starmi appiccicata, sembri una piattola – sparì dietro la porta della sala chiudendosela alle spalle e lasciandola li, con le lacrime che cominciavano lentamente a scendere

era vero.

A Sasuke interessava Naruto, non lei.

 

Il ragazzo ispezionò velocemente la sala incontrando lo sguardo di molte ragazze e quello del proprio sensei, seduto al tavolo con una stupenda ragazza dai lunghi capelli castani e un vestito mooolto provocante indosso.

- oh, Sasuke! – lo chiamò quando il ragazzo fu abbastanza vicino per poterlo sentire – ti unisci a noi per la colazione? –

- Naruto! – sbraitò come risposta fissando la ragazza che gli sorrideva

- non l’ho visto per tutta la mattina – rispose sorridendogli il sensei

- tu sei Uchiha Sasuke? – gli chiese la ragazza alzandosi, era molto alta, o forse l’altezza era data dai 5 cm di tacco delle scarpe alla schiava che portava indosso

- si … - rispose lui fissandola direttamente negli occhi verdi. La ragazza si riavviò una ciocca dietro l’orecchio  per poi allungare una mano verso di lui

- Elyon Nakamori – il ragazzo prese la mano che gli veniva porta – sono la ragazza di Kakashi – disse sorridendo più apertamente fissando Sakura che stava entrando in quel momento.

- piacere di averla conosciuta – disse prima di uscire come una scheggia fuori dalla sala principale lasciando tutti i presenti interdetti.

 

“ ma dove si è andato a cacciare quell’idiota” pensò fissandosi attorno, non sapeva davvero dove andare.

Alla fine scese in spiaggia, non riusciva a capire bene il turbinio di emozioni che si muovevano dentro di lui, sapeva solamente che doveva trovare il biondo, perché, al contrario delle altre volte, le esperienze che aveva avuto con altri … alzarsi la mattina senza quel corpo caldo accanto, non poter vedere lo sguardo imbronciato o incuriosito del biondo … lo faceva sentire vuoto.

Si sedette sulla sabbia calda e rimase li, a fissare il mare.

Non sapeva dove sbattere la testa, dove poteva essere finito quello stupido. Una mano si poggiò sulla sua spalla, alzò lo sguardo verso l’impudente che aveva osato avvicinarlo e si trovò davanti la signorina Nakamori.

- posso accomodarmi vicino a te? – gli chiese sorridendogli dolcemente

- certo -  rispose titubante, senza capire il perché di tutto quell’interesse per lui

- ero convinta che gli allievi di Kakashi fossero 3 … - disse sovra pensiero dopo qualche minuto di silenzio

- infatti lo siamo – rispose il moro senza dare troppa importanza alle proprie parole

- e l’altro dov’è? Come si chiama? – chiese lei fissandolo incuriosita

- Uzumaki Naruto e in questo momento vorrei proprio sapere dove diavolo si è andato a cacciare –

- il ragazzo volpe? – sussurrò lei sorpresa, Sasuke si girò verso di lei cercando di afferrare quelle poche parole ricevendo in cambio solo un sorriso – beh certo non è una bella cosa far aspettare il proprio ragazzo, non trovi? –

- eh? – gli chiese lui cercando di tenere ferma la propria maschera, sembrava una vera e propria allusione

- si intendo che, sta mattina, mentre arrivavo qui, ho incontrato un ragazzo che stava seduto da solo sulla scogliera che c’è giù di là, così mi sono avvicinata per chiedergli dove dovevo andare per arrivare all’Hotel e lui è sobbalzato come se stesse aspettando qualcuno. E quando gli e lo chiesto, mi ha sorriso e mi ha risposto che aspettava una persona, che forse non sarebbe mai arrivata, sembrava davvero triste – Sasuke fissò la scogliera accigliato – non mi sembra il caso di farlo aspettare ancora non credi? È li dalle 5 del mattino – il moro sorrise

- e chi le dice che sta aspettando me? –

- perché quel ragazzo mi ha detto di chiamarsi proprio così, Uzumaki Naruto -  Sasuke sobbalzò a quelle parole girandosi verso la ragazza, poi partì a tutta velocità verso la scogliera.

 

In  neanche cinque minuti fu li. La spiaggia da quelle parti era ancora vuota, forse perché era ancora presto, a parte qualche coppietta solitaria che passeggiava mano nella mano con un sorriso ebete stampato in faccia. Girò il proprio sguardo verso la scogliera ed infine lo vide.

Seduto sugli scogli, con un espressione triste e la camicia aperta che svolazzava al vento, Naruto fissava con sguardo perso l’orizzonte non accorgendosi di essere osservato.

Il moro si avvicinò con cautela a lui, arrampicandosi sulla scogliera e sedendogli accanto in silenzio. Rimasero così per qualche istante poi finalmente Naruto prese parola

- non stai mantenendo il patto -  disse di gettò senza nemmeno fissarlo. Il moro sospirò rassegnato

– e cosa dovrei farle?   - gli chiese appoggiandosi alla roccia fredda

- farla soffrire, trattarla male … non lo so, sei tu quello che è in grado di far star male le persone non io! – gli disse girandosi finalmente a guardarlo. Sasuke, appoggiato alla roccia lo fissava sbieco

- come sarebbe a dire sono io quello che fa star male le persone, non mi sembra di aver mai fatto nulla di male a te o a qualcun altro –

- beh, quando non stavi con lei, l’hai ferita molte volte col tuo comportamento freddo e scostante ed ora non ti viene in mente niente? –

- ti devo forse ricordare che il comportamento freddo e scostante, come lo chiami tu, fa parte del mio carattere? – i due ragazzi si fissarono per qualche istante poi il biondo scostò lo sguardo verso il mare.

- era la tua prima volta, ieri sera? – gli chiese il moro senza nascondere troppo la punta di soddisfazione che usciva dalle sue labbra. Il biondo arrossì muovendo lentamente la testa

- per te no scommetto – gli rispose poi cercando di mantenere il controllo del proprio tono

- già … ne ho avuti altri, sia maschi che femmine, ma non credo che questo ti interessi no? – lo abbracciò da dietro facendolo poggiare al proprio petto – che cosa hai Naru? – il biondo si appoggiò totalmente a quel petto caldo

- mi chiedo perché ho cominciato tutto questo, mi sento crudele nei confronti di Sakura – sospirò non accorgendosi della rabbia che saliva al ragazzo dietro di lui, Sakura, Sakura, non sapeva pensare che a lei, nonostante tutto non riusciva ad avere ancora un posto nel suo cuore. Ma a cosa andava a pensare, un posto nel cuore dell’idiota? Non poteva essersene innamorato … ok, gli piaceva quello si, però da li all’innamorarsi di lui.

Però quello avrebbe spiegato il senso di vuoto quando si era svegliato, la gelosia e la rabbia che provava verso la piattola e molte altre cose.

Strinse ancora di più a se il biondo posandogli un delicato bacio sul collo

Il ragazzo preso alla sprovvista sobbalzò leggermente girandosi verso di lui e  fissandolo stupito. Per tutta risposta il moro, non sapendo come comportarsi spostò il proprio sguardo verso il mare.

- sono solo uno dei tanti, vero? – gli chiese tornando a fissare davanti a se. Il moro sospirò, sarebbe dovuta arrivare prima o poi quella domanda, ma cosa poteva rispondergli? Sapeva che a lui piaceva Sakura e dirgli la verità, forse sarebbe solo servito ad allontanarlo di più e poi non sapeva nemmeno lui bene cosa provava per quel ragazzo.

Gelosia, di quello ne era sicuro.

Era geloso quando non faceva altro che parlare di Sakura, aveva fato quella scommessa con lui per un getto di rabbia. L’aveva visto il bacio che aveva dato alla ragazza e una rabbia furiosa si era scatenata dentro di lui.

Però d’altra parte rispondergli “si” significava sicuramente fargli del male, quindi cosa dirgli?

- per lei si – rispose alla fine, sapendo benissimo che la domanda era rivolta verso di lui, che la ragazza non c’entrava nulla.

- io non intendevo per lei – rispose il biondo confermando ciò che aveva appena pensato l’Uchiha – non capisco più cosa mi stia accadendo – continuò lui sistemandosi meglio in quell’abbraccio caldo stupendo il moro – un minuto prima vorrei che Sakura venisse qui dicendomi che è innamorata di me e che vuole diventare la mia ragazza e quello dopo vorrei che sparissero tutti per poter rimanere da solo … -  nascose il viso dallo sguardo del moro e pronunciò le ultime parole sotto voce, facendo sicché il moro faticasse a sentirle - … con te –

 

Fine Chappy, pronte cn le mazze … VIAAAAAAAAAAAAAAAAAA.

 

Tutti: TUUUUUUUUUUU ESSEREEEEEEEE COME PUOI TAGLIARE COSÌÌÌÌÌ

 

Scussatemi prometto ke il proxymo sarà miglioreee davvero ç.ç non mi trattate male e soprattutto COMMENTATE NUMEROSI ^O^

 

WAAA HO FATTO PIANGERE LA PIATTOLA XD

 

Kisses Rei