GAME Second Level di Hisoka Round VI
Improvvisamente, nel silenzio generale, si avvertì l'eco lontano di un tuono...
- " ...Si sta avvicinando un temporale..." Hakkai fu il primo a parlare riportando Goku e Gojyo alla realtà. Sanzo, come sempre, ostentava indifferenza a tutto e mai si mostrava atto a profonde riflessioni, tanto meno su prediche che lui stesso era poco solito elargire. Goku osservò il maestro cercando di scorgere, dai bei lineamenti del suo volto, le reazioni a quella che sarebbe presto arrivata a tormentare il suo animo: La pioggia. Il bonzo incrociò i suoi occhi dorati con una certa severità, come se avesse letto nei pensieri della scimmia. Inutile dire che provava solo fastidio nel vedere Goku preoccuparsi per lui ogni volta che si avvicinava il mal tempo. Probabilmente Sanzo era troppo insensibile per comprendere che Goku non avrebbe mai potuto fare finta di nulla, che il brusco cambio di umore in lui, provocato da quel fenomeno atmosferico, generava in Goku un ansia e un tormento profondo dovuto alla sofferenza nel vederlo compiangersi e auto-commiserarsi ogni volta. Del resto Goku non comprendeva assolutamente le ragioni di quali che fossero i motivi di un tale sbalzo d'umore. Quelle poche volte che aveva cercato di chiedere non aveva ottenuto alcuna risposta, se non il risultato di irritare maggiormente il suo sole.
" La pioggia..."
Goku era arrivata quasi a detestarla, non ne aveva motivo era vero, ma il solo pensiero di quello che essa portava era sufficiente per rendergliela antipatica. Senza dire altro il bonzo abbandonò la scrivania, alla quale era poggiato, avviandosi verso la porta con l'evidente intenzione di andare a rintanarsi nella sua camera. Anche di spalle seguitava ad avvertire il peso dello sguardo dorato su di lui. Goku osservava Sanzo senza sapere di essere a sua volta osservato da Hakkai e Gojyo, i quali cominciarono ad avvertire nell'aria la caratteristica pesantezza delle giornate di pioggia. Goku non disse nulla fino a che Sanzo non si dileguò nel corridoio, limitandosi a pensare a cosa sarebbe successo ora che Sanzo lo aveva accolto tra le sue braccia. Quella era la prima volta che si ritrovava a vivere un giorno di pioggia, al suo fianco, in veste di...amante....
'Amante'..., come termine era a loro poco consono.
Amanti....sembrava una parola troppo leggera, come se indicasse un rapporto superficiale, una relazione clandestina, destinato a finire solo nel peggiore dei modi. E loro non erano amanti, erano semplicemente ....qualcosa di unico e indescrivibile. Goku, volse lo sguardo ai due amici rendendosi conto dell'attenzione che stava da essi ricevendo...
- " ...Allora, Gojyo, ti è andata bene... " sorrise la scimmia " ...almeno hai modo di riposarti fino a domani " disse riferendosi alla decisione di Sanzo, di fermarsi per la notte..
- " Già...che fortuna...Peccato che il tempo non prometta nulla di buono " rispose il Kappa vagamente preoccupato nell'ascoltare un altro tuono in lontananza
- " Sarà un temporale di passaggio. Visto il periodo in cui siamo non credo pioverà a lungo " aggiunse Hakkai nel tentativo di sollevare Goku dal pensiero che sembrava aver preso a tormentarlo. Del resto la scimmia era trasparente come l'aria in fatto di sentimenti, non riusciva a nascondere minimamente alcun tipo di preoccupazione, naturale quindi per i due compagni intuire quello che gli frullava per la testa. Sanzo era ben noto per il suo pessimo carattere ma soprattutto per il notevole peggioramento improvviso che lo caratterizzava in particolari momenti climatici.
- " Già, non potrà durare per sempre..." rispose Goku, con poca convinzione, guardando attraverso la finestra con un leggerissimo velo di preoccupazione negli occhi " bene, allora io ti lascio riposare, ci vediamo più tardi a cena..., ho già una fame che non ci vedo...." così dicendo si diresse alla porta...
- " Goku..." la voce preoccupata di Hakkai lo raggiunse gentilmente...
- " Si, che c'è ? " domandò voltandosi mentre attraversava l'uscio
- " .....No, niente, scusami. Ci vediamo più tardi " le parole che Hakkai avrebbe voluto dire sembravano inutili, tanto da farlo rinunciare a proferirle....
- " ......A più tardi allora " sorrise nuovamente Goku chiudendosi la porta alle spalle e restando fermo immobile davanti ad essa. Il sorriso che fino ad un secondo prima splendeva radioso sul suo volto si dileguò improvvisamente.
Cosa poteva fare? Raggiungere la sua stanza e quindi Sanzo..., era logico. Quello solo poteva fare, visto e considerato che i tuoni si facevano sempre più vicini e forti ogni minuto che passava e si stava alzando un forte vento che rendeva impensabile l'idea di andare fuori a farsi un giro...
Fuggire....
Già, sarebbe stato come fuggire da Sanzo, per evitare di farsi ferire nuovamente, per evitare di ferirlo a sua volta...
Già, ferirlo... , perché a Goku sembrava sempre di riuscire a farlo, ogni qualvolta che provava ad essergli vicino in quei momenti di rabbia e nervosismo ingiustificato. Come se le ferite inflittegli dal maestro fossero un arma a doppio taglio in grado di ritorcersi contro Sanzo stesso. Non sapeva spiegarsi il perché ma riusciva a percepire tutto ciò molto chiaramente. Arrivò davanti alla porta della sua camera, posò la mano sulla maniglia ma non aprì...restò per un lunghissimo istante immobile a decidersi cosa fare e cosa dire che non potesse irritare Sanzo più del dovuto... Intento a riflettere sentì la maniglia cedere sotto la sua mano facendo aprire improvvisamente la porta....
- " Che stai facendo lì, stupida scimmia? Vuoi deciderti ad entrare o preferisci forse rimanere nel corridoio fino all'ora di cena? " Il tono della voce freddo e austero al quale era abituato da sempre...., gli occhi del colore dell'ametista che sembravano leggergli l'anima in profondità..., il buon odore che avvertiva in maniera quasi tangibile...
- " S...Sanzo..." Goku si stupì di essere stato scoperto dal bonzo, non aveva fatto alcun rumore...Come poteva essersi accorto della sua presenza dietro la porta? In silenzio attraversò l'uscio passando sotto agli occhi di Sanzo che richiuse la porta alle sue spalle. Silenzio..., solo silenzio, ora, tra loro...
Cosa dire ?
Cosa fare ?
Sui vetri chiusi della finestra, il ticchettio delle prime gocce di pioggia spinte dal vento attirarono l'attenzione di Sanzo che brontolò un ' tsé ' mentre afferrando il pacchetto di sigarette dalla manica della veste ne estraeva una portandosela alle labbra, perdendosi con lo sguardo attraverso i vetri sempre più segnati dalla pioggia.
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Hakkai aprì le tende chiudendo la finestra, il vento era cominciato ad essere troppo forte e le prime gocce di pioggia avevano preso a bagnare il pavimento sottostante ....
" Pioggia...."
A Gojyo piaceva la pioggia, era sempre piaciuta. Quante volte si era ritrovato a camminarvi sotto con sollievo, quasi come se essa potesse lavarlo del colore del sangue di cui si sentiva sporco fin dalla nascita. La pioggia... Gli sembrava che avesse il potere di purificare tutto, di cancellare e annullare tutto quello che era stato... Sapeva bene che non era vero, che in realtà essa non era in grado di modificare assolutamente nulla, ma quella sensazione era così viva che, per tutto il tempo che essa precipitava dal cielo plumbeo, aveva la sensazione fosse dotata veramente di quel magico potere, arrivando a sentirsi lui stesso più pulito.
" Pioggia "
Maledetta, come maledetta fu la notte in cui Kanan morì davanti ai suoi occhi ad un passo dall'essere liberata. Scelse la morte come vera liberazione, non potendo sopportare di vivere con quei ricordi nel cuore, incolpandosi di portare in grembo un essere mai desiderato, frutto solo di una brutale violenza. Sentendosi in colpa per aver tradito Cho Ghono, il suo unico amore. Morire davanti ai suoi occhi con l'arma che lui portava in dosso, sottratta quasi furtivamente. Chiedendo semplicemente perdono prima di affondare la lama nel suo corpo...
Perdono...di cosa? Si era sempre chiesto Hakkai...
Perdono perché non era stato in grado di proteggerla...?
Difenderla....?
Salvarla... ?
Lui non avrebbe mai voluto sentire quelle parole.... Avrebbe voluto sentirsi dire, piuttosto, di essere perdonato dalla donna che amava, anche se lui stesso, per primo, non si sarebbe mai perdonato per la sua debolezza.
- " Vuoi che vada a prenderti qualcosa da mangiare ? Avrai fame visto che hai dormito per molte ore..." domandò Hakkai volgendo lo sguardo gentile a Gojyo...
- " No, ti ringrazio, ...ora non ho fame..." lo strano silenzio e l'espressione assorta del rosso impensierirono il demone " ....Pioveva anche quel giorno..." disse poi quasi sorprendendolo..." E' incredibile come la pioggia abbia influito su di noi in maniera tanto profonda e diversa...A me è sempre piaciuta, sembrerà poco delicato a dirsi ma da quando ti ho incontrato mi è piaciuta anche di più... Quella notte, quando vidi i tuoi occhi per la prima volta, avvertii subito qualcosa di familiare...i tuoi bellissimi occhi verdi..." Allungò un braccio verso Hakkai che si avvicinò tanto da essere afferrato dolcemente per la mano. Gojyo lo attirò a se costringendolo a inginocchiarsi tra le sue gambe, per poi circondargli il volto con entrambe le mani e andargli incontro con le labbra, che si posarono dolcemente sui suoi occhi, sfiorandoli con tenerezza.
" Ho bisogno di te, Hakkai, ho tanto bisogno di te... " sussurrò infine sulle sue labbra, mentre facendo scivolare le mani sino alle chiusure della maglia verde cominciò ad aprirle una ad una...
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Il bonzo era immobile da qualche minuto davanti alla finestra. Era sempre stato così, odiava la pioggia ma seguitava imperterrito ad osservarla cadere senza stancarsi mai. Non si rese conto neppure che la sigaretta tra le labbra era finita. Goku, seduto sul letto in religioso silenzio, con il cuscino stretto tra le braccia, si limitava ad osservare la sua schiena cercando di farsi coraggio per quello che stava per chiedere.
- " Sanzo..." nel tono si avvertiva chiaramente una sorta di timore....Il sole adombrato non rispose ne, tanto meno, si mosse dalla sua posizione, rendendo ancora più difficile il coraggio delle parole " Perché ...., perché odi tanto la pioggia ? "
Ecco.
Era riuscito a formulare quella domanda che da tanto tempo aveva in mente. Una volta o due, in passato, l'aveva anche posta ma, per un motivo o l'altro, il maestro aveva sempre cercato di evaderla, azzittendolo o non rispondendogli affatto. Per quieto vivere quindi Goku si era sempre limitato a rinunciarvi, promettendosi di ritornarci nuovamente sopra prima o poi. E ora…, ora era il momento. L'idea che nei giorni di pioggia rischiava di irritare il suo sole, con la sola sua presenza lo rendeva inquieto. Ora che poteva amare Sanzo, ed essere amato da lui, mai e poi mai avrebbe voluto che il loro rapporto fosse messo a rischio per una cosa tanto assurda quanto misteriosa. Per non parlare del tormento tanto evidente di Sanzo per 'quel qualcosa' accaduto nel passato..., qualcosa di triste, era evidente, e legato strettamente ai giorni di pioggia. Goku voleva sapere, convinto che, conoscendone i motivi, avrebbe potuto non solo capire meglio Sanzo ma anche aiutarlo ad affrontare quei momenti negativi.
- " Perché non mi piace e basta ! " fu la rapida e incolore risposta del bonzo, come a voler troncare lì il discorso
- " Si, lo so, ma...ci sarà un motivo per cui non ti piace, no ? " osò ancora
- " Non sono affari che ti riguardano " ora la voce si era fatta più dura e Goku avvertì i battiti del proprio cuore farsi sempre più rapidi...
- " Sanzo..." Il bonzo avvertì tutta la preoccupazione del ragazzino nel sentir pronunciare il suo nome...
- " Goku, forse è meglio che te lo dica subito, quello che è successo tra me e te non cambia proprio nulla quindi togliti dalla testa l'idea di cambiarmi "
Goku spalancò gli occhi dorati con sguardo interrogativo, seguitando ad osservare la sua schiena... - " Cambiarti ? Pensi che io voglia cambiarti ? ....Ma non è vero, io vorrei soltanto...."
- " INSOMMA VUOI SMETTERLA, STUPIDA SCIMMIA ! " gridò voltandosi
Ecco, era successo di nuovo, come ogni volta..., come sempre...
Perché? Sarebbe stato sempre così ? No, non voleva questo, non lo voleva....!
- " Smettila di scocciarmi, smettila di parlare, smettila di ..." si interruppe nello scorgere il viso di Goku rigato da silenziose lacrime....
- " Scusami Sanzo...io non volevo farti arrabbiare...perdonami..." affondò il volto nel cuscino che aveva tra le braccia cercando di soffocare i singhiozzi che premevano in gola per uscire, nascondendo la sua disprezzata debolezza " ...io non ho mai pensato di volerti cambiare, non lo farei mai...io ti voglio bene così come sei..., non mi lamenterei mai di te, veramente " la voce soffocata.... Goku avvertì il fruscio della veste muoversi nella stanza, una mano calda si posò sulla sua testa castana con gentilezza...costringendolo a sollevare lo sguardo...
- " Goku, tu non devi chiedermi niente ! Non servirebbe a nulla e a nessuno, lascia quindi le cose così come sono e basta ! " parole che gli fecero ancora più male... Come sarebbe a dire che non servirebbe a nulla e a nessuno ? Possibile che era considerato tanto inutile da non poter essere di alcun aiuto ?
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I respiri rapidi e pesanti, uniti a leggerissimi gemiti di piacere, avvolgevano i due corpi spogli, uniti in un passionale abbraccio tra le calde lenzuola del letto. Labbra roventi sulla pelle, labbra dolci e decise, curiose, affamate, avide di tracciare percorsi immaginari su quelle distese bianche e perfette. Baci..., baci..., una miriadi di baci e...poi carezze, quelle mani forti e delicate non si lasciavano sfuggire un solo lembo di pelle, facendo salire la temperatura del corpo fino alla sensazione di prendere fuoco da un momento all'altro.... Un reciproco scambio di baci e carezze, sempre più rapide, sempre più profonde, in grado di risvegliare tutti i sensi sopiti, facendo perdere il contatto con la realtà, stordendoli e gettandoli in una dimensione sconosciuta. Un calore insopportabile s'intensificava sempre più ai livelli dell'inguine, facendovi confluire gran parte del sangue, rendendo la testa ancora più leggera, arrivando quasi a far perdere la coscienza dei propri gesti..., dei propri desideri.... Silenzio. Solo silenzio tra loro, tanto era la concentrazione nel dare e provare piacere che nessuna parola riusciva a trovare sbocco dalle loro labbra. Solo respiri e gemiti sommessi. Le mani intrapresero un percorso chiaro a entrambi, andando a sfiorare le reciproche virilità, tese fino allo spasmo, strette tra i loro corpi. Si afferrarono con decisione e forza. L'eccitazione si era troppo intensificata e leggère carezze non avrebbero sortito alcun effetto se non quello di acuire la tortura del desiderio in crescente insoddisfazione. Necessitavano urgentemente di contatti molto più profondi e decisi, in grado di aumentare notevolmente la forma del piacere. I gemiti si fecero sempre più forti...
- " Go..jyo...."
- ..Si...Che c'è... ? " rispose a fatica a causa del fiato corto
- " Così ci .... aahh...sentiranno..."
- " ...Chi, dovrebbero sentirci ? " domandò il Rosso, sempre più al limite e sempre più disinteressato a tutto il resto
- " Goku..e..Sanzo...sono...nella stanza a fianc..." non fece in tempo a finire la frase che un gemito fortissimo venne fuori dalla sua bocca. Gojyo aveva fatto scivolare senza preavviso due dita bagnate nel suo corpo cominciando a muoverle, spingendole in profondità e facendole poi quasi fuoriuscire...Hakkai si portò il dorso della mano libera alla bocca mordendosi con una certa forza per evitare di gridare.
- " Che ci sentissero pure..., quel bonzo corrotto a quest'ora starà maltrattando la scimmia.Tra le sue sfuriate rumorose come pensi che possano sentirci? " Hakkai pensò che potesse essere vero e, dispiaciuto per Goku ma desideroso di seguitare a ricevere quel particolare trattamento da Gojyo, non aggiunse altro, limitandosi ad afferrare il compagno per i capelli e baciarlo con passione. Nello spostamento Gojyo dovette abbandonare il suo corpo caldo e il demone gemette di insoddisfazione nella sua bocca....
- " Hakkai...io credo di non poter più resistere...che facciamo ? " chiese staccandosi dalle sue labbra e portando nuovamente la mano del compagno sul suo sesso turgido. In risposta ricevette un sorriso malizioso, come mai ne aveva visti prima su quel volto...
- " E hai bisogno di chiederlo a me ? Sei o non sei un grande amatore ? " gli fece, unendo alla malizia un velo di profonda ironia, mentre Gojyo seguitava a guardarlo nei suoi splendidi occhi verdi senza capire ancora bene come agire.
- " ...io non vorrei..." non proseguì perché sulle labbra e negli occhi del demone affiorò un sorriso dolcissimo che aveva un che di incredibilmente materno...di materno già. Hakkai spesso gli dava questa sensazione, era un uomo come lui, tuttavia possedeva una dolcezza e un comportamento tale che lo facevano apparire come una madre.
- " Non preoccuparti, ti accolgo volentieri Sha Gojyo, quindi non farti scrupoli....Lo voglio anch'io, se questo può incoraggiarti ! " detto questo si spostò invertendo le posizioni, portandosi sopra di lui, scivolando sempre più con la testa tra le sue gambe avvicinò le labbra al suo membro catturandolo nel calore umido della bocca. E questa volta toccò a Gojyo gemere forte dal piacere emettendo subito dopo una bella imprecazione.
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Gli occhi di Goku incontrarono quelli del bonzo che, nonostante il gesto gentile, conservavano una profonda durezza.
- " ....Ancora.....Ancora mi tieni lontano da te..." disse Goku sostenendo a fatica il suo sguardo " nonostante tutto, io conto così poco per te ? Non sono degno di sapere nulla del tuo passato, è così ? " domandò mentre le lacrime, per un breve istante, sembravano aver interrotto il loro fluire, mostrando sul viso un leggerissimo broncio... Sanzo ritrasse la mano dal suo capo come scottato da quelle parole.
- " Non dire idiozie ! Non centra nulla il fatto che te ne parli o meno con la considerazione che ho per te, stupida scimmia " l'irritazione ora si avvertiva chiaramente ma c'era anche qualcos'altro che Goku non riusciva ancora bene a definire.
- " Io non sono spinto semplicemente dalla curiosità di una scimmia come invece potresti pensare. Vorrei solo comprendere, comprenderti meglio, solo questo...non chiedo altro. So bene che non sono affari che mi riguardano però....tu sei importante per me ...molto importante. Non sopporto di vederti così..., non posso pensare che ogni volta che ci sarà la pioggia mi ritroverò a guardare le tue spalle, rischiando di ferirmi o di ferirti... Temendo ogni mia parola, ogni mio respiro, ....ogni mio gesto o sguardo nei tuoi confronti..." Sanzo restò in silenzio ad ascoltare le motivazioni che spingevano quella stupida scimmia a volersi impicciare testardamente dei così detti affari suoi.
- " Un altra volta..." rispose Sanzo " ...te ne parlerò in un altro momento, non ora ! "
- " Davvero ?...Lo farai veramente ? Non lo dici solo per farmi stare zitto ? " Goku lo osservò con aria sospettosa ma il bonzo non rispose limitandosi a sedersi sul letto accanto a lui...
- " Saprò aspettare, ma ti prego...non allontanarmi mai da te. Non tenermi troppo a lungo all'oscuro di ciò che tanto ti tormenta, mi fa sentire malissimo tutto ciò, troppo male..." disse poggiandosi al suo fianco, accostando la testa alla sua spalla e facendo scivolare una mano su quella del maestro...
- " Stupida scimmia curiosa..." fu la risposta di Sanzo mentre, dopo il primo attimo di titubanza, strinse delicatamente la mano di Goku nella sua. Proprio in quel momento entrambi avvertirono provenire dalla stanza di fianco un forte lamento, seguito, poco dopo, da un altro gemito ancora più rumoroso...i due si guardarono negli occhi con un espressione di incredulità e meraviglia, Goku arrossì come mai prima e Sanzo non poté fare a meno di sentirsi in imbarazzo nel pensare la stessa cosa: ""Ma che diavolo stavano facendo Hakkai e Gojyo ?""
- " Sa...Sa...Sanzo....hai...hai sentito anche tu, vero ? " domandò Goku sempre più rosso e incredulo " che...che cosa erano quei lamenti, secondo te ? "
- " Cosa vuoi che ne sappia io... " rispose con finta naturalezza il bonzo sentendosi infastidito da quella sensazione di imbarazzo crescente
- " Non pensi che quei due stiano....? No, non è possibile, non ci credo se non li vedo con i miei occhi ! " così dicendo scattò in piedi con l'intenzione di andare ad origliare, in qualche modo, la stanza dei vicini, ma non fece i bene i conti con Sanzo, che non accettava assolutamente quella curiosità scimmiesca. Il bonzo strinse maggiormente la sua mano bloccando il suo slancio, facendolo ricadere all'indietro, verso di lui, e afferrandolo tra le braccia ....
- " Stupido animale, si può sapere che intenzioni hai ? Non azzardarti a metterti ad origliare o dovrai fare i conti con me ! " Goku notò che stavolta Sanzo non scherzava, era veramente infastidito dal suo comportamento, la sua espressione accigliata era la solita che mostrava quando lo rimproverava per qualcosa di veramente sbagliato. Improvvisamente provò vergogna per se stesso...
- " ...Scusami " disse abbassando lo sguardo con un espressione da bambino colpevole...
Pioveva, era una pioggia come tante e come tutte ma c'era qualcosa di diverso. Sanzo si sentiva più leggero del solito, si chiedeva se fosse Goku ad esercitare quel cambiamento, se lo chiedeva pur conoscendo già la risposta. La sua vicinanza era riuscita in qualche modo a distoglierlo dai ricordi del passato, non completamente, certo, ma quel tanto che bastava per farlo sentire meno male. Quelle piccole spalle, tra le sue braccia, emanavano un calore in grado di rilassarlo. Goku alzò nuovamente gli occhi dorati rendendosi conto dello sguardo d'ametista, pensieroso, su di lui. Avvertì, alla bocca dello stomaco, quello strano groppo che conosceva tanto bene e sapeva non essere dovuto alla fame... Il volto del maestro era così vicino al suo che il fiato gli si bloccò lasciandolo quasi in apnea. I battiti del cuore aumentarono notevolmente il ritmo, sentiva il loro rimbombo nella profondità delle orecchie, tanto che temeva potessero essere sentiti da Sanzo.
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Hakkai abbandonò Gojyo prima che esso venisse, asciugandosi le labbra con il dorso della mano e portandosi nuovamente su di lui, facendo scorrere la lingua sul suo corpo sudato, attraversandolo lentamente, seguendone le sinuose curve e i morbidi percorsi, fino a raggiungere il petto scolpito e muscoloso per afferrare tra le labbra un capezzolo eccitato, suscitandogli brividi e scosse di piacere, facendogli emettere gemiti sempre più pesanti. Le mani di Gojyo lo afferrarono per la testa avvicinandoselo al volto e tuffandosi nella sua bocca che sapeva ancora di sesso, invadendolo prepotentemente e appassionatamente con la lingua agile e maliziosa. Con un movimento rapido invertì le posizioni riportandosi sul demone. Si staccò dalla sua bocca solo per guardarlo a lungo negli occhi che sembravano chiedere qualcosa di ben definito... Hakkai si spostò leggermente sotto di lui solo per poter aprire le gambe e accoglierlo nel suo grembo, senza dire nulla ma semplicemente seguitando a guardarsi fissi negli occhi, con pochissimi rapidi e morbidi movimenti, Gojyo si portò nel mezzo facendo sfiorare il suo membro tra le gambe di Hakkai che, sentendolo premere, avvertì scorrere ancora più forte l'eccitazione. Il demone sollevò leggermente il bacino andando incontro a Gojyo, facilitandogli l'accesso al suo corpo fremente. Gesto che annullò ogni sorta di remora dal Rosso, il quale cominciò a entrare in lui lentamente, lottando con il desiderio di invaderlo con un unico e violento affondo. Hakkai strinse spasmodicamente, tra le mani, le lenzuola, chiudendo gli occhi e sopportando in incredibile silenzio il dolore lancinante. Solo un gemito sfuggì dalle sue labbra quando Gojyo arrivò a riempirlo completamente. In quel momento Gojyo non sapeva se stava male o bene. Il sentirsi così stretto e caldo, senza poter muoversi, come l'istinto gli dettava prepotentemente, era una tortura indicibile...Aspettò immobile, sopportando il dolore che sembrava solo crescere di secondo in secondo. Inaspettatamente fu Hakkai a muoversi per primo verso di lui, permettendo al sesso di Gojyo di scivolare nel suo corpo e provare un sollievo incredibile, come se il demone avesse compreso l'urgente necessità del compagno. A quel punto Gojyo non si fermò più, seguitando a spingere con una decisione crescente, aumentando di mano in mano il ritmo della sensuale danza, assecondato, in tutto, dal bacino di Hakkai, che, contrariamente a quello che poteva sembrare, dimostrava di saperci fare molto ma molto bene. I gemiti non potevano essere più trattenuti, la ragione se n'era andata già da un pezzo, persa in qualche angolino recondito del cervello, solo l'istinto prevaleva su tutto. Due corpi che sembravano ballare una danza sensuale e ritmica, avvinghiati in un abbraccio colmo di bramosia, accompagnati semplicemente dal ritmo confuso dei respiri. Danza sempre più frenetica, destinata, inevitabilmente, a farli precipitare in un turbine di sensazioni in grado di stordirli fino alle profondità delle loro percezioni.
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Trascinato dalle sensazioni che quegli occhi viola erano sempre in grado di scatenargli, Goku si ritrovò ad avvolgere il collo del bonzo con le braccia, stringendosi al suo corpo con una tale delicatezza da essere avvertita come una calda carezza. Accostando la guancia ancora umida a quella del suo sole, strofinandola su di essa come in cerca di calore. Sanzo non fiatò. Come sempre, in quei momenti, non sapeva mai come comportarsi e alla fine si rassegnava a lasciarsi andare, complice il calore che era in grado di fargli provare la sua scimmia. Quelle sensazioni di tranquillità, dolcezza, tepore...si riunivano tutte al centro della sua anima con un potere incredibilmente disarmante. Non era in grado di respingerlo e non avrebbe neppure mai voluto farlo, detestava se stesso in quei momenti, per quella sua debolezza umana, si detestava ma era come rassegnato a tutto ciò. Il ticchettio della pioggia sui vetri si era trasformata da tempo in uno scroscio continuo, annullando tutti gli altri rumori della natura, lasciando udire, di tanto in tanto, solo le vibrazioni delle ante della finestra, spinte dalla furia del vento. Sanzo lo abbracciò a se portando una mano dietro la morbida chioma castana, abbassando il viso nell'incavo della piccola spalla, immergendosi in quel profumo dolcissimo che solo Goku possedeva...pochi secondi soltanto dopodiché si spostò leggermente risalendo fino al lobo dell'orecchio, afferrandolo tra le labbra per poi cominciare a suggerlo dolcemente. Il corpo di Goku, a quel contatto, reagì con una lieve scossa, seguita da piccoli intermittenti brividi... Goku non era ancora abituato a quelle sensazioni in grado di fargli perdere il controllo del proprio corpo, si sentiva sempre molto frastornato nel passare dalla semplice e profonda dolcezza alla passione che, inesorabilmente, arrivava a coinvolgerlo e stravolgerlo. In quei momenti non riusciva a pensare a nulla ma solo a godere di quelle miriadi di sensazioni che Sanzo era in grado di scatenare in lui. Amandolo con tutta l'anima. L'unica cosa che restava sempre vivida nella sua mente era l'amore per il suo sole, era così pieno di quel sentimento da non riuscire quasi a sostenerlo. Goku girò lentamente il viso, strofinando le labbra rosse e carnose sulla pelle diafana del viso di Sanzo, seguendo il percorso che lo avrebbe portato inesorabilmente ad incontrare le sue labbra. Labbra che erano pronte ad accoglierlo gentilmente, prima, e con ardore, poi. Persi nel calore di quel bacio sempre più saporito, giunsero nuovamente alle loro orecchie alcuni gemiti inequivocabili. Suoni che fecero loro spalancare gli occhi, separandoli, nuovamente in un crescendo di imbarazzo....
- " Maledetti idioti, questa me la pagheranno cara ! " sbottò, Sanzo, sulle labbra di Goku che sorrise divertito a quella strana situazione.
- " Allora è proprio così ? " domandò Goku " ...non l'avrei mai immaginato..." aggiunse poi senza mollare la presa dal bonzo ne allontanarsi da lui " E tu, Sanzo ? Lo sapevi già ? " domandò guardandolo dritto negli occhi
- " Io non sapevo niente di niente, ne voglio sapere nulla ! Tsé...quei due polipi..." Goku sorrise, comprendendo l'imbarazzo del maestro, per poi emettere un forte brontolio dallo stomaco. Evidentemente per lui era già ora di cena... Sanzo lo guardò con sguardo omicida e una gocciolina di sudore, generata dal timore di un colpo d' harisen, si formò sulla tempia della scimmia affamata.
- " Ehm....Sanzo...."
- " Stai zitto, stupida scimmia ! " ordinò il bonzo, catturando al volo la sua bocca in un altro bacio, con l'intenzione di non fargli pronunciare quelle maledette parole.... " Ho fame ! "
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Abbracciati uno di fianco all'altro, Hakkai e Gojyo, si stavano riprendendo dall'ottima performance sessuale alla quale si erano sottoposti uscendone entrambi vittoriosi. - " Sarà sempre tutto come prima tra noi, vero ? " domandò Hakkai spezzando il lungo silenzio che li teneva uniti
- " No...., sarà molto meglio di prima ! " rispose Gojyo sfiorandogli le labbra con un ultimo bacio prima di cedere al sonno che sembrò coglierlo all'improvviso. Il demone sorrise, stringendosi di più al corpo dell'amante, portando con una mano un lenzuolo sui loro corpi nudi.
Quando Gojyo riaprì gli occhi, il sole stava quasi per tramontare e le nuvole avevano lasciato il cielo sgombro e di un rosso infuocato. Si accorse subito della presenza calda di Hakkai al suo fianco, il ragazzo sembrava dormire profondamente, sul volto un espressione di serenità che strappò un lievissimo sorriso colmo di dolcezza al Kappa.
- " Accidenti, ...Sanzo ! " esclamò di botto ad alta voce Gojyo ricordandosi che l'ora di cena era già passata da un pezzo. La sua voce svegliò Hakkai che ci mise qualche secondo abbondante per riacquistare la completa lucidità, e quando ciò avvenne...
- " Ops, è vero..., Goku e Sanzo ci staranno aspettando..." disse alzandosi lentamente dal letto per rivestirsi....
- " Tu pensi davvero che quei due ci abbiano aspettato fino a quest'ora ? " chiese perplesso il Rosso " Quell'egoista di un bonzo e quella scimmia famelica, .... credo proprio che non avranno avuto la cortesia e pazienza di aspettarci a cena..." Hakkai sorrise pensando che Gojyo poteva anche aver ragione
- "....Ehi...Hakkai "
- " Si, cosa c'è Gojyo ?...." non sentendo altro Hakkai si voltò mentre era intento ad allacciarsi la fusciacca sul fianco, ritrovandosi le labbra di Gojyo sulle sue, nel disperato tentativo di ottenere il permesso di accesso...
- " Mhhh..." il demone schiuse le labbra accogliendo la lingua stuzzicante di Gojyo nella sua bocca.... In quel momento la porta della stanza si spalancò improvvisamente mostrandoli in dolci e profonde effusioni agli occhi dell'intruso: Sanzo...
- " Ehi ! Voi due, razza di debosciati, per quanto tempo vorrete ancora farci attendere per degnarvi di stanarvi dalla vostra alcova e degnarci della vostra compagnia a cena, ce lo volete dire ? " Hakkai e Gojyo restarono del tutto spiazzati da quella brusca intrusione...
- " Hakkai... " chiamò il rosso molto più rosso del solito
- " Ehmm, si Gojyo, cosa c'è ? " domandò con la sua solita espressione di sorriso imbarazzato misto a sorpresa
- " Non avevi chiuso la porta a chiave ? "
- " .........veramente pensavo che l'avessi fatto tu.... "
Lunghissimo silenzio generale dopodiché sembrarono esplodere una serie di petardi nella locanda
- " DANNATISSIMO BONZO DEL CAVOLO, NON TI HANNO INSEGNATO A BUSSARE PRIMA DI ENTRARE ? " Fu la prima raffica di petardi da parte del Kappa imbarazzatissimo
- " CHE COSAAA, COME OSI RAZZA DI PERVERTITO DAI GEMITI PESANTI ?? Pensi che la mia pazienza sia infinita. Sai per quanto tempo abbiamo aspettato che la finiste con i vostri lamenti raccapriccianti ?? " ribatté il bonzo con un tono di poco più moderato. Suscitando, con quelle parole, maggiore imbarazzo nei due amici.
Nel frattempo Hakkai e Gojyo notarono la presenza di Goku, rosso come un peperone, dietro le spalle del bonzo e a quel punto i livelli di imbarazzo si moltiplicarono per mille, suscitando una marea di parolacce da parte di Gojyo, indirizzate tutte, non si sa perché, verso il Venerabile, e una serie di rivolverate da parte di quest'ultimo indirizzate tutte, si sa bene il perché, contro Gojyo.... Andò avanti così mentre Hakkai, tranquillo e come se niente fosse, seguitò a finire di vestirsi, schivando di tanto in tanto qualche proiettile, per raggiungere poi Goku fuori dalla stanza, ridotta oramai a un colabrodo.
- " Che ne dici Goku se intanto scendessimo a ordinare ? suggerì sorridente il moretto facendo sollevare lo sguardo della scimmia che dopo aver incontrato i suoi occhi gentili e la sua espressione serena, si liberò dell'imbarazzo precedente facendo cenno di si con la testa e avviandosi con lui per le scale, lasciando Sanzo e Gojyo nel bel mezzo della 'battaglia' fisica e verbale .
- " Sai Hakkai, Sanzo è proprio un bel tipo...In realtà anche noi ci eravamo appisolati, ci siamo svegliati pochi minuti fa... " confessò candidamente Goku sorridendo e arrossendo lievemente...
- " Chissà perché ma me l'ero immaginato " rispose Hakkai posandogli con affetto una mano sulla testa
- " Pensi che tra quei due durerà ancora a lungo ? Io ho fame.... "
- " Non preoccuparti, se non dovessero scendere nel giro di 5 minuti cominceremo a mangiare senza di loro " lo assicurò Hakkai sorridente, sedendosi al tavolo, mentre dal piano superiore si avvertiva tutto il trambusto causato dai due indemoniati.
- " Signorina ! Scusi, vorremmo ordinare...."
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E così, da quel momento, il viaggio verso Ovest prese una piega molto ma molto più <i>eccitante</i>
@@@ GAME OVER @@@
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