GAME Second Level
di Hisoka
Round II
Il demone dai verdi occhi, che aveva detto di
voler restare ancora un pò nel salone del bar, in realtà stava aspettando il
rientro di Gojyo. Aveva qualcosa da chiedergli e non sarebbe andato a
dormire finché non avesse chiarito.
Trascorse un ora al tavolo in compagnia del solo sakè e di Hakuryu.
L'orologio da muro segnava la mezzanotte passata...
- " Basta! Direi che è ora di andarcene a dormire, non credi Hakuryu? "
- " KYuuuuuuuu "
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Mai avrebbe immaginato di assistere ad una scena simile.
Non gli era mai capitato prima di allora, c'era sempre stato molto rispetto
tra loro e certe regole non dette erano sempre state considerate come
sottointese da entrambi.
L'uomo dalla fluente chioma rossa era avvinghiato ad una signorina che
indossava solo la nuda pelle ricoperta di sudore nel letto completamente
sfatto, sul pavimento della stanza, vestiti seminati ovunque, nell'aria
l'odore acre di sesso. Una sensazione di nausea e disgusto riempì la mente e
i sensi di Hakkai che senza dire una parola riuscì silenziosamente chiudendo
la porta proprio come era entrato.
- " Ops ! " Si limitò ad esclamare Gojyo tornando ad osservare gli occhi
neri della discinta fanciulla.
- " Bene, direi che per stasera può bastare " Disse mentre, scrollandosela
di dosso, si alzò in cerca dei pantaloni iniziando a vestirsi.
- " Ehi, come sarebbe a dire? Mi molli così ? Io pensavo che sarei rimasta a
dormire qui sta notte " Protestò la ragazza senza accennare a muoversi dal
letto.
- " Mi dispiace bellezza ma questa stanza non è solo mia, la divido con un
compagno e quel compagno è tornato " Così dicendo si infilò la seconda
scarpa e lanciò parte della biancheria alla bella di turno.
" Tsé, voi uomini...Siete tutti uguali, prima fate i vostri porci comodi e
poi chi si è visto si è visto " Rispose cominciando anche lei a rivestirsi
con malavoglia.
Hakkai era rimasto lì, nel corridoio, a pochi metri da quella che avrebbe
dovuto essere la sua camera per la notte.
Dopo qualche minuto vide la porta aprirsi e la fanciulla uscire, dopo aver
sussurrato qualcosa di incomprensibile a Gojyo, che non si vedeva, si
eclissò in fondo alla scala, solo allora Hakkai si decise ad entrare nella
stanza dove il rosso stava cercando di sistemare alla meno peggio il
giaciglio dell'amore di passaggio.
Hakkai non parlò ma era visibilmente irritato. Come cavolo aveva potuto
portare una ragazza nella loro camera, se aveva tanta voglia poteva andare
altrove a spassarsela.
- " Mi chiedo come sia ? " Fu Gojyo a parlare per prima rompendo il pesante
silenzio.
- " Come? " Rispose Hakkai non capendo a cosa si riferisse l'amico.
- " Si, mi riferisco a farlo con un uomo " Hakkai restò del tutto spiazzato,
ma che razza di discorso era quello??
- " Mi pare che sei strano oggi, Gojio " Gli disse anche in allusione alle
parole che aveva proferito in macchina durante il giorno.
- " Dici? Sarà come dici tu, o forse no, chissà " rispose il rosso
guardandolo fisso nel verde dei suoi occhi.
- " Non è che la storia tra Sanzo e Goku ti stia confondendo un po troppo? "
Domandò poi.
- " Confuso? No, non direi di essere confuso, tutt'altro. Ora molte cose
cominciano a chiarirsi invece " Rispose il Kappa riferendosi a quelli che
avrebbero dovuto essere i suoi sentimenti.
- " Non credi di dovermi delle scuse? " Hakkai era troppo infastidito da
quell'insolito comportamento, non accettava di essere trattato
irrispettosamente da nessuno, nemmeno da quel compagno con il quale viveva
da un tempo che sembrava infinito nonostante i pochi anni effettivi di
conoscenza.
- " La battuta della verginella te la potevi risparmiare tanto per
cominciare, e quello che hai fatto sta sera...bhe questo è troppo pure per
te, non ti pare? "
- " Aspetta, aspetta. Fammi capire Hakkai.Te la sei presa per la battuta che
ho fatto in macchina?? Che c'è, ti ha punto sul vivo? "
SCIAFF
La mano del demone colpì in pieno la guancia sinistra del Rosso, dalle cui
labbra fuoriuscì un sottilissimo filo di sangue.
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Nel frattempo nella camera di Sanzo e Goku.
- " Sanzo, ehi Sanzo ? Hai sentito? " Domandò Goku sollevandosi su un gomito
e indicando la parete della camera accanto.
- " mhhh, lascia stare scimmia, non sono affari che ci riguardano " Rispose
il Bonzo afferrandolo per riportarselo sul petto.
- " mhh però...quello era il rumore di uno schiaffo, vero? "
- " Già! " disse Sanzo con un lieve sorriso soddisfatto stringendo di più la
sigaretta tra le labbra " sono curioso solo di sapere chi è stato a
riceverlo " Aggiunse facendo alzare la testa di Goku che prese a guardarlo
quasi con rimprovero.
- " Come sei cattivo, io vorrei che non lo avesse ricevuto nessuno invece "
- " Tsé, naturale, perché tu sei una bakasaru " Gli rispose " E ora dormiamo
" Aggiunse poi spegnendo la sigaretta nel posacenere sul comodino.
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- " Te lo ripeto una seconda volta,non riesco a capire cosa ti stia
succedendo ma non voglio che mi si manchi di rispetto"
- " Tsé, ma che strano...Tu che sei sempre tanto arguto sta volta non
capisci niente " Disse il rosso afferrando in una rapida mossa Hakuryu e
cacciandolo fuori dalla stanza.
- "KYuuuuu Kyuuuuuu " A nulla valsero le proteste del draghetto abbandonato
nel corridoio con la porta sbattutagli sul muso.
- " Si può sapere che ti è preso? Perché hai...."
Non fece in tempo a finire la domanda che Gojyo lo spinse violentemente sul
letto bloccandogli le braccia e schiacciandolo con il suo peso.
- " Mi è preso che sono stufo di questa situazione, è ora di fare dei
cambiamenti " I capelli lunghi sfioravano il viso del demone che si ritrovò
per un attimo incantato ad osservare le profondità rosse degli occhi
risoluti del Kappa.
- " Lasciami subito! " Osò dire con volce calma ma decisamente dura appena
si riprese da quel rapido gesto
- " Cosa c'è?? Hai paura? " Hakkai cercò di liberare le braccia dalla presa
di Gojyo ma inutilmente. Mai come in quel momento avrebbe voluto prenderlo a
pugni. Rabbia mista a incomprensione trasparivano chiaramente dai suoi
bellissimi occhi.
- " Non penserai di cavartela tanto facilmente, vero? " Il tono duro e
freddo della voce, unito alla glacialità del verde che riempiva ora le sue
iridi, fecero allentare la stretta delle mani di Gojyo tanto da permettere
ad Hakkai di divincolarsi colpendolo nuovamente al volto, facendolo cadere
al suo fianco sul letto. In una frazione di secondo fu Gojyo a ritrovarsi
sotto il peso di Hakkai con gli arti bloccati e nell'impossibilità di fare
qualsiasi movimento.
- " Cosa avevi intenzione di fare? Cosa avevi intenzione di farmi, eh Gojyo?
" Domandò senza aspettare la risposta " E' questa l'idea che ti sei fatto di
me dunque? Io ti sembrerei una verginella? Da quando in qua hai preso a
guardarmi come una donna? Devi esserti bevuto il cervello con la storia di
Goku e Sanzo. Ma bada bene, loro non hanno nulla a che vedere con noi quindi
togliti dalla testa di poter pensare di rimorchiarmi come quelle facili
signorine che ti piacciono tanto"
- " Dimmi la verità Hakkai, cosa hai provato quando mi hai sorpreso con
quella ragazza? Non hai provato forse gelosia? " Ribatté il rosso con un
sorriso beffardo.
- " Che cos..." Lo stupore gli fece allentare la presa e Gojyo con un rapido
scatto di reni invertì le posizioni liberandosi e ricatturando il compagno a
sua volta sotto di se.
- " eh eh eh eh, Bingo ! A quanto pare ci ho preso vero?? " Disse scherzando
Gojyo notando l'espressione confusa e lo stupore di Hakkai.
- " Geloso?? Starai scherzando vero? " Hakkai pronunciò quelle parole senza
sentirle, senza pensarci, semplicemente in una difesa istintiva. La sua
mente era tornata alle sensazioni che aveva provato nell'aprire la porta e
nel vedere Gojyo tra le braccia di quella donna....Disgusto, nausea, un
malessere quasi fisico....,era normale una simile reazione da parte sua ? Si
chiedeva. Poi un dubbio si insinuò nella sua mente.
- " Non l'avrai fatto apposta ? " Domandò al Kappa che si limitava ad
osservare le leggerissime espressioni di quel volto quasi impassibile. Gojyo
non rispose ma i suoi occhi divennero seri.
- " Non posso crederci, l'hai fatto pensando di farmi ingelosire? "
- " Diciamo che l'ho fatto per vedere le tue reazioni " rispose poi
sorridendogli con dolcezza " Volevo vedere quante possibilità avrei avuto e
ora posso dire di ritenermi soddisfatto " Abbassò il volto avvicinandolo di
più a quello di Hakkai che era ancora incredulo a ciò che aveva progettato
l'amico.
- " Smettila, e lasciami andare "
- " Che c'è, ho capito male? Non era gelosia ? E allora cos'era ? "
- " Non trattarmi come uno stupido, non penserai di prendermi in giro in
questo modo "
- " Come? Prenderti in giro?? Pensi che io stia solo giocando, credi che io
sia spinto solo dai miei famosi bassi istinti ? Puoi stare tranquillo allora
perché non è così, quello che mi unisce a te è qualcosa di molto più
profondo. Non ricordi? Fosti tu stesso a dirlo tempo fa " Hakkai ricambiava
lo sguardo di Gojyo senza esitazione.
- " Cosa vuoi sentirti dire ancora? Questo non ti basta ? " Gojyo cominciò
ad abbassarsi avvicinandosi sempre più alle sue labbra e quando esse si
sfiorarono entrambi provarono.......Cos'era quello che stavano provando?
Un brivido sembrava scorrere sotto pelle, una sensazione dolce e calda
riempiva loro il petto diffondendosi in tutti il resto del corpo.
- " Hakkai, mi credi? " Domandò Gojyo rialzando la testa per incontrare
nuovamente i suoi occhi verde smeraldo.
- " Lasciami andare, per favore " Chiese in tono rassegnato e stanco, Gojyo
dopo averlo guardato ancora un po allentò la stretta delle mani lasciandogli
i polsi ma stavolta Hakkai non reagì, si limitò ad attendere che Gojyo gli
si togliesse di dosso per potersi alzare.
Cosa che fece non appena il Rosso si spostò.
Una volta libero si alzò dirigendosi verso la porta che aprì accogliendo tra
le braccia Hakuryu, che per tutto il tempo non aveva fatto che aspettare
preoccupato.
Poi senza voltarsi...
- " Buona notte, Gojyo "
- " Do...dove vai ora? " Chiese il rosso con una malcelata preoccupazione.
- " Non preoccuparti, non scappo. Dormirò altrove, tutto qua " Così dicendo
si chiuse la porta alle spalle lasciandolo solo.
"Che scemo sono stato! Sono stato un idiota! Idiota idiota idiota!!!"
Questo pensava di se ora Gojyo, quasi in una forma di disperazione. Si
rendeva conto di non aver mai trattato così male Hakkai, ma non riusciva a
comprendere perché gli fossero uscite simili cattiverie senza che lo volesse.Sapeva
solo di provare una profonda frustrazione e irritazione.Erano giorni e
giorni che pensava al compagno sotto determinati aspetti che mai si sarebbe
sognato di immaginare prima....già, prima di quando? Da quanto tempo il
demone dai verdi occhi gli era entrato tanto in profondità? Per quanto
potesse pensarci:Da sempre,dal giorno che lo aveva incontrato, lentamente,
gradualmente, inesorabilmente gli era penetrato nel sangue come una droga.
Quei suoi occhi, quel volto gentile e incredibilmente bello, quella pelle
tanto bianca e luminosa da contrastare nettamente con il corvino dei capelli
che gli incorniciano il viso....la dolcezza e flessuosità della sua voce e
dei suoi gesti.Tutto di lui gli era piaciuto da sempre. Cercare di
contrastare quel sentimento, che si era lentamente ingigantito, lo aveva
snervato, e se era arrivato quella sera a commettere l'idiozia più grande
della sua vita era dovuto a quel reprimere a tutti i costi. I suoi nervi
avevano ceduto e le prime avvisaglie si erano manifestate già dalla mattina.
Quelle parole...
Avrebbe voluto mangiarsi la lingua piuttosto che dire ad Hakkai quelle
parole acide. Dio solo poteva sapere quanto ne fosse pentito. Ora era
semplicemente furioso con se stesso per l'incredibile stupidità di quello
che aveva detto e fatto in quel giorno, per non aver chiesto subito scusa ad
Hakkai.
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Hakkai si era coricato sul letto della singola che aveva appena preso,
ancora non riusciva a credere a quello che aveva vissuto.
Non si capacitava di come Gojyo avesse potuto comportarsi in quel modo.
Hakuryu accucciato al suo fianco si era già addormentato.
La mente del demone viaggiava nel passato, andando a quel lontano giorno di
pioggia in cui fu trovato in mezzo al fango, alla gentilezza del mezzo
demone nell'ospitarlo, nel prendersi cura di lui, nel curarlo..., difenderlo
dall'arrivo del bonzo venuto apparentemente con cattive intenzioni.
Era come averlo sempre conosciuto, fin dalla prima volta che ci parlò gli
era sembrato di conoscerlo. La sua presenza era lentamente diventata
indispensabile nella sua vita, tanto che non ebbe dubbi ad andare a vivere
con lui dopo poco tempo che si erano incontrati.
Il loro era un rapporto più profondo dell'amicizia, questo lo sapeva, ma di
quanto più profondo? Hakkai non faceva che ricordare le parole dettegli poco
prima dal Kappa, i suoi gesti, i suoi sguardi...Non l'aveva mai visto tanto
serio e deciso. Non aveva mai ricevuto da lui un evidente segnale d'affetto,
anzi d'amore, che varcasse la soglia creatasi naturalmente tra i due.
E poi....Quel bacio lievissimo, quel brivido avvertito al tocco delle loro
labbra...
Cosa era quella sensazione....?
Era riconducibile a quale forma di sentimento?
Hakkai trascorse la notte senza dormire ma pensando...
Pensando a cosa fare, cercando di capire i suoi sentimenti, analizzando a
fondo tutte le sensazioni provate dal momento in cui aveva visto Gojyo con
quella donna.
Dal momento in cui lo aveva conosciuto.
Dire che era confuso era poco.
Gojyo d'altronde anche volendo non avrebbe potuto chiudere occhio tormentato
dal timore di aver commesso il più grosso errore della sua vita. Hakkai non
lo aveva accettato, e se ora avesse rischiato di perderlo anche come amico?
Era una possibilità da non scartare secondo il rosso, pure se non lo credeva
tanto possibile, fiducioso del legame che li univa da troppo tempo.
Ma c'era sempre il tarlo del dubbio a renderlo incerto e timoroso.
Gojyo non era impazzito, come avrebbe potuto pensare Hakkai, semplicemente
nell'ultimo periodo si era reso conto dell'importanza che aveva il demone
per lui...Certo era vero che la storia tra Goku e Sanzo aveva in qualche
modo scatenato in lui quella presa di coscienza, ma era già da tempo che
pensava ad Hakkai come a qualcuno da amare indipendentemente dal fatto che
fosse un uomo.
Già in quella grotta sulla montagna, sotto l'infuriare della bufera, le
parole dell'uomo dagli occhi di smeraldo rimasero impresse nella sua mente.
""Da quando in qua esiste un metro per l'amore, Gojyo?""
Questa frase era stata pronunciata proprio da Hakkai, e fu proprio quello
che cominciò a far riflettere il rosso sui suoi sentimenti e sul suo
rapporto con lui.
La notte non sembrò mai tanto lunga per Gojyo, che in qualche modo temeva
l'arrivo del giorno dopo, il dover incrociare gli occhi verdi del suo
tormento.
La notte volò invece per Hakkai, che perso tra ricordi e riflessioni si era
ritrovato a stupirsi quando i primi raggi di sole fecero capolino attraverso
la finestra della sua camera.
Era già mattina.
Continua...
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