Hira-chan- Bene caro pubblico ignaro…questa sarà una fic in coppia…e sapete quali menti si sono unite??? Buahahahaha niente po’ po’ di meno che me e Anny! Cosa significa chi sono io??? Io sono io no?! Non mi sembra un concetto così difficile…

Anny- magari Hira se dici anche il tuo nome capiscono meglio…

Hira-chan- ah…già…ops…^^

Anny- cominciamo bene…-_-

Hira-chan- =P

Anny- dai spiega la trama va là…

Hira-chan- okokok…dunque questa idea è stata sfornata dalla mente di Anny…io ho aiutato a fare qualche modifica…poi però…il tutto è oscuro perfino a noi…^0^ ohohohoh

Anny- non intendevo proprio questo…-_- (a dire il vero tutto quel che è oscuro mi attrae non poco..dovreste saperlo *__*)

Hira-chan- e che altro devo dire? Ah sì i siparietti…non ho saputo resistere…=P

Anny- eccerto…figurati se ce la facevi…cmq i personaggi non sono nostri…è un AU…dal titolo…

Hira-chan- idea mia! *gongolante*

Anny- si capiva…=P

Hira-chan- ç_ç

Anny- dicevo…si capisce che siamo nel Far West…per il resto…

Hira-chan- …LEGGETEVELA!

Anny- infatti…buona lettura…^^

 

Ps. (Di Anny) questo capitolo l’ho scritto io…quindi se non vi piace…la colpa è di Hira!

Hira-chan- come mia???

Anny- tu l’hai letto e hai detto che ti andava bene…quindi se lo posto è colpa tua!

Hira-chan- ma…ma…ma…

Anny- aspettiamo commenti!

Hira-chan- ç_ç mi sembra che qualcosa non vada…forse mi sono messa nei guai…

 

Pps. (sempre di Anny) Tutte le battute qui sopra sono state inventate di sana pianta da Hira…-__- io non c’entro nulla…quindi la responsabilità è doppiamente sua se la fic non vi piace. Bwahahhahaha!!!!!! *_______________________________________________*

 

 

 


Furia cavallo del West

parte I

di Anny & Hira-chan


 

Il rumore delle ruote, lo scalpitare continuo e irregolare degli zoccoli, le voci squillanti degli altri occupanti della diligenza; Hanamichi non riusciva più a resistere. In un lampo gli tornò in mente la scena pietosa che si era svolta il giorno prima all’ufficio del suo capo.

 

-         Sakuragi!!! Basta!!! Questa è l’ultima volta che ti copro! Non ne posso più di ricevere lamentele per il tuo  ‘lavoro’. Ogni volta è la stessa storia. Non faccio in tempo ad affidarti un caso che tu fai morti e feriti a centinaia. Per non parlare dei conti stratosferici per bar e osterie sfasciate. Le lamentele da parte di persone coinvolte in casi assurdi e strampalati si susseguono a fiumi. Non sei capace di concludere un solo caso senza creare danni??! – (vorrei ricordargli con chi sta parlando…NdH)

 

Il rosso sbuffò passando il suo peso da un piede all’altro. Poi guardò negli occhi l’uomo sulla mezza età tutto sudato e impataccato dietro la poltrona.(ohhh…ma che bleaaahhh NdH) Gli faceva un po’ schifo (anche a noi! NdH&A)…questo era sicuro. Un uomo arricchito molto pacchiano, senza dubbio lui non sarebbe mai divenuto uno del genere. (devi solo provarci…NdH&A)

 

-         Capo…non è colpa mia. Quel ruba galline di Minami –testa –di- pollo mi ha sparato a tradimento. Non mi ha beccato, questo è vero. Ma d’altronde come avrebbe potuto, grazie a i miei fluidi movimenti felini e riflessi fulminei degni di un vero genio sono riuscito a ….-

 

L’uomo si gettò le mani alla fronte, nascondendo gli occhi da quella empia visione. Quel ragazzo era una pestilenza. Un morbo endemico che si espandeva sempre di più…inesorabilmente….Per quale assurdo motivo un tipo del genere si era messo dalla parte della legge?? Aveva tutti i connotati per essere un ottimo bandito.( Hana bandito…con la bandana sul musetto…*ç* Anny…siamo sempre in tempo per cambiare…NdH la cosa è allettante…*ç* NdA Hey cosa sono quelle facce?? NdS *ç*  NdH&A) Era sicuramente il pistolero più veloce che avesse mai conosciuto. Era anche famoso nell’ambiente come la furia rossa del West, ma purtroppo…tristemente famoso…era il più impacciato, il più inutile, il più megalomane, sceriffo federale che avesse mai calcato il suolo di questo pianeta.  (ma come osi omuncolo?! NdS oso perché sono il tuo capo! Ndcapo ah…ehm…ops…NdS)

 

-         Ok, ho capito. Per questa volta passi…però!!!! Sappi che ti do un ultima possibilità Sakuragi! –

 

L’uomo si alzò tendendosi sulla scrivania, per trovarsi più vicino al ragazzo in piedi. – Sappi che se crei altri casini … ti faccio finire sulla forca!!! –

 

Gli occhi dell’ometto avevano un che di raccapricciante, serrati quasi come stesse cercando di mettere a fuoco un granello di polvere sulla giacca di Hanamichi.

 

Così, si era svolta la ‘piacevole’ conversazione, con il capo. Che gli aveva fatto poi sapere la prossima destinazione.

 

Il luogo in questione era un’allegra cittadina sul confine dello stato. Nessuna rapina, nessun omicidio. Gli indiani convivevano pacificamente con la popolazione. Una noia mortale insomma. E lui sarebbe stato relegato lì, per il resto della sua vita probabilmente. Unica consolazione era la missione che gli era stata assegnata…probabilmente ne sarebbe valsa la pena.

 

Hanamichi fissò sconsolato il paesaggio all’esterno correre e sobbalzare. Proprio ora la diligenza stava attraversando una gola, il posto adatto per un’imboscata. Sarebbe stato così eccitante se proprio ora gli avessero tirato contro dei massi, o se dalle spaccature della montagna si fossero fatti avanti dei banditi desiderosi di rapinarli, o addirittura se un’orda impazzita di indiani gli avesse sbarrato la strada. Ma…nulla di tutto questo accadde. Nulla. (…è un tipo a cui piace la calma…-_- NdH&A)

 

Ormai ogni agguato era improbabile. Solo un cretino avrebbe attaccato in vista della città. Già si poteva vedere chiaramente il cartello di benvenuto, appeso ai lati di una palizzata. Kanagawa. Anche il nome era..ordinario. pacifico. Che fine avevano fatto i ‘ Death Town ‘ o ‘ Ghost City ‘ che gli erano tanto simpatici? (che strani gusti…NdH A me piacciono ^__^ NdA)

 

Dopo qualche minuto i cavalli si fermarono. Erano già nella piazza principale, e il vetturino stava aprendo la portiera. Era davvero passato così poco tempo? O forse era colpa sua che si era addormentato lungo il tragitto?

 

Essendo il più vicino alla portiera, Hanamichi fu il primo a scendere a terra, seguito poi da una ragazza, più o meno della sua età. Sakuragi tese la mano sorridendole, per aiutarla a scendere e questa prima lo guardò titubante, visto che non le aveva rivolto la parola nemmeno una volta lungo il tragitto, poi però accettò l’aiuto.

 

Appena la ragazza fu a terra. Il vetturino slegò i bauli da sopra il tettuccio, infine li calò giù per darli ai legittimi proprietari. Senza nemmeno perdere un attimo l’uomo si rimise sulla sua postazione e briglie in mano, incitò i cavalli a ripartire.

 

Il rosso sospirò forse per la settantesima volta quel giorno. Si rimise il cappello sulla testa e poi si guardò in torno.

La piazza principale era un accozzaglia di luoghi ottimi per una rapina, come se fossero stati messi tutti insieme per la comodità dei banditi. Possibile che i malviventi si lasciassero sfuggire certi posti?!

Sul lato destro della piazza, sfavillava una enorme locanda. La Shohoku Star. Sull’insegna era raffigurata una ragazza intenta a ballare il can can, e un tizio ubriaco….un vero squallore. Le porte in classico stile, anti-rissa, e per il resto…un parquè brillante come uno specchio. Un ragazzo fin troppo giovane per fare il barista, basso e dagli strani capelli arricciati e due cameriere…bhe…una abbastanza carina. Capelli lunghi ricci ed espressione simpatica ed intelligente. L’altra…carina si…ma con espressione decisamente meno intelligente. Sicuramente non brillante quanto l’altra…e sicuramente non quanto il pavimento….

Per il resto…qualche uomo ben vestito…non quanto lui logicamente…qualche tipo rozzo, con la pistola che sbucava dal cinturone, e tanti…tanti ubriachi. Tipico…

 

Il ragazzo al bancone vide il gigante, forestiero, sedersi su di uno sgabello, proprio di fronte a lui. Lo sguardo era spento, come estremamente annoiato, mentre per il resto, sembrava un tipo apposto. Abbastanza ben vestito, anche se…aveva un’arma al cinturone. Ok, era normale dopotutto, al giorno d’oggi tutti avevano una pistola o due, e se la portavano dietro. Ma uno straniero con arma, poteva significare solo grane.

 

-         Qualcosa da bere amico? –

 

Lo stranierò alzò lo sguardo per guardarlo. Sembrava davvero MOLTO annoiato.

 

-         Si…un tè. – (-____- che uomo rude e virile!! NdA)

-         Ehm…ok…glielo porto subito. –

 

Il posto era fin troppo tranquillo. Nemmeno il baro sembrava richiamare una rissa. Ad Hanamichi scappò uno sbadiglio. (sciafff NdH che ho fatto? NdS la mano davanti alla bocca! NdH ma che palle…NdS sciafffff NdH ahia NdS guai a te se rispondi…obbedisci e basta! NdH hey Anny…a questa il potere da alla testa...NdS ehm…no è solo sotto stress a scuola…ti consiglio di evitare di farla arrabbiare…non è molto socievole in quei momenti…NdA che intanto si prepara frustino e guinzaglio *_*)

 

Una mano sottile gli si posò sulla spalla. Era della ragazza…intelligente.

 

-         Salve! Sei forestiero vero? Da dove vieni? Il mio nome è Ayako, e sono la padrona della locanda.-

-         Ah…piacere. Hanamichi Sakuragi. Vengo dalla capitale. –

 

La ragazza s’illuminò in viso. – Wow…mi piacerebbe andarci una volta. Allora…senti…sei qui per affari? O per svago?–

 

Hanamichi alzò un sopracciglio. La ragazza era sveglia, con la scusa della curiosità e di fare conoscenza, stava cercando di cavargli informazioni senza destare sospetti. Temeva forse che lui fosse un piantagrane?

 

-         Per affari… -

-         Oh… bene. –

 

In quel momento il barista di prima tornò col suo tè…e con una faccia davvero poco allegra e amichevole.

Hanamichi prese la tazza di tè...ringraziando il ragazzo. La esaminò all’interno, col sospetto che il barista c’avesse sputato dentro.

 

-         Io sono Ryota Miyagi, il FIDANZATO… della proprietaria. – (davvero sono il suo ragazzo??? Ohhh ragazze io vi amo…NdM lo sapevo che avrebbe gradito…NdA)

 

Al rosso non poté sfuggire la marcatura sulla parola fidanzato. Allora era geloso…

 

Il loro amabile discorso…fu interrotto però da uno strano vociare proveniente dall’entrata. Le facce delle persone presenti in sala cambiò immediatamente, diventando tutti molto spaventati. Ayako si portò dietro al bancone, mentre Miyagi si morse un labbro. – Maledizione... – fu l’unica parola che pronunciò.

 

I nuovi venuti avevano un’aria da piantagrane, come un aura densa e spessa, quasi palpabile. Hanamichi per un momento si sentì commosso. Allora anche in questa pseudo - città c’erano persone interessanti. Dio esiste!

 

Sulla porta c’erano quattro persone. Due di queste sembravano solo degli scagnozzi senza alcuno spessore ed interesse. Gli altri due invece.

 

-         Miyagi…ascolta. –

Il barista si girò con la stessa espressione preoccupata e nervosa di prima.

 

-         Questi tizi…sono criminali? –

-         Già…è facile intenderlo, anche per uno straniero. Sono di una banda criminale, che ormai domina incontrastata da tempo. Nonostante facciamo quel che vogliono loro, non sono mai soddisfatti, e ogni volta che vengono fanno danni. –

-         Hmm…e chi è il capo? –

-         E’ quello alto al centro. Si chiama Kaede Rukawa. – (sì Hana dio esiste proprio! NdH&A)

 

Hanamichi si girò a guardare. Quello alto. Era uno dei due che lo avevano colpito. Alto quanto lui. Attraente, capelli neri e pelle bianchissima. Occhi scintillanti, dal taglio particolare. Un tipo davvero inusuale. L’espressione più fredda e distaccata che avesse mai visto. Nemmeno un cadavere era tanto … glaciale.

 

- Quello con la cicatrice al suo fianco è Hisashi Mitsui, il vice. -

 

Anche quest’altro un tipo interessante. Aria da bullo e sorriso da diavolo. Avrebbe messo paura a molti…ma non al genio. Questo è certo.

 

 

I quattro intanto erano entrati nella sala. Il capo ed il suo vice si erano seduti a ad un tavolino, mentre gli altri due si erano avvicinati al bancone per prendere da bere.

 

Hanamichi fece stridere gli speroni sullo sgabello, attirando malauguratamente l’attenzione dei due uomini.

Malauguratamente per la locanda…e per gli uomini.

 

-         Ehi…Muto…guarda un po’ che bel tipo abbiamo qui. Non lo conosco, sarà nuovo. –

Il più alto dei due sorrideva con espressione ebete, nel guardare Hanamichi. L’altro si girò per guardare chi gli era indicato e sorrise. – Già…sai Takasago…ha davvero una faccia stupida! Ahahahah! – (Hira porge pala ai due malcapitati…)

 

Già da ora il rossino non ci vedeva più dalla rabbia. * Hanamichi…self control (e con ‘control’ non mi riferisco ai preservativi, come ha gentilmente supposto una persona -__- NdA) mi raccomando…il capo è stato chiaro. Un altro casino e ti aspetta la forca. *

 

-         Bwahahahah! Guardalo…non risponde! Ha paura! –

-         Già…hahahah…-

 

I due scoppiarono a ridere, e Sakuragi strinse i pugni a tal punto da farsi diventare le nocche bianche. (aiuto sta per esplodere…NdH&A)

 

Intanto i due capi seguivano la situazione dal tavolo.

L’uomo chiamato Takasago, tra una risata e l’altra si avvicinò ad Hanamichi e facendo bene attenzione che tutti guardassero afferrò il cappello sulla testa del ragazzo.

 

-         Ohoh…posso prendere il tuo cappello amico? Mi piace molto sai? –

 

Hanamichi tentò di bloccare la mano, però non fu abbastanza tempestivo. Tutti rimasero shockati a guardare i capelli rosso fuoco del ragazzo. Poi…

 

-         Bhahahhahahhaha!!! Amico…bei capelli…davvero!!! Hahahahah!! –

-         Già…ahahhaha…ma cosa ti è successo...hahah…ti è caduto un barattolo di vernice rossa sulla testa quando eri bambino? –

 

Mitsui intanto scoteva la testa con un sorrisino divertito mentre Rukawa era come paralizzato, fissava il ragazzo ormai all’in piedi, e i capelli sfolgoranti. Non aveva mai visto nulla del genere in vita sua.

 

-         Ehi…haha…cos’è? Rivuoi indietro il cappello amico? Tieni…ahahahh...coprili che è meglio.-

 

 Sakuragi non si tratteneva più ormai. Al diavolo il capo, al diavolo la forca. Qui era in gioco il suo orgoglio, e nulla era più importante. Fin da bambino era stato preso in giro per i suoi inusuali capelli, e tutte le volte era riuscito a far ritrattare l’affronto.

 

L’espressione del suo viso ormai era diabolicamente deformata. Al solo vederla i due avevano smesso di ridere, per non parlare del fatto che avevano dovuto alzare notevolmente lo sguardo per guardare in faccia Hanamichi. Persino Mitsui era rimasto fermo a contemplare.

- Trovate divertenti i miei capelli? – (Hira e Anny ritirate nel bunker…secondo te al due ci arrivano? NdH mmhhh…ho i miei dubbi… NdA)

 

Gli occhi luccicavano sinistramente, mentre riecheggiava nella sala in silenzio il fruscio delle dita che scorrevano sul cinturone.

 

-         Ehi tu. Cerchi grane? –

 

Era stato il vice a parlare. Aveva una voce canzonatoria e sicura di sé.

 

-         Siete voi che le avete trovate invece. –

 

Sakuragi vide i due scagnozzi di fronte a sé afferrare la pistola, e tutto quel che poté fare fu sferrare un calcio al primo mentre bloccava il tamburo della pistola dell’altro.

Subito dopo averlo bloccato, poté colpirlo nelle zone basse.

 

Miyagi chiuse un occhio e si portò una mano a proteggere il posto colpito, come se condividesse il dolore dell’uomo.

 

- Avete scelto il tipo sbagliato per attaccare briga. -

 

Mitsui fece per alzarsi ma il capo lo fermò mettendogli un braccio avanti, poi si alzò a sua volta dirigendosi proprio di fronte al rosso.

 

-         Tu…- ad Hanamichi salì il sangue alla testa. La voce glaciale del ragazzo lo attraeva ed eccitava. (di già? NdH ehm…NdA Anny… è troppo presto per certe cose! Non cominciare subito eh?! NdH okok…NdA *un po’ abbattuta mette da parte il kamasutra che stava per consultare*)

-         …non posso biasimarti per esserti difeso, e per aver dato una lezione a quegli imbecilli, però… - il ragazzo tirò un sospiro, come per prendere fiato, quasi sforzandosi - …però non posso trascurare il fatto che quei due appartengano alla mia banda. –

 

Hanamichi sorrise guardando in faccia Kaede.

-         Bhe, se sei il capo di una simile banda di idioti, vuol dire che sei il più idiota di tutti. Eheh…sarà un piacere farti fuori…kitsune. –

Kaede alzò un sopracciglio, unico segno della sua irritazione. – Do’aho. –

 

Il bandito dagli occhi blu abbassò un attimo lo sguardo, attirato da uno strano luccichio. Poi sgranò gli occhi.

Solo in quel momento si era accorto di avere una pistola puntata al ventre, e tutto per una pura coincidenza. Com’era possibile? Quando aveva estratto la pistola? Sicuramente quando gli si era avvicinato non l’aveva in mano, era ancora nella fondina…ma allora…

 

Kaede fissò il ragazzo di fronte a sé con espressione inespressiva, studiandolo al contempo. Questo di certo non era un tipo normale. (Posso confermare -___- Vero Hira?? NdA verissimo! NdH)

 

Fine Cap 1

 

Hira-chan- beeeellloooo…

Anny- il prox tocca a te…

Hira-chan- ma…ma…ma…io non ho tempo…

Anny- non ti azzardare a lasciarlo fermo!

Hira-chan- però…io…ecco…non so nemmeno cosa fare nel 2…

Anny- spremiti le meningi…

Hira-chan- sigh…un’altra schiavista…ç_ç

Tutti- brava Anny…tienila sotto torchio…

Hira-chan- disgraziati!

Anny – Bwahahahhhaha!!!!!




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