Ciao a tutti questa è
la prima su Slum Dunk che pubblico, perciò siate buoni.
Serie: Slum Dunk
Paring: RuHana
Note 1: la storia è un AU e i personaggi sono OOC.
Note 2: in questa ff le relazioni e i matrimoni omosessuali sono accettati.
Nota
3: alcuni personaggi, però, sono di mia invenzione.
Note 4: per il momento è PG, ma più avanti diventerà NC-17.
Nota 5: perdonatemi per gli eventuali errori grammaticali, di ortografia e di
battitura che sicuramente ci saranno.
DISCLAMER: i personaggi non sono miei ma di T. Inoue. Per la storia e il
titolo invece ho preso spunto da un romanzo di Christine Dodd, autrice di
romanzi rosa. Io non ci guadagno niente.
Fuoco di passione
parte X
di Andromeda87
Hanamichi
si svegliò e si mise a sedere con un senso di panico. Qualcuno era spaventato.
Stava soffrendo di un incubo. Gridando. Cat!
Hanamichi battè le palpebre nella luce fioca della candela.
La nursery. La casa di Rukawa. Cat.
Si alzò velocemente, si avvolse nella vestaglia, prese la sua candela e si
precipitò nella camera della bambina. Lì trovò Cat sveglia, seduta eretta, le
mani che stringevano le coperte sotto il suo mento. Guardava davanti a sé,
lottando contro i fantasmi della notte.
- Cat.- Hanamichi sedette sul materasso accanto alla bimba, muovendosi
lentamente per non spaventarla. - Sono Mr Sakuragi.-
Cat volse lo sguardo verso di lui, gli occhi sbarrati. Annuì, per indicare che
aveva riconosciuto l’istitutore, ma stringeva i denti. Non riusciva a parlare.
Con tenerezza, Hanamichi le scostò i capelli dalla fronte.
- Sei sveglia adesso. Qualunque cosa tu abbia sognato è finita.-
Cat trovò faticosamente le parole per rispondere.
- Lo so. Ho sognato mia madre.-
Non era il genere di bambina che si sarebbe gettata sul petto di Hanamichi, ma
una lacrime le colò dall’angolo di un occhio sulla guancia. Hanamichi
gliel’asciugò, il cuore stretto.
- Mi manca molto.- Cat tirò su le ginocchia contro il petto.
- Era tua madre è logico che ti manchi.-
- E’ morta un anno fa. Dovrei essermi ripresa.-
Non era una considerazione da bambini, ma da adulti.- Chi te l’ha detto?-
chiese Hanamichi.
Cat deglutì- Mrs Fallow. Non sopportava che uno di noi si mettesse a gridare
perché…bè, lo facevamo tutti.-
Hanamichi non capì che cosa lo indusse ad ammetterlo. Forse sentiva che
toccava ad un adulto consolarla. E disse:- molti anni fa, morì anche mia madre.
A volte la sogno ancora.-
Cat la fissò.- E piangete?-
- Sempre. Ha sofferto molto prima di morire e io…io ho cercato di aiutarla a
stare meglio.- Hanamichi deglutì.- Ma non ci sono mai riuscito.-
- Oh, neanch’io. Voglio dire che niente di quel che facevo serviva. E papà.
Stava male anche lui. Era solito condurmi di qua e di là mentre la mamma
cucinava, e mi parlava dei cavalli. Mi manca molto. E la mamma era sempre lì,
mi abbracciava e mi faceva sentire meglio, e adesso quando la sogno sta sempre
male e devo sorreggerla, ma non migliore. Muore.-
- Questa è la parte peggiore- mormorò Hanamichi.- Tutti i miei bei ricordi
vengono eclissati dalla rabbia e dalla tristezza.-
- Se solo riuscissi a sognare che mi abbraccia, almeno per una volta…-
Hanamichi non riuscì a resistere e prese Cat tra le braccia, cullandola.
Hanamichi aveva sempre amato i bambini, ma aveva sempre cercato di proteggere
il suo cuore, di non dimenticare mai che i bambini a cui insegnava non erano
suoi.
Ma con Cat, Hanamichi aveva qualcosa in comune.
Cat si rannicchiò maggiormente, senza più piangere.
Da quando suo padre aveva lasciato lui e sua madre, Hanamichi non aveva mai
raccontato a nessuno dei suoi incubi. Nessun’altro avrebbe capito. Cat sì.
Cat aveva bisogno di amore. Cat aveva bisogno di una casa. Rukawa poteva
darglielo. Hanamichi No. Hanamichi non poteva nemmeno restare con Cat a causa
del suo travestimento, ma poteva fare una cosa.
Avrebbe incoraggiato e persuaso Rukawa a tenere Cat. E se non avesse
funzionato, l’avrebbe ricattato.
La vocina addormentata di Cat si insinuò nei suoi pensieri.- Mr Sakuragi,
sembrate diverso di notte.-
Hanamichi represse un gemito. In vestaglia, senza la parrucca e l’orribile
cipria di Ayako, che usava per rendere pallida la sua pelle, appariva
sicuramente diverso. Abbassò lo sguardo sul faccino di Cat, rivolto verso di
lui. La bambina lo stava fissando incantato, e Hanamichi fece scivolare le
dita sulle palpebre per chiudergliele.- I tuoi occhi sono stanchi.-
- No, non lo sono.- Cat sospirò e si rannicchiò più vicino.- Vi voglio bene,
Mr Sakuragi. Qualunque cosa accada, promettetemi che saremo sempre insieme.
Hanamichi trattenne il fiato.
- Te lo prometto…- E Cat si addormentò.
**********************************
Cat voleva realmente appioppare un ceffone al piccolo Billy, lord Chisw,
proprio sotto il grasso mento, mentre afferrava l’ultimo pezzo di torta dalla
credenza allegramente decorata e se l’infilava in bocca. Le sarebbe piaciuto
vedere lo zucchero blu della glassa finirgli sul naso e sentire gli altri
bambini prendersi gioco dell’antipatico, grassoccio visconte decenne. Ma
sapeva che Mr Sakuragi avrebbe disapprovato.
Cat smise di guardare in cagnesco Billy e spaziò con lo sguardo nel grande
salone riccamente adornato. Lì sedevano gli adulti su lucide sedie e divani
ricoperti di broccato ad ascoltare Miss Forthey suonare l’arpa e cantare.
Nell’ultima fila sedeva anche Mr Sakuragi , con un aspetto rigido e severo,
mentre teneva d’occhio le attività dei bambini nell’atrio. E dietro, in
disparte, c’era lord Rukawa appoggiato alla parete, che fissava il profilo di
Mr Sakuragi.
Durante la settimana di frenetici preparativi, l’aveva fissato molto. A volta
sembrava irritato, a volte perplesso, ma guardava sempre, e questo infondeva
speranza in Cat. Perché Cat aveva visto attraverso il travestimento di Mr
Sakuragi. Cat non capiva perché l’istitutore si mettesse tutta quella roba in
faccia o vestisse con abiti tanto sciatti e brutti, ma Cat aveva fatto i suoi
piani.
Lord Rukawa era ricco. Mr Sakuragi era povero. Lord Rukawa era egoista. Mr
Sakuragi glielo diceva. Lord Rukawa era bello…e anche Mr Sakuragi lo era. Così
tutto quel che doveva fare Cat era tenerli insieme, parlando e litigando, e
mostrare a lord Rukawa il vero aspetto di Mr Sakuragi. Alla fine si sarebbero
innamorati.
- Ehi.- Billy, il prepotente, le pizzicò il braccio.- Voglio dell’altra torta.-
Cat per compiacere a Mr Sakuragi represse la voglia di picchiare Billy e si
limitò a dire:- mi dispiace molto, ma siamo senza torta. Ti andrebbe magari
una pasta o il gelato?-
- No. Voglio la torta.- disse il presuntuoso bambino.
Due istitutrici presenti si appoggiarono alla porta del corridoi e
bisbigliarono. Gli altri ospiti di Cat, all’incirca una dozzina di bambini che
andavano dai sei ai nove anni, sedevano allineati contro il muro, i piatti in
equilibrio sulle ginocchia, le forchette sospese a mezz’aria, osservando Cat
con espressioni fiduciose.
- Ho detto.- Billy, il prepotente, le diede uno spintone- che voglio
dell’altra torta. Mia madre dice che sei comunque una serva. Così va in cucina,
serva, e prendimi dell’altra torta.-
Cat guardò di nuovo verso gli adulti. Rapidissima, agganciò il piede dietro il
ginocchio di Billy e gli strappò infuori la gamba, poi con un unico, veloce
movimento mosse un passo verso la parete e si mise a sedere.
Billy, il prepotente, barcollò di lato finendo addosso alla credenza decorata
con argenti, pizzo e marzapane. Con un fracasso che interruppe la musica,
afferrò la tovaglia e tirò giù con sé cibo e piatti. Rompendo l’attonito
silenzio, emise un grido. Sua madre si precipitò immediatamente nella stanza e
Mr Sakuragi balzò in piedi, mentre cameriere e governanti accorrevano da tutta
la casa.
Sua madre gli si era inginocchiata accanto, le cameriere lo stavano pulendo e
lui continuava a urlare.- E’ stata lui, mi ha spinto!-
Sua madre guardò Cat.- Lo sapevo. Quella bambina è volgare, plebea, e non
adatta a frequentare gente più raffinata.-
Con vocina innocente, Cat disse:- ma non l’ho spinto.- Diede una gomitata alla
bambina accanto a lei.- Mi hai vista spingerlo?-
La bambina non ebbe nemmeno bisogno di pensarci.
- Era seduta qui con me.- Poi, abbassando la testa, sussurrò:- Billy è una
peste e gliel’hai fatta pagare.-
Fortunatamente nessuno la sentì e Cat mantenne la sua maschera di innocenza.
Una maschera che Mr Sakuragi perforò con una lunga occhiata. Ma lui non
l’avrebbe tradita. Cat lo sapeva, come sapeva che Mr Sakuragi e lord Rukawa si
sarebbero sposati, l’avrebbero adottata, e avrebbero adottati altri bambini, e
sarebbero stati una vera famiglia.
Rukawa raggiunse il gruppo per osservare la situazione con ammirazione e
divertenti. Questo non era il genere di festa che dava di solito, o a cui
partecipava.
La madre di Chisw si rivolse a lui.- E’m per colpa del vostro eccessivo
spirito caritatevole se siamo stati costretti a stringerci intorno a questa
vipera.-
Rukawa si inchinò.- Milady, di quale vipera parlate.-
Lady Chisw indicò Cat.
Rukawa aveva notato Cat, che appariva candida come un angioletto, mettere
Chisw fuori cobattimento con un’unica mossa.- Qualcuno di voi ha visto Cat
colpire il piccolo Chisw?-
I bambini e le governanti scossero la testa.- Allora vedete, milady.- disse.-
Il piccolo Chisw è scivolato.-
- Non è quello che ha detto Billy!- Asserì la donna.
- Ah. Ma Cat ha due anni in meno di Billy ed è molto più esile. State dicendo
che la mia bambina ha picchiato vostro figlio?-
- Aveva un vantaggio- asserì lady Chisw.- E’ una bambina di strada!-
Rukawa con espressione irritata disse:- non è affatto una bambina di strada.
Appartiene a una famiglia rispettabile. Suo padre mi ha salvato la vita.-
Sfidò i presenti con lo sguardo e disse:- la prenderei male se qualcun altro
scendesse così in basso da ingiuriare la mia cara bambina.-
Nessuno tra la folla riunita ebbe il coraggio di ribattere a lord Rukawa.
Bisbigliarono in maniera non compromettente e formarono piccoli gruppetti,
chiacchierando del tempo e della moda. Mr Sakuragi aiutò Chisw a rimettersi in
piedi e finì di pulirlo.
- Non si è fatto niente- sentì dire Rukawa da Mr Sakuragi a lady Chisw.- Anche
se sarebbe meglio riportarlo a casa per fargli pulire l’abito.-
- E’ il suo preferito.- La voce di lady Chisw tremava.
Rukawa non provava nessuna pietà per la donna o suo figlio. Disse:- goffo
com’è, dovrà cambiarsi tre volte al giorno. Meglio che limitiate i dolci,
milady, o rovinerà la schiena del cavallo che monta.-
Mr Sakuragi lo tirò da parte.- Milord, lasciate perdere. Il bambino non è
sordo e commenti simili si rifletteranno su uno spirito già gretto.-
- Ha ferito Cat!-
-Lo so. Ma un bambino che è allevato con crudeltà impara solo crudeltà, e si
può soltanto immaginare perché è diventato così.-
- Siete molto compassionevole, ma io credo che non sia così. Quel bambino è
soltanto viziato.-
- Forse.- Gli si accostò maggiormente.- Ma ho visto quel che ha fatto Cat
chiaramente quanto voi, così cercate di essere gentile con lady e lord Chisw
mentre se ne vanno.-
Mr Sakuragi lo lasciò per avvicinarsi a Cat.- Vieni, cara- la sentì dire.-
Dobbiamo salutare i tuoi ospiti e augurare che qualsiasi visita futura si
svolga in maniera più tranquilla.-
Con sorpresa di Rukawa, i saluti furono cordiali. E sebbene Rukawa detestasse
apparire come se stesse seguendo gli ordini di Mr Sakuragi, si scoprì a
seguire lady Chisw e suo figlio nell’atrio e a offrire le sue scuse per
l’accaduto.
Il peggio accadde quando la porta si chiuse e Mr Sakuragi asserì:- bravo,
milord. E’ stato estremamente generoso ed educato da parte vostra.-
Lui lo guardò male e con raggelante sarcasmo disse:- Mr Sakuragi, non so come
facessi prima della vostra venuta.-
- Nemmeno io, milord.- Voltandosi Hanamichi segui Cat lungo le scale nella
stanza dei giochi.- Potreste ringraziarmi più tardi per i miei consigli.-
Continua…..
Ringrazio tutte per i vostri commenti e per l’apprezzamento
nei confronti della mia fic. Spero di non deludervi con il seguito.
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