Ciao a tutti questa è
la prima su Slum Dunk che pubblico, perciò siate buoni.
Serie: Slum Dunk
Paring: RuHana
Note 1: la storia è un AU e i personaggi sono OOC.
Note 2: in questa ff le relazioni e i matrimoni omosessuali sono accettati.
Nota
3: alcuni personaggi, però, sono di mia invenzione.
Note 4: per il momento è PG, ma più avanti diventerà NC-17.
Nota 5: perdonatemi per gli eventuali errori grammaticali, di ortografia e di
battitura che sicuramente ci saranno.
DISCLAMER: i personaggi non sono miei ma di T. Inoue. Per la storia e il
titolo invece ho preso spunto da un romanzo di Christine Dodd, autrice di
romanzi rosa. Io non ci guadagno niente.
Fuoco di passione
parte IX
di Andromeda87
Uno
stalliere teneva per le redini la giumenta di Cat, lord Rukawa la seguiva su
un baio, incoraggiandola e commentando, Hanamichi fungeva da retroguardia.
Sapeva che avrebbe dovuto essere contento che Cat e lord Rukawa avesse trovato
un punto di contatto, qualcosa di cui erano entrambi entusiasti. Ma un’ora
nelle scuderie, dove gli era stato presentato ogni cavallo, non era ciò che
aveva previsto per il primo giorno di lezione per Cat. E cavalcare attraverso
il parco su questo vecchio ronzino che si muoveva a stento! Non gli sembrava
troppo giusto.
Mentre Rukawa si spostava per cavalcare accanto a Cat, Hanamichi lo osservò
con sospetto. Come temeva, permise allo stalliere di porgere le redini a Cat.
- No - gridò Hanamichi.- Questa è la sua prima passeggiata a cavallo!
Ma finsero entrambi che fossero troppo lontano per sentirlo e, quando
Hanamichi spronò il ronzino e cercò di metterlo al trotto, non ottenne che uno
sbuffo di esasperazione. Lui, Hanamichi Sakuragi, veniva lasciato indietro a
causa di un vecchio cavallo.
Come se fosse anche lui un vecchio ronzino.
Appoggiandosi pesantemente alla sella, Hanamichi decise di parlare a Rukawa,
non appena fossero tornati a casa, della sua deplorevole indifferenza per la
sicurezza di Cat. Come se la bambina non potesse cadere, anche se la teneva al
passo e vicina, e con a fianco lo stalliere. Poi sparirono dietro una curva.
Parte dell’irritabilità di Hanamichi era dovuta allo sfinimento. Non aveva
dormito bene la notte prima, sebbene il letto fosse comodo.
Hanamichi si sentiva in colpa.
In colpa e spaventato che qualcuno vedesse attraverso il suo travestimento.non
gli importava di burlarsi di lord Rukawa, ma lord Anzai era tutt’altra
faccenda.
Si, lord Anzai lo faceva sentire in colpa.
L’aveva scrutato con interesse, e ci aveva giurato che era stato sul punto di
ricordarlo.
Ricordarlo giovane e bello, non come il brutto signore di mezza età che suo
nipote disdegnava tanto. Ma non era accaduto e, ogni volta che ci pensava,
Hanamichi si sentiva quasi svenire per il sollievo, provava un senso di colpa
al pensiero di ingannare un uomo della sua età. Poi si preoccupava che lo
avesse riconosciuto e, per qualche nefasta ragione, che tenesse la bocca
chiusa. Ma quale nefasta ragione poteva mai avere quel vecchio per aiutarlo a
mantenere il suo travestimento?
Non aveva nessuna ragione. Il fatto stesso che se ne preoccupasse dimostrava
che Rukawa l’aveva così influenzato da vedere cospirazioni dappertutto. Rukawa
era una minaccia per buonsenso e onore.
E sicurezza. Hanamichi girò attorno alla curva e guardò il sentiero. Per tutti
i diavoli, era Cat quella sdraiata laggiù tra le braccia di Rukawa!
Provò un improvviso senso di paura. E se la bambina si fosse fatta male?
Allora Rukawa avrebbe sicuramente voluta rispedirla indietro e preteso un
bambino più forte.
Questa volta non accettò nessuna impennata da parte del cavallo e lo mise al
trotto raggiungendoli.
- Cos’è successo?- Chiese con voce stridula.
- Non ti abbiamo rimessa in piedi abbastanza in fretta per evitare che ci
sorprendesse- disse Rukawa a Cat.
Cat si toccò la testa.- Sto bene, Mr Sakuragi.-
Allora Hanamichi smontò dalla sella e corse subito da Cat.
Con il braccio di Rukawa sotto il gomito, Cat si alzò e barcollò per un
momento. Hanamichi si precipitò in avanti, ansiosa come un padre, ma Rukawa si
girò e lo bloccò.
- Qualcosa di rotto?- Rukawa fece muovere a Cat qualche passo sul ciglio del
sentiero.- Qualche distorsione?-
- No. Posso cavalcare!- Rispose subito la piccola.
Hanamichi sentì un groppo alla gola. Era per la paura che il suo piano andasse
storto a causa della ferita di Cat. Impossibile che provasse già tanto affetto
per la bambina. E certamente non dipendeva dal fatto che Rukawa l’avesse
scortesemente lasciato indietro. Con quel tono deciso che gli veniva così
naturale, disse:- Basta cavalcare per questo pomeriggio.-
- Ah, Mr Rukawa…- gemette Cat.
- Cammina ancora un po’. Ti farà bene.- Rukawa lasciò andare Cat e con le mani
sui fianchi disse:- dunque, Mr Rukawa non aderite alla teoria che dovrebbe
rimontare subito a cavallo?-
E senza ragione, Hanamichi scoprì di essersi ammutolito davanti alla sua
magnificenza. Se ne stava lì, esibendo il profilo. Mento e naso pronunciati,
fronte alta. Labbra…ah, le labbra erano morbide e piene, sensuali e invitanti.
L’elegante vestito nero da cavallerizzo gli aderiva alla perfezione, mettendo
in risalto l’ampiezza delle spalle e del petto, la vita sottile e le
sconcertanti gambe lunghe.
Era il più bel uomo che avesse mai incontrato e lo notava!
Lui, che disprezzava gli uomini belli e arroganti come Rukawa, perché gli
ricordavano suo padre, osservava d’un tratto affascinato le attrattive
fisiche di Rukawa.
Non sapeva esattamente come rispondere, solo che doveva nascondere i suoi
pensieri dietro una facciata di parole.- Saper cavalcare le sarà di poca
utilità se decideste di respingerla, milord.-
Perché adesso? Perché lui? Forse perché quando non lo guardava, non sentiva
più la necessità di apparire come il vecchio, sessuato Mr Sakuragi. Ma doveva
ricordare che Rukawa era un libertino. Un bugiardo. Un manipolatore.
Quella mattina era stato così così occupato a disprezzarlo e a desiderare al
tempo stesso di compiacerlo, che non aveva reagito al suo fascino. Adesso lo
notava e si sentiva imbarazzato che lui vedesse quel che si era messo addosso
per cavalcare.
Uno dei vestiti di lana nera di Lord Kemp, con una vecchia giacca verde oliva.
Come se quel che indossava Hanamichi avesse importanza!
Con gesto impaziente, Rukawa si batte il frustino contro lo stivale.- Come
avete giustamente rilevato stamattina, il fatto che mio nonno sia coinvolto
non mi lascia altra scelta che tenere la bambina.-
Il suo inaspettato interesse per l’aspetto di Rukawa lo inorridiva. Quel che
era peggio, il suo interesse avrebbe inorridito lui. Si sarebbe spaventato se
fosse apparso nella sua camera nudo.
Rukawa guardò verso di lui, e con voce improvvisamente mielata osservò:- la
bambina ha una buona posizione, l’avrete notato, e chi non ha fatto un
capitombolo o due imparando a cavalcare? Apprenderà tutto quello che c’è da
apprendere da voi, Mr Sakuragi, su questo non ho dubbi, ma permettetemi di
insegnarle a divertirsi un po’. credo che siano state assai poche le gioie
nella sua breve vita.-
- Si.- Era ancora confuso.- Questo è vero, ma…-
- Bene, allora siamo d’accordo. Ma ora è meglio rientrare si sta facendo tardi.-
E così tutte tre rimontarono sui rispettivi cavalli per dirigersi nuovamente a
palazzo Rukawa, accompagnati da un meraviglioso tramonto.
Continua….
Ringrazio tutte per i vostri commenti e per l’apprezzamento
nei confronti della mia fic. Spero di non deludervi con il seguito.
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