DISCLAIMER: I personaggi sono d'Inoue-sensei e Natsumi Takaya!!! Vabbè come sempre Saya è mia =3 miao (precisione: Saya è un personaggio che ho inventato tempo fa quando ancora usavo il nick Mokuren (non chiedetemi perché non lo uso più =3), però non mi va di usare mille personaggi femminili per ogni fic, uso lei… non sono io =3 uso solo il suo nome come nick Miao =3)
NOTE: Lo so lo so, la tigre e la scimmia esistono già nella saga di Fruits Basket, è solo che mi serve così… Miao =3 No Kyo rimane gatto, non vi preoccupate (IL nome della vera tigre è Kisa mentre quello della scimmia è Ritsu)
Ringraziamenti: Ringrazio Ise & Mamma Yurika, che mi sostiene e mi aiuta con la Grammatica


Fruits Dunk

Capitolo 4

di Saya

“…” -> Parlato
’…’ -> Pensato

Capitolo 4:

La notte non fu per niente movimentata (ma comeeeeeee? ndKyo sta zitto ndSaya non trattarlo male ndYuki -.- ndSaya), la cosa sorprese molto sia Shigure che Saya, si erano aspettati che non sarebbero riusciti a dormire, ma stranamente dalla stanza di Yuki e Kyo non proveniva nessun rumore strano… Shigure stava leggendo il giornale, mentre Saya stava canticchiando e preparando la colazione per il cugino più grande. La giornata prometteva più che bene, e tutti quanti avevano deciso, che non gli andava di andare a scuola. Hanamichi e Kaede erano usciti presto per andare sul campetto a giocare a basket per allenarsi, la qual cosa insospettì non poco la sorella impicciona del rosso, oltre che anche il cugino cane, ma Shigure non aveva tempo per pensarci, doveva uscire presto visto che aveva un appuntamento… La ragazza mise la ciotola di riso davanti a Shigure:
”Gure-kun dove vai oggi?”
”Prima esco… e poi dovrei passare dal capo clan…”
”Ah, tu e Akito siete molto amici…”
”Quanto ne so, pure tu e Akito siete molto amici…”
”Se quello lo chiami amici, va bene…”
Shigure sorrise guardandola, mentre inizio a mangiare:
”Gure-kun, con chi esci?”
”E se fossero affari miei?”
”Ah, allora e un’altra cosa… lavoro?”
”Può darsi…”
Saya sembro molto delusa dalla risposta… e sospiro:
”Nemmeno tu mi fai divertire…”
”Hai Toru, che voi di più?”
”Ehm,… Gure-kun di che parli?”
Il ragazzo dalla maledizione del cane si mise a ridere, sapeva bene che Saya non era per niente ingenua, e che i segreti li sapeva tenere per sè, almeno finché non era sicura che potessero essere rivelati.
”Senti Saya… non seguirmi ok? Anche se hai la grazia di un felino… io me ne accorgo subito…”
”Non intendevo farlo… però… un giorno IO SAYA SAKURAGI SOMA SCOPRIRO' CON CHI TI VEDI…”
Saya stava con un piede sul tavolo, il dito rivolto al cielo, mentre recitava la sua parte. Shigure aveva tolto le posate e il cibo così non rischiava di rovinare tutto.
”Saya smettila con la recita…”
Si sentì la voce assonnata di Kyo che entrò nella stanza, seguito da Yuki:
”Ohoooo, i nostri innamorati ci degnano della loro presenza… altezze accomodatevi pure… la colazione è stata preparata appositamente per voi!”
Kyo iniziò ad arrossire e si sedette mentre Yuki fermo guardava la cugina:
”Saya taglia per favore…”
”… ma che è oggi, ci siamo svegliati tutti con il piede storto…”
”Ananas?”
Disse Kyo guardando la cugina:
”A me l’ananas non piace…”
Saya sorrise maliziosamente e si avvicinò a Kyo abbracciandolo sussurrando abbastanza a voce alta che anche gli altri la sentissero:
”Kyo non lo sai, ma succo d’ananas è un afrodisiaco… dicono che se lo bevi duri di più… almeno per i maschi…”
E per la seconda volta Kyo divenne peggio dei propri capelli, mentre Yuki guardava sospettoso il succo di frutta…
’Sarà vero? Quello che dice Saya su questo succo?’
La rossa lanciò uno sguardo verso Shigure che sembrava contemplare pure la bottiglia del succo sul tavolo:
”Ma scusate, non mi direte che non lo sapevate?”
I tre senza dire una parola scossero la testa, facendo morire dal ridere la rossa, che nel momento in qui entrò Toru smise di ridere:
“Buon giorno Toru-chan, hai dormito bene?”
”Ah, buon giorno Saya-chan, si ho dormito bene grazie…”
I tre ragazzi si guardarono sconcertati, non capendo che succedeva per far cambiare cosi radicalmente il comportamento di Saya… mah, e chi se ne frega… con questo pensiero Yuki e Kyo continuarono la loro colazione.

Saya si fermò davanti al portone della residenza del capo clan dei Soma, doveva parlare con Akito di persona, almeno così poteva averlo sotto controllo. Entrò senza suonare e si trovò in un gigantesco giardino. Era sempre bello tornare nella casa dove aveva vissuto da bambina. Camminava a passo lento quando le saltarono addosso due persone abbracciandola:
”Sayaaaaaa-chaaaaaan, anche tu qui, che bello!”
Saya abbracciò i suoi due cuginetti:
”Momi-chan, Kogura-chan, potreste venire anche a trovarmi qualche volta…”
Finalmente si staccarono da lei e la ragazza disse:
”Sei venuta a parlare con Akito-sama?”
”Si…”
Momiji teneva ancora la mano della rossa:
“Per la questione del ragazzo?”
”Si, Momi-chan…”
”E' vero che Kyo-kun, Yuki-kun e Shigure-kun vivono da te e Hana-kun?”
”Si, Yuki e Kyo hanno distrutto la casa di Shigure…”
”Ti invidio Saya-chan, tu puoi vivere sotto lo stesso tetto di Kyo-chan…”
‘Povera Kogura, lei non sa ancora che Kyo si è messo con Yuki, non sarò certo io a dirglielo, e se dovrò farlo, non intendo farlo adesso…’
I due la accompagnarono fino alla grande casa nascosta dalla vegetazione del giardino. Poi Sayaka lasciò i cugini nel salone d’entrata e si avviò verso la stanza di Akito, lei arrivava sempre senza avvertire. Si avvicinò alla porta sentendo dietro dei bisbigli e sospiri…
“…”
La rossa si guardò in giro e fece spallucce aprendo la porta per rimanere a occhi sgranati fissando il grande letto occidentale del capo famiglia. In quel momento potevano cascarle le braccia e lei non se ne sarebbe accorta, poteva finire il mondo e lei non se ne sarebbe accorta, potevano spararle una cannonata vicino all'orecchio e lei… non se ne sarebbe accorta… sul grande letto del capo clan, c’erano altre due persone oltre ad Akito. Sayaka sospiro profondamente e richiuse la porta, incamminandosi verso l’uscita in tutta furia. Il primo componente della famiglia Soma che le venne sotto le mani fu proprio Hatsuharu, il quale venne sbattuto sulla parete e contemplato dagli occhi nocciola della rossa mentre sussurrava:
”Haru… da quando Aki-chan ha una relazione con Gure-kun e Hato-kun?”
Il ragazzo dai capelli bianchi la guardò:
”E che ne so io Tigra… COSAAAAAAA?”
Solo adesso Hatsuharu si rese conto di quello che aveva detto la cugina.
”Li ho visti adesso… tutti e tre beati nel letto…”
La rossa sembrava sotto shock, quando si sentì una voce calma dietro di loro:
”Sayaka, vieni nel mio studio per favore…”
La Sakuragi si girò verso il capo clan, lasciando libero Haru, che guardava Akito con occhi sgranati, poi si girò e se ne andò, per non subire le ire del capo clan. Saya si mise la ciocca di capelli a posto e segui Akito verso lo studio… che oltrepassarono, ma Saya non osò chiedere perché, per poi ritrovarsi di nuovo davanti alla stanza di Akito. Il giovane capo famiglia apri la porta lasciandola accomodare dentro. Lei entrò senza battere ciglio, notando che sia Shigure che Hatori si erano rivestiti, e che solo Akito era in vestaglia. La rossa sorrise:
”Bhe Gure-kun, a quanto sembra ho scoperto cosa nascondevi dietro a quel tuo faccino innocente…”
Il ragazzo più grande sorrise:
”Bhe Saya-chan, volevi scoprirlo e alla fine l’hai scoperto…”
La tigrotta guardò gli altri due:
”Ma mica potevo immaginare che stavate tutti felicemente in tre…”
Finalmente si udì la voce del capo clan:
”Saya potevi anche immaginarlo, con quella tua testolina perversa…”
“Tu mi lusinghi… Aki-chan…”
Saya guardava Akito con sfida, mentre quest’ultimo la guardava con sorriso, sembrava divertirsi a parlare con lei… era il loro modo di dimostrarsi affetto.
”Non ci hai mai pensato… ammettilo…”
”Anche se sapevo che eri perverso, non mi potevo immaginare una threesome…”
Hatori guardò Shigure che fece spallucce, era un gioco tutto loro, in quel momento Akito era perso nella conversazione amichevole con la sua cugina “preferita”.
“E tu cara Saya-chan?”
”Cosa io, caro Aki-chan?”
Il moro si avvicinò accarezzandole la guancia:
”Parlo se hai trovato la tua anima gemella?”
”Non lo so ancora…”
”Quando la trovi devi farmela conoscere…”
”Oh, certo cosi la picchi?”
Akito la guardò quasi malissimo, ma resse il suo gioco:
”Io? Mai?”
”Logico, perché ti picchio io se lo fai…”
Tutti della famiglia sapevano della loro litigata qualche anno fa, quando Saya restituì a pari merito tutto ad Akito. I due che fino adesso ascoltavano, sbiancarono improvvisamente. Non gli piaceva dove andava questa conversazione:
”Saya-chan, tu vieni a parlarmi solo quando si tratta di qualcosa di importante, e che coinvolge la famiglia Soma…”
”Infatti, sono venuta a parlarti di Kaede Rukawa…”
”Oh, il ragazzo che vive a casa vostra? E di cosa mi vuoi parlare?”
”Non voglio che gli succeda qualcosa, oltre che credo che questa volta oltre a me a pestarti, ci farebbe un pensierino anche mio fratello… capito?”
La rossa era diventata seria e guardava il capo clan con occhi da predatore. Akito sorrise:
”Lo so fin troppo bene, tu e tuo fratello siete i componenti della famiglia che sono gli unici ad avere il fegato di combattere per i propri diritti…”
”Vedo che mi hai capito.”
”E' per questo che vi ammiro… avete il coraggio di dirmi di no… comunque non preoccuparti per Rukawa Kaede… non gli cancelleremo la memoria nè gli faremo del male…”


”Do’hao, non si fa così…”
Il moretto si avvicinò al rosso che stava per urlargli contro il suo solito Teme Kitsune, quando sentì le sue mani addosso, che cercavano di dare al suo corpo la posizione perfetta per fare un buon tiro da tre punti. Hanamichi sentì le mani calde del volpino polare sulla sua pelle, e fu come una sensazione di bruciore, ma non malvagia… anzi piacevole per il suo spirito e corpo. Hanamichi venne scosso da una strana elettricità, e in un attimo divenne tutto rosso in viso, peggio di come erano i suoi capelli.
”Se…e… nti… volpino… io… devo scappare… devo vedermi … con una persona… ehm,… ci vediamo… a casa… per cena… ok?”
Il volpino guardò Hanamichi allontanarsi in fretta e furia… ma cosa gli era successo così d’un tratto?
‘Uscire con chi? Hey… do’aho, io ti seguo eh… non vorrai mica scaricarmi così d’un tratto, per un appuntamento, non te lo permetto…’
Ed il moretto si mise a seguire il rosso alla sua insaputa, nascondendosi bene per non essere visto. Intanto il rosso era tornato a casa e si era vestito abbastanza bene, salutò Toru che studiava:
”Ciao Toru, Saya-chan dovrebbe tornare a momenti non ti preoccupare ok?”
”Si Hana-chan, buon divertimento…”
Dicendo così si allontanò da casa correndo verso il liceo Shohoku, seguito dalla sua fedele ombra. Il rosso si fermò davanti all'entrata della scuola aspettando, ma sempre sotto controllo dalla volpe. Ad un certo punto gli si avvicinò un ragazzo particolare… o era una ragazza, dalla propria posizione Kaede non seppe riconoscerlo. Notò questo tipo abbracciarlo e dargli un bacio sulla guancia e dirgli qualcosa. Rukawa si avvicinò ancora un pochino, così notò che era un ragazzo… oltre a questo era veramente bello, con capelli lunghi bianchi e due occhi dorati e guardava Hanamichi come se lo conoscesse da sempre, e con affetto… eppure in quel ragazzo c’era qualcosa che non andava…

----------* Owari 4*---------------

Ru: SAYAAAAAAAAAA CHI E' QUELLOOOOOO!
Saya: Lo scoprirai nel 5
Hana: Ma chi è?
Saya: Sorpresa
Yuki&Kyo: noi abbiamo una brutta sensazione
Akito: Io sono OOC
Shigure: Potevamo almeno farlo… cioè descriverlo
Hatori: Concordo con Shigure
Saya: Ma tutti hentai qui… io vado a dormire
Tutti: NOOOO DEVI FINIREEE
Saya: ma io ho finito il 4… aspettate il 5


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