DISCLAIMER: I personaggi sono d'Inoue-sensei
e Natsumi Takaya!!! Vabbè come sempre Saya é mia =3 miao
NOTE: Lo so lo so, la tigre e la scimmia esistono
già nella saga di Fruits Basket, è solo che mi serve cosi…
Miao =3 No Kyo rimane gatto, non vi preoccupate (Il nome della vera
tigre é Kisa mentre quello della scimmia é Ritsu)
Fruits Dunk
Capitolo 1
di Saya
“…”
-> Parlato
’…’ -> Pensato
Capitolo 1: Il raduno
della famiglia
Il sole risplendeva
alto sopra a Kanagawa, nella mattinata aveva inondato le vie della città.
Due ragazzi dai capelli rossi correvano a velocità straordinaria.
“Perché non mi hai svegliato prima, sorella degenerata!”
“Ma sta zitta scimmia dei miei stivali…”
“Ma chi ti credi di essere felino mal addestrato…”
“Muovi quelle zampacce che se no facciamo tardi per l’ennesima
volta, e questa volta la prof non c’è lo perdonerà…”
“Ma sta zitta va, che tu hai una che non se ne accorge nemmeno
se manchi o no, mentre il mio é un vero dito al cullo…”
La ragazza si girò verso il ragazzo facendogli una boccaccia
e finì tra le braccia del ragazzo più popolare della scuola.
Non fece nemmeno in tempo a sorprendersi che prese la forma dei un’animale
dell’oroscopo cinese. Hanamichi d’altra parte guardava con
orrore la sorella trasformarsi, e senza dire una parola prese al volo
l’uniforme caduta per terra, prendendo la mano di Rukawa per trascinarlo
dietro di se, seguito dalla tigrotta molto arrabbiata. Questa volta
Kaede cambiò espressione, anche se continuò rimanere senza
parole e per lo shock subito si lasciò portare nello sgabuzzino
abbandonato della scuola.
”Cavolo Saya, non puoi stare più attenta…”
“Lo dici a me… é colpa sua…”
Disse la tigre alzando la zampa indicando il povero Rukawa. Kaede in
tutto questo non riusciva a capire cosa fosse successo. Stava camminando
verso la scuola, visto che la sua bici era rotta, poi si era visto arrivare
addosso la sorella tutta pepe di Sakuragi e trasformarsi in un bellissimo
esemplare di tigre. Guardava i due litigare e poi la tigrotta prese
le proprie sembianze, facendo si che Hanamichi saltasse davanti a Rukawa
per fare in modo che non vedesse Sayaka nuda, ma senza accorgersene
le loro bocce si erano unite in un bacio a fior di labbra. I due sentirono
come un’energia elettrica oltrepassare i loro corpi e il loro
spirito. Hanamichi si stacco tutto rosso in viso:
“Io non volevo… io…”
“Si bravo ora chiedigli pure scusa… Hana-chan, ti rendi
conto che ha scoperto il mio segreto, e tu lo vai a baciare?”
Rukawa si alzò come per andarsene, quando sentì una mano
sulla spalla:
”Hey, non crederai che puoi andartene così?”
Il moretto si girò e incontrò gli occhi nocciola della
ragazza di fronte a lui. Sayaka sorrise dolcemente:
“Rukawa Kaede, rookie numero uno della prefettura,detto anche
la volpe, hai avuto la sfortuna di imbatterti nella famiglia dei Sohma…”
Il moro la guardava perplesso mentre Hanamichi stava ancora in disparte,
cercando di capire perché il bacio, se si poteva chiamare cosi,
l’aveva scosso in quel modo. Kaede osservava la ragazza dai capelli
rossi aspettando che questa continuasse:
“Non credo sia il momento che ti spieghi la storia, senti ti andrebbe
di venire a cena sta sera?”
Il moro sapeva che non poteva certo dire di no, visto che lo sguardo
della Sakuragi era abbastanza convincente, e non poteva nemmeno immaginare
cosa gli poteva fare nella sua forma animale. Annuì leggermente,
mentre la rossa continuava:
“Senti sai dove viviamo?”
“Si…”
“Allora ti aspettiamo per le sette di stasera…”
“Hn…”
“Lo prendo per un si…”
Poi prese per mano Hanamichi trascinandolo dietro di se, girandosi un’altra
volta verso il moro:
“Sii puntuale, ci conto…”
Rukawa li vide scomparire dietro l’angolo e poi sospirò
pensando: ‘è stato sicuramente solo un sogno, Sakuragi
non si è trasformata in una tigre…’
Si diede un schiaffo mentalmente, quando gli venne il ricordo del bacio
leggero e casto, che si erano scambiati lui e Hanamichi pochi attimi
prima. ‘Sto impazzendo, prima la sorella di quel do’aho
si trasforma in una tigre e poi mi bacia, senza nemmeno chiedere il
permesso, aspetta non l’ha fatto apposta, è successo e
basta. Vado a dormire, non mi va di andare alle lezioni dopo questo…’
Cosi la nostra prode volpe si diresse verso il tetto per farsi il suo
sonnellino. Mentre Kaede si faceva problemi, più per il bacio
che per la questione di Saya che si trasforma in una tigre, allo stesso
tempo Hanamichi era davanti alla porta della classe con dei secchioni
come punizione. ‘Rukawa… ecco che ricomincio, ma perché
devo pensare a quella volpe malefica proprio adesso? Forse perché
l’ho baciato… ma quello non era un bacio vero, le nostre
labbra si sono sfiorate… vabbè quando le labbra si sfiorano…
si chiama bacio… o cazzo ho baciato Kaede… Kaede? Bravo
Hanamichi adesso lo chiami pure per nome, ma che ti prende… era
il mio primo bacio… E IO L’HO SPRECATO PER QUEL QUEL VOLPACCIO…
dai, perché scaldarsi cosi, infondo era piacevole, sì
molto piacevole, e poi quell’elettricità che è passata
per il mio corpo toccando anche il mio spirito… cosa penserà
quando scoprirà che anch’io mi trasformo… Saya questa
volta ha fatto proprio un casino,… quando lo verrà a scoprire
il capo famiglia saremo nei guai. Aspetta… ma qualche mese fa
è successa la stessa cosa a Shigure… uhm, forse non saremo
così nei guai, infondo anche Saya sa come deve trattare con Akito,
e poi tutto questo casino l’ha combinato lei, io non devo andarci
di mezzo, si ma se decideranno di cancellare la memoria a Kaede? Ecco
cela, ancora chiamarlo per nome, che cavolo mi prende, per un solo inutile
bacio…’
“Hana sei tra noi?”
Sayaka lo stava osservando già da un bel pezzo e si stava studiando
le espressioni che cambiavano in un modo assurdamente veloce. Sakuragi
scosse la testa e poi i suoi occhi nocciola incontrarono quelli della
sorella:
“Si, stavo solo pensando…”
“A quello che è successo prima?”
Il fratello maggiore annuì e poi Sayaka fece un sorriso rassicurante:
“Non ti preoccupare ci penso io… stasera spiegheremo come
stanno le cose a Rukawa, e poi avvertirò personalmente Aki-chan…”
Hanamichi scosse la testa sorridendo:
“Credo che tu sia l’unica che ha la faccia tosta di chiamare
il capo famiglia con quel sopranome…”
“Bhe, sono anche l’unica che quando ha cercato di picchiarmi,
gliele ha restituite di santa ragione…”
“Questo è vero… ci è venuto un colpo vedendo
quella scena…”
“Io mica mi faccio mettere le mani addosso, capo famiglia o non
capo famiglia io mi difendo…”
“Te sei tutta pazza… scusa… che ci fai qui?”
“La lezione è finita…”
“Oh…”
Gli allenamenti
ormai erano iniziati da un bel pezzo, e per la prima volta nella sua
vita il grande Rukawa non riusciva a concentrarsi per giocare, il suo
sguardo di nascosto seguiva ogni mossa del rosso, contemplandolo, e
la sua mente analizzava ancora le informazioni già dategli. La
domanda più ricorrente nella sua testa era ‘Se anche Hanamichi
si trasformava in animale… che animale poteva essere? Una scimmia
rossa?’ Doveva trattenersi per non sorridere, e poi si accorse
degli occhi nocciola che lo scrutavano. I loro sguardi si incrociarono
e come se il mondo sparisse intorno a loro, la palla da basket gli scivolò
dalle mani. Ayako si avvicinò al loro asso:
“Scusa Rukawa stai bene?”
Il moretto guardo la manager e poi annuì lentamente.
“Ah bene allora, torna ad allenarti e se non ti senti bene va
a riposare…”
La ragazza dai capelli neri sorrise e tornò al suo posto per
controllare che tutti si dessero da fare, mentre Kaede rialzava lo sguardo
per cercare Hanamichi, che ormai aveva distolto lo sguardo e cercava
di fare dei tiri liberi. Prese la palla che gli era scivolata pochi
attimi prima e si rialzò per poi tirare, quando sentì
un respiro caldo vicino all’orecchio:
“Ti chiedi che animale possa essere io?”
Rukawa rimase immobile aspettando che Sakuragi continuasse:
“Sai c’è un fondo di verità quando mi chiamano
scimmia, e io in realtà non mi vergogno, solo che,… cara
volpe non posso andarlo ad urlare a tutto il mondo,…, ricordati
è un segreto.”
“Capisco…”
Il rosso annuì sorridendo con una luce strana negli occhi:
“Visto che finiamo gli allenamenti alle sei, potremo andare insieme
a casa mia, se no quella chi la sente…”
Si allontanò con la stessa grazia di un animale che seguiva la
propria preda. Kaede non era mai stato così nervoso come in quel
momento. Si girò seguendo le mosse di Hanamichi e poi sospirò
rigirandosi verso il canestro, tirando la palla, mandandola dentro.
La gente iniziava ad andarsene ed infine a rimanere a pulire la palestra
rimasero solo Rukawa e Sakuragi. C’era un silenzio mortale, ma
piacevole. Kaede si fermò e guardò il compagno di squadra:
“Senti…”
Sakuragi alzò lo sguardo e aspettò, era strano che Rukawa
parlasse di sua spontanea volontà. Il moretto gli si avvicinò
di più e poi chiese sotto voce:
“Significa che se io ti abbraccio, tu ti trasformi in una scimmia
rossa?”
Hanamichi lo guardò con occhi sgranati e poi si mise a ridere
cercando di spiegargli la situazione:
“Allora, eh eh, se tu fossi una ragazza sì… ma visto
che sei un maschio no. Noi Sohma ci trasformiamo quando ci abbracciano
quelli del sesso opposto e che non sono della nostra famiglia…
Saya ti è caduta praticamente tra le braccia, è per questo
che si è trasformata. Comunque ti spiegheremo le cose, oggi a
cena…”
Il moro annui.
“Devi avvertire i tuoi… che stasera mangi da noi…”
Kaede continuo il suo lavoro:
“Non serve mia madre è morta quando ero ancora in fasce,
mentre mio padre non si ricorda nemmeno che esisto…”
“Mi dispiace…”
Ricadde il silenzio mentre Hanamichi si perse nei suoi pensieri: ‘Cosa
voleva dire se mi abbraccia? Che gli è preso cosi ad un tratto,
o cavolo… se adesso lo guardo sembra così solo… ma
che me ne frega a me poi,… in fondo è solo, dovrei provare
a essergli amico…, non accetterà mai… lasciamo stare
va, che mi verrà il mal di testa a pensare troppo.’
Saya stava in cucina
a preparare la cenetta succulente, quando sentì la porta aprirsi:
“Siamo arrivati, Saya-chan spero che sia pronto, sono affamato
come un lupo…”
“Al massimo come una scimmia…”
“Teme Saya…”
Saya si girò e sorrise ai due.
“Preparate la tavola, che ho quasi finito, e voi due dopo gli
allenamenti sicuramente starete morendo di fame.”
La cucina era grandissima e Kaede stava ancora sotto shock per aver
visto in che casa gigantesca e antica vivevano i due. Hanamichi sorrise
e iniziò a preparare la tavola:
“Questa casa è in possesso dei Sohma da generazioni…”
Sayaka passò le bacchette a Kaede e gli fecce un occhialino:
“Entrambi parlate dei Sohma… in che senso?”
“Ah io e Hana, abbiamo il cognome del padre, ma la nostra madre
è della antica famiglia dei Sohma… vedi… nella famiglia
Sohma siamo in dodici a trasformarsi nei animali dell’oroscopo
cinese, io come hai visto divento una tigre, mentre quello li si trasforma
in una scimmia…”
“Hey non chiamarmi quello li… sono pur sempre il maggiore
io…”
La rossa ignorò il fratello e sorrise di nuovo a Kaede:
“Siediti, adesso porto la roba…”
I due ragazzi si sedettero uno di fronte al altro:
“Tigra è la migliore cuoca che esista…”
“Tigra?”
“Si la chiamiamo così…”
“hn…”
In quel momento entrò anche la ragazza portando un vassoio pieno
di cibi prelibati, che fecero venire l’acquolina in bocca ad entrambi
i ragazzi. Posò tutto di fronte a loro:
“Buon appetito…”
Iniziarono a mangiare in silenzio e poi Sayaka iniziò la sua
lezione:
“Vedi Rukawa, è da generazioni che la nostra famiglia ha
questa maledizione di trasformarsi… e come ho già detto
ogni animale dell’oroscopo ha il suo appartenete nei Sohma.”
“Pure il drago?”
Qui s’intromise Hanamichi…
“Se quello lo puoi chiamare drago…”
“Sta zitto, Hato-kun si trasforma in un cavalluccio marino…
ed è molto carino…”
“Vabbè se lo dici tu è tutta un altra cosa…”
“Cosa vuoi insinuare?”
“Niente niente… solo…”
Ed in quel momento suonò il campanello:
“Chi potrebbe essere?”
“E che ne so… Hana fermo, vado io tu continua a mangiare…”
La rossa si alzò e corse ad aprire la porta. Davanti a lei c’erano
quattro persone, tre di esse le conosceva più che bene, e riuscì
ad alzare solo un sopraciglio, quando si trovo le braccia dell’uomo
più anziano intorno alla vita:
”Saya-chan quanto tempo…”
“Gure-kun, che bello vederti…”
Si diedero un bacio sulla guancia, e poi la ragazza guardò gli
altri:
“Su entrate…”
I quattro la seguirono nella sala da pranzo dove succedette di tutto,
un fin di mondo. E solo per un saluto. L’uomo cercò di
salutare Hanamichi, che si era alzato, facendo sì che Sayaka
cadesse in braccio a Rukawa, mentre senza volerlo spinse gli altri due
tra le braccia della ragazza che li accompagnava. Una tigre, un gatto
e un topo guardavano malissimo il ragazzo dai capelli rossi e poi Saya-tigre
si girò verso i nuovi arrivati:
“Vi presento Rukawa Kaede, compagno di squadra di basket di Hanamichi…”
Poi si girò verso il moretto che li guardava con occhi sgranati:
“Questi sono miei cugini, Shigure il cane, Kyo il gatto e Yuki
il topo…”
Shigure sorrise annuì indicando la ragazza:
“Questa invece e Tohru Honda…”
“Piacere…”
POOF e tutto, bhe quasi tutto tornò alla normalità. Saya
corse via come un ossessionata, mentre Hanamichi rideva, e Tohru che
si mise la mani davanti gli occhi per non guardare i due amici nudi.
Il ragazzo dai capelli argentati prese la sua roba e quella dell’amico
trascinando Kyo con lui in un’altra stanza. Seduti al tavolo rimasero
in quattro: Hanamichi, Kaede, Shigure e Thoru.
Rukawa guardava i due nuovi arrivati perplesso, la ragazza era tutta
rossa in viso e Shigure sorrideva come se niente fosse successo.
“Allora Shigure, come mai qui?”
“Caro Hana-kun, vedi Yuki e Kyo hanno fatto un guaio, e visto
che tu e Saya avete la casa più grande oltre ad Akito, abbiamo
pensato di chiedere ospitalità a voi…”
“… cosi possano distruggere anche la nostra casa?”
“Nah non credo, Tigra sa come tenerli buoni… ha avuto sempre
quei suoi modi affascinanti sia con loro due che con il capo famiglia.”
“Sarà come dici tu…”
Poi si girò verso l’amico:
“Rukawa tutto bene?”
”Si, sto bene… solo un po’ come dire… scosso?”
A questo punto la ragazzina dai capelli castani sorrise dolcemente:
“L’hai scoperto oggi?”
Il moretto si girò verso di lei annuendo:
“Non ti preoccupare ti abituerai,… sono fuori dal comune,
ma estremamente simpatici…”
Sorrise come per dargli rassicurazione.
”Sai Tohru… posso chiamarti Tohru?”
La ragazza si girò verso il rossino:
“Certo che puoi chiamarmi Thoru…”
“Sei una ragazza molto gentile, devo dire che Kyo questa volta
aveva ragione…”
Thoru arrossi guardando il tavolo, quando i tre pazzi entrarono. Yuki
come sempre se ne stava zitto e si sedette vicino a Hanamichi mentre
Kyo e Saya continuavano a litigare:
“Mia la colpa? Stai scherzando spero cuginetto!”
“Io non scherzo stupida…”
“Senti ciccio, io riesco a mettere nel sacco te e Yuki assieme
quando voglio, siete solo un topo e un gatto…!”
”Modera le parole Saya…”
“Adesso ti intrometti anche tu Yuki…”
“Su calma Saya-chan, visto che per un periodo dovremo abitare
insieme, non mi sembra il caso…”
Saya guardo Shigure:
“Gure-kun, cosa vuoi dire con questo…”
“Che si trasferiscono da noi per un po’…”
La rossa si girò verso i due:
“Yuki, Kyo,… allora mettiamola così, voi state in
casa mia, e se trovo solo un graffio su qualche parete, e voi avete
fatto a botte… mi arrabbio… capito?”
”Uffa cugi, sempre la solita…”
“Senti Kyo-chan, se tu non riesci a frenare i tuoi bollenti spiriti,
non e colpa mia…”
Poi si girò verso la ragazza:
“Sarà un piacere per me averti a casa mia, spero tanto
che ti divertirai…”
Tohru sorrise dolcemente annuendo a quella rossa tutto pepe, che riusciva
a tenere a bada i suoi due amici. Hanamichi osservava Rukawa e poi si
sporse sussurrandogli al orecchio:
“Dormi da noi? Infondo che male c’è?”
Il moro pensò per un attimo e annui, mentre il rosso sorrise
per poi girarsi verso la propria sorella:
“Pure Rukawa rimane…”
“Oh,…allora se non vi da fastidio, sta notte dormiremo cosi:
Rukawa in camera con Hanamichi, Kyo e Yuki e Shigure assieme e Tohru
con me… da domani vi darò altre stanze… anzi, Tu
Gure-kun domani vai al lavoro… o no?”
”Bhe sì io lavoro…”
”Allora è meglio che per te la stanza la preparo…”
“Grazie Saya-chan…”
La rossa si avviò verso le stanze quando la raggiunse l’altra
ragazza:
”Senti Sayaka, posso aiutarti?”
”Oh, grazie, miao…”
Le due si sorrisero e si misero a preparare tutto per la notte. Yuki
stava mangiando il riso, mentre Kyo parlava con Hanamichi:
“Ma quella si fa sempre più insopportabile…”
“Non sai nemmeno quanto, oggi è finita tra le braccia di
Rukawa…”
Shigure che aveva osservato per un po’ Kaede, adesso gli disse:
”Deve essere stato uno shock per te…”
Il ragazzo non disse niente, ma solo annui.
”Capisco sei ancora sotto shock…”
”Ma che dici Shigure, kitsune è sempre stato così
silenzio e di ghiaccio, una vera volpe polare…”
“Sempre divertente, e così dai nomi di animali anche a
quelli che non sono dei Sohma?”
Qui invece si intromise anche Kaede:
”Ha creato uno zoo, tra le squadre di Kanagawa…”
”Se ti riferisci al porcospino, è logico che lo chiamo
così, per come porta i capelli…”
”Guarda che anche Hasegawa, ha una pettinatura del genere…
e poi abbiamo anche Fuku-verme, Nobu-scimmia…”
”Oh, deve assomigliarti molto se gli hai dato il nomignolo scimmia.”
”Certo è un esaltato come il do’aho…”
“TEME KITSUNE, SMETTILA DI CHIAMARMI COSI!”
I tre del clan Sohma si misero a ridere vedendoli litigare, poi Shigure
li guardò con calma… ‘Ci sarà da lavorare’
pensò Shigure sorridendo in modo Sendohesco.
-----------*owari 1*-----------------
Saya: ecco qua
Kyo: Miao che è sta robaccia
Hana: scimmia? MI FAI DIVENTARE SCIMMIA?
Saya: dai che sei carino
Ru: io sono troppo ooc
Saya: scusa tu scopri che la tua nemesi e sua sorella si trasformano
in animali dell’oroscopo cinese e rimani normale?
Ru: bhe… no…
Saya: appunto
Toh: Su non litigate
Saya: uh, ok
Gure: hn, la mia parte è troppo piccola
Yuki: io l’unica cosa che ho fatto è rimanere nudo e dire
due parole…
Saya:… ingrati *girandosi verso i lettori* Allora se vi piace
continuo se no la butto =3 miao
Kyo: i gatti fanno miao, cioè io, mentre le tigri fanno groar…
Saya: Whatever
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