Friends again

di Hymeko

”Che state combinando?”
Kaiba e Seth sussultarono, si girarono di scatto e si appiccicarono l’uno al fianco dell’altro per nascondere lo schermo del computer sulla scrivania. In lontananza un grosso albero di Natale acceso era l’unico chiarore che illuminava la stanza, con le piccole lucine che scintillavano fra i festoni d’argento.
Il Faraone era appoggiato contro lo stipite della porta, addosso solo una camicia di Kaiba, che bastava a coprirlo. Non aveva freddo, grazie al perfetto sistema di riscaldamento della villa, quindi poteva tranquillamente andarsene in giro seminudo.
”Ehm…”
Seth guardò Kaiba, Kaiba guardò Seth. Negli occhi di entrambi regnava un sentimento misto fra l’imbarazzo e la paura. Li aveva beccati…come potevano uscirne?
”Allora?”
I due si strinsero ancora di più, in cerca di conforto. Cosa potevano fare? Se avesse saputo quello che stavano combinando, li avrebbe arrostiti?
”È meglio che iniziate a parlare”
Seth deglutì, mentre sentiva la mano di Kaiba che smanettava sulla tastiera del pc per nascondere le prove.
’Devo guadagnare tempo’
”Mio sire, credevamo che steste riposando”
Era una leggera allusione alla loro attività conclusasi un paio d’ore prima, ma il Faraone strinse gli occhi, costringendo Seth a balbettare.
”Kaiba mi stava solo mostrando dei suoi progetti futuri per Magic and Wiz…”
”Ah sì? Allora posso vederli anch’io?”
Kaiba intervenne:
”Li ho chiusi, il pc si sta spegnendo…è tardi e volevamo tornare a letto. Da te”
Intravedendo lo schermo nero, Seth si staccò e si inginocchiò di fronte al Faraone:
”Mio sire, vi assicuro che le nostre azioni sono assolutamente lecite”
La sua vita futura gli aveva raccontato dei contenuti che si potevano trovare in rete, e non voleva che gli passasse per la testa chissà quale idea…
”Di questo sono certo, anche se il vostro desiderio di tornare a letto è stato un po’ troppo tempestivo…arrivo io e vi viene sonno?”
”Il vedervi ha scatenato in noi la voglia di starvi accanto, mio unico sire”
e, presa la sua mano, la baciò.
Ma l’altro inarcò un sopracciglio:
”Questa era un po’ esagerata, Seth. E mi fa sospettare ancora di più. Se non era nulla di male, perché vi siete affrettati a coprire lo schermo?”
Kaiba si avvicinò a lui, iniziando a slacciargli i bottoni della camicia:
”Perché non volevamo che ti facessi male agli occhi…lo schermo avrebbe potuto ferire i tuoi begli occhi appena svegli”
”E i vostri di occhi, che non hanno riposato? Insomma, cosa state facendo?”
La pelle svelata dalle dita di Kaiba veniva subito accarezzata da Seth…le sue dita scorrevano veloci, mentre sempre più bottoni erano aperti…
”Mio sire…”
”Yugi…”
”…ve lo scordate!!! Non ho idea di cosa stiate facendo ma non mi distrarrete semplicemente mettendomi le mani addosso!!!”
e se tornò in camera, chiudendo i bottoni. Quei due lo facevano impazzire, testardi, maligni e doppiogiochisti come pochi…ma ugualmente sorrise fra sé. Se fino a qualche tempo prima avrebbe avuto una marea di dubbi su quello che i due stavano guardando, ora la sua mente era limpida e sicura. Non avrebbe più dubitato né di loro, né di se stesso. Seth e Kaiba lo amavano…loro lo amavano.
”Mi amano”
sussurrò, sentendoli arrivare mentre si infilava sotto le coperte. Chiuse gli occhi…qualsiasi cosa avessero in mente, la facevano per lui, ne era certo. E lui avrebbe avuto fiducia, quando sarebbe venuto il momento, avrebbe saputo la verità.
Finse di dormire mentre si introducevano piano nel letto, Seth a sinistra e Kaiba a destra. Nel buio strofinarono il viso contro il suo collo, e lui non poté che sorridere, mentre le mani si affrettavano a slacciargli ancora i bottoni.
’Mi desiderano’
Lo volevano…Seth voleva il Faraone, Kaiba voleva Yami Yugi…loro volevano lui. Sesso, amore, o magari il nulla…quello che ci sarebbe stato quella notte neppure lui lo sapeva.
’Forse potrei negarmi’
pensò, scrollandosi di dosso quattro mani troppo audaci.
”Yugi…”
Kaiba alitò nel suo orecchio, mentre Seth gli baciava un capezzolo nascosto dalla camicia.
”Hn?”
”…ti prego”
”Sire…”
Se anche Seth lo pregava di farlo con loro, quello che stavano nascondendo doveva essere qualcosa di grosso…di solito era Kaiba che usava le parole.
”Mi dite quello che stavate facendo?”
Li sentì irrigidirsi…e il Faraone decise di resistere ancora, nonostante i sessi induriti che premevano contro le sue cosce.
”Noi…”
”Non osate dirmi che erano progetti, o che stavate guardando un porno”
”…stavamo…pensando al futuro”
”Spiegati”
Si girò verso Kaiba, lasciando che Seth gli baciasse il collo e si strofinasse contro la sua apertura. Non sarebbe mai entrato senza il suo consenso, lo sapeva, per questo si era girato, lasciandolo così, sulla soglia senza concedergli altro…
”Ehm…non potremmo rimandare?”
”Sire…”
Seth piagnucolò contro il suo orecchio, premendo leggermente per iniziare ad aprirlo…lo voleva, aveva il sangue in fiamme…
”No. O parlate o nulla”
Poteva permetterselo, quei due non avrebbero mai desiderato nessun altro…li avrebbe tenuti in ostaggio col suo corpo finché non avessero parlato.
Sia Kaiba che Seth si alzarono su un fianco, guardandosi nel buio. Poi, senza dire nulla, si allontanarono da lui, dandogli le spalle.
’Questa poi…’
Non avrebbe mai immaginato che, pur di mantenere il loro segreto, sarebbero giunti a rinunciare al sesso con lui, data soprattutto la qualità del sesso stesso…era quasi una delusione.
’Credevo di avere più ascendente su di loro…proviamo in un altro modo allora!’
”Ne siete…sicuri?”
sussurrò con la voce più suadente di cui era capace, facendo chiaramente volare fuori dal letto la camicia. Ma l’unica risposta che ottenne fu un mugugno di Seth.
’Deve proprio essere un gran segreto’
pensò sbadigliando. A quanto pareva, quella notte avrebbe dormito senza problemi.

Tre settimane dopo.
”Allora?”
Il Faraone inarcò un sopracciglio, scrutando Seth.
”Vi prego di salire, mio sire”
Era la notte dell’ultimo dell’anno, la sera dedicata al futuro. Seth era seduto a cavalcioni della moto di Kaiba, il mezzo argentato su cui tanto tempo prima era salito per andare a cena.
’Ma non era ancora il mio ragazzo, quella volta’
La neve iniziava appena a scendere, portata da un vento freddo.
”Perché?”
”Per andare a cena”
L’altro esitò ancora:
”Dov’è Kaiba?”
Non che non avesse fiducia nelle abilità di centauro di Seth, però l’assenza dell’altro lo faceva leggermente preoccupare.
”A tenere i posti”
”Tenere i posti?”
Ma stavano andando in un fast food? Kaiba non gli sembrava il tipo…
”Già…è il ristorante più esclusivo del mondo”
”Hn?”
La Sfera, possibile?
’Ma non c’è bisogno di tenere i posti, lì’
”Vi prego di salire, mio sire”
Il Faraone sospirò, poi annuì, prendendo il casco:
”Spero per voi che sappiate quello che state facendo”
Seth sorrise, e avviò la moto.
Dopo meno di mezz’ora, erano nel parcheggio sotterrano della Sfera. Il Faraone ricordava bene tutte le precauzioni che venivano prese per la salvaguardia della privacy dei clienti, e sebbene la prima volta le avesse ammirate, quella sera gli sembravano obsolete. Non aveva nulla in contrario a farsi vedere con Seth e con Kaiba…anzi…se qualcuno li avesse visti, sarebbe stato un eccellente passo avanti.
”Dov’è Mokuba?”
chiese, giusto per fare conversazione…se Kaiba e Seth erano lì con lui, il ragazzino sarebbe rimasto solo.
’Chissà cosa si sarà inventato Kaiba…’
”Con Kaiba”
”Hn?”
Sarebbe stata una castissima cena a quattro? Con un ragazzino? Il Faraone sospirò. In effetti non poteva certo sperare che Kaiba piegasse anche quella festa ai loro desideri.
’Anche se avrei voluto fare l’amore davanti al mare illuminato dai fuchi artificiali’
Sarebbe stato per la volta successiva, ne era certo…un giorno ci sarebbe riuscito!
DING
”Eccoci, mio sire”
”Hn”
Entrarono nello spazio riservato ai clienti, davanti alle porte che davano sul bancone di fronte alla vetrata. Come prevedibile non c’era nessuno…Seth lo condusse fino a una porta, anonima come tutte le altre.
”Siamo arrivati”
Ma prima che il Faraone potesse dire nulla, il Priest lo afferrò per un braccio e lo tirò a sé, spingendolo poi contro la porta e baciandolo con foga.
”Hhhmmm!!!”
Seth si staccò e i due si fissarono, le labbra arrossate e gli occhi scintillanti.
”Non qui”
sussurrò il Faraone, ma l’altro scosse il capo:
”Ne ho bisogno”
e appoggiò di nuovo le labbra sulle sue, in un bacio più tenero, mentre le braccia del Faraone scivolavano attorno al suo collo.
Qualcuno tossì alle loro spalle, ed entrambi sussultarono. Kaiba li stava squadrando, un sopracciglio inarcato e uno sguardo scocciato negli occhi:
”Seth, non puoi resistere qualche ora? Tanto domani mattina ve ne tornerete di là, e potrai spupazzartelo come vorrai. L’unico a doversi lamentare qua sono io!”
”Non mi spupazza!”
protestò il Faraone, mentre l’altro scuoteva il capo:
”Volevo solo baciarlo”
Kaiba sbuffò, e prese il suo ragazzo per un polso, mentre Seth sospirava tristemente. Poi lo stesso Priest aprì la porta, e Kaiba vi spinse dentro il Faraone senza un briciolo di gentilezza. Ma, prima che questi potesse protestare, la porta si chiuse di scatto, bloccandosi.
”Ma…”
”Allora era a questo che mirava!”
Il Faraone sussultò, girandosi di scatto. All’interno c’era già una persona…c’era Yugi Muto.
”Partner…”
L’altro scosse la testa, scese dalla poltroncina e tentò di aprire la porta. Inutilmente.
”Partner”
Yugi non lo degnò di uno sguardo, ma a interrompere quell’imbarazzo ci pensarono due cellulari che squillarono.
Li tirarono fuori assieme, e lessero il messaggio:
Finché non fate pace non uscite di lì, a costo di sequestrare questo posto
”Maledetti…”
Stringendo il telefonino, il Faraone li maledisse. Quei due avevano architettato tutto per farlo stare lì con Yugi…lui, che non aveva idea di cosa fare, era chiuso assieme all’amico più caro, che però si era sentito tradito…la situazione, già complicata di suo, era peggiorata dalla sua voglia di stare con loro, per l’ultimo dell’anno…
”Quei due ceffi…”
Lui sarebbe sparito la mattina successiva, però quei due dovevano essere certi che avrebbero fatto pace prima di quel momento. A quanto pareva, dovevano contare molto sulla loro fissazione per l’amicizia…
”…maledetti”
mugugnò, sedendosi su una poltroncina e iniziando a sfogliare distrattamente il menù elettronico. Gliel’avrebbe fatta pagare, o come gliel’avrebbe fatta pagare…anche se avevano agito per il suo bene, quella situazione era troppo difficile da gestire.
’Partner…’
pensò, mentre il suo vecchio compagno di mille battaglie non accennava a volersi sedere vicino a lui. Era evidente che la rabbia che provava non era ancora svanita, e che quello che considerava un tradimento marchiava ancora il suo animo.
’Cosa devo fare?’
Quei due erano stati chiari…dovevano riunirsi, tornare a essere amici.
’Seth…Kaiba…’
In fondo al cuore era contento che avessero preso quell’iniziativa, anche lui desiderava riappacificarsi con Yugi. Solo che non aveva idea di come iniziare…
’Devo almeno cominciare una conversazione…’
pensò, stringendo i pugni. Il coraggio che aveva dimostrato lungo la sua esistenza doveva tirarlo fuori anche in quel momento!
”…almeno siediti”
sussurrò, mentre i piatti coperti continuavano a scorrere di fronte a lui. La neve si stampava contro il vetro, mentre la Tokyo Bay scintillava di festa.
”Hn”
Yugi fissò la schiena del Faraone, poi annuì. Era sciocco rimanere in piedi. Sedersi e mangiare non significava dargliela vinta, né averlo perdonato.
”Grazie”
L’altro non rispose nulla, e il Faraone sospirò.
’Non devo rassegnarmi, non devo farlo! Devo costruire un altro pezzo di ponte verso di lui’
Anche se era molto più facile a dirsi che a farsi…ma non aveva altra scelta che perseverare.
”Partner…ti assicuro che hanno colto di sorpresa anche me. Non…non sapevo nulla di…questo”
terminò, senza avere nemmeno il coraggio di guardare il suo riflesso.
Silenzio.
”Io…farò una ramanzina a quei due, stanne certo”
Forse così si sarebbe addolcito un po’…ma Yugi spense quella sua speranza:
”Non te la prendere con Kaiba-kun e con Mokuba-kun. Scommetto che loro voglio sono il nostro- o meglio, tuo- bene”
Deglutendo, il Faraone avvampò. Non lo sapeva, non aveva avuto modo di dirglielo. Yugi non sapeva di Seth…
’Glielo devo dire?’
Sarebbe stato un punto per fare conversazione, se fosse riuscito ad interessarlo almeno un po’…
”Ehm…non intendevo Kaiba e Mokuba. Non credo che Mokuba c’entri. Io parlavo di Kaiba e…”
Strinse i denti, poi si rilassò. Non c’era proprio nulla da nascondere, né da essere nervoso.
”…e Seth”
”Seth?”
”…il Priest Seth”
Ci era riuscito…aveva catturato l’attenzione di Yugi, anche se non nel modo in cui avrebbe desiderato.
”Ma Seth appartiene al passato!”
sbraitò iroso, ma l’altro scosse il capo:
”Anche io appartengo al passato. Ma, come a me, a Seth è stata concessa la grazia di poter venire qui, come ricompensa per tutta la dedizione dimostratami”
Yugi inarcò un sopracciglio:
”Dedizione? A te, dopo tutto quello che gli hai fatto?”
C’era molta incredulità nelle sue parole, e poca era spontanea. Il Faraone sospirò, guadandolo per la prima volta, gli occhi limpidi che non recavano traccia né di esitazioni, né di pentimenti:
”Il passato è passato…lo abbiamo superato. Seth mi ama, Kaiba mi ama, io amo Seth e Kaiba”
All’improvviso Yugi afferrò un cocktail e lo buttò giù tutto d’un colpo, pulendosi la bocca sulla manica della solita divisa:
”Quindi te la fai con due ragazzi assieme?”
Il Faraone sgranò gli occhi, scioccato. Poi li strinse…nemmeno a lui avrebbe consentito un commento simile:
”Non te lo permetto…non ti permetterò mai di schernire i sentimenti che ci legano!”
Yugi lo fissò un attimo, poi annuì:
”Su questo hai ragione…se a loro ve bene, non posso essere certo io a criticare. Non li capisco, ma comunque sono fatti loro…se sono contenti, va bene anche a me”
”Hn”
Adesso erano entrambi sul piede di guerra, fronteggiandosi senza paura. Il Faraone aveva i suoi sentimenti da difendere, e Yugi la sua rabbia. Nessuno avrebbe ceduto.
’Forse non faremo pace prima di uscire di qui’
pensò mestamente l’antico sire, sospirando leggermente.
”…allora anche Seth-kun era all’inaugurazione del KCIIP?”
Il Faraone rimase un attimo sorpreso, poi scosse il capo:
”…è una faccenda più complicata”
”…sai, è davvero una fonte di sorpresa per me la loro capacità di perdonarti. Sei sicuro di meritare il loro amore?”
Sapeva bene che quello era uno dei punti deboli di Atem. Si era sempre chiesto cosa ci trovasse Kaiba in lui, soprattutto dopo quello che gli aveva fatto, e aveva fatto a Seth…la loro abilità nel perdonarlo era impressionante.
’Lo amano tanto da perdonargli qualsiasi cosa? Ma è normale un simile sentimento?’
”…fino a qualche tempo fa avrei esitato…ma ora non più. Ne ho passate troppe per dubitare ancora. Io li rendo felici, per questo stanno con me. Perché stare senza di me è infinitamente peggio, è quello che mi hanno detto. Non c’è altro…i nostri sentimenti sono più forti del tempo, degli errori e delle incomprensioni. Nessuno è immune da errori, partner. Io avrò anche sbagliato più di una volta, e Seth e Kaiba hanno fatto lo stesso, ma i nostri cuori sono abbastanza forti e grandi da saper perdonare, reagire e accettare. Non ci siamo mai traditi, e questo lo sappiamo tutti. È uno dei pilastri della nostra relazione”
Gli occhi viola lo fissarono stancamente:
”Sembra una frase da shōjo manga”
”È una frase da persona innamorata. Che sia da manga o no mi interessa davvero poco”
”Dunque hai sostituito l’amicizia con l’amore? E pensare che si dice che gli amici siano più importanti dell’amore, dato che sono gli unici che non ti tradiranno mai…”
”Non ho smesso di essere tuo amico, né ti ho messo in secondo piano rispetto a loro”
Yugi strinse gli occhi:
”Quindi…”
”Non sono venuto da te perch…”
”Lo so perché, me l’hai già detto. E questo sono riuscito a capirlo. Tu vuoi che io cammini sulle mie gambe, senza sostenermi a te, senza usarti come stampella. E lo stesso devono fare gli altri”
Una sorta di frustrazione scese sul Faraone:
”Allora perché sei arrabbiato con me?”
Yugi chiuse gli occhi:
”Perché ho rimpianto quello che ho fatto ogni giorno, dalla tua scomparsa. Mi sono maledetto per aver vinto il duello, per aver rovinato la vita di tante persone. Sì, lo so che se avessi perso tu saresti ancora prigioniero del Puzzle, però io…volevo stare ancora con te. Volevo che anche Kaiba-kun potesse stare ancora con te, che Jonouchi-kun e gli altri potessero vederti ancora. Perché così, fra altri tre millenni, noi ci saremmo nuovamente ritrovati…non saresti stato più solo, perché ti avremmo accompagnato lungo il tuo cammino. Non saresti stato solo…e io invece ho reso me, Kaiba-kun e gli altri soli!”
”Partner…”
Lo capiva, il cuore gentile di Yugi era così colmo d’amore per tutti da essere immenso…
”Se mi avessi detto che stavi bene…almeno con un sms…una telefonata, una mail…io avrei superato quel senso di malvagità che mi portavo dentro. Ho sempre pensato di aver rovinato delle vite, invece no…ma tu sei stato zitto! Mi hai messo da parte!”
”Questo non è vero!”
Yugi si asciugò le lacrime, maledicendo l’anima che gli faceva un male terribile…
”Partner, io non posso tornare con te e con gli altri”
”Non mi importa! Lo so che dobbiamo proseguire la nostra vita senza di te, ma dovevi dircelo!”
Ma l’altro scosse la testa:
”Non potevo…non potevo”
Riusciva a malapena a parlarne…
”Perché no? Hai così poca fiducia in noi? Pensavi che avremmo ostacolato la tua storia a tre?”
”No…volevo che tu vivessi superando anche quel dolore. Anche questo avrebbe fatto parte del tuo processo di crescita”
”Non è che invece non ne potevi più di noi?”
Il Faraone chiuse gli occhi. Aveva quasi colto nel segno l'altro motivo del suo silenzio. Forse era giunto il momento di rivelare l’ultima riflessione, quella che aveva profondamente chiusa nel suo cuore, e che riusciva a malapena a vedere in se stesso, celata dalle nebbie dei sentimenti.
”Affatto. Ma risulta innegabile che noi…Kaiba ed io, non parlo di Seth…siamo troppo…diversi da voi. Nel nostro modo di…affrontare la vita e l’amore”
”Eh?”
Ma cosa stava dicendo?
Piegando un po’ le spalle, il suo alter ego annuì:
”È una cosa che non ho mai detto a nessuno, ma inconsciamente ci sto pensando da molto, e che devo confessare. Io…noi…Kaiba soprattutto…siamo a livelli diversi. Non dico migliori o peggiori…ma diversi”
”Altro me, è meglio che ti spieghi meglio”
Il Faraone sorrise leggermente, sentendosi chiamare in quella maniera. Anche solo per un attimo, Yugi aveva dimenticato l’arrabbiatura…
”Sconfiggendomi, tu hai decretato un cambiamento nella tua vita, l’inizio della tua indipendenza. E hai trascinato con te tutti i nostri amici. In poche parole…hai compiuto un passo avanti”
”Continua”
Anche se era ancora arrabbiato con lui, Yugi era davvero curioso di sapere anche il resto della scusa che si stava inventanto.
”Io…io devo stare con Kaiba…perché lui ha bisogno di me, al contrario di voi”
”Sì, vi amate tanto tanto, ma adesso continua”
Ma l’altro scrollò la testa:
”Non c’entra solo l’amore, anzi…quello di cui sto parlando è…il cambiamento di un’anima, la sua evoluzione”
”Evoluzione?”
”Sì. Tu sei la mia futura, mentre Kaiba è quella di Seth. Nell’antico Egitto, io amavo Seth, e Seth amava me. Ma sono passati tre millenni, e mentre tu, mia vita futura, hai compiuto due passi avanti, Kaiba…è rimasto legato a quel passato. Non si è voltato, non ha cambiato direzione…sta ancora guardando dove guardava Seth tre millenni fa”
”Ho fatto due passi…avanti?”
Il Faraone bevve un goccio d’acqua:
”Sì. Io amavo un uomo chiamato Seth. Ma tu non solo non ami Kaiba, ma ti sei totalmente allontanato dal mio modo di amare, scegliendo una ragazza. Kaiba, invece, ama unicamente me. Una volta mi ha detto di essere yugisessuale, non omosessuale. Significa che la sua anima non ha intrapreso la strada del cambiamento, come ha fatto la tua. Lui è ancora legato al passato, dopo tremila anni”
”Ne parli come fosse una cosa negativa, ma io non penso che lo sia. Se Kaiba-kun è felice con te, ha tutte le ragioni del mondo per amarti, visto che puoi stare con lui”
”Non dico che sia negativa, ma comunque questo ci lega indissolubilmente. Anche per questo non posso più stare con voi…i nostri cammini ora non posso più incrociarsi, i nostri mondi sono…diversi”
Ma Yugi lo guardò malissimo:
”Non sta in piedi. Nemmeno venirci a salutare, nemmeno questo puoi fare?”
”No, nemmeno questo. Salutarvi…avrebbe significato intrecciare con voi la mia nuova esistenza. Ma non potrebbe più essere come prima. Voi dovete stare senza di me, e io senza di voi. In modo assoluto, totale. Io sono qui solo per Kaiba…perché Kaiba ha bisogno di me, ora. È per lui che è necessario che io esista”
”…le tue mi sembrano belle parole, ma non riescono a sminuire la mia delusione”
”…non ha importanza. Forse non riesco a espirmere chiaramente i miei pensieri, ma non necessito della tua benedizione, né la desidero. Voglio tornare con Kaiba. Voglio stare con lui…hai idea di quello che significhi dovergli dire addio ogni giorno?”
Yugi lo guardò senza pietà:
”Stai con lui più di prima”
”Già…ma sono anche più felice di prima. E lasciarlo è una tortura”
Sospirando, entrambi si chinarono sui loro piatti, mangiando senza sentirne il sapore. Il cibo era buono, sopraffino, qualcosa che Yugi non aveva mai lontanamente assaggiato prima. Ma non riuscivano a gustarlo…non erano giunti a nulla, in fondo.
”…e Seth-kun…cosa mi dici di lui?”
”Kaiba gli piace…sembra incredibile, ma quei due vanno molto d’accordo. Troppo, anzi”
aggiunse, guardandosi intorno. Quella sera li avevano incastrati per bene…
”Ma non si era sigillato i suoi sentimenti per te?”
”Sì…ma il sigillo è saltato la prima volta che mi ha rivisto…è una storia complicata”
”…lascia perdere. Non ho voglia di sentirla…in fondo ora questo non mi riguarda più, no?”
”…no”
Era la fine della loro amicizia?
”…cosa facciamo ora? Non voglio stare qua fino a domani”
”Nemmeno io…ma non ci crederebbero mai, se dicessimo loro che ci siamo riappacificati così in fretta”
Yugi lo guardò male:
”Non starò qui in eterno”
”Hai ragione…ma cosa possiamo fare? So che sei arrabbiato, e ne comprendo il motivo, però non era mia intenzione…interferire ancora nelle vostre vite”
L’altro quasi spezzò le bacchette:
”Tu non sei un’interferenza! Tu sei prezioso per noi…o almeno lo eri. Noi eravamo amici!”
sbraitò, masticando amaramente un pezzo di filetto al sangue.
”E io ho fatto soffrire tanto i miei amici. Ma cosa posso fare? La mia esistenza è legata a Kaiba, solo a lui…”
”Non hai più interesse per noi, è questo che intendi?”
Il Faraone spalancò gli occhi:
”No, assolutamente no! Sono stato felice di rivedervi, e di sapervi in salute! Ma…”
”No, lascia perdere, non voglio sentire ancora le tue spiegazioni. Sono troppo superficiali e vuote, Faraone”
”Yugi…”
Fissarono i primi fuochi scoppiare nei cieli, mentre il nuovo anno li abbracciava. Mentre i rintocchi suonavano la mezzanotte, qualcosa si sciolse nel cuore di Yugi. Quello era il suo migliore amico, la persona che l’aveva reso forte…
”Non voglio litigare con te. Ti devo la vita e la felicità, quindi ti chiedo solo di non dimenticarci”
”Non vi dimenticherò mai! Te lo giuro!”
’Però non posso stare con voi…non voglio farlo’
Nel suo cuore c’era posto solo per i suoi due amati ragazzi…Yugi e gli altri erano solo nella sua mente, in un angolo lontano…
”Però le nostre strade non dovranno più incrociarsi?”
”…il meno possibile”
Yugi stava facendo uno sforzo per uscire di lì, cedendo nonostante la rabbia…o era stanco come non mai, o aveva perso in lui tutta la fiducia.
”Ho capito. I sentimenti che sento sono amarezza e delusione?”
”Partner…”
Ma l’altro schiuse gli occhi:
”Immagino siano anche questi parte del mio processo di crescita. Non avevo mai sperimentato una situazione simile, quindi immagino sia corretto che sia stato tu a insegnarmelo”
Avrebbe voluto usare la parola tradimento, ma sapeva che in quel caso non se la sarebbe più cavata, e aveva troppa stanchezza addosso per desiderare di blaterare ancora.
”Partner…”
Yugi lo guardò:
”Non preoccuparti, il mio cuore ora è sereno. Sei diventato l’amico che era quello più caro, ma che si è perso di vista e di cui non si hanno più notizie”
”Io…”
”Non dire nulla…pensiamo solo a uscire di qui”
”Scusa…ma sono felice”
Quelle parole sfuggirono alle labbra del Faraone come una nota colma di disperazione.
”Felice?”
”Già…sei diventato ancora più forte, dopo questa notte. Ora sei davvero in grado di andare avanti senza di me”
Ma Yugi chiuse gli occhi, parlando per la prima volta senza rancore:
”Mi sento come se tu mi avessi voltato le spalle. E come se io le avessi voltate a te. Noi non siamo più una persona sola. Ora lo vedo chiaramente”
”No, non lo siamo più…è dolorosa, ma è la verità”
”…non c’era un modo migliore per impararla?”
L’altro scrollò il capo:
”Certe lezioni vanno sentite sulla propria pelle. Anche se fanno male”
Arrivarono i vassoi coi dolci, e Yugi si prese dei dolcetti di Capodanno:
”È l’anno nuovo…dovremmo esprimere un desiderio, o qualcosa di simile?”
”Non lo so…non lo so”
Fissarono in silenzio il vetro, senza sapere cosa dire. Quella era la fine, oppure era l’inizio di qualcosa di nuovo?
”Noi…cosa accadrà ora?”
”Non lo so, Yugi, non lo so”
L’altro lo studiò:
”Mi hai chiamato per nome”
Annuendo, il Faraone sospirò:
”Anche io devo smetterla di considerarti il mio partner”
”Altro me, mio alter ego…non potrò più chiamarti così? Siamo giunti a questo punto?”
”…sì”
”………ora siamo due persone distinte. Io vivo senza di te, e tu non hai più bisogno di me per esistere”
”Yugi…”
C’era una luce nei suoi occhi, una luce che scaldò il cuore del Faraone.
”Sì, ora noi siamo due persone. In fondo avevi ragione, noi non abbiamo più bisogno l’uno dell’altro, mentre Kaiba-kun…non può continuare senza di te, giusto?”
”Già”
Stiracchiandosi, Yugi sorrise. Aveva capito, sebbene il Faraone non fosse stato in grado di spiegarglielo a parole. Toccava a lui prendersi quel peso sulle spalle, lasciarlo libero di vivere la sua vita con Kaiba e Seth. Il Faraone lo aveva sempre protetto, mettendo raramente i propri sentimenti in primo piano, limitando il più possibile i suoi incontri con Kaiba.
’Ora devono recuperare tutto il tempo perduto, non deve più farmi da balia’
”Va bene, ricominciamo da capo”
”Eh?”
Si fissarono, mentre Yugi sorrideva amabilmente.
”Sono Yugi Muto, frequento il liceo, amo i giochi e mi piace una ragazza di nome Anzu”
”Yugi…”
L’altro alzò le spalle:
”Visto che siamo due estranei chiusi in un cubicolo, non sarebbe meglio presentarsi?”
Il Faraone annuì lentamente, sentendosi di ghiaccio ma deciso a dargli corda:
”Io sono Atem…ero un Faraone, e vivo qui grazie alla clemenza degli dei. Amo due ragazzi, Seth e Kaiba…e voglio molto bene anche ai miei amici. E vorrei tanto sapere come stanno, anche se non posso più andare da loro”
Yugi sorrise:
”Stanno bene…Anzu ha iniziato a lavorare part-time in una palestra, Jonouchi-kun è da qualche mese con Shizuka-chan, a Honda-kun è tornata la cotta per Miho-chan, e stiamo tutti studiando per l’ammissione all’università”
”Ne sono lieto…”
”E tu…cosa fai coi tuoi ragazzi?”
Un velo di rosso avvolse il Faraone:
”Principalmente…ci amiamo molto. Seth ed io stiamo tentando di far rallentare i ritmi a Kaiba, e Mokuba finge neutralità ma invece fa il tifo per noi”
”…sono curioso. Che rapporto c’è fra Mokuba-kun e Seth-kun?”
”Seth lo adora, e Mokuba vede in lui un altro fratello maggiore, ma che lo vizia un po’ di più”
Yugi ridacchiò:
”Kaiba-kun non sarà contento”
”No…però siamo felici, Yugi. Sono così felice da star male”
”Non dire così…non devi farlo”
”Lo so…ma nel profondo dell’animo io…ti invidio così tanto”
”…Atem…”
Ma l’altro strinse gli occhi e i pugni:
”Tu sei vivo, lo capisci? Tu sei vivo, e se ti mettessi con Anzu potresti stare con lei sempre. Io sono grato agli dei per ciò che mi hanno concesso, ma non avrò mai una vita normale con uno dei ragazzi che amo…non sarà mai una vera esistenza. La nostra è una vita…falsa”
”Ti sbagli…proprio perché tanto inusuale è ancora più vera. È frutto di un miracolo, e dell’amore profondo fra tre persone. Dovresti esserne fiero, non soffrire così”
e posò una mano su uno dei suoi pugni, stringendolo con dolcezza.
”Yugi…mi merito tutto questo?”
Yugi annuì senza esitare:
”Sei umano, Atem. Sei umano in tutto e per tutto. Le tue azioni, giuste o sbagliate che siano, sono guidate dai sentimenti. Sei vivo, Faraone. Non pensarci più…goditi quello che hai, e sii felice"
Lentamente, il ghiaccio nel Faraone si sciolse. Il suo amico, il nuovo amico lo stava incoraggiando. Non lo detestava più, non era più in collera con lui. Erano dei nuovi amici.
”Che ne dici di incontrarli, dopo?”
Yugi annuì…conoscere Seth sarebbe stato interessante.
”Com’è Seth-kun di carattere?”
”Un po’ come Kaiba…ma più calmo”
”Meno sprezzante?”
”Sì…mi è molto devoto”
”Allora sarà divertente…immagino il confronto fra lui e Kaiba-kun”
Ridacchiando, il Faraone annuì:
”Ti piaceranno…”
”Ne sono certo”
Presero un drink e brindarono all’anno nuovo, mentre i fuochi artificiali illuminavano il cielo.

Fine


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