Disclaimer: personaggi e storia di Amy e
Benten il personaggio di John/Jack
è gestito da Benten mentre Flea/Lo sfregiato è di Amy
Freeze! Fire!
di Amy e Benten
Parte: 4/?
Jack si era messo davvero in una bella situazione...Si era lasciato
provocare dal collega, aveva perso le staffe anche se non lo dava troppo a
vedere. Non riusciva davvero a capire come facesse Flea a rimanere ancora
fedele a Doc. E ora con la scusa della "rivincita" era finito in
quella situazione.
Ora era arrivato ad un bivio. continuare o tirarsi indietro e sbattere il
collega fuori casa senza tante storie.
Ovvio...avrebbe continuato, si sarebbe fatto Flea e al diavolo tutto quanto!
Jack con mano abile strappò i vestiti di Flea, mentre l'uomo sotto d lui
faceva almeno apparentemente resistenza, avvicino' le labbra all'orecchio di
Flea sussurrandogli: "Era questo che volevi?
Bene...Divertiti allora.." Fece scorrere le labbra sul collo di Flea
affondandogli poi i denti nella spalla in un morso tutt'altro che scherzoso,
e ficcandogli un ginocchio tra le gambe in modo da limitargli i movimenti.
Le labbra di jack lasciarono la spalla per andare a coprire la bocca dello
sfregiato, prendendone possesso con un bacio violento, e senza esitare oltre
lo penetro' con un'unico e fluido Movimento.
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Flea uccise sul nascere l'urlo che gli pizzicò la gola trasformandolo in un
singulto.
Avrebbe potuto dire l'esatto attimo in cui si era lacerato sotto la spinta
energica e violenta di John.
Il bruciore aveva coperto ogni cosa, persino il piacere che si insinuava nei
muscoli fiaccandoli.
Si sentiva aperto e...distrutto.
Si sforzò di sembrare freddo come sempre, ma la maschera che la sua anima
gli aveva nascosto gli scivolò di mano infrangendosi in terra mentre Jack
scivolava fuori di lui solo per rientrare con una forza bruta, selvaggia,
animale.
Si annullò in quella spinta, come se volesse sparire e quando Jack rotolò
sul pavimento lo avvertì come un corpo estraneo accanto a se, troppo
annullato nel sedare il dolore anche solo per dare un nome a quel corpo
estraneo.
"Sei contento John? O dovrei dire Jack?" riuscì a sibilare dando
fondo alle ultime forze...
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Bene ora si sentiva davvero uno schifo...si risistemo' i vestiti e andò
verso il tavolino del salotto versandosi l'ennesimo bicchiere di whisky. La
bottiglia ormai era quasi vuota, ne verso' un bicchiere e lo porse a Flea,
tendendogli la mano per aiutarlo. Aveva davvero esagerato. Si era lasciato
prendere la mano e si era sfogato sullo sfregiato che dopotutto non aveva
nessuna colpa.
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Flea si alzò lentamente spostandosi in modo da appoggiare la schiena al
muro.
Non voleva la sua pietà. Non ne aveva bisogno.
"Chi sei in realtà?" gli chiese con a voce ferma mentre il Whisky
accendeva un fuoco in quella gola riarsa.
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Si passo una mano tra i lunghi capelli scuri, chiudendo gli occhi e tirando
un respiro profondo, si lascio infine cadere sul divanetto.
"Scusami....non so che mi è preso...." poche parole, la voce
flebile ma decisa, e poi il silenzio era di nuovo sceso nella stanza.
Bevve un'altro sorso, cercando di riordinare le idee, e proseguendo: "
Chi sono io vuoi sapere? E' una lunga storia...e poi mi pare che anche tu
abbia molte cose da chiarire..."
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Flea sorrise "Dopo che mi hai violentato come un animale credo che sia
tuo dovere iniziare a parlare per primo o ammazzarmi. Come preferisci"
In fondo un giorno sarebbe dovuto morire e allora che male c'era nella
morte.
Certo non sarebbe stato onorevole ma quanto avrebbe potuto aiutare Doc in
quella situazione? allora meglio morire subito.
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"D’accordo...parlerò io per primo...."
Fece un respiro profondo e pianto' gli occhi in quelli di Flea.
"Sono solo uno come tanti...vengo da un'altra banda lo sai, bhe tutti i
miei compagni sono morti, morti in una missione del cazzo per colpa di
quell'incapace del nostro capo...e per colpa mia che non ho saputo fare
niente per salvarli..."
"Ho perso tutto, quelli che consideravo amici, la persona che
amavo...tutto, e adesso non mi importa più di niente. Uccidimi se vuoi, se
ti farà star meglio ma prima lasciami eliminare Doc. per colpa sua mi sono
tornate alla mente troppe cose che avrei voluto dimenticare. Troppe cose che
mi stanno far male lasciami avere la mia vendetta e poi toglimi di
mezzo...."
"Sono patetico vero?....bah…chissene frega...." E butto
giù un'altro sorso del liquore ambrato.
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Flea ascoltò quel racconto con la stessa espressività quasi assente del
volto.
Sapeva che nascondeva qualcosa quel ragazzo e si era un po' informato sulla
sua provenienza ma poteva immaginare ciò che aveva provato...anzi no, non
lo sapeva e non lo poteva neppure immaginare!
Rabbrividì per il freddo sulla pelle.
"Jack non credo che vendicarti su Doc ti aiuterà" sentenziò
posando in terra il bicchiere.
"Non potrai mai strappati via il cervello, mai quei ricordi."
Sussurrò socchiudendo gli occhi "Cosa si prova quando muore la persona
che ami?"
Chiese coprendosi con i lembi dei suoi stessi vestiti mentre il Whisky
sedava quel dolore che gli attanagliava la parte inferiore del corpo.
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Si alzo' andando alla finestra.
"So che ammazzare Doc non servirà a nulla...ma voglio solo togliermi
questa...chiamiamola…soddisfazione..."
Un sorriso amaro incurvo' le labbra di Jack quando riprese a parlare.
"Cosa vuoi che ti dica....so solo che lui non c'è più e che questo mi
fa star male come mai in vita mia...certe cose non si possono spiegare a
parole…non servirebbe a nulla..."
"Ora è il tuo turno di parlare amico..." si verso' l'ultimo
goccio finendo la bottiglia e mandando giù tutto d'un fiato. Mentre
con l'altra mano si copriva il volto cercando di riprendere la lucidità
solita. Non poteva lasciarsi andare non ancora perlomeno.
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"E se sai quanto fa male perché vuoi provocare una sofferenza simile a
qualcun'altro?" si alzò in piedi
"Ho freddo potrei avere una coperta con cui coprirmi?".
La sola idea che Doc morisse lo lasciava senza respiro come se i suoi
polmoni si rifiutassero di respirare ancora.
Nonostante tutto quello che gli aveva fatto, nonostante avesse cercato di
ucciderli e la sua mente non riuscisse a trovare scuse adatte per quella
situazione, Flea continuava a amare Doc.
Come padre, come fratello e come uomo.
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Andò a prendere una coperta nell'altra stanza, approfittando dell'occasione
per cercare di calmarsi un po'. Tornato nella sala porse la coperta allo
sfregiato e si lascio' scivolare a terra con la schiena appoggiata contro al
muro.
" So che non dovrei...so che sto sbagliando ma ormai non mi importa più
di niente..."
"penso che me ne andrò dal clan ammesso che mi lascino andare....a
questo punto non ho alternative...."
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"Io amo Doc" La voce di Flea fendette l'aria "Cosa vuoi
sapere di me? io non sono poi molto misterioso..."
Sentiva il calore della coperta estendersi al suo corpo lenendo un po' il
freddo che gli si era incuneato nelle ossa e nel cuore.
Una parte di lui si rifiutava di restare li e voleva andare via ma un'altra
era incuriosita dal passato di Jack.
E comunque non aveva nemmeno le forze per reggersi in piedi figuriamoci
camminare fino a casa o peggio guidare.
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"Io il mio l'ho detto....spiegami almeno perché hai quella
cicatrice...."
"Ma no in fondo ....lascia stare.....ce la fai ad andare a casa
piuttosto?"
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Flea si carezzò la cicatrice "Questa? Me la sono autoinflitta quando
ho commesso un errore. Mi avevano dato un compito, routine ma allora ero
inesperto e per un mio errore la polizia ha cacciato il naso. Questa
cicatrice è stato il mio tributo alla famiglia per il mio errore. L'onore
è tutto per me e aver sbagliato era un fatto punibile".
Proprio come questa volta.
Che punizione avrebbe dovuto infliggersi?
Aveva abbandonato i suoi compagni per salvare se stesso, non ci sarebbe
stata pena abbastanza pesante per questo errore.
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"Dici che l’orgoglio è tutto per te e poi ti fai calpestare
da un'uomo insignificante come Doc...bah si vede proprio che sei innamorato
perso....ma ti consiglio di fartela passare se ci tieni alla vita."
"Allora ti porto a casa io?"
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Flea si alzò "Ci torno nudo?" chiese lasciando cadere la coperta
in terra "E comunque sono qui vicino non ho molta strada da
fare...."
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"Ah...già me l'ero scordato.....vado a prenderti qualcosa da
metterti"
Torno' con un paio di pantaloni neri tipo jeans e un maglione Blu scuro,
"Spero ti vadano bene...e scusami..."
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Quando Jack tornò con degli abiti si ritrovò Flea che con lo sguardo duro
come diamante gli tirò un gancio nello stomaco "Oh che guaio!"
esclamò prendendo i vestiti di John e costatando che in quelli non ci
sarebbe ai entrato!
"Scusami ma era per riprendermi una rivincita"
Meglio ripiegare sulla coperta drappeggiata addosso a mo' di kilt.
------------- Fine quarto Capitolo ----------------
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