DISCLAIMERS: i pg non sono miei, ma di Mr. Inoue, che sarà felice di sapere che questa fic è finita e glieli rendo....

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Frammenti

parte V

di Nuel


 

La sveglia suonò fastidiosa prima del solito. Con una mano cercò di spegnerla, senza aprire gli occhi, per poter tornare a dormire.

 

Poi, saltando seduti sul letto, realizzarono che non era il caso di perdere tempo!

 

Si alzarono scambiandosi un bacio frettoloso e un "Ciao amore" inseguito dallo scroscio dell’ acqua: doccia veloce, denti, la colazione era pronta sul tavolo dalla sera prima. Indossarono gli eleganti abiti scuri, si appuntarono a vicenda le roselline color panna ai taschini e guardarono l’ orologio: neanche da dire: erano in ritardo!

 

Di solito è la sposa ed essere in ritardo, non i testimoni!

 

-Yohei ci ucciderà!-

 

-Più che di lui, io ho paura di Aruko!-

 

Rukawa e Sakuragi uscirono di corsa, senza pensare al letto sfatto, alle tazze abbandonate sopra il tavolo, al piccolo Ko che, miagolando con un’ insistenza degna di sua madre (Nuel! n.d. >°-°<) avrebbe preferito essere accolto nel lettone per la sua dose mattutina di coccole, maggiorata della dose serale che non aveva ricevuto la sera precedente, dato che i suoi due umani, colti da uno slancio di passione, avevano finito col farlo ruzzolare giù dal letto assieme al lenzuolo.


 

Fortunatamente la sposina si stava ancora facendo attendere, quando arrivarono. Mito li salutò con un’ espressione tesa da far venire voglia di suggerirgli di scappare. Tanto più che il "buon vecchio" Takenori lo fissava con aria truce da "Guai a te se fai soffrire la mia sorellina!" Mito si rigirava in mano il bouquet di roselline panna con un lungo nastro dello stesso colore, quando l’ organo intonò la marcia nuziale. Hanamici e Kaede si misero ai loro posti mentre l’ espressione di Yohei si rilassava rapita dall’ ingresso della sua Aruko, più bella che mai. La sposa avanzò lentamente, al braccio del padre e Yohei le andò incontro, raggiungendola a metà della navata. Ricevette la sua mano da quella del padre e le dette i fiori, conducendola davanti all’ altare..........

 

La celebrazione era stata bella e semplice. Un po’ invidioso dell’ amico, Sakuragi rifletteva che avevano fatto bene a decidere per una cerimonia in stile occidentale: vedere Aruko con quell’ abito meritava il tradimento di qualsiasi tradizione.

 

Dopo aver firmato il registro sotto la voce "testimoni", lui e Kaede avevano preceduto gli sposi, aprendo per loro le porte della chiesa. Fuori, una folla di parenti ed amici li attendeva con cesti di petali di rose da lanciare al loro passaggio.

 

-Bella cerimonia, vero?- Kaede lo raggiunse in un angolo della grande sala del ristorante. Il pranzo sarebbe durato ancora per ore. Gli sposi erano usciti per le foto, ubbidendo frastornati agli ordini del fotografo che inseriva mascherine, cambiava macchina a seconda della luce, ed immortalava le espressioni felici ed inebetite dei festeggiati. Oltre alle foto con tutti gli invitati, ne erano state scattate anche alcune con i testimoni, ed un paio solo a loro due.

 

-Stai bene vestito così- Hanamici accarezzò lo sparato della giacca del suo compagno.

 

-Cosa c’è tesoro?-

 

-Niente, sono solo un po’ scombussolato: Yohei si è sposato davvero........-

 

-Dovresti essere felice per lui-

 

-E lo sono....... solo che mi sembra improvvisamente lontano anni luce: si è laureato, ha un lavoro fisso.....-

 

-Un mutuo sulla casa che finirà di pagare quando avrà i capelli bianchi....- Cercò di sdrammatizzare Rukawa, sorridendogli.

 

-Forse....... ma lui è arrivato dove voleva-

 

Rukawa lasciò vagare lo sguardo sugli invitati: c’ erano tutti i vecchi amici, era incredibile come Aruko e Yohei fossero riusciti a mantenere i rapporti con tutti, doveva essere perché entrambi avevano sempre messo l’ amicizia al di sopra di tutto.

 

Miyagi gli sorrise e lo salutò con la mano, ancora non avevano salutato tutti. Ayako, accanto a lui, rimirava il bouquet che le aveva lanciato Aruko. Lei sosteneva che per il momento era troppo impegnata col lavoro per pensare al matrimonio, ma una cerimonia così bella doveva aver messo la voglia di sposarsi a più di qualcuno.

 

Non ne faceva certo mistero lo scricciolo tutto pepe che tormentava Akagi, che l’ accontentava in tutto, ma che sudava freddo appena lei parlava di matrimonio; l’ amica di Aruko, che le aveva fatto da damigella era sposata già da sei mesi e sembrava più felice che mai.

 

-Hei! Colombelli, com’è che oggi non tubate?- Sendo li raggiunse seguito come un’ ombra da Koshino, che, per una volta, sembrava contagiato dal sorriso del suo compagno.

 

-Oggi le smancerie sono tutte riservate ai novelli sposi!- Rispose Rukawa, alzando il calice che teneva in mano all’ indirizzo di Sendo, che rispose sollevando il proprio bicchiere, sorridendogli a sua volta.

 

Ormai Sakuragi e Koshino si erano arresi da tempo allo strano rapporto che si era creato tra i loro due compagni, in fin dei conti, sapevano che dovevano ringraziare quella notte di sesso che c’ era stata tra loro, se tutto si era aggiustato, anche se era un ricordo un po’ fastidioso....

 

-E gli altri due dove sono?- Chiese Sendo incuriosito dalla mancanza di Mitsui e Kogure.

 

-Hanno mandato un telegramma. Purtroppo Kogure sta tenendo una serie di conferenze all’ estero e non ce l’ hanno proprio fatta a raggiungerci-

 

-Sembra che quattrocchi abbia successo!- Sendo ridacchiò -Se penso che era lui a scrivere "Metropolitan sweeper"* mi sembra ancora impossibile!-

 

Rukawa appoggiò il bicchiere su una mensola, prendendo per mano il suo compagno, che sembrava non rallegrarsi nemmeno a qul ricordo: erano tutti rimasti sconvolti quando un giornalista particolarmente tenace aveva svelato l’identità dell’ autore di quel noto e discussissimo racconto a puntate.

 

-Noi ora usciamo un po’. Ti va Hana’?-

 

Sakuragi annuì.

 

-A dopo, allora!- Li salutarono gli altri.

 

Cominciarono a passeggiare nel giardino del ristorante, tra vialetti fioriti e fontanelle che spruzzavano acqua tutt’ intorno. Era un giardino grande, con panchine e casette di legno per gli attrezzi. C’ era anche un piccolo lago artificiale in cui guizzavano grossi pesci. Si sedettero sull’ erba fresca e morbida, restando in silenzio per un po’.

 

-Ti ricordi, Hana’? Otto anni fa, davanti ad un altro laghetto ti ho confessato il mio amore........ anche se tu non hai capito!-

 

Sakuragi sorrise dolcemente, finalmente più rilassato.

 

-Colpa tua che non sai parlare, volpastra!-

 

-Stavo pensando che tra un anno tu ti laureerai. Per me ci vorrà un po’ di più, in dietro come sono con gli esami, ma ce la metterò tutta per finire il prima possibile. Poi potremmo fare un viaggio, che ne dici?-

 

-Dico che è una bella idea. Mi piacerebbe tornare a trovare i miei zii.....-

 

-Allora allungheremo fino in Irlanda-

 

-Tu dove pensavi di andare?-

 

-Nord Europa....... Sai che in alcuni Paesi hanno regolarizzato le unioni omosessuali? C’è anche la possibilità di adottare dei bambini.....-

 

-T’ immagini noi due con un bambino?- Scoppiò a ridere.

 

-Perché no? Gli insegneremmo a giocare a basket......-

 

-Potrebbe anche essere una bambina!-

 

-Allora diventerà la manager del club di basket!-

 

-Sei fissato amore!-

 

-Forse- Ammise ridendo a sua volta.

 

-Non avresti dovuto abbandonare il basket.......-

 

-Ho rischiato di perdere te per la mia ambizione. E’ stato un giusto prezzo da pagare, anche se non sei stato tu a chiedermelo. E poi..... allenare i bambini delle medie nella sgangherata palestra comunale, mi piace. Adoro il loro entusiasmo, il loro giocare solo per divertimento..... Sono cose che io avevo dimenticato nella mia smania di vincere-

 

Rimasero in silenzio un altro po’.

 

-Comunque parlavo sul serio-

 

-Di cosa?-

 

-Idiota! Sono i laghi che ti fanno questo effetto? Parlavo di andare in Nord Europa! La Dieta prima o poi potrebbe passare la legge anche in Giappone e potremmo far convalidare il matrimonio!-

 

Sakuragi sgranò gli occhi. Non credeva alle sue orecchie.

 

-Mi stai chiedendo di ..........-

 

-Allora? Si o no?-

 

-Hana’! Kaede! Siete qui! Venite, è un’ ora che vi cerco! Mitsui e Kogure ci hanno fatto una sorpresa e ci hanno raggiunti! Venite a salutarli!- Li chiamò Yohei afferrando Sakuragi per un braccio e tirandoselo dietro prima che potesse rispondere.

 

Ancora senza parole Sakuragi seguì il suo amico, seguito a ruota da Rukawa.

 

Prima che il lago sparisse dietro una siepe di bosso, Sakuragi si riscosse, arrossendo violentemente sul viso in cui era comparsa un’ espressione felice e trasognata.

 

-Si!-


 

Fine


 

* Metropolitan sweeper, alias City hunter..... è uno dei miei manga preferiti!! (Naturalmente non c’entra nulla col racconto scritto da Kogure, ma mi piaceva il titolo!)


 

P.S. E ora, mentre afferro il mio piccolo Kogure-tesoro e me lo vado a strapazzare in santa pace, promettetemi solennemente che non mi permetterete mai più di scrivere una cosa a puntate...... leggendo le vostre mi sono accorta della sofferenza estrema che accompagna la conclusione di una parte e l’ attesa del seguito! Comunque ho mantenuto quanto detto all’ inizio: di baskettoso, in questa fic c’è rimasto assai poco!! Me felice! Spero che i miei sproloqui vi siano piaciuti almeno un po’........ alla prossima, vostra Nuel >°-°<
 

P.S. dell' ultimo minuto: non prometto nulla, ma forse più avanti cercherò di colmare i vuoti temporali tra un capitolo e l' altro aggiungendo singoli episodi dei pg.
 

Dalla prossima volta ricomincio a postare il fantasy, bacioni-oni a tutti!
 



 

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