Genere: Deathfic
Note: Mi sa tanto che sono depressa -.-
Disclaimers: La canzone "Forever", che mi ha ispirata (con pessimi risultati) è di Stratovarius a cui chiedo perdono.
Forever
di Seimei
Sono sospeso nel buio di un'incertezza.
Amore.
Dolore.
Vita.
Morte.
Nulla più ha un suo significato.
Sono qui, fermo, mentre l'oscurità mi avvolge e mi fa sua.
Un inverno gelido ha chiuso troppo presto il mio cuore, e io non riesco a far giungere l'estate.
Mi mancano le forze, mi manca l'energia.
Vorrei rimanere qui, ma la mia mente non vuole saperne di rassegnarsi.
E così i miei ricordi volano alla mia adolescenza, a quei giorni che è così facile richiamare alla mente.
Ero così felice...
Nessun dolore, nessuna preoccupazione.
Camminare fra i campi verdi, le mani unite, i pensieri rivolti solo a noi, a te, che con quei capelli di grano maturo e quegli occhi d'acqua cristallina hai saputo rendermi pieno di gioia.
Correvamo noi due.
Il vento fra i capelli, la musica della natura nelle orecchie, il profumo della tua pelle che mi invadeva le narici e la seta sottile del tuo corpo sotto il mio che inebriava il mio tatto.
I sensi pieni di noi, e il sole che mi abbagliava.
Solo la mia immagine riflettevano i tuoi occhi, quegli stessi occhi che ora si sono chiusi per sempre, perchè non volevano vedere null'altro che Noi, ma quel Noi tanto amato si è sciolto e non tornerà mai più.
Non ci saranno mai più quei giorni spensierati, a far l'amore, a giocare, a ridere come pazzi, nei campi verdi della primavera, gli uccellini che ci circondano del loro canto, e urlare attraverso la mia voce tutto l'amore che provava il mio cuore.
Ma, forse, tu, sei ancora là.
Sei la polvere nel vento, la stella che splende lassù nel cielo del Nord, accanto a quell'astro che guida gli amanti e i marinai.
Sei là, certo, con il vento che sfoglia gli alberi, con le rondini che prendono il volo, con i fiori che sbocciano e la natura che sorride alla sua rinascita.
Sei lì, ti vedo, che attendi, nel bozzolo caldo che il nostro amore aveva creato e che ancora resiste in quei luoghi che lo avevano visto nascere, crescere e consumarsi, nell'esplosione piena dei sensi, di un'estate calda, preludio di una vita fatta di nulla, e di tutto, una vita fatta di noi, una vita che è finita ma che forse continuerà.
Mi aspetterai?
Saprai aspettarmi?
Vorrai aspettarmi?
Rimarrai fermo, o volerai nel vento, assieme alla polvere, agli stami dei soffioni, lassù fino a quella stella che ci ha guidato?
O stai già sognando un altro mondo?
I tuoi occhi addormentati non riflettono più la mia immagine, le tue orecchie non sognano più il mio canto e il mio odore, forse, il tuo cuore l'ha dimenticato.
Ma se mi stai aspettando, se davvero lo stai facendo, allora sarà bene che io faccia presto, e che diventi parte di quella polvere, di quella stella e di quel vento in cui tu ora vivi, e che è, tanti anni fa, è stato primo testimone delle mani e delle labbra di due ragazzini che si sono uniti per amore e voglia, un abbraccio che non lascia spazio al tradimento, uno spazio che ora è un buco nero, che devo colmare.
Vorrai aspettarmi?
Chiudo gli occhi ed esalo l'ultimo respiro.
Volo con il vento, la polvere, fino alla stella.
Sì, ora lo so.
Tu mi stai aspettando.
E sarà per sempre.
Fine.
Non mi piace -.-
Proprio no -.-
Me danno assoluto
Baci baci
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