Questa HanaRu vorrebbe essere romantica, ma non so quanto mi sia riuscita, quindi siate comprensive ^_^  Un grazie a Calipso, a cui è subito piaciuta la mia idea

 


Flowers in Your Hair

di Nausicaa



Cominciamo col precisare subito che a me i ciliegi piacciono moltissimo!!! Del resto il mio cognome è Sakuragi, no? E lo spettacolo della loro fioritura ai  miei occhi è sempre meraviglioso. Anche quest’anno rispetteremo la tradizione dell’hanami: io e la mia volpe andremo a sederci sotto un ciliegio in fiore e faremo un pic-nic!!! Non ne  vedo l’ora…la kitsune non è esaltata come me, devo ammetterlo, ma  so che piace anche a lui. Quando arriva il fatidico giorno, scegliamo un’ora inconsueta e un posto poco frequentato, anche se in realtà è un’impresa…ma la mia volpe non sopporterebbe la folla che siede sotto i ciliegi nelle zone più affollate del parco.

“Quante storie, kitsune!” sbuffo io.

“Le storie le fanno gli altri: i ciliegi fioriscono ogni anno, perché ogni volta deve essere  questo casino?” dice lui, appoggiandosi al tronco. Vuole sembrare indifferente, ma io riconosco subito la luce nei suoi occhi mentre osserva i petali che lentamente volano verso terra. Chissà se gli piacerà quello che ho in mente…

Mangiamo tranquillamente, Rukawa quasi non apre bocca, ma per una volta tanto fa bene a restare in silenzio: c’è un’atmosfera così romantica che una parola di troppo la incrinerebbe, questo riesce a intuirlo perfino un chiacchierone come me!!! La fioritura dei ciliegi dura poco, una o due settimane, e voglio godermela fino in fondo; in più scopro che è bellissima la vista dei petali rosa che si posano delicatamente sui capelli neri del mio Kaede…eh, sì! Sono un romanticone, lo so! E so che in fondo a lui piace che lo sia…

“Perché hai portato anche quell’altra cesta, Hanamichi?” mi chiede la volpe, in un sussurro. Però oggi non mi chiama do’aho…allora forse non si arrabbierà per quello che ho pensato…

“Serve per raccogliere un po’ di petali” mormoro io; qui intorno ne è pieno…

“Non sono bellissimi?” chiedo poi.

“Sì” è la sua unica risposta.

Sono davvero bellissimi; a dire il vero la loro simbologia è troppo malinconica per i miei gusti: la bellezza straordinaria, ma breve, effimera. Triste, vero? Be’ io voglio che quest’anno questi petali vedano da vicino la vera bellezza, quella duratura: la bellezza della mia kitsune e del nostro amore.

 

Stavolta non ti lamenti del mio silenzio, vero Hanamichi? Lo sai anche tu che di fronte a certi spettacoli è l’unico commento possibile. Piacciono anche a me i ciliegi in fiore, eppure credo che sia riduttivo far simboleggiare loro la fugacità della bellezza: perché il ciliegio è un albero, è forte, ha radici che affondano nella terra; i suoi fiori sono stupendi e poi lasciano il posto al frutto…Ai miei occhi il ciliegio potrebbe benissimo rappresentare qualcosa di solido e fragile allo stesso tempo, com’è il mondo in fondo…Ma non credo di saper trovare le parole giuste per esprimere questi pensieri, così me ne resto in silenzio mentre ti guardo raccogliere i petali nella cesta che hai portato apposta.

Siamo a casa già da un po’ e il mio do’aho si è chiuso nella mia stanza, non ho capito per fare cosa! Ancora pochi minuti e poi andrò a curiosare…

“KITSUNEEEE!!!!” il suo grido mi precede.

Salgo le scale e apro la porta della mia stanza, trovandomi subito di fronte la sua faccia…ha una strana espressione: ansiosa, affettuosa, emozionata…

“Che c’è?” gli chiedo.

“Ecco…” lui si tira indietro e io entro nella camera e mi accorgo che ci sono petali di ciliegio sparsi dovunque, sul pavimento e soprattutto sul futon…

“Ti piace?” mi chiede il mio do’aho.

Sei nervoso, Hanamichi…pensi che potrei prenderti in giro o che potrei irritarmi, perché ti ho detto tante volte che non sono uno sdolcinato; ma ora non voglio fare niente di simile…voglio guardarti in faccia e godermi questo momento, perché penso che sia un bene che almeno uno di noi due sia così: se fossi stato come me, sarebbe stato…un disastro!!

“Sempre il solito romantico…” mormoro con tenerezza. Sì, mi hai intenerito veramente…E lui capisce che non lo dico per prenderlo in giro e mi sorride, mentre mi tende la mano.

 

Mentre facciamo l’amore mi ripeto che non c’è niente di più bello che stringere Kaede, vederlo inarcarsi contro di me mentre io sono nel suo corpo. Quando ci riposiamo lo accarezzo, raccolgo dei petali con la mano e li lascio scivolare sulla sua pelle e sui suoi capelli…Il loro color rosa sembra scuro sulla pelle di Kaede e chiarissimo sui suoi capelli. E’ questa la vera bellezza. E’ lui. Lui con me.

“Come ti è venuta questa idea?” mi chiede, in un soffio.

“Non lo so, davvero…forse volevo racchiudere in una stanza quanto c’è di più bello al mondo…” lo guardo, ancora disteso, con dei petali ancora fra i capelli, e sento che il cuore mi fa male dalla felicità, perché so che il sentimento che ci lega è tutt’altro che effimero. C’era una frase che avevo sentito tanto tempo fa e che mi era rimasta nella testa; mi ero ripromesso che l’avrei detta solo alla persona giusta, al momento giusto…So che ora lo è. Mi chino e gliela sussurro all’orecchio.

 

“Nulla io vedo che non sia perfetto…”.

Me lo mormora all’orecchio e io resto senza fiato! Non me lo aspettavo, davvero…Ma mi piace tanto che riesca sempre a stupirmi! E sorrido. In queste due settimane di fioritura, i ciliegi ricorderanno a chiunque si fermerà ad ammirarli che la bellezza è effimera e fugace; a me ha solo ricordato che i nostri sentimenti sono quanto di più bello e forte ci sia al mondo, molto più forti della natura.

Attiro Hanamichi nel mio abbraccio e lo stringo forte.

“NOI siamo perfetti insieme…” gli dico e vedo i suoi occhi brillare. Restiamo fermi così. Per quanto sia possibile alle persone, credo che oggi, io e lui, ci siamo avvicinati ad un sentimento perfetto.

 

Fine ^^




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