Non
riesco a far cambiare direzione alla mia mente…
Rukawa…
La
gente che incrocio si scosta, lanciandomi occhiate preoccupate; non devo avere
una faccia rassicurante.
Mi
sento… strano.
“Che
diavolo gli sarà preso a quel volpino?” penso per l’ennesima volta, in una
sorta di assillante ritornello.
Non
ho mai visto Rukawa così sconvolto, a pensarci bene non l’ho mai visto
mostrare alcuna emozione…
E
quello che è accaduto prima…le sue grida, le sue lacrime… bhè, è tutto
decisamente fuori dall’ordinario.
Non
è stata certo la prima volta in cui l’ho stuzzicato, proprio non capisco
quale sia stato il problema.
Forse
non avrei dovuto, magari sta passando un brutto momento…
Alt!
AAALLLTTT!!!
Io
che mi preoccupo per quella volpe???
Io
non avrei dovuto prenderlo per i fondelli????
Sakuragi,
stai impazzendo.
Non
c’è altra spiegazione.
Lui
è Rukawa Kaede, la tua nemesi, il tuo nemico, il tuo rivale, il ragazzo che da
un po’ di tempo a questa parte infesta tutti i tuoi pensieri…
AAARRRGGGHHHHHHH!!!!!
Ma
da dove cavolo è uscita ‘sta idea?????
Io
amo Haruko.
Haruko
ama Rukawa.
Io
odio Rukawa.
Ecco,
è tutto così semplice.
Pulito.
E
allora perché sento come se tutto stesse andando per il verso sbagliato????
***
Adoro
la sensazione dell’acqua calda
che mi scorre per la schiena..
è
così riposante, così incomprensibilmente protettiva…
io
avvolto in un bozzolo di tepore, il mondo fuori, lontano, quasi dimenticato…
La
testa mi si fa leggera, priva di
pensieri, priva di dolore…
Lascio
che l’acqua mi accarezzi, ancora e ancora, perché è come perdersi, come
rimanere ipnotizzati dalla luce e restare inerti, a galleggiare , solo vuoto e
non sentire…
niente
dolore, niente solitudine…
Cos’è….
Questo
rumore, oltre lo scroscio dell’acqua…
Il
campanello??!!
Ma
che diavolo…. Esco dalla
doccia, mi avvolgo in fretta un asciugamano ai fianchi e mi precipito giù dalle
scale…
Chissà
poi perché lo sto facendo.
Potrei
fingere di dormine, e lasciare che questo rompiballe se ne vada, ma , non
so…
è
come uno strano formicolio sotto la pelle, l’avvisaglia di quell’inconscio
desiderio che mi porta a sperare che sia Lui quello che sta suonando…
Smettila,
sei uno stupido!!!
Passo
davanti alla cucina e getto un’occhiata all’orologio… le undici e
mezzo??!!
Il
mio cuore aumenta il battito, subito seguito dalle gambe che accelerano
l’andatura.
Quasi
volo lungo il corridoio, relegando in un angolo della mente la voce razionale
che mi intima di calmarmi, di darmi un contegno prima di aprire come un
esagitato la porta…
Si,
ok…
Un
profondo respiro.
Un
altro.
Ok…
uno, due, tre…
Sei
tu.
Qui.
Ora.
Hai
lo sguardo basso, strofini leggermente i piedi sul tappetino dell’ingresso…
Non
ti farò entrare, prometto a me stesso.
“Che
vuoi?”
La
mia voce è secca, cerco di non dare peso al fatto di essere seminudo di fronte
a te, l’acqua ormai gelida che mi scorre in rivoli freddi lungo la schiena.
Mi
guardi.
E’
uno sguardo strano.
“Gomen
Nasai RuKawa.”
***
Ma
cosa diavolo mi prende?
Non
capisco…
Io
non mi ero mai sentito così per nessuno…
Sconvolto,
in colpa…
E
ora… tutto questo per Rukawa…
Non
è possibile.
Kuso!!!!!
Non
voglio provare queste cose, non voglio sentirmi così… così indifeso.
E’
come se fossi alla sua mercè…
Ma
non riesco a farne a meno, non riesco ad impedirmi di sentirmi a questo modo.
Non
c’è logica in tutto questo, è una cosa che io non ho mai voluto, né
tantomeno desiderato.
Non
voglio tutto quello che sto cominciando a scoprire… mi spaventa, mi
sorprende… voglio solo essere me stesso…
Ma
in fondo… non posso essere pienamente quello che sono senza accettare anche la
realtà di quello che provo, ormai è evidente.
Do
una veloce occhiata al mio orologio… le undici e un quarto…
Ho
camminato a vuoto per più di tre ore?????
Cerco
di guardarmi attorno, per capire dove sono finito… non riconosco la via,
neppure il quartiere…
Dannazione!!!
Ehi,
no, un attimo…. Quella non è la casa di Ruk…?? ( quando si dice il caso ^^)
E
adesso?
Oh,
al diavolo.
Mi
avvicino alla porta e suono il campanello; anzi, per la verità è come se
avessi incollato il dito al pulsante.
La
porta si apre.
Lui.
“Che
vuoi?”
Perdermi
nei tuoi occhi… Capire perché voglio perdermi nei tuoi occhi…
Capire
perché fra tutti il mio cuore mi indica di aver scelto te...
“Gomen
Nasai, Rukawa”
Fine 2” parte
Antares:
Rukawa brutto cattivo… sniff, sniff… Dov’è il mio ciuccio????
BUUUUAAAAHHHHHHHHH!!!!
*DLIN-DLON*
Comunicazione
di servizio
La
direzione: Ci scusiamo, ma da quanto compare sopra è
evidente che non siamo riusciti a
recuperare le capacità mentali dell’autrice ( se vogliamo definirle così…).
Abbiamo
quindi chiesto al team Shohoku di leggere i disclaimers.
TS:
Chiesto??? E quando mai…
D:
Sentite ragazzi, già la situazione è critica di suo…
TS:
E a noi che ce frega…
D:
Su, su un po’ di collaborazione…
TS:
Mumble,
mumble… ci pagate?
D :Ma
siete impazziti??
TS:
Allora arrangiatevi!!!!!
D:
Se non si leggono i disclaimers, l’autrice potrebbe passare dei guai,
ne uscirebbe distrutta, forse perderebbe la voglia di scrivere…
TS:
….
D:
….ma forse potrebbe vendicarsi creando chissà quali amenità di
fanfiction… Tanto per fare un esempio… una HanaAkagi, oppure una RuHaruko…
TS:
AAARRRGGGHHHHHH! DOVE DIAVOLO E’ IL TESTO CHE DOBBIAMO LEGGERE???????
D:
( viscido sorriso sornione)
TS:
OK, allora… I personaggi (Hana: che poi saremmo noi sfigati) non
appartengono ad Antares (Tutti: almeno questo ci è stato risparmiato),
L’autrice non ci guadagna nulla (Mitsui:
ci mancherebbe che qualcuno pagasse per leggere le porcherie che scrive
Hana: Che ti lamenti a fare? Su di te non ha ancora infierito…
Mitsui: Appunto, non
ancora… e speriamo che duri) scrive solo per divertimento ( Rukawa: o
sadismo??)
D:
Bene ragazzi, siete stati molto gentili…
TS:
See, See… ricattatori psicologici….
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