Un flauto lontano sparge le sue note nella notte
afosa. Le cicale cantano al chiaro di luna. In cielo luna e stelle sono come
fori su un un lenzuolo blu come la notte.
Non tira un alito di vento mentre le note ipnotiche
scivolano come un ruscello nella valle deserta acquietando ogni rumore.
Tutti tacquono in rispettoso silenzio mentre la melodia vellutata accareza
ogni cosa scuotendola come una dolce brezza.
Una melodia ipnotica.
Dolce.
Sensuale.
Che sa di mistero...
di sovrannaturale...
di...
... magico...
E lontano nella notte gli ululati di belve
sconosciute rispondono al richiamo di quel flauto.
Un lungo mantello nero svolazzava mosso da quel
vento magico sul pendio di una roccia. Un uomo spostò le labbra dallo
strumento antico e pregiato. Gli occhi coperti dal cappuccio fatto di telo
della notte stessa.
Un ghigno increspò le sue labbra screpolate.
Lui aveva il potere.
Lui aveva la chiave.
Lui aveva lo strumento in grado di controllare le
belve più feroci del mondo.
Lui aveva il controllo dei Mewters...
-Hanamichi rimbalzo!!!!-
-Gorilla ci penso io!!- un salto degno del re dei
rimbalzi permise al rossino di afferrare la sfera arancione beffandosi del
colosso del Ryonan: Uozumi.
-Scimmione non sperare di battere il Tensai!!- mise
la palla al sicuro lanciandola a Miyagi, ma Akira Sendoh intercettò il
passaggio.
-Grazie Hana! Bel passaggio!!!- lo sfottè il numero
sette!
-Grrr!! Dannato porcospino!!!!!! Akira ridammi la
pallaaaaaa!!!- urlò lanciandosi all'inseguimento.
-Il solito do'hao!- lo rimproverò Rukawa.
-Zitto tuu!!!-
L'amichevole con il Ryonan era incominciata da poco,
ma le squadre erano in perfetta parità: ventidue a ventidue.
Gli spettatori erano pochi, per lo più avevano
marinato le lezioni, ma nessuno fece caso all'uomo imbardato in un mantello
nero. Si incamminò quasi fosse un'ombra mettendosi in un angolo in alto agli
spalti. Il suo ghigno si allargò. Eccoli lì i due Mewters...
Da sotto il pesante mantello estrasse un lungo
flauto argentato ricamatlo con filigrane d'oro. Se lo portò alle labbra
secche con le grandi mani callose e soffiò nello strumento.
Sendoh stava palleggiando dribblando abilmente gli
avversari. Hanamichi alle sue calcagna quando quel suono..
Arcaico...
Antico...
Conosciuto...
Pericoloso... giunse alle loro orecchie. Si
fermarono di scatto mentre il loro volto diventava esangue.
Qualcosa dentro di loro si agitava, muoveva
contorcieva bramoso di emergere...
Di schiacciarli.
Si arrampicava nel loro animo ribollendo, fremendo
gemendo.
-Fatelo smettere...- sussurrò Akira cinereo
totalmente sconvolto.
-Basta... fermatelo...- bisbigliò Hanamichi
angosciato.
-Che fate dormite?!??!- tuonarono i due capitani
andando verso di loro in modo minaccioso. Rukawa guardava Hanamichi: un
leggero tremore scoteva il corpo e sembrava paralizzato...Non capiva da cosa
però.
La palestra tacque incuriosita dallo strano
comportamento dei due e udirono leggero il suono di un flauto...
Nessuno ci fece caso. Era una melodia lontana,
impercettibile...
I due capitani stavano per scagliare due pugni sulla
testa dei ragazzi quando questi girarono di scatto, i loro occhi erano ...
Pazzi...
Sendoh aveva un espressione che definire da
psicopatico era un eufenismo. Il sorriso tirato che pareva un ghigno, gli
occhi sbarrati dalla follia.
Il volto sbiancato e le goccioline di sudore che
seguivano come su un binario i segni comparsi accanto agli occhi e alle
labbra piegate in un ghigno folle.
-Fatelo smetteree!!!- urlo preso dalla follia
tappandosi le orecchie non prima di aver spinto il suo capitano che ruzzolò
a terra stupito dal comportamento del ragazzo.
Hanamichi tremava, la sua risatina era inquetante
degna del più folle dei pazzi.
-Fermatelo...- sibilava mentre i suoi occhi si
spalancavano ed esordiva in una risata terrificante cadendo sulle ginocchia.
Sudava e aveva il volto tirato come se mille mani stessero strattonando la
sua pelle.
-Fermateloooo!!!- urlò smettendo di ridere e
tappandosi le orecchie.
-Hanamichi!! Sendoh!!! Cosa avete?!?!- urlarono
terrorizzati i ragazzi avvicinandosi.
-Andate via!!! Scappate!!!- urlava Hanamichi
contorcendosi.
-Distruggetelo!!! Distruggetelo!!!!- ripeteva come
una litania Sendoh tremando in modo spasmodico.
-Distruggere cosa?!?! Chiamate un' ambulanza!!- urlò
Miyagi. Ayako stava per correre quando Hanamichi scattò in piedi
incattivendo lo sguardo, nonostante conservasse la sua luce folle.
-Dove credi di andare?!- sibilò ghignando. tremava
ancora e si capiva lontano un miglio che era uscito di senno. I suoi capelli
erano ora scompigliati e gli davano ancora più l'aspetto di psicotico.
Sendoh si era alzato anche lui e quando Hanamichi afferrò Ayako per un
braccio, rise di gusto.
-Hanamichi!!! Mi fa male!!- gemette lei.
-Cosa stai facendo?! Sei impazzito?!?!- Urlò Mitsui
mentre lui e Miyagi lo colpivano in pieno volto con un pugno. Il panico
serpeggiò tra i presenti che scapparono. Uozumi, Kogure Koshino e Fukuda
trattenevano Sendoh che sembrava colpito da una crisi collerica di follia.
-Pazzo?- sibilò divertito Hanamichi girando di
scatto il volto verso i compagni che lo avevano colpito. I giocatori
gelarono sul posto.
Quello non era Hanamichi, la furia omicida nei suoi
occhi non era quella del ragazzo solare e un po' megalomane.
Hanamichi fece saettare la lingua a ripulire un
rivolo di sangue che fuoriusciva dal suo labbro con ghigno crudele e gli
occhi ancora più malatai. Ayako era riuscita a liberarsi dalla stretta ed
era cora tra le braccia di Miyagi singhiozzante e terrorizzta.
-Io sono, anzi siamo pazzi!!!- urlò di gioia per poi
scoppiare in lacrime nonostante quel sorriso e quel folle sguardo non
abbandonassero il suo volto. Anche Sendoh urlava di dolore e a stento
riuscivano a trattenerlo.
-Fatelo smetteree!!! Vi prego fatelo smettere!!!-
urlava Akira.
-Dovete scappare o sarà tardi!!! Scappate!!-
strillava Hanamichi.
-Do'hao!!! Calmati!!!- sibilò gelido Kaede
ostentando una tranquillità che non provava. Hanamichi era pazzo, Sendoh
pure..cosa accadeva?
-Calmarmi?!?! Calmarmi?!?!? Io?! Baka Kitsune,
kitsune baka...- balbettava sconnessamente ridendo.
-Ci tenete alla pellaccia..andat...- le parole gli
morirono in gola mentre anche Akira si acquietava.
-Scappate...- riuscì solo a sussurrare il rosso
prima di cadere sulle ginocchia appoggiando le mani a terra. Akira, poco
distante da lui faceva lo stesso.
Il gelo invase la palestra.
Cosa stava succedendo ai due giocatori?
Cosa blateravano cosa...
I pensieri di tutti si interruppero nel peggiore dei
modi. I due ragazzi emisero singulti inquietanti stringendo i denti.
Grugniti, ringhi animaleschi uscivano dalle loro
gole.
Inarcarono le loro schiene presi da un 'atroce
dolore mentre i loro corpi subivano una trasformazione raccapricciante:
I loro occhi si imbestialivano mentre i vestiti si
stracciavano all'ingrossarsi della corporatura. I capelli rossi di Hana si
allunguarono ricoprendo con un fitto pelo tutto il corpo ed enormi artigli
con zampe possenti presero il posto delle mani. Il muso si allungava
diventando appuntito e tipicamente canino con il tartufo nero.
Sendoh non fu da meno, solo che il suo pelo era
nero.
Lo shock fu enorme quando dalla luce improvvisa che
avvolse i due uscirono come belve feroci due maestosi esseri che sembravano
un coctail tra un lupo, una pantera e altri animali sconosciuti. Il pelo
lucido di Hanamichi aveva riflessi di fuoco ed era ritto sulla schiena come
una criniera. Orecche dritte e appuntite dalle punte coperte da peluria
nera. Il muso allungato con lunghe zanne snudate in maniera minacciosa. Gli
occhi castani rilucevano di una luce gialla. La coda era voluminosa e
soffice e saettava nervosamente fendendo l'aria con l'estremità dalla
tonalità corvina. Zampe possenti ma affusolate come quelle di un felino,
artigli temibili che avrebbero squrciato il metallo stesso. Si avvicinava
con passo felpato e minaccioso ringhiando. Poco dietro a lui anche Sendoh
seguiva la sua stessa andatura, il pelo nero ritto sulla schiena e lo
sguardo dal colore violetto. L'estremità delle orecchie e della coda erano
di un rosso uguale a quello del pelo del compagno.
-Oh kami sama...- sussurrarono i compagni.
Due bestie feroci, cattiveria e aggressività erano
impresse nei loro occhi animaleschi.
La loro andatura ondeggiante e minacciosa di chi sta
per attaccare la sua preda.
I ringhi bassi e spaventosi.
-I mewters... Gli animali più feroci di questo mondo
custoditi all'inerno di due ragazzi, assurdo, non trovate?- disse con ironia
una voce possente dietro di loro. Un uomo avvolto da un pesante mantello
nero. Il cappuccio adagiato sulle spalle a rivelare una cicatrice che
tagliava la guancia dal colore olivastro. Il viso squadrato e gli occhi così
chiari da semmbrare slavati. I capelli castani e quel volto, facevano di lui
una persona insignificante, se non fosse per la cicatrice. Nelle grandi mani
reggeva uno strano flauto. Le due belve si girarono di scatto ringhiando,
finchè il loro sguardo non si posò sul flauto. Il loro verso divenne ancora
più sepolcrare mentre le orecchie venivano appiattite all'indietro in segno
di rabbia. Le zanne ancora più snudate. Gli artigli di quello che una volta
era Hanamichi si allungarono uscendo dalle zampe.
-Buoni cucciolotti! Buoni!- disse sarcastico e
sibillino sollevando il flauto. I due si fermarono continuando a ringhiare
minacciosi.
-Oh vi da fastidio il flauto vero? Potrei suonare
una bella canzone bei cuccioloni!- disse con cattiveria.
Sendoh abbiaò furiosamente e i vetri tremarono
paurosamente e Ayako non trattenne un urlo. Hanamichi latrò con rabbia e il
parquet attorno a lui si frantumò. Pezzi di legno, scheggie detriti
fluttuavano per poi partire come proiettili verso l'arrogante uomo che aveva
osato risvegliare e provocare i Mewters. L'uomo sghignazzò suonando il
fluato. Poco prima di colpirlo, le scheggie si fermarono. Hanamichi latrò di
dolore cadendo a terra come se un peso enorme gli fosse caduto sulla schiena
e Sendoh gli corse accanto guaendo. Le scheggie cambiarono direzion e Sendoh
non riuscì a impedirsi di accasciarsi dolorante al suolo mentre le scheggie
colpivano il mewter che poco prima era Hana. La belva guaì di dolore mentre
una rivolo di sangue scorreva sul pelo lucido causata da una scheggia che
era riuscita a penetrare nella carne dell'animale. I ragazzi non si
impedirono di chiamare il nome del ragazzo quando sentirono il suo latrato.
La risata del misterioso individuo prese il posto
del suono incantevole dello strumento.
-Io ho il flauto!!!! Io vi ho in pugno!- urlò di
gioia. Sendoh si rimise a quattro zampe e si avvicinò ad Hanamichi
uggiolando. Le orecchie basse e la coda tra le gambe preoccupato per
l'amico. Il rosso era sdraiato a terra e si leccava la ferita. Akira si
accucciò accanto a lui e dopo aver lanciato un rabbioso latrato verso l'uomo
leccò premurosamente la ferita del compagno.
-c...cosa è successo a...- balbettò Mitsui.
-Compagni?- disse per lui l'uomo. -Per quel che ne
so potrebbero essere morti! Loro erano soltanto una cassaforte che
nascondeva i due Mewters! Potrebbero essere stati annientati, assorbiti, o
semplicemente...puf! Spariti!- disse con sadico divertimento alzando le
spalle.
A Rukawa mancò un battito.
Il suo Hana...
No...
Da tanto, troppo tempo nutriva del profondo amore
verso il rossino...
Ovviamente tutto coltivato nella riservatezza più
assoluta, già lo odiava, se scopriva che lui l'amava lo avrebbe ripugnato!!
Ora assisteva alla trasformazione in bestia del do'hao...
E poi... L'affermazione...
Morto?
Sparito?
Non poteva essere! Il do'hao era forte!! Non avrebbe
permesso ad un mostro di sopraffarlo!!!
Lui non era una scatola!!
E se fosse stato assimilato dal mostro?
Se fosse diventato tutt'uno con quella belva?
Si voltò d'istinto a fissare il rosso e il detto non
c'è due senza tre si rivelò nella sua dimostrazione:
Sendoh leccava dolcemente la ferita di Hanamichi
emettendo vellutati guaiti. Il suo sguardo aveva perso la sua cattiveria e
furia ed era semplicemente pieno... D'amore...
Hanamichi alzò il viso canino e diede una musata
tenera a Sendoh passando sotto il suo muso strusciandosi contro il collo
peloso di questo. Akira gli leccò la testa mentre il rosso emetteva bassi
versi come delle fusa. Il mewter nero gli lisciò il pelo per poi leccare
affettuosamente il naso del compagno.
Sembravano solo cuccioli che si scambiavano coccole.
Due cuccioli innamorati.
Kaede abbassò lo sguardo affranto...
E così... Era Akira Sendoh ad avere il cuore del
rosso...
Un sorriso agrodolce si dipinse il suo volto. In una
situazione come questa pensava al fatto che Akira aveva il cuore della
persona che più amava... In un momento dove un folle aveva risvegliato le
due belve più crudeli della terra....
In un momento dove non sapeva se Hanamichi e Sendoh
sarebbero tornati umani...
Lui...
Si disperava perchè il suo cuore era andato in
frantumi...
-Mewters... creature dall'affiatamento
unico....Creature dall potenza devastante, spirito di squadra che sgomina
branchi di belve feroci... E sono solo due i mewters su tutta la faccia
della terra....- disse con soddisfazione l'uomo. -E sono in mio potere!-
urlò raggiante.
-Rgazzi... cosa ne dite di fare uno spuntino?-
incitò. I ragazzi tremarono indietreggiando. I due Mewters però non
sembravano intenzionati ad ubbidire. Hanamichi sbadigliò e si accoccolò
vicino a Sendoh che gli appoggiò il muso sul capo del compagno dandogli una
dolce lappata.
Altra stilettata nel cuore di Kaede Rukawa...
-Volete che suoni il flauto?!?!? Fate come vi
dico!!!!- Urlò rabbioso. Le bestie drizzarono le orecchie e il loro sguardo
tornò famelico. Con lenta eleganza si sollevarono cominciando a ringhiare
minacciosi. Snudarono le zanne bianche e con passo lento e felpato si
avvicinarono al domatore. I loro movimenti erano felini e silenziosi, a
parte l'inquietante latrato...
-Uccidete miei Mewters... Uccidete e nutritevi...E
poi potremmo conquistare il mondo!!!!-
Le due belve giravano come avvoltoi attorno al
gruppetto di giocatori che si restringevano timorosi della furia delle due
belve.
-Hanamichi torna in te!!- pregò con voce stridula
Miyagi. Il rosso abbaiò con rabbia continuando a girare. I ragazzi
tremarono...
Tutti tranne Rukawa...
Il do'hao voleva mangiarselo?
Facesse pure! Ormai cosa gli importava?
-Do'hao!- lo chiamò gelido. Il rosso ringhiò
girandogli intorno isolandolo dal gruppo mentre Sendoh bloccava gli altri.
-Rukawa! Fa qualcosa!- implorò Kogure.
Rukawa si inginocchiò e tese la mano. Con gli
animali bisognava non aver paura, o loro attaccavano.
Hana era come un leone, lo era sempre stato...
Hanamichi ringhio dando una poderosa zampata alla
mano tesa graffiandola.
-Bravo cucciolo!- lo incoraggiò l'uomo. -Attacca!!-
ordinò. Ma Hanamichi e Sendoh volevano giocare. Abbaiavano contro le loro
prede con cattiveria. Rukawa guardò la mano graffiata. Non emise un gemito.
Nulla. Hanamichi intanto leccava famelico il sangue rimastogli sui lungi
artigli neri. Goccie carminio scurissimo colavano tra quelle lame affilate e
pronatamente Hanamichi, che teneva lo sguardo affamato su Kaede, le
catturava. Kaede imitò il ragazzo e portatosi la mano sulla bocca leccò via
il suo sangue. Grondava come una vernice rossa su tutta la mano
imbrattandola col suo colore fulvo. Solo sul dorso quattro lunghi e profondi
segni risaltavano più scuri del sangue.
-Non mi spaventi Hana...- gli sussurrò prima di
pulire con la bocca l'indice.
Hanamichi sembrò stupito dal fatto e bloccò la sua
camminata, ripresa dopo aver leccato via le poche goccie di rubina sostanza
che aveva sugli artigli.
Akira abbaiò nuovamente richiamando l'attenzione del
compagno che si girò verso di lui.
Uno sguardo che valeva più di mille parole.
Un'intesa inimmaginabile.
Dopo pochi istanti sciolsero il contatto riprendendo
a girare come squali.
-Non dormite!!! Dovete attaccare!!!!! Volete che usi
il flauto!?- tuonò furioso.
Le belve allora decisero che erano stufi di giocare
e attaccarono abbaiando fuoriosamente spalancando le fauci....
Continua...
Mmmmmmmmmmmmh forse infondo è davvero SanHana...
ehi.. No... apsettate... COSA SONO QUEI FUCILI?!?!?!? O.O'''
SCHERZAAAAAAAAAVOOO!!!! NOOOOO!!!
BANG BANG
AHIAAAAAAA!!!!ç_ç E' RUHANA E' RUHANAAAA!!>.<
AIUUUUUUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO IO SCHERZAVOOOO!!! çoç''''