I personaggi non sono miei, ma nella mia mente malata fanno tutto quello che voglio ahahahahahah. In questa fic Hanamichi mi è venuto un po’ scemo e Mitsui un po’ troppo tenero, la trama è piuttosto inconsistente e che vi devo dire pace mi rifarò la prossima volta…spero!!




First Kiss

di Nana

 

 Rosso, i miei occhi non vedono altro: rosso come la divisa della mia squadra, rosso come la fiamma che mi sento bruciare  dentro ogni volta che sono in campo e sto per realizzare un tiro da tre punti, rosso come la passione e il desiderio che mi soffocano quando ti sono vicino senza poterti sfiorare, rosso come i tuoi assurdi capelli che ti rendono oltremodo speciale.

Hai colorato il mio mondo in bianco e nero di una brillante sfumatura ed ora non posso più fare a meno di te, peccato tu nemmeno lo sappia.

Sto per uscire dalla porta degli spogliatoi quando –sbonk – vengo investito da un tornado rosso, Hanamichi Sakuragi, che correndo trafelato e come al solito in ritardo per gli allenamenti, mi travolge letteralmente mandandomi con il sedere per terra.

Oddio, scusa Mitchy – e allunga una mano per aiutarmi a rialzarmi da terra.

Scusa un cazzo – rispondo stizzito prendendo la sua mano, le sue dita sfiorano le mie mandandomi un brivido lungo la schiena, poi una presa forte e decisa mi tira verso di sé rialzandomi da terra.

Una sensazione di calore mi avvolge, lui si gratta la testa imbarazzato – E’ che ero di corsa, non pensavo tu fossi dietro la porta- intanto la mia mano è ancora nella sua, carezzo involontariamente con il pollice il dorso della sua mano, poi mi rendo conto di cosa sto facendo e lo lascio andare – Non importa, piuttosto muoviti che sennò Akagi si incazza come una iena!-

Direi piuttosto come un gorilla in gabbia – e sghignazza per la sua battuta idiota.

Tra me e me penso come diavolo ho fatto ad innamorarmi di un soggetto simile.

Ma in fondo non è affatto difficile innamorarsi di Hanamichi: è vero è un esaltato, non ha senso del controllo, è megalomane, chiassoso, vistoso, ma anche tenace, onesto, sincero, qualcuno su cui sai di poter sempre contare, un amico vero, uno che non ti tradirà mai, un ingenuo dal cuore puro.

Imbecille -  bofonchio e mi dirigo in palestra.

Un attimo dopo ecco che arriva anche lui, mentre tenta ancora di infilarsi la maglietta riuscendo però ad incastrarsi perché va a mettere quella sua grossa zucca in una manica – Mitchy, aiutami, non ci vedo come si esce da qui?-

Ecco mi tocca pure aiutarlo a vestirsi, tiro la manica liberandogli la testa e lo aiuto ad infilarla al posto giusto.

Grazie, oggi non sono esattamente geniale- mi dice sorridendo in quel modo che gli illumina tutto il viso

Gli scompiglio i ciuffi rossi, - Altro che genio, sei proprio un impedito Hana -

Beh mettiamola così, sono comunque il genio degli impediti! –

Allora voi due avete finito?. Volete incominciare a correre o no? – tuona Akagi

Sarà meglio darci una mossa prima che il gorilla in gabbia ci uccida tutti e due, inizio a correre ed Hanamichi mi segue.

Lo so, sembra incredibile considerando i precedenti, ma ultimamente io ed Hanamichi andiamo molto d’accordo, usciamo spesso insieme anche con Mito e gli altri.

Sono convinto lui mi veda come una sorta di fratello maggiore, mi sono cacciato veramente in un grosso casino: i miei sentimenti nei suoi confronti sono ben diversi, gli voglio bene lui questo lo sa anche se non glielo ho mai detto, ma sono anche attratto da lui e di questo non voglio assolutamente si accorga, piuttosto che perderlo mi farò bastare di averlo come amico.

Usciamo stremati dalla palestra, a me ed Hana sono toccati degli allenamenti supplementari perché siamo arrivati in ritardo.

Entriamo negli spogliatoi, Hanamichi infilandosi sotto la doccia mi urla  - Hisa, ti ricordi che stasera dobbiamo uscire con gli altri per festeggiare il compleanno di Haruko?-

Certo, come posso averlo dimenticato visto che mi hai rotto le palle per un mese per comprarle quel cavolo di regalo? Solo che io non ci sarò –

Non mi va proprio di vedere il ragazzo di cui sono innamorato sbavare dietro quell’oca.

Cosaaaaaaaaaa? –Hana si precipita fuori dalla doccia e mi si piazza davanti nudo, gocciolante e bellissimo, trattengo il respiro davanti a questo meraviglioso idiota che mi prende per le spalle e mi guarda terrorizzato – Mitchy non puoi farmi una cosa del genere, ti prego non farmi andare da solo, lo sai che combinerei solo casini e poi stasera ho deciso di farmi avanti con lei e se tu non ci sei non ci riuscirò mai, ho bisogno di te e di Mito i miei migliori amici-.

Solo con noi si mostra per quello che è, un ragazzo dolce e vulnerabile. Perfetto, non so nemmeno se ridere per l’assurdità della situazione o piangere per il dolore che sento alla bocca dello stomaco, delusione e gelosia si mescolano facendomi quasi soffocare.

E poi lo guardo e penso che mi ha detto che sono uno dei suoi migliori amici e che amico sarei se lo lasciassi solo in un momento così importante per lui?

Ok va bene, ci vengo, ma me ne torno a casa presto –

Meno male, grazie Hisa – mi schiocca un sonoro bacio sulla fronte e torna saltellando nella doccia, lasciandomi sconvolto a fissare il suo fondoschiena.

Usciamo finalmente dalla scuola e ci salutiamo.

Senti Mitchy passo da te più tardi così andiamo insieme al locale ok?-

Va bene, ciao –

Entro in casa, fortunatamente i miei non ci sono, si sono presi una settimana di vacanza all’estero, non ho voglia di parlare con nessuno, salgo in camera, mi butto sul letto e penso a quanto sono sfigato: ho sempre avuto dubbi riguardo ai miei gusti sessuali almeno da quando ho cominciato a capire certe cose, in gita alle medie mi sono fatto un tipo carino di un’altra classe e poi ho avuto qualche storia anche alle superiori ma questa è la prima volta che mi innamoro e con tutti i ragazzi carini e gay che conosco no, io mi vado a scegliere un eterosessuale convinto e pure innamorato, merda!!!

Il campanello suona che mi sto ancora preparando : scendo a piedi nudi dalle scale apro la porta ed ecco che mi ritrovo il rossino di fronte, credo di aver perso l’uso della parola: è semplicemente perfetto con un paio di jeans chiari che gli fasciano le gambe muscolose, una camicia bianca di quello strano tessuto leggero e stropicciato con due bottoni lasciati aperti che fanno intravedere il torace abbronzato, i ciuffi rossi ingellati e sparati verso l’alto un po’ spettinati.

Mitchy sì lo so che sono in anticipo, ma ho bisogno di parlare con te, mi serve aiuto –

Dai entra, intanto che finisco di prepararmi mi racconti tutto –

Risaliamo in camera mia, Hanamichi si siede sul letto ed io intanto cerco nell’armadio qualcosa da mettermi.

Allora Hana, di cosa volevi parlarmi? –

Mi giro verso di lui ed eccolo lì rosso come i suoi capelli che si tormenta le dita – Ecco io stasera, sai che dopo che avrò dato il mio regalo ad Haruko vorrei dirle che lei mi piace no?-

Sì e allora?-

Ecco sì insomma io vorrei anche ecco…baciarla-

Bene e adesso mi dirà che vuole anche scoparla!

Solo che…-

Solo che cosa Hana? – gli chiedo in tono brusco, ma insomma dove vuole andare a parare?   Sono furioso con me stesso e con lui che non capisce un tubo.

Io non sono capace cazzo! Non so come si fa!-

Sono sopraffatto da un’ondata di tenerezza per questo cretino imbranato che mi viene a chiedere come deve fare a dare un bacio ad una ragazza, vorrei solo spaccargli la faccia per la sofferenza che mi sta causando, ma non è certo sua la colpa di questo casino.

Mi siedo a fianco a lui sul letto, gli sollevo il mento per guardarlo negli occhi – Hanamichi guarda che non è difficile, solo stai tranquillo, ti avvicini a lei, le metti una mano sul viso, così poi inclini leggermente la testa e la baci, tutto qua –

Ok, ho capito, facciamo una prova –

Che cosa sta dicendo? Non faccio nemmeno in tempo a formulare ad alta voce la domanda che mi ritrovo le labbra di Hanamichi sulle mie, è solo una frazione di secondo e poi si scosta da me.

Vado bene così? –

 Hana, questi baci vanno bene per l’asilo, forse –

Ok lo so sono un bastardo, mi sto approfittando della situazione, ma è forse l’unica occasione che ho per baciare Hanamichi. – Si fa così – lo attiro a me, metto una mano dietro la sua nuca, avvicino il viso al suo e poi lo bacio, accarezzo le sue labbra con la lingua, quando le dischiude approfondisco il contatto e lui risponde al mio bacio, cerco la sua lingua con la mia e poi black out, spengo la mente e non penso più a niente. Solo gli accarezzo il collo e intanto mordicchio, succhio, lecco le sue labbra, la sua lingua, lo spingo leggermente sul letto fino a fargli appoggiare la schiena e poi sono sopra di lui, gli insinuo una mano sotto la camicia e sento la sua pelle bruciare.

Quando mi rendo conto di cosa sto facendo, anche se a malincuore, mi stacco da lui prima di perdere completamente il controllo, come dimostrazione di bacio penso sia stata fin troppo chiara.

Hanamichi resta sdraiato sul mio letto: le labbra leggermente gonfie e arrossate, il respiro affannoso, mi guarda e sorridendo mi dice – Beh Hisa adesso penso di avere capito davvero, certo che non pensavo che la prima persona che avrei baciato saresti stato tu –

Non mi sembra dispiaciuto in ogni caso, io non posso far altro che sorridere di rimando e scherzarci su per cancellare l’imbarazzo reciproco, intanto cerco di placare i battiti del mio cuore impazzito.

E’ stato il bacio più bello della mia vita e credo che, comunque andranno le cose, non dimenticherò mai il momento in cui Hanamichi, completamente abbandonato, ha risposto al mio bacio con passione.

Prendo una maglietta a caso dall’armadio e finalmente ci avviamo verso la festa di Haruko.

Ci sono già quasi tutti, io non ho nemmeno voglia di farle gli auguri, né di conversare con nessun altro, mi metto in un angolo con una birra in mano e osservo i movimenti di Hana.

Mi chiedo solo come faccia quella stupida racchia a non accorgersi della fortuna che ha.

Anzi guardandola bene forse se ne è accorta, vedo che i due si allontanano leggermente dagli altri, Hanamichi le da il suo regalo, lei arrossisce e poi …poi non ce la faccio più, mi alzo di colpo rovesciando la sedia, sento Miyagi che mi chiede se va tutto bene, ma non rispondo nemmeno, penso solo a raggiungere la porta di questo maledetto locale ed andarmene.

Sono finalmente per strada , mi sento la testa vuota e il cuore a pezzi, inizio a camminare senza una meta cercando di non pensare ad Hanamichi ed Haruko insieme.

Cammino per la città buia fino a quando non sono stremato e solo allora mi decido a tornare a casa.

Mi accorgo che qualcuno mi sta aspettando seduto sui gradini – Hana, ma cosa ci fai qui? –

Ho bisogno come al solito di parlare con te, sembra che ultimamente non riesca a starti lontano -.

Vorrei attribuire un significato più profondo alle sue parole, ma non voglio illudermi, mi farei solo del male.

C’è qualcuno a casa tua? –

No, mia madre è di turno in ospedale stasera –

Allora fermati a dormire da me, ti va? –

Sì –

Apro la porta di casa, le mani mi tremano, Hanamichi è qui, mi basta questo per essere felice.

Ci buttiamo sul letto vestiti, Hana si gira su un fianco, il suo volto è vicino al mio – Mitchy, l’ho baciata –

Me lo dice con un tono di voce piatto, senza entusiasmo, mi sarei aspettato ben altra reazione.

E allora? – mi decido a chiedergli

Non ho sentito assolutamente niente, insomma finalmente bacio la ragazza di cui dovrei essere innamorato e non provo assolutamente niente, nessuna emozione, niente di niente –

Ma Hanamichi cosa ti aspettavi? Cori di angeli e un’orchestra di violini? Guarda che è piuttosto normale, è solo il vostro primo bacio è non c’è ancora intesa tra di voi, le cose miglioreranno –

Perché gli sto dicendo queste cose? Perché non gli dico allora lascia perdere? La risposta è semplice, gli voglio troppo bene e di conseguenza voglio che lui sia felice.

Hanamichi arrossisce di brutto e poi mormora piano – Tutte palle Hisa, con te non è stato così, è stato coinvolgente, e non guardarmi che mi vergogno, ma è stato eccitante, forse non sono normale Hisa, ma quando prima ci siamo baciati io mi sono eccitato e mi è piaciuto tanto, ti ho sconvolto vero? Sei arrabbiato con me adesso?–

Hana, ma sei stupido? Non hai ancora capito vero? Secondo te perché stasera me ne sono andato così da quella schifosa festa? –

Non lo so, ma ho continuato a chiedermelo –

Perché ero geloso –

Come geloso? Ti piace Haruko?

No deficiente, mi piaci tu, Hanamichi mi piaci da tanto tempo, il bacio di questo pomeriggio è stato bellissimo anche per me, come posso essere arrabbiato?

Hisa, non ci capisco più niente, solo…baciami ancora…-

Non me lo faccio ripetere, lo bacio senza più pensare a niente, è un bacio dettato dall’istinto, passionale, caldo, eccitante. Scendo a mordicchiargli il collo, Hanamichi mi infila le mani sotto la maglietta e mi accarezza la schiena attirandomi sopra di sé.

Mi sollevo un po’, gli scosto i ciuffi rossi dalla fronte e gli do un bacio sul naso – Hana, ti voglio bene – non potevo più tenermelo dentro, dovevo dirglielo.

Ci baciamo ancora e ancora. I nostri vestiti finiscono sparsi a casaccio sul pavimento, restiamo tutti e due solo con i boxer accaldati e visibilmente eccitati.

Non mi va di forzare Hanamichi a fare qualcosa per cui non si sente ancora pronto, ma è lui a stupirmi.

Mi guarda malizioso, poi si sfila lentamente quell’ultimo indumento – non posso fermarmi proprio adesso Hisa – mi prende la mano portandola sul suo sesso. Lo accarezzo piano, lo bacio ovunque, percorro tutto il suo corpo con la lingua lasciando scie umide di saliva, assaporo la sua pelle calda, lo porto sull’orlo dell’orgasmo e poi finalmente lo faccio mio.

Mi sveglio aggrovigliato ad Hanamichi, è l’alba, le coperte sono finite in fondo al letto, mi perdo a contemplare il ragazzo a fianco a me, non credo di essere mai stato così felice in vita mia.

Non voglio impormi ad Hanamichi come suo ragazzo, non voglio mettergli fretta, voglio che sia libero di capire cosa vuole e cosa ci sta succedendo, anche se sono convinto che dopo stanotte anche lui avrà le idee più chiare.

Gli accarezzo una guancia e lui si sveglia stiracchiandosi come un gatto.

Ciao Hisa –

Ciao Hana –

Mi abbraccia forte, - Ieri, mi sono dimenticato di dirti una cosa importante –

Ah sì e cosa? –

Anche io ti voglio bene, tanto. -