soggetto originale
rating: PWP
Dsclaimer: questa fic è tratta da un'avventura di Vampires ambientata a Pittsburgh, Pennsylvania a cura del Master Cosmos. Hamish è un vampiro^^ mentre Mel è il suo amante umano.Tutte e tre le fic hce ho spedito oggi sono vecchi lavori di un paio d anni fa che ho deciso di postare ^^




Fine del gioco

di Amy


Mel e Ham
Sento la sua pelle calda contro il mio petto. Velocemente gli sfilo la maglietta. Mi bacia. Le sue labbra sulla mia pelle .Rimane stupito quando lo getto sul letto con tutta la mia forza Il letto scricchiola. Non importa. Lo stupore scompare lasciando il posto a quella espressione che conosco troppo bene. Geme leggermente quando la mia lingua inizia a percorrere il suo corpo disegnando tracciati immaginari sui suoi muscoli. La sua pelle è profumata e dolce.Ha un sapore dolce e nello stesso tempo acre. Affonda il viso nella matassa rubino dei miei capelli, ebbro d'amore. Sussurra qualcosa ma io non lo ascolto. Le sue labbra solleticano il mio collo mentre le sue mani mi graffiano leggermente la schiena. Gli mordo il collo, piano. Un gemito mentre le sue dita si intrecciano ai miei capelli. Mi scosto un po', quel tanto che basta per permettermi di sfilargli i jeans. Mi alzo. Mi osserva dubbioso mentre dal cassetto estraggo un paio di manette. Dai non fare il finto tonto: gli sussurro mentre lo faccio voltare sullo stomaco. Il gelido bacio  delle manette sui polsi lo fa rabbrividire leggermente . "Haaammm" geme mentre gli passo le mani fredde sul corpo. I miei baci scivolano sulla sua pelle. Sento il suo respiro accelerare quando gli sfilo con uno strattone le slip. Guardo le sue natiche sode. I miei denti si richiudono un po' più forte su quella pelle bianchissima .Un urlo strozzato. Gli ho fatto male . Vorrebbe potermi toccare ,lo vedo da come cerca spasmodicamente di liberarsi dalla morsa delle manette .Mi spoglio. I tanga scivolano a terra.
Le mia labbra riniziano di nuovo a giocare con la sua pelle. Poi mentre meno se la aspetta lo penetro violentemente. Questa volta non riesce a soffocare il grido. Mi muovo dentro di lui affondando in quella carne calda.
Lui mugola piano, poi il suo mugolio diventa un crescendo di gemti. Volta la testa e mi guarda stupito quando, di colpo mi sfilo da lui e lo libero dalle manette. Il suo sguardo esprime una tacita domanda :perché? Sono un essere strano,l o sai e in fondo non sono neanche vivo :sono un vampiro. Gli dico silenziosamente mentre richiudo la porta alle mie spalle .Questa notte,caro Mel, dovrai continuare da solo.
A.






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