Festa a sorpresa

parte VI

di Kieran



Ma ora non nevica più e mi sento ancora più solo.

Sono seduto in riva al lago ormai da alcune ore e lontano scorgo i deboli bagliori dell'alba. Ma so che non ne rimarrò affascinato: anche ora che il mio cuore è a pezzi, ora che la mia anima è stata trafitta dai suoi occhi di ghiaccio, ora vorrei vedere nascere il sole insieme con lui.

Ma non accadrà.

Sorrido pensando alle vostre facce perplesse: "D'accordo, Rukawa è stato duro, ma perché hai pianto? In fondo tu non hai fatto niente di male, è sufficiente che vi chiariate!"

Ma non sarà possibile, ve lo assicuro: ogni volta che abbiamo litigato, o ci siamo pestati, ci siamo guardati male. Ma mai con odio.

Mentre ora non riesco a dimenticare quello sguardo carico di rancore e disprezzo, che se avesse potuto mi avrebbe massacrato fino a ridurmi in fin di vita.

Lui si è aperto con me, forse per la prima volta dalla morte della madre. Ed ha sofferto.

Certo, io non sono la causa delle sue sofferenze, ma il suo cuore ferito non lo capirà mai. Si trincererà dietro una spessa coltre di ragnatele, che gli imprigioneranno l'anima. Tornerà ad essere la volpe di ghiaccio, l'iceberg che in tanti odiavano e che non mi era mai interessato.

Ma ora che conosco la verità su di lui, il suo vero modo di essere, seppellito da un immenso senso di colpa, come posso non continuare ad amarlo?

Io so cosa si prova a rimanere orfano, a sentirsi in colpa per la morte di qualcuno che ami; e potrei, VORREI CON TUTTA LA MIA ANIMA, aiutare Rukawa ad uscire dal tunnel nel quale si è infilato.

Ma lui non si lascerà avvicinare mai più.

Ed io dovrò contemplare da lontano la sua esistenza tormentata, divorandomi l'anima in cerca di un suo sguardo appena più prolungato, che mi permetta di avvicinarlo. Ma quello sguardo non ci sarà mai.

Saranno solo insulti, veri stavolta, indifferenza, disprezzo.

Perché io non l'ho saputo capire: non ho intuito quanto soffrisse, anche se avevo scorto il suo viso triste di fronte alla finestra, anche se l'avevo visto abbattersi davanti ad una semplice domanda. Perché non mi hai detto che domani è il tuo compleanno?

Non l'ho voluto vedere, perché stavo bene e volevo che tutto filasse liscio.

Come sempre, ha ragione lui: sono un egoista.

***

Solo quando l'oriente era ormai in gran parte rischiarato dal sole nascente, Hanamichi si decise ad alzarsi per tornare in stanza; fece molta fatica a muoversi, perché era fermo da così tanto tempo che era diventato quasi una statua di ghiaccio. Camminò lentamente, con la mente vuota e gli arti intorpiditi, ma raggiunse la sua stanza e si fermò un attimo, prima di entrare: era più che convinto che Rukawa non fosse là dentro, ma ugualmente temeva che invece non fosse così.

Sarebbe riuscito ad affrontarlo? A chiedergli perdono? A convincerlo che si sentiva come un verme per non aver compreso quanto stesse soffrendo?

Inserì la scheda nella fessura e quando entrò per poco non si sentì mancare: era disteso sul suo letto!

- Hanamichi!

Le gambe cominciarono a tremargli quando Yohei balzò in piedi correndogli incontro.

- Hanamichi, dove sei stato? Ti abbiamo cercato dappertutto! Ma sei congelato!

Il rossino guardò il suo migliore amico con occhi vacui.

- Aveva ragione lui, Yohei, nessuno di noi ha mai fatto nulla per capirlo.

- Cosa? Perché dici così?

Hanamichi abbassò lo sguardo senza rispondere e Mito lo prese per un braccio e lo costrinse a sedersi sul letto, prima di cominciare ad armeggiare con la cerniera lampo del giaccone.

- Hai parlato con Rukawa?

Hanamichi annuì con un gesto del capo, mentre l'amico riusciva a togliergli il giaccone.

- Cosa ti ha detto?

- Non posso dirtelo, altrimenti avrebbe doppiamente ragione. Ma mi sento un verme.

Mito guardò il suo migliore amico rendendosi conto che non sarebbe riuscito a sapere nulla da lui, almeno finché sarebbe rimasto in quello stato; andò in bagno ed aprì il rubinetto della vasca per riempirla di acqua bollente. Quando tornò in stanza, Hanamichi non si era ancora mosso.

- Ti sto preparando un bagno caldo, per riscaldarti le ossa. Dove sei stato per tutta la notte?

- In riva al lago.

- Sotto la neve?

Nessuna risposta.

***

Faticando per riuscire a farsi ascoltare, Yohei era riuscito ad infilare Hanamichi nella vasca da bagno ed ora era disteso sul suo letto aspettando che terminasse. Ma tendeva le orecchie per sentire ogni rumore sospetto.

Dopo una decina di minuti, sentì che Hanamichi lo chiamava e valutò che la sua voce sembrava un po' più sicura; bussò ed entrò in bagno, trovando il suo migliore amico comodamente immerso nell'acqua bollente e schiumosa.

Il rosso lo guardò con i suoi soliti occhi limpidi e decisi e Yohei si sentì subito meglio.

- Vieni, chiudi la porta. Devo farti qualche domanda.

- Beh, puoi aspettare quando uscirai...

- Che c'è, Mito, ti vergogni? Da piccoli facevamo sempre il bagno insieme! Non temere, resterò coperto.

Yohei arrossì come un bambino e Hanamichi abbozzò un sorriso; l'altro ragazzo si sentì rassicurato dal suo comportamento ed andò a sedersi sullo sgabello. Hanamichi appoggiò la nuca al bordo della vasca, chiudendo gli occhi.

- Cos'è successo dopo che ce ne siamo andati?

- Beh, è scoppiato il caos: Kiyota sanguinava dalla bocca e Jin lo ha portato in infermeria. Il babbuino parlava di denunce e vendette...beh, biascicava, perché doveva avere più di un dente rotto (Ah ah ah, che spettacolo! NdK). Mitsui era furioso, voleva cercare Rukawa per ammazzarlo di botte, ma stranamente Akagi e Uozumi hanno cercato di calmare tutti quanti. Haruko piangeva, Ayako era furiosa, ma sembrava più sconfortata che altro. Giocatori di altre squadre lanciavano imprecazioni e maledizioni, organizzando gruppi punitivi per dargli una lezione. Nessuno si è accorto che tu eri sparito, tanto erano infuriati. L'unico ad aver mantenuto il controllo, è stato il coach Anzai: si è fatto portare un microfono dal caposala ed ha calmato tutti quanti. Ha detto loro di andare a dormire, perché ormai la festa era rovinata, ma ha aggiunto che se qualcuno avesse cercato Rukawa, lo avrebbe squalificato a vita dalla squadra. E gli altri allenatori hanno concordato con lui, anche se era ovvio che l'avessero fatto solo per riportare la pace. Taoka sembrava più infuriato del solito! Ah...non sei l'unico ad essere sparito: anche Sendo è uscito di corsa dopo di te.

Hanamichi aprì gli occhi guardando l'amico con cipiglio.

- Sendo? Maledetto porcospino, non vuole proprio mollare!

- Hanamichi, non vuoi dirmi cos'è successo con Rukawa?

- Non posso, Yohei. Vorrei farlo, vorrei chiedere il tuo consiglio su come comportarmi, ma così tradirei la persona che amo; e non voglio farlo. Voglio che lui si fidi di me...anche se ormai credo che non voglia più rivedermi. Chissà dove ha passato la notte.

- Lo ami ancora...dopo quello che ha fatto?

Hanamichi fece una debole risata.

- E non sai quello che mi ha urlato contro! Ma vedi, lui è sempre stato diverso da noi, lo sai anche tu: le sue scale dei valori sono del tutto differenti dalle nostre. Se per noi le feste, i compleanni, le risate e la compagnia degli amici sono importanti, per lui non sono nemmeno nella lista. E noi tutto questo lo sapevamo, ma non lo abbiamo mai accettato, perché lo rendeva ancora più incomprensibile di quanto non sia già. Abbiamo organizzato questa festa, non per lui, ma per noi stessi: perché ognuno di noi avrebbe desiderato averne una! Non ci siamo preoccupati di pensare come lui, abbiamo dato per scontato che ci avrebbe ringraziati. Ma lui non è un tipo da compiacere gli altri: lui difende le sue idee, anche se lo rendono detestabile a tutti quanti.

- Beh, visto in questo modo, direi che il torto l'abbiamo tutto noi.

- Oh, anche lui ha le sue colpe: è così chiuso in se stesso che non prova neppure ad andare incontro agli altri. Ha lasciato che il dolore lo soverchiasse, senza lottare. Ed è diventato un pezzo di ghiaccio, per non soffrire più. E proprio quando aveva deciso che forse poteva aprirsi un pochino a me, il ragazzo più diverso da lui, qualcuno ha rivangato il suo dolore, il suo senso di colpa, facendolo soffrire nuovamente. Ma noi non siamo poi così diversi ed io so che potrei aiutarlo: ma temo che non mi lascerà avvicinare mai più.

- Non essere così fatalista, Hanamichi! Vedrai che sistemerai tutto quanto!

- Già...beh, andiamo a fare colazione e vediamo come sono le facce degli altri.

- Sì...credi che oggi si presenterà per la finale?

La finale...non se lo ricordava più; ma come avrebbe potuto presentarsi, chiedendo di giocare? Certamente nessuno avrebbe voluto averlo in palestra; e con ogni probabilità Nobu-scimmia avrebbe cercato di vendicarsi.

- Non lo so... - mormorò infine.

***

La palestra era gremita di gente e le due squadre che dovevano giocarsi la finale erano già sul parquet, accanto alle rispettive panchine.

Rukawa non si era presentato.

Hanamichi si guardava intorno sconfortato dalle espressioni che vedeva: Kiyota, seduto in panchina, aveva il volto tumefatto ed un'enorme ecchimosi sotto il mento. Se avesse visto Rukawa, certamente lo avrebbe ammazzato di botte; i giocatori del Kainan sembravano nervosi e si guardavano intorno.

I membri dello Shohoku, invece, avevano atteggiamenti diversi: Anzai era contrariato dall'assenza della sua stella, Haruko sembrava sconvolta, Ayako era solo incupita. Akagi era preoccupato per Rukawa e cercava di avvicinarsi ad Hanamichi per chiedergli il motivo del comportamento del volpino; ma il numero dieci lo evitava accuratamente. Mitsui e Miyagi erano furiosi ed a tratti maledicevano il volpino; Kogure sembrava angosciato.

Quando l'arbitro chiamò in campo le squadre, il nervosismo sugli spalti aumentò e qualcuno gridò.

- Ehi, Shohoku, dov'è la STELLA della squadra? È corso a casa a nascondersi?

Urla d'approvazione.

- Perché non lo avete portato qui, così potevamo pestarlo anche noi, come ha fatto lui con quel povero ragazzo laggiù?

Hanamichi strinse i pugni guardando il pavimento, ma rialzò il capo di scatto quando sentì una voce nota.

- Hanamichi, perché non dici niente? - urlò Sendo balzando in piedi ed aggrappandosi alla ringhiera - Perché non dici a tutti quanti quello che Rukawa ti ha rivelato ieri sera? Lo odi così tanto da lasciare che lo insultino senza motivo? Credevo che tenessi a lui!

- Se...Sendo...tu, cosa...

- Io ho sentito tutto quanto! Io ero dietro di voi!

Maki si affiancò a Hanamichi alzando le braccia e cercando di zittire le persone nel palazzetto; ma il rosso ora vedeva e sentiva solo Sendo. Sporco spione!

- Se hai sentito tutto quanto, dovresti sapere perché non dico nulla!

- No, non lo so proprio! Quello che so, è che stai tradendo un ragazzo che ti credeva suo amico!

- Piantala porcospino, non sai quello che dici! - urlò furioso Hanamichi, ma Maki gli appoggiò una mano sulla spalla.

- Si può sapere di cosa state parlando?

Hanamichi lo guardò senza rispondere, ma Sendo si frappose.

- Stiamo parlando del motivo per il quale Rukawa si è comportato in modo così abominevole! E, visto che Sakuragi non ha intenzione di aiutare il suo compagno di squadra e di stanza, allora lo farò io!

"Che devo fare? Lasciare che Sendo parli od impedirglielo? Certo, se gli altri sapessero, lo perdonerebbero...ma poi lui come si sentirebbe? Penserebbe di avere la loro pietà? Forse l'avrebbe davvero. E mi odierebbe ancora di più, per non aver fatto tacere Sendo? Io...io non so cosa fare!"

"Rukawa non vuole che gli altri conoscano la verità, perché non sopporta di essere guardato con pietà!" urlò infine rivolto al numero sette del Ryonan "Ma se ora tu riveli la verità a tutti quanti, poi loro avranno compassione per ciò che gli è successo e lo tratterebbero in modo diverso!"

Ma non riuscì davvero ad urlare quelle parole: gli restarono chiuse nella mente.

Però aveva preso una decisione.

- Tu non parlerai, Sendo! - urlò - Ho promesso a Rukawa che nessuno avrebbe saputo nulla di lui! E manterrò la promessa! Se mai lo vorrà, rivelerà lui stesso il motivo del suo comportamento.

Ma vi prego, fidatevi di me ed ascoltatemi! Noi gli abbiamo organizzato quella festa per far piacere a noi stessi, per vedere il suo volto così freddo esserci riconoscente! Non ci interessava sapere se lui voleva veramente una festa! Ognuno di noi sarebbe stato contento di una sorpresa del genere ed abbiamo dato per scontato che lo stesso valesse anche per lui! Secondo noi non poteva essere altrimenti!

Ma lui è diverso, lo sapete bene! Ed ha un motivo più che valido per odiare le feste a sorpresa! Con il nostro egoismo lo abbiamo fatto soffrire, e lui ha reagito nell'unico modo che conosce, con violenza!

- Ehi Hanamichi, perché lo difendi? - intervenne Mitsui sprezzante - Voi due vi siete sempre odiati, allora perché hai cambiato idea?

- Perché in quest'ultima settimana ho imparato a comprenderlo, almeno un pochino: lui non è freddo come lascia credere a tutti quanti, non ha la mente rivolta solo al basket!

- Qualunque motivo possa aver avuto, non può certo giustificare il suo comportamento! - esclamò Kiyota con fatica, ma Sendo si sporse in avanti aggrappandosi alla ringhiera per non cadere.

- IDIOTI! SUA MADRE MORÌ IL GIORNO DEL SUO COMPLEANNO, PER ORGANIZZARGLI UNA FESTA DI COMPLEANNO A SORPRESA!

Quell'urlo si spense nel silenzio assoluto che era caduto in palestra; Hanamichi sbarrò gli occhi fissando il ragazzo. Avrebbe voluto insultarlo, ma guardando i suoi occhi lucidi si rese conto di quanto soffrisse per Rukawa: ne era veramente innamorato, forse molto più di quanto non lo fosse lui. Non poteva sopportare che gli altri pensassero male del suo Rukawa.

Maki fece voltare Hanamichi verso di sé.

- E' vero? - chiese senza ottenere risposta.

- Sì, è vero! - urlò ancora Sendo - E la festa di ieri sera ha risvegliato i suoi sensi di colpa! Perché Rukawa si sente responsabile della morte della madre!

- Basta Sendo, tappati quella bocca! - urlò rabbiosamente Hanamichi scrollandosi di dosso le mani di Maki - Rukawa non vuole la tua pietà e tantomeno quella di nessun altro!

Stringeva con forza i pugni ficcandosi le unghie nella carne, e sentiva gli occhi resi roventi dalle lacrime impellenti; Maki lo guardò profondamente sorpreso.

- Sakuragi, tu...

Hanamichi gli voltò le spalle e corse fuori della palestra con indosso solo la divisa.

***

Tremava: di freddo, ma anche di rabbia.

Ma non sapeva perché si sentisse così furioso: perché ora tutti conoscevano il segreto di Rukawa? Perché lui lo avrebbe accusato di averlo tradito? Perché solo Sendo aveva dimostrato di tenere veramente a lui?

Oppure non era per nulla arrabbiato: forse aveva solo un bisogno disperato di essere abbracciato e accarezzato dalle mani calde e rassicuranti dell'unico ragazzo che gli avesse agitato il cuore.

Forse voleva solo sentirgli dire che lo perdonava per non averlo capito e difeso da tutti gli altri.

Forse gli bastava solo guardarlo negli occhi e non leggervi odio.

Ma non poteva ottenere nulla di tutto ciò.

Si fermò con il fiatone, ritrovandosi in mezzo ad un boschetto di pini innevati, sul lato destro del lago; non si era reso conto di aver corso così tanto, e solo ora si accorgeva che stava congelando. Le scarpe da ginnastica erano inzuppate ed i piedi scalzi erano ghiacciati.

Ma cosa importava se si fosse ammalato? A CHI IMPORTAVA?

- Do'hao, ti prenderai una polmonite.

Si spalancarono gli occhi. Si mozzò il fiato in gola. Si serrarono i pugni. Si irrigidì la schiena.

Si voltò lentamente, pregando di non aver sognato quella voce calda e gentile.

E Rukawa gli era di fronte, con indosso gli abiti della sera precedente ed in mano il giaccone pesante che lui stesso gli aveva appoggiato sulle spalle; la sua espressione era triste, il suo viso pallido, i suoi occhi più scuri e imperscrutabili del solito. Gli tese la giacca.

- Mettila, o ti ammalerai sul serio.

Hanamichi non riuscì a muoversi, temendo che sarebbe sparito, che quel miraggio lo avrebbe lasciato con un profondo senso di vuoto nel cuore; ma il miraggio in questione, cambiò improvvisamente espressione.

I suoi occhi si riempirono di lacrime, diventarono infinitamente tristi.

- Ti prego Hanamichi, perdonami! Mi sono comportato come un idiota! Sapevo che tu non avevi colpe, ma ero così arrabbiato che dovevo sfogarmi con qualcuno! E tu eri l'unico con cui sarei riuscito a farlo! Perché tu eri l'unico in grado di capirmi! Mi tenevo dentro tutto quanto, da sei anni! E quando sono esploso, l'ho fatto con violenza, senza riuscire a controllarmi! Non sto cercando di giustificarmi, Hanamichi, sto solo pregandoti di perdonarmi. Poi ti lascerò in pace, ma ti prego: perdonami.

Anche gli occhi di Hanamichi si riempirono di lacrime ed il suo corpo cominciò a tremare.

- No, sei tu che devi perdonare me. - bisbigliò - Perché non ho saputo capirti, anche se ho vissuto un'esperienza simile alla tua; avevo intuito che mi stessi chiedendo aiuto, a modo tuo e senza neppure accorgertene, ma ero così felice di starti accanto serenamente che ho preferito chiudere gli occhi. E perdonami anche perché non ho saputo mantenere il tuo segreto, perché ora tutti sanno quello che ti è successo e forse cominceranno a compatirti.

- Tu non hai colpa, Hanamichi, è stato Sendo a parlare. Non devo perdonarti proprio niente.

- Ma tu...come...

- Ero fuori della porta, avevo intenzione di entrare ed affrontare tutti. Poi ho sentito tutto quanto, e mi sono maledetto per averti trattato in modo così meschino: anche se per te sarebbe stato più semplice raccontare ogni cosa, come ha fatto Sendo, hai preferito tacere e non tradirmi. Tu hai dimostrato di essere degno della mia fiducia...perché io mi sono sempre fidato di te, perché altrimenti non avrei mai potuto raccontarti la mia disgrazia.

Si fissarono per alcuni istanti, poi Rukawa abbozzò un timido sorriso.

- Allora, mi perdoni?

- Sì, stupida volpe!

Rukawa gli andò incontro e gli appoggiò la giacca sulle spalle, poi lo abbracciò per riscaldarlo; e Hanamichi nascose il viso nell'incavo della sua spalla, liberando lacrime di sollievo.

***

Scusate, mi ero proprio dimenticato di voi! Che ingrato, mi avete tenuto compagnia nel momento più difficile!

Spero che non siate arrabbiati.

Divertente, non trovate? Non mi riconosco più: sono cambiato molto da quella sera.

Oh, non fraintendete: vado ancora in giro a vantarmi di essere il grande Tensai, perché quello è un dato di fatto. Mi caccio sempre nei guai e prendo pugni in testa dal gorilla, che non è diventato più tenero neppure ora che si è fidanzato con Uozumi...però lo sappiamo solo noi, quindi, mi raccomando!

Però ora sono più sereno a livello mentale: ho passato un anno magnifico, mi sento così felice che quasi non riesco a ricordare cosa significhi essere tristi.

Uh? Ah, sì! È trascorso un anno da quel giorno...quasi. Oggi è il 29 dicembre. Volete sapere com'è finito quel torneo? Io e la volpe abbiamo giocato insieme davvero per la prima volta, e abbiamo stracciato quei perdenti del Kainan!

Prima della partita lui si è anche scusato con Kiyota, ed era veramente dispiaciuto. Nobu-scimmia lo ha capito...strano, non lo facevo così sveglio.

Beh, comunque da quel giorno abbiamo cominciato a fare vero gioco di squadra e non abbiamo più perso una sola partita: incredibile, vero? Deteniamo il record di partite utili consecutive! Ed è passato quasi un anno!

Ed ora io ed il mio ghiacciolino stiamo trascorrendo una meritata vacanza, soli soletti, sulla neve: festeggeremo insieme il suo compleanno ed inoltre ha promesso d'insegnarmi a sciare.

È un amore.

Di fronte agli altri siamo sempre gli stessi, ci insultiamo, ci lanciamo frecciatine e facciamo a botte; di solito non ci facciamo mai molto male, anche se una volta mi ha fatto un occhio nero ed ha continuato a scusarsi per una settimana!

Divertentissimo!

Ma quando siamo soli, allora lui si trasforma: è gentile, premuroso, non si arrabbia quasi mai. È paziente, anche se io so benissimo di essere irritante quanto una covata di pidocchi sulla testa di un capellone!

E mi sorride.

E non il suo solito sorrisino appena accennato, a volte mi sorride veramente con le labbra, gli occhi, il cuore. Con tutto se stesso. Ed in quei momenti non riesco a non fissarlo imbambolato, rapito anima e cuore. E lui s'imbarazza sempre e giura che non mi sorriderà mai più!

Ma tanto so che mente.

Beh, tornando alla nostra vacanza, abbiamo approfittato della gentilezza di Noma, che ci ha prestato la sua casa in montagna: ovviamente ai suoi genitori non ha detto che eravamo solo io e Ka-chan. Ha detto loro che saremmo saliti noi cinque dell'Armata, più altri tre o quattro compagni di squadra. Invece loro quattro sono andati al mare! Che amici insostituibili!

È la prima volta che conviviamo e che possiamo dormire insieme ed è un'esperienza ultraterrena! Ci dividiamo i compiti e non litighiamo mai: siamo la coppia perfetta! Certo, lui è un po' disordinato, ma lo sopporto benissimo...e poi vedo che ogni volta che si accorge di aver lasciato in giro scarpe o abiti, corre a raccoglierli! È così tenero!

Eh sì, sono proprio andato! Cinquanta scaricamenti e non ero mai stato innamorato!

Mentre ora lo sono, eccome!

- Ehi, do'hao, con chi stai parlando?

- AAAHHH! M'hai fatto prendere un colpo!

- Allora, sei pronto? Bene, avvicina le punte e allarga le code, t'insegno a scendere a spazzaneve.

- Ehi, Kitsune, il grande genio può benissimo cominciare a scendere con gli sci paralleli!

- Te lo lascerei fare volentieri, ma se ti rompi una gamba poi mi tocca servirti da capo a piedi!

- Non ti fidi delle mie capacità?

- Mi sembra ovvio, visto che le conosco, le tue capacità!

- Baka, ma io ti...ehi, dove vai? Aspettami! Dai, scherzavo, lo sai che non sono capace di sciare!

- E allora stai zitto ed obbedisci ai miei ordini!

- Sei uno schiavista...ma lo sai che ti amo, vero?

- Certo che lo so. Ed io amo te.

OWARI

******************

Kieran - Caruuuuuuuuccccccciiiiiiiiiiii!!!!!!!!!
Hana - Che bella questa fic, io sono così romantico!
Kieran - Ehm ehm: ^_______^ non hai niente da dirmi, Hana?
Hana - Cioè?
Kieran - Beh, se ben ricordi, dicevi che ero meno romantica di una suola!
Ru - Guarda che ho visto di meglio, non sei stata poi così sdolcinata.
Kieran (dita a croce) - Vade retro, Principe del Male!
Hana - Sicuramente ha fatto meglio dell'altra volta!
Kieran - Ma quella era una storia d'azione! Cosa c'entravano i sentimenti? ç__ç
Hana- Comunque anche tu dovresti dire qualcosina a me...
Kieran ^^ - Hai ragione, sei stato buono buono e hai mantenuto la tua promessa!
Sendo - Ehi, io qui faccio la figura dello stronzo!
Kieran - Vero, ma pensa a quello che hai fatto in camera con Ru quando l'hai spogliato!
Sendo - ^____________________________________________^
Hana - AAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!
Ru - Lo sapevo, maledetto porcospino!
Kieran - Beh, visto che gli ho fatto fare il cattivo, dovevo dargli il contentino!
Ru - Contentino? Scommetto che quello mi ha violentato!
Sendo - ^___________________________________________________________________________________^
Hana - AAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!
Kieran - EEEEEEEEEEHHHHHHHHHHH quanto la fate lunga per una piccola ciulatina!
Ru - Ma io ti...
Kieran - Guarda qui, Principe del Male! Aglio, ah ah ah!
Ru - -____- Quello è per i vampiri.
Kieran - Oh....e cosa si usa per i Signori del Male?
Akagi - Io vorrei protestare: mi hai messo con quello scimmione di Uozumi!
Kieran - Non me lo ricordare!
Ru&Hana&Sendo - BLEEEEEEEAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!!!!!!
Kieran - Mi è venuta così, e poi faceva tanto ridere...immagina la scena quando ti baciavi con lui AH AH AH AH AH!
Akagi - Io non ci trovo niente da ridere.
Hana - Beh, effettivamente...............AH AH AH AH AH!
Sendo - Ehi Kieran, mi fai una ff dove mi metto con Ru o Hana-chan?
Kieran - Non posso Aki-chan, loro due sono una coppia indivisibile. Tu farai sempre il terzo IH IH IH! ^^
Sendoh - ç_ç Cattiva!
Haruko ^__^ - Volevo ringraziarti perché mi tratti sempre bene, Kie-chan.
Kieran - Ehi rospa, non azzardarti a chiamarmi così! Solo Hana-chan può farlo, e al massimo Rukawa! A proposito, dov'è finito il Principe del Male? Strano che non sia qui a rompere le palle.
Hana - E' ancora in bagno a vomitare, sai per la storia di Akagi e...AH AH AH AH AH!

Kieran - Bene, la storia finisce qui, spero che sia piaciuta almeno a qualcuno...ehm, c'è nessuno? Uffa, sempre la solita scena pietosa! ç_ç DISCLAIMER I personaggi non sono miei ma di papino Inoue, che ha avuto una mente geniale! È lui il vero Tensai! Io scrivo per puro divertimento mio e disperazione altrui, non certo a scopo di lucro anche perché, come direbbe Hana-chan se non fosse corso in bagno ad aiutare Ru (A vomitare? Bleah!), chi volete che mi paghi per 'ste schifezze? Ciao a tutti e...alla prossima! ^^





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