Disclaimer: I personaggi
non sono miei ma di George Lucas a cui farò un monumento per aver ritirato in
ballo Qui Gon nel terzo film e per averlo fatto tornare come Maestro di Obi
Wan
Ringraziamenti: A tutte voi perchè esistete
Dedicata a Noir che mi ha pagato il cinema
questo pomeriggio e che mi sopporta da almeno un anno abbondante a questa
parte, cosa per cui andrebbe veramente santificata
Feelings
di Bryn
Ho
fallito
Mio era il compito, mia la responsabilità di crescere il prescelto. Qui Gon in
persona me li aveva affidati, in punto di morte le sue ultime parole erano
state una preghiera per Anakin
Anakin
Inizialmente l’ho disprezzato … ma ha finito per diventare più un fratello che
non un allievo per me. Questo è stato uno dei miei errori. Proprio come con un
fratello ho chiuso un occhio su molte sue mancanze, su troppe sue debolezze.
L’ho reso
corruttibile
Lui si è lasciato corrompere ma io l’ho messo nelle condizioni di cedere, io
gli ho permesso di mentire al Consiglio impunemente e di fare sia il Jedi che
l’uomo innamorato.
Follia
Un Jedi non ha passioni, ha equilibrio tra di esse. Il prevalere di una può
portare alla sua mitizzazione, al suo ingigantimento fino a stravolgerla
completamente da quella che era per farla diventare qualcosa di pericoloso per
se stessi e gli altri.
Come l’amore di
Anakin
Sapevo di lui e Padme, avevo capito che i figli erano suoi. Avrei dovuto
denunciarlo al Consiglio, farlo estromettere dall’ordine Jedi. Per chiunque
altro non avrei esitato a farlo. Ma Anakin era il mio apprendista, il giovane
che io stesso avevo cresciuto, il Prescelto di Qui Gon, il vero prescelto,
Colui che avrebbe portato l’equilibrio nella forza, un mio amico,
probabilmente il mio migliore amico. Gli avevo affidato la mia vita varie
volte e non mi aveva mai tradito. Si era rivelato come un Jedi migliore di
quanto io avrei mai potuto ambire ad essere.
Sciocco
Anche io sono stato deviato. Dal mio affetto per Anakin, che mi ha reso cieco
nei confronti delle sue debolezze e dei suoi errori. Ho chiamato con altri
nomi i suoi difetti. L’arroganza e l’orgoglio erano solo manifestazioni di un
carattere forte, la rabbia un naturale istinto causato dalle perdite che aveva
subito ma soggiogabile, l’irrequietezza come un tratto giovanile, la sua
indisponenza come malumore temporaneo, la sua disobbedienza un tratto che
anche io avevo posseduto e che quindi non potevo criticare, la sua
insubordinazione uno scatto trascurabile perché avvenuto in un momento di
confusione.
Stupido
Tutto era perdonabile perché si trattava di Anakin. Tutto era capibile e
spiegabile perché era mio fratello ed amico. Tutto era giustificabile con il
Consiglio perché era il Prescelto. Come avrei potuto estromettere dall’ordine
Jedi colui che avrebbe riportato equilibrio nella galassia? Non aveva senso,
non era neanche immaginabile.
Ottuso
Dovevo essere il suo Maestro e sono stato invece suo amico. Dovevo insegnargli
le vie della Forza perché ci camminasse da solo ed invece ce l’ho guidato per
mano.
Mia la colpa
Senza saperlo ho consegnato il Prescelto nelle mani del Signore dei Sith ed ho
permesso che il Consiglio ve lo spingesse quasi a forza. Ogni nostra azione si
è rivelata un’insensata follia e la loro somma è costata la vita all’Ordine
Jedi e la libertà ai cittadini della Repubblica. Impotente ho assistito al
crollo della società in cui credevo sapendo che la causa è stata la mia
incapacità di vedere la realtà, di riconoscere i fatti per quelli che erano,
di interpretare i segnali e decifrare il messaggio che mi portavano.
Di nuovo
Solo un’altra volta ho provato questa sensazione. Solo in un’altra occasione
ho assistito alle conseguenze della mia stupidità ed è stato in quel momento
che ho dato l’avvio al meccanismo che ha portato alla completa distruzione
della Repubblica per come la si conosceva.
Occhi di bestia e
pelle rossa come il fuoco
Non ho potuto salvare il mio Maestro dal Sith. La sua perdita è stata la più
grave della mia vita e, cosa di gran lunga più importante, il colpo più duro
che potesse subire questa nostra galassia. Lui avrebbe saputo addestrare
Anakin nel modo migliore, avendo già avuto a che fare con il Lato Oscuro per
via del suo primo apprendista, Xanatos. Io non ero pronto ad essere un Maestro
e tantomeno lo sono adesso. Come posso addestrare qualcuno quando l’unica
persona che mi è stata affidata è la stessa che ha scelto di diventare il Sith
che ha permesso la distruzione definitiva della Repubblica per mano del
proprio nuovo Maestro?
Incapace
Tutto l’equilibrio che avevo creato tra le angosce presenti nel mio animo,
tutta la consapevolezza che avevo dei miei limiti e tutti i progressi che
avevo fatto nel comprendere perché provassi tanta angoscia nel confrontarmi
con il mio passato sono scomparsi improvvisamente, spazzati via dalla realtà
dei fatti.
Ho fallito
Per orgoglio, mancanza di forza di carattere, rifiuto di riconoscere la
realtà, eccessiva fiducia in me stesso ed in Anakin, ostinazione. Ho mentito,
per omissione, agli altri Maestri Jedi. Non ho detto loro dei miei sospetti su
Padme ed Anakin. Quante vite sono morte? Quei bambini padawan sarebbero
vissuti più a lungo, fino a diventare Jedi, se io avessi fatto ciò che era mio
dovere?
Bugiardo e codardo
Non ho avuto il coraggio necessario ad affrontare la realtà, a rendermi conto
di ciò che Anakin era e cosa stava diventando. La mia negligenza, il mio
permissivismo, la mia mancanza di polso ed esperienza, la mia incapacità di
essere il padre che Anakin non ha mai avuto e che Qui Gon è stato invece per
me. Tutto questo ha portato all’Impero ed alla supremazia dei Sith. Come potrò
mai affrontare Qui Gon ora che so la verità? Come potrò entrare in contatto
con il suo spirito come Yoda mi ha insegnato ed affrontare la sua collera per
questo incredibile fallimento? Mai in vita mia ho fatto qualcosa di così grave
e tremo al pensiero della collera del mio Maestro.
Vile
Sì. Io sono vile. Per questo ancora non mi sono messo in contatto con lo
spirito del mio Maestro, nonostante io avverta quasi in ogni momento la sua
presenza. Perché sono soltanto un vile che ha paura di sentirselo dire dalla
persona che più rispetta e verso la quale prova il più forte legame della sua
vita.
Innamorato
Sì sono anche questo. Innamorato di Qui Gon, da tempo immemore. Sempre e
soltanto di lui, nonostante non gliel’abbia mai detto. Ma come avrei potuto?
L’amore è destabilizzante. I Jedi non si innamorano. Essi sono equilibrati e
pacifici, tutt’uno con la Forza e suoi emissari, il tramite tra di Essa ed il
mondo reale. Ci illudiamo di piegarla al nostro volere quando in realtà siamo
noi ad essere piegati. Ma la maniera in cui essa ci plasma la decidiamo noi
stessi. Sarebbe facile dire che era destino che Anakin agisse in quel modo e
scaricare ogni responsabilità sulla Forza ma non è così. Devo saper portare il
peso dei miei errori. Anche di fronte all’uomo che ho amato sopra ogni altro.
Qui Gon Jinn
Il mio maestro, il centro di me stesso come universo, l’uomo a cui ho donato
il mio cuore e la mia anima. Solo lui ne era degno e solo lui ha continuato ad
esserne veramente degno. Nessun’altro in tutto il mondo potrebbe ricoprire
quel posto per me. Non posso sfuggirgli, ho bisogno di lui come ne ho sempre
avuto. Ignorarlo non porterà a nulla e riflettere ancora sui miei errori non
sarà di alcuna utilità a Luke ed al suo futuro.
Abituati
Un Jedi non vive nel passato
o nel futuro ma solo nel momento presente.
La Forza Vivente ci permea tutti.
Pur prestando attenzione agli eventi che avverranno o sono già avvenuti tutta
il nostro interesse deve essere focalizzato nel momento attuale perché è
l’unico che veramente esiste.
I sentimenti conducono alla paura, la paura conduce all’odio, l’odio conduce
al Lato Oscuro.
Non siamo santi ma solo cercatori.
Prima di diventare dei buoni Jedi bisogna imparare ad essere dei buoni esseri
umani.
Queste sono massime, detti, formule dell’ordine Jedi che ho imparato a
memoria. Non sono le uniche, ve ne sono molte altre … ma sono le più
importanti. L’ultima è un concetto che ho estrapolato da uno dei primi
discorsi che mi fece il mio Maestro. La sua saggezza, come è sempre stato, mi
ha colpito senza che io capissi veramente.
Necessità
Ho bisogno di Qui Gon. Mi sono indispensabili i suoi insegnamenti, il suo
amore per quanto paterno possa essere perché è pur sempre amore ed è pur
sempre Lui a darmelo ed anche la sola vista del suo viso. Non importa quanto
possa essere arrabbiato con me. Me lo merito e lo accetterò, così come
imparerò ad accettare il mio fardello. Con l’aiuto di Qui Gon riparerò agli
errori che ho commesso in passato evitando di ripeterli o di farne di nuovi.
Non fallirò ancora, ora sono pronto a capire e migliorare
“Maestro … è un piacere rivederti”
“Anche per me rivedere te, Padawan, nonostante il nostro incontro avvenga in
quest’epoca così oscura”
“Vi chiedo perdono per aver …”
“Sssh, padawan. Non c’è bisogno che tu dica nulla. Solo sorridimi. Il resto
verrà dopo, perché non ha alcuna importanza in confronto alla realtà del
momento presente: sei qui davanti a me ed io posso dirti quanto ti amo”
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