DISCLAIMER: I pg sono tutti miei
*_*, dal primo all’ultimo passando anche per le comparse… quindi… se li
volete… chiedetemeli, non so comunque se li avrete interi o a brandelli,
magari per sfogarmi uso loro *_* NOTE: Questa fic è nata assolutamente
per caso, quindi prendetela per quello che è, ossia una follia momentanea
^^’’ DEDICHE: Alla mia Pam, per tutto
quanto e per molto altro ancora, per ogni sorriso, ogni lacrima, ogni
pensiero e ogni sogno, per tutta la nostra vita insieme. FANTASIE di Sakuya DOLCI
VANE ILLUSIONI POV AJAS Il caldo
sole del mattino arriva ad illuminarmi appena, percepisco vagamente i suoi
raggi penetrare dalle imposte chiuse e colpirmi la schiena scoperta. Già… le coperte
non so nemmeno dove siano finite… Stanotte…
questa notte è stata… memorabile… fantastica, bellissima, eccitante,
travolgente… e mille altre cose ancora, ma ora sono troppo addormentato per
rendermene pienamente conto. Sembra
fatto apposta eppure oggi lo studio rimarrà chiuso per essere ritinteggiato,
una vera fortuna insomma… almeno potrò godermi appieno il calore che queste
braccia mi stanno donando e mi hanno regalato in ogni istante da quando sono
rientrato a casa ieri sera. E’ stato
un calore diverso quello con cui Ker mi ha stretto a sé… del resto… tutto tra
noi è stato diverso stanotte… Non
credevo che lui potesse davvero voler… eppure… sono stato incerto fino
all’ultimo se mandare o meno quella e-mail, ma la mia istintività per una
volta, è stata premiata. Quando
sono tornato, ieri sera, e ho visto le luci spente, ho pensato immediatamente
che Ker avesse scaricato la posta e avesse deciso di non venire più. Ero già
ultra depresso appena entrato, ma quando sono passato davanti al salotto… mi
è sembrato un altro sogno ad occhi aperti. Avevo
capito perfettamente quello che stava succedendo… o meglio, una cenetta a
lume di candela, e lui vestito super sexy… che altro potevano essere se non
un sogno? Invece era tutto reale. Non so
davvero cosa mia sia successo in questo ultimo periodo, forse l’aver capito
di essere attratto da Ker mi ha fatto rimanere destabilizzato, oppure
ancora... non lo so… ho provato ad analizzare tante cose, ma senza alcun
successo, forse perché mi sono reso conto, negli istanti stessi in cui
scrivevo la mail, che non era pura e semplice attrazione la mia. Ker… è
il primo che riesca a suscitare in me sentimenti così forti e travolgenti, e
stanotte ne ho dato un’ampia dimostrazione… Sentire
i nostri corpi intrecciati, vedere i suoi occhi riflessi nei miei, liquidi e
ardenti di passione come avevo sognato… mi ha reso completamente folle… pazzo
di lui… schiavo del suo profumo e prigioniero delle sue braccia, così come
sono ora, con la testa sul suo petto e lui che mi abbraccia mentre io stringo
lui a me. Mi
rannicchio maggiormente contro il suo petto e lo stringo un po’ di più,
mentre un sorriso, che credo essere molto più che ebete, mi si dipinge sulle
labbra, gli occhi ancora chiusi, persi in ricordi della passata notte e in
visioni fantastiche di altri momenti come quelli da poco vissuti, oppure
abbandonati in scene di me e lui abbracciati sul divano a guardare la
televisione. La cosa
mi sconvolge e, allo stesso tempo, non mi turba affatto, ma anzi mi sembra
più che naturale. Voglio passare le mie giornate con una persona che non sia
Jamie, rientrare a casa e trovare Ker mi aspetta, oppure attendere io il suo
ritorno, in trepida attesa di un suo bacio e di un abbraccio, dopo che per
tutto il giorno non ho potuto stringerlo a me e perdermi nei suoi abbracci
rassicuranti, mentre il suo profumo dolce mi entra nelle narici e mi
rasserena ulteriormente. E in tutte queste mie visioni, per la prima volta,
non c’è Jamie, mio unico grande amore di sempre, ma Ker, il mio migliore
amico, un ragazzo che conosco da pochi mesi, ma che mi sembra avere al fianco
da anni e anni. Se da
una parte tutto questo mi sembra assurdo, perché la parte razionale di me
continua a dirmi che non posso voler condividere parte della mia vita con
qualcuno che non sia Jamie, dall’altra mi sembra logico e assolutamente
normale voler trascorrere il mio tempo con una persona meravigliosa come Ker,
e di volerlo fare non come semplici amici, ma come qualcosa di più. Come
cosa? Ancora non lo so… dovrei immaginare che anche lui voglia qualcosa di
preciso da me… ma cosa? Questa incertezza per un attimo mi fa stringere più
forte l’abbraccio, ma le sue braccia che fanno lo stesso con il mio corpo, mi
fanno rasserenare di colpo, come se anche nel sonno volesse rassicurarmi e
starmi accanto. “Mmhh…
bacio…” la voce calda ma arrochita dal sonno, di Ker, mi fa sorridere, mentre
alzo il viso verso di lui e gli deposito un casto bacio sulle labbra, ma
evidentemente non era quello a cui lui alludeva perché in poco meno di un
attimo ritrovo travolto in un passionalissimo bacio, di cui nessuno è il
dominatore, ma in cui entrambi sembriamo perderci, attardandoci ad
accarezzare ogni centimetro della bocca dell’altro, mentre la lingua di
ognuno dei due sfiora l’altra con tocchi a volte lenti e sensuali, a volte
veloci e vorticanti. Ci
stacchiamo ansanti, entrambi in profondo deficit di aria, ma sembra che a
nessuno dei due dispiaccia. “Buongiorno
dormiglione!” “Ciao”
la sua voce dolce e il suo sorriso pacifico, rendono sereno anche me, come se
finalmente avessi trovato la cura giusta contro ogni mio male… “Hai
fame? Vado a preparare la colazione…” ma non riesco ad alzarmi perché Ker mi
attira a sé con fare possessivo e mi stringe in un nuovo abbraccio. “Che
fretta c’è? Non devi andare al lavoro, giusto?... Rimani qui con me…” Mi
limito a sorridere assecondando la sua richiesta, anche se la cosa non mi
costa nessuna fatica, tutto può aspettare visto il calore che mi dona questo
abbraccio e la forza che sembra pervadermi quando lui mi è accanto mi trasporta
in un mondo perfetto, fatto solo di sorrisi come quelli che lui mi riserva e
baci lievi come quelli che adesso mi stanno attraversando il viso e i
capelli. Continuiamo
a coccolarci e riempirci di baci dolci per ore credo, non lo so quanto tempo
sia passato dal mio risveglio ad ora, momento in cui finalmente riesco ad
alzarmi, più stanco di quando mi sono svegliato, forse anche perché siamo
finiti, inevitabilmente direi, a rotolarci sul letto già scomposto e
disastrato… un’altra unione selvaggia, eppure dolcissima e piena di
sentimento, molto più che semplice sesso. “Tesoro… vieni a fare la doccia?” la voce
sensuale di Ker mi sfiora l’orecchio mentre cerco di preparare almeno un po’
di pane tostato, anche se in questo momento la mia fame è davvero enorme.
Rabbrividisco leggermente nel suo abbraccio che mi circonda la vita, mentre
sento il suo corpo aderire perfettamente al mio, come se ne fosse l’esatta
metà… “Mmhh…
ma non ti stanchi mai?” chiedo divertito mentre lascio andare la testa
all’indietro, poggiandola sulla sua spalla, beandomi del suo profumo. “In
genere sì, ma… di te… mai…” ma la mia testa non connette bene, persa com’è
nel cercare di capire e far proprie le mille scosse elettriche che mi
attraversano la spina dorsale e il cervello, tutto il mio corpo in ogni
direzione, solo perché la sua lingua calda comincia a lambirmi il collo
lentamente, in una tortura tutt’altro che spiacevole. “Ker…” i
suoi capelli tra le mie mani sembrano sempre più setosi e sempre più morbidi,
le sue labbra sono petali di rosa che mi sfiorano, le sue mani, forti e
possessive sul mio corpo che non chiede altro che appartenergli… Niente e
nessuno è mai stato così… mai con Jamie ho provato le stesse sensazioni, le
stesse emozioni… mai… Il suono
del telefono mi fa sobbalzare leggermente, imponendomi di tornare alla
realtà, e nonostante le proteste di Ker che mi chiede di permettergli di
finire ‘il lavoro’ che aveva intrapreso, mi avvicino al telefono e alzo il
ricevitore per sentirmi, dall’altra parte, la voce di Mat che mi chiede che
faccio stasera. “Quello
che non fai mai tu!! Scopaaa!!” la voce di Ker mi fa fare un salto mentre
urla verso la cornetta per far sì che Mat senta. “EEEEEEHHHHHHHH?????????????
E da quando?? Con chi??? Che stai combinando??? Ditemeloooo!!!” Allontano
la cornetta, la voce di Mat è tremendamente assordante quando parla,
figurarsi quando urla! “Con me
idiota!! E adesso vattene a lavorare invece di scroccare telefonate in
ufficio!!” e detto questo Ker abbassa il telefono chiudendo la comunicazione,
lasciandomi senza parole e allibito a fissare il telefono appunto. “Aja…
che c’è?” Ma
quando la mia risposta non arriva lui si allontana da me ed evita il mio
sguardo che cerca di fissarsi nel suo per capire. Perché
lo ha fatto? Sa benissimo che Mat lo andrà a dire a tutti i nostri amici, e
sa altrettanto bene che tra poco meno di cinque minuti praticamente tutta
Birmingham lo saprà. Che sia davvero questo quello che voleva? “Scusa…
ho sbagliato… adesso lo chiamo e gli dico che scherzavo… senti… io vado…” Non gli
permetto di finire questo sciocco discorso che ha intrapreso e lo bacio con
passione e trasporto, completamente rapito da tutto il suo essere. Ogni sua
azione, ogni parola, ogni gesto, ogni respiro, mi ghermisce sempre di più e
ogni volta mi accorgo di cadere sempre più in basso, in un pozzo senza fondo
che porta direttamente tra le sue braccia. Voglio
forse risalire ed essere salvato da questo mostro famelico? No,
voglio solo… continuare a sentire le sue braccia che mi stringono possessive
come ora, la sua bocca che piegata in un sorriso radioso si avvicina alla mia
e i suoi occhi luminosi chiudersi mentre ci perdiamo nell’ennesimo bacio. Uno…
due… e… “Mmhh…
bacio…” Puntuale
come ogni mattina Ker, appena sveglio mi chiede un bacio, e io lo accontento
ben felice di poter assecondare con così poco i desideri del mio adorabile,
bellissimo, perfetto, nuovo ragazzo. Dalla
nostra prima volta sono passate due settimane, e in questo periodo non
abbiamo fatto altro che stare appiccicati come una zecca sulla pelle di un
cane, paragone abbastanza schifoso me ne rendo conto, ma il grado di
‘appiccicosità’, termine coniato appositamente per noi da Mat, è davvero
altissimo. Dormiamo
insieme ogni sera… anche se di dormire per più di cinque o sei ore a notte
non se ne parla… e passiamo insieme tutto il tempo libero che abbiamo.
Purtroppo dalla mattina, in cui entrambi usciamo alla stessa ora per andare
la lavoro, possiamo rivederci solo la sera, tornando entrambi stanchi da un’estenuante
giornata lavorativa, ma la cosa non ci importa molto, ci sentiamo durante
l’ora del pranzo per telefono e poi ci rifacciamo del tempo perso, dal
momento stesso in cui rientriamo in casa. Non è
solo il sesso ad andare alla grande, è tutto quanto, ogni parte
infinitesimale delle nostre vite va alla grande. Non viviamo esattamente
insieme, ma è successo sì e no due o tre volte che io e Ker dormissimo ognuno
nel proprio appartamento, e solo per delle pure causalità. Ho una
nuova relazione, ebbene sì mondo, sono felice con qualcuno che non sia Jamie. Come
prendo tutta questa storia? Bene, benissimo direi. Se vedessi Jamie non so
cosa succederebbe, ma non credo che lascerei Ker… spero almeno, non ne sono
sicuro, anche se il tasso di probabilità che la nostra storia finisca per un
ritorno di fiamma con Jamie è molto, molto basso. In tutto
questo periodo ho cercato più volte di capire cosa c’è esattamente tra me e
Ker, ho cercato di dare forma ai miei sentimenti, di concretizzare tutto
quello che ci lega per dargli un nome, ma ogni volta che mi avvicinavo alla
soluzione, venivo bruscamente interrotto da Ker o da qualche altra cosa. Non che
sia poi così difficile ammettere che adoro Ker, e infatti gli dico tantissime
volte al giorno che gli voglio bene e lui mi risponde sempre ‘anche io’, ma
la cosa non parte quasi mai da lui. Ammetto
che questo fatto mi lasci sempre spiazzato, e allo stesso tempo mi
intristisca notevolmente a volte, ma devo essere totalmente sincero e dire
che tutto non dura più di un attimo, perché poi, ogni sua azione, ogni sua
parola, mi fa convincere sempre di più che c’è qualcosa di profondo alla base
del nostro rapporto e che se non esterna i suoi sentimenti a parole, è solo
perché questo non rientra nel suo carattere chiuso, perché mi riempie di
mille attenzioni e di mille dolcezze che non possono far altro che confermare
questa mia tesi. “Allora
che fai oggi?” “Il
solito… lavoro.. studio… sento te… lavoro… studio… aspetto che rientri…” “No tesoro,
oggi pomeriggio non lavoro, mi sono preso il pomeriggio libero.” “Ah… e
me lo dici adesso? Scusa, se lo avessi saputo me lo sarei preso anche io…” Il
mio sguardo deluso si fissa su Ker che tranquillamente, sta finendo di farsi
la barba mentre io mi sistemavo i capelli. “Se devo
fare un regalo a te… mica posso dirtelo prima!” e un sorrisone candido gli si
dipinge il volto, facendogli assumere l’aria da dolce canaglia che ha di
solito, quando vuole farmi una sorpresa o uno scherzo. “Regalo??”
la mia voce tradisce lo stupore, e perchè no, la felicità, che le sue parole
mi hanno suscitato. “So che
è una sciocchezza, ma visto che l’altro ieri hai superato l’esame con il
massimo dei voti..” Gli
salto con le braccia al collo rischiando di far tagliare entrambi col rasoio
che lui teneva in mano e poi lo bacio con trasporto, come sempre faccio. “Grazie
grazie grazie grazie grazie!! “Ehi, ho
capito!! Ringraziami meglio stasera!” mi fa un occhiolino e il suo tono
malizioso mi fa rabbrividire di anticipazione per quello che so mi combinerà
stanotte… mi condurrà sull’orlo della follia e poi mi renderà suo schiavo,
con i suoi baci ardenti, le sue carezze passionali, i suoi occhi che mi
bruciano ogni volta che mi sfiorano… non so se riuscirò mai a fare a meno di
tutto questo… non so se voglio… e soprattutto… non so se sarò mai in grado di
separarmi da lui… Non so
come riesco ad arrivare in orario anche oggi, anche se è davvero difficile
staccarmi dalle labbra di Ker e dal suo corpo… da quando stiamo insieme sono
diventato una specie di piovra, non che a lui la cosa dispiaccia,
intendiamoci, ma… a volte è davvero difficile arrivare ad un qualsiasi
appuntamento in orario! Anche
oggi sembra filare tutto liscio, sembra che ormai le mie giornate si siano
stabilizzate e abbia trovato la mia giusta dimensione e devo ammettere che
questo, probabilmente, non sarebbe mai accaduto se non grazie al mio
tesoruccio. Mi rendo
conto di sorridere come un’idiota ogni volta che penso a lui, e questo non è
esattamente il comportamento di un uomo adulto, quanto piuttosto quello di
una ragazzina di 15 anni alla sua prima cotta… ma che m’importa?
Assolutamente nulla! Tutto quello che conta, ora come ora, è la serenità di
Ker, e devo ammettere che da quando lo conosco, non lo avevo mai visto così
tranquillo e rilassato come da quando stiamo insieme. Che sia tutto merito
mio? Non lo so, forse è la situazione in sé, ma mi piace pensare di essere io
il fautore della sua serenità, cosa che non può che riempirmi di gioia. Sembra
che in questo periodo io possa davvero camminare su di una nuvoletta. Ma me
lo merito davvero? Quando
stavo con Jamie non passava giorno in cui non pensavo, magari anche per un
solo istante, che ero stato la causa della morte di un’intera famiglia, io e
la mia stupidità. Con Ker invece… non passa giorno in cui non rida, sorrida o
mi senta al settimo cielo. Immerso
in questi miei pensieri compio il tragitto dal lavoro a casa, oggi Ker era
stra-impegnatissimo, quindi nella pausa pranzo ci siamo potuti sentire poco,
e adesso era in riunione per cui mi ha potuto dire solo due parole. Non è che
sia esattamente di cattivo umore, ma non sono nemmeno felice e contento… mi
manca Ker!!! Mi sento davvero un bambino idiota… ma che posso farci se lo
voglio così intensamente? Più
tempo passa più mi rendo conto che non è davvero salo attrazione fisica
quella che mi lega a lui… alla base di tutto c’è un sentimento molto forte,
eppure non credo sia solo amicizia… e allo stesso tempo… non so se voglio sia
amore… e poi… mi sembra così impossibile che sia questo… dopo tutto quello
che ho provato per Jamie… ho provato? Non provo? Apro la
porta di casa e mi gelo sul posto, completamente annientato da quello che
vedo. “Ciao
Aja! Come stai tesoro mio??” Mi
ritrovo avvolto da due braccia che mi circondano e mi stringono forte, mentre
un profumo di lavanda mi avvolge e mi pervade le narici dopo tanto, tanto
tempo… “Ja-Jamie…
che… che ci fai qui??” “Mi
mancavi… ho ancora le chiavi e così…” Ancora
frastornato da quello che vedo e dalla voce che sento dopo tanti mesi, lo
allontano e lo guardo. “Perché
sei tornato?” “Te l’ho
detto… mi dispiace amore… ho sbagliato… io… quell’attrazione non ha futuro… e
allora…” “Che
attrazione?” “Ma no
niente… una sciocchezza…” La sua risatina nervosa mi fa comprendere
chiaramente che non è affatto una sciocchezza… Jamie si è forse innamorato di
un altro? “Ecco…
io mi sono accorto che mi mancavi da morire… abbiamo passato così tanti anni
insieme…” Dovrei
prenderlo a calci nel sedere e dirgli di non farsi rivedere mai più, ma… come
posso fare? In fondo… ho passato più di dieci anni con lui al mio fianco… lui
era accanto a me quando nessun lo faceva, quando avevo bisogno di un
sostegno… lui c’era… Ti ha
lasciato solo perché è un egoista! Non ti ama! Questo
mi grida una voce in testa, ma… come faccio? “Siediti…
preparo un tè…” Lui mi
sorride con quel visino d’angelo che mi ha fatto impazzire tante volte e io
me ne vado in cucina chiedendomi cosa cavolo sto combinando. Kian entra
in salotto e abbaia a Jamie, mentre Osiris salta sul tavolino, lo guarda e
poi lo ignora, come se non fosse un essere degno di interesse. Non so se ha
tutti i torti… “Kian!
Buono! Vieni che ti do la pappa… Osiris!! Vieni anche tu!” Jamie
guarda il cane e il gatto come se fossero degli esseri strani e poi mi
raggiunge in cucina dove sono sommerso dalle feste di Kian e da Osiris che
cerca di attirare la mia attenzione perché gli dia da mangiare. “Così…
hai un cane e un gatto…” “Osiris
è il mio gatto… Kian… è… non è mio…” Perché
non ho detto che è del mio ragazzo che praticamente vive qui tanto che il suo
cane si è trasferito con tutti i suoi giocattoli, le ciotole e le spazzole da
me? “Oh…. E
come va il lavoro?” “Bene… e
il tuo?” “Benissimo!!!
Ho realizzato da poco un servizio a Londra, sulle strade della città di
notte! Alcune foto sono eccellenti, altre, come al solito fanno davvero pena…
il tizio che me lo ha commissionato per una rivista era un vero incompetente!
Per lui le foto erano tutte eccellenti! Ma io dico, un po’ di occhio critico
ci vuole!!” Sorrido
divertito dal vedere come certe cose non cambino mai. Jamie è un fotografo ed
è molto esigente, tutto quello che realizza deve essere un’opera d’arte, e
moltissime foto che per me erano stupende lui le classificava come banali, o
brutte. “Sei tu
che vuoi sempre il massimo da te stesso.” “Certo!
Perché so che quello che posso dare è molto, anzi moltissimo!” Sistemati
gli animali torno in salotto portando il tè e Jamie mi segue… è strano
vederlo di nuovo in giro per casa… davvero molto… “E
questi?” Prende
in mano un paio di occhiali che erano poggiati sul tavolino, Ker stamattina
deve averli dimenticati, sono quelli che usa quando sta davanti al pc o
guarda la tv. “Ehm…
quelli… sono…” Jamie fa
un sorriso malizioso e mi si siede a cavalcioni sulle gambe. Un brivido mi
percorre la schiena. Era così tanto che non lo sentivo così vicino… ma… non
so se sia stato un brivido di piacere… eppure lui è sempre così bello… “Hai
qualcuno Aja?” “Tesoro!
Sono tornato prima e allora…” Mi volto
inorridito dalla voce che ho sentito e dalla posizione in cui mi trovo… Ker è
immobile sull’ingresso, guarda me e poi Jamie, anche se non lo ha mai
conosciuto ha visto delle sue foto… sa benissimo chi è… “Scusate…
non volevo disturbare… ci sentiamo poi Ajas… Kian… andiamo…” Kian scodinzola
dietro al suo padrone che esce di casa mentre io rimango di ghiaccio sul
divano, con ancora Jamie in braccio che adesso mi circonda il collo con le
braccia. “Vuoi
seguirlo Aja?” la sua voce calda e il suo fiato mi lambiscono l’orecchio e io
chiudo gli occhi dicendomi che sono un vero idiota e non merito di continuare
a vivere… una volta di più ne sono convinto. POV
KERIM Che mi
aspettavo? Era logico... più che scontato… era ovvio che se Jamie fosse
tornato… Se lo
sapevo, allora perché sono così triste? Perché non riesco a ricacciare le
lacrime? Perché vorrei solo piangere e gridare? Perché rivoglio indietro il
mio Aja? Rido amaramente per questo stupidissimo pensiero mentre entro in
casa. Kian continua
a guardarmi uggiolando, cercando di capire perché mai il suo padrone è così
triste e perché l’ha trascinato via da quella casa che da quindici giorni
sembrava essere diventata la sua dimora. Solo
quindici giorni… cosa credevo sarebbe successo in due settimane? Avrei
cancellato Jamie dal suo cuore e dalla sua mente? Certo che no! Stupido,
stupido, mille volte stupido! Avrei potuto fare tanto… avrei cercato di
lenire la sua sofferenza come lui riesce a farmi dimenticare la mia. Da
quando stiamo insieme… stiamo? Stavamo? Che
succederà adesso? Dovrei lottare per tenermi il MIO ragazzo, per impedire a
quel bastardo di farlo soffrire ancora… ma a che pro? Aja ha
già deciso… l’ho capito quando non si è nemmeno preoccupato di dirmi una
parola, o di chiamarmi… o seguirmi… Il
telefono che squilla, nell’oscurità della stanza, mi fa sobbalzare e la luce
verde del display del cellulare che continua a rimandare davanti ai miei
occhi il suo nome, mi fa stare ancora più male. Spengo
malamente il telefono, urlandogli dietro che doveva pensarci prima... almeno
avrei potuto rispondere e dirlo a lui invece di urlarlo a quell’aggeggio… Vorrei
il mio Aja… vorrei svegliarmi e capire che è stato solo un brutto sogno… ma
temo che non mi sveglierò mai dalla realtà. Mi alzo,
mentre lacrime silenziose cominciano a rigarmi il viso, e mentre comincio a
preparare i bagagli, mi rendo conto che non piango più da molto… e come
sempre… solo Aja riesce in certi miracoli… I
miracoli sono davvero belli ed eccezionali, ma perché nessuno dice mai che
sono tremendamente dolorosi e fanno sanguinare il cuore più di ogni altra
ferita? POV AJAS Un
idiota, sono un perfetto idiota! E’ logico che Ker non voglia rispondermi… io
volevo solo spiegargli, volevo fargli capire… già, ma cosa? Voglio
passare la serata con Jamie per comprendere. Fino a qualche tempo fa ero
certo che se Jamie fosse tornato nella mia vita sarei stato l’essere più
felice del mondo, ma… da quando c’è Ker non è più così… Non sono
certo che Jamie sia davvero quello che voglio… e questo mi fa sentire ancora
di più un perfetto idiota… Per mesi
non ho voluto che lui, mi sono disperato, ho pianto, ho bagnato le camice di
Ker, che era costretto a sorbirsi tutte le mie lagne… e adesso… adesso voglio
Ker e non Jamie? Possibile
che sia tutto così semplice? Perché? “Tesorino
si può sapere che hai?” Le
braccia di Jamie mi avvolgono e sento la sua voce proprio vicino al mio
orecchio. Lui ha una voce… sensuale, roca, eccitante… eppure… prima la sua
sola voce era in grado di farmi salire una voglia assurda di possederlo… ora…
ora no… “Jamie…
scendi dalle mie gambe per favore…” “Ma come
siamo permalosi… che c’è? Pensi ancora a quel moretto? Non mi hai detto
ancora nulla di lui… è riuscito a cancellare 11 anni in un soffio… oppure,
semplicemente, è qualcuno con cui.. come dire… ti diverti?” “Non
provare nemmeno ad insinuare una cosa del genere!” Il solo pensare che
qualcuno possa credere che tra me e Ker ci sia solo sesso, mi fa salire il
sangue al cervello! Lui è perfetto… lui… è il mio ragazzo! “Quel
moretto, come lo chiami tu, ha un nome… un nome bellissimo… ed è Kerim, per
quanto riguarda quello che lui è per me non credo siano affari tuoi, ma per
sedare ogni tua curiosità lui è il mio ragazzo, chiaro?” “Ma come
amore, mi hai già dimenticato?” “Jamie
smettila di fare l’idiota! TU mi hai lasciato, TU volevi essere libero… TU
hai dimenticato 11 anni in un soffio!!! Io no! Io ho cercato in tutti i modi
di dimenticarti e ora ci sono riuscito!” “Mh…
quindi lui è il classico chiodo che serve a scacciare l’altro chiodo?” La sua
voce è tornata seria, adesso lo vedo chiaramente il vero Jamie, quello che
non fa finta di essere un idiota, ma che mostra la sua vera intelligenza e
tutta la sua arguzia. “No,
lui… sono solo due settimane che stiamo insieme…” “Aja,
non mi chiedi perché? Non vuoi sapere perché me ne sono andato?” “A che
pro? Me lo hai detto no?” “Mi sono
innamorato… la verità è che ho conosciuto un uomo, ha la nostra età… è dolce,
allegro, spigliato, simpatico, sa cavarsela bene in ogni situazione, è bello
e affascinante… ma soprattutto… è fidanzato… io ho lasciato te perché mi ero
invaghito di lui… e beh… se avevo bisogno di cercare emozioni altrove, se
come un vecchio uomo di mezza età, avevo bisogno di trovare un amante,
allora… c’era qualcosa che non andava tra noi, non credi?” Le sue
parole mi lasciano spiazzato e allibito. Lui… ama… un altro? Jamie… mi ha
lasciato… perché si è innamorato di un altro? “Aja…
torna sulla terra… lo so che per te è uno shock, ma… tu sei molto importante
per me, abbiamo passato insieme una delle fasi più importanti della nostra
intera vita e io… non posso fare a meno di volerti bene e sempre te ne vorrò,
ma… se tu ancora mi ami…” “A che
ti serve saperlo? Vuoi tornare nel mio letto perché il suo non era
disponibile?” “Sei
cattivo lo sai?” “Sì. E
allora? Sarò anche giustificato, non credi??? Che vuoi da me?? Dimmelo perché
io davvero non lo capisco! Cazzo Jamie che vuoi??” “Non
urlare…” “Urlo
quanto mi pare!!!!” Non
ragiono più… voglio solo... cosa voglio esattamente? Non lo so nemmeno io… o
forse sì… voglio solo il mio Ker… “Aja…” “Sono
stanco Jamie… stanco davvero… io… volevo solo che tornassi da me… ma prima…
ora no…” “Perché
ora no?” “Perché
non ti amo più! Sono innamorato perso di Ker, e non è certo perché…” Mi blocco
e mi siedo, dopo che mi ero alzato, preso dall’impeto di rabbia che le parole
di Jamie mi avevano causato. Io…
sono… innamorato di Ker? Alzo lo
sguardo su Jamie, come se lui potesse confermare o smentire quello che ho
sentito dire alla mia stessa voce. Lui mi sorride, un sorriso dolce e sereno,
come non gliene vedevo fare da tempo. “Lo
sapevo che se non ti avessi fatto arrabbiare non lo avresti mai ammesso, ti
si legge in faccia!” Mi alzo
e mi avvento su di lui abbracciandolo fortissimo e baciandolo sulle labbra
con fare quasi fraterno. “TU SEI
UN GENIO!!” “Lo so,
ma è bello sentirselo dire…” Lui mi sorride accattivante e io volo verso la
porta dimenticandomi tutto, chiavi, telefono, ogni cosa. “Ajaaaaaaa
le chiaviiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!” Effettivamente potrei anche dimenticarmi la
testa viste le condizioni in cui sto in questo momento. Devo
solo correre, correre dal mio Ker, dirgli che lo amo… e sperare che voglia
ascoltarmi. Mentre
sono in macchina, correndo come un pazzo e allo stesso tempo cercando di non
morire in un tragico incidente stradale, con un sorriso ebete sulle faccia e
un’angoscia che mai prima avevo provato, che mi attanaglia lo stomaco, mi
ricordo improvvisamente che se Ker non provasse qualcosa per me, allora non
sarebbe rimasto così male nel vedere Jamie. Allo stesso tempo però mi viene
il dubbio che la sua reazione possa essere stata dettata solo dall’orgoglio
ferito, oppure ancora dal timore di essere stato solo un diversivo. Ma se a
lui non importasse nulla di me, non gli importerebbe nemmeno di essere stato
un diversivo e amici come prima, no? Ma se la sua unica paura fosse quella di
aver perso un amico? Sento
che se non arrivo in fretta da Ker impazzisco… Fermo la
macchina e… fortuna delle fortune, c’è un posto esattamente sotto il suo
portone. Stasera è decisamente la mia serata fortunata… dopo dante sfighe,
dolori e problemi… che sia la volta buona e che tutto possa andare bene? Lo
spero davvero… perché credo che da questo possa dipendere la mia intera vita
futura… da un semplice sì… o un semplice no… Corro
così tanto da dimenticarmi di guardare se la luce è accesa, ma dove dovrebbe
essere alle undici di sera? Quando
sto per mettere le chiavi nella toppa mia chiedo se non sarebbe il caso di
suonare invece di aprire con le mie chiavi, magari disturbo… però… è anche
vero che non vedo proprio perché mai dovrei disturbare visto che sono venuto
qui per farmi perdonare, fare pace e dichiarare il mio amore… giusto? Prendo un
respiro mooolto profondo, proprio come faccio prima di un esame, anche più
profondo se possibile, e poi giro la chiave… o la va, o la spacca… Le luci
sono spente e non vedo nessuno in giro, nemmeno Kian mi viene incontro. Forse
lo ha portato a fare una passeggiata… meglio, almeno, potrò fargli una
sorpresa… Accendo
la luce e mi guardo intorno, eccitato e preoccupato allo stesso tempo, certo
di riuscire a dirgli tutto con calma, come invece non sono riuscito a fare
l’altra volta… Stasera…
mi limiterò a guardarlo negli occhi, con tutto l’amore che ora sono conscio
di provare, e gli dirò esattamente quello che ho detto a Jamie, sono certo
che non mi farà nemmeno finire la frase e mi bacerà… o almeno è quello che
spero… Cammino
nervosamente nella cucina, dove so che Ker verrà appena rientrato. Lui fa
sempre così, ovunque sia stato prima, viene in cucina per bere un bicchiere
d’acqua, e di certo farà così anche stasera. Continuando
a camminare noto un biglietto che prima non avevo visto, E’ un semplice
foglio di carta sul tavolo della cucina, gli lancio distrattamente
un’occhiata, ma la curiosità è troppo forte. Mi dico che di certo non ci sarà
nulla di male se lo leggo no? Magari è solo la lista della spesa… Mentre
scorro le righe però… mi rendo conto che non è affatto quello che credevo e
mi appoggio ad una sedia per non cadere… lui non può davvero… no… non ci
credo… Lascio
cadere il foglio a terra e poi corro fuori diretto all’aeroporto,
ricordandomi appena la giacca e di chiudere a chiave la porta… mi sembra tutto
troppo irreale… sembra un film… ma… sarò un film a lieto fine? Arriverò in
tempo? Provo a chiamarlo sul cellulare ma è, purtroppo, spento, e mentre
guido quelle parole continuano a venirmi in mente… ancora e ancora… come una
specie di terribile ricordo di cui non ci si riesce a liberare. Ciao Ajas, se stai leggendo
questa lettera vuol dire che sei venuto da me. Non so perché tu lo abbia
fatto, non so se sia perché vuoi scusarti o se per darmi il ben servito… non
so nemmeno se mi interessa. Stasera ho capito che tu non
potrai mai dimenticare Jamie, vero? Vederti tra le sue braccia… io… non lo
sopporto… non sopporto di dividerti con un altro, che sia reale o solo un
fantasma. Non so perché Jamie sia tornato e
non so se tu gli permetterai di riavvicinarsi a te, ti chiedo solo di non
permettergli di farti ancora male, di non lasciarti sopraffare dall’amore che
provi dimenticando tutto il dolore che hai provato in questi mesi. Tu sei la persona più importante
che ho al mondo, e ti assicuro che questo non cambierà mai, cercherò di
esserti ancora amico se lo vorrai, ma adesso… per adesso ho bisogno di un
periodo solo per me, adesso devo riordinare le idee e farmi forza, abituarmi
al fatto che tutto quello che per me era diventata la quotidianità, non è
stato altro che un breve intermezzo, devo ricordare e me stesso chi sono, da
dove vengo e qual è il mio passato. Tu hai fatto il miracolo di farmi
credere di essere ancora un essere umano a cui è permesso amare e essere
riamato, ma mi hai anche improvvisamente fatto ricordare che non posso essere
felice, perché non espierò la mia colpa nemmeno tra un milione di anni. Tu,
come sempre, sei in grado di farmi arrivare in paradiso e ripiombarmi
all’inferno, solo con uno sguardo o una parola. Non so se può interessarti ma
sono andato a Parigi. Oggi mi hanno proposto un trasferimento nella filiale
della ditta in Francia. Volevo parlartene, chiederti se saresti stato
disposto a trasferirti con me a Parigi, se avessi voluto creare qualcosa che
andasse oltre una semplice relazione passeggera, ma… evidentemente non era il
momento adatto… Dovevo fare un sopralluogo lì. A
dire il vero non ero molto propenso ad accettare, ma… dopo stasera… ho
cambiato idea. Ho lasciato Kian ad una vicina che se ne occuperà, non volevo
darti ulteriore disturbo… Prendo il primo aereo che riesco a trovare e
sinceramente… non so se tra tre giorni, quando tornerò, mi andrà di vederti. Aja io spero solo tu possa essere
sempre felice, perché è solo questo che meriti, una felicità senza limiti…
che io, evidentemente, non posso darti. Ti prego di perdonarmi per questa
stupida lettera, che non so nemmeno se leggerai… e ti prego di perdonare la
mia codardia, ma non ce la faccio a sentirmi dire dalla tua voce… quella
stessa voce con cui ho sentito pronunciare dolcemente il mio nome, urlarlo
mentre eri in preda alla passione più pura, la stessa voce che mi ha fatto
capire quanto reale e profondo possa essere l’amore… che ami un altro, e che
vuoi passare con lui la tua vita. Forse dovevo aspettarmelo, ma… mi
sono illuso che il mio amore bastasse per entrambi. Già, hai capito bene...
amore… Perdonami Aja, te lo dirà solo
una volta e poi mai più, te lo giuro, ma almeno per una volta voglio essere
completamente sincero, non me la sento di dirti che ti voglio bene perché non
è così… Ti amo Ajas, ti amo immensamente… Tuo, ora e sempre, Kerim. Fermo la
macchina nel primo buco libero che trovo, dopo aver passato non so quanto,
cercando di rimanere calmo e ricordare a me stesso che presto si chiarirà
tutto, che mi basterà dirgli che lo amo e tutto si sistemerà… per sempre… Continuo
a ripetermi che tutto andrà bene, che non potrò continuare a star male come
sto ora e che anche il dolore che prova ora Ker, per colpa mia, passerà in un
attimo… basteranno poche parole… o forse… basterà un solo sguardo. Mi
guardo disperatamente intorno, cercando di capire dove devo andare, se c’è un
volo in partenza per Parigi, o se sia già partito… se fosse così… partirei
immediatamente anche io… andrei in capo al mondo pur di spiegare tutto a Ker…
e per poterlo baciare, in questo momento, attraverserei il canale della
Manica a nuoto! E poi
finalmente eccolo… Un volo per Parigi è in partenza tra mezz’ora… spero solo
che non abbia già fatto il check-in… Comincio
di nuovo a correre come un forsennato, cercando disperatamente di trovare
l’uscita giusta, sperando che Ker sia ancora a portata di mano… se lui si
allontanasse troppo… potrei correre abbastanza veloce per raggiungerlo, per
riuscire di nuovo a stringerlo tra le braccia? E poi
una voce, la sua voce che mi chiama… mi volto e quasi scoppio in lacrime
mentre mi getto su di lui, travolgendolo e facendo ricadere entrambi sul
sedile che lo ospitava e dal quale si era alzato solo per fermarmi. E
adesso… adesso andrà tutto bene… POV
KERIM Continuo
a fissare il cartellone sul quale scorrono incessanti i secondi e i minuti.
Ho ancora tempo per fare il check-in… non molto, ma ne ho… potrei alzarmi da
questo scomodissimo sedile, compiere i pochi metri che mi separano
dall’imbarco, e poi… salire su quell’aereo… me ne vado solo per tre giorni,
non per sempre… Prendo
il cellulare dalla tasca e lo fisso. E’ spento, come l’ho lasciato da quando
Aja ha provato a chiamarmi… non mi va di riaccenderlo… potrebbe provare a
chiamarmi di nuovo, ma… non ho la forza di sentire la sua voce… Non so
esattamente perché gli abbia scritto quella specie di biglietto, sperando poi
cosa? Che vada a casa mia… a che pro? Potrebbe andare solo per riportarmi le
chiavi, oppure per chiedermi di andare a riprendere le mie cose… La
verità è che abbiamo corso troppo… io ho corso troppo… lo sapevo, no? Sapevo
benissimo quali erano i sentimenti di Aja verso Jamie, sapevo che era fragile
in questo momento, che aveva bisogno di qualcuno che gli desse amore… e io
ero lì, pronto e ben felice di dargliene. Però… non poteva durare, il suo
amore è troppo forte… Anche il
mio lo è… o almeno, questo è quello che credo, quello di cui mi sono accorto
in questi giorni. Mi sono
accorto di esserne innamorato la prima volta che ho fatto l’amore con lui…
solo che non potevo certo dirglielo… non potevo lasciarmi andare in quel
modo, non così presto, oppure lui sarebbe scappato… Non è
stato forse peggio così? No, in fondo, se lui non andrà a casa mia, non saprà
quali sono i miei reali sentimenti e tutto tornerà come prima… o almeno lo
spero… io… se lo perdessi del tutto… io… non so se lo sopporterei… I suoi
occhi brillanti, la sua voce calda, le sue mani dolci, tutto me ne ha fatto
innamorare, tutto, ogni singola cellula del suo corpo, ogni fibra della sua
mente, ogni centimetro del suo cuore puro, ogni particella infinitesima della
sua anima lucente… Potrò
mai liberarmi anche da questo fantasma? No, non credo… Dominic
continua a perseguitarmi con i suoi occhi, con le visioni di lui morto, senza
che io avessi potuto fare niente, ma tutto è ricominciato stasera. Fino a
poche ore fa… era come se avessi dimenticato tutto, era come se la pace si
fosse impossessata di me, ero certo di aver trovato il mio posto nel mondo,
ero sicuro di aver capito finalmente quale era il mio scopo, perché il
destino aveva deciso di lasciarmi vegetare su questa Terra… Dovevo
arrivare da Aja, assaggiare il suo sapore, la sua pelle e le sue labbra di
pesca e poi capire cos’è l’amore, prima di precipitare nel mio inferno
personale, fatto di ricordi e sensi di colpa. L’unica
cosa che mi consola è che, anche se per poco, ho potuto assaporare che gusto
ha l’amore vero, quello per cui si può anche morire, quello che ci spinge a
fare ogni cosa, compresa accettare che la persona che amiamo sia felice con
qualcun altro. Che senso ha dannarsi quando si può vedere un sorriso
raggiante di felicità? Non sono certo che Jamie sia la persona adatta ad Aja,
ma… se lui sarà felice… L’unica
cosa che mi importa è che lui non soffra mai, non potrei sopportarlo,
arriverei persino a riprendermelo, cercherei di strapparglielo con ogni mezzo
pur di renderlo felice, o almeno provare a dargli una parvenza di serenità…
sono profondamente egoista lo so, ma tutto ciò che voglio è la mia felicità,
o almeno, uno spiraglio di speranza e questo, posso averlo solo se Aja è
felice. Possibile
che in due settimane sia diventato dipendente da lui a tal punto? Possibile
che in soli quindici giorni lui mi sia entrato dentro così profondamente e
così a fondo da non riuscire a venir cacciato via da nient’altro? Certo, non
posso conoscere il futuro, ma… ho la precisa sensazione che mai niente e
nessuno potranno prendere il posto di Aja nel mio cuore e nella mia anima. E’
come se lui avesse occupato un posto che io non sapevo nemmeno di avere, un
antro della mia anima di cui nemmeno io ero a conoscenza, un posto fatto su
misura solo per lui e dal quale mai niente potrà spodestarlo… insomma… sembra
quasi che io abbia trovato il re del mio cuore, proprio come le ragazzine che
sognano il principe azzurro. Alzo di
nuovo lo sguardo, e dopo questo lungo monologo interiore credo di essere
finalmente pronto a fare ciò che devo, mi alzo, mentre guardo il tabellone e
prendo un profondo respiro, stavolta… la mia decisione è presa e qualsiasi
sarà l’esito delle mie azioni, sono certo non me ne pentirò mai, ma non ho il
tempo di prendere in mano la valigia che una chioma bionda colpisce la mia
attenzione, togliendo un battito al mio cuore. “… Aja…”
la mia voce mi è apparsa un flebile sussurro, ma così non deve essere stato,
perché mi ritrovo senza fiato dopo quello che credo essere stato un forte
urlo. Lui si volta a mi guarda per un solo istante e poi vola letteralmente
tra le mie braccia facendo finire entrambi a sedere sul seggiolino blu della
lunga fila di sedili, lo stesso che occupavo fino a pochi istanti fa. “Scemo!
Che cazzo fai!!! Ma che ti salta in mente!!! Se fossi partito come ti avrei
trovato a Parigi?? E poi non ho soldi, avrei dovuto prendere l’aereo domani,
e mi sarei incazzato ancora di più!!!” Lo
guardo dolcemente mentre lacrime salate mi bagnano le labbra, cadendo dagli
occhi di cielo di Aja. “Che ci
fai qui?” Questo è tutto quello che la mia voce riesce a pronunciare, ho
fatto la domanda più stupida del mondo, ma… adesso… voglio sapere solo perché
è qui… dovrei capirlo da solo, ma… che male c’è se per una volta voglio
essere rassicurato dalla sua voce dolce? “TI AMO
BRUTTO IDIOTA!!” Ok,
calma Kerim… cosa? Lui… ti… ama. Sì, hai capito bene… Ajas ti ama… bene…
perfetto… sì… Mi avvento
sulle sue labbra come se fossero mesi che non le tocco, come se avessi
sognato di farlo da tutta una vita e da prima ancora, come se fosse questa
l’unica cosa di cui ho bisogno, molto più dell’aria, molto più che di ogni
altra cosa… e in fondo… è davvero così… Le sue
labbra… le mie… il suo sapore… il mio… Non c’è
niente che non abbia già sentito, eppure, è tutto nuovo… come se ci stessimo
baciando di nuovo per la prima volta, perché adesso… ora… non c’è più niente di
mio, né niente di suo… ora… è tutto… nostro… Il
nostro cuore, quello formato dal mio e dal suo, che batte forte, sempre più
forte, fino a stordirci, non fa altro
che assillarci con suo incessante muoversi, mentre i nostri polmoni, sia i
miei che i suoi, gridano disperatamente in cerca dell’aria che gli stiamo
negando, per permettere alle nostre anime di fondersi in questo bacio
disperato, eppure pieno di speranza, passionale, ma dolce, un bacio colmo di
un amore che non avevo mai provato, colmo della gioia che solo Aja è in grado
di darmi da sempre, dal primo istante in cui i miei occhi hanno trovato la
pace incontrando i suoi. Credevo
di aver perso tutto, credevo che i miei sogni si fossero infranti, credevo
che si fossero scontrati con la cruda realtà, ma… Amavo
Ajas senza saperlo, e conoscere il suo ‘sogno’ mi ha turbato, ma mi ha anche
permesso di farmi conoscere la realtà delle cose, di ‘scontrarmi’ con i miei
sentimenti e finalmente, renderli concreti e tangibili… e poi… ho sognato di
nuovo, sono stato molto sciocco ed infantile, ho vissuto come se non avessi
più niente a che fare con la realtà, ma, anche senza che facessi niente per
ricondurmi un minimo con i piedi per terra, ci ha pensato il destino a
mettermi di fronte a quella che è la verità. Aja mi
ama, e se Jamie non fosse tornato, se io non avessi creduto di averlo perso
per sempre, solo perché sono stato così stupido, da non aspettare che lui mi
parlasse, che lui mi spiegasse, solo perché ho creduto che tutti i dolori
passati debbano necessariamente essere precursori di altri dolori attuali,
allora, probabilmente, sarebbe passato molto tempo ancora prima che il mio
piccolo angelo, o io stesso, rivelassimo i nostri veri sentimenti, e io non
avrei fatto altro che essere assillato dal dubbio di non essere riamato, come
io facevo e faccio. Ma
fortunatamente tutto questo non è accaduto, l’evoluzione degli eventi è stata
più tragica da un lato, molto romanzata dall’altro, ma… è pur sempre accaduto
qualcosa di significativo, no? Mi
stacco ansante dalla labbra di Aja e lo guardo raggiante, anche se il mio
sguardo si rabbuia per un istante. “… E…
Jamie…?” “Eh?...
ah Jamie, non lo so credo sia da me, andavo troppo di fretta per
controllare.” Il suo sguardo calmo ma raggiante di gioia non può far altro
che accrescere la luce che so brillare nel mio da quando l’ho visto. “Non
capisco…” “Allora…
Jamie si è innamorato di un altro, per questo mi ha lasciato, solo che questo
tizio è fidanzato e lui pensava che tornando insieme lo avrebbe dimenticato,
ma appena sei entrato ha capito che ti amo, e così mi ha fatto incavolare e
gli ho urlato contro di non provarci con me perché io ti amavo… a quel punto
sono corso fuori di casa per venire da te e poi di nuovo di corsa fino a qui,
quindi Jamie, non lo so dov’è.” Aja ha
detto tutto questo d’un fiato, non so nemmeno deve l’abbia trovata tutta
questa aria per parlare, ma, si vede che la sua giovane età gli permette di
riprendersi da questo nostro bacio mozzafiato, in meno tempo di me. Quando
ha detto che Jamie ama un altro l’ho stretto più forte, credendo di vedere
nei suoi occhi una qualche luce che potesse indurmi a pensare che soffre per
questa situazione, ma l’unica cosa che ho scorto nel suo sguardo, è stata una
felicità maggiore data dal mio abbraccio possessivo. Sentirgli dire che mi
ama, con quel suo sorriso dolce poi, non fa altro che farmi credere di stare
vivendo l’ennesimo sogno, ma, tenerlo stretto tra le braccia, mi ricorda che
questa è solo la realtà. POV AJAS Gli
sorrido di nuovo e sento il suo abbraccio farsi immensamente possessivo
mentre parlo di Jamie e di quello che ho saputo riguardo a lui, a quello che
lo ha allontanato da me. L’unica cosa però che mi piace è la sua stretta, non
m’importa nulla del perché Jamie mi abbia lasciato, non mi interessa cosa lo
abbia spinto a tornare, mentre venivo qui, mentre cercavo di ricordarmi che
bisogna respirare per vivere, e che io dovevo vivere se volevo stringere
ancora una volta Ker, allora mi sono reso conto che ormai lui è solo un
capitolo chiuso della mia vita, un lungo, lunghissimo, importantissimo,
fondamentale direi, capitolo che ormai si è concluso lasciando spazio ad una
nuova parte della mia vita, una parte che credo… spero.. mi accompagnerà per
molto, molto tempo. “Adesso,
andiamo a casa?” “Mh, sì…
direi che si può fare… anche perché… non voglio essere arrestato per atti
osceni in luogo pubblico.” “Per un
bacio?” “No
amore, è che sto per saltarti addosso.” Un sorriso da predatore gli increspa
le labbra e i suoi occhi scintillano di malizia, mentre un brivido lungo e
profondo mi attraversa la schiena. Decisamente su questo lato non abbiamo
problemi, anche se, a dire il vero, non ne abbiamo in generale, ma… la nostra
vita insieme è ancora lunga, chissà cosa potrebbe accadere. In ogni caso so
che se anche ci fossero dei problemi ( e ce ne saranno, come in ogni cosa ed
in ogni relazione) la supereremo insieme… magari evitando altre corse in
aeroporto… “Amore…
andiamo in fretta… vero?” Lui mi
abbraccia forte e ride e io non posso fare a meno di lasciarmi andare
completamente contro il suo petto, come se non avessi desiderato altro da
tutta una vita, come quando si vuole tornare a casa dopo un lungo viaggio… ed
ora… io sono a casa. POV
KERIM Il
rientro è tutto un continuo di baci, carezze e sorrisi, frasi appena
accennate, lacrime represse, sospiri di sollievo per la paura appena passata. Tutto mi
sembra brillare di una luce nuova e le stelle non mi sono mai sembrate più
luminose. Stasera la
luna brilla alta in un cielo terso, è piena, stranamente grande, sembra quasi
di poterla toccare, anche solo allungando un dito. Non
voglio Il mio
può sembrare un discorso superficiale, dettato dalla gioia che sto provando
in questi istanti, ma so bene cos’è il dolore, so come ci si sente quando la
paura, l’angoscia, il rimorso e la consapevolezza di essere un punto
nell’infinito nulla, ti assalgono, ti stringono il cuore, ti tolgono il
respiro e ti sopraffanno. Ma so anche come ci si sente quando, finalmente, si
è trovato il proprio posto nel mondo, quando ci si accorge che il peggio è
passato e il meglio deve ancora venire. E se non verrà… non soffriremo perché
lo abbiamo atteso in vano, ma gioiremo per aver vissuto con la consapevolezza
che il nostro tutto è accanto a noi e niente può privarcene. Le
circostanze, gli affanni quotidiani, la morte… tante cose potrebbero
toglierci la felicità, potrebbero provare a sottrarci il nostro universo. Ma
quando si possiede un intero cosmo chiuso nel cuore, quando si ha la certezza
assoluta di aver trovato il proprio scopo e la propria strada, allora…
possiamo perdere, veramente, ciò che abbiamo? Non lo
so, ma non credo. Se perdessi Aja non so come reagirei, probabilmente
crollerei, mi affloscerei come una marionetta a cui hanno tagliato
bruscamente i fili, come se durante uno spettacolo, essa danzasse e qualcuno
decidesse che è arrivato il momento di finirla. Ma sarei finito per davvero?
Non lo so, probabilmente sì… ma sono certo di una cosa… Finché
Aja sarà al mio fianco, niente e nessuno potrà mai privarmi del mio cuore,
niente e nessuno potrà convincermi di non aver ragione per continuare a
vivere. Forse
sbaglio a indirizzare su di lui ogni mia forza, ogni mio pensiero, ma come si
può fare altrimenti? Tutti
pensano alla propria casa, chi brama di tornarci, chi spera di trovarla, chi
desidera fuggirne. Allo stesso modo, io non posso far altro che pensare ad
Aja, desiderando di vivere il più a lungo possibile al suo fianco, agognando
ogni suo sorriso e la sua felicità…
perché lui è la mia casa, lui è il mio rifugio, ovunque io mi trovi,
qualsiasi dolore mi assalga, in qualsiasi luogo io sia, è a lui che voglio e
vorrò sempre tornare. Ormai ho
capito una cosa. Io so
solo amare, e amando continuerò a vivere. FINE |