DISCLAIMER: I pg sono tutti miei *_*, dal primo all’ultimo passando anche per le comparse… quindi… se li volete… chiedetemeli, non so comunque se li avrete interi o a brandelli, magari per sfogarmi uso loro *_*

 

NOTE: Questa fic è nata assolutamente per caso, quindi prendetela per quello che è, ossia una follia momentanea ^^’’

 

DEDICHE: Alla mia Pam, per tutto quanto e per molto altro ancora, per ogni sorriso, ogni lacrima, ogni pensiero e ogni sogno, per tutta la nostra vita insieme.

 

 


 

 

FANTASIE

di Sakuya

 

 

CRUDA REALTA’

 

POV KERIM

 

Apro un occhio e il sole che filtra attraverso le imposte chiuse mi accoglie augurandomi buongiorno. Bello essere svegliati da sole, no? Questo però implica anche che è mattina inoltrata e io, come sempre del resto, ho dormito fin troppo… In piedi Kerim, su!
Mi metto a sedere stropicciandomi gli occhi, un gesto per me ormai consueto, anche se un po’ infantile, e cerco di focalizzare bene in luogo in cui mi trovo, e che nonostante il sonno ancora incombente, so perfettamente non essere casa mia. Un letto matrimoniale totalmente sfatto… perfetto stanotte allora mi sono dato da fare! E sì per forza… ho i boxer ancora umidi… non ditemi che ho fatto un sogno a luci rosse alla mia età! E che cavolo, nemmeno avessi due anni! Non sono come quel moccioso di Ajas! Ah, ecco! Sono da Ajas... di certo quindi non ho fatto niente di niente stanotte.
Il mio amico, dolce e piccolo tesoro, è ancora tremendamente legato a quello stronzo di Jamie… vorrei aiutarlo a stare un po’ meglio, perché di certo uno come quello non si merita niente, è anche vero però che un dolore come il suo è difficile da cancellare, vedersi una storia durata undici anni, sgretolarsi tra le dita e scivolare via come fosse sabbia, non è certo una cosa facile da superare… ed io posso capirlo, più di ogni altra persona al mondo posso capirlo… anche se lui si sente in colpa per qualcosa su cui non ha avuto alcun potere… non è come me…
Per un attimo sento le lacrime arrivarmi agli occhi e pungerne i bordi, ma le ricaccio indietro e faccio finta di niente… in fondo, il passato non si cambia e si può solo cercare di scontare le colpe che ognuno si porta nel cuore, sperando che la vita sia abbastanza lunga da poterne pagare almeno una minima parte… io non sono che all’inizio.
Osiris salta sul letto e mi guarda miagolando, mi si avvicina e lo accarezzo mentre comincia a fare le fusa. Vorrei poter aprire questo benedetto studio, ma davvero ancora non ho abbastanza soldi, vorrei avere una certa stabilità e non indebitarmi fino al collo, altrimenti potrei fallire prima ancora di aver iniziato e sinceramente tutto quello che voglio, ora come ora, è avere un po’ di tranquillità… A ventisette anni sarebbe anche ora…
Mi alzo stiracchiandomi completamente e Osiris mi guarda prima di acciambellarsi al mio posto e mettersi serenamente a dormire. Beato lui!
Guardo l’orologio che porto al polso e che non tolgo quasi mai e quasi mi viene un infarto. Le undici e mazza! Ho dormito undici ore filate… e quel poveraccio di Aja si è alzato alle sette… povero cucciolo. Vado istintivamente in cucina e mi guardo un po’ attorno cercando di ricordare dove tiene il caffé, ma la mia attenzione viene colpita da un mazzo di chiavi sul tavolo, e sotto di esse un foglietto scritto, una tovaglietta alla sua sinistra, un piatto con sopra quattro fette di pane e accanto una tazza, un bicchiere e della marmellata.
<Ciao dormiglione! Ti ho lasciato la colazione pronta, ma non sapendo a che ora ti saresti svegliato ho preferito lasciare il burro in frigo e il succo d’arancia, se lo volessi, anche. Il caffé devi solo riscaldarlo, il tostapane è sul ripiano come puoi vedere, e il pane, se ne volessi di più, è nel primo scaffale in alto a destra. Fa pure con comodo e non metterti a rassettare, chiaro? Ti ho lasciato le chiavi, mi raccomando chiudi, poi me le riporti stasera. Se vuoi della biancheria pulita è nel mio comodino, e se volessi dei vestiti prendili pure. Ti ho lasciato gli asciugamani in bagno. Sta attento che Osiris non esca! A pranzo non torno, come sai, quindi direi che ci sentiamo quando stacco, semmai stasera si esce un po’ o comunque facciamo qualcosa visto che ieri ti ho rovinato la serata… grazie Ker… Ci sentiamo stasera, ciao ciao.>
Che dolce il mio cucciolo! Beh… mio, insomma… cucciolo, nonostante abbia solo un anno meno di meno, lo è, e molto anche!
Tutto sorridente mi metto a tostare il pane, imburrarlo e poi stendo un ricco strato di marmellata alle ciliege, la mia preferita. Non posso fare a meno di notare quanto Aja sia preciso in ogni cosa che fa, come me del resto, solo che lui risulta particolarmente puntiglioso, ed è sicuramente per questo che mi ha detto di non riordinare, non vorrà che gli impiastri la cucina, ma dato che, come diceva la mia adorata mamma, sono nato il giorno del dispetto… oltre a sistemargli tutto, gli preparo anche la cena, così avrà un pasto pronto quando torna, e si troverà tutte le cose in posti diversi da quelli in cui le aveva lasciate. Che perfido che sono!
Mangio molto rapidamente e poi, anche se, sempre la cara mamma mi diceva di non fare il bagno dopo aver mangiato, faccio una doccia molto rapida e rinfrescante e poi, nudo come mamma mi ha fatto vado in camera da letto, dove avevo aperto la finestra per far cambiare l’aria viziata della notte, e comincio a rovistare nel cassetto della biancheria di Aja. Non c’è niente di sexy, che pizza! E’ monotono quest’uomo, anche se devo ammettere, che mi intriga parecchio, credo che sotto sotto sia tutt’altro che tranquillo, probabilmente a letto deve saperci fare, e parecchio anche! Scuoto leggermente la testa sorpreso per il mio stesso pensiero e prendo dal cassetto un paio di boxer neri, molto attillati e a vita bassa, che devo dire mi stanno perfetti, del resto io e Aja siamo alti quasi uguale e abbiamo anche una corporatura molto simile. Nello stesso istante in cui alzo la gamba per infilarla nei boxer, alzo, nemmeno so perché, lo sguardo verso la finestra e chi ti vedo? La dirimpettaia che mi fissa con tanto d’occhi, completamente persa nella contemplazione dei miei gioiellini di famiglia, con la bocca spalancata e la mano che stringe la tendina.
Ed io che faccio? Uno spettacolino, mi sembra ovvio! Comincio a muovermi sensualmente mentre infilo i boxer, e poi mi accarezzo il petto mordicchiandomi il labbro inferiore, e lei continua a fissarmi! Ah, vecchia marpiona!
Prendo i pantaloni che dovrei infilarmi e mi passo le mani sulle gambe mentre li tiro su, e poi, ‘casualmente’, mi sfioro mentre li allaccio… adesso le prende un infarto me lo sento!
Scoppio a ridere e le faccio un occhiolino prima di mettermi la maglia e andare tranquillamente in cucina, come minimo adesso andrà a telefonare a tutte le sue amiche, vecchie zitelle acide, dicendole che il tizio che le abita di fronte oltre a portarsi degli uomini in casa, gli fa fare anche spettacolini sconci, che risate!
Apro il frigorifero e… ovviamente è pieno! Aja è previdente, un vero bravo ragazzo, non come me che vado avanti a panini e spuntini veloci! Comincio a frugare e mi viene voglia di preparargli un piatto italiano… lasagne! Non sono molto bravo in cucina, ma alcune cose le so preparare, e anche discretamente ed a lui piacciono tanto le lasagne! Solo che mi manca la pasta, quindi tutto allegro e contento, con un sole che spacca le pietre, metto una sua maglietta, più leggera della mia, ed esco, non sia mai che compri anche qualcosa per me… mi sta venendo un certo languirono dopo lo spettacolo per la signora di fronte!

 

Rientro dopo poco, e sembro un mulo da soma. Ho comprato la pasta, i pomodori per fare il sugo… insomma, tutto quello che mancava per fare le lasagne, e adesso… voilà il cuoco è pronto!
Mi metto il grembiule con i gattini, appena comprato anche quello, e via a cucinare!
Ci metterò un sacco di tempo, ma sono felice che il cucciolino possa avere qualcosa da mangiare senza doversi mettere a preparare appena tornato, stanco dal lavoro.
Da sempre sono così con Ajas, mi rendo conto perfettamente che a volte sembro una mamma chioccia, ma lui riesce a suscitare in me tutto quel senso di protezione che fa parte della mia natura.
Credo di non essere stato così apprensivo nemmeno con Dom… anche se, con lui… le cose erano molto diverse…
Scaccio con forza il ricordo del mio amore perduto, e ogni altro pensiero a lui collegato… non mi sembra il momento adatto per lasciarmi andare allo sconforto, né tanto meno per rivivere momenti che non fanno altro che aumentare il solco profondo che c’è nel mio cuore.
Da quando conosco Aja poi, sembra che vada tutto meglio. Lui riesce a farmi dimenticare ogni cosa, anche se i ricordi del passato spesso cercano di farsi strada anche nei momenti in cui sono sereno.
Mi rammento il nostro primo incontro alla perfezione. E’ successo quattro mesi fa… ed in soli quattro mesi Aja si è conquistato, senza nessuno sforzo per altro, un posto nel mio cuore… e considerato che ora come ora solo Dom ne ha uno… beh direi che ha fatto davvero un ottimo lavoro.
Mat, un mio collega di lavoro, mi aveva invitato ad una festa. Lui ne organizza almeno una ogni due settimane, credo lo faccia per evitare di pensare che ormai ha trent’anni suonati… comunque, mi aveva invitato, ero in ufficio da circa tre mesi e non mi ero fatto nessun amico particolare, come sempre mi accade, ma quella sera avevo proprio voglia di non pensare a niente, e una festa era quello che mi ci voleva.
Si conoscevano tutti o quasi e io mi ero messo buono e tranquillo in un angolo, convinto che tanto la serata sarebbe stata noiosa, anche se dovevo rendere merito alla confusione per avermi permesso di non pensare.
Ad un certo punto mi sono trovato due occhi azzurri come il cielo d’estate puntati nei miei, Mat mi stava presentando quel bellissimo ragazzo come uno dei suoi più cari amici. Devo essere sincero ed ammettere che la prima cosa che mi ha colpito di Ajas è stata la sua bellezza, soprattutto i suoi occhi chiari ma intensi.
Ero convinto che quel ragazzo volesse solo provarci, quindi mi ero deciso di stare al suo gioco, una possibile scopata non si rifiuta mai… specie non con uno come Ajas.
Più parlavo con lui, però, più mi rendevo conto che non era quello che voleva… e non era quello che volevo nemmeno io. E’ innegabile che ci sia una certa attrazione fisica tra me e lui, ma è semplicemente un… come definirlo? Un semplice riconoscimento della rispettiva bellezza, tutto qui. Dopo un paio di minuti avevo già capito cosa mi aveva colpito in lui, o meglio, cosa nei suoi occhi mi aveva lasciato senza fiato.
I suoi occhi erano, e sono, come i miei, pieni di senso di colpa, offuscati da nubi impenetrabili. Vorrei riuscire a diradare almeno un po’ quelle nubi, perché so che dietro di esse si cela un cielo talmente splendente da lasciare senza fiato, molto più di quello che già non facciano i suoi bellissimi occhi.
Non credevo che si sarebbe sciolto così facilmente con me, ed invece dopo un paio di settimane mi aveva già raccontato tutta la sua vita. Aja è tutto fuorché un chiacchierone, ma c’è da dire stava attraversando in periodo più brutto della sua separazione con Jamie: all’inizio, come avrei fatto anche io, credeva sarebbe tornato, ma poi quelle sue speranze si erano andate dissolvendo, e quando l’ho conosciuto io era solo uno a cui hanno tolto la sua ragione di vita. Adesso sta decisamente meglio, e questo perché, a che lui ne dica, è una persona davvero fortissima.
Finalmente metto la lasagna in forno. Mentre questa cuocerà io rifarò il letto, cercando di farlo come vuole lui, e poi… mh… posso cominciare a pulire il bagno… sì sì, penso proprio che passerò l’intera giornata a pulirgli casa… sono scemo? Probabile, e non so nemmeno perché mi sto mettendo a fare tutte queste, forse perché letteralmente adoro Aja. Ammiro molto il suo modo di essere. Lui porta dentro di sé una tristezza, un dolore e un senso di colpa che pochi possono comprendere, eppure si mostra sempre allegro, non manca mai un sorriso sulle sue labbra… e questo non può far altro che aumentare la stima che ho di lui.
Anche io mi porto dentro le sue stesse emozioni, ma io sono chiuso e riservato, se non mi avvicino a nessuno, nessuno può soffrire a causa mia, no? Ma non sono così altruista, la verità è che non voglio soffrire ancora come ho già fatto, non voglio perdere tutto in un solo istante, è per questo che non ho relazioni serie, solo qualche avventura ogni tanto, la storia più lunga che ho avuto, negli ultimi sei anni, è durata un mese e mezzo… periodo in cui vedevo il ragazzo con cui stavo, non più di due volte a settimana e lo sentivo per telefono al massimo quattro o cinque… nello stesso periodo (ossia due mesi fa) sentivo tutti i giorni Ajas e lo vedevo almeno cinque volte a settimana… effettivamente sembrava lui il mio ragazzo, e Micheal solo un amico… non che poi le cose fossero così sbagliate… cioè… non che Aja sia il mio ragazzo, né che lo voglia, ma… infondo Micheal era ed è un ragazzino, i nostri cinque anni di differenza si facevano sentire, era solo uno con cui andavo al letto. Con Ajas invece condividiamo tante cose, abbiamo persino lo stesso sogno e non è detto che, quando lui sarà laureato, non apriremo una clinica veterinaria insieme, sarebbe davvero bello poter anche lavorare insieme.
Ogni volta che faccio questi pensieri mi rendo conto che quello che mi lega ad Ajas è davvero profondo, qualcosa che va oltre la mia comprensione. Non sono stato mai così legato a qualcuno, tranne forse Dom… ma ovviamente lui era diverso. Quando… lui è morto, in casa sua, era proprio da due anni che stavamo insieme. Sono figlio di una prostituta che mi ha sempre odiato… Dom è stato il primo essere umano a dimostrarmi affetto, amore e amicizia, è stato quasi automatico innamorarmi di lui…
Il trillo del forno mi fa alzare lo sguardo sullo specchio che ho di fronte, stavo pulendo il lavandino del bagno, ma temo di averlo bagnato di nuovo, dopo averlo appena asciugato, con queste stupide lacrime che stanno uscendo dai miei occhi… quando piango sono davvero bruttissimo… e solo Ajas mi ha visto farlo…
Prendo un respiro profondo, mi soffio il naso come un bambino piccolo, e di nuovo me stesso vado a togliere la lasagna dal forno: perfetta!
Benissimo, adesso finisco di pulire e poi vado a casa, no, forse mangio, sono le tre e io ho solo la colazione nello stomaco, tra poco crollo!
Alle cinque precise sono fuori casa di Ajas, chiudo la porta e me ne vado a casina mia bella, che dovrò pulire, riassettare e via dicendo. Ho pulito il bagno, la camera da letto e la cucina, sistemato il salotto e cucinato, gli ho lasciato anche un bigliettino in cui gli dicevo che era tutto pronto e che doveva solo mangiare… anche se, effettivamente, ho fatto la brava massaia piuttosto che lo scapolo impenitente… con Ajas però non ho da perdere niente, lo sa che non sono lo scemo che sembro… spero!

 

La cosa che mi colpisce ogni volta che rientro a casa, come in questo istante, sono il silenzio e la freddezza. Ogni volta che vado da Ajas faccio un confronto tra la mia e la sua casa: hanno grosso modo la stessa grandezza, entrambi viviamo da soli, lui ha un gatto ed io un cane… cane che in questo preciso istante mi sta saltando addosso leccandomi tutta la faccia.
“Ciao cucciolotto, ti ho lasciato solo per troppo eh? Scusa, ma… ma perché mi giustifico con te?”
Kian continua a scodinzolare mentre mi lecca la faccia… avere un gold retriver addosso che cerca di buttarti a terra però non è esattamente una situazione facile da gestire…
Comunque, la differenza tra la mia casa e quella di Ajas è molto marcata, nonostante tutto… la mia è fredda, solitaria, la sua… si vede che ci vive da solo, ma non comunica lo stesso senso di solitudine della mia, e questo credo dipenda dal carattere dei due proprietari.
Vado sparato in bagno e mi faccio una bella, lunga e caldissima doccia. Nonostante siamo in estate, nessuno può togliermi le mie docce calde e rilassanti!
Quando esco cominciando ad asciugarmi mi ricordo che forse, dovrei dare da mangiare a Kian, quindi, mentre infilo i boxer vado in cucina dove lui è già pronto con la ciotola in bocca, cosa che ha imparato da solo a fare e che ogni volta mi fa morire dal ridere.
“Sì, sì, ecco… tieni…” gli metto una generosa razione di croccantini e lui mangia tutto soddisfatto scodinzolando leggermente, io mi siedo e lo guardo. Solo adesso mi rendo conto di aver rimesso i boxer di Ajas… poco male, glieli laverò domani.
Sarò anche uno scansafatiche, ma non mi va di fare proprio niente. Da quando sono rientrato non faccio altro che vagare senza meta per casa. Come un fantasma che non abbia nessuno da spaventare.
Apro il frigo per l’ennesima volta e nello stesso istante mi viene in mente che ho lasciato i plum-cake che avevo comprato a casa di Ajas! Che sfiga! E pensare che stanotte li ho persino sognati…
Prendo il cellulare e lo chiamo ma squilla a vuoto… possibile che sia ancora al lavoro? Sono le 19… dovrebbe aver appena finito.
Kian mi salta in braccio e fa aumentare a dismisura la mia temperatura corporea… con questo caldo non ho proprio bisogno del mio termosifone personale e portatile! Cerco di farlo scendere, ma pare abbia deciso che non vuole spostarsi di una sola virgola… uffa!!!
Provo di nuovo a chiamare Ajas… ormai sono le 19,30… niente… ancora non risponde… devo preoccuparmi? Chiamo a casa ma non risponde…
Quando alle 20, dopo che non ho fatto altro che girare per casa, disperato e allo stesso tempo preoccupato, il cellulare squilla, mi precipito a rispondere e per fortuna è Aja.
“Ehi ciao!”
“Ciao! Ma che fine hai fatto? E’ un’ora che provo a chiamarti!!”
“Sì ho visto le chiamate, scusa! E’ solo che una ventina di minuti prima della chiusura ci hanno portato un cane che era stato investito, quindi abbiamo finito tardi, sono appena uscito…”
“Ho capito… senti ho lasciato dei plum-cake da te… li avevo comprati ma li ho dimenticati, sorry!”
“… Plum-cake?...”
Adesso che gli è preso? Ha un tono strano… mah, a volte è strano davvero...
“Ehm… sì… l’ho preso perché l’ho sono sognato stanotte…”
“Ah… ecco… va bene senti… io sto tornando a casa… ci sentiamo dopo? Stasera non ce la faccio ad uscire, scusa Ker.”
“E di che? Va bene non preoccuparti, dai va’ a casa e poi semmai ci sentiamo ok?”
“Sì ok, allora a dopo, ciao ciao”
“A dopo!”
Adesso che l’ho sentito sono molto più sollevato, probabilmente sono stupido a preoccuparmi così perché non mi aveva ancora chiamato e non rispondeva al cellulare, ma… beh ho paura per le persone a cui voglio bene…
Adesso, invece di gironzolare per casa, saltello e sembro davvero un deficiente, me ne rendo conto… Accendo di nuovo la televisione e comincio a fare zapping, troverò qualcosa di interessante da vedere, no? Gira che ti rigira, cosa vado a trovare? Un bellissimo film di quelli super melensi in cui i due protagonisti, dopo aver pianto e penato a lungo, possono finalmente ricongiungersi, baciarsi… e darci dentro come stanno facendo questi due ora. Il tizio non è male, assomiglia vagamente ad Ajas.
Un brivido mi percorre la schiena e mille altri piccoli brividi mi percorrono il corpo intero, scosse che non riesco a controllare e di cui non capisco la provenienza. Sto guardando una scena di sesso tra un uomo e una donna, che dovrebbe esserci di eccitante???
Mi rendo conto, improvvisamente, del pensiero di un attimo fa… quell’attore sembra Aja… Aja, sudato, gli occhi chiusi, le labbra dischiuse, piccoli gemiti che risuonano nell’aria, e il suo corpo che si muove… sul mio… dentro al mio…
Spalanco gli occhi sorpreso per il mio pensiero, che di casto e puro, come dovrebbe essere ogni pensiero rivolto ad un amico, non ha proprio nulla, e cerco di riprendere l’aria che era improvvisamente scappata via dalle mie vie respiratorie, lasciando i polmoni a secco di ossigeno… cosa che potrebbe, in condizioni normali, farmi anche morire, ma… adesso come adesso niente può farmi morire, sono troppo scioccato! Davvero mi sono eccitato pensando ad Ajas? Soprattutto… davvero ho pensato ad Aja in QUEL tipo di situazione??? E poi… era un’immagine così vivida da sembrare reale… per un attimo, mi è sembrato che davvero Ajas fosse con me… e facesse l’amore con me…
Stop, un attimo, rewind… ok… dicevo? Fare l’amore????? E da quando?
Da quando non parlo di ‘sesso’ ma di ‘fare l’amore’? Io ho fatto l’amore solo con Dom, e così resterà fino alla fine dei miei giorni, la felicità io l’ho stretta in mano per un attimo, ma me la sono lasciata scivolare tra le dita come un idiota, non ho protetto l’unica persona che amavo e che mi avesse mai amato, e solo per colpa della mia inettitudine lui è morto. Da allora io ho perso ogni diretto di essere felice, di fare l’amore con qualcuno e di amare ancora. Il mio amore è stato solo lui, e mai nessun altro potrà amarmi.
Ajas mi vuole bene come un fratello e di questo non finirò mai di ringraziarlo, ma… di certo non può amarmi, e io non POSSO amare lui, non perché non se lo meriti, ma perché non lo merito io… ecco perché non posso permettermi di usare certi termini, nemmeno riferendomi a lui…
Comunque il fatto principale è un altro… mi sono eccitato pensando a Ajas!!! Questo è davvero grave!!! Sono messo davvero male se persino Aja il cucciolo mi fa questo effetto… non che sia brutto, tutt’altro! E’ solo che… beh… è Ajas!! Insomma, è come se fosse mio fratello! Sono diventato un maniaco pervertito ed incestuoso!!!
Basta, devo calmarmi, devo stare molto, molto, molto calmo…
Il trillo del telefono di casa che squilla mi fa fare un salto alto almeno 10 centimetri e con la mano tremante alzo il ricevitore… so che è lui…
“Pronto?”… cavolo… non credo di aver mai sentito la mia voce così calda… sensuale quasi…
“Buonasera, chiamo dalla ***** volevamo sapere se era disponibile per ricevere a casa sua e senza alcun impegno, un nostro incaricato che le illustrerà e mostrerà il funzionamento della nostra ultimissima aspirapolvere…”
Chi cacchio è questa tizia? Aspirapolvere?? Ma… e Ajas? Qui mi si inganna!!! Io dovevo sentire Ajas, non questa che vuole vendermi un aspirapolvere!!!
“No, grazie!” Con molta poca gentilezza sbatto il ricevitore sulla base e fisso con odio il telefono. Adesso mi sto facendo condizionare davvero troppo… non è davvero possibile che per una stupida reazione, di uno stupido momento, rischi di rovinare l’amicizia con Aja…
Lo squillo del telefono mi distoglie di nuovo dai miei pensieri, ma stavolta non sono affatto gentile!
“Ho detto di no!!”
“… No cosa?”
La voce di Aja mi fa rimanere allibito, stavolta era lui… cavolo…imbecille, idiota, cretino!!!
“Ehm… scusa… credevo fosse una che voleva vendermi un aspirapolvere…”
“Aahhh, ecco! Che facevi?”
“Guardavo la tv… sei appena rientrato?”
“Sì… grazie… sei stato un tesoro…”
“Figurati!! Com’è venuta la lasagna?”
“Mh… vediamo…”
Per un attimo la sua voce sparisce e sento chiaramente il suono della sua bella bocca aprirsi, una forchetta sfiora la sua lingua e poi i suoi bei dentini bianchi masticano la pasta che ho preparato io…
“Buonissima!! Grazie tesoro,d avvero, ma non dovevi disturbarti!”
“Ma che disturbo e disturbo! Fatti un giretto in casa… Ah Aja… stamattina ho fatto uno spettacolino per la tua dirimpettaia… però invece di spogliarmi, mi sono vestito… dici che ha gradito?”
“Che hai fatto???”
“Ma sì, sono entrato in camera nudo… lei sbirciava e io non ho resistito!”
La sua risata leggera, ma dolce, mi arriva alle orecchie come musica e non posso fare a meno di sorridere, come ogni volta che riesco a suscitare una simile reazione in questo dolcissimo ragazzo che sembra avermi stregato… forse non mi rendo conto nemmeno io di quanto o come lo abbia fatto…
“Hai fatto il letto? E il bagno… è pulito!! Ker davvero non dovevi!!”
“Mi sembrava il minimo! Senti che fai, mangi e ci vediamo?”
“Ehm… senti… io… insomma... sarei un po’ stanco… lo so che ti avevo detto che… ma...”
“Stop! Ok, non andare avanti, lo sapevo, hai un altro amante!!” La mia voce, fintamente drammatica e dal tono volutamente in falsetto, per meglio simulare una donna sedotta ed abbandonata, fa seguire una sua nuova risata, e di nuovo, il mio cuore si sente un po’ più leggero.
“Sei un angelo, scusa davvero!”
”Ma smettila! Adesso corri a mangiare e fila la letto, ok?”
“Tu che farai?”
“Oh, credo che vagherò, solo e triste, senza meta per il web, alla ricerca della mia anima gemella… o di un altro amante…”
“…”
“Aja?”
“Eh? Ah sì, ecco bravo, fatti un giretto in internet, così non fai danni in giro!! Ci sentiamo domani?”
“Sì certo, senti vengo da te e ti preparo la cena, ok?”
“Ma no dai, non preoccuparti, non devi disturbarti…”
“E dai finiscila!! Lo faccio volentieri! Senti porto Kian, ti spiace?”
“No, certo fa pure, tanto lui ed Osiris vanno d’accordo… allora ti trovo da me domani?
”Sì certo, allora buona cena e buona notte tesoro.”
“Notte Ker, grazie ancora… ci vediamo domani…”
“A domani.”
Quando chiudo la telefonata però, uno strano senso di malessere mi pervade, per fortuna dura solo un attimo… Chissà cosa mi sarà preso? Forse è la voce di Aja, si è fatta improvvisamente tesa, ma magari è stata solo una mia impressiona errata, perché davvero non avrebbe motivi per essere nervoso… mah… stasera sono davvero strano… forse è il caso che ceni… sì, deve essere la mancanza di proteine nel mio giovane e vigoroso corpo…

 

Non so se possa avermi fatto bene un mega hamburger, con contorno di patatine fritte, all’interno di un panino in cui c’era più maionese che pane… però l’ho mangiato lo stesso e adesso mi sento decisamente meglio. Probabilmente quello che mi è successo prima, è dovuto al fatto che ultimamente frequento più Aja di chiunque altro, quindi mi sembra più che logico che pensi a lui costantemente… passo con lui talmente tante ore al giorno che alla fine, mi entra nei pensieri anche quando non voglio!
Da domani devo ricominciare ad uscire messo in tiro e andare a rimorchiare… sì, decisamente è quello che mi ci vuole… ah, ma domani devo andare da Aja… ok, ricomincerò da dopodomani… forse.
Come sempre Kian mi segue e si stende tipo tappetino sui miei piedi, cosa che tra poco meno di dieci minuti farà sì che i miei poveri arti siano completamente indolenziti, a causa del peso di questo botolo che mi ritrovo come cane… ma che posso fargli? Non si sposta nemmeno se sente una cannonata, figurarsi se glielo dico io!
Dovrei essere io il padrone, ma a volte ho l’inquietante sospetto che in realtà sia lui il padrone e io il suo animale da compagnia… mah… i misteri dell’Universo…
Non so cosa esattamente voglio cercare in rete, né tanto meno dove le mie peregrinazioni senza meta mi condurranno… probabilmente farò come ogni altra volta… mi metterò a fare ricerche sui cani, o sugli aggiornamenti dei bollettini veterinari, cercando una nuova rivista, sempre veterinaria, a cui abbonarmi per tenermi aggiornato… anche se non esercito devo comunque essere sempre informato, così da non far diminuire le mie conoscenze e le mie credenziali... sperando poi di riuscire ad aprire questa benedetta clinica entro i prossimi due anni…
Ovviamente mi viene in mente Aja. Lui i soldi li ha, e non appena riuscirà a laurearsi sono certo che aprirà il suo bello studio.
Di questo sono davvero felice, perché quel ragazzo si merita di essere felice come mai nessun altro. Sono certo che quando riuscirà a trovare qualcuno in grado di renderlo felice per davvero, non come quel bastardo di Jamie, allora la sua vita sarà davvero perfetta.
Una leggera, ma profonda e dolorosissima fitta, mi colpisce il petto, facendomi credere di essere invidioso, ma dopo il primo istante so cosa mi fa stare così…
In fondo… vorrei essere io a poter rendere felice Aja. So benissimo che è una cosa del tutto senza senso, so che non lo amo e che lui non ama me, quindi non c’è davvero motivo per cui io faccia questi sciocchi pensieri, e mi faccia cogliere da sentimentalismi di questo genere, ma… Aja è il primo essere umano, dopo Dominic, che sia stato in grado di suscitare in me dei sentimenti così profondi, e allo stesso tempo, il primo che dopo di lui, mi abbia accettato per davvero, senza guardare solo quello che c’è in superficie.
Lui mi ha guardato dentro, ha trovato la mia anima, persa chissà dove, e l’ha illuminata con la sua dolcezza. Allo stesso tempo, la sua anima ferita ha richiamata la mia e entrambi sappiamo bene che siamo fatti della stessa identica tristezza e dello stesso senso di solitudine.
Però, da quando ci conosciamo, siamo un po’ meno soli, e forse… almeno per quanto mi riguarda… non lo siamo più affatto.
E’ normale che voglia rendere felice una persona così speciale, non ci vedo nulla di strano… forse è anche perché dopo tanti anni mi sento di nuovo in grado di voler bene a qualcuno, anche se… devo ammettere che, ho sempre paura gli accada qualcosa, e allo stesso tempo, ho il terrore di non riuscire a proteggerlo, come è già successo… ma se anche stavolta non riuscissi a vegliare su una persona per me così importante… non so davvero come reagirei…
Scaccio i brutti pensieri che mi affollano la mente e cerco di concentrarmi solo su quello che sto leggendo, non voglio rovinarmi la serata, e meno che mai voglio precludermi la possibilità di passare delle ore serene col mio migliore amico, solo perché la paura che il passato ritorni si presenta costantemente, cercando di destabilizzarmi e rendere vano il risultato raggiunto da Aja, anche senza che lui se ne renda conto.
Per un attimo mi chiedo, come se fossi un’altra persona che ascolta dall’esterno questo mio discorso, quale risultato ha raggiunto Aja?
E’ riuscito a farmi sentire un po’ meno solo, mi ha reso un po’ più sereno e beh… ecco… anche se mi sento tremendamente in colpa a dirlo, un po’ meno responsabile per la morte di Dom… so bene che non dovrei mai nemmeno pensare di essere ‘innocente’ come dice lui, perché io avrei dovuto fare qualcosa… fosse stata anche solo mettermi in mezzo e farmi ammazzare per proteggerlo, ma non l’ho fatto.
Aja dice che non c’è niente che abbia sbagliato, che sono stato fin troppo coraggioso difendendo Dom prima che mi puntassero la pistola, ma… nessuno mi toglie dalla testa che ci sono milioni di cose che avrei potuto fare e non ho fatto, e questo, non potrò mai perdonarmelo.
Che senso ha cercare di essere felice? Nessuno, per questo ci ho rinunciato, ma… da quando conosco Aja, lentamente, mi sembra che… forse anche a me non è precluso un piccolo, minuscolo, spiraglio, di pace… solo fino a quando non mi renderò conto che avevo sbagliato a credere di poter davvero essere sereno, perché il destino seguirà il suo corso lasciandomi solo… come è giusto che io sia… ma Ajas… lui fa crollare queste certezze a cui mi sono aggrappato per non impazzire, nella speranza di trovare un perché a tutto quello che è successo.
Sono più sconclusionato del solito, forse perché… no, non lo so nemmeno io il perché.
Dopo un’ora in cui ho vagato, davvero senza meta come avevo detto ad Aja, mi decido a spegnere il pc e andare a letto, un po’ di sonno in più non può certo farmi male! Prima di chiudere però, mi ricordo improvvisamente di non aver controllato ancora la posta, non che mi cerchi mai qualcuno, ma… che ce l’ho a fare altrimenti una casella e-mail se non per controllarla scoprendo di non avere altro che pubblicità?
E infatti… 8 mail, quattro pubblicità, tre catene idiote (io devo chiedermi perché mai, gente che ha da 25 anni in su, mi manda le catene con scritto: ‘esprimi un desiderio’ oppure, ‘scopri chi sei e come sei’… ma chi se ne frega!!
Mentre sto per cestinare tutto, uno dei mittenti mi colpisce. Ajas. Che me l’ha mandata a fare una mail quel deficiente? Per nulla infastidito, ma con un sorriso che mi arriva da un orecchio all'altro, clicco sull'oggetto (un semplice Ciao...)

 

Ciao Kerim,
come stai? Spero bene…
Non so bene perché ti sto scrivendo, potrei telefonarti, ma a volte il buon vecchio passato fa da padrone sulle abitudini di noi poveri vecchietti.
Sono felice di averti conosciuto, sai? Ma credo che questo tu lo abbia già capito.
A che tu ne dica sei una persona davvero meravigliosa.
Spero davvero che tu possa trovare una persona da amare e che ti ami come meriti, perché tutto quello che ti auguro è un tempo pressoché infinito, fatto solo di gioia e serenità come ti si addice e come vorrei potessi trovare.

 

Ciao Aja... come vuoi che stia? ci siamo appena sentiti al telefono... ah ma questa mail è di ieri!! Ecco perché... deve averla scritta prima che andassi da lui.
Beh, tesoro mio se mi hai scritto solo per dirmi che sei felice di avermi conosciuto... beh.. per me vale lo stesso... e non dire che sei vecchio, perché hai solo un anno meno di me e questo implica che anche io lo sia... e sinceramente... non mi ci sento per niente... Ma perché parlo con lo schermo del pc?

 

Ora, mio caro amico, lasciamo per un attimo da parte i convenevoli e tutto ciò che potrei dirti in un qualsiasi altro momento, e passiamo a confidarti tutto quello che invece a voce non potrei dirti senza incorrere nella tua ira, o peggio, nel mio e nel tuo imbarazzo. Confido comunque che tu, qualsiasi cosa abbia da dirmi, lo farai con la massima schiettezza, perché è quello che mi aspetto dai miei amici, soprattutto dal migliore di loro.

 

Devo preoccuparmi? Forse sì...

 

L’altra sera, quando siamo usciti e ci siamo messi su quella panchina e siamo finiti a parlare (ancora devo capire la dinamica di tale discorso e delle connessioni, pseudo-logiche che dal tempo ci hanno portato a parlare di sesso…) dei posti più strani in cui lo abbiamo fatto, un pensiero, fugace e fulmineo, mi ha attraversato la mente lasciandomi attonito.
E’ stato quando mi hai chiesto se ero rimasto sconvolto. Ebbene ero sconvolto, ma non certo per quello che mi stavi raccontando, più che altro per l’immagine che ha attraversato la mia mente.
Bene, ora siediti, respira profondamente, rilassati, magari fatti fare un massaggino… e anche altro, da Micheal, non fare quella faccia, so bene che ogni tanto ti diverti con quel ragazzino… anche se sinceramente… potresti divertiti con me no? In fondo, lo abbiamo sempre detto che saremmo amanti perfetti, giusto? Lo so che stai ridendo, e anche io lo sto facendo al ricordo dei nostri voli mentali riguardo questa faccenda. Comunque, se sei solo lo preferisco, in ogni caso, sei calmo?

 

Dove vuole andare a parare il cucciolo?? Davvero non lo sto capendo... e comunque è vero... mi divertirei di più con lui di quanto non facessi con quel ragazzino... ehm... no devo stare calmo...

 

Ci sei? Bene, perfetto.
Ti descrivo esattamente il mio pensiero, anche se più che di pensiero, devo parlare di immagine.
C’ero io, steso su un letto, completamente disfatto, chiaro teatro di un'unione selvaggia, passionale, in cui gemiti sempre più alti e urla di puro piacere, facevano da colonna sonora a quest’unione che si ripeteva per l’ennesima volta, lasciando me e la persona che era con me, appagati ma mai sazi.

 

... Sto sognando? Che vuole dirmi? Perché mai parlando con me gli vengono in mente certe cose? E poi, con chi? Con Jamie, ovviamente... che rabbia!! ma ti pare? Io non lo sopporto... non sopporto che il solo parlare con me gli faccia venire in mente quel bastardo... mi sento... strano... il fatto è che... lui... dovrebbe... pensare... a... a qualcun altro, ecco...

 

Eri tu. Tu eri con me, in quel letto, non so bene se fosse la mia attuale stanza o chissà quale altra, non vedevo nulla se non questo grande letto, lenzuola bianche scomposte e le coperte gettate in terra.
Tu eri sopra di me e continuavamo a baciarci, leccarci dappertutto, i tuoi gemiti si univano ai miei in un coro che sembrava infinito. Le tue mani su di me erano come seta e le tue labbra ardevano di passione, i tuoi occhi, brucianti di desiderio, scambiavano occhiate di fuoco con i miei, che si perdevano sul tuo corpo, mentre le mie mani seguivano percorsi immaginari e strani sulla tua schiena e sul tuo petto, le mie dita si intrecciavano con i tuoi capelli e le mie labbra ti sussurravano parole che preferisco non ripetere…

 

Ahah, che bello scherzo...
Non ci credo... davvero Aja ha...? Pensava a me... Io e lui... stretti... persi l'uno nell'altro... è la stessa cosa che ho pensato io...
Mentre leggo ogni riga, mentre scorro parola per parola, sento il mio corpo cominciare a scottare, ardere per le parole piene di fuoco e passione che Aja ha scritto.
Non credevo che potesse dire certe cose, ma sopratutto, che riuscisse a descrivere così bene i suoi... e i miei... pensieri...
E' come se potessi vedere tutto, sentire ogni cosa, sentire le sue mani e vedere i suoi occhi... e non so quanto questo sia un bene...

 

Come può essere stata una visione così fugace, eppure così dettagliata? A dire il vero non lo so, anche perché… beh non finiva così, tutt’altro. Continuava fino alla fine, fino a che noi raggiungevamo insieme, vette di piacere così alte da non poter essere nemmeno immaginate.
Non so se faccio bene a continuare, e non so nemmeno se ho fatto bene ad iniziare, ma… che io sia attratto fisicamente da te non è un mistero mi pare, o comunque, mi pare di avertelo fatto capire.
Ma non è solo un fatto di pura fisicità, è la tua anima ad attrarmi, mi sei piaciuto dal primo momento, ed infatti siamo entrati in confidenza, per quanto due lupi solitari come noi possano entrare in confidenza con uno sconosciuto, da subito. Piano piano, passo dopo passo, la nostra amicizia è cresciuta, o per lo meno per me è stato così, e non credo di ingannarmi quando dico che per te è stato lo stesso.
Proprio in nome di questa amicizia allora continuo, perché so che mai e poi mai penserai che io possa essere una ‘minaccia’ e allo stesso modo, è quello che penso io di te.

 

Anche io credo profondamente nella nostra amicizia, ma... come posso continuare a vederti solo come un amico ora? Sei crudele Aja, perché mai e poi mai avresti dovuto dirmi queste cose... perché ora... non posso far altro che prendere atto della passione che susciti in me, dell'attrazione immensa che provo nei tuoi confronti, del desiderio che cresce in me, sempre più forte e più chiaro.
Prima di leggere queste cose potevo illudermi, credere che l'attrazione che provavo per te era una sciocchezza, potevo anche far finta di non vederla affatto, potevo far credere a me stesso che poteva anche essere normale... ma adesso... ora che so che la tua anima è attratta dalla mia, come so benissimo la mia, essere attratta dalla tua... voglio davvero continuare ad essere solo il tuo migliore amico?

 

Vedi, le sensazioni che ho provato in quel breve, ma interminabile, infinito istante, sono state talmente intense da poter essere palpabili.
Un brivido mi ha attraversato la schiena, e nonostante il mio proverbiale controllo su me stesso, di quello che mostro e faccio vedere delle mie emozioni… dovrei provare un po’ di vergogna a dirlo, ma… mi sono eccitato improvvisamente e anche molto, proprio come fossi ancora un ragazzino che si eccita al solo immaginare di poter far sesso, o anche così, senza un apparente motivo, senza ricordarmi che era una naturale risposta ad un evento elettrizzante e allo stesso tempo tremendamente sensuale, come quello che stava accadendo nella mia mente.

 

Beh... tu non lo puoi sapere, certo, ma se la cosa ti consola cucciolo.. anche io mi sono eccitato tremendamente... e l'ho fatto anche prima, mentre ti immaginavo perso in una maratona di sesso sfrenato in cui io ero il tuo compagno.
Ecco... adesso l'ho ammesso... quando fantasticavo, poco fa, anche se non mi vedevo, la mia mente ti immaginava al letto con me...

 

Ammetto che sembrava di assistere ad un film a luci rosse, e non so quanto questo mi possa far onore…
I tuoi capelli sembrano seta, così come la tua pelle, e le tue carezze erano dolci ma appassionate, eccitanti fino all’inverosimile.
La tua voce poi… era davvero indescrivibile.
Non mi è difficile immaginare la tua voce, già di per sé bassa e profonda, perdersi in gemiti rochi e urla sommesse, espressione di un piacere che ti dilania le membra, proprio come quello che sembravamo provare entrambi, eppure, nonostante io riesca ad immaginarla, sono certo che sentirla mi farebbe impazzire davvero, sono quindi certo che sia assolutamente indescrivibile.
Così come credo tu stesso sia indescrivibilmente sensuale ed eccitante, disteso su di un letto, in preda ad un’estasi senza fine, con gli occhi chiusi, le labbra dischiuse, le mani che artigliano le lenzuola o, come avveniva nella mia ‘fantasia’ (perché a questo punto temo di dover parlare proprio di fantasia erotica signor amante), la mia pelle, graffiandola e stringendola, facendomi bruciare di una febbre indescrivibile, che mai nessun rapporto mi ha dato.

 

'Signor amante'... vorrei davvero essere il tuo amante... vorrei vivere tutto quello che nella tua fantasia è avvenuto, vorrei poterti stringere a me, sentire la tua pelle contro la mia, la tua voce unirsi alla mia. Non sono molto vocale a dire il vero, ma temo che con te lo diventerei tremendamente, perché il solo pensarti, mi fa desiderare di sentirti in me e poi prenderti e farti mio per l'eternità intera... entrare in te e non uscirne mai più, come se avessi trovato il luogo adatto a me... finalmente...
Mi domando solo se accetterei davvero di essere un semplice amante, un compagno di letto... se davvero è solo il tuo corpo che voglio... o non sia anche la tua anima, che so appartenere a qualcun altro... vorrei strapparla al suo indegno possessore e tenerla per me...

 

Potevo quasi sentire la tua lingua che lambiva le mie labbra, assaporava la mia bocca e poi la lasciava, sola e desiderosa di ulteriori e più profondi contatti, per accarezzare la pelle della mascella e risalire fino all’orecchio, succhiarlo leggermente e mordicchiarlo, cosa che sai mi fa letteralmente impazzire.
Cosa strana che io e te sconosciamo le zone erogene dell’altro, non trovi?

 

Vorrei davvero baciarti in questo momento... sentire le tue labbra... provare la loro morbidezza, sentire il tuo sapore, la tua lingua e la mia intrecciate...
Forse è davvero strano che due semplici amici conoscano i punti sensibili dell'altro, ma a questo punto non mi stupisco più di niente... sopratutto visto che vorrei provare a vedere di persona se ci sono altre parti che ti fanno impazzire... ovviamente solo dopo aver testato l'effetto delle mie labbra e della mia lingua sulle tue orecchie...

 

Poi le tue labbra mi abbandonavano e io mi sentivo, improvvisamente, come spogliato di qualcosa che ormai sentivo mio. Mi avventavo sul tuo collo, leccavo, mordevo e baciavo ogni centimetro della pelle bianca e morbida che lo costituisce e poi scendevo ancora, lungo il petto, le spalle, di nuovo il petto, soffermandomi a succhiarti un capezzolo, giocare con l’altro, e poi più giù ancora, leccarti sempre più lentamente, mentre i tuoi gemiti aumentano e il tuo corpo cerca il mio, cerca appagamento almeno dalla mia bocca.
E io, senza remore, né alcun pensiero che non fosse possederti e sentirti in me, ti concedevo quello che bramavi, divertendomi a leccarti ogni centimetro di pelle prima di saziarmi con la tua virilità tesa e fremente.

 

Mi mordo le labbra per impedire ad un gemito di uscire, per non umiliarmi ulteriormente renderndomi ridicolo, perché il solo leggere certe cose mi ha reso ebbro di piacere e desideroso di provare le sensazioni che Ajas ha descritto così accuratamente.
Quello che lui dice, ogni singola parola, mi entra dentro, nelle vene, rendendomi pazzo perché in questo momento non posso prenderlo e sbatterlo sul primo muro che mi capita... ma non è solo questo.
Non voglio solo le sue labbra su di me, le sue mani calde, la sua voce dolce resa roca dall'eccitazione, il suo corpo... io voglio lui, voglio sentire i nostri corpi fusi... ma sopratutto... voglio sentire la sua anima chiamare la mia, come è accaduto nel momento in cui ci siamo incontrati la prima volta...

 

So bene che, se tutto ciò fosse accaduto davvero, avrei desiderato ardentemente di sentirti sciogliere in me, e poter assaporare il tuo seme, che immagino essere dolce e inebriante, come tu sei.
E poi ancora le tue urla di piacere e il desiderio che cresceva in me, sempre più grande, più forte, più dirompente.

 

Esattamente quello che sta accadendo a me... un desiderio sempre più forte...

Vorrei tante cose... vorrei fare l'amore con Aja, sentire il suo seme tra le labbra, sentire il suo corpo che cerca il mio, i suoi occhi che mi guardano e le sue labbra che mi sorridono.

 

Come credi continuasse questo mio film, in cui io, regista e attore, mi perdevo in folli sensazioni e urla di piacere con te, protagonista indiscusso della scena?
Te lo dico subito. Con te che entravi in me, urlando il mio nome, accarezzandomi ovunque, facendo del mio corpo un luogo sacro nel quale entrare con reverenza e dal quale non uscire più, perché la pace che tu ed io trovavamo era talmente intensa, talmente indescrivibile, da non voler essere abbandonata mai più.

 

Esattamente quello che avevo pensato prima.
Di nuovo, anche in questo, noi siamo uguali. Abbiamo anche gli stessi desideri... ma sarà poi davvero così?
Davvero mi vorrai solo per te? Davvero vorrai fare l'amore con me?
In questo momento, nonostante tutti i pensieri di qualche ora fa, nonostante io sappia benissimo che non mi sarà concesso essere felice per davvero, non posso fare a meno di pensare a te come il compagno perfetto ed ideale, non solo di letto, ma anche di una vita intera. E ora più che mai vorrei fare l'amore con te Ajas.

 

Nonostante la forza dell’orgasmo che ci colpiva, entrambi nello stesso momento, nonostante il desiderio fremente di avere sempre di più, di sentirti sempre maggiormente in me, come se fossi una parte del mio corpo, un arto o un organo senza il quale non si può vivere, nonostante il desiderio straziante di averti sotto di me, di sentirmi circondato dal tuo corpo, nonostante la necessità di udire le tue urla e le mie, unite in un crescendo di suoni e sensazioni ad esse collegate e che ne erano le cause scatenanti, nonostante tutto questo, percepivo chiaramente che avrei provato una pace ed un appagamento infinitamente maggiori di quello che una semplice unione fisica può dare.

 

E' questo il problema credo. Io so, come lo sai anche tu, che mai niente tra noi si fermerebbe alla pura fisicità, mai niente, nemmeno una notte di sesso, sarebbe solo quello. Ci sarebbero implicazioni davvero senza fine, perché io, così come dici tu, so benissimo che facendo l'amore con te troverei la pace che da sempre cerco, ne sono più che convinto.

 

Sai perché?
Perché io e te siamo uguali, ci assomigliamo molto più di quello che crediamo, ci capiamo e ci assecondiamo come solo due anime affini possono fare.
Con questo non voglio propormi come tua anima gemella, non perché non mi piacerebbe esserlo, ma solo perché avrei la tremenda paura di perdere la tua amicizia, così importante e fondamentale per me, se eventualmente, vedessimo che la nostra unione non è stata poi così azzeccata.

 

Perché io e te siamo uguali... hai ragione... e non hai di certo bisogno di proporti come mia anima gemella... è probabile che tu lo sia...
Ma hai ragione, se tra noi non funzionasse io non sopporterei di perderti, non potrei mai fare a meno di te, della tua amicizia, della tua stessa presenza.

 

A volte vorrei lasciar stare tutto, e vedere se tra noi potesse funzionare, ma so bene che sarebbe impossibile, primo perché quello che ci lega è ben diverso dall’amore e di certo, quest’ultimo, dai sentimenti reciproci, non può nascere, ma soprattutto perché credo che a legarci sia un affetto puro che forse la mia stupida visione ha sporcato.

 

Come si può sporcare qualcosa che per me è più puro di un giglio? Credo sia praticamente impossibile. Ma del resto, hai perfettamente ragione tu, quello che ci lega è diverso dall'amore... ne sono certo... non può essere altrimenti... anche se in questo istante, leggendo queste parole, mi viene voglia di piangere e un grosso nodo in gola mi impedisce persino di respirare.
Perché me lo hai detto? Perché mi hai illuso per poi farmi ripiombare nella realtà? Beh, forse è questo che mi merito, anzi, di certo è così. Dovrei smettere di comportarmi così, dovrei farla finita di sentirmi sempre in colpa... dovrei prendere Ajas e dirgli che voglio provare a vedere come vanno le cose tra noi...
Ma perché mai dovrei chiedere a qualcuno che appartiene già ad un altro, di cercare di sanare la mia anima e lenire le sue piaghe? Non ce n'è davvero motivo. E non importa che Jamie abbia lasciato Ajas, perché lui lo amerà sempre, sempre.
Forse dovrei solo accettare che le cose continuino ad essere come sono sempre state fino ad ora.

 

Quello che volevo dirti era che… no, non lo so, sentivo il bisogno di raccontarti questa cosa, come mio migliore amico sei l’unico a cui potessi farlo, e allo stesso tempo volevo raccontartelo immaginando di sussurrarti queste frasi in un orecchio, come preludio di una nostra imminente unione.
So bene che questo non avverrà mai, probabilmente perché sono io il primo a non volere che accada, ma… per alcuni attimi è stato bello sognare.

Non avercela con me ti prego, e non privarmi della tua amicizia per questo mio eccesso di schiettezza.

 

Già, è stato davvero bello sognare. E' stato meraviglioso sperare di poter vivere in quel sogno, ed è stato altrettanto stupendo credere, anche solo per un attimo, che anche io potessi essere felice. Adesso si torna alla realtà, e di certo la mia amicizia con Aja non verrà intaccata dall'idea di un attimo, sono certo che questo mi renderà solo più forte... certo... sarà così, anche senza il bisogno che io cerchi di convincere me stesso così intensamente.

 

Ti voglio bene Kerim, bene davvero, vorrei solo che ricordassi questo per sempre, perché tutto il resto, l’attrazione, la passione, una possibile relazione, tutto passa, ma questo no, perché credo davvero e profondamente a quello che ci lega.
Ti voglio bene tesoro, ci sentiamo presto, ok?

 

Che io voglia bene ad Ajas è davvero innegabile, e altrettanto innegabile è che abbia bisogno di lui, così come lui, per ora, ha bisogno di me...
Ha ragione lui, nella vita passa tutto, ma gli affetti, quelli veri e profondi rimangono sempre con noi.
Credo anche io a quello che lega me ed Aja e non credo che niente possa portarmelo via, o almeno spero. Vorrei solo lui fosse felice... davvero felice... solo questo.

 

Scusa ancora e… immaginami nudo, sdraiato su di un letto che gemo il tuo nome mentre tu vieni in me... :P
Ajas

 

... Ecco... questa poteva risparmiarserla... io mi ero calmato, e adesso... cazzo sono di nuovo eccitato come un bambino!!! Stupido cucciolo! Adesso dovrò farmi una doccia fredda, lo so... che palle!
Chiudo la mail e subito dopo il pc.
Non so bene cosa ho capito dalla lettura di queste parole, e non so nemmeno molto bene se sia totalmente cosciente del fatto che Ajas è attratto da me e mi desidera con un'intensità che non credevo possibile.
Sotto la doccia, continuo a chiedermi come mai Aja si sia lasciato andare a dire certe cose. Non è un tipo pudico, ma non è nemmeno malizioso come me... probabilmente lo ha fatto perché gli è sembrata realmente la cosa migliore da fare, anche perché lui è davvero dolcissimo e sincero come si è visto da quella mail.
Forse dovrei chiamarlo, ma ormai è tardi, se era stanco starà dormendo da un pezzo, e non voglio svegliarlo. Per dirgli cosa poi?
Non lo so nemmeno io... vorrei sentire la sua voce, o anche solo il suo respiro, forse per capire che non è stato solo un sogno, ma che è successo davvero. Cosa è successo poi? Niente! Mi ha solo scritto una e-mail in cui mi confidava dei suoi pensieri, tutto qui.
Che poi quei pensieri fossero fantasie erotiche con noi due come protagonosti, è solo un dettaglio superfluo!
Quando entro in camera, già pronto per dormire, Kian è già beatamente addormentato dall'altro lato del letto e io posso solo limitarmi a sbuffare e mettermi sotto le coperte. Se solo penso che ieri notte non dormivo col mio cane ma con Ajas... e se solo penso a quello che lui ha immaginato... e ha fatto immaginare a me...
Mi giro su un fianco e chiudo gli occhi, ma un'immagine di Ajas con i capelli scompigliati, gli occhi chiusi e completamente sudato me li fa riaprire di scatto... guarda se devo passare la notte in bianco...
Mi giro dall'altro lato e chiudo di nuovo gli occhi.
Stavolta Ajas ha la schiena inarcata, sollevata dal materasso, la testa reclinata all'indietro e geme.
E che cavolo! IO VOGLIO DORMIRE!
Vado avanti così per non so quanto, continuando a chiudere gli occhi e vedere immagini di Ajas in posizioni e azioni sempre diverse, ma che sono chiaramente sequanziali... e la cosa mi fa imbestialire!
Mi alzo rabbiosamente e accendo il pc che si trova nell'altra stanza. Adesso mi rileggo quella cavolo di mail e siamo apposto! Se proprio voglio pensare ad Ajas almeno lo faccio leggendo quello che ha scritto lui, e poi, stavolta sono preparato, quindi non può farmi l'effetto di prima!
Ciao Ker, bla bla bla.... tanto lo so cosa mi devi dire... credi di farmi eccitare di nuovo? Beh, ti sbagli caro il mio Ajas!
Mentre leggo però, mentre le righe scorrono velocemente sotto il mio sguardo, mi rendo conto di essere io quello che sbaglia. Ogni riga, ogni immagine che lui descrive si concretizza nella mia mente come fossi io stesso a viverla... anche perché alla fine... è davvero così... sono io con Ajas nella sua fantasia... io mi sto limitando a viverla come ha già fatto lui...
Senza bisogno di spostare lo sguardo dal monitor mi rendo conto di essere terribilmente eccitato. E non parlo solo della mia erezione che ormai è più che dura e pulsante, sembra voler esplodere, parlo del mio intero io.
Tutto il mio corpo freme dal desiderio di vivere concretamente tutte queste cose, il mio cuore batte così forte che sento solo il suo martellino nelle orecchie, sento dei colpi che aumentano ogni istante di intensità e forza.
Chiudo gli occi e mi lecco le labbra, ho la bocca completamente asciutta, vorrei che tutto questo finisse, eppure vorrei continuasse...
Mi lascio andare contro lo shienale della sedia e mi accarezzo leggermente, da sopra i patanaloni. Dalle mie labbra un gemito basso esce riempiendo l'aria e lasciandomi nell'attesa di altro.
Vorrei le sue mani, vorrei le sue labbra... vorrei Ajas...
Comincio a sfiorarmi, lasciando da parte ogni pudore e ogni remora... voglio solo che tutto questo passi, voglio solo stare meglio... non importa altro...
La stoffa dei pantaloini e dei boxer è davvero troppo ruvida... e la mia mano la oltrepassa, provocandomi altre scosse, perché immagino sia la sua mano che lenta, dolce, eppure eccitante, mi sfiora dall'inguine verso il basso, in movimenti ripetuti...
Immagino sia il suo calore a circondare il mio, e immagino sia la sua pelle che ora è a contatto con la mia.
Davanti ai miei occhi chiusi il suo viso è chiaro, definito, dolce e bellissimo come sempre, come se davvero ora mi guardasse con un sorrisino malizioso e lo sguardo appannato di desiderio.
Voglio di più della mia mano che mi masturba... voglio Ajas in me ed essere in lui... voglio fare l'amore con lui, lo voglio più di ogni altra cosa.
L'eccitazione cresce anzichè diminuire quando la mia mano aumentata il ritmo e nella mia mente rivedo le immagini che Aja ha descritto.
Noi due, avvinghiati in un'unione selvaggia, coinvolti in abbracci spasmodici, in carezze ardenti, in gemiti sempre più forti, come quelli che stanno cominciando ad uscire dalle mie labbra, persi in un'universo di piacere e desiderio in cui solo noi, solo i nostri corpi intrecciati... e le nostre anime fuse... hanno importanza.
I suo occhi liquidi, limpidi come acqua pura, il grano dei suoi capelli d'oro, intrecciato al nero della notte dei miei, le nostre mani sul corpo dell'altro e io che cerco, trovo e ricomincio a cercare... cosa? I punti che possono donargli piacere, farlo mugolare, gemere e urlare il mio nome... e lui fa lo stesso con me...
Il piacere mi coglie all'improvviso e con un urlo strozzato vengo sulla mia stessa mano, rimanendo appoggiato alla sedia, gli occhi chiusi, il fiato accelerato, che quasi è assente, che sembra essersi voluto andare a nascondere per non uscire se non in presenza di lui...
E' un pensiero molto sciocco questo, lo so, ma in questo momento... mi rendo conto solo di poche cose.
L'aria intrisa del mio odore, la mia mano umida e sporca, di un seme che non vorrei fosse il mio... e sono solo... e vuoto...
A cosa mi ha portato questo? A rimanere, dopo un illusorio appagamento dei sensi, solo e completamente vuoto, un'azione sterile la mia, benchè dettata non dalla sola necessità fisica, ma dalla stupida convinzione di poter, in qualche modo, essere vicino alla persona che adesso vorrei stringere tra le braccia. Con questo senso di solitudine, ancora più opprimente del solito, mi alzo e vado a lavarmi prima di rimettermi al letto, sperando che la notte sia clemente e mi conceda l'oblio di un sonno senza sogni.

 

Stamattina sono davvero un mostro.
Più guardo la mia faccia riflessa nello specchio più ne sono convinto. Delle occhiaie profonde mi solcano gli occhi e il viso pallido non fa altro che aumentare l'effetto 'schifezza vivente'.
Ho passato una notte agitatissima, popolata di incubi tremendi che fortunatamente non ricordo ma che mi angosciavano e mi hanno fatto svegliare di soprassalto e col respiro affanato più di una volta.
Ne ricordo vagamente solo uno: era su Dom, non ricordo molto altro, ma credo di aver rivissuto la sua morte, probabilmente perché mi sentivo in colpa per ieri sera.
Già... ieri sera... e stasera come mi presento da Aja? Con che faccia gli dico che ho letto la mail e mi sono masturbato pensandolo? Potrei non dirglielo, ma... lui è stato così sincero con me...
E poi... potrei anche vedere come vanno le cose se ci provo... forse è stato solo un attimo di smarrimento, ma se per caso lui fosse ancora interessanto a me in quel senso...
Non credo di volere solo una notte di sesso, ma... posso forse dirgli che voglio lui? Non mi accetterebbe mai... e poi... chissà perché mi sento così in colpa verso Dominic... no, credo di saperlo.
Perché Aja è diverso da tutti gli altri, non è come ogni altra volta... adesso lo so quello che voglio... e non si esaurisce tutto a qualcuno con cui divertirmi...

Dopo aver passato l'intera giornata rimuginando su cosa dovevo o non dovevo fare, su come comportarmi, su cosa preparare per cena, su come vestirmi e persino su come preparare la tavola, alla fine sono riuscito ad arrivare da Aja, ho preparato una cenetta che spero essere con i fiocchi, apparecchiato la tavola con tanto di candele, e adesso sono qui, nervoso come una ragazzina al primo appuntamento, ad aspettarlo nel salotto di casa sua.
Ho messo un paio di pantaloni neri a vita ultrabassa e attillati nei punti giusti, e una camicia avvitata, ugualmente nera, con i primi due e gli ultimi tre bottoni, slacciati, ho legato i capelli in un codino, cosa che so Aja adora, e adesso sono qui... sperando di non rovinare l'unica cosa che in questo momento della mia esistenza abbia realmente importanza.
La luce è spenta e solo il tremulo riflesso delle candele illumina il salotto, quindi dall'ingresso Aja non può sapere che io sono qui... Ho messo Kian buono nel bagno e gli ho detto che se faceva anche un piccolissimo 'bau' lo avrei lasciato senza cena per i prossimi due anni... cosa che gli ha fatto abbassare le orecchie e stendere stile tappetino sul pavimento. Povero cucciolo, lui adora tanto Aja, ma mi dispiace, ho intenzione di tenerlo solo per me stasera!
Sento la chiave girare nella toppa e i passi di Ajas risuonano nell'ingresso, sento la sua voce chiamare Osiris e un brivido mi percorre la schiena. Mi alzo e lo aspetto davanti al tavolo, la porta è aperta e per andare nella sua camera deve passare per forza qui davanti, non può non notarmi! E infatti, come se avessi fatto una predizione, eccolo passare davanti alla porta, fermarsi e guardare dentro.
Fa un passo e si guarda attorno, poi guarda me e vedo i suoi occhi di cielo allargarsi fino all'inverosimile, chiedersi stupito cosa stia succedendo, anche se la domanda rimane solo nei suoi occhi.
"Ker... ma che...?"
Non gli permetto di continuare, copro con due passi la distanza che ci divide e gli poggio delicatamente un dito sulle labbra.
"Ho letto la mail..."
Il suo sguardo si scurisce per un attimo e le sue deliziose labbra si corrucciano in una smorfia. Per un attimo temo di aver sbagliato tutto, di aver male interpretato ogni cosa, o peggio ancora, di aver esagerato, in fondo, quella era e doveva rimanere solo una fantasia...
"Mi... mi dispiace.. però... io... ti voglio bene davvero e non voglio perderti!"
Le sue parole mi fanno sollevare a dieci metri da terra. Allora non ho sbagliato niente! Sì, ma anche lui, un po' di immaginazione, no? Se gli preparo una cena a lume di candela secondo lui voglio dirgli che non mi va che faccia certi pensieri?
"E allora non dirmi più certe cose..."
Abbassa lo sguardo, e si mordicchia un labbro, ma non gli permetto di non guardarmi, adesso... questo momento.. è molto più importante di quello che lui crede...
"...falle!"
Di nuovo i suoi occhi si spalancano per lo stupore e comincia a balbettare qualcosa. Che tenero! Lo mangerei di baci!!! E credo che sarà proprio quello che farò stasera...
Gli sorrido dolcemente e mi sporgo fino ad incontrare le sue labbra in un bacio assolutamente casto, un semplice sfiorarsi che però mi provoca un'infinità di sensazioni che non credo di aver mai provato e che non riesco a descrivere.
Il mio piccolo Aja si rasserena e mi sorride dolcemente, credo che adesso abbia finalmente capito perché sono vestito così e ho preparato tutto questo. Fa un passo in dentro e si guarda intorno ammirato, poi i suoi occhi passano al mio corpo osservandolo attentamente e sento bruciare ogni centimetro che lui sfiora con lo sguardo che va scurendosi... come sei davvero?
Angelo o demone?
Angelo... decisamente sei un agelo tentatore, dalle ali candide e dagli occhi puri.
"E' tutto bellissimo... tu lo sei..." mi sorride dolcemente e io sento scioglermi come neve al sole.
Gli cingo la vita con le braccia e lui mi stringe il collo... siamo già stati abbracciati, e moltissime volte, ma oggi è diverso... forse perché entrambi sappiamo che questo non è un semplice abbraccio tra amici, o forse ancora perché sappiamo quello che da qui a poco avverrà...
"Ne hai di fantasia..." gli sorrido malizioso e lui arrossisce tremendamente... non so perché ma credo che tra poco non arrossirà così facilmente.
"Ehm..."
"Mi hai eccitato tantissimo..." glielo sussurro piano, sfiorandogli l'orecchio prima di leccarlo leggermente e lui rabbrividisce mentre un mugolio mi procura altre scosse di piacere. Ho paura di quello che potrà farmi sentirlo gemere a voce alta...
Chiude gli occhi e mi appoggia la testa sulla spalla. Adoro ogni suo gesto, ogni movimento, tutto. Sembra che sia stato creato solo per rendermi una specie di ragazzina che urla perché vede in tv il suo cantate preferito. Quest'effetto mi fa Aja, mi rende sereno il solo sentirlo respirare e ogni sua altra azione, mi intenerisce, o mi spiazzia, oppure ancora mi eccita e mi rende felice.
Non mi era mai successo niente del genere...
Comincio a baciargli delicatamente una guancia, lui si sposta piano e le nostre labbra si sfiorano di nuovo. E di nuovo le sensazioni che provo sono indescrivibili, intese e brucianti.
Seguo il contorno della sua bocca con la lingua e poi...
Un mondo fatto di mille emozioni si apre ai miei sensi. Sento solo il suo odore, percepisco solo il suo calore, il suo corpo stretto al mio, le nostre liungue che si toccano, si cercano, si inseguono e si stringono in una danza senza fine, e tutto di me mi implora di continuare all'infinito, di non separarmi mai più da un così delizioso nettare.
Ci stacchiamo ansanti, lo guardo con desiderio e lui fa lo stesso.
"Ceniamo... dopo..."
"Sì... è meglio..."
Gli sorriso e lui fa lo stesso, mi prende per mano e mi porta in camera da letto.
Solo l'altro ieri ho dormito in questo stesso letto, ma stanotte... stanotte quello che farò sarà fondere il mio corpo al suo...
Non sono venuto qui solo per questo, anche se ho cercato disperatamente di convincermene. Sono venuto qui per... per vedere se anche io posso essere felice... magari per un solo attimo... per un solo istante, per una notte, per un secondo, non importa... ma se posso esserlo, sono certo che solo lui è colui che può rendermi tale.

 

Ogni bacio, ogni tocco, ogni sussurro, ogni respiro, ogni gemito... tutto, voglio tutto, non voglio perdere niente... non ho mai fatto l'amore così...
Le sue mani sulla mia schiena, sfiorano, toccano, stringono.
Le mie mani sul suo petto saggiano, lambiscono, accarezzano.
E poi io in lui...
Mille brividi, mille scosse, mille scariche, emozioni che non ho mai provato, sensazioni che non ho mai assaporato.
La sua pelle umida contro la mia, il suo corpo che si stringe al mio in una muta richiesta, i suoi gemiti, i miei.
Movimenti sempre più veloci, sincronizzati al millesimo, movimenti spasmodici, mani che si cercano, bocche che si trovano nell'ennesimo bacio.
Un piacere sempre più intenso, e un calore che mi infiamma il corpo, un calore intossicante, una droga di cui non potrò mai più fare a meno... un tepore che mi circonda il cuore e lo incatena con fili dorati e gemme di cielo.
Sono un prigioniero che non vuole liberarsi, sono schiavo del suo respiro... lo amo.
Un urlo strozzato il mio, in perfetta sincronia con il suo.
Mi lascio andare accanto a lui, uscendo piano, e lo prendo tra le braccia stringendolo forte, accarezzando quei fili d'oro, mentre il respiro cerca di farsi regolare.
"E' stato... bellissimo..."
La sua voce dolce ha, come sempre, il potere di ammalarmi e lasciarmi incantato ad ascoltarlo.
"Si... stupendo..."
Un suo bacio dolce sul mio petto mi fa sorridere e tutto ciò che riceve in cambio è un bacio tra i suoi capelli.
Non ho mai fatto l'amore così intensamente e passionalmente, mai, soprattutto non con Dom. Con lui era sempre tutto molto dolce, raramente era passionale, e mai così tanto come con Aja... ho scoperto un intero universo e tutto racchiuso in un normalissimo ragazzo.
Un ragazzo che... mi ha rubato il cuore e l'anima... il ragazzo che amo.
L'ho capito poco fa, quando mi sono reso conto che non avrei mai più potuto fare a meno di tutto quello che ho appena vissuto.
So bene che Aja non mi ama, ma finchè vorrà avermi al suo fianco, in qualsiasi veste lui voglia assegnarmi, io sarò felice.
"A che pensi?" La sua voce a pochi centimetri dal mio viso, i suoi occhi puntati nei miei, una sua mano tra i capelli, l'altra sul mio petto, mi fanno sorridere dolcemente.
"A te... a quanto è stato bello... fare l'amore..."
Un pò di timore m'invade anche se dalla mia voce non traspare.
Se per lui fosse stato solo sesso?
Beh avrei dovuto aspettarmelo.
"Tu... sei il primo oltre... e... fare l'amore con te... è stato... non avevo mai provato nulla di simile..."
Non so se il sorriso sulle mie labbra è in grado di rappresentare la gioia che mi sta riempiendo il cuore.
Sapere che anche per lui è stato qualcosa di speciale non può che inondarmi di una felicità senza pari.
Questo mi preoccupa e allo stesso tempo mi costringe a pensare a qualcosa che non sono sicuro di voler conoscere, forse il perchè di tanta felicità è qualcosa su cui preferisco non indagare.
Non è solo il fatto che lo amo... non ho mai provato prima una felicità neppure paragonabile a quello che sembra donarmi lui, con un solo sguardo.
"Aja... ti voglio in me..."
Le mie parole lo stupiscono e gli fanno illuminare il volto.
Non mi importa del dolore che sentirò e poi, sono certo che sarà attentissimo e gentilissimo anche se non sa che sono vergine.
Con Dom era impensabile fare il passivo, c'erano volte in cui sembrava di doverlo implorare per riuscire a fare l'amore con lui, e mi sembrava che gli facesse quasi male toccarmi.
Forse era a causa della rigida dottrina morale che sua madre, (lei e suo marito, credo siano gli unici cattolici in Inghilterra!) gli aveva impartito, non lo so davvero. Con Aja invece è stato diverso, lui ardeva dal desiderio di toccarmi, e questo lo capivo chiaramente, non solo dalle sue mani che mi sfioravano centimetro dopo centimetro, ma soprattutto dai suoi occhi che sembravano bruciarmi.
"Ne sei sicuro?"
La mia risposta è un sorriso e un bacio che da dolce, diventa via via passionale, travolgente, estenuante e meraviglioso.
Di nuovo mi rendo conto che niente mi ha mai fatto sentire così.
I suoi baci sul mio petto sono brucianti, le sue mani mi conducono sull'orlo della follia.
Segue il mio stesso percorso, fa le stesse cose che ho fatto io, e non posso che chiedermi se io sono riuscito a dargli anche solo un decimo del piacere che mi sta dando lui.
Di nuovo quel calore intossicante, le catene si stringono attorno al mio cuore e il cielo diventa fuoco che arde, passione sconfinata che mi libera dal passato e mi rende schiavo del presente.
Un dolore lancinante, una fitta improvvisa.
Lui si ferma e mi guarda mentre i suoi occhi sono allargati per lo stupore.
"Ker... m... ma tu..."
"Si... ma... co-continua... ti-ti prego, piccolo"
Provo a sorridere, ma ci pensa lui a farlo per me e le sue labbra, le sue mani, nascondono per un attimo il dolore.
Poi ricomincia, ma si va sedando, surclassato e cancellato dal piacere che lui mi dona.
Lui dentro di me... mi fa sentire... completo.
Di nuovo un urlo strozzato... due... e poi il suo seme caldo che mi invade e dopo averlo assaggiato posso ben dire che non esiste niente di più dolce.
Le sue braccia mi stringono forte ed io ho la forza solo di strofinargli il naso sul collo.
"Come stai tesoro?"
"Bene..." Non avevo mai sentito la mia voce così pacata né la sua così dolce.
Le sue mani mi accarezzano teneramente e così faccio io.
Alzo il viso e lo guardo con un sorriso, lui mi sorride a sua volta e ci baciamo di nuovo... e di nuovo tutto ricomincia...
Per un istante vedo i suoi capelli. Fili d'oro che hanno incatenato il mio cuore.
E i suoi occhi... gemme di cielo che hanno rapito la mia anima e ormai ne sono i possessori.

 

 

Continua...