Nota:
Titolo: Explicaciones
Rating: Nc17 (un pochino)
Pairing: Eddie Guerrero x Rey Mysterio
Serie: Nessuna, personaggi reali
Note: I personaggi di cui parlo sono quelli che questi wrestler fanno sul
ring ed in un certo senso questa fic è una AU ma il perchè si spiega alla
fine. Comunque non sono miei, assolutamente no anche se mi ci balocco ogni
volta che posso, e non ci guadagno nulla. A differenza di quegli stronzissi*i
bookers che scrivono le story-line e li fanno soffrire a pagamento pure!
Explicaciones [La Razax619]
di
Bryn
- song: Why do you love me – Garbage -
“Condenación!”
(Dannazione)
Colpo secco sulla parete di piastrelle della doccia, un pugno duro e forte.
Seguito da diversi altri, in una veloce successione, violentemente.
“¿Por qué nosotros? Por qué... ¡COMO ESTO! ¡ODIO TODO ESTA MIERDA!”
(Perché noi? Perché … COSI’! ODIO TUTTA
QUESTA MERDA!)
Un altro pugno, la testa abbassata ed il respiro accellerato mentre l’acqua
gli scivola addosso e s’infrange sul pavimento, nel leggero vapore creato
dall’alta temperatura. Punge, pizzica, fa quasi male, ma ci sono cose che
bruciano mille volte di più ed una di queste è il suo cuore.
“¡Todo iba bien! ¡Somos un tag-team! ¡Somos campeones! Nosotros... somos
todo... y entonces.. *Ellos* decidió que tengo que hacer esto! ¡Ningún
asunto de lo que io quiero, el cuidado ni la necesidad! ¡Y ahora él me odia!
¡Ah Dios que por qué ser tu un bastardo tan jodiendo?”
(Tutto andava bene! Eravamo un tag-team!
Eravamo campioni! Noi … noi eravamo tutto … ed ora …*loro* hanno deciso che
devo fare questo! Non importa cosa voglio, cosa m’importa o di cui ho
bisogno! Ed ora lui mi odia! Oh Dio perché un così fottuto bastardo?)
Colpì ancora il muro, con ancora più violenza, il respiro rotto … dagli
ansiti. Sì, dagli ansiti perché lui non era tipo da piangere e no non
avrebbe pianto. Dannazione, *non* stava piangendo! Era … solo acqua
“¿*Ellos*?”
(Loro?)
Voltò il viso di scatto, anche se sapeva già chi avrebbe visto. Conosceva la
voce così come conosceva ogni più remoto angolo del suo corpo, ogni singola
ombra ed espressione dei suoi occhi scuri, ogni sfaccettatura del suo
carattere. Ed anche se portava quella maschera nera … anche se non vedeva
bene il suo bel viso … ora sapeva di essere nei guai più grossi della sua
carriera.
“… Rey …”
Il cruiserweight annuì appena, automaticamente, e poi fece un passo in
avanti, incurante del fatto che lui era vestito per andarsene e che la
doccia era ancora aperta. Eddie Guerrero, La Raza, chiuse il rubinetto della
doccia ed il flusso si ridusse ad un leggero sgocciolio mentre l’uomo non
riusciva a levare gli occhi da quelle due pozze nere ch’erano gl’iridi del
suo ex-compagno, non solo di coppia.
“¿*Ellos*?”
Ripetè Rey Mysterio, 619, facendo un altro passo verso l’uomo che gli aveva
distrutto la vita e lo aveva lasciato senza spiegazioni. La parola
continuava a rimbalzare nella sua mente da quando aveva sentito il discorso
che Eddie faceva a se stesso sotto la doccia. Era tornato indietro per
prendere la maschera di riserva, che gli era misteriosamente caduta dalla
borsa mentre usciva, ed aveva sorpreso l’ex-amante a sproloquiare in
spagnolo, nella *loro* lingua, sotto la doccia, facendolo improvvisamente
sentire come se stesse per svenire.
La sua, la *loro* vita era un inferno … per colpa … per colpa di … ma no!
Non poteva essere! Eddie non avrebbe mai accettato una simile story-line!
Non avrebbe mai e poi mai fatto qualcosa del genere! Non senza avvertirlo,
non senza dirglielo. Lo aveva sentito giurare così tante volte di amarlo!
Durante e dopo i loro focosi amplessi in spogliatoio e sotto la doccia o
quelle rare volte che finivano in stanza assieme negli hotel dove dovevano
continuamente alloggiare nei loro infiniti spostamenti in giro per
l’America.
Eddie non avrebbe fatto una cosa simile, non a *lui* quantomeno. O sì?
Freneticamente la mente del cruiserweight ripercorse gli ultimi mesi. La
taciturna scontrosità di Eddie, i primi contrasti anche se mai così forti da
provocare una spaccatura del genere, l’allontanarsi dell’altro messicano da
lui non solo sul ring, l’improvviso tradimento e l’altrettanto repentino
“scarico” da parte del compagno … e poi la storia di Dominick. Tutto
s’incastrava logicamente se Eddie l’aveva fatto per conto … per conto
*loro*. Ma perché? Perché? PERCHE’?
“¿POR QUE? ¿POR QUE TU BASTARDO HACE ESTO? ¿POR QUE CONCUERDA TU Y DICE NO A
MI? ¿POR QUE?”
(Perché? Perché tu, bastardo, mi hai fatto
questo? Perché ti sei messo d’accordo e non me l’hai detto? Perché?)
Era scattato, così veloce da non rendersene conto neanche lui stesso, ed
aveva sbattuto l’altro uomo contro il muro, disperatamente furioso. Gli
aveva piantato gli occhi in viso ed aveva scandagliato la sua reazione. Quel
pallore insano … le occhiaie … gli occhi strettamente chiusi ma pur sempre
privi di espressione, la smorfia addolorata delle labbra, quegli
inconfondibili segni rossi sotto gli occhi.
Eddie stava soffrendo quanto lui di quella situazione, e Rey non l’aveva mai
capito prima, troppo preso dal *proprio* dolore, dalla *propria*
disperazione, troppo impegnato a dibattersi in una rete di dubbi, ire e
rancori per capire che … che … che Eddie aveva acconsentito a fare tutto
quello per ordine *loro*! Oh, Chris Benoit aveva ragione, ne aveva da
vendere! Eddie non avrebbe mai fatto tutto questo di sua spontanea volontà e
Chris lo aveva detto a Rey, che però si era limitato a chiedere all’amico di
tenersi fuori da quella storia, per il suo bene. Perché non aveva capito,
non aveva voluto capire. Si sentiva troppo vittima per pensare che anche
l’altro potesse star male. Del resto … era un bravo attore. Lo era sempre
stato.
“¿POR QUE?”
Gli urlò ancora contro, tenendo le mani strette sulle sue braccia, incurante
di lasciargli o meno dei lividi. E la risposta arrivò … dura come una
mazzata.
Eddie aprì gli occhi e fissò uno sguardo disperato sul viso di Rey, uno
sguardo che in quel viso stanco, vecchio e malato, perché così era diventato
negli ultimi mesi, sembrava quello di un uomo che va incontro alla propria
morte.
Il cuore di Rey mancò un battito. Madre de Dios, come aveva potuto *non*
notarlo? Non vedere lo stato in cui era l’altro? *COME*?
“Por que te amo … y yo no quiero ve tu carreras destruyen”
(Perché ti amo e non voglio vedere la tua
carriera distrutta)
“Oh … Eddie!”
Scosse leggermente la testa, mentre i tasselli andavano tutti al loro posto
anche senza bisogno di ulteriori spiegazioni da parte dell’altro wrestler.
Vince McMahon era un uomo potente, e notoriamente di scrupoli non ne aveva.
Rey era sicuro, ora lo *sapeva* con incontrovertibile certezza, che Eddie
era stato messo di fronte alla scelta: turn Heel o carriera di Rey. Del
resto, per quanto Rey fosse amato dal pubblico, c’erano diversi wrestler in
giro pronti a vendersi per una posizione migliore od una title shot.
Lo stesso Mysterio poteva fare i nomi di almeno un paio di persone che non
si sarebbero fatte scrupoli a mettergli fuori uso qualche arto nel corso di
un match se questo gli avesse garantito un’importante title shot.
Se c’era un cosa che Rey aveva imparato sul conto di Eddie era che l’altro
uomo sarebbe stato disposto a *tutto* per le persone che amava. Anche a
giocarsi il favore del pubblico, la carriera e l’amore di quelle stesse
persone. Ed era quello che aveva fatto tradendo lui. Lo aveva abbandonato,
vessato, soverchiato e tradito … per amore.
C’era un che d’ironico nella situazione ma al momento Rey non riusciva a
vederlo. Né gl’importava. L’unica cosa che contava era che Eddie non lo
odiava, che Eddie non l’aveva tradito per il gusto di farlo e che non gli
aveva rovinato la vita tanto perché gli era girato. Ma avrebbe dovuto
saperlo. Sì, avrebbe dovuto.
Lentamente ritrasse le mani dall’altro wrestler, rendendosi improvvisamente
conto che era nudo. Arrossì, sotto la maschera e la pelle scura, pensando a
quante volte aveva toccato, leccato e baciato quella pelle bollente.
Probabilmente erano di poco inferiori alle volte in cui la bocca e le mani
di Eddie avevano toccato, leccato e baciato la *sua* di pelle bollente.
L’ira svanì via in una vampata di calore mentre Rey sentiva la familiare
sensazione scaldargli il ventre e l’inguine. Ora era tutto chiaro. Eddie
l’aveva fatto per il suo bene, in un certo senso. Ok, d’accordo. Ne
avrebbero parlato dopo. Anzi meglio, il giorno dopo. C’erano affari, e
bisogni, che non potevano più essere accantonati.
- Song: Cells –
The Servant (Sin City Movie Theme) -
Rey fece un passo indietro e poi, con calma, si sbottonò e tolse la camicia
gettandola di traverso sulla parete della doccia. Stessa fine fecero poi i
pantaloni, seguiti dalle scarpe che il cruiserweight si sfilò per lanciare
oltre quella parete che già altre volte li aveva protetti da sguardi
indiscreti.
“Rey”
Il tono di voce era caldo e pericoloso, un chiaro avvertimento delle
intenzioni di Eddie. Rey lo sapeva, lo *sentiva* a pelle che il suo amante
era diviso tra il dubbio, la speranza ed il senso di colpa. Avvertiva il suo
conflitto interiore, il suo chiedersi cosa doveva fare … cedere o continuare
nella sua crociata. Ma avrebbe ceduto. Rey lo conosceva troppo bene per
poter anche solo sfiorare l’idea che Eddie gli potesse resistere se gli si
offriva a quel modo.
Si tolse anche i boxer e poi, lentamente, slacciò e rimosse la maschera,
passandosi una mano trai capelli. *Quella* l’appoggiò sul porta sapone,
aprendo poi il rubinetto della doccia e trasalendo nel sentire la
temperatura bollente dell’acqua.
“Eddie”
Chiamò finalmente, in risposta al compagno, voltando appena il capo e
rivolgendogli un’occhiata di bollente desiderio che non lasciava adito a
dubbi su cosa voleva e su cosa offriva. Lo guardò fissarlo come un predatore
guarda la preda, leccandosi le labbra e tuttavia stringendo i pugni fino a
quasi farsi male, pur di non cedere.
Povero Eddie. Lo sapeva anche lui che alla fine non ce l’avrebbe fatta. Ma
non fu necessario aspettarla, la fine. Bastò che Rey gli tendesse una mano e
d’improvviso era lui quello schiacciato al muro, con labbra possessive che
violentavano il permesso delle proprie, permesso concesso immediatamente
peraltro.
Una mano dietro la sua nuca, a sfiorargli la schiena facendolo sentire
bollente e sensibile in ogni singola terminazione nervosa. Ed intanto lui
afferrava Eddie per la schiena e le spalle, cercando di prendere il
controllo del bacio, nonostante fosse la cosa più erotica del mondo
permettere ad Eddie di comandarlo.
Le sensazioni si riverberavano su tutto il suo corpo bollente ed
ulteriormente riscaldato dall’acqua calda della doccia. I baci famelici di
Eddie, i suoi leggeri morsi che gli coprivano il collo lasciandogli quei
marchi che tanto spesso aveva dovuto nascondere con la maschera e con varie
creme.
Le sue mani che scivolavano su quella forte schiena a cui si era aggrappato
infinite volte mentre l’orgasmo lo travolgeva portandogli via qualsiasi
brandello di lucidità gli fosse rimasto. Dita che scivolavano su quei
muscoli che tanto bene conosceva e che poteva sentir reagire sotto il suo
tocco.
Poi Eddie scivolò in ginocchio, le mani sui fianchi del wrestler più
giovane. Rimase un attimo fermo e poi volse due occhi, supplici di perdono,
sul volto dell’altro. Per Rey fu come uno schiaffo e serrò le mani sulle
spalle del suo amante.
“No para perdona, Eddie, no lo hace para perdona... sólo para amor... el
amor para mí... el amor para nosotros... para el amor que existe entre
nosotros... complace... hace esto para amor... hace el AMOR conmigo..”
(Non per il perdono, Eddie, non lo fare per
il perdono … solo per amore … amore per me … amore tra di noi … per l’amore
che esiste tra di noi … per favore … fai questo per amore … fai l’AMORE con
me)
Un’ombra passò negli occhi dell’uomo che nonostante tutto amava, e poi un
sorriso gl’incurvò le labbra mentre qualcosa che Rey non aveva mai pensato
di poter vedere sul suo volto a propria causa rotolava giù lungo la guancia
del compagno.
Una lacrima.
Poi Eddie si rialzò e lo baciò. Un lungo, lento bacio, passionale, a cui Rey
si aggrappò, a cui affidò tutte le sue speranze.
- Song: The
Real Folk Blues – Yoko Kanno (Cowboy Bebop Ending Theme) –
Quel bacio … era come rinascere. Nella sua mente solo il bianco, sul suo
viso solo un sorriso nella sua mente solo quel viso, sul corpo solo lui. E
lo avrebbe avuto. Oh lo avrebbe avuto lì, questo era indubbio, ma anche
nella sua vita. Avrebbero seguito quella fottuta story-line fino alla fine
ed intanto avrebbero continuato a fare come volevano, ‘fanculo anche al
business.
Eddie era più importante di tutto il resto e lui lo amava. Lo amava
abbastanza anche da fottersi la carriera se avesse dovuto. Ma non sarebbe
servito. Sarebbe stato convincente, lo giurò a se stesso. Doveva essere
convincente … come lo era stato nei mesi addietro con la moglie quando
sapeva che era assolutamente vero che sua moglie non doveva preoccuparsi
della Divas.
Molto più pericoloso quel sensuale collega, che l’aveva ucciso dentro
semplicemente amandolo. Amore amaro, quello di Eddie, amore sincero e
sacrificale. Stupido amore cieco incapace di capire di non essere l’unico ad
essere così sconfinato.
Stupido Eddie, che non hai capito quanto ti amava Rey.
Stupido Rey, che non hai capito quanto ti amava Eddie.
E gli stupidi piangono le loro lacrime, persi in un bacio che non avrà mai
fine, perché è solo un tramite del loro amore.
Ma del resto … gli stupidi vanno in coppia, no?
- Fine –
Note finali:
Ho citato Chris Benoit perché è un vecchio e caro amico di Eddie e Rey
Nella fanfic parlo come se quello che accade sul ring fosse reale ma in
realtà sono solo story-line ed entrambi i wrestler sono ovviamente a
conoscenza di cosa accade. Eddie e Rey nella realtà sono ottimi amici, a
quanto mi risulta. Qui ho invece voluto immaginare cosa accadrebbe se le
story-line fossero qualcosa che i wrestler possono o meno seguire e cosa
accadrebbe se Rey non avesse saputo che tutto quest’ultimo periodo è stato
orchestrato ma lo scoprisse da Eddie.
Si è notato che ritengo gli uomini latini / latino-americani molto focosi
anche se capaci di slanci dolci?
Ho scritto i dialoghi in spagnolo perché entrambi i wrestler sono messicani.
Anzi Rey ha, nel suo sito in un video, dichiarato che Eddie ha avuto una
grandissima influenza nella sua storia sportiva anche perché fu il padre di
Eddie, Gory Guerrero, ad avviare una federazione pro-wrestlers messicana
dove Rey potè debuttare. In realtà quasi tutti i wrestler messicani in giro
al momento devono tanto alla famiglia Guerrero visto che sia Eddie sia i
suoi tre fratelli maggiori, dai 15 ai 20 anni più grandi di lui mi pare,
sono tutti wrestler come il padre.
Spero che la fanfic vi sia piaciuta, anche se poi di spiegazioni non ce ne
sono state molte, nonostante il titolo.
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