E' ora di togliersi la maschera Parte XI - Rapimento, Evasione e Riscatto di White Mask
La stanza era gremita di mangiamorte inginocchiati. Il Signore Oscuro era di pessimo umore, dopo il disastro dell’ultima missione, e nessuno voleva incorrere nella sua ira; i colpevoli che avevano rovinato i suoi piani pochi giorni prima, erano già stati puniti secondo i canoni del Signore Oscuro. Questo ovviamente non voleva dire che non fosse più che pronto a punire altri incapaci! Narcissa Malfoy era in ginocchio di fronte al loro Padrone e attendeva il suo responso. - Così desideri servirmi, Narcissa? – la voce compiaciuta del Signore Oscuro si levò nella sala, lo sguardo di tutti era puntato sulla nobildonna, che pur essendo sotto l’attento esame del mago oscuro più spietato della storia del mondo dei maghi, mantiene la compostezza propria di una Lady della famiglia Malfoy. - Mi deluderai anche tu, Narcissa? Fin’ora sia tuo marito che tuo figlio non sono stati all’altezza. - Narcissa rifletté per qualche secondo e remissiva rispose – Desidero servirvi, mio signore, proprio come mia sorella Bellatrix – Tutti sapevano che Bellatrix Black era una dei più fedeli mangiamorte e ricordare il loro legame di sangue fu una buona cosa. Narcissa Malfoy aveva giocato bene le sue carte. Voldemort la guardò soddisfatto, non avendo motivo per arrabbiarsi. Bellatrix era sempre stata una dei sui migliori servi. Avendo lo stesso sangue, anche Narcissa gli avrebbe dato degl’ottimi risultati.
[ -__-’ Certo, e il fatto che a differenza della sorella lei sia ancora una gnocca da paura, non conta niente, vero? ndH; ^_^:; Diciamo che ha il suo peso…nd me]
- Molto bene Narcissa. Porgimi il braccio.- puntando la bacchetta, tracciò i confronti del Marchio Nero. Nell’aria si levò l’odore della carne bruciata e lo sfrigolio dell’incantesimo ma Lady Malfoy non batté ciglio, fino alla fine del processo, quando, chinò il capo e baciando la veste del signore Oscuro attendendo i suoi ordini. - Puoi ritirarti, Narcissa. Quando mi servirai sarai convocata. - Ubbidente la donna indietreggiò, fino ad affiancarsi alla fila dei Mangiamorte. - Voglio restare solo con il cerchio interno. Voialtri fuori dai piedi! – tuonò Voldemort facendo svuotare la sala in pochi istanti. Come desiderato, restò solo con un ristretto numero di mangia morte. Tra i quali vi erano Bellatrix e Rudulphus Lastrange. - Ho deciso di dimostrare al ministero che non possono nulla contro Lord Voldemort. Fra tre giorni attaccherete la città dove è cresciuto Harry Potter, lì vivono i suoi parenti babbani. – sputò quella parola come se il solo pronunciarla lo rendesse impuro – Voglio che me li portiate. Lì torturerò personalmente, e poi li regalerò alla mia Nagini. – ridacchiò sadicamente soddisfatto. Bellatrx si gettò ai suoi piedi, implorando di affidarle quell’incarico così importante ottenendo il consenso del suo padrone. - Sei una serva fedele Bellatrix. I Malfoy mi hanno deluso, ma i Black no. Prendi cinquanta mangiamorte e portali con te. Porta anche Narcissa. Vedremo se anche i Black mi deluderanno. – Queste ultime parole li tolsero il sorriso, ma si affrettò a garantire il successo della missione, e Voldemort passò presto ad un concione sul bisogno di uccidere Harry Potter.
Voldemort aveva attribuito il comportamento di Bellatrix alla paura che la sua famiglia potesse deluderlo. Niente di più sbagliato. Non appena aveva sentito di portare con se Narcissa, il terrore e la delusione l’avevano invasa. Bellatrix troppe volte si era vista paragonata alla sorella maggiore e giudicata manchevole di qualcosa. Narcissa era più bella, più pacata, più loquace, più attraente, più affascinante, più potente. Narcissa era la figlia perfetta, la moglie perfetta, la madre perfetta. Sarebbe stata anche il mangiamorte e il purosangue perfetto? Avrebbe perso il suo posto agli occhi del suo padrone e nel cerchio interno? Sarebbe stata di nuovo messa da parte? No. Non questa volta. Avrebbe fermato Narcissa a qualsiasi costo. Qualsiasi.
A molti chilometri di distanza, un ragazzo aprì gli occhi nel suo letto e sorrise soddisfatto. Senza nemmeno saperlo Narcissa Black stava aiutando il peggior nemico del suo nuovo padrone. Doveva solo preparare un piano, e i Malfoy sarebbero stati nelle sue mani. Decise che ne avrebbe parlato con Alexander il mattino seguente, altrimenti quell’invasato, approfittando dell’essersi svegliato “presto” avrebbe tentato di svegliare Piton “a modo suo”. Modo che avrebbe implicato l’espatrio suo e di Neville su Saturno, sempre che Piton non li prendesse prima. Uff, come era difficile la vita dell’eroe. Decise di concedersi ancora qualche ora di sonno, giusto per essere in forze per fermare Alexander nel caso questi avesse deciso di “festeggiare” molestando Piton.
[ =_= E secondo te, Alex trovando Piton, mezzo nudo, in un letto, indifeso e dormiente si limiterebbe a molestarlo? NdNev; ^_^;; Effettivamente anche io ho le mie riserve in merito… ma non credo che Alex sarebbe capace di…No. Alex ne è capacissimo Ndme; *ç* Seveeruus che dorme! ndAlex; è_é Tu vuoi morire! ndHarry; ç_ç ndme ]
Il mattino dopo Harry si alzò presto e prima che gli altri si destassero, andò negli appartamenti di Alexander, per metterlo al corrente della visione. Bussò alla porta, attendendo paziente, finché uno scarmigliato Alexander in vestaglia non gli aprì la porta. - Che ci fai qui a quest’ora? – - Fammi entrare e lo scoprirai! – il biondo si fece da parte, lasciandolo entrare. Quand’ebbe finito di raccontare il sogno, Alexander era più che sveglio. - Hai già un piano in mente? – - Direi di no. Qualche idea abbozzata, ma ci sono troppe incognite – affermò Harry mentre si passava una mano fra i capelli. - Allora procediamo per punti! – Alexander ghignò al gemito sconfortato del moretto. Quante volte durante il tempo passato insieme, gli aveva ripetuto quella frase? Migliaia. Era quello il suo modo di procedere e avere la tendenza ad imporlo a tutti quelli che lo circondavano. - Sappiamo che Narcissa Malfoy ha appena preso il marchio. Sappiamo che non può contattare suo figlio, sappiamo che Voldemort vuole attaccare Little Whinging per sterminare i tuoi parenti e sappiamo che ad occuparsene sarà Bellatrix, e Narcissa Malfoy dovrà partecipare. Il punto ora è, cosa vuoi fare Malfoy? – - Il fatto è che, per distruggere Voldemort una volta per tutte, mi serve un libro che si trova nella biblioteca di Malfoy Manor. Per arrivarci serve il capo famiglia che mi dia il suo consenso, e in questo momento il capo famiglia è ad Azkaban. – Premessi i fatti, dovevano scoprire come procedere per raggiungere i loro obiettivi e dovevano farlo in fretta perché avevano tre giorni di tempo prima che la situazione mutasse. - Per quanto voglia vedere i tuoi zii morti, non penso che sia una buona idea lasciarli alle cura di Bellatrix Black. – disse Alexander, sperando che Harry avesse decise quale procedura adottare in merito. Odiava i Dursley e saperli morti l’avrebbe reso felice, ma non così. Non torturati e uccisi da Voldemort. Per quanto Harry li odiasse, Alexander sapeva che si sarebbe tormentato per tutta la vita coi suoi sensi di colpa per non averli salvati. Sensi di colpa inutili a suo parere e immeritati da quella gente, ma Harry non era finito a Griffondoro senza una ragione. Il moretto era schifosamente buono e altruista certe volte, e per quanto quel suo carattere così confuso e dai duplici aspetti forse il motivo principale per il quale amava quella testa arruffata, ogni tanto avrebbe preferito che Harry fosse più spietato…o almeno più menefreghista! Invece il moretto era schifosamente altruista, ergo gli sarebbe toccato salvare i babbani tra i meno meritevoli di vivere. Com’era dura la vita a volte! Forse poteva fare una capatina dal caro Severus e farsi consolare per tale ingrato compito! - Non pensarci nemmeno! Qualsiasi cosa ti stia frullando per quel tuo cervellino bacato, rinunciaci. Abbiamo cose più importanti da fare al momento.- sbuffò insofferente il moretto. Possibile che ogni moretto fosse buono per Alex per pensare sconcezze? - Allora dimmi cosa hai deciso? Lucius Malfoy e ad Azkaban, e se vogliamo accedere alla sua biblioteca abbiamo due alternative. La prima è di ucciderlo e costringere poi il nuovo erede ad aiutarci, cosa che a mio parere ci risulterebbe alquanto difficile visto che gli ammazzeremo il padre e certe cose contrariano un po’ la gente – Harry ridacchiò ma non l’interruppe. D'altronde, aveva forse torto? - La seconda è d’introdurci ad Azkaban, aggirare gli Auror, i dissennatori e le protezioni, trovare Lucius Malfoy e farei avere il suo consenso per saccheggiare la sua biblioteca. Oh dimenticavo, al momento Malfoy Manor è il covo di Voldemort! Come ho fatto a non pensarci? – - Piantala! Non possiamo ammazzare Malfoy perché anche se riuscissimo a farci aiutare da Draco, dovremmo liberarci del ministero ed ora come ora ci sono troppe spie che controllano le nostre mosse. No. Dobbiamo arrivare a Lucius. – Alexander ci pensò per qualche istante, poi rispose: - Entrare ad Azkaban non sarebbe un problema insormontabile, non per me almeno. Però dobbiamo ottenere il suo aiuto. Dobbiamo dargli qualcosa in cambio, senza che il ministero ci metta becco. – Harry si alzò misurando lo studio a grandi passi, finché non sbottò: - C’è solo una cosa che possiamo usare. La sua famiglia. Se useremo Draco e Narcissa come merce di scambio, Lucius sarà nelle nostre mani. – Alex si alzò e controllò la porta per sicurezza: - Vuoi rapire Narcissa così da averlo in pugno vero? Immagino che dovremo inscenare la sua morte in modo che Voldemort non abbia sospetti. – - Hai ragione, potremmo inscenarne la morte. Possiamo approfittare dell’attacco che vogliono fare a Little W.! Io avviso l’ordine oggi stesso, e dopo chiedo consiglio a Neville! Non c’è nessuno che riesca a Inventare piani macchinosi e subdoli più di lui! – - Perfetto! Allora io vado a prepararmi, così posso andare a svegliare Severus! – Alex quasi saltellò dalla gioia, finché non si sentì afferrare per la collottola. - Non provarci nemmeno. Non pensarci nemmeno! Ci aspettano tre giorni infernali e tu non andrai ad infastidire Piton proprio ora che sarà costretto a stare bloccato qui, invece che andare in prima linea! Vuoi che ci ammazzi? Pensa piuttosto a creare la pozione per proteggerci dall’effetto dei dissennatori. – L’uggiolo disperato di Alexander si sentì in tutto il piano.
- Fammi capire bene, vuoi rapire e inscenare la morte di Narcissa Malfoy? Harry che cazzo hai sniffato a colazione? – - Succo di zucca e pane tostato. – ridacchiò il moretto. – Sempre detto che dovresti praticare l’astinenza. – borbottò l’altro. - Nev, in quel caso dovrei sfogare su di te le mie voglie. – ghignò lascivo Harry, approfittando del fatto che nessuno poteva vederli nei loro posti in fondo all’aula di Ruf. Neville scacciò elegantemente la mano che era scesa a posarsi indiscreta sulla sua coscia. – Harry, per quanto io ti adori, non ho alcuna intenzione di sottostare alle tue voglie. Non ne uscirei vivo! – gli fece l’occhiolino e dopo pochi secondi scoppiarono entrambi a ridere, incuranti dell’occhiataccia di Hermione. - Sul serio, è questo il piano? Non credi che risulterà un po’ strano che uno dei membri dell’ordine uccida Narcissa Malfoy? – - Lo so, anche a me sembra tutto troppo forzato, ma non credo che qualche mangiamorte sarà così gentile ad aiutarci. – - A meno che…- Neville sembrò avere un illuminazione - Se creassimo un clone e coinvolgessimo gli Auror? – rispose all’accenno di Harry e continuò. - Ti coinvolgi il ministero, che prontamente manderà gli Auror a salvare la tua famiglia, e noi creeremo un clone di Narcissa Malfoy che durante l’assalto verrà uccisa da un Auror, che faceva il suo lavoro. I mangiamorte non sospetteranno niente perché vedranno coi loro occhi l’Auror ucciderla, e lo stesso varrà per l’Ordine! – Harry annuì soddisfatto. - Così noi avremo Narcissa, e tutti crederanno sia morta e nessuno penserà che abbia tradito. È geniale Nev, in un colpo solo otteniamo quello che vogliamo, non facciamo nascere sospetti in nessuno, e proteggiamo i Malfoy da Voldemort! Draco non potrà nemmeno chiedere di vedere il corpo della madre, perché in quanto mangia morte sarà preso in custodia dal ministero. – Nev annuì soddisfatto e aggiunse: - Potremmo fare lo stesso con Malfoy L. così nessuno sospetterà niente, oppure potremo lasciare il clone al posto dell’originale, tanto chi non risentirà degli effetti dei dissennatori. Certo mi dispiace per Malfoy sarà un colpo per lui ma se dobbiamo arrivare a Lucius non vedo alternative. – Entrambi guardarono di sfuggita il biondino che prendeva diligentemente appunti al suo posto in prima fila. Sospirando, Harry distolse lo sguardo e si fissò le mani. Non era felice di quello che stava per fare ma era ben consapevole del fatto che non avevano altra scelta. L’unica cosa che poteva fare era cercare di stargli vicino una volta che il biondino avesse appreso la notizia. Neville gli prese la mano tra le sue e gliela strinse. - Andrà tutto bene, vedrai! – gli sussurrò solo, mentre strizzava l’occhio ad un Blaise Zabini color Pulce. - Che stai facendo Nev? – - Sto prendendo per il culo Zabini. – Fin lì Harry c’era arrivato, ma la domanda giusta era: - Perché adesso trovi divertente molestare la psiche di Zabini? – - Zabini sta cercando di capire che tipo di rapporto c’è tra noi. Sono giorni che continua a fare domande in giro ed osservarci. Dato che dobbiamo sopportarlo, tanto vale che lo faccia impazzire un po’. Ti da fastidio? – - No, ma non farlo finire al San Mungo. Potrebbe tornarci utile…- Neville ridacchiò e sfiorando l’orecchio di Harry con le labbra sussurrò. -D’accordo, quando lo vedrò in preda a tic isterici mi fermerò! – ridacchiando, i due tornarono ad ascoltare la lezione, ignorando molto virilmente il travaso di bile del futuro paziente del reparto psichiatrico del S. Mungo.
Erano le undici e l’ultimo membro dell’Ordine della Fenice si sedette al tavolo del soggiorno di Grimuld Place. La preside McGranitt salutò i presenti e cominciò la riunione. - Benvenuti a tutti. So che è difficile essere qui riuniti oggi dopo la perdita del nostro mentore, ma sappiamo tutti che Silente non avrebbe voluto vederci disperare per la sua morte. Lui ha cominciato la sua Grande Avventura e noi dobbiamo impegnarci a non deluderlo – in senso generale, la spinse a continuare. - Sappiamo che Tu-sai-chi attaccherà Little Whinging fra tre giorni, per uccidere gli zii di Harry. Dobbiamo impedire che questo raid abbia successo. Moody si occuperà dell’organizzazione della difesa di Little Whinging. Io cercherò di tenere a bada il ministero. – La riunione continuò per ore, finché una volta messi a punto gli ultimi particolari, la McGranitt sciolse la riunione. L’ordine della Fenice era pronta a lottare per il loro mondo.
[ o.o’ Ma possibile che tutti vogliano salvare i Dursley? Nd me; =_= Parla per te. Non puoi lasciarli crepare? Nd Alex; @_@ A dire il vero non c’ho pensato ancora, ma se riceverò richieste in particolare, sarò ben felice di attuarle! Nd me ]
- Capirà Signor Potter che in questo momento, il suo senso del dovere dovrebbe spingerla ad aiutare il ministero – Come al solito Scringemur stava cercando di convincere Harry a diventare l’icona del ministero. La solita Solfa. Possibile che ancora non voleva arrendersi? Senza scomporsi, Harry disposte una serie di fotografie di fronte all’uomo, e man mano che le foto venivano disposte sulla sua scrivania, l’uomo impallidiva sempre più. – - Che cosa sono queste foto? Che storia è questa? – ringhiò lui sudando freddo, decidendo che era meglio mettere un incantesimo silenziante sulla stanza per rendere privato il suo incontro con Potter. - Ha problemi di vista per caso? Le persone ritratte in queste foto sono suo figlio e suo nipote, intenti a soddisfare i loro istinti sessuali, in un bordello con dei ragazzi babbani. Tutto a spese del Mondo Magico. Chissà cosa direbbe l’elettorato se queste foto venissero divulgate? - Harry ghignò soddisfatto, di fronte al totale sconcerto del ministro. Ah, che bella sensazione dava la vittoria. Finalmente aveva zittito quel pallone gonfiato. Erano due anni che aspettava quel momento. Con Silente fra i piedi, non aveva mia potuto muoversi come voleva, ma ormai il vecchietto aveva iniziato la sua nuova “Grande Avventura”, quindi non c’era più nessuno ad ostacolarlo. A parte un fastidioso individuo senza naso con una passione smodata per i rettili ed un urgente bisogno di una visita in un solarium.
[ ^__^ O di una stanza privata nel reparto psichiatrico del S. Mungo. La faccio io la chiamata alla neuro, non mi formalizzo mica! Nd Harry; è_é Io non ho nessuna insana passione per i rettili! Sono degli’animali bellissimi e meritano tutte le attenzioni del mondo! ndZioVoldy; -_-;; Di tutto il discorso ha capito solo quello. Possibile che mi ritrovo circondato da pirla? Autrice! Ma uno sano non c’è? ndHarry; ^_^ Su, su! Pensa al tuo culetto preferito! Ndme; *_* Culetto sodo-sodo! ndHarry; ^_- Si parlava di sani di mente, eh? Ndme. ]
Presto avrebbe risolto anche quella seccatura. E dopo?... …Avrebbe pensato al mondo magico. - Come ha avuto queste foto? Chi gliel’ha date? – ringhiò l’uomo, cercando di riprendere il controllo della situazione, ma Harry con insolita flemma rispose – Ho i miei contatti. Queste foto sono state fatte a NewYork, in un bordello gestito dalla mafia cinese. In certi posti vengono costretti a prostituirsi perfino i bambini. Se se lo sta chiedendo, sì i ragazzi che fanno compagnia ai suoi congiunti, sono minorenni. Hanno tredici anni. Inutile che le dica che questo è reato di pedofilia e quanto ne sia personalmente disgustato. Ovviamente è quanto riferirò alla gazzetta del Profeta, quando verrò intervistato, a meno che lei non mi dia un buon motivo per non rilasciare questa intervista. - – Lei non rilascerà un bel niente! – ringhiò il mago sfoderando la bacchetta e lanciando un Oblivion verso il ragazzo. Ma Scrimgeour non aveva previsto quanto Harry si fosse preparato per quell’incontro, e senza rendersene conto, si ritrovò disarmato e legato alla poltrona su cui sedeva. Quando finalmente si rese conto di cosa stava accadendo, il ministro si arrese. – Cosa vuoi in cambio del tuo silenzio Potter? Questo è un ricatto, lo sai vero? – Il moretto scoppiò a ridere divertito dall’ottusità dell’uomo che gli stava di fronte. – No, ovvio che non si tratta solo di ricatto. Crede che sarei andato solo negli U.S.A. per ricattare lei? Ovviamente no! Mica ho tempo da perdere. Sono qui perché ho bisogno della sua collaborazione per fare qualcosa di un po’ più complesso, che ovviamente non le spiegherò nei dettagli fino a quando non sarà sotto voto infrangibile. Comunque per darle un’idea, si tratta di Rapimento, Evasione e Ricatto. Più un altro piccolo numero di reati più o meno gravi. Nulla di cui preoccuparsi, no? –
[ -__-;; Nulla di cui preoccuparsi? Ma da dov’è uscito questo, dal mondo del bianconiglio? ndNev; ^_^ Oh, andiamo che c’è di male? Finché è contro i cattivi, nessuno si lamenterà, vedrai! ndHarry; >_< Mai sentito parlare della Carta dei Diritti Umani? Ndme; ^__^ Vedrai che nessuno ci farà caso! Nd Harry; ç__ç Sono preoccupata per il futuro del Mondo Magico! Ndme; ^^;; Anche io… ndNev; *___* nd Harry. ]
Il primo ministro si coprì il volto con le mani, non credendo a quello che aveva sentito. Possibile che quel mostro fosse la “speranza del mondo magico” che tutti osannavano? Ricatto, rapimento, evasione… erano dei crimini! Se qualcuno l’avesse scoperto come minimo avrebbe perso il posto! – Mi rifiuto! – scattò lui – Sono il primo ministro Potter, e non mi farò dare ordini da un ragazzino che non ha ancora finito la scuola! – A quel punto il moretto non potè far altro che scoppiare a ridere. - Pensa di poter rifiutare? Faccia pure, ma sappia che entro domani si ritroverà sotto un ponte con tutta la sua famiglia e quella di suo fratello… il ministro dell’economia. Uhm.., a pensarci bene forse sbaglio. Non tutta la sua famiglia. Suo figlio e suo nipote saranno ad Azkaban, in attesa del bacio dei dissennatori. Se non ricordo male, qui nel mondo magico inglese, per la pedofilia c’è l’esecuzione per direttissima senza processo. Inoltre per la complicità in questo reato c’è una pena di reclusione di dieci anni da scontare in una buia cella di Azkaban, vero? È quello che toccherà a lei e suo fratello, immagino. Dopotutto siete voi che pagavate i conti. – Dopo quella velata minaccia, Scrimgeour non poté far altro che arrendersi e sottostare alle condizioni del voto infrangibile impostogli dal ragazzo. Avrebbe eseguito qualsiasi ordine di Potter, senza sindacare o cercare d’ostacolarlo, mantenendo il segreto su tutto quello che da quel momento in poi sarebbe successo. Quei disgraziati di suo figlio e suo nipote sarebbero stati spediti con una passaporta a NewYork entro quella sera. Potter gli risparmiava Azkaban, ma non ne uscivano impuniti. Avrebbero trascorso otto anni in una prigione babbana, senza magia, per scontare la pena prevista per pedofilia. Suo cognato si sarebbe dovuto dimettere immediatamente (a convincerlo avrebbe pensato uno scagnozzo di Potter ) e lui si sarebbe dovuto dimettere alla fine della guerra, non molto lontana per giunta. Bazzecole senza importanza per quel ragazzino. - Passando alle cose serie, fra due giorni ci sarà un attacco di Mangiamorte a Little Whinging, dove abitano i miei parenti. Come può capire, non posso lasciare che un’intera città babbana sia rasa al suolo. Organizzi bene la cosa e potrà dire finalmente che il Ministero sta facendo realmente qualcosa in questa guerra. – gli porse delle pergamene piene di mappe e altri appunti molto precisi. – Qui c’è quello che dovete fare. Cerchi di non rovinare tutto Scrimgeour. Questo è solo l’inizio. - Detto questo, il Salvatore, il Bambino sopravvissuto lasciò l’ufficio del primo ministro, senza perdere altro tempo. Quello era solo l’inizio.
Continua…
Nota personalissima Devo ringraziare profondamente mio fratello, per avermi aiutato a portare dalla versione cartacea a quella HTML, questi tre capitoli. Pur odiado lo slash yaoi in qualsiasi sua forma, il mio fratellino si è sacrificato per il bene dei miei nervi. Ti voglio un bene immenso, e anche se non leggerai mai queste parole, almeno tutti sapranno quanto tu sia speciale.
Spero che i capitoli vi siano piaciuti. Un commentino-ino-ino?
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