Chiedo perdono per l’enorme ritardo, ma credo che con questo capitolo mi farò perdonare. Il prossimo è già in preparazione, mentre nei prossimi giorni credo che finalmente riuscirò a pubblicare sei capitoli di un lavoro che stavo progettando da un po’ di tempo. Se c’è qualcosa che non và, non fatevi scrupoli, e ditemelo!
E' ora di togliersi la maschera
parte VIII - Una giornata in infermeria... che casino!
di White Mask
L’atmosfera non avrebbe potuto essere più tesa nell’aula di pozioni quel Venerdì pomeriggio. Tutti gli studenti aspettavano con impazienza l’arrivo del professore di pozioni e con lui, il risultato del test svolto la settimana precedente. Oddio, più che impazienza l’aspettavano con terrore. Perfino i Serpeverde. Soprattutto i Serpeverde. La settimana precedente Piton era entrato in classe come una furia e in leggero ritardo. Fin lì niente di strano, se nonché l’arcigno professore, o il Pipistrello Unto a detta di Ron, aveva le gote lievemente arrossate, che per lui significava essere davvero in imbarazzo, e uno sguardo che avrebbe incenerito sul colpo anche un drago. Proprio quest’ultimo particolare aveva fatto capire ad Harry che la colpa dello stato del professore di pozioni era da attribuire ad Alexander. Si era quindi preparato alla tortura che gli avrebbe inferto per vendicarsi. Infondo tutti sapevano che Piton lo usava come antistress. I Grifondoro già lo guardavano con compassione! Quello che nessuno si era aspettato era che il professore ringhiasse, nel senso letterale del termine, - Via tutto dai banchi. Oggi compito in classe! – E nell’eseguire l’ordine nelle teste degli studenti c’era solo la consapevolezza che le loro medie scolastiche erano irrimediabilmente rovinate.
[ ^_- Catastrofisti, vero? Ndme; ç_ç ndHarry; °|||° ndClasse;]
Tornando al presente, ad Harry bastò uno sguardo per capire che il compito era stato un disastro per tutti. Malfoy ed Hermione sembravano due sull’orlo del suicidio. Eh, sì. Il biondo aveva preso a fissare in modo morboso un bisturi, mentre Hermione guardava con troppo interesse il calderone di Tiger e Goyle. Ovviamente dopo aver consegnato i compiti corretti, Piton passò le due ore successive a commentarli uno per uno.
[^^;; Sì compresi quelli delle serpi, povero Draco! Ndme; °|||° ndDraco; OO Draco! Lascia stare quel bisturi, da bravo… ti prometto che presto tutto si aggiusterà! Ndme; ^_^ Bugiarda…ndAlex]
Più i commenti erano aspri, più Harry desiderava tirare il collo ad Alexander. Scambiò con Neville uno sguardo disperato e si prepararono entrambi alla loro dose di insulti. Quando l’ombra di Piton li raggiunse, pensarono contemporaneamente ad un certo biondino che avrebbe pagato per quel disastro. Il suono della campanella fece tirare un sospiro di sollievo al Golden boy… …non c’erano stati suicidi per quel giorno. “Ma forse ci sarà un omicidio” pensò uscendo dall’aula mentre un Alexander molto allegro entrava premurandosi di chiudersi la porta alle spalle. - Quello vuole morire! –borbottò allontanandosi dal pericolo il più velocemente possibile. Grifondoro, sì. Ma mica pirla!
Finalmente quel branco di mocciosi incompetenti si era tolto dai piedi. Tutti dal primo all’ultimo, non erano altro che un gregge di amebe ultra sviluppate prive di materia grigia. Perché le nobili mura di quella scuola dovevano essere profanate dalla presenza di certi elementi? - Ciao Severus – si sentì sussurrare all’orecchio una voce roca e seducente. Appunto. Perché doveva sopportare tanto? Si voltò a fulminare l’uomo con una delle sue famose occhiatacce. In cambio ricevette un sorriso malizioso. Dio quanto l’odiava! Era il peggiore di tutti. Perfino peggio di Potter! Di tutti i Potter!! - Non credo di averle mai dato il permesso di chiamarmi col mio nome di battesimo, né di darmi del tu, professor Wilder. – ringhiò contro il biondo. Non c’era nulla da fare, con quell’uomo non riusciva a mantenere la calma. – Suvvia, siamo colleghi… non riesci proprio ad essere un po’ più accomodante? – sussurrò il biondo, lanciandogli uno sguardo che fece venire i brividi al povero docente di pozioni
[ è__é di disgusto, ovvio! Nd ZioSevvy; ^_^ Io non ci giurerei.. ndHarry]
Sorvolò su quell’ultima frase e cambiò argomento. – C’è un motivo specifico che giustifica la sua presenza qui? – - Sì. Avevo voglia di vederti. – rispose con un sorriso criminale Alexander.
[O_O Oddio! L’ammazza! Guarda, Zio Sevvy ha già il tic sotto l’occhio! Ndme; -_-;;; Lo so, ma Alex è un incosciente! Guardalo! Scommetto che sta pensando a cosa indossa sotto la veste da mago! Oddio che immagine raccapricciante! ndHarry]
- Credo sia la terza volta che glielo dico, Professor Wilder… Non le ho mai dato il permesso di darmi del tu! – ringhiò il moro cercando di usare lo sguardo fulminante dei Malfoy che tanto spesso aveva visto usare da Lucius e Draco Insomma, c’era un motivo se Lucius era suo amico, no? Sguardo che su Wilder a quanto pare non faceva effetto. Stremato, sospirò e si voltò per dargli le spalle. Cominciava a pensare che non sarebbe mai riuscito a spuntarla con quell’uomo. Ci mancava solo quella! - Mi dica cosa vuole Wilder e poi mi faccia la cortesia d’andarsene! – Uno sguardo famelico comparve sul volto di Alexander. Ma si rendeva conto di cosa rischiava quell’uomo a voltargli le spalle e fargli certe domande? Silenzioso come un gatto s’avvicinò al corpo del pozionista e l’avvolse con le braccia sentendolo irrigidirsi, ma Alexander non gli diede il tempo di reagire e gli sussurrò all’orecchio – Cosa voglio? Voglio farti sdraiare su questo tavolo, aprirti la veste e succhiartelo fino a toglierti l’anima… - … … Alexander piegò la testa di lato, confuso. Severus non si era mosso né aveva aperto bocca da un po’ e ormai erano passati già due minuti. Certo, no si aspettava che l’uomo cedesse subito alle sue voglie, in fondo Harry l’aveva avvisato che non sarebbe stato facile conquistarlo, ma quell’immobilità lo stava preoccupando. Che fosse svenuto? Ma era possibile svenire e rimanere in piedi allo stesso tempo? Allungò il collo per sbirciare il volto del uomo fra le sue braccia. Sguardo vacuo, labbra che formavano una ‘O’ e pallore cadaverico. Umh… sperava di non avergli causato dei danni celebrali, insomma sarebbe stato un bel guaio in quel caso! Però forse gli avrebbe ceduto più facilmente in quel caso… Un leggero spasmo del corpo stretto tra le sue braccia gli fece capire che era meglio sbrigarsi a levare le tende prima che l’integerrimo professore di pozioni rinsavisse. Se voleva sedurlo doveva rimanere in vita, in fondo da morti certe cose non si potevano più fare e obbiettivamente gli sarebbero mancate troppo!
Il vento che ti scompiglia i capelli, il senso di libertà assoluta dato dallo stare in aria a metri e metri dal suolo, l’adrenalina che scorre veloce ed impetuosa nelle vene… Dio quanto desiderava poter tornare a giocare a Quidditch, ma doveva accontentarsi di momenti come quello dove prendeva la scopa per farsi un voletto in santa pace, lontano da tutti. Respirò a fondo. Poco. Mancava davvero molto poco. Poi sarebbe stato libero. Libero d’avere diciassette anni. Libero di vivere come qualsiasi altro adolescente. Libero soprattutto di mettere le mani su quel bel culetto sodo sodo che stava affollando le sue fantasie erotiche da mesi. Ad interrompere le sue fantasie ad occhi aperti…
[ ^//^ Ed a luci rosse aggiungerei io. Ma dico Harry, ti sembra il caso di fare certi pensieri mentre voli? E poi non diventa scomodo se ti vengono imbarazzanti effetti collaterali? Ndme; *ç* culetto-sodo-sodo…ndHarry; -_-;; Niente, questo è partito per Pornoland… ndme; ^^;; Autrice, qui c’e un altro che è partito per lidi felici… ndDraco; °__° nd Zio Sevvy; ç_ç Che personaggi imbecilli! Ndme]
…ci pensò Neville, che con uno specchietto invocato sul momento pensò bene d’accecarlo durante un doppio giro della morte. Giusto perché se qualcuno non tentava d’accopparlo almeno una volta alla settimana i suoi amici non erano contenti… e rimediavano loro a tale mancanza ovviamente! Planò dolcemente, fermandosi davanti all’amico, salutandolo con un sorriso ironico sul volto, che l’altro ricambiò con un ghignetto malizioso. - Ehh, Neville te lo devo proprio dire, passare l’estate con Alex e me ti ha fatto male! Dov’è finito il mio Nev pacioccone e ingenuo? – L’altro ridacchiò e ribattè con lo stesso tono scherzoso – È morto e al suo posto è venuto questo stronzetto che per difendersi da voi due pervertiti ha imparato l’arte dell’essere Bastardi! – - Oh cielo! E che diranno gli altri quando lo sapranno? – - Niente, perché l’arte dell’essere bastardi è proprio questa… Fare il pacioccone e gustarsi la scena, mentre tutti avranno lo sguardo puntato su di te! – I due scoppiarono a ridere di gusto e solo una volta che ebbero finito e ripreso fiato, Harry chiese – A quest’ora gli altri saranno a pranzo, che ci fai qui Nev? – - Mi mettevo in salvo. Ho visto Alexander poco fa, a pranzo… Harry, aveva quel sorriso. Piton a pranzo non c’era… e la prima lezione del pomeriggio è doppia ora di pozioni. – il povero Neville era sul disperato andante ed Harry non ci mise molto a fare gli stessi calcoli dell’amico. Alex + quel sorriso + Piton assente + doppia ora di pozioni nel pomeriggio = Guai a palate per loro due!! - Nev, siamo morti! – gemette disperato. - Aspetta, ho un piano. È disperato ma forse può funzionare: adesso tu prendi quota e arrivi ad una certa altezza, poi fingi un malore e ti lasci cadere. Io ti porto in infermeria, e saltiamo le lezioni del pomeriggio. Che ne pensi? – Sospirando Harry rimontò sulla scopa, e disse - Non abbiamo molta scelta. Speriamo solo che funzioni! – Prese un bel respiro, e si preparò ad una bella caduta. Tutto pur di salvarsi dall’ira funesta di Piton!!
- Vorrei sapere come è possibile che lei riesca a farsi male volando con la sua scopa, se ha lasciato la squadra di Quiddich! Ha fatto collassare la Preside dicendole che non voleva più essere capitano e poi quasi si ammazza cadendo dalla sua scopa! – e via dicendo. Questa volta Poppy era davvero seccata. Bhè, forse aveva un pochino ragione. Quel giorno si era presentato lì con un trauma cranico, una gamba rotta, due costole incrinate e una spalla lussata. Robetta di ordinaria amministrazione. Tutto quello per saltare una lezione.. no. Tutto quel casino era successo per colpa di Alexander! Quel brutto porco, depravato, maniaco, spacca marroni! Ma proprio su Piton doveva mettere gli occhi?
*** _ Inizio Flash Back _ *** - Alex passami le forbici, devo aggiustare il taglio. Mezz’ora dopo Severus Piton si osservò nello specchio. “Oh. Mio. Dio. Questo è assurdo. Non posso essere io!” - Potter! Cosa Merlino santissimo hai pensato di fare quando hai ridotto in questo stato i miei capelli? – sibilò in un unico fiato. - Salvare il salvabile e renderle un aspetto decente. Adesso dimostra dieci anni di meno. - rispose impassibile Harry, spostandosi di lato per lasciare la possibilità anche ad Alexander di guardare il suo capolavoro. L’immagine che si presentò al biondo fu un uomo sui trentacinque anni, i capelli acconciati in un taglio moderno, il volto fiero ed autoritario, vestito con un abito elegante ma sobrio tipico del mondo magico e dei gusti del pozionista. Sospirò silenziosamente cercando di reprimere il desiderio che gli aveva incendiato le vene. Aveva fatto bene a chiedere aiuto ad Harry, da solo non sarebbe mai riuscito a rendere Severus così bello e giovanile. - Potter! Quanti anni pensa che abbia?! Per sua informazione non ho ancora raggiunto i quaranta! – Va bene, aveva un carattere scorbutico, permaloso ed irascibile, proprio come quello dei vecchi, ma da qui ad essere veramente un vecchio ne passava di acqua sotto i ponti! - Nessuno le avrebbe dato meno di quarantacinque anni fino a questa mattina. Adesso ne dimostra trentacinque. Direi che è un bel risultato. Ora se permettete, me ne torno nella mia sala comune e cancellerò dalla mia mente questa giornata. – Uscendo Harry pensò a quanti guai stavano per piombargli addosso. Aveva visto lo sguardo affamato di Alexander mentre osservava Piton con quel nuovo look, e se conosceva bene il biondo, stava già ponderando l’idea di intrufolarsi nelle camere da letto del docente di pozioni. E su chi avrebbe sfogato il suo nervosismo Piton? Su di lui, ovvio! Se Piton avesse ceduto alle sue profferte, da chi sarebbe corso Alexander per raccontare tutto fino all’ultimo dettaglio? Da lui ovviamente! E per le mutande pizzettate di Merlino, non voleva assolutamente sapere niente di tali raccapriccianti cose! Non voleva sapere come gemeva Piton, come ansimava o’ se urlava, se preferiva essere scopato (o’ scopare) dolcemente o’ con forza, se apprezzasse l’essere ammanettato e frustato e tutte quelle dannatissime cose da camera da letto! Per tutti i draghi, un alunno non dovrebbe mai scoprire certe cose dei propri professori. Non era un bene per la sua salute mentale!! ***_Fine FlashBack_***
- Oddio Harry! Come stai? – strillò Hermione non appena lo vide sdraiato nel lettino dell’infermeria. – Miseriaccia amico, ma che hai fatto? – aggiunse Ron stringendogli la spalla illesa. - Nulla di che, un piccolo incidente sulla scopa. Madama Cheaps dice che entro domani dovrei uscire. – dalla sua espressione si capiva che Hermione si stava trattenendo dal fare un invettiva contro la sua stupidità – Piuttosto diteci com’è andata a Pozioni oggi – cambiò argomento Neville. “Grazie Nev. Fosse stato per lei avremmo passato le prossime due ore a sentire un sermone sulla mia incoscienza.” Dalle facce bianche come cenci dei due amici, Harry e Neville capirono che doveva essere stato un disastro. - Mio Dio ragazzi, ma che diavolo è successo? – chiese angosciato Neville. - È stato un incubo. Piton sembrava indemoniato! Ha passato due ore ad urlare addosso a tutti. – gracchiò Hermione e Ron aggiunse – Se l’è presa proprio con tutti. Ha quasi sbranato Zabini, perché ha fatto cadere la piuma!!! E ti giuro, ti giuro, ho creduto davvero che avrebbe strangolato Dean e Seamus perché la loro pozione era verde pallido invece che verde smeraldo! – Neville nascose la faccia sulle gambe di Harry, iniziando a ridere istericamente, mentre il moretto si lasciò cadere sul lettino. Le cose andavano di bene in meglio. Con un flebile sussurro chiese come il Pozionista avesse commentato la loro assenza. Silenzio… …silenzio… … gemito da parte di Ron… … sussurro di Hermione – Non l’ha presa bene. Ha passato quaranta minuti ad invieire contro di voi. – …forse c’era una flebile speranza di sopravvivere a quell’anno… - E durante le lezione ha tolto cinquanta punti a Grifondoro e quaranta a Serpeverde. – … E con questo poteva dire addio all’ultima flebile speranza che gli era rimasta. Piton avrebbe preso le loro teste per appenderle al muro delle sue stanze private.
Per fortuna Madama Chips era dalla preside, perché se li avesse visti, soprattutto lui che adesso sembrava più morto che vivo, avrebbe sicuramente cacciato Ron ed Hermione a furia di urla. Quella donna quando si arrabbiava sembrava una Benshie.
[?_? Si scrive così? Ndme-confusa; ç_ç Perché? Perché?? Prechè??? Perché hai creato quella piaga di Alexander? ndNeville-che-piange; è_é Io ammazzo prima te e poi Alexander! Si vi ammazzo … e poi butto i cadaveri alla piovra del lago..muble muble…ndHarry-che-pensa-a-fare-una-strage; è_é …e soprattutto perché l’hai messo vicino a Piton?!! ndNev-incaxxato-che-continua-il-discorso; ^_^;;; Suvvia, in fondo non è successo niente di grave…ndme; è_é Preparati a morire. ndHarry+Nev; O|||O Help!!! Ndme.]
Ad allietare l’atmosfera ci pensò Alexander in persona, entrando nell’infermeria con un sorriso degno di una modella di dentifrici.
[^^ Sendo Docet! Ndme; ?_? E mo chi è ‘sto porcospino? ndDraco; ^^; Tu andresti d’accordo con Hanamichi, sai? Ndme; ^_____^ ndSendo; o_O Mi fa paura questo… ndDraco]
- Signor Potter! Ho saputo che si è fatto male. Spero che stia meglio ora che Madama Chips l’ha curata! - Dire che l’umore di Harry e Neville peggiorò in un nanosecondo è un eufemismo. - Signor Weasley, Signorina Granger. Credo sia ora per voi d’andare a lezione, vero? Se non sbaglio il Professor Lupin dovrebbe comincerà la lezione tra non più di dieci minuti… - Senza protestare, i tre ragazzi salutarono il professore che ricambiò ma aggiunse – Signor Paciock, lei resti per favore. Devo conferire con lei ed il Signor Potter. – Detto fatto i due grifondoro tornarono dai loro compagni in classe, mentre Harry cercava una buona ragione per non impiccare Alexander con le lenzuola del suo letto, e Neville combatteva con la voglia di dargli una mano e l’istinto grifondoro di salvare il biondo da morte violenta. “Oddio, che faccia che ha Harry, sembra un vulcano pronto ad esplodere!” -Alex, posso sapere che cosa hai combinato? - “ Calmati Harry, se no nessuno ti leva una condanna a vita da Azkaban…” - Combinato cosa? Tu piuttosto, cos’hai fatto? Stai cercando d’aumentare la tua quota annuale di visite all’infermeria della scuola? Guarda che tanto il record nessuno te lo toglie. Con la tua capacità d’attirare i guai e farti male chi credi possa batterti? – scherzò – col fuoco – il biondo insegnante. - Vuoi sapere perché sono qui? Perché Nev ha visto la tua faccia a pranzo, mentre Piton non s’è visto. Non siamo così stupidi d’andare in contro all’ignoto… ci teniamo alla pelle! – “Manca poco all’esplosione” ridacchiò Neville, deciso a gustarsi la scena. - E così hai pensato bene di rischiare l’osso del collo e rifugiarti qui col tuo baldo complice nell’infermeria della scuola, per saltare la sua lezione. – - Falla finita e dicci che hai fatto! – ok, Harry poteva essere un Grifondoro per vocazione, disgustosamente buono ed eccessivamente disposto ad elargire fiducia e perdono… …ma quando è troppo è troppo!
Alexander invece, incurante del pericolo, salì sul letto, evitando di far male ad Harry, e lo baciò delicatamente. - Shh… se ti agiti rallenti l’effetto delle pozioni guaritrici. – ora, intendiamoci, credo che tutti sappiate capito che Alexander è un pazzo suicida.
[^___^ Stile Mel Gibson in Arma Letale, per intenderci! Ndme; è_é Se continua così lui non ci arriva al prossimo capitolo. ndHarry; @_@;;; E no! Mi serve! Piton poi a chi lo piazzo? Nev è già impegnato, e Remus se l’è già squagliata! Thò, guarda. Ha lasciato scritto che se provo a fargli “‘sta bastardata” lui s’impicca per le balle. Giusto per far felice la sua dolce metà che poi ovviamente mi farebbe la pelle. Ndme; *_* Uccidere Alexander…ndHarry; ç____ç Me tapina! ndme;]
Ma di quelli che sono capaci di ballare il can-can in un campo minato. Quindi - per ovvie ragioni - adorava provocare Harry per vedere il suo “volto sexy” deformarsi dalla rabbia e diventare, a suo dire, ancor più sexy! Peccato che questa volta i suoi piani andarono in fumo, perché Neville durante quella bella scenetta, quatto quatto, si era avvicinato alla porta dell’infermeria. Bacchetta alla mano, già pronto a vender cara la pelle, spalancò la porta all’improvviso per scoprire chi li stava spiando, rivelando un Zabini con gli occhi a palla e la mandibola conficcata nel pavimento. Uhm, bel buco! … Alexander non aveva chiuso bene la porta dell’infermeria, lasciandola mezza aperta. Cosa che aveva permesso al povero Serpeverde sconvolto di assistere al loro siparietto. Involontariamente, ovvio. - Uff, ci penso io… - gemette Neville che si chiuse la porta alle spalle, sparendo dalla loro vista.
[O_O Nev, che stai facendo con quel coso in mano? Ndme-confusa; =_= Prendo il crik per sollevare la mascella di questo baccalà dal pavimento. Guarda che buco! ndNev; ç_ç Poveri elfi domestici! Chissà che fatica ora per aggiustare tutto! ndme; ^^;Ti conviene scappare, sta arrivando Herm…ndNev; O_O ndme-che-scappa;]
- Zabini? – lo chiamò il Grifondoro, ormai preoccupato per il Serpeverde, che ormai era in catalessi da cinque minuti e neanche si era accorto che il grifondoro l’aveva portato nei sotterranei, davanti all’entrata dei dormitori Serpeverde.
[U_U Trascinato, prego. ndNev]
Neville, poretto, stava ponderando l’idea di lasciarlo lì, al suo destino; ma decisa di tentare il tutto per tutto e diede una serie di leggeri schiaffetti alla faccia del Bel-Serpeverde-Addormentato. Dopo un altro paio di minuti, finalmente il Serpeverde tornò nel mondo dei vivi. Con le guance gonfie come due zampogne. Oh, non si può avere tutto nella vita! - Paciock… ma che? – balbettò ancora un poco confuso il moretto. Neville sospirò stanco. Da un Serpeverde si aspettava più spirito di ripresa. - Ascoltami Zabini. Qualunque cosa tu abbia visto, farai bene a dimenticarla o quantomeno a tenertela per te. Sei un Serpeverde e ora come ora nessuno ti crederebbe, soprattutto perché sparleresti di Harry Potter, il Salvatore. - Detto questo, sentendosi finalmente libero di andarsene, si voltò verso il corridoio, lasciando solo Zabini coi suoi pensieri.
Solo una volta rimasto solo Blaise si rese conto della situazione… …Il Grifondoro più imbranato della storia di Hogwarts l’aveva appena fregato. “Salazar, ti prego fulminami!”
- Alex!ma che ti dice il cervello? E se al posto di Zabini fosse entrata madama Chips? Lo sai cosa sarebbe successo? – Ok, Harry ora rischiava una crisi di nervi. Già s’immaginava i pettegolezzi a scuola, la reazione della preside e gli articoli sulla Gazzetta del Profeta. Ma la cosa peggiore… …oddio la cosa peggiore sarebbe stata il dover spiegare tutto a Ron e Hermione! Meglio andar a far visita a Zio Voldy. Con le mani legate e un bel fiocco rosso in testa. Ovviamente dopo aver “dimenticato” la bacchetta a casa. - Certo che lo so! Ci sarebbe stato di che divertirsi! Comunque, per rispondere alla tua domanda di prima, ho solo reso cosciente il caro Severus dei miei desideri… non fare quella faccia! Non potevo resistere. Lui era lì, così esasperato, con le difese abbassate e mi aveva perfino chiesto cosa volessi da lui! Ho solo risposto in modo chiaro alla sua domanda… - finì con un ghigno criminale, ed Harry conoscendo il biondo e i suoi modi “delicati” rimase qualche secondo con la mente in totale black out. E mentre il povero Harry era sull’orlo del baratro della disperazione, il biondo gli sorrise tutto soddisfatto facendo definitivamente venire un travaso di bile al non-ancora-a-lungo-Bambino-Sopravvissuto, che deciso una volta per tutte, ad eliminare quel biondo irritante, portatore di guai, compì un balzo felino e gli saltò addosso, cercando di strangolarlo, ringhiando nel mentre – Brutto imbecille, che hai nella testa, le pigne? Vuoi causare la mia morte prematura? Con chi credi che se la prenderà poi…? – ma la loro schermaglia fu interrotta dall’aprirsi della porta dell’infermeria. Severus Piton con in mano un pacco di pozioni, si ritrovò davanti una scena che avrebbe preferito non vedere mai nella sua vita. Harry Potter, abbarbicato come un Koala in calore, al professor Wilder. Le mani strette intorno al suo collo. Doveva averli interrotti mentre… …nell’infermeria della scuola!! Cercando di trattenere un attacco di furia omicida, nei confronti di quel maniaco corruttore di minori innocenti, che osava pure spacciarsi per docente (!), strinse le mani intorno alla scatola di legno, che produsse un sinistro scricchiolio. E quell’essere osò anche salutarlo tranquillamente e – guardandolo in modo osceno – gli propose di unirsi a loro! Per evitare una condanna per omicidio (in fondo ne aveva evitata una solo a Giugno, per diamine!) Severus girò suo tacchi e si chiuse la porta dell’infermeria alle spalle, raggiungendo il più presto possibile le sue camere private. Per tutto il resto della giornata si sentirono rumori e odori spaventosi provenire da lì.
Fine capitolo VIII
Un commentino-ino-ino? Solo per sapere se c’è ancora qualcuno che la legge e se non sto scrivendo enormi castronerie! Alla prossima WM
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