Ok iniziano le scene per adulti. Qui c'è una di sesso di gruppo

Le scene di genere boyxgirl e yuri le tolgo per rispetto delle regole del sito, per segnalarvi la loro presenza troverete questo simbolo […]. Se volete leggere i capitoli con quelle scene potete trovarli a questi due indirizzi

http://www.efpfanfic.net/

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il mio nome d’autore è sempre WhiteMask.

Scusate il ritardo ma fra università, febbre e otite non ho saputo far di meglio. ç_ç

 

Ichigo

 

 


 

 

E' ora di togliersi la maschera

 

parte VI Svenimenti e crisi isteriche

 

di White Mask

 

 

Osservato.

 

Quella mattina a colazione tutta la sala l’aveva osservato a lungo e (nel caso di quei disgustosi marmocchi dei Tassorosso) con le bocche aperte, con tanto di mosche che entravano e uscivano da esse.

 

Studiato.

 

I suoi colleghi che con gli occhi stretti in fessure, cercavano di capire il motivo di tale cambiamento.

 

Deriso.

 

Da quel demente di Wilder che nascondeva un sorrisino ironico causato dal suo imbarazzo, dietro una tazza di thè.

 

Seguito.

 

Dagli sguardi dei suoi serpe verde che non si capacitavano del cambiamento del suo stile ( o forse non possono credere che abbia 35 anni?!)

 

Perseguitato.

 

Dai ridicoli risolini delle studentesse.

 

Disgustato.

 

Dal rossore sulle guance delle suddette.

 

Terrorizzato.

 

Dallo sguardo d’apprezzamento di una Sybilla Cooman alticcia, beccata vicino all’arazzo di Barnaba il Babbeo.

 

E tutto per colpa di Potter!

 

[^0^ Molto obbiettivo vero? ndme]

 

Lui e le sue acconciature alla moda!

Dov’era adesso la sua fama di “capelli unti”?

 

Si voltò per fulminare Potter con lo sguardo ma lo vide intento a scambiarsi uno sguardo malizioso con Wilder.

Qualcosa non quadrava. Quella confidenza, quei sorrisi, quei modi intimi erano troppo sospetti.

Che Wilder avesse circuito il ragazzo? Che lo avesse sedotto per eseguire gli ordini del ministero e così strumentalizzarlo per raggiungere i loro scopi?

O forse c’era davvero del sentimento?

Ma allora aveva frainteso ceti sguardi “terrificanti” di Wilder?

O era forse quel genere d’uomo che intratteneva relazioni con più di una persona contemporaneamente?

E Potter?

Quel ragazzo non controllava mai i suoi sentimenti, cosa sarebbe accaduto se si fosse ritrovato col cuore in pezzi?

Quel ragazzo doveva solo pensare a sconfiggere l’Oscuro Signore.

Con l’inquietudine nel cuore, Piton si ritrovò nella terribile situazione di non saper come agire.

Situazione che assolutamente detestava.

 

- Pansy, che cos’hai? Sei pallida. –

- Non qui. Più tardi in dormitorio… -

Il principe delle serpi guardò preoccupato l’amica. Doveva essere qualcosa d’importante per renderla così preoccupata, proprio lei sempre così controllata e padrona di sé.

Attese con impazienza la fine delle lezioni e con Blaise e Theo, la seguirono fino all’arazzo che custodiva l’entrata del loro dormitorio, sussurrarono la parola d’ordine e vi entrarono sicuri di non trovarvi nessuno, non sapendo che Dafne Greengrass li aveva preceduti per impegni “personali”.

Rimasero quindi sorpresi quando la trovarono insieme ad alcuni ragazzi coinvolti in una situazione difficilmente fraintendibile.

[...]

Uno spettacolo disgustoso.

Draco disgustato fece cenno ai suoi amici e attraversarono la sala senza degnarli di uno sguardo di più.

Si riunirono nella camera da Caposcuola di Draco e si sistemarono in attesa di una spiegazione da parte di Pansy.

- Cosa devi dirci Pansy? Ci hai fatto preoccupare per ore piccola! –

- Scusatemi davvero. Solo che non sapevo come dirvelo… - guardò Draco stava in piedi vicino al camino.

- Ho visto Potter l’altro giorno in biblioteca. Erano col professor Wilder… e si baciavano. –

Fu come se una doccia ghiacciata li avesse investiti all’improvviso. Draco soprattutto non sapeva come reagire.

- Sei sicura di non aver frainteso qualcosa Pansy? – le chiese supplicando in una risposta affermativa Theo. Non voleva neanche pensare a cosa avrebbe fatto Draco di lì a poco.

- No Theo. Sono sicura di quello che ho visto. E poi ieri sera ho visto Potter uscire dalle camere personali di Wilder. Sembrava appena uscito da un corpo a corpo tanto era scarmigliato e borbottava qualcosa sul non essere mai contenti dopo due ore di fatica… -

 

[è__è POTTER! Esigo una spiegazione! Che caspio ci facevi di notte nella camera di quel capellone?! ndDraco-inca**ato; ^_^ Non preoccuparti. Niente che farò mai con te. ndHarry; è_é AUTRICEEEEEEEE! Grrrrrrrrr!!! ndDraco-nero; ^^;; Bè puoi star sicuro che non farà mai nulla del genere con te, contento? ndMe-che-rido-a-crepapelle; Non finchè non saprò che cosa faceva lì dentro con quello!!! ndDraco; ^^ oh, questo non posso dirtelo!! ndMe; Preparati. Sei morta. ndDraco]

 

- Magari hanno fatto delle ricerche… Potter l’avrà aiutato con qualche compito. Oh andiamo ragazzi! È di San Potter che stiamo parlando!!! –

Draco non ascoltò i suoi amici tentare di trovare una spiegazione logica a quanto visto da Pansy. Era troppo immerso nei suoi pensieri.

Non poteva credere che Harry – no Potter! Potesse essere invischiato in una tresca con Wilder.

Non bastava forse, che tutti quelli che dicevano di “volergli bene” lo stessero mandando verso una morte certa?

No! Adesso ci si metteva pure quel pedofilo figlio di puttana che per conto del ministero (altro figlio di puttana peggio di lui) si scopava Harry per manovrarlo meglio.

(dannazione! L’aveva chiamato di nuovo Harry…)

Bè se lo potevano scordare!

Potter era di sua proprietà.

Solo lui poteva torturarlo. Era lui il suo nemico.

Aveva passato ben sette anni a fare il suo lavoro d’antagonista, e adesso il ministero glielo voleva togliere?

Giammai!

Era un Malfoy e i Malfoy non si lasciavano portar via ciò che era loro di diritto. Da niente e da nessuno. Ministro della magia compreso.

 

Discussero ancora a lungo fino a quando un barbagianni della scuola fece il suo ingresso consegnando una lettera a Blaise.

- È di Potter! Mi da appuntamento alle undici sulla torre di astronomia. Vuole che porti con me tutti i serpe verde che vogliono far parte dell’ES. – disse guardando eccitato i suoi amici.

- Fra un’ora quindi. Meglio iniziare a prepararci. Ci vorrà un po’ ad arrivare all’appuntamento senza farci scoprire, e non so voi, ma non ho tutta questa voglia di spiegare a Piton cosa ci ha spinto ad avvicinare Potter a quest’ora. – disse sarcastico Theo, immaginandosi un Piton sull’orlo di una crisi di nervi.

- Inoltre Dry rischierebbe troppo. Il Signore Oscuro non sarebbe felice di venire a sapere certe cose. – aggiunse Pansy tristemente. Sapevano bene cosa rischiava draco in quella storia.

- Sei ancora sicuro Dray di voler andare avanti? Noi possiamo farcela da soli con il piano e ti terremmo informato costantemente, ma almeno non rischieresti… -

- No! Potter è mio! Solo io posso ammazzarlo, e poi devo ancora sconfiggerlo a Quidditch… il maledetto! –

I suoi amici alzarono gli occhi al cielo e sospirarono.

Ancora quella storia.

Erano sette anni che Draco rompeva loro i marroni con la storia di voler battere, sconfiggere ed ammazzare Potter.

Ben sette lunghissimi, estenuanti ed infiniti anni.

E non c’erano state pause!

Niente vacanze di Natale, Pasqua, Halloween… perfino durante le vacanze estive Draco non smetteva un attimo di pensare a Potter.

Era arrivato perfino a spedire ad ognuno di loro una strillalettera piena d’insulti e improperi contro Potter perché non aveva risposto alle sue lettere d’insulti.

Tutto questo era successo nella pausa estiva tra il primo ed il secondo anno.

Pansy aveva sudato letteralmente sette camice per impedire a Blaise e Theo di strangolare il biondo, e c’era riuscita solo a patto di convincere il biondino a non spedire più lettere al moretto così da evitare simili inconvenienti in futuro. Fortunatamente per lei, se si trattava di Potter, Draco ascoltava molto i suoi consigli e non era stato difficile convincerlo a concentrare le sue angherie da bravo antagonista nel periodo degli esami di fine anno, periodo più stressante e difficile. Da allora non era successo più nulla del genere.

Avevano provato a far capire al biondo che quella sua ossessione per tormentare Potter era in realtà un modo per ricercare le sue attenzioni, ma il biondo faceva orecchie da mercante.

Ora dopo ben sette anni anche Pansy dubitava della loro teoria. Sì, Draco non aveva perdonato Potter per aver rifiutato la sua amicizia, sì, aveva preferito Weasley a lui, ma tutta quel accanimento non era comprensibile da parte sua.

Draco non era un tipo costante nelle cose.

O meglio lo era ma solo nelle cose che riteneva importanti, lo era nello studio delle Pozioni, nel Quidditch, nelle sue amicizie cioè loro cinque (anche se ripeteva che i Serpeverde non anno amici perché è una cosa da Grifondoro), ma per tutto il resto non provava interesse.

Quindi la questione Potter e company. Era un mistero.

Li infastidiva con costanza, in continuazione, vi si impegnava più che in qualsiasi altra cosa, ma perché? Qual’era il vero motivo?

 

[ -__- Ma i Serpeverde non erano quelli intelligenti? Ndme; ^^Ovvio osi dubitarle? ndDraco; -__-;; allora perchè i tuoi amici non capiscono cosa c’è sotto? Ndme; ^__^ Perché io sono più furbo di loro! Ovvio… ndDraco; ç__ç Oh povero Salazar!! Ndme; ?__? ndDraco; ç____ç Stiamo apposto!!! Ndme ]

 

L’ora dell’appuntamento era arrivata e passata.

Da ben quindici minuti sei Serpeverde aspettavano in balia del vento il salvatore del mondo magico.

Sei.

Si proprio sei, perché a Theo, Pansy, e Draco si erano andati ad aggiungere Tiger e Goyle che volevano finalmente abbandonare le loro maschere di gorilla e mostrare i loro veri caratteri e cervelli.

 

[^^;; Lo so, lo so, nel libro non dimostrano di averne uno, soprattutto nel settimo, ma almeno nella mia fic volevo provare a renderli capaci di intendere e volere senza l’aiuto di terzi.. ndme; è__é nd Gregory&Vincent]

 

Erano però celati da un incantesimo di disillusione, perché non sapevano se potevano fidarsi di Potter e compagni, c’era sempre la possibilità che fra gli ex membri dell’es vi fossero figli di mangiamorte o mangiamorte stessi.

- Scusate il ritardo, ma Piton ha pensato bene di punirmi per il suo nuovo taglio di capelli. -

- Finalmente sei arrivato! Iniziavo a pensare fosse tutto un bluff e che ci avresti mandato contro Gazza! – disse Blaise ignorando l’occhiataccia che Draco stava rivolgendo al moretto.

- Lo so, mi dispiace ma come vi ho detto, Piton mi ha dato una punizione. –

- E che c’entrano i suoi capelli? –

- Haem… bhè lo sapete che sono la sua valvola di sfogo preferita no? Da quando ha cambiato look tutti lo stressano e deve pur sfogarsi con qualcuno ed ecco perché lo fa su di me. Lasciamo perdere adesso, abbiamo altro a cui pensare e poco tempo per farlo. Tra pochi giorni ricominceranno le lezioni dell’ES e Zabini ha detto che volete partecipare anche voi, è così? – annuirono concentrati – Siete solo voi o manca qualcuno all’appello? –

I ragazzi si guardarono imbarazzati, poi gli sguardi si puntarono su Draco, l’unico che aveva il diritto di parlare.

- Ascolta Potter, siamo qui perché vogliamo fidarci di te e dei tuoi amici, speravamo che se te l’avessimo chiesto tu avresti fatto mantenere il segreto ai tuoi compagni. Credo che tu sappia cosa rischiamo noi Serpeverde se questa cosa si venisse a sapere fuori da Hogwarts –

Draco aveva parlato cercando per una volta di non usare il suo solito tono sprezzante, anche se non c’era riuscito fino in fondo.

Non riusciva proprio a trattenersi di fronte a Potter.

Ma Harry aveva capito ed era soddisfatto del tentativo.

Oltre che divertito.

Perciò annuì ghignando.

- Vi ho fatto venire quassù proprio per questo. Sarebbe stato troppo pericoloso incontrarci alla luce del sole – sghignazzò alla battuta che ovviamente i Serpeverde non capirono. – Comunque ho già trovato un modo per proteggervi dagli altri e per proteggere gli altri da voi… - sbuffò alzando gli occhi al cielo.

- Proteggere gli altri da noi? Che vuoi insinuare? –  evidentemente pPansy aveva mal interpretato le parole di Harry.

- Siete figli di mangia morte. Da quando Silente è morto tutti si sono convinti che lo diventerete anche voi o che siete spie di Voldemort – solito brivido – Sappiate solo che se esiste ancora la casa di Serpeverde è solo perché l’ha voluto la McGranitt col sostegno di un altro paio di persone… -

Questa notizia sconvolse le serpi che si guardarono pallidi e scossi.

La casa di Serpeverde aveva rischiato d’essere cancellata.

Dio, cosa avevano rischiato senza nemmeno saperlo!

- Comunque ho trovato un modo con cui impedire a tutti i partecipanti di parlare dell’ES in qualsiasi modo. –

- Come? – Draco era affascinato da questa nuova versione di Potter. Non sembrava il cocco di Silente che aveva sempre visto in lui. Vedeva davanti a se un ragazzo pieno di risorse, per niente simile al cocco di Silente che aveva visto in lui fino a quell’anno.

 

[-_- Draco hai bisogno degli occhiali. Forse Harry te li può passare.. ndme; ^_^ Perché? Io ho una vista perfetta! ndDraco; Perché Harry è sempre stato così… ndme; ^_^ ti sbagli. Se no perché Severus ha passato sette anni a proteggerlo? ndDraco; -_-;; Perché Silente è idiota…ndme]

 

- Ognuno dei membri dell’ES deve firmare una pergamena d’iscrizione che ha gli stessi effetti del voto infrangibile. Una volta firmatala non si torna indietro e soprattutto non si può parlare di cosa si fa durante le lezioni, di cosa si impara e dei nomi dei partecipanti. Non possiamo davvero permetterci che la cosa venga fuori. – gli aveva stupiti.

Era sciocco ma sentì uno strano moto d’orgoglio per aver sorpreso Malfoy.

- Certo che la Grenger ha davvero un gran cervello.. – buttò lì Draco col suo ghignetto strafottente, tanto per far innervosire il moretto.

Era ancora nervoso per il racconto di Pansy.

Non poteva farci niente

- Oh no, l’idea è stata mia. Hermione è totalmente contrariata dalla cosa. Perciò fatemi il favore di non parlarne davanti a lei – sorrise Harry al ricordo delle urla dei suoi due amici.

E quel bastardo di Neville mica l’aveva aiutato!

Si era limitato a sganasciarsi dalle risate dietro il divano.

- Perché? Per una volta che hai dimostrato d’avere un cervello… -

Con un colpo di tosse Blaise cercò d’interrompere i due prima che scoppiasse la solita lite.

Harry prese un respiro profondo e cercò di calmarsi per rispondere alla domanda.

- Perché io sono quello che rischia di più. Oltre a firmare la pergamena sarò io a custodirla. Secondo Hermione è troppo pericoloso visti i tempo che corrono. –

Diede un’occhiata al suo orologio e decise che era ora di sbrigarsi.

Non poteva mica passare lì l’intera nottata!

Lo fece notare ai suoi ospiti, che assentirono e fecero segno a Vincent e Gregory di mostrarsi.

- Siete sicuri di voler partecipare? Fin’ora ve la siete cavata facendo i gorilla senza cervello, ma se Voldemort vi scoprisse finireste marchiati come Malfoy. –

I due ghignarono mesti.

- Sappiamo cosa rischiamo – iniziò Vincent,

- Meglio di te se è per questo. – aggiunse Gregory.

- Però vogliamo essere pronti per quando la battaglia comincerà. E tu sei l’unico di cui possiamo fidarci. –

Harry annui e finalmente con un gesto della bacchetta fece comparire la pergamena.

Tutti e sei firmarono.

Si separarono così.

Consapevoli che qualcosa era cambiato quella notte. Molte maschere erano state tolte.

Altre ancora aspettavano di fare quella fine.

 

 

Ce la poteva fare.

Insomma doveva solo attraversare quel ritratto! Di certo non sarebbe stato difficile come affrontare Voldemort!

Erano solo i suoi compagni.

“Compagni che mi uccideranno quando avrò finito di parlare…” gemette sconsolato.

Se la loro reazione fosse stata pari anche solo a un decimo di quella della McGranitt, allora Madama Chips l’avrebbe linciato.

Probabilmente stava ancora cercando di rianimare la preside.

Appena entrato chiese a Neville di chiamare tutti i grifoni in sala comune perché doveva fare una comunicazione.

“E che Dio me la mandi buona” pregò mentalmente.

Quando finalmente furono tutti presenti Harry sganciò la bomba.

In fondo via il dente via il dolore!

- Voglio comunicarvi che ho rifiutato il ruolo di capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro e ho lasciato anche il mio ruolo di cercatore. Il Capitano sarà Ron Weasley, mentre il cercatore sarà Ginny Weasley. Ho già comunicato alla professoressa McGranitt e al professor Wilder la mia decisione e loro hanno accettato senza problemi. – ammesso che uno svenimento e una crisi di ridarella acuta non rientrino nella categoria problemi.

 

[ç__ç Harry aiutami! Non riesco a scrivere con Alex che mi ride addosso!! Ndme; @_@ aspetta che ho qui la vecchia ciabatta che ha smesso di respirare? Sarà un ictus? ndHarry; 0_0 fa qualcosa o questa ci muore!! Alex scozzati che devo chiamare E.R.!!dme; -_-;; Cosa dovrei fare? Sono baravo a salvarmi il culo, non sono mica un medimago.. ndHarry; ^^ Da come te lo guardano tutti deve essere un gran bel culo… ndme; *_* Puoi dirlo sorella! ndAlex-che-i-compiscia;]

 

Quale può essere stata la reazione dei presenti?

Ma ovvio! Grida e proteste si levarono da tutte le parti, in primis da Ginny.

Ron svenne di colpo dando una craniata contro la sua sempiterna scacchiera.

“No Ron! Non anche tu!”

Ed Hermione che per lo shock fece cadere il suo libro nel caminetto, non sapendo se strozzare Harry o rianimare prima il suo ragazzo!

Alla fine dovette urlare per riportare l’ordine e farsi ascoltare.

Gli erano state rivolte frasi come “Non puoi farlo!”, “Serpeverde ci distruggerà!”, “Non puoi deciderlo tu!” o’ “Come faremo?” e “Ginny non è all’altezza di Malfoy!” ed aveva tutta l’intenzione di mettere bene in chiaro le cose.

- Ce la farete. Sì io me ne vado e Ron diventa capitano. Sì posso farlo e l’ho fatto. Lo decido io. Ginny può benissimo stracciare Malfoy e no, Serpeverde non distruggerà la nostra squadra. Nelle scorse partite non abbiamo vinto per merito mio ma per un ottimo gioco di squadra! –

Se i loro sguardi avessero potuto uccidere Voldemort il giorno dopo avrebbe avuto una bella notizia dalla Gazzetta del Profeta.

Stavano per ricominciare le urla, ma Neville li spiazzò tutti chiedendogli – Perché l’hai fatto Harry? Tu adori giocare a Quidditch. –

Il sorriso di Harry gratificò il ragazzo. Poteva non essere estroverso o spiccare per simpatia, ma di sicuro sapeva come e quando aiutare Harry.

- La battaglia con Voldemort si sta avvicinando. È riuscito ad arrivare fin qui, quindi niente vieta che ci riprovi. Devo essere pronto. E poi non riuscirei a tenere il passo con le lezioni, i compiti, gli esami, l’addestramento che mi sta facendo fare Lupin e le punizioni di Snape. Da quando è diventato un sex symbol è ancora più incazzato con me…- risero tutti al gemito di Ron. Un Piton Sex symbol proprio non riusciva a concepirlo. – Non ce la farei davvero a guidare la squadra. Insomma, mica sono Superman! – in pochi capirono la battuta, ma il succo era chiaro.

Ovviamente non ne erano contenti, ma sapevano che Harry aveva ragione.

Questo non toglieva il fatto che se Grifondoro avesse perso l’avrebbero tormentato per almeno tre mesi.

 

Continua…

 

Lo so che il titolo del capitolo è un poco strano, ma volevo porre l'accento su ciò che accade anche fra i grifondoro.

ditemi che ne pensate? ^__-