Seconda parte di questa HanaRu dedicata a Ria, Calipso e Greta. Un grazie a tutte loro per tutto. E un saluto a Dream. Sempre un grazie ad Inoue per la sua genialità: per i silenzi di Rukawa, per l’esuberanza di Hanamichi, per la gentilezza di Kogure, per la forza di ricominciare di Mitsui, per la tenacia in amore di Miyagi, per l’autorevolezza di Akagi…per come viene vissuto il basket e per come viene vissuta la vita.

 


Endless love

Parte II : L'entrata in scena di un rivale

 di Nausicaa

 

Dopo che il Gorilla invidioso e rancoroso ha cercato di sminuire l’importanza fondamentale della mia riuscita sul tiro in corsa, ci ha anche ricordato che, tempo una settimana, dovremo affrontare il Ryonan in una partita di allenamento; ho notato che Rukawa era molto attento a riguardo, soprattutto quando il Gorilla ha detto che, se vinceremo, dimostreremo di avere buone possibilità anche per il campionato prefettorio. Be’ io mi sento davvero EUFORICO!!!! UNA PARTITA!!!! FINALMENTE UNA PARTITA VERA!!!! Non c’è modo migliore per prendere confidenza con uno sport che cimentarsi in una partita vera!!! E poi andranno tutti in delirio per le mie capacità, così farò capire al primate e al nonnetto paffuto la fortuna che ha lo Shohoku ad avermi in squadra!!! Il mio allenamento, del resto, va a gonfie vele: mi trattengo in palestra fino a tardi e ormai riesco a centrare un canestro su tre…certo, tre su tre sarebbe meglio, ma come ha detto Megane-kun ho una fenomenale capacità di apprendimento, quindi datemi due giorni e vedrete…Tra parentesi, durante uno di questi allenamenti mi sono visto arrivare in palestra un tizio fissato con gli appunti, un emissario del Ryonan che dice di essere di Osaka…ha un che della bertuccia, ma in fondo è simpatico: si chiama Hikoichi Aida.

Ha avuto però un primo, grande torto: mi ha scambiato per Rukawa!!! Quando tutti sanno che un genio vive di luce propria…e poi ha fatto il milionesimo commento sui miei capelli rossi!!!! Il tipo del Kansai sapeva che tutte le ragazze della scuola sono ai piedi di Rukawa e questo gli sembrava incompatibile con il colore dei miei capelli!!!! A parte il fatto che questo accenno al successo di Rukawa mi ha mandato fuori dai gangheri, la frase sui miei capelli ha prodotto una testata che ha riportato le cose a posto!!! Gli ho detto il mio nome e gli ho spiegato che sono il  futuro capitano dello Shohoku e che una volta ho battuto Akagi: alla fine la bertuccia ha dimostrato di non essere poi così stupido, visto che era pieno di ammirazione per me!!! Ah, è bello veder riconosciute le proprie doti…ma poi ha detto una cosa che mi ha irritato e allo stesso tempo spronato: mi ha parlato del loro asso.

Si chiama Akira Sendoh e lui me ne ha parlato con enorme rispetto, come di un vero campione.

Io questo già lo odio…

E la prima cosa che ho pensato, così, spontaneamente, è stata che IO LO ANNIENTERO’!

Akira Sendoh, l’asso del Ryonan…sicuramente lo batterò e allora capiranno tutti chi sia l’unico asso della prefettura e lo capirà anche Rukawa!

Accidenti, già sono elettrizzato perché stasera è la vigilia della partita, in più ci manca solo che cominci a pensare a Rukawa…eppure mi tornano in mente le parole di Haruko e Hikoichi: Rukawa che segna cinquanta punti da solo, Rukawa che realizza ben quattro slam dunk sempre in quella famosa partita…

Anche oggi, durante l’ultimo allenamento prima del grande incontro (o dovrei dire scontro?!), Rukawa ha fatto uno slam dunk…stava correndo, poi si è staccato da terra con uno dei suoi salti leggeri e ha fatto la schiacciata…mi piace come stringe il ferro del cesto dopo aver infilato la palla…Sì!!! Lo so, LO SO!!! Dicendo questo, do ragione a Yohei e alle sue teorie!!! Ma vederlo giocare ha un effetto ipnotico su di me, davvero, non riuscirei a staccare gli occhi neanche se ci provassi e a dire il vero non è che io ci provi...e poi mi tornano in mente i suoi capelli neri scompigliati e io...AL DIAVOLO!!!! Questa storia mi farà uscire pazzo: non devo pensarci più e la prossima volta che Yohei tirerà fuori l’argomento lo prenderò a testate!!!

Forse non sarebbe male provare a dormire, però sono anche nervoso per un paio di cose che sono capitate durante l’allenamento. Primo: le tre pazze invasate hanno perfezionato la loro tecnica, così adesso portano legate sulla fronte tre fascette, ognuna con uno dei tre ideogrammi che compongono il suo nome e il suo cognome…e, oltre a gridare i loro slogan, hanno detto che verranno anche alla partita…Ci crediate o no, queste tre mi generano impulsi omicidi!!!! Loro e anche lui. Lui, che le ignora, non gira mai la testa verso di loro neanche quando assordano tutta la squadra…le ignora come ignora me!!! E io non lo tollero…né di essere ignorato né di avere la considerazione elargita a quelle tre oche, ossia zero!!! È strano ma mi fa male vedere come Rukawa riesca ad estraniarsi dal mondo…Meglio cambiare argomento, che questo mi agita troppo!!!

Secondo: il Gorilla ha trattenuto solo me in palestra!! Devo dire che però questo almeno Rukawa l’ha notato: ha guardato prima il capitano e poi me, di sfuggita… Comunque, in breve, il Gori mi ha insegnato il rimbalzo.

Il concetto è che bisogna impossessarsi della palla su un tiro sbagliato e all’inizio mi sembrava solo una gran scemenza, oltretutto molto triste…ma poi il Gorilla mi ha spiegato che chi non impara il rimbalzo non entra in partita!!! A quanto pare anche il basket ha i suoi modi di dire.

Per farla breve: è stata una serata allucinante, siamo rimasti in palestra fino a tardi e i rimbrotti che mi ha lanciato il Gori li avranno sentiti fino a Tokio…

Ma adesso devo davvero cercare di dormire!!!!

Mi sistemo meglio sul futon, cercando di stare comodo; prima di chiudere gli occhi, mi chiedo se anche Rukawa conosca quel detto sui rimbalzi…sicuramente sì…

 

Ok, lo ammetto!!! Nonostante io sia Sakuragi il duro&puro, questa mattina mi sento leggermente nervoso, anche se non lo confesserei a voce alta nemmeno sotto tortura. Riusciamo a salire sul treno appena in tempo e ci cerchiamo uno scompartimento tutto per noi.

“Morale alto, ragazzi, intesi?!” ci sprona il Gori, con la sua voce tonante.

“Sissignore!!” esclamo io, a pieni polmoni.

“E’ già alle stelle!” conferma Rukawa, con piglio deciso.

È vicino a me, posso vedere bene il suo viso concentrato, il suo sguardo serio… Kogure si agita, si preoccupa del disturbo arrecato agli altri passeggeri e protesta ancora di più quando il capitano ci costringe a stare sì seduti, ma senza toccare il sedile!!! Dice che è un esercizio per le gambe…

Sarà, comunque ci tocca un minuto di questo teatrino: fermi, con le facce tese e in preda ad un leggero tremore…la gente che sale alle varie fermate ci fissa con gli occhi sbarrati e credo che Kogure vorrebbe sprofondare dalla vergogna!!!

Quando Ayako ci dice che il tempo (ossia un minuto) è scaduto, possiamo rilassarci; poi la nostra manager mi si avvicina.

“Sakuragi, oggi dovrai affrontare la tua prima partita: come ti senti?”.

Ecco, lo sapevo che prima o poi qualcuno me lo avrebbe chiesto!!!!

Io rido, per far capire che è tutto a posto: “Come mi…mi dovrei sentire? Sono tr-tr-tranquillissimo…ahahahahah!!”.

Cavolo, ho balbettato!!! Ora cerco di rimediare…

“Io sono Sakuragi il duro&p-p-p-puro!!!”.

Sempre peggio…

Vabbe’, magari non se ne è accorto nessuno…

“Veramente stai balbettando”.

Una voce vicina. Distaccata. Fredda. Forse un po’ ironica.

Rukawa è seduto vicino a me e finora ho fatto di tutto per ignorarlo, perché ogni volta che lo guardo mi tornano in mente tutte le idiozie dette da Yohei su di me e su di lui. Ma queste sue parole mi fanno saltare i nervi, così mi rivolto e lo afferro per la giacca della divisa.

“Che diavolo dici, Rukawa? Cosa stai insinuando?” gli grido.

Questa scena l’ho già vissuta…io che lo afferro per la giacca…io che con la mano sfioro la sua pelle…il mio viso vicino al suo…

“Voglio solo allentare la tensione!!! Abbassa la voce e datti una calmata!” dice lui, guardandomi negli occhi.

Mi sento a disagio. Di nuovo. E voglio nasconderlo.

Lo lascio andare, sbuffando: “Pfui! Avresti dovuto lasciare il basket una volta finite le scuole medie!!! Chi credi di essere?” chissà se la mia voce suona falsa alle sue orecchie così come lo suona alle mie...

E d’improvviso lui non mi bada più, eppure solo un attimo fa aveva detto di voler smorzare la tensione…perché? Per me?

Sì, vabbe’, per me…devo essere rincretinito per averlo pensato!!! Non ci devo pensare, ecco!! Anche se non so quante volte io me lo sia già ripetuto…

Stringo il pugno e proclamo: “E comunque sappiate che oggi io annienterò Sendoh!”. Gli sguardi stupiti dei miei compagni di squadra si fermano su di me.

“Sendoh è l’asso del Ryonan…allora lo conosci?” mi chiede Ayako.

“Lo annienterò. Annienterò anche Uozumi!!!” massì, mi sento caricatissimo…

“Conosci anche lui?” Ayako è sempre più stupita e io evito di dirle che se non ci fosse stata l’incursione serale di Hikoichi probabilmente ignorerei la loro esistenza… “Annienterò tutti!” assicuro, invece. Perché limitarmi?

Il mio morale è davvero alle stelle, ricevo anche dei complimenti per essermi informato sulla squadra avversaria. Ma qualcosa mi si incrina dentro, quando avverto quell’indifferente silenzio al mio fianco…

 

Alla fine arriviamo alla palestra del  liceo Ryonan e salutiamo quella stupida squadra. “Salve a tutti!!!”.

Subito si leva un brusio: “Guarda quant’è alto Akagi…” per esempio o “C’è anche Rukawa…” detto in tono reverenziale…e di me cosa diranno?

“Ma anche il rossino è un membro del club?”.

CHECCOSA?! COME OSANO?

Meglio chiarire subito: “Ahahahahahahah…Sendoh, io ti annienterò!!!” grido; giusto per far capire…

Le conseguenze del mio proclama sono tre: il brusio aumenta; il Gorilla mi dà un pugno in testa e mi chiama cretino; i giocatori del Ryonan mi chiamano cafone…

Certo, è vero che Hikoichi si fa subito avanti per salutarmi, ma vi pare che gli altri siano stati degli ospiti accoglienti?! Vabbe’, lasciamo perdere…mi concentro per un po’ sull’insolita scena del nonnetto paffuto ossequiato dal vecchio del Ryonan, che si chiama Taoka…mi sembra un po’ isterico, però…Taoka, intendo!!! Ma lo spettacolo più esaltante è lui…il Re delle Scimmie: Jun Uozumi!!!! Cavolo, è davvero alto!!! Più di due metri, mi dicono…ma non importa: io lo annienterò!!! Bah, e queste matricole che invece di prendere esempio dal tensai stanno qui a impressionarsi come femminucce di fronte a Uozumi soltanto perché è più alto del Gorilla!!! 

Solo Rukawa non dice niente, si limita a guardare e basta e io darei chissà che per sapere se sia impressionato o meno anche lui…

Dopo le presentazioni ci viene assegnato uno spogliatoio e io scopro che ora verranno distribuite le uniformi. MERAVIGLIOSO!!!! Non ho mai avuto un’uniforme sportiva, non ho mai fatto parte di una squadra!!! Voglio il numero più bello, ovviamente, quello adatto ad un genio…ok, anche solo un numero che non faccia capire che sono un principiante!!!

Il numero 4 viene attribuito ad Akagi. Uhm…perché proprio il 4? Ha a che fare con il fatto che giocherà da ‘centro’? però, se lui ha il 4, io voglio il 3!!!

Yasuda ottiene la maglia numero 6 e il nonnetto dice che lui sarà play-e-qualcosa-di-simile; Shiozaki ha l’8 e sarà la guardia. Guardia di che? Vabbe’, chissenefrega, a questo punto toccherà sicuramente a me!!! Oddio, il cuore mi batte all’impazzata!!! Voglio il mio numero…

“L’ala piccola sarà Kogure con il numero 5” prosegue il nonnetto.

CHE? Ma…ok, stiamo calmi…Megane-kun è pur sempre il vice-capitano, è ovvio che faccia parte del quintetto…ora sarà sicuramente il mio turno.

“Per ultimo, l’ala grande”.

ULTIMO?! Davvero verrò nominato per ultimo? La cosa non mi piace molto, ma a questo punto mi basta che dicano il mio nome…

SAKURAGI SAKURAGI SAKURAGI SAKURAGI SAKURAGI SAKURAGI….E AVANTI, DILLO!!!!!

“Rukawa, con il numero 10”.

Rukawa? Rukawa?! RUKAWA?! COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO?! Mi volto verso di lui, che se ne resta tranquillo mentre risponde “Sì” e poi si fa avanti e riceve la sua maglia da Ayako, che sembra contentissima per lui e lo incita: “Bravo, Rukawa: annientali!”.

E lui continua a non battere ciglio, come se avesse dato per scontato che tanto sarebbe stato subito convocato nel quintetto!!! Se ne sta lì, impassibile, senza esultare per una cosa che io invece vorrei, di nuovo…così irraggiungibile e perfetto…

Ma io sono furioso: cosa significa tutto questo? Perché a me non hanno dato una divisa? Eppure mi sono impegnato e mi sono allenato tanto…perché i miei sforzi non possono essere premiati?

Maledizione, sono stato ad allenarmi fino a ieri sera tardi!!!! Come osano fregarsene così dell’impegno del genio?! Ora salto alla gola di questo botolo travestito da allenatore!!! E infatti lo afferro e lo scuoto: “Aspetta un attimo, vecchio rimbambito!!! Perché non mi hai chiamato? Non vuoi farmi giocare? Credi che non ne sia capace?”.

Sono solo all’inizio della mia protesta, ma il primate subito si mette in mezzo: “Sei il più decerebrato dei decerebrati, smettila subito!!! Hai appena iniziato a giocare a basket e già volevi far parte del quintetto base?!”.

Io mi rivolto anche contro di lui: “Ah, sta’ zitto, imbroglione! Sei uno sporco truffatore: mi avevi detto che avrei potuto giocare, una volta imparato il rimbalzo!!!”. “Il fatto di non essere nominato tra i primi cinque, non significa che non giocherai” prova a spiegarmi lui, ma io me la prendo ancora di più: “ARGH!!! Mi stai trattando come una riserva!” urlo. E io non voglio sentirmi messo da parte…stavolta non è giusto, non dopo tutto l’impegno che ci ho messo…

Ma il Gorilla sbuffa, dice che sono un ingenuo e che ne ha abbastanza di me, poi si assicura che Ayako abbia distribuito le divise. Sì? COME SI’?! Io non l’ho avuta…e mai come adesso sento che voglio essere partecipe di qualcosa…

“Oi e la mia divisa? La voglio anche io!!!” improvvisamente mi viene un attacco di panico all’idea di non avere niente dopo aver forse voluto troppo…

E come sommo spregio quel Gorilla bastardo compone il numero sedici sulla mia canotta, usando dei pezzetti di scotch. Il numero sedici? Ma non erano quindici?! GRR…GRR…GRR…GRR…GRR…

Questo primate non ha capito che sta giocando col fuoco!! Come osa trattarmi così davanti a tutti? Davanti…a Rukawa!!! Sento la rabbia che sale dentro di me, mi sento così furibondo che strappo con le mie mani stoffa e scotch: la mia canotta praticamente non esiste più, ma non me ne frega niente!!!

“Ora basta!- gli ringhio, gridando- Non osare trattarmi così!!!”.

Nella rissa che segue ho modo di dirgli che voglio il numero tre e lui mi dice che non esiste, ma secondo me è una bugia per farmi tacere!! Mentre io e il Gorilla cerchiamo di strozzarci a vicenda, dal marasma di brusii alle nostre spalle, riesco solo a sentire Megane-kun che ha una crisi di panico: “AAAAAH!!! Perché devo vedere queste cose prima di una partita?!” e Ayako che chiede a Rukawa di fermarci. 

Non riesco però ad udire la sua risposta, anche se non è difficile intuire il suo diniego…prima che possa ulteriormente reagire, però, si mette di mezzo il nonnetto: “Oh oh oh!! Fermo, Sakuragi: tu sarai la nostra arma segreta, per questo non entrerai in campo da subito…le armi segrete vanno tenute in serbo e non sprecate con superficialità, vero? Sei d’accordo con questo, Sakuragi?”.

Oooooh…come mi piace questo concetto…arma segreta…

Bene!!! Ora sono di nuovo caricatissimo!!!!!

“Eheheheheheheh…ma certo, certo, ora è tutto chiaro! Il genio va tenuto in serbo…eheheheheh…e visto che sono un’arma segreta, voglio la mia uniforme e voglio che abbia pure un buon numero, non mi accontenterò di niente di meno!”.

Non dovrei.

Non dovrei mai farlo, ma voglio la SUA divisa…quella fra le mani di Rukawa e solo perché è la SUA. Cerco di dissimularlo, prendo il nastro adesivo e mi porto di fronte a lui: “Prego, Rukawa! Beccati lo scotch e sgancia la divisa senza tante storie!” e l’afferro con la mano, cercando di prendergliela subito. Ma lui non ci sta e la tira a sua volta contro di sé: “Mollala!” mi intima.

No. Voglio QUESTA e nessun altra. E visto che non vuole cedere finisce che iniziano a volare i pugni fra di noi: non forti come quel giorno sulla terrazza, ma abbastanza da farci venire dei lividi. La nostra baruffa viene interrotta da Quattrocchi, che risolve la questione in modo brillante: io avrò il numero 10 e Rukawa l’11.

Io e lui ci guardiamo reciprocamente male, ma poi finalmente posso mettere le mani su quella maglia numero 10!!!  La infilo e per un attimo penso che se lui l’avesse indossata sarebbe stata prima sulla sua pelle e poi sulla mia, che forse avrei potuto sentire di nuovo il suo profumo e il suo odore si sarebbe mescolato al mio… Oddio…davvero sto pensando queste cose?! Una morsa sconosciuta mi serra lo stomaco e io cerco di riscuotermi: MI DEVO CALMARE E NON DEVO PENSARE A QUESTE COSE, COME SE FOSSI RINCRETINITO!!!! Già, ma, da quando lo conosco, quante volte ho pensato questa frase? Molte…

Il dover andare in palestra con gli altri mi aiuta a scuotermi e a riportare la mia testa sulla partita imminente. Ecco il campo da gioco…

“UAAAAAAHHHH!!!!! Guardate là!!! Hanamichi ha un’uniforme!!!”.

Le grida di Noma e Takamiya richiamano la mia attenzione: eccoli là, quei quattro scemi, tutti in fila sulle tribune e già ridono come matti, giusto per farsi riconoscere subito!!!! E io mi sento meglio, più leggero forse, perché loro sono con me come sempre…

“Ehi, ha il numero dieci!” indica Okusu.

“Hanamichi, hai il numero precedente a quello di Rukawa…” nota Yohei.

Sono io che sto diventando paranoico oppure c’era davvero una sfumatura allusiva nella sua voce? Decido rapidamente di non pensarci, sono già abbastanza emozionato per la mia prima partita!!! Però faccio il segno della vittoria e rido: “E’ perché sono un genio, che credevate?! La differenza di numero fra noi indica l’abissale differenza di bravura che ci separa…” e mi accorgo che Rukawa mi segue con lo sguardo. Imbronciato, ma mi guarda…già solo questo mi fa venire voglia di continuare a provocarlo…

Lui non ha mai dato segno di notare i miei immensi progressi, ma oggi lo farò ricredere: oggi darò la prova di essere un talento naturale del basket!!! E nessuno potrà non notarlo, neanche Rukawa…

Mi dirigo a grandi passi verso i componenti del Ryonan, che parlottano fra loro e senza preamboli chiedo chi di loro sia Sendoh.

“Chi è questo tipo assurdo?” è la gentile risposta di questo coso scimmiesco che risponde al nome di Uozumi.

Ora mi sto inca**ando!!!

Ne ho piene le tasche di osservazioni sulla mia faccia, sui miei capelli o quant’altro!! “Grr…ma chi ti credi di essere, re delle scimmie? Non pensare di essere migliore di me solo perché sei un po’ più alto!!” gli ringhio sul muso…così non potrà dire che non l’ho avvertito…

“Sa-Sakuragi, calma…” prova ad intromettersi Hikoichi.

E io provo a calmarmi, giusto il tempo per chiedergli quale sia Sendoh e la risposta è desolante.

“Veramente non è ancora arrivato, non è mai puntuale…un ritardatario cronico…”. Anche il capitano Uozumi si incupisce: “Non sa darsi delle regole…”.

Ma proprio mentre ce ne stiamo parlando tranquilli si apre la porta della palestra. “Buongiorno!” una voce pacata saluta tutti i presenti e i giocatori del Ryonan rispondono in coro. Scopro che quello è Sendoh.

Già la voce mi dà ai nervi…lo guardo meglio e…e poi dicono dei miei capelli!!! Bah, un ritardatario che si pettina i capelli fissandoli dritti sulla testa come gli aculei di un porcospino!!!!

“Scusate il ritardo” il tipo spiega sorridendo che si è svegliato tardi e non sembra neanche troppo contrito per il disagio creato, forse perché inizia subito una specie di corteo, con i suoi compagni di squadra che vogliono salutarlo e già questo mi urta…Lui si cambia rapidamente, dice di non avere bisogno del riscaldamento, di esser venuto di corsa.

Noto che il Gorilla e Megane-kun lo guardano non con simpatia, ma con il rispetto dovuto ad un avversario forte; Rukawa, invece, ha uno sguardo più deciso e tagliente del solito, come se dovesse sfidarlo…sfidare LUI…E allora io, istintivamente, senza pensare, lo raggiungo a centro-campo e lo affronto platealmente.

“Sono Sakuragi e sono l’arma segreta dello Shohoku…- e poi, molto più seriamente -  Sendoh, io ti annienterò!!!” volevo dirglielo in faccia, volevo a tutti i costi che lo sapesse, che mi guardasse negli occhi mentre lo avvertivo che lo annienterò…

Lui mi fissa per un attimo, poi sorride come se non gli avessi detto niente contro. Non mi prede sul serio? Be’ peggio per lui, perché io SONO serio…uhm? Non solo sorride! Mi tende anche la mano!!!!

“Akira Sendoh, piacere”.

Io gliela stringo per fargli vedere che non ho affatto soggezione di lui e devo reprimere l’impulso di rompergliela.

“Piacere mio” dico, mentendo. Non so perché, ma ho la sensazione che fare la sua conoscenza non sia affatto un piacere…

 

 

 

Ha un che di surreale guardare Sakuragi mentre dice a Sendoh che lo annienterà. Sendoh è arrivato in ritardo e questo è indizio di una certa superficialità ai miei occhi, oltre che di scarsa considerazione per noi avversari.

Dice che si è svegliato tardi.

Hn…io sono un maestro quanto al dormire, ma non ho mai permesso che questo intralciasse la mia attività agonistica.

Comunque, questo suo atteggiamento non deve farmi dimenticare che Sendoh è stato il miglior cestista dello scorso anno, che nella sola partita contro lo Shohoku aveva messo a segno ben 47 punti…ci penso un attimo, poi mi chiedo: e allora? Sempre lo scorso anno, io da solo ho segnato 50 punti in una partita, con ben quattro slam dunk. È vero che questo è il basket delle superiori, ma non è questo il punto…Il punto è che io lo batterò.

Come previsto Sakuragi resta in panchina, mentre noi del quintetto scendiamo in campo; mi accorgo che sarà Sendoh a marcarmi…bene, anche io ho il compito di marcare lui…

Fischio d’inizio e la palla va a noi dello Shohoku, ma non mi faccio illusioni sul fatto che sarà uno scontro difficile: il capitano del Ryonan è altissimo e, anche se non è abile quanto Akagi, ha una mole che non può essere sottovalutata.

Dalla panchina Sakuragi fa un chiasso tremendo e così i suoi amici dalle tribune…ormai li riconosco…ma non ho molto tempo per pensarci: non appena Sendoh tocca il pallone il tifo per lui sale alle stelle nella palestra. Siamo subito uno contro l’altro, io non stacco gli occhi dalle sue mani, per seguire i suoi movimenti, ma lui con una mossa fulminea passa a Ikegami, che va a canestro senza che io possa impedirlo. Ma…ha passato…perché, invece, non ha provato a realizzare?

Il gioco procede rapidamente e io intercetto la stoppata di Uozumi sul tiro del senpai Kogure: cerco subito il canestro, ma di nuovo Uozumi blocca anche me e il mio lancio. Questa situazione comincia a non piacermi: perfino le riserve del Ryonan sono troppo su di giri e il loro capitano va dicendo che devono segnare almeno 100 punti…inoltre è come se noi in campo fossimo in tre, mi spiace dirlo, ma i senpai Yasuda e Shiozaki non sono di grande aiuto: sono troppo legati e timorosi dell’avversario! A coronamento del tutto, dalla panchina, Sakuragi fa ancora più casino e dice che vuole entrare in campo al posto MIO…Lasciamo perdere!!! Però…però sta gridando di metterci più impegno e ha ragione! Anche Sakuragi odia perdere e me lo sta dimostrando una volta di più…è importante per uno sportivo…

E il vero sportivo vuole VINCERE! Poi deve anche saper perdere bene, con dignità, ma secondo me non deve mai prendere in considerazione la possibilità che questo possa accadere…se si ama uno sport e si è bravi allora si vuole vincere, sempre…

Ok. Mi porto davanti a Uozumi e faccio cenno a Yasuda di passarmi la palla; so che ora molti penseranno che sono un pazzo a voler sfidare questo gigante, ma io a mia volta so che posso farcela. Sto per farcela…ma con uno scatto fulmineo Sendoh mi precede e intercetta il lancio.

Maledetto!!!

E poi fa un sorrisino ironico mentre mi chiede: “Andiamo?”.

Mi giro a guardarlo e se potessi incenerirlo con lo sguardo sarei ben contento, mentre gli rispondo: “Vai tu, ma al diavolo!!”.

È da quando è arrivato che sorride e non capisco perché!!!! Ma mi irrita terribilmente e non riesco a capire se sia il sorriso di chi ha da nascondere qualcosa di sgradevole o solamente il vuoto…

Iniziamo tutti e due a correre.

Arriviamo sotto canestro e il capitano Akagi mi grida di fermarlo, ma lo so da me. Non gli permetterò di andare a canestro!!! Salto per bloccarlo, ma…ma lui passa all’indietro a Koshino!!! Dannazione, non me lo aspettavo!!! Ero sicuro che avrebbe provato a segnare lui…invece ha fatto un passaggio da manuale e io non ho il tempo per spostarmi e impedire a Koshino di mettere a segno altri due stramaledetti punti!! Mi rendo conto che, anche se non è il capitano, è Sendoh il vero trascinatore del Ryonan…la sua calma e la sua sicurezza riescono a infervorare tutta la squadra e anche l’allenatore Taoka, che adesso sta gridando di mantenere un distacco di 30 punti…30 punti…ma per chi ci ha presi?!

Però…però perdiamo 15 a 0…

Com’è possibile che io non sia ancora riuscito a bloccare Sendoh? Maledizione…Ed ecco che, sempre lui, toglie palla a Kogure…stesso schema di prima, ora corre a canestro…infatti salta e io salto con lui per intercettarne il tiro…NON E’ POSSIBILE!!!! Ha di nuovo passato la palla ad un compagno, a Uekusa questa volta e ci pensa quest’ultimo a segnare!!!! Non capisco…è lui il maggior realizzatore del Ryonan, perché continua a fare questi passaggi smarcanti? Lui non ha ancora messo a segno neanche un punto…

Il tifo per il Ryonan è martellante e il nome del loro numero sette è il più scandito; inoltre, dalla panchina, oltre agli strepiti di Sakuragi che litiga con i suoi amici, mi arriva la voce di una delle riserve: sta dicendo che Sendoh mi è nettamente superiore.

Superiore…superiore a ME?! Dimostrerò che non è affatto così, non importa che io sia una matricola, lui NON  mi è superiore…ok, potrebbe essermi pari…ma io lo batterò, lui rimarrà tale ancora per poco. Me lo riprometto.

Ora la palla è di nuovo sua e io corro con uno scatto per bloccarlo. Vedo Ikegami che corre verso di lui…tsk…questo idiota ripete sempre lo stesso schema…Scatto di nuovo per bloccare il passaggio e…NO, MALEDIZIONE!!! Era una finta!!! Una dannatissima finta e ora Sendoh, smarcato, va a canestro con uno slam dunk perfetto…

Mi ha fregato! Ha cambiato tattica proprio dopo aver reso il suo gioco prevedibile!!! Accidenti, sono stato un ingenuo…ma non mi fregherà più!!!

Adesso la misura è colma: sono davvero furioso per come sta andando la partita e per come sto andando io…piano piano, sento che si sta rinforzando dentro di me quel fuoco che mi fa bruciare quando gioco di fronte ad un valido avversario, un fuoco che non si estinguerà finché non avrò vinto…

19 a 0.

Mi passo la canotta sul viso per detergermi il sudore e fisso il cartellone che riporta quell’umiliante risultato. E non lo sopporto.

Bisogna dire che il senpai Kogure non si perde d’animo e ci incita a ribaltare la situazione; è proprio quello che ho intenzione di fare e infatti, quando ricomincia il gioco, intercetto facilmente un tiro di Sendoh.

“Rukawa!” sento il grido di Sakuragi da bordo campo.

È strano, sento gridare molte volte il mio nome durante le partite e gli allenamenti, ma la sua voce è sempre quella che sento sopra tutte le altre…forse per il tono…

Ma ora non ho tempo per pensarci.

Neanche mi volto, mi limito a guardare Sendoh con la coda dell’occhio: “Allora, andiamo?” gli chiedo, ripetendo la sua stessa frase di sfida, ma senza la sua sfumatura che forse voleva sembrare scherzosa e che invece secondo me aveva un che di offensivo, come a dire che nessuno può davvero seguirlo nel gioco…

Ti ripagherò con la stessa moneta, grande Sendoh!!!

E questa umiliazione sembra che mi metta le ali ai piedi mentre corro verso il canestro avversario, mentre aggiro senza difficoltà la marcatura di Uekusa (come ha potuto anche solo pensare di fermarmi?) e di Koshino, mentre mantengo un controllo di palla perfetto, quello dei miei momenti migliori, quando la mia mano e la palla sono un tutt’uno…e poi salto e Sendoh salta anche lui per bloccarmi…

Mpft!! Ma io tengo sempre sotto controllo tutto il campo da gioco, idiota sorridente, cosa credi di essere l’unico a saperlo fare? E quindi passo la palla alla mia destra, dove è pronto il capitano Akagi, che subito realizza uno slam dunk.

Impara a non sottovalutarmi, Sendoh!!! E non solo tu, ma tutto il Ryonan dovrà imprimersi bene in mente la bravura di Kaede Rukawa! Nessuno dovrà più pensare che l’unico elemento valido dello Shohoku sia solo Akagi.

A bordo campo Sakuragi dà spettacolo cercando di cambiare il risultato sul cartellone, ma viene prontamente bloccato dal capitano…io neanche commento…certo che è difficile che questo do’aho passi inosservato!!! Ma ora non posso pensare alle sue cretinate: Yasuda realizza un canestro e Uozumi commette fallo a causa dell’infrazione dei tre secondi…Perfetto!!! La partita sta cambiando volto e questo è di nuovo il mio momento, lo capisco quando Akagi colpisce il ferro del canestro e il pallone rimbalza…e io sono là vicino…

I miei occhi seguono tutti i movimenti della palla, sempre e anche ora, e io istintivamente salto e la infilo nella rete, con il gesto per me più spontaneo e naturale…Ce l’ho fatta anche stavolta!!

“Rukawa!” di nuovo la voce di Sakuragi che si leva su quelle degli altri…e alla fine io sento solo la sua, ma non so il perché…

 

 

TUM TUM TUM TUM TUM TUM TUM

Cos’è questo batticuore?!

Maledizione, non può essere che io mi senta così scombussolato soltanto per un canestro di Rukawa!!! La palestra esplode in un boato, i pochi sostenitori dello Shohoku gridano il nome della squadra e quello di Rukawa…perché non posso giocare anche io?!

Per farla breve, alla fine del primo tempo siamo sotto di soli otto punti (42 a 50), il Gorilla ha segnato 17 punti, Rukawa 14, Kogure 7 e io…IO SONO RIMASTO IN PANCHINA COME UNA QUALSIASI RISERVA!!!!!

E questa inconcepibile situazione non accenna a cambiare all’inizio del secondo tempo! Me ne devo stare qui a guardare Rukawa che, leggero e sicuro, mette a segno un tiro da tre punti…

Ca**o, io voglio entrare in campo!!!!  Sono migliorato, giusto? Lo hanno detto sia il Gorilla che Megane-kun…me lo hanno detto tutti che sono migliorato, tutti tranne LUI…è ora di far vedere a tutti quanto valgo, di dimostrarlo a LUI…

Sì, vabbe’, così do ragione a Yohei…mm…non posso pensarci adesso! C’è quel coach arteriosclerotico del Ryonan che sta rintronando la sua squadra durante il time-out che ha richiesto e io sono curioso…

Eheheheheh…decisamente il vecchietto sta dando di pazzo!!! Continua a vaneggiare sui trenta punti di distacco e sulla vergogna del Ryonan messo in difficoltà dallo Shohoku…e mi urta che proprio Sendoh prenda le difese della squadra!!!

“Ma lo Shohoku è una buona squadra, perché dovremmo vergognarci?”.

Io non lo capisco questo tizio…perché reagisce così? Anzi, non reagisce!!! Sta lì placido e serafico, come se non lo  riguardasse…eppure il basket gli piace, no? Voglio dire…non giocherebbe se non gli piacesse, vero? E allora perché non si infervora? Se non ci si infervora per ciò che si ama, per cosa lo si dovrebbe fare?! E poi chi ti ha chiesto niente, porcospino del cavolo, non sei tu che devi distribuire patenti di bravura!!! Vai al diavolo…

Continuo ad ascoltare e scopro che il vecchietto del Ryonan  prepara il contrattacco e dice che Sendoh marcherà Rukawa!!! Che cosa?…vabbe’, anche prima è stato così e allora perché mi dà così fastidio sentirlo? No, non è solo fastidio, è proprio un desiderio di ribellarmi a questa cosa…è come se alle mie orecchie il termine ‘marcatura’ suggerisse scenari spiacevolissimi…ma perché? Per Rukawa? No, no!!! Sicuramente no, è perché dovrei essere IO l’uomo da marcare!!! Certo, è così…

Mi sforzo di cogliere qualche altra loro tattica, ma il loro numero 6, che non mi ricordo come si chiama, mi nota mentre cerco di passare inosservato vicino al muro. Questo deficiente, che per altezza mi arriva sì e no alla spalla, osa addirittura afferrarmi per la maglia! Ha il volto scurissimo, sento che qualcuno lo chiama Koshino.

“Piantala di comportarti da imbecille!- mi dice- Guarda che questo incontro è importante anche se è una amichevole e non ci serve a niente un idiota che non vuole fare sul serio!!”.

Ma tu guarda che antipaticissima faccia incarognita!! Inoltre il suo discorsetto mi ha mandato in bestia! Ha detto che io non voglio fare sul serio? IO?! Se fosse per me starei in campo già da un bel po’, ma devo trattenermi, il nonnetto ha detto che sono l’arma segreta…

“Forse dopo che ti avrò spaccato la faccia, crederai che sto facendo sul serio!” gli dico minacciosamente, mentre il tipo mi fissa scorbutico.

“Ragazzo, datti una calmata”.

Ancora questo coach rompiscatole…

“Chiudi il becco!- già che ci siamo, ne  ho anche per lui- Non fai che pensare alle marcature di Akagi e Rukawa, ma nello Shohoku non ci sono soltanto loro, capito vecchiaccio?”.

Quell’imbronciato di Kosh-e-qualcosa salta su manco gli avessi insultato il padre: “Come ti permetti di parlare così del nostro allenatore?! Devi portargli rispetto!!!”.

“Neanche fosse tuo padre…”.

“Ma chi diavolo sei, tu, con quella faccia?”.

ANCORA CON LA MIA FACCIA?!

Sto per menarlo, quando nella palestra rieccheggia la risata di Sendoh.

“Ahahahahahahahahah…bravissimo!!” ride.

Ma riderà ancora per poco! A grandi passi lo raggiungo e mi pianto di fronte a lui: “Che hai da ridere, maledetto? E comunque non dimenticare che parlavo sul serio, prima: io sono qui per annientarti!”.

“Me lo ricordo benissimo…” la sua risata si smorza in un sorriso e il suo sguardo resta sereno. Ma come? Se gli ho appena ricordato che io lo annienterò…lo guardo e comincio a pensare che questo atteggiamento pacifico nasconda in realtà la sufficienza e la condiscendenza con cui tratta gli altri. È sereno perché non mi crede, non mi prende sul serio…

Sto valutando se saltargli alla gola o meno, quando mi arriva un pugno in testa e poi sento il vocione del Gorilla.

“BRUTTO DEFICIENTE!!” grida e poi, mentre i miei infidi compagni di squadra cercano di immobilizzarmi, sento che il prima si scusa con Sendoh e con Taoka.

Non ci posso credere…mi hanno LEGATO AD UNA SEDIA!!!! E quella strega di Ayako ogni tanto si diverte a spruzzarmi in testa con un cold spray!!! Per rinfrescarmi le idee, dice lei, e forse me le ha rinfrescate davvero; mi sta sorgendo il dubbio che la storia dell’arma segreta sia tutta una balla per tenermi buono nel mio autentico ruolo di riserva…e come se non bastasse questo vecchio rimbambito risponde “Oh oh oh” a tutte le mie domande!!!

Cerco di dargli una testata, ma le grida dei tifosi mi fanno voltare verso il campo e lì vedo Akira Sendoh, marcato da Rukawa, che mi lancia un’occhiata prima di tirare e fare canestro. Bastardo provocatore!!!  Poi mi guarda apertamente e, con un cenno della mano, mi invita ad entrare in campo!!

“Ora sì che iniziamo a ragionare!!” grido io, ritrovando tutte le mie energie alzandomi e liberandomi dalle corde; vuole sfidarmi? Perfetto, non chiedo di meglio! Davanti a Rukawa? Meglio ancora, così vedrà anche lui di cosa sono capace, vedrà che io sono diecimila volte meglio e che è A ME che deve prestare attenzione!!! No, un momento, da dove mi viene questo pensiero?! Vabbe’ ci penserò più tardi (mi sa che la sto ripetendo un po’ troppo questa frase in questi giorni…)…ora voglio solo far rimpiangere a questo sorridente porcospino di avermi incontrato…e visto che io sono un uomo d’azione mi dirigo subito verso il campo, ma di nuovo quel rompiscatole di Koshino ha qualcosa da dire…ANCORA?! Tanto annienterò anche lui! E ora bofonchia di nuovo anche il nonnetto del Ryonan! Fossero davvero parenti…

“SAKURAGI, SIEDITI UNA VOLTA PER TUTTE!!!!” il grido disumano del Gorilla mi pietrifica sul posto e io non posso fare altro che ingoiare la rabbia e il suo sapore amaro e tornare a sedermi. Sto davvero fumando nero!

“Ehi, Hanamichi, questo tipo ti zittisce con un solo urlo, eh?” mi grida Yohei dalle tribune. Ora scoppio…dite che qualcuno se ne accorgerebbe , se salissi fino alle tribune e lo scaraventassi di sotto?

Intanto in campo Kogure segnala un fallo di Uozumi e…uhm? Ma che mi frega del Megane-kun e del Re delle Scimmie?! Io devo tenere d’occhio Sendoh…eccolo lì che riceve le occhiate assassine di Rukawa per la marcatura con cui gli sta limitando i movimenti…sì, però…deve per forza stargli così appiccicato? Sendoh, intendo…perché diavolo non si allontana un po’ da Rukawa?! Lo vedo che gli sfiora una spalla e istintivamente sussulto; mi dà un fastidio fisico vederlo così addosso a lui…devo fare uno sforzo per non andare lì a prenderlo a pugni, conto fino a dieci, mi ripeto che è una marcatura, che nel basket è così che si gioca, ma…ma…

“Sakuragi, fai un po’ di riscaldamento”.

La voce del nonno mi fa sobbalzare e mi distoglie da questi pensieri funesti, in più mi insospettisce. Riscaldamento? Che va dicendo?

“Siamo quasi a maggio…che bisogno c’è di accendere i termosifoni? E poi perché dovrei farlo io?” borbotto di malumore, solo per ricevere in cambio lo sguardo esasperato di Ayako: “Hanamichi Sakuragi, sei uno zuccone!!! Fare riscaldamento significa che devi muoverti per sciogliere i muscoli, che devi fare un po’ di ginnastica!- mi spiega lei e poi, di fronte al mio volto sorpreso, diventa meno severa e mi sorride- E significa anche che stai per entrare in partita”.

Ooooooh…

Stupendo!!! Me lo ripeto più volte mentalmente mentre faccio degli esercizi di palleggio con il sottofondo delle grida di incoraggiamento di Yohei, Okusu, Noma e Takamiya. Di sicuro li lascerò tutti di stucco!!! Finalmente è arrivato il mio debutto da basketman, finalmente il mio esordio e…oddio, il mio esordio!!! È come se me ne rendessi conto solo adesso…se ci rifletto bene io non…no! Non devo innervosirmi!!! Ma siano sotto di sette punti a dieci minuti dalla fine, perché devo entrare in campo proprio in questo momento critico?! Lo so che non è una domanda degna di me, però…tum tum tum tum…oddio, ho il cuore che mi scoppia…voglio dire: questo non è un allenamento, per quanto sia un’amichevole è sempre una partita!!! È un gioco di squadra…i miei compagni si aspettano qualcosa da me e io potrei deluderli. Cioè…se entro in campo avrò delle responsabilità!!!! E le mie azioni avrebbero ripercussioni anche su quelle altrui…non avevo mai sentito questa sensazione di far parte di un gruppo come in questo istante, è totalmente diverso dalle scorribande  fatte con la Sakuragi Gundan…

Ma mentre io mi agito, in campo fischiano un fallo contro Uozumi, che ha rifilato una gomitata al Gorilla. Cavolo! Scoppia il panico quando ci rendiamo conto che il capitano perde sangue dal volto perché l’altro scimmione l’ha ferito vicino all’occhio. Il capitano non ne fa una tragedia, anzi rassicura Uozumi che si sta scusando e si avvia verso l’infermeria non prima però di avermi detto di prendere il suo posto. Resto spiazzato per qualche secondo: questa non me l’aspettavo! Vuol dire che si fida di me, no? Si fida di me…oddio…

Respiro profondamente e, intanto, mi accorgo che nel giro di due secondi netti Yohei e gli altri si sono catapultati qui a bordo campo, sghignazzando come pazzi e addirittura sedendosi sulle sedie delle riserve!!!! Ora devo entrare in partita…

“Hanamichi!” mi chiama Yohei.

Io mi volto e lo vedo che mi fa il segno della vittoria prima di dirmi: “Devi farla pagare a Sendoh!”.

Eh? Che cosa intende?

Lui mi sorride: “Dai che tanto mi hai capito…”.

Veramente in questo momento non sono in grado di capire più niente, ma tanto mi spiegherà tutto alla fine della partita…

Già, la partita.

Ed entro in campo…

 

 

Credo che nella storia di questo sport, dal mini-basket alla gloriosa NBA, passando per i più scalcinati campetti disseminati nel mondo, non sia mai capitato di dover legare un giocatore a bordo campo…

Già, ma lui è Hanamichi Sakuragi.

Finora l’avevo considerato solo da un punto di vista sportivo, ma oggi sto notando LUI. Un casinista.

Ha fatto chiasso fino a cinque minuti fa, irritando anche il coach Taoka e alcuni giocatori del Ryonan e ora lo stanno facendo entrare in campo. Non so dire se sia una mossa furba o meno, non ancora; potrebbe essere una decisione indovinata o farci andare a picco…è troppo imprevedibile per capirlo…

Anche gli altri senpai hanno dei dubbi, soltanto Kogure sembra esserne immune: probabilmente si aspettava che il coach e il capitano avrebbero deciso di schierarlo e si fida del loro giudizio. E addirittura anche il grande Sendoh appare contento di trovarselo di fronte sul campo…

In tutto questo, chi non mi convince è proprio Sakuragi: ha il volto troppo teso e l’espressione di chi si ritrova con la testa vuota per la paura…cammina in modo strano, come se non vedesse niente…

Hn…

Non è un buon inizio.

Il gioco ricomincia con il senpai Kogure che gli passa subito la palla e…e lui fa infrazione di passi!!! No, così non va…è troppo emozionato…e ora, per marcare Uozumi, gli cade letteralmente addosso!!! Idiota, se non si calma potrà solo fare disastri, causando guai alla squadra! I tentativi dei nostri compagni, prima di tutto di Kogure, di rassicurarlo si scontrano con le sue parole spaventate.

“Non vedo nulla! Non sento più niente!!!” si agita quel cretino. Dai suoi occhi, sembra che davvero non veda nulla…

Io freno un moto di irritazione: in fondo è la sua prima partita…tutti sono agitati alla loro prima partita, certo, non a questi livelli, però…ricordo che anche io ero emozionato, anche se mi guardai bene dal farlo capire…

Hn.

Potrei fregarmene, come faccio sempre.

Potrei farlo continuare con questa scena penosa, così forse la sua megalomania ne riceverebbe una bella batosta. Ma non mi va.

Questo deficiente ha delle enormi potenzialità e ora rischia di non saperle sfruttare per una indecorosa scena di panico! Non è bene che avvenga così il suo debutto in campo…

Vediamo…sì, credo che una scossa sia quello che ci vuole…

Mentre Kogure continua a rassicurarlo, io mi porto alle sue spalle e gli assesto un calcio sul fondoschiena abbastanza violento da farlo cadere a faccia in avanti! Intorno a noi adesso sono tutti sbigottiti, a cominciare dal senpai Kogure…quante storie per un calcio!!! Se avessero visto la nostra rissa sulla terrazza, che avrebbero detto?! E poi, non ho ancora finito con questo do’aho!

“PIVELLO! Vergognati, sembri una donnicciola!” gli dico, con la mia  voce più fredda.

Però ci sono riuscito: i suoi occhi sono di nuovo vigili, mentre si fissano su di me. “Checcosa?!”.

Ringhia di nuovo, buon segno…

“Pivello!” ribadisco io.

Vicino a me, Kogure entra nel panico quando Sakuragi si rialza furibondo e fra di noi iniziano a volare i pugni

“RUKAWA!!! Come ti permetti di parlarmi così?! Chi sarebbe la donnicciola?!”.

“Tu!”.

“Ti farò rimangiare queste parole, dannato presuntuoso!!!”.

Lo spero davvero: è proprio per farlo reagire che mi sono comportato così…

Poi, mentre ci stiamo azzuffando, sentiamo il coach Taoka chiedere a Kogure se la partita debba considerarsi annullata; io e Sakuragi ci fermiamo contemporaneamente e lui addirittura non si fa problemi a colpire lo stesso Taoka…

“Cosa vai farneticando, nonno?!- gli grida- Da ora farò sul serio, state a guardare!!!”.

Bene, si è ripreso.

Sarà un do’aho, ma ha la grinta che deve avere uno sportivo.

La partita ricomincia  e questi scemi del Ryonan non fanno che ripetere che ‘il rossino non è un problema’.

Mpf.

Non mi sono mai dato molta pena di capire la altre persone (in questo ricambiando la cortesia della gente nei miei confronti…), ma se mi è chiaro qualcosa di Sakuragi è che queste frasi lo faranno andare in bestia.

Infatti: riesce a deviare un lancio destinato a Uozumi, a correre più veloce di Koshino (non che ci voglia molto, intendiamoci…) e a recuperare la palla travolgendo Taoka. Uhm…

È agile e ha tempismo; non ha assolutamente tecnica e quindi è imprevedibile per gli avversari. Certo, non basta l’entusiasmo per giocare veramente a basket, ma è un buon inizio.

Uozumi dice che vuole dargli una lezione e, naturalmente, lui si infiamma subito: “Pfui…credi di spaventarmi? Io mi sono già scontrato con Akagi e in confronto al Gorilla tu fai solo ridere!”.

Perfetto, ora Uozumi è davvero furioso: la rivalità tra lui e Akagi è tangibile e Sakuragi ha toccato proprio quel nervo scoperto.

Ma quando il capitano del Ryonan prova a tirare, si ritrova davanti proprio quel muro umano con cui il do’aho si era opposto al senpai Akagi. E…GLI HA PRESO LA PALLA!!!!! E questo lo fa infervorare, è pieno di entusiasmo…

È pazzesco…

Rimango anche io stupefatto, come i giocatori del Ryonan, e finora non era mai capitato che un dilettante mio coetaneo mi avesse colpito per una sua giocata.

E Ayako ha fatto un buon lavoro: il suo palleggio è perfetto; spero che questo distragga i nostri avversari dalle sue lacune di fondo, ma non è che ci conti più di tanto.

Sono troppo evidenti agli occhi di un esperto.

Ad esempio ora questo do’aho prova a strafare, ma si scontra con la difesa di Uozumi… Idiota, passami quella palla e andrò a canestro!!!

Gli faccio un cenno chiarissimo di passarmi la palla, ma lui la ignora e spiazzando tutti la passa al senpai Kogure, che fortunatamente realizza un bel canestro.

Ma la cosa mi dà ai nervi…

Per una frazione di secondo mi sono chiesto se chiesto se quella di Sakuragi sia stata una tattica, vedendo che la marcatura intorno a me era stretta…

Sicuramente no.

IO ho ragionato come un giocatore, ma LUI avrà ragionato da do’aho e avrà voluto farmi un dispetto.

E lo rifà!!!

D’accordo, Kogure fa canestro, però…

Questo brutto idiota mi guarda con la coda dell’occhio e sogghigna e io mi ricordo che lui mi aveva assicurato che non mi avrebbe mai passato la palla.

È un uomo di parola, vedo…

E un grandissimo idiota!!!

 

 

Non ho davvero intenzione di passare la palla a Rukawa!!! Intanto gliel’ho assicurato giorni fa e Sakuragi il duro&puro non torna mai sulle sue parole!

E poi…voglio giocare il più possibile, voglio dimostrargli che ne sono CAPACE!!!

E naturalmente…io non lo odio, è vero…ma non posso fare a meno di provare molta rivalità per lui.

Rivalità…che parola semplice per definire quello che mi suscita…MA CHE DIAVOLO STO PENSANDO, IN PARTITA?!

Vabbe’ comunque io la palla non gliela passo!!! E poi, diciamolo, io voglio il mio momento di gloria!!! E se lo Shohoku è sotto di soli tre punti è tutto merito mio!! Il fatto di aver indovinato due passaggi a Kogure mi esalta incredibilmente…mancano sei minuti al termine della partita…eheheheheh…il tensai potrà fare miracoli anche in questo tempo ristretto…

La gara si infiamma ancora di più.

Ad un tratto però Sendoh con uno scarto riesce a superare Rukawa, ma non ho il tempo di guardare il suo canestro perché mi accorgo che Rukawa cade a terra e poi si tocca la gamba destra.

COS’HA?!

La cosa che mi irrita è che mi scopro preoccupato; intorno a lui scoppia il panico, i nostri compagni gli chiedono come si senta, cos’abbia…Anche Sendoh si volta preoccupato…CHE DIAVOLO VUOLE?!

Mh? Dicono che Rukawa ha un crampo alla gamba perché ha marcato (e bene, anche se mi rode!) Sendoh dall’inizio della partita…che il porcospino si senta in colpa?

Sempre per quel discorso sulla rivalità, sono quasi contento, ma poi sento i discorsi che vengono dalla panchina del Ryonan…

“E’ perché noi siamo più resistenti di loro!”.

“Non si allenano tanto quanto noi!!!”.

COME COME?

Queste parole mi danno un fastidio terribile…come si permettono di parlare così di Rukawa?! Lui si allena sempre tantissimo…

Be’, che aspetta ad alzarsi?! Vuole davvero che questi panchinari del Ryonan possano dire queste cose di lui?!

Ho capito, devo intervenire io…

Non ci penso due volte e mi avvicino in fretta: “Spostati, deficiente! Tutta questa scena per uno stupido crampo alla gamba! Ma ora gli farò passare tutto…” e gli assesto un bel calcio mentre è ancora seduto a terra.

Subito Kogure e Yasuda cercano di tenermi lontano da lui, dicono che sono pazzo, che è naturale che Rukawa sia stanco…ma io non mi curo di loro.

Sto dicendo al signor Anzai che è meglio sostituire Rukawa, quando mi arriva una pedata sul sedere…è la seconda della giornata e so già chi è anche senza guardare: infatti quando mi volto vedo Rukawa in piedi, con una mano sul fianco, che mi guarda orgogliosamente mentre dice: “Chi è che non ce la fa più?”.

E il suo sguardo di sfida mi elettrizza e mi infiamma allo stesso tempo.

“Tu non ce la fai più, bamboccio presuntuoso, come credi di poter giocare, se non ti reggi in piedi?!”.

E lui continua  a fissarmi con quegli occhi blu così decisi: “Chiudi la bocca e sta’ zitto, Sakuragi!! Sono solo inciampato…”.

E lo dice anche all’arbitro, capite?! Se ne frega di quello che dico…

Il gioco ricomincia e io noto che Sendoh guarda Rukawa e sorride…MA PERCHE’?! COSA CERCA? CHE VUOLE?

Ma non ho tempo per pensarci, ricominciamo a correre e io mi sento in dovere di avvisare il mio compagno di squadra: “Oi, se mi provochi ancora ti scaravento fuori dal campo, ok?!” chiaro no?!

“Dovrebbero sostituirti prima che tu faccia altre gaffe…” mi replica lui.

Stiamo correndo fianco a fianco.

“Seguimi e potrai ammirare il tensai all’opera!” lo incoraggio.

“Sono tutto tuo!” dice lui e questa risposta mi fa battere il cuore più forte, perché penso a cosa potrebbero significare ‘poi’…cioè, lui non intendeva niente di che, ma mi ripeto questa frase nella testa e non posso fare a meno di sentirmene turbato e non mi è mai successo e non so che pensare…

Mi viene passata la palla e io vedo Rukawa proprio sotto canestro, ma non ho nessunissima intenzione di passarla a lui, non dopo che mi sono sentito così scombussolato per colpa sua…

Lancio a Yasuda, che si allarma e infatti tira, ma lo fa male e colpisce il ferro. Cavolo, perché ha sprecato il mio bellissimo passaggio?! Ma non finisco di recriminare che, leggero come un felino, Rukawa salta e prende il rimbalzo; trattiene la palla saldamente mentre ricade e poi salta subito di nuovo e insacca la palla nel cesto…

Boato.

E io non so che dire o pensare, se non che adesso ho capito veramente cosa sia un rimbalzo!!! Ieri sera l’ho provato e riprovato e anche il Gorilla mi ha spiegato un sacco di cose, ma vederlo ora…eseguito da lui…sembra così facile eseguito da lui…

Rimango fermo al mio posto, penso che appena un minuto fa era a terra con una gamba che gli faceva male e ora è lì a eseguire un VERO rimbalzo e io mi chiedo quanta energia abbia ancora in corpo…o è davvero al limite e si sta sforzando per amore  del basket?

Continuo a rivedere nella mia testa la scena di Rukawa che prende il rimbalzo e poi va a canestro, le immagini scorrono quasi al rallentatore, sento confusamente che lui sta dicendo a Sendoh che il Ryonan non avrebbe dovuto sottovalutarci e la cosa mi dà fastidio… perché deve parlarci?!

Ma poi devo subito scuotermi perché la squadra ha un momento di difficoltà…bisogna prendere un rimbalzo, vedi caso…ora che ho capito, posso farcela!!! Sarò acclamato come il dio del rimbalzo!! Istintivamente salto, tenendo gli occhi fissi sulla palla…eccola…mi accorgo distrattamente delle mani del Re delle Scimmie e del porcospino già protese verso la sfera, ma non mi interessa…la mia mano l’afferra per prima e subito mi porto la palla al petto per mantenerne il controllo…

Ma non mi sfugge lo sguardo stupefatto di Rukawa: hai visto, Rukawa, di cosa sono capace?! Ora non potrai fare a meno di notarmi…

Uh?

Quel rompiscatole di Kosh-e-qualcosa prova a prendermi la palla. Ok, se l’è voluta!

“Maledetto idiota, è dall’inizio della partita che mi stai rompendo!” che tizio antipatico!! Me ne libero scaraventandolo lontano e mi godo le lodi e l’entusiasmo di Quattrocchi. Be’, lui è il vice-capitano, gioca a basket dalla scuola media, saprà quel che dice, no?

E’ così contento da non pensare alla palla contesa.

“Ok, ok!!! Grande rimbalzo! Chissenefrega della contesa!!” esulta.

Ho notato che non si scoraggia facilmente Quattrocchi, anche se sembrerebbe…

Io ripenso alle parole del Gorilla “Chi controlla il rimbalzo, controlla la partita” e la mia carica va alle stelle, perché io ora CONTROLLO IL RIMBALZO!!!

“Ahahahahah….ragazzi, ora lasciate fare a me! Ho la partita in pugno!!” grido a pieni polmoni.

“Ingenuo” la voce morbidamente bassa di Rukawa.

Ma io sono troppo su di giri per prendermela troppo: “Ti dico che ho la partita in pugno!!”.

Lui si allontana senza dire altro…però…scommetto che mi ha notato!!!

“Il mio rimbalzo era migliore del tuo, ammettilo!!” gli dico, dietro.

Ricomincia la partita…

Dalla panchina del Ryonan non gradiscono che io mi proclami il dio del rimbalzo, mi chiamano ‘pazzo esaltato’.

Ah, sì, è così?! Ora vedranno…

“Sakuragi, rimbalzo!!!”.

Ma certo, io…CHECCOSA?!

Lo scimmione Uozumi mi si para davanti intralciandomi, e alla fine il rimbalzo lo prende lui! Maledetto scimmione…E DOPO POCHI SECONDI MI FREGA DI NUOVO!!! E non solo…VA A CANESTRO!!!

Restano solo quattro minuti e noi siamo sotto di sette punti…

Kogure è un po’ preoccupato e lo sono anche io, perché non so davvero capire come mai non riesco a prendere una palla! Un tiro da tre di Yasuda (come avrà fatto?) ci porta a meno quattro punti: ora si innervosiranno, no?

“Ehi, ragazzi, non è il caso di farsi prendere dal panico! Mantenendo la calma, potremo impegnarci al massimo” dice quell’odioso porcospino, con un volto tranquillo  e sereno, neanche stessero vincendo con venti punti di vantaggio.

Ma perché? Sembra che la partita gli stia scivolando addosso e la cosa mi irrita…e quel che è peggio, i suoi compagni di squadra gli danno retta!!

“Rimbalzo!” grida Kogure.

Ma io mi ritrovo di nuovo con Uozumi davanti e mi raggiunge l’avvertimento di Kogure: “Sakuragi, guarda che sta facendo ‘tagliafuori’!”.

Eh?

“Che vuol dire?” non posso fare a meno di chiedere.

La mia domanda rende sprezzante il vecchio del Ryonan, mi dice che io sottovaluto il basket, che ignoro le basi di questo sport…

Grrrr…ma se nessuno me lo ha spiegato, perché dovrei sapere cosa sia un tagliafuori? NON ME LO HA DETTO NESSUNO!

Lo scimmione mi frega la palla, questo è il misero risultato, e segna due punti…

Maledizione, perché?! Si mette male…

“STAI SBAGLIANDO TUTTO!!!”.

Il vocione del Gorilla rimbomba per la palestra, suscitando l’entusiasmo dei miei compagni di squadra e il mio nervosismo: quale migliore modo di annunciarsi che prendendosela con me?!

“Quello sarebbe un rimbalzo, secondo te?”.

E insiste…però, meno male che è tornato!!!

 

 

 

È un bene che Akagi sia tornato: la presenza del capitano è sempre un supporto importante per una squadra, perché quasi sempre questi è il più esperto ed è uno dei più bravi.

Il senpai Akagi rimane a bordocampo, perché bisognerà effettuare una sostituzione per farlo giocare di nuovo.

I degni amici di quel do’aho sono casinisti quanto lui e gli fanno un chiasso infernale intorno, fino a che lui non decide di zittirli a suon di pugni. Ecco, ora è il momento della sostituzione. Akagi entra in campo e…

“Rukawa!” mi chiama, e mi fa cenno di uscire.

Io? Perché proprio io?! Maledizione, è dalla prima media che non mi capitava di essere sostituito! E poi ho marcato bene Sendoh…ha realizzato 19 punti, è vero, ma ho saputo che lo scorso anno nell’incontro Shohoku-Ryonan ne aveva messi a segno ben 47…e allora perché devo essere…punito!!! Mi sembra una punizione…

Mi lascio cadere sulla sedia, perché comunque obbedisco: ho ancora il fiatone, ma sono incazzato nero…

“Ottima partita, Ru!- Ayako è vicina a me, con un gran sorriso incoraggiante- Sei stato bravissimo!”.

Le sue parole mi fanno piacere, ma sono troppo arrabbiato per risponderle.

Quand’ecco…

“Ascolta, Rukawa: ti do un minuto per riposare…entrerai in campo per gli ultimi due minuti. Ce la farai, vero?” mi chiede il coach.

Io lo guardo senza parlare, ma sento che il mio viso si rilassa…certo che ce la farò! Non ho paura di prendermi la responsabilità degli ultimi due  minuti, quelli che decidono la vittoria o la sconfitta…

Respiro profondamente, mentre osservo con attenzione l’andamento dell’incontro: il capitano Akagi sembra in piena forma nonostante la ferita e lo dimostra anche riprendendo alla grande Sakuragi che non riesce a opporsi a Uozumi.  

“STAI SBAGLIANDO TUTTO!!!” gli urla, facendolo sobbalzare.

Ed è vero. E pensare che gli basterebbe riflettere due secondi… Ci sono tre punti importanti da difendere sotto canestro, ma lui lascia che l’avversario entri in area e lo preceda…

Non è paziente, Sazkuragi..è aggressivo e gioca d’istinto e per questo deve essere rimproverato e, spesso, quando succede, è come se scattasse qualcosa in lui e riuscisse a recuperare la concentrazione! Come ora…con una mossa velocissima si porta di fronte a Uozumi e stavolta è lui a fare il tagliafuori e a fare canestro…

La distanza si riduce a due soli punti. Intorno a me tutti gridano e Ayako incoraggia la squadra, mentre io bevo perché mi sento disidratato.

Arrivati ad un ‘colpo dello schiacciamosche’ di Akagi il tifo si scatena e io mi sento quasi infastidito da tanto rumore. Non ci sono abituato…casa mia è così silenziosa…

Il culmine, comunque, si raggiunge quando il senpai Kogure realizza un tiro da tre punti che ci porta in vantaggio! Di un solo punto, ma in vantaggio!!!

Alle mie spalle, gli amici di Sakuragi fanno casino come se fossero cento, insieme a quella che credo sia la sorella di Akagi, e gridano ripetutamente il nome di Kogure o il suo soprannome ‘Megane-kun’. Mi stanno intronando…

Però il senpai si merita questo tifo: non è un campione, ma si impegna al massimo; è il classico bravo ragazzo, nell’aspetto e nel comportamento, e questo può portare gli altri a sottovalutarlo…anche in campo: così poi rimangono fregati! Gli avversari, intendo…

Però sto soffrendo qui in panchina…soprattutto vedendo Sakuragi che proclama in mezzo al campo: “Sendoh, ricordati che io sono l’uomo che ti annienterà!”.

Poi osservo il volto serio di Sendoh e quello preoccupato di Akagi, che sembra teso nonostante il vantaggio…penso che sia teso proprio a causa dell’espressione del numero 7 del Ryonan.

Infatti il capitano si volta verso di me e io trattengo il fiato!

Tra poco toccherà di nuovo a me!!!

Perfetto…

Non ho finito di pensarlo che Sendoh supera Sakuragi e va a canestro; neanche Akagi riesce a fermarlo, anzi commette fallo…il che consente a Sendoh di avere a disposizione un tiro libero, che viene naturalmente messo a segno…

È un campione, non ci sono dubbi, e lo scorso anno il suo debutto nel campionato prefettorio è stato l’avvenimento di maggior rilievo: 47 punti segnati solo allo Shohoku.

Bene, io lo metterò in ombra.

Me lo riprometto tranquillamente; avere di fronte un valido avversario mi spinge sempre a dare il massimo e mi fa sempre sentire un prepotente bisogno di batterlo definitivamente…

In campo l’atmosfera è tesa per noi, il capitano arriva a decidere di marcare lui Sendoh ma capisco che non è una cattiveria nei confronti di Sakuragi: non è colpa sua, se non è in grado di marcarlo, gioca a basket da troppo poco tempo e in più non mi sfugge che ora Sendoh sta giocando SUL SERIO.

Mi accorgo che Sakuragi cerca di far cambiare idea ad Akagi, lo ferma, gli mette una mano sulla spalla…

Alle mie spalle, Yohei Mito dice: “I divieti sono una provocazione per Hanamichi…lui odia perdere…”.

Allora, in questo, è come me.

Lo guardo, là in mezzo al campo, mentre trasmette rabbia ed energia e dice fra i denti al capitano: “Non hai capito: sarò io ad annientare Sendoh!!”.

E vuole subito dimostrarlo, infatti non appena il numero 7 del Ryonan lo supera e corre verso il nostro canestro, anche Sakuragi si slancia ad una velocità pazzesca; sembra furibondo contro di lui, ma Sendoh lo frega di nuovo, fermandosi e lasciandosi superare per tirare indisturbato.

Ottimo inseguimento…e adesso riesce anche a deviare una palla diretta all’asso del Ryonan…poi sbatte la testa contro il muro nel tentativo di recuperarla…ok, tralasciamo…

Mi piace la foga che ci mette, anche se è del tutto sconclusionato!

“Sakuragi sta facendo progressi addirittura  nel corso della partita- dice Ayako, che è seduta vicino a me- Guardate Sendoh: ora è affaticato anche lui!”.

Do un’occhiata all’orologio,con impazienza.

È ora.

“Senpai” chiamo Ayako e lei si volta.

“Questo è il momento giusto, no? Gli ultimi due minuti…” mi alzo, togliendomi l’asciugamano dalle spalle.

Sento di aver recuperato abbastanza forze: perfetto!

Ora ci penserò io a marcare Sendoh e dimostrerò che posso fermarlo.

Perché lui sarà pure un campione di basket, ma io lo sono di più!

 

 

 

Mh?!

Rukawa torna in campo…e non solo! Il nonno ci chiama…

CHECCOSA?! COSA VA FARNETICANDO?!

“Nonno, che ti prende da chiederci questo?! Non è assolutamente possibile!” grido.

“Sono d’accordo” dice Rukawa.

“Oh oh oh”.

Niente, non otteniamo altro…

Io e Rukawa ci lanciamo un’occhiata che per me è una pura scarica elettrica e la sento che mi scende lungo la schiena e la avverto anche in lui, percepisco la tensione nel suo corpo che adesso è così vicino al mio…

“Oh oh oh”.

“Non ho bisogno di nessuno, nonno! Di’, non hai visto, prima, le mie grandi azioni?” insisto ad alta voce.

“Sta’ zitto, idiota!” dice Rukawa.

Ora gli salto alla gola…

Ma non possiamo parlare oltre, perché il gioco deve ricominciare e il nonnetto non cambia idea… maledizione!

Il gioco riprende con il porcospino che riceve la palla e fa per andare a canestro, ma poi alza gli occhi e si ritrova di fronte me e Rukawa, che abbiamo avuto l’ordine di marcarlo INSIEME. E la cosa mi innervosisce non poco!

“Non provare ad intralciarmi, Rukawa!” gli grido, alterato.

“Tu, piuttosto, non distrarti che sei l’ultimo arrivato!” mi ribatte, senza scomporsi.

Invece di agitarsi, Sendoh sorride…non ne capisco il perché e non capisco neanche questa strana sensazione…per un attimo mi è sembrato che ci fossimo solo noi tre, isolati dal resto del mondo, con questo tizio che ci guarda alternativamente e in modo diverso…non mi piace come sorride a Rukawa…perché ho il presentimento che questo non mi porterà niente di buono?

“Adesso mi diverto davvero tanto!” esclama il porcospino, contento.

SI DIVERTE?! Ora glielo faccio passare io, il divertimento!!

Provo a rubargli la palla, ma lui mi frega anche se poi Rukawa riesce a bloccarlo ugualmente.

“Non devi stargli così appiccicato o non riuscirai a prendergli la palla, idiota!”.

Io mi giro di scatto: “Checcosa?” questo cerca guai…

“Non distrarti, devi guardare l’avversario, non me!” dice Rukawa.

Fosse facile! Torno a concentrarmi su Sendoh, almeno ci provo, ma faccio fatica perchè, quando ho Rukawa vicino, lui è come una calamita per i miei occhi…

“Abbassa i fianchi e muovi le gambe…fissa sempre l’avversario negli occhi…”.

Mi sta parlando! E mi sta dando dei consigli…

E questa cosa mi rende felicissimo, non posso fare a meno di sorridere: “Non ti ho mai sentito parlare tanto, Rukawa! Hai capito che per vincere hai bisogno della mia potenza, vero?!”.

“Meglio vincere con te che perdere!” risponde Rukawa.

Ah, già…anche lui odia perdere…

Koshino si avvicina, ora il porcospino gli passerà la palla…io rimango un attimo perplesso, ma approfittando di questa incertezza momentanea (e sottolineo momentanea!) quel maledetto mi scarta sulla sinistra e corre via; ringhiando qualcosa tra i denti, Rukawa scatta subito anche lui per cercare di fermarlo, ma è troppo tardi…l’istrice sorridente passa allo Scimmione, che segna!

MI HA FREGATO!!! Proprio davanti a Rukawa….

Che, naturalmente, me lo deve far pesare…

“Idiota, ti sei fatto fregare!”.

“CHECCOSA?!”.

“E’ stato uno spreco di tempo giocare in coppia!” sbuffa lui.

Ora lo strozzo, qui, in mezzo al campo!!! E poi c’è questa fitta di delusione che mi stringe dentro…perché non l’ho bloccato?

Se ci fossi riuscito, avrei fatto vedere a Rukawa di cosa sono capace…

“Forza, fatevi sotto, matricoline!”.

Di nuovo il porcospino…questo tizio mi ha proprio rotto, ormai!!!

Mentre mi volto verso di lui, sento la rabbia divampare in me e non in me solo: anche da Rukawa emanano lampi di sfida e tutti e due fissiamo il  numero 7 del Ryonan con sguardo assassino!

E scattiamo contemporaneamente…

“CHI TI CREDI DI ESSERE, SENDOH? SEI UNA NULLITA’ E COME TALE TI ANNIENTERO’!!!” gli grido io. Non mi stancherò mai di dirgli che lo annienterò…

“Confermo!” è l’incredibile risposta di Rukawa al mio fianco.

Cioè…mi sta dando ragione? Ok, allora può capitare di tutto…

 

 

Yohei abita vicino casa mia, così facciamo la strada insieme. Io ho i miei fumi neri e so che non mi passeranno tanto presto.

“Allora, che effetto fa giocare in una vera partita?” mi chiede lui, dando un calcio ad una lattina accartocciata che gli intralcia la strada.      

“IO ODIO PERDERE!!!” ringhio in risposta.

Yohei si stringe appena nelle spalle: “Eh…non credo che al mondo esista uno sportivo a cui piaccia perdere…”.

“GRRRR…”.

“Ma com’è giocare una partita?” domanda di nuovo.

E nel ripensarci il mio volto si rischiara e la mia voce si ammorbidisce mentre rivivo quel momento magico.

“E’…emozionante!”…

 

 

…Ho stoppato Sendoh! E la rabbia per essere stato nuovamente superato da lui mi fa volare! Salto più in alto di Akagi e di Rukawa e lo stoppo e per una frazione di secondo mi godo l’espressione stupita e gli occhi sgranati del mio rivale in squadra.

Hai visto di cosa sono capace, Rukawa?! Eheheheheh…

 

“Davvero, Yohei, quando sono in campo sento di poter fare qualunque cosa!” esclamo con un entusiasmo più forte del dolore per la sconfitta.

“Sembra che tu abbia scoperto un vero interesse” commenta il mio migliore amico, e ha un senso quasi di stupore nella voce, forse perché nessuno della Sakuragi Gundan finora aveva dato prova di un concreto interesse verso qualcosa.

“Sì, sì!- annuisco- Però…” mi fermo, senza proseguire.

“Però?” mi sprona Yohei.

“Non è stato un risultato giusto!” borbotto, ritrovando il cattivo umore che mi aveva lasciato per un attimo mentre ripensavo alle mie geniali azioni!!!

 

 

 

Occuparmi del mio gatto allevia la mia arrabbiatura per la sconfitta.

Io odio perdere.

Ma, nello stesso tempo, non sono un tipo che si butta giù, ma anzi trovo nella voglia di riscatto un’energia inesauribile; eppure è dura accettarlo, soprattutto quando si è a un passo dalla vittoria! E dire che poi lui mi aveva anche passato la palla…

 

…Raggiungo i due che si stanno contendendo la palla e grido: “Sakuragi, sono qui!!! Passa!!!” e lui istintivamente fa un passaggio verso di me, infrangendo la sua promessa per fortuna, e io mi fermo al limite della linea da tre punto e tiro.

Osservo la perfetta parabola del pallone con la certezza che andrà dritto nel cesto. E infatti è così. Ho portato la mia squadra ad un solo punto di distanza, ma non è ancora abbastanza per vincere: serve un altro canestro.

Adesso mancano 15 secondi…

È questo il basket: scariche di adrenalina pura quando c’è solo un punto di differenza e si è alla fine e nessuna delle due squadre crolla psicologicamente…

Vedo che Akagi intercetta la palla e corro subito più che posso…la passa a me…quel maledetto di Sendoh riesce a togliermela ma per poco: io la recupero, mi giro e distinguo una maglia rossa con la scritta ‘Shohoku’…un compagno…

“Bel passaggio, Rukawa!” mi grida.

Oddio…ho passato a Sakuragi, non ho neanche fatto caso a chi fosse…eppure mi sento stranamente tranquillo e vengo premiato per questo: infatti va a canestro.

Con naturalezza, come se giocasse da mesi e non da settimane, appoggia la palla al cesto e realizza. E quando si rende conto di aver segnato, sorride.

Be’, posso capirlo!

Ricordo la sensazione provata al mio primo canestro…

 

 

…Sì, la ricordo bene.

Finisco di mangiare e salgo in camera mia.

Non mi preoccupo di sistemare, ci penserò rapidamente domattina. Sono stanco.

Dunque, Akira Sendoh entra di diritto nel mio libro nero degli avversari da battere a qualsiasi costo, perché mi è chiaro che il successo mio e della mia squadra, per arrivare almeno fra le migliori otto squadre della prefettura, passa per la sconfitta del Ryonan.

Sono due i team che potranno accedere ai campionati nazionali e a detta di tutti i favoriti sono il Kainan, lo Shoyo e il Ryonan, ma oggi noi abbiamo dimostrato che quest’ultimo non è imbattibile…hanno vinto per un solo punto!!!

E poi l’altra grande sorpresa: Sakuragi e i suoi continui miglioramenti.

Va tenuto d’occhio.

 

 

 

 

“E’ stato bellissimo fare quel canestro, Yohei, davvero! Mi sentivo l’uomo più felice del mondo, si prova un senso di onnipotenza!” gli dico.

Stiamo fermi, appoggiati al muro di casa mia e ormai è buio.

“Veramente tu sei sempre in preda ad un delirio di onnipotenza!” scherza Yohei.

“Uhm…ma oggi è durato poco…” borbotto e, nel farlo, do un calcio ad un sasso per terra, come a rimarcare il mio disappunto.

Sono stato un ingenuo.

Mentre ridevo, Rukawa ha gridato “Non possiamo ancora cantare vittoria!” e poi lui e Akagi si sono lanciati per bloccare quello stramaledettissimo Sendoh ma non c’è stato niente da fare e così, letteralmente, all’ultimo secondo, abbiamo perso 87 a 86.

“E’ bruttissimo quando l’arbitro fischia la fine dell’incontro, sai? Oggi mi ha dato un senso incredibile di frustrazione…perché sapevo che, se avessi avuto anche solo un altro minuto, avrei fatto canestro!!” e nel dirlo stringo il pugno, per far capire che sono sicuro di quello che sto dicendo.

“Non ti esaltare troppo, Hanamichi!”.

“E’ così, ti dico! L’arbitro avrebbe dovuto fischiare la fine dell’incontro solo dopo aver avuto il mio permesso…” lo dico per scherzo, ma fino a un certo punto.

Yohei ride: “E così addio sport!!”.

Io sbuffo con sopportazione: “Tu non puoi capire: io avrei potuto continuare a giocare fino a sera” ed è vero.

Quando ho sentito il fischio finale, ho pensato “Ma come? È già finita?” e non volevo crederci assolutamente. Se ci fossero stati altri cinque minuti…un altro solo minuto, un paio di secondi…

Lo sguardo di Kogure era triste, ma molto comprensivo; quello di Akagi severo come sempre, eppure non sembrava arrabbiato con me, forse perché aveva capito che avevo dato il massimo…

Invece non ho visto subito il viso di Rukawa; è stato il primo ad andare a mettersi in fila per il saluto e poi non ha più aperto bocca lungo tutto il tragitto di ritorno.

Le luci ormai sono sempre più fievoli e i lampioni cominciano ad accendersi…

“Yohei, che faccia aveva Rukawa dopo il fischio finale?” chiedo, sperando di riuscire a fingere indifferenza.

“Era impassibile apparentemente…ma non credo che a lui bruci meno che a te”.

Non lo credo neanche io.

“Tu e Rukawa fate scintille, quando state vicini o giocate insieme” dice apertamente Yohei, dopo una pausa di silenzio.

Scintille?!

Veramente sono fulmini e scariche di elettricità talmente intense che basterebbero ad illuminare Tokyo e Kanagawa messe insieme!!!

“A volte ho l’impulso di saltargli alla gola…mi dà talmente ai nervi, per certi versi!” sbotto io, ma il mio amico ride con l’aria di chi la sa lunga.

“Ma per altri no, vero? Comunque è un bene! Non sarete certo una di quelle coppie che si annoiano e che annoiano gli altri…”.

“Più che altro NON saremo una coppia! Ancora insisti con questa storia?!” ma protesto più debolmente dell’altra volta, forse perché le impressioni che ho avuto oggi sono ancora così vivide…

Lui che mi fa capire cosa sia un rimbalzo…marcare il porcospino con lui…la percezione del suo corpo a pochi passi dal mio…il suo viso bello e sudato…

Ho provato brividi a causa sua, è vero, e non solo di rabbia. Perché mi rendo conto che quando ero in panchina i miei occhi non facevano che seguire ogni suo movimento e quando mi chiedo il perché non ho le risposte e se, per una frazione di secondo, mi concedo di guardare in faccia le teorie di Yohei mi agito, perché ormai non mi viene più spontaneo ribellarmi.

E invece dovrei, perché se questo deficiente avesse ragione anche solo su un decimo delle cose che ha detto…

Insomma, stiamo parlando di Kaede Rukawa!!!

Il mio rivale!

E il più bel ragazzo che abbia mai visto…

Un musone taciturno!

Un basketman nato…

La persona più irritante del mondo!

E quella con il carattere più misterioso e intrigante che abbia mai conosciuto…

L’unico che vorrei strozzare solo a guardarlo!

Perché non è mai stato così bello scontrarmi con qualcuno…

“Non ti sto giudicando”.

La voce tranquilla di Yohei mi ridesta dai miei pensieri e, di colpo, anche se in modo del tutto incoerente, mi fa tornare in mente un particolare.

“Oi, perché durante la partita mi hai detto che dovevo farla pagare a Sendoh? A cosa ti riferivi?” chiedo sospettoso.

“Non ti ha dato fastidio il suo modo di fare con Rukawa?” mi chiede Yohei, voltando appena il volto verso di me.

DA MORIRE!!!! Ma non me la sento di scoprirmi subito…

“Be’…cioè…che intendi?”.

“Da come gli sorrideva, credo che Sendoh sia rimasto colpito da Rukawa…lo ha marcato DAVVERO bene…” butta là il mio migliore amico.

Io mi sento gelare!!! Allora il fastidio che ho provato non era una mia paranoia!

“E poi mi sono informato” prosegue lui.

“Ossia?” sempre meglio…

“Non sapevo granché del Ryonan e ho pensato che fosse il caso di approfondire le informazioni…dunque, pare che Akira Sendoh sia un farfallone, uno che piace e che ci sa fare…e pare anche che non disdegni i bei ragazzi…e Rukawa è DECISAMENTE un bel ragazzo…”.

CHECCOSA?!

“Scusa, mi stai dicendo che…cioè…che lo guardava perché…perché…” ma non riesco a finire la frase e se il porcospino prima mi era antipatico ora lo ODIO!!!

“Guarda che queste sono le voci che ho sentito, non so se siano tutte vere però…”.

Però. Intanto quelle voci ci sono e basta questo a mandarmi in bestia!!!

Ripenso al comportamento di Sendoh e mi pento di non avergliela rotta, quella dannata mano! Già, perché il tizio prima si è avvicinato a Rukawa tendendogli la mano per salutarlo e poi ha osato venire pure da me! Dato che io tenevo d’occhio tutta la scena, so che Rukawa prima si è limitato a squadrarlo gelidamente e poi e poi ha dato una specie di schiaffo a quella mano tesa.

Cosa significasse non lo so…sfida, disprezzo, disinteresse? Lui non ti fa mai capire cosa stia provando…

Comunque, dopo questo, il porcospino si è permesso di avvicinarsi anche a me dicendomi “Sakuragi, per annientarmi dovrai allenarti anche a costo della vita”.

Figuriamoci…

Io gli ho stretto la mano. Ma gliel’ho stretta DAVVERO. Giusto per rompergli le scatole anche a distanza, scommetto che dopo pochi minuti si sarà gonfiata…

“Avrei dovuto stritolargliela, quella mano!” ringhio fra i denti.

Maledetto bastardo, come osa interessarsi a Rukawa?! Certo, ora capisco perché gli sorrideva (o meglio…perché a lui sorridesse più che agli altri), perché la sua marcatura si tramutasse troppo spesso in un irritante strusciamento…

“Bastardo!!!” ringhio di nuovo.

“Hanamichi…sei geloso?”.

GELOSO.

La semplice verità di quest’unica parola ha su di me l’effetto di un pugno in piena faccia, ma io non sono tipo da arrendersi all’evidenza dei fatti e mi difendo scattando:

“N…no, ma che vai a pensare! È solo che  non vorrei che il porcospino sorridente si dimenticasse che io devo annientarlo!!” non ha molto senso, ma comunque…

Yohei mi guarda senza parlare, poi sorride leggermente: “Ah…be’, in fondo se Rukawa stesse con Sendoh, Haruko dovrebbe rassegnarsi e tu avresti campo libero con lei, no? Proprio quello che ti ci voleva…”.

La sua osservazione mi gela sul posto.

RUKAWA CON SENDOH?! Perché ha pensato ad una simile eventualità?! Cosa può aver notato che mi sia sfuggito?!

D’impulso, lo afferro per la giacca della divisa e gli grido: “Perché dici questo? Cosa ti fa pensare che Rukawa possa interessarsi a quel coso sorridente? È troppo diverso da lui…hai visto com’è Rukawa, no? Non gliene frega niente di nessuno!!”.

“Ma se gli interessasse Sendoh, a te converrebbe” è la pacifica replica di Yohei.

“NO, INVECE!! Avrei solo l’impulso di ammazzarlo!” grido e poi taccio di colpo, perché in qualche modo il mio amico è riuscito a farmelo ammettere.

Lo lascio andare e credo di avere uno sguardo spaesato, come mi sento io in questo momento.

“Sei geloso?” mi chiede di nuovo lui.

Sono geloso DA MORIRE.

Lui è così lontano da tutti…c’è solo il basket al centro dei suoi pensieri…però…però mi sembrava che a me avesse detto qualche parola in più che agli altri…ok, mi avrà detto sei parole invece di tre e di quelle sei una è quasi sempre ‘idiota’! Però io lo faccio reagire, no? Voglio dire, con nessun altro fa così…perché, tutto d’un tratto, dovrebbe interessarsi a Sendoh? E poi perché Yohei è così convinto che potrebbe interessarsi ad un altro ragazzo? Vabbe’, ne è convinto anche di me, quindi…

“Sei geloso?” mi chiede per la terza volta.

È paziente, Yohei.

“Sì…- ammetto io con un filo di voce e poi gli chiedo- Perché pensi che a Rukawa interesserebbe un ragazzo?” e la mia voce, mio malgrado, è carica di aspettativa.

Lui si stringe nelle spalle: “Ayako mi ha detto che ha sempre avuto schiere di ragazzine adoranti ai suoi piedi e che lui non se ne è mai filata neanche una. E anche adesso fa così. Certo, potrebbe essere un caso, ma mi sembra un tipo di ragazzo che si troverebbe meglio con un compagno piuttosto che con una ragazza…e, preferibilmente, con un compagno a cui piaccia il basket”.

Vorrei essere io…

È la prima cosa che mi passa per la mente e le teorie di Yohei sui miei 50 scaricamenti non mi sembrano più tanto sceme…anzi, acquistano un senso!!!

Sicuro! Era per questo…o forse no, non lo so…so solo che non ho mai provato questo rimescolio guardando una ragazza, mentre invece quando guardo il viso e gli occhi di Rukawa, io…io…

Mi piace un ragazzo. Mi piace lui.

Una piccola parte della mia testa mi dice che ci saranno problemi, che è inevitabile, che mi sto mettendo da solo in un gran casino, ma c’è anche qualcosa di ancora più profondo che mi dice che ne vale la pena, che Rukawa vale i problemi e il gran casino…

Mi piace Rukawa.

“Mi piace Rukawa” senza accorgermene lo dico ad alta voce.

“Me ne ero accorto” puntualizza Yohei, con un sorriso amichevole.

Mi ritrovo a fissarlo con sorpresa: “E non ti dà fastidio?”.

“Da quanti anni ci conosciamo, Hanamichi?”.

Sorrido: “Tanti…ho perso il conto…”.

“Ecco, appunto! Dai, non mi va di prenderti a pugni proprio stasera perché, dopo tanti anni di amicizia, tu mi vedi come un bacchettone moralista!” scherza lui.

“Mpf! Non saresti il miglior amico del tensai, se pensassi questo di te!!” rido, riuscendo a distendermi per un po’, ma poi gli dico: “Mi piace, ma a volte mi dà anche ai nervi…credi sia normale?”.

“Credo che non vi annoierete mai, te l’ho detto”.

Io mi appoggio di nuovo al muro e alzo gli occhi al cielo ormai scuro: “La fai facile, ma io non gli piaccio…forse dovrei dimenticarmene, magari mi passa…”.

“E non vuoi neanche fare un tentativo? Neanche al momento opportuno?” mi incoraggia Yohei, lasciandomi però un po’ perplesso..

“E quale sarebbe il momento opportuno?!” gli domando, un po’ piccato perché è evidente che nelle questioni sentimentali io manco di tempismo!

“Questo devi capirlo tu, genio…” è la serafica replica del mio amico, che mi diverte troppo quando ha quest’aria da filosofo scanzonato così tipicamente sua.

“Ora io tornerei a casa, Hanamichi…” mi dice poi, guardando l’orologio, forse preoccupato che suo fratello maggiore si mangi anche la sua cena; e si allontana, salutandomi con un cenno della mano.

Io ricambio il saluto, poi apro la porta di casa. Non c’è nessuno, mia madre deve essere ancora al lavoro.

Ripenso alle parole di Yohei: capire il momento opportuno.

Mica è facile con Rukawa!!! Ha un carattere difficile…per questo mi piace tanto!!!

 

 

 

Spengo la luce della mia stanza e, al buio, mi rilasso sdraiandomi sul letto.

Vicino a me c’è il mio gatto, che fa le fusa alle mie carezze sulla sua testolina. L’arrabbiatura persiste anche se più sfumata: non mi abituerò mai al sapore amaro di una sconfitta, soprattutto se avvenuta con un solo punto di scarto.

Così, sembra solo una beffa!!!

Ma io sono anche una persona che guarda avanti e penso che ora la squadra potrà lavorare sulle sue carenze e che io potrò già raddoppiare i miei allenamenti per dare una buona umiliazione a Sendoh nella prossima partita tra lo Shohoku e il Ryonan: nessuno aveva mai aggirato con tanta facilità la mia marcatura e questo non lo sopporto, così come non sopporto che venga considerato più bravo di me!

Ben presto, dimostrerò il contrario.

Ho passato gli anni delle medie aspettando di arrivare al campionato di basket liceale, per trovare avversari che rendessero esaltante la competizione e a cui dimostrare la mia bravura.

Anche sul grande Sendoh.

Che poi proprio imbattibile non è visto che un paio di volte si è fatto fregare da quella testa rossa…Sakuragi.

Non ho mai conosciuto nessuno come lui.

Ossia, di altri mezzi teppisti polemici, rissosi, rumorosi e quant’altro ne ho visti tanti, ma lui lo è davvero ai massimi livelli…

Eppure…

Se tutte queste energie si riuscisse a fargliele usare per bene nel basket, sarebbe un vantaggio per tutti…

Quando, alla fine della partita, non voleva rassegnarsi alla sconfitta, non mi è dispiaciuto del tutto quel suo atteggiamento, anche se io apparentemente non mi sono scomposto di una virgola.

Allora è vero che odia perdere…

Come me. Io ho sempre voluto vincere, a qualsiasi costo. Lealmente, s’intende, senza scorrettezze. Ma vincere.

E provare quella meravigliosa sensazione di trionfo quando ottieni il riconoscimento della tua bravura e tu hai dato il massimo e ne vedi i risultati…

Penso che voglia provarlo anche quel do’aho.

È strano, una persona come lui dovrebbe solo darmi i nervi e infatti me li dà, ma allo stesso tempo mi incuriosisce…

Mi incuriosisce perché è imprevedibile, non si sa come reagirà, si sa solo che le sue reazioni sono sempre eccessive. E irritanti, spesso.

Ma forse proprio per questo non posso fare a meno di notarle e di essere curioso e di provocarle, a volte…ho notato che se si tratta di me, si altera ancora di più…

Ora mi sta venendo sonno. Faccio scendere il gatto dal letto e riassumo mentalmente gli allenamenti che intendo fare domani, per diventare ancora più forte, certo, ma anche per il gusto di giocare…

Non c’è niente che io non possa fare su un campo di basket…

 

 

Continua ^_^   

      

 


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