Desclaimers: i personaggi non sono miei ma comunque
devono subire i miei propositi natalizi
Dediche: a Urd
Elfi di
natale
di
Auramasda
Mostri,
ecco cosa sono, loro tentano di ingannarti con le loro faccine dolci e
innocenti ma è solo un trucco per farti abbassare la guardia per colpirti
meglio, più profondamente, e sempre nelle zone basse, il loro unico scopo
è quello di farti soffrire e portarti verso una lenta ma inesorabile
follia per il loro sadico divertimento, cosa? No, non mi trovo
nell’undicesima bolgia dell’inferno, magari fossi li, mi ritrovo in un
posto assai peggiore, un centro commerciale, non fate quelle facce avete
capito bene un centro commerciale, lo so che è un posto in cui di solito
si passa il tempo in allegria ma vi siete dimenticati in che periodo
dell’anno ci troviamo? In quello natalizio, avete capito? Come sarebbe a
dire che non devo fare una tragedia se i prezzi sono aumentati, che
centrano i prezzi, io intendevo che durante il periodo natalizio nei
centri commerciali ci sono delle persone che interpretano babbo natale e
gli elfi per la gioia dei bambini in attesa del lieto giorno, avete
capito? Come no, non posso pretendere che abbiate l’intelligenza del
tensai ma speravo che almeno a questo ci arrivaste da soli, si da il caso
che il nipote del signor Anzai sia il direttore del personale di questo
centro commerciale e che non abbia trovato uno straccio di babbo natale e
di elfi e per evitare di essere licenziato, come giustamente meritava, ha
chiesto allo zio di far fare babbo natale, e fin qui sono d’accordo
visto la taglia, ma il peggio è che ha chiesto alla squadra di fare gli
elfi che intrattengono i bambini in attesa, e sotto pena di terribili
ritorsioni da parte del gorilla e di Ayako siamo stati costretti ad
accettare un lavoretto facile, diceva, che vi permetterà di avere qualche
soldo per natale, solo che in realtà quei simpatici frugoletti in verità
sono mostri assetati di zucchero che visto che si annoiano stando in fila
non trovano niente di meglio da fare che tormentare i poveri elfi
indifesi, si indifesi visto che una volta ho cercato di dire con molta
calma a un delin… bambino di smetterla di saltarmi sui piedi ma sono
stato subito colpito da una sventagliata di Ayako seguito dall’ordine di
lasciare il collo del marmocchio che io stavo solamente accarezzando
gentilmente, con la stessa delicatezza che userei per piegare una sbarra
di ferro, però sventagliata a parte nella successiva mezzora sono
riuscito a passarmela discretamente bene e devo dire che io sono forse
quello meno importunato dei miei compagni, dopotutto un elfo è un uomo di
bassa statura e sempre allegro con una faccia da ragazzino sorridente, io
invece sono alto ho i capelli rossi e la mia solita faccia allegra sembra
essersi presa una vacanza e aver ceduto il posto a una smorfia sorridente
insomma non sono il più richiesto, Ayako e quel tappo di Miyagi che
rispondono di più ai requisiti da elfo sono molto richiesti e questo vuol
dire che ci tocca sentire per la maggior parte del tempo i lamenti
natalizi di Miyagi, che cosa sono i lamenti natalizi? Ma è ovvio sono
tutta la compilation da bianco natale a tu scendi dalle stelle cantata da
Miyagi solo che visto il suo grande talento di cantante sembra che mentre
le stia cantando qualcuno gli stia passando un piede nel tritacarne, però
questo strazio sembra calmare le bestie e quindi lo sopportiamo, ad Akagi
è andata anche peggio in quanto anche con tutta la buona volontà del
mondo non sarebbe mai riuscito a passare da elfo, allora sarà riuscito a
fuggire direte voi? No! Sono riusciti comunque a trovargli un costume che
si possa adattare al suo fisico, e voi direte cosa centra un gorilla col
natale? Niente e infatti lo hanno travestito da renna con tanto di
pelliccia e corna così oltre ad essere ridicolo suda pure sette camice,
non so voi ma io nei documentari non ho mai visto una renna con le ascelle
pezzate dal sudore, e questo non è ancora tutto in quanto per
accontentare i rompico… bambini è costretto a portarli a cavalcioni a
fare un giretto, prima c’era un bambino che era la copia sputata di
Takeiya in miniatura, a un certo punto abbiamo avuto persino la sensazione
di sentire crak. Mitcy è stato il più fortunato di tutti si è preso
l’influenza e non è potuto venire e adesso è a casa sua al calduccio
tranquillo senza che nessuno che lo disturbi e in più con quel traditore
di Kogure che visto come è andato il primo giorno con una grande faccia
di tolla ci ha detto che si doveva prendere cura di Hisashi che stava
proprio male ed era anche così indietro coi compiti, lo so io che compiti
fanno loro due si esercitano molto approfonditamente in lingue tanto che
se migliorano ancora un po’ si toccano perfino le tonsille. Ma chi sta
peggio di tutti è il mio tenero volpacchiotto che è costantemente preso
sotto assedio da un nugolo di bambine e di mamme che non smettono di
fargli gli occhi dolci, di pronunciare promesse di matrimonio a scadenza
quindicinale e cose assai peggiori che non si dovrebbero neanche
pronunciare, ovvero loro non dovrebbero neanche pronunciare, e così mi
ritrovo spesso quei suoi occhioni blu che mi lanciano una muta, non che di
solito parli molto, richiesta d’aiuto e i miei tentativi di salvarlo
spesso si rivelano deludenti. Mi sto spremendo le meningi per trovare una
soluzione quando vedo Miyagi che sta dando un bastoncino di zucchero a un
bambino e li ho un idea degna da tensai, mi avvicino al gruppetto che
circonda il mio koi e sorridendo ai delinquenti dico:
-Bambini
volete dei bastoncini di zucchero?-
-SIIII-
-Bene
chi ne vuole non deve fare altro che andare da quell’elfo bassino, lui
ne ha molti però li ha nascosti tutti su di se, chi ne vuole deve frugare
attentamente in tutte le sue tasche perché sono proprio nascosti bene
bene, allora bambini vi va?-
-SIIII-
e si precipitano verso Miyagi come una carica di bisonti, nel mentre
prendo per un polso la mia kitsune incamminandomi verso gli spogliatoi e
dicendo
-Ayako
noi ci prendiamo cinque minuti di pausa- e prima che potesse dire si no
forse, siamo già lontani negli spogliatoi con la porta chiusa a chiave
con le nostre bocche saldate insieme e le nostre lingue impegnate in un
duello senza fine, quando le nostre necessità respiratorie ci obbligano a
separarci lui mi sorride
-Grazie
non ce la facevo più- e mi da un altro bacio ma questa volta più dolce
-Ammettilo
ho avuto un idea degna del grande tensai che hai per fidanzato-
-Forse
questa volta te lo posso concedere-
-Ehi
io sono sempre un tensai, non lo divento per gentile concessione volpesca-
-Do’aho-
lo dice con fare irritato ma si sta divertendo anche lui
-Senti
Kaede questa sera mia madre va ad una festa tutta la notte che ne dici di
venire a casa mia-
-No-
Che
cosa non vuole venire? Ma io è da ieri che mi sto pregustando la serata
con la mia volpe in cui gli volevo dare un piccolo regalino di natale in
anticipo e lui mi dice di no!!!
-Vieni
tu a casa mia, la mattina mi piace da impazzire quando mi risveglio nel
mio letto e mi ritrovo abbracciato a te- lo abbraccio e gli do tanti
bacetti
-Volpaccia
romantica mi avevi fatto preoccupare lo sai- e ci baciamo di nuovo e ci
stacchiamo a malincuore
-Dobbiamo
andare purtroppo-
-Hn-
e lentamente ci avviamo verso il luogo del nostro supplizio appena in
tempo per vedere Miyagi portato via in barella in evidente stato di shock
col costume tutto strappato, ci avviciniamo ad Ayako e subito gli chiedo
-Che
diavolo gli è successo?-
-Subito
dopo che siete andati via un marea di bambini gli sono saltati addosso e
non volevano mollarlo, riuscite ad immaginare cosa possa essere successo?-
-Io
proprio no- dico sperando che la preoccupazione per Riota non le faccia
notare la mia piccola bugia, in quel momento il nipote del signor Anzai
con fare sconsolato ci annuncia
-Un’altra
vittima delle festività natalizie, sentite ragazzi visto quello che è
successo vi lascio il resto della giornata libero- dopo averlo ringraziato
io e Kaede ci cambiamo in tutta fretta sia perché vogliamo stare un po’
assieme, sia per evitare lo sguardo indagatore di Ayako.
Abbiamo
passato una serata splendida, sarà l’atmosfera natalizia, sarà
l’incantevole compagnia, sarà che abbiamo preso la cena da un take away
differente, ma tutto sembrava più buono del solito, persino Kaede, adesso
stiamo guardando una partita, lui è coricato sul divano con la testa
sulle mie gambe con una mano curiosa vaga per il mio petto mentre io gli
accarezzo i capelli e ogni tanto ci scambiamo degli sguardi dolci,
lentamente le nostre mani approfondiscono le carezze e le nostre labbra si
cercano e di mutuo accordo andiamo in camera da letto, devo dire che non
mi ricordo molto del tragitto tranne le sue labbra e le sue mani che mi
spogliavano, prontamente imitate dalle mie, ma ora siamo qui sul letto
nudi ancora incollati, sento sotto di me l’eccitazione di Kaede premere
contro la mia e come se nulla fosse mi alzo lasciandolo molto interdetto
-Hana
dove diavolo vai?-
-A
prenderti un regalo, lo so che non è ancora natale ma non te lo posso
dare davanti a tutti-
-Non
me lo puoi dare dopo?-
-No
no, è questione di un attimo e la mia volpetta hentai andrà ancora più
in calore- e vado in bagno prima che possa aggiungere altro e preparo il
regalo rientro e annuncio:
-Ecco
a te Kaede Rukawa in assoluta e unica esclusiva il campione sportivo e
erotico modello tensai- e si avete capito bene sono io il suo regalo di
natale e per l’occasione mi sono pure messo un ficco rosso intorno alla
testa e uno intorno alla mia erezione, non saprà assolutamente
resistermi. Ma un momento mi sta resistendo la sua espressione non cambia
sembra scolpita nel marmo, si lo so che di solito non è mai troppo
espressivo ma in questi momenti non lo è ve lo posso assicurare mentre
adesso è come se io non fossi neanche entrato in camera è… no un
momento sta cedendo a un emozione, sarà sicuramente il bruciante
desiderio che lo ha incantato, ecco sta cedendo e… ride!?! Dirò di più
si sta sganasciando dalle risate e se non fosse al centro del letto credo
che cadrebbe per terra
-Kitsune
per caso non ti piace il modello tensai?- lui ancora sghignazzante mi dice
-Hn
magari preferirei un modello porcospino- me lo dice con un tono ironico da
presa in giro e anch'io mi comporto con fare ironico gettandomi su di lui
e prendendolo per le spalle in modo da poterlo guardare dritto negli occhi
e farlo smettere di ridere
-Tu
vuoi diventare un manicotto non è vero kitsune? Che cos’è tutta questa
tua anomala ridanciana?- lui non parla ma con una mano mi toglie il ficco
che avevo in testa e me lo mostra
-Ti
sei guardato allo specchio?-
-Ehm
no, ma che centra la leggendaria bellezza del tensai accalabbiatrice di
volpi può esserne solo migliorata no?- dallo sguardo capisco che è
proprio no, allora prendo il fiocco dalla mano di Kaede e lo butto lontano
-Allora
adesso accetti il modello tensai?-
-No-
CHE COSA? –Credo che prenderò il modello do’aho- e mi sorride
-Baka-
e lo bacio con passione
-Dai
che ti tolgo anche l’altro- armeggia un po’ con il nastro senza
riuscire a toglierlo ma causandomi delle piacevoli sensazioni
-Cosa
c’è kitsune non ci riesci?-lui mi guarda con occhi maliziosi e mi
sussurra
-E’
una sfida? Lo sai che mi piacciono e questa potrebbe essere mooolto lunga-
e incomincia a fare tentativi sempre più energici con il fiocco facendomi
gemere
-Prenditi
tutto il tempo che vuoi- e mi lascio trasportare dalle sensazioni delle
sue mani ma ogni bel gioco dura poco e alla fine mi sfila il nastro e le
mani vengono sostituite dalla sua bocca
-Kitsune,
mi è venuta voglia di provare un numero-
-Che
numero?- mi chiede dubbioso
-69-
e ci stendiamo entrambi su un fianco assaporando contemporaneamente le
nostre virilità tese facendoci gemere sia del nostro piacere che di
quello che doniamo al nostro amante e che sento attraverso ogni suo
fremito che ci porta sempre più vicino all’estasi finché
-Hana
ti voglio- e si stende sul letto a gambe divaricate attirandomi a se, io
mi posiziono con la punta sulla sua apertura e lo bacio per distrarlo e lo
penetro, sento un primo gemito di dolore sostituito quasi subito da gemiti
di piacere che lentamente crescono come le mie spinte finché non
riusciamo più a trattenerci e urliamo il nostro piacere, stremato mi
accascio su di lui che dopo essersi ripreso mi riempie di bacetti che
invece di degenerare come al solito si mantengono dolci e alla fine mi
dice
-Buon
natale Hana-
-Buon
natale Kaede-
owari
A:
evviva è arrivato natale siamo tutti più buoni
M:
ehm
A:
che bello le luminarie, lo spirito di bontà che permea ogni cosa
M:
EHM
A:
è natale tutti sono felici
M:
EHI mi sta a sentire? E’ natale ma io non sono felice anzi sono
politraumatizzato e per colpa tua, dov’era lo spirito di bontà che ti
ha permeato quando hai scritto questo pezzo?
A:
ma dentro al mio cuore
M:
e come mai non ho ricevuto un trattamento migliore?
A:
sono bastardo dentro
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