DISCLAIMER: I personaggi sono d'Inoue-sensei, vorrei averli creati io, ma non è cosi ç_ç
NOTE: Troverete i pg un po' occ… diciamo un po' tanto occ hana è più effeminato e anche la sua pelle è pallida, esigenze del copione ragazzi,
mi spiace, mentre Rukawa ne avrà di parlantina…direte che sono pazza… inoltre questa storia in realtà è un libro modificato ma molte battute
sono molto fedeli al libro… Miao, un'altra cosa… sono una frana in spagnolo… spero che il titolo sia giusto…
DEDICA: A Naika, A Leyla, Ad Akira14, A Ria, Ad Alexiel ad Eliana e tutti quanti che hanno compiuto gli anni è io non avevo pronto niente per
loro…
RINGRAZIAMENTI: Ma perché continuo a ripetere… PAM-CHAN SEI GRANDE

 


El Dìa Y La Noche

Capitolo 1

di Saya

“…” -> Parlato
’…’ -> Pensato

Un cielo meraviglioso senza nemmeno una nuvola. Un caldo quasi insopportabile (pensate a Roma a metà giugno, e capirete che caldo fa' ndSaya -.- ndtutti)
"Spagna caliente eccomi qua!"

Disse un ragazzo dai capelli rossi fuoco. Aveva fermato la macchina per osservare il paese, il posto era talmente bello che sembrava quasi irreale, un panorama mozzafiato. Il giovane si passò la mano tra i capelli, per poi risalire in macchina, cercando di accendere il catorcio.
"Su macchina, siamo quasi arrivati."

Il catorcio per fortuna si accese e il rossino si perse nei propri pensieri.
'Non ho ancora iniziato il nuovo lavoro e già sono in ritardo di un giorno. Bhe solo un tensai come me poteva scegliere di venire in automobile dall’Inghilterra…attraversare lo stretto di Dover, La Francia, che cos'è per un genio assoluto come me… e tutti che mi prendevano per pazzo, ho dimostrato di essere il migliore.'

"Speriamo che i nuovi datori di lavoro siano comprensivi…"

'Infermiere personale di un nobiluomo.'

-*Flashback*-

"In Spagna? Ma sei proprio sicuro Hanachan? L'ospedale sentirà molto la tua mancanza! Pensaci bene!"

"Scusami Hisashi! Ma ho già preso la mia decisione."

Il dottor Mitsui e il caposala Sakuragi… tutti ci considerano affiatati, nel lavoro e nel privato. (scusa? ndHana cosa? ndSaya IO E MITSUI?o.O ndHana … uhm ndSaya) Ma io non ne ero convinto, e poi non riuscivo a decidere per la proposta di matrimonio, era una decisione troppo importante da prendere velocemente, così su due piedi. Non si può sposare un uomo solo per abitudine… e poi c'è stata quell’inserzione nel giornale… la soluzione a tutti i miei problemi.
<Cercasi infermiere specializzato e di compagnia per conte spagnolo. Immediata disponibilità di trasferimento. Rivolgersi allo studio dell'avvocato…>

"Dunque vediamo Signor Sakuragi."

"Come può vedere dal mio curriculum, nonostante la mia età sono il migliore e ho molta esperienza. Un genio."
"Il conte soffre di cuore. Ha già avuto a che fare con pazienti di questo tipo?"

"Non che io sia un medico, ma la mia bravura è tale che riesco a cavarmela in tutti i casi d'emergenza."

"Molto bene, il conte ha bisogno proprio di un ragazzo sveglio e deciso come lei."

"E’ fortunato, avrà l'onore di lavorare per i Montanas,… stiamo parlando di una delle più importanti famiglie spagnole sin dal settimo secolo, quando la Spagna era ancora sotto il dominio Islamico… e non è tutto… nel corso degli anni i Montanas svolsero un ruolo importantissimo nelle crociate e fu grazie a questa famiglia che la Spagna riuscì a confinare le forze Islamiche a Granada. I Montanas sono sempre stati uomini valorosi e la loro fama riecheggia nei secoli fino ai giorni nostri. il nostro studio è onorato di curare gli interessi di questa importante famiglia qui in Inghilterra. Mi auguro che non ci faccia fare brutta figura, Signor Sakuragi."

L'ho fissato per un momento, ma dico io come si permette, io non faccio mai brutte figure, comunque è un’occasione che non mi devo lasciar sfuggire… Chi l'avrebbe mai detto… io infermiere di un nobiluomo…

-*END FLASH BACK*-

'Non posso credere ai miei occhi.'

Davanti a Hanamichi Sakuragi si presentava un panorama splendido. C'era un castello immenso, sicuramente antico, circondato dal verde, mentre l'azzurro del cielo lo faceva risplendere ancora di più. Il ragazzo fermò di nuovo la macchina scendendo, mentre i suoi occhi color cioccolato osservavano le bellezze della natura, e l’impresa degli uomini dei secoli scorsi. Con la bocca aperta osservava gli alberi verdi, che di certo a Londra non si potevano vedere. Aria pulita, niente smog, era facile respirare, poi gli vennero in mente le ultime parole di Mitsui:

"Devi essere diventato matto! Come puoi mollare tutto così? Lasci il tuo impiego qui all’ospedale dove sei amato e rispettato (che paroloni grossi ndSaya hai qualcosa in contrario? ndHana chi io? no… ndSaya), per diventare cosa? Poco più di un domestico, e come se non bastasse, in un paese straniero dove non conosci nessuno. Scommetto che ti faranno dormire insieme alla servitù in una cameretta sperduta in cima a una torre e ti comanderanno a bacchetta."

Il giovane fissò la torre più alta del castello:
"Mah, Hisashi esagera… e poi io sono un genio."

'Spero d'aver preso la decisione giusta, certo che è giusta io sono un tensai!… mi farà bene stare un po' lontano da Hisashi, dall'ospedale, sento che cambieranno molte cose, ho bisogno di ritrovare me stesso.'

Il ragazzo si mise a ridere quando ripensò alla faccia dell'avvocato quando gli aveva riferito che sarebbe andato in Spagna con la macchina, anche se la famiglia De Las Montanas gli aveva offerto un biglietto in prima classe.

"Finalmente…"

Appena disse la parola, l'auto sbandò pericolosamente per colpa di un sasso sulla strada.
"Cos… AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"

SBAM

La macchina sbatté contro una roccia.
"Ah, che male."

il ragazzo aveva sbattuto la testa inoltre nell’aria c'era un odore strano.

'Dev'essere la benzina…"

Si girò di scatto per aprire la porta, ma senza successo:
"Cavolo, la porta è bloccata, cosa faccio adesso, su pensa genio, non vorrai mica che nel giornale di domani scrivano trovato carbonizzato nella sua auto un giovane bellissimo ragazzo inglese … non ci voleva proprio adesso, adesso che devo cominciare il nuovo lavoro."

"BUONO, BUONO!"

Hanamichi si girò, vedendo avvicinarsi un cavaliere su un destriero corvino come la notte, e fissò rapito la scena.

'E questo da dove sbuca? Che tempismo, deve essere un’allucinazione.'

Non riuscì nemmeno a finire il pensiero che il giovane dagli occhi blu colpì la portiera con un calcio:
"SI FERMI! E’ IMPAZZITO?"
Il ragazzo lo guardò con una maschera di freddezza:
"Mi dispiace, era l'unico modo per farvi uscire da lì."
Mentre teneva in mano la portiera della povera macchinina continuò il suo discorso davanti al rossino che lo fissava perplesso:
"L'ho visto da lassù, dovrebbe fare più attenzione!"
'Ma chi si crede di essere questo qui? Parla un inglese perfetto, il suo sarcasmo però mi innervosisce… se non esco subito da qui la faccenda si potrebbe rivelare pericolosa, l'odore di benzina diventa sempre più intenso.'

Appena uscito dalla macchina alzò lo sguardo verso il cavaliere i loro sguardi si incrociarono e si fissarono per un po'.

'Che villano… Non voglio sembrargli debole…'

"Io…"
Hanamichi sgranò gli occhi, alzando di nuovo lo sguardo, il villano l'aveva appena preso tra le braccia, per il genio fu uno shock, mentre l'uomo continuò imperterrito la camminata verso il cavallo dicendo:
"E’ meglio andare via al più presto! Avrei voluto aiutarla, ma mi ha guardato così male… è evidente che non ce la fate da solo."

'CHE COSA? MA CHI SI CREDE DI ESSERE QUESTO QUI!'

"Mi lasci mi metta subito giù!"

"Lei è molto pallido. Deve farsi vedere da un medico."

"Non si preoccupi. So badare a me stesso, sono un infermiere specializzato!"

"Un infermiere specializzato?!"

Il ragazzo posò il rosso per terra:
"Come si chiama?"

"Hanamichi, Hanamichi Sakuragi…"

"Per Dios, lei è il nuovo infermiere del conte."
"Lo conosce?"

"Credevo che gli infermieri specializzati fossero persone forti con esperienza, non ragazzini che se li tocchi vanno in frantumi."

'Ma… ma… IO QUESTO QUI LO DISINTEGRO, IO FRAGILE CHE VADO IN FRANTUMI, MA MALEDETTA VOLPE!'

"Senta VOLPE, LEI è UN GRAN MALEDUCATO! Cosa c'entrano la mia età e la mia struttura con le mie capacità?"
"Non è questo il momento per discutere sulle sue doti personali, non voglio morire a causa sua!"
"Lei non ha il diritto di parlarmi così! Si faccia gli affari suoi, maledetta kitsune! Le uniche persone a cui devo rendere conto sono i conti Montanas… Non ho tempo da perdere in chiacchiere, prendo i miei bagagli e la saluto!"

"Lei è un irresponsabile! Non vede che non si regge nemmeno in piedi… La smetta! Al castello sono tutti in pensiero, è da 24 ore che la stanno aspettando…"

"Purtroppo mi sono perso, ma li ho già avvisati!"

"Monti…ragazzino!"

Il ragazzo moro prese in braccio il rosso facendolo salire sul cavallo.
'Non mi ha dato nemmeno tempo di ribattere.'

"Vai Diablo."

Il paesaggio che Hanamichi vedeva dal destriero era stupendo, la vicinanza dell’uomo alla fine non gli dava tanto fastidio quello che gli rodeva di più era il suo comportamento. Non si poteva dire che l'uomo, che non si era nemmeno presentato non fosse bello, anzi, tutto il contrario, aveva capelli scurissimi, e due occhi azzurri tempesta. Sguardo fiero e maschera di freddezza. Così il rossino si perse nei propri pensieri:

'Non ho mai visto un cavallo andare così veloce… non mi crederà nessuno, salvato da un cavaliere nero, rozzo e arrogante! Com'è diverso da Hisashi, così gentile ed educato. Non pensavo che i nobili si circondassero di persone del genere… uhm, ha chiamato il cavallo Diablo.'

"Eccoci arrivati."
Il rosso sentì una mano avvolgergli la vita per tenerlo stretto sul cavallo.
"Si regga forte. A Diablo non piacciono gli estranei…"

'Peccato per il suo caratteraccio, tutto questo è molto romantico… quanto ad antipatia, tra lui e il cavallo si fanno battaglia. Nonostante tutto mi sembra di vivere in una favola.'

"Ben tornato conte…"

"Salga sulla mia auto adesso."

'Sull’auto?'

"C'è qualcosa che posso fare per lei conte?"

'Conte?'

Il rosso sembrava essere ignorato dal maggiordomo e il cavaliere nero. Poi il moretto si girò verso Hanamichi.

"Manderò qualcuno a controllare la sua automobile."

Sakuragi spaesato disse:
"Nell’auto ci sono i miei bagagli."
"Non si preoccupi li farò portare qui."

"Allora lei è il conte?"
Chiese Hanamichi confuso, guardando l'uomo di fronte a se.
"In persona. Sono Kaede Rukawa, conte De Las Montanas."
Sakuragi non credeva alle sue orecchie, ma come…

"LEI è A DIR POCO… Perché non si è presentato prima rivelando la sua identità?"

Kaede guardò il rossino seccato:
"Mi sembrava scontato. Chi pensava che io fossi?"

Con il viso tirato dalla rabbia Hanamichi rispose:
"…uno stalliere del castello…"

"Questa è bella! Comunque ribadisco, si deve fare vedere da un medico."

Ritornando serio il rosso rispose:

"Non vedo la necessità. Sono qui per lavorare, dove posso trovare suo marito? (ok… nel mio mondo i maschi si sposano come vogliono ndSaya -.- ndtutti)"
"Ci deve essere un equivoco io non sono sposato."
"Lei non mi sembra malato."

"Il conte è mio padre e non è il caso di farsi vedere in quello stato, si regge in piedi a malapena ed è bianco cadaverico. Non le dico cosa sembra, ma di certo non un infermiere."

Infatti l'inglese era ridotto abbastanza male, stanchissimo dopo il viaggio con un bernoccolo sulla fronte.

"Se permette questo dovrà dirlo il conte, non lei, suo padre… quanto al mio pallore, dovrà abituarsi, visto che è il mio colorito normale."

"Mi sta prendendo in giro?"

Intanto in una stanza del castello, una voce gentile risuonò nel aria.
"Con chi sta parlando Kaede?"

"E’ il suo nuovo infermiere, finalmente è arrivato."
"Ah… è lui…"

L'uomo osservò i due poi sorrise dolcemente:
"E’ bello come il sole… sembra che anche Kaede se ne sia accorto."

Alla fine fu il conte ad avere la meglio sull’infermiere, riuscendo a convincerlo in qualche modo ad entrare nella macchina, in modo da portarlo da un medico non tanto distante dal castello. L'aria nella vettura era cupa, ma i due conversavano, se quella poteva chiamarsi conversazione.

"Non ho bisogno di una guardia del copro, potevo benissimo andare all’ospedale da solo."
"E io mi sarei dovuto fidare di lasciarle la macchina dopo quello che è successo?"

Il sangue del ragazzo stava ribollendo, ma cercò di trattenersi ( Hana che si trattiene? ndRu hey è una au con occ ndSaya), mentre il conte continuò:
"Guardi che non ci siamo proprio… io avevo chiesto una persona seria e posata, non un ragazzino irascibile e insolente."
"Lei si sbaglia sul mio conto! Sono un ragazzo con la testa sulle spalle, se le può interessare mi sposerò presto!"

"Allora è fidanzato?! Non si usa regalare anelli nel suo paese?"

"Vede non c'è nulla di ufficiale però…"

'Che cavolo adesso ci si mette anche lui a confondermi le idee, non sono abbastanza confuso di mio?'

"Quello deve essere molto paziente se l'ha lasciata venire fin qui… o forse non le piacciono le relazioni comode e sicure? E’ per questo che è fuggito non è vero?"

Il rosso si girò verso il guidatore:
"Non sono fuggito… è che…"

"Lasci stare, ho capito. Dovrà ammettere però che ci sono molti uomini a cui la comodità piace molto. Si ricordi comunque che da oggi in poi dovrà concentrarsi sul suo lavoro!"

'E’ solo capace di dare ordini a tutti!'

"Se metterà da parte la sua vita privata, sarà tutto molto più semplice. Probabilmente lei piacerà subito a mio padre… siamo molto diversi noi due! Inoltre è inglese come voi."

Kaede si concentrò sulla strada:

"Adesso avrà capito perché parlo la sua lingua, benché anche io sia per metà inglese, le basterà guardare i ritratti dei miei antenati per rendersi conto che io e il suo paese siamo lontani anni luce… Io sono un Montanas, gli stessi tratti di mio padre e mio nonno. La somiglianza si tramanda da padre in figlio. la annoio signor Sakuragi?"
Il rossino tornò a guardare il suo datore di lavoro seriamente:
"Niente affatto. Trovo tutto molto affascinante."

'Non deve essere facile portare sulle proprie spalle un bagaglio storico del genere. Il suo volto mostra la freddezza di un condottiero del passato.'

"Siamo arrivati."

'Di sicuro questo però è il Montanas più scorbutico di tutti i tempi.'

La macchina si fermò di fronte a un ospedale non troppo grande ma moderno, con di fronte un bellissimo parco per gli ammalati. Quando i due entrarono Sakuragi si rese contò che oltre ad essere accogliente, e sicuramente nuovo, vantava apparecchiature da eccezionali.
"Dottor Maki."
"Buon giorno Conte Cosa posso fare per lei?"

"Questo e signor Sakuragi."
"Piacere dottor Maki, sono Hanamichi Sakuragi."
"Onorato di conoscerla. Non sapevo che il conte conoscesse ragazzi cosi carini." (questa potevi risparmiartela, non ce lo vedo Maki che mi fa i complimenti ndHana forse… ndSaya)
"Dottor Maki, la prego è il nuovo infermiere di mio padre. Ha avuto un incidente con l'auto e ho pensato di farle dare un occhiata da lei."

Maki guardò il conte sorridendo, poi si girò vero il rosso apprendo la porta:
"Prego segnor."

Mentre Kaede Rukawa sbuffò e si trovò un posto dove aspettare.

Dentro la stanza Shini'chi Maki offrì a Hanamichi di sedersi, ma il ragazzo iniziò subito:
"Non ho male da nessuna parte, ma il conte…"

"La capisco, il conte è un osso duro e non accetta di essere contraddetto."
"Lo conosce bene?"
L'uomo iniziò a controllare il polso mentre chiacchierava amichevolmente con il ragazzo:
"Ero il medico di suo padre a Madrid, poi quando ha fatto costruire questo ospedale si è ricordato di me…"

"Ha costruito un ospedale intero per il padre?"
Chiese sorpreso Sakuragi.

"No, non era questo l'intento. Qui attorno non esistevano strutture ospedaliere in nessun campo. Pensi che alcuni bambini morirono perché arrivarono troppo tardi all’ospedale più vicino. Ma grazie alla generosità del conte, questo problema è stato risolto. La gente del posto gli è molto riconoscente."
Il dottore scrisse qualcosa su un foglio e si rigirò di nuovo vero l'infermiere:
"Peccato però che Montanas non mostri la stessa lungimiranza riguarda al padre. Il conte è molto malato. Non può andare avanti cosi. Necessita urgentemente di un operazione al cuore."

"In parole povere il conte mi ha assunto per fare da carceriere a suo padre?"

"Il conte è un uomo di molti interessi, come per esempio… il giardinaggio, ma la sua malattia non gli consente di fare alcuno sforzo. Anche il conte soffre a vedere il padre in questo stato, forse… se lei provasse a parlargli…"

Il ragazzo guardò per terra:
"Non credo che mi ascolterebbe…"
Disse acido.

'Adesso capisco perché aveva bisogno di una persona robusta… gli serviva qualcuno che impedisse al padre di alzarsi dal letto, usando la forza se necessario.'

In quel momento la porta sbatté con forza, ed entrò un Kaede Rukawa a dir poco adirato, mentre il dottore finiva il suo discorso:

"Lei è un tipo in gamba! Sono sicuro che darà filo da torcere al conte…"

Risse Maki, mentre Rukawa iniziò a chiedere informazioni:

"Ci vuole ancora molto? Il signor Sakuragi sta forse male?"

Il dottore mise un cerotto sulla fronte di Hanamichi continuando a ridere:
"Sakuragi sta benissimo, e può incominciare a lavorare subito."

"Sta bene? Ma non vede com'è pallido?"
"Il pallore è il suo colorito naturale, ci si dovrà abituare. Sono certo che il nuovo infermiere sia una persona molto forte e valida. Altrimenti non sarebbe diventato un caposala, non crede?"

Kaede fissò Hanamichi scettico per poi ribattere:
"Staremo a vedere. Si muova andiamo a casa…"

Maki ridacchiò di nuovo:
"Lei conte non cambierà mai."

Hanamichi si girò adirato vero il dottore, ce l'aveva a morte con il conte, ma doveva salutarlo:
"Dottor Maki, grazie di tutto, lei si che…"
Ma non finì mai la frase dovendo seguire il conte verso l'uscita, sotto lo sguardo divertito di Shini'chi Maki che espresse un pensiero a voce alta:

"Stavolta ne vedremo delle belle… sono l'uno il contrario dell’altro, come il giorno e la notte."


Fictions Vai all'Archivio Fan Fictions Vai all'Archivio Original Fictions Original Fictions