Note: io volevo fare una fic pucciosa, se
è finita sull'hentai è colpa di Sendo come ho dimostrato nella fic
Dediche1: a Urd per il suo compleanno
Dediche2: ai miei gatti, che mi sono
mancati di recente
Desclaimers:
i personaggi non sono miei ma comunque devono subire le mie
crisi creative
Economia
domestica
di
Auramasda
Che
noia la prof è proprio una pizza, anzi no una torta alla frutta visto che
è quello che sta cercando di spiegare anche se dubito che ci siano più
di cinque persone che la stiano ad ascoltare ed io e Fujima non siamo
decisamente tra queste visto che stiamo giocando a forza 4 nascondendoci
dietro ai nostri astucci per non farci beccare, cosa improbabile visto che
siamo considerati entrambi ottimi alunni ma non si può mai sapere,
comunque non c’è niente di male mica siamo sotto esame (questa è una
mia esperienza personale in cui a causa del professore incapace che dava
degli esercizi osceni oltre la metà degli studenti, tra cui io, era
sicura di non passare all’esonero quindi perché non giocare a forza 4,
comunque l’esame lo ho superato l’anno dopo quando è cambiato il prof
NdA) e poi posso guardare senza destare sospetti Kenji, il mio dolce amore
proibito, ormai sono tre anni che mi sto struggendo per lui, all’inizio
non lo capivo bene e cercavo solo la sua amicizia ma poi continuando a
frequentarci questo qualcosa in più è continuato a crescere fino a
diventare amore, e come non si potrebbe non amare un ragazzo così con un
corpo di efebica bellezza il cui volto delicato tante volte ha visitato i
miei sogni erotici in cui io lo accarezzavo per poi violarne le labbra e
ingaggiare con lui una dolce sfida, perché neanche in sogno è
arrendevole come non lo è nella realtà, il suo carattere differisce
totalmente dall’impressione di delicatezza che da il suo aspetto in
quanto è fiero e deciso pur conservando quella dolcezza e
quell’allegria che lo distinguono e fanno di lui il nostro amato
capitano, no il nostro grande capitano per amarlo l’unico autorizzato
sono io e nessun altro e meno male che l’attenzione delle oche della
scuola è monopolizzata dal capitano del club di kendo altrimenti sarei già
stato tentato di fare un paio di omicidi, ma da questo punto di vista non
mi devo preoccupare visto che il mio Kenji non si è praticamente mai
interessato al sesso femminile e di solito preferisce uscire con noi della
squadra e con me in particolare, alle volte mi verrebbe voglia di fare
certe cose quando siamo soli… colpa di Sendo che alle medie usciva con
col gruppo di mio fratello Tadashi e che ogni tanto si metteva a
raccontare i suoi sogni, naturalmente hentai, Akira è decisamente un
maniaco e devo ancora chiarire come mai quella volta che sono tornato a
casa prima dagli allenamenti li ho trovati entrambi abbracciati e con un
aria di chi è stato colto in fragrante, la storia che stavano ripassando
la respirazione bocca a bocca non mi ha mai convinto ma non pensiamoci
accidenti mi sono distratto e Kenji mi ha fatto filetto.
E
quattro questa volta ho vinto io, Toru mi sembra distratto, non che la
lezione sia quel gran che però è come se pensasse a qualcosa al tempo
stesso piacevole ed imbarazzante che gli fa assumere un’espressione così
carina, ma lui è sempre carino anche quando fa il burbero mantiene sempre
quell’aria da cucciolo che vorrei strapazzare di coccole, di baci, di
baci con la lingua in bocca, di… ehm ho fatto l’asilo insieme a Sendo
e mi è rimasto l’imprinting dell’hentai va bene? Come sarebbe a dire
che sono un hentai a prescindere (perché non dici il motivo che ti ha
spinto a iscriverti al club di basket? NdA) no autore non puoi farmi dire questo, e non guardarmi con
quella faccia sorniona io non parlo, che cosa sono quelle foto? Ma è il
mio Toru sotto la doccia degli spogliatoi e in pose molto invitanti, tu
non crederai che io sbandieri ai quattro venti il mio segreto per quattro
foto? Ah hai fatto un rullino da trentasei, dammi i negativi e l’affare
è fatto ^^.
Dunque
ehm come posso dire allora, si si va bene lo dico, io mi sono iscritto al
club di basket perché mi eccitano da morire gli stangoni con le gambe
muscolose e li sapevo di poterne trovare in quantità, va bene così?
Dopotutto sono anche migliorato parecchio fino a diventare capitano e i
miei compagni mi rispettano e usciamo spesso e più spesso esco con Toru,
e si lo devo ammettere mi sono preso una bella cotta per lo stangone del
mio cuore e come non si fa è così dolce sotto la sua aria da sono un
burbero tutto d’un pezzo, atteggiamento che non gli riesce troppo bene
perché si interessa sempre degli altri, dei loro problemi e da dei buoni
consigli solo che vuole sempre darsi un contegno anche se quando usciamo
insieme è molto più rilassato e devo dire che mi piace un sacco stare
con lui, lo guardo e gli sorrido e lui mi sorride di rimando e sembra
illuminarsi tutto, l’ho già detto che lo adoro? Uhm che succede? Ah la
prof sta per dare i compiti
-Allora
ragazzi se avete seguito la lezione- oh si come no –Potrete facilmente
preparare una torta di frutta per lunedì, per facilitarvi potere fare dei
gruppi da due, su su non protestate, quelle mangiabili saranno consumate
nella pausa pranzo e spero che ne vogliate offrire anche un po’ ai
vostri professori- leggasi un branco di lupi famelici sequestreranno per
se le torte migliori pena terribili ritorsioni.
Io
e Kenji ci guardiamo mooolto preoccupati alla prospettiva di mettere mano
ai fornelli, l’ultima volta che abbiamo tentato un esperimento culinario
è successa una piccola catastrofe, sono comunque sicuro che anche voi
quando avete tentato di fare le crepe per la prima, ed unica, volta avete
appiccato un principio di incendio in cucina, per favore abbiate pietà
dite di si.
-Ehm
Toru i miei genitori mi hanno negato l’accesso alla cucina e hanno
promesso spaventose punizioni se riprovavo a cucinare di nuovo qualcosa,
che facciamo?-
-I
miei questa domenica non ci sono e se togliamo tutte le cose infiammabili
e facciamo attenzione non ci dovrebbero essere problemi-
-Speriamo
in bene-
Sono
le tre Kenji dovrebbe arrivare a momenti, tutti gli ingredienti sono nelle
loro scodelle, ho tolto le tendine alle finestre e qualsiasi altra cosa
possa prendere fuoco, Tobi il mio gatto tigrato grigio se la dorme sulla
sedia con la sua copertina rossa e Micia sonnecchia in un cantuccio del
divano direi che tutto è a posto
DLIN
DLON
Vado
ad aprire Kenji è vestito in modo da poter buttare i vestiti in caso di
incidente una vecchia maglietta bianca e un paio di pantaloncini anche
loro bianchi molto aderenti che
mi fanno avere una perfetta visuale del suo bel culetto sodo che a mio
modesto parere è il migliore di tutta la prefettura
-Allora
ti sei preparato al cataclisma imminente?-
-Certo,
o almeno spero- e intanto entriamo in salotto e i miei gatti reagiscono
ognuno alla loro maniera, la Micia alza di scatto la testa vede che è
Fujima e la rimette esattamente nella stessa posizione tanto che se non
l’avessi vista avrei giurato che non si è mossa
-Me
lo fa tutte le volte ma io non riesco ancora a capacitarmene, quella gatta
è incredibile-
invece
il Tobi alza la testa e guarda con fare sospetto lo sconosciuto invasore,
il fatto che Fujima frequenti regolarmente questa casa da tre anni lo ha
fatto diventare uno sconosciuto invasore abbastanza sicuro perciò non è
necessario darsi alla fuga e per convincerlo lo accarezzo sotto il mento e
dietro le orecchie così da calmarlo, mentre andiamo in cucina lui si
risistema e l’unico segno di diffidenza è la sua orecchia puntata verso
di noi
-Ecco
qui ho diviso i vari ingredienti per ognuno una ciotola e un paio di
terrine grandi per impastare e qui ho lo stampo- lui guarda i vari
ingredienti e ad un certo punto spalanca gli occhi
-Toru
ma tu sai dividere il tuorlo dall’albume!-
-Ehm
no, non sono così esperto (io prima di imparare ho fatto fuori qualche
dozzina di uova NdA) me lo ha
fatto Tadashi-
-Tadashi
e cosa ha preteso in cambio?-
-Il
numero telefonico del vice-capitano del club di scherma-
-Chi
quello che chiamano spadone?-
-Proprio
lui- mi guarda con fare interrogativo e io lo guardo con fare io non ne
voglio sapere niente e andiamo avanti
-Toru
non ti sembra un po’ grosso questo zucchero- e intanto mette un dito e
lo assaggia e la sua faccia si contrae
-Ma
questo è sale-
-Che
cosa? Accidenti mia madre deve aver invertito i coperchi dei contenitori,
mi prenderesti lo zucchero? E’ nel mobiletto di sinistra sull’ultimo
ripiano in fondo, io rimetto il sale a posto-
-Certo-
e apre il pensile per prendere il barattolo solo che è troppo in fondo e
così lo vedo allungarsi fornendomi uno spettacolo magnifico, “grazie
mamma”, sta quasi per perdere l’equilibrio quando lo cingo con un
braccio alla vita attirandolo a me per non farlo cadere e con l’altra
mano tento di prendere lo zucchero, tento perché sul mio percorso
incontro il braccio vellutato di Kenji e non riesco che ad arrivare alla
sua mano ora stretta nella mia come il suo corpo è stretto al mio
provocandomi delle bellissime e indescrivibili sensazioni, un sogno
divenuto realtà, vengo riscosso da questo stato di estasi da un suo
movimento che al contrario delle mie aspettative non è teso a liberarsi
ma ad accoccolarsi di più contro di me, che bello ed effimero perché
quasi subito ci rendiamo conto di quello che stavamo facendo e ci
separiamo senza guardarci negli occhi e io per occupare la mente prendo il
barattolo dello zucchero e scambio il coperchio con quello del sale.
Uffa
ma perché in questa famiglia devono essere tutti spilungoni, non
potrebbero essere nella media giapponese? Così mi tocca mettermi tutto
sulle punte per riuscire a prendere quel maledetto barattolo e e e…
cadoooh!?! Non cado più, ma cosa? E’ Toru che mi ha preso stringendomi
a se, che dolce, e ora che vuole fare con quella mano? Ah si mi prende
anche lo zucchero, uhm come è calda e forte mentre risale il mio braccio,
si è fermato sulla mia mano e me la sta quasi stringendo come se fossimo
due fidanzati, non resisto e mi accoccolo meglio nell’abbraccio del mio
amore e… ma perché ha tolto la mano? Accidenti a me l’ho combinata
grossa mi sono scoperto e adesso cosa faccio non voglio perdere la sua
amicizia, mi volto leggermente verso di lui e lo vedo armeggiare con dei
barattoli e la sua espressione è come dire strana, non prova ne ribrezzo
ne stupore piuttosto imbarazzo, che anche lui provi qualcosa per me?
Questo sarebbe bellissimo ma come posso esserne sicuro. Con questi
pensieri per la testa io e Toru ci apprestiamo a compiere l’ardua
impresa di preparare un dolce alla frutta in un clima teso. Per tentare di
schiarirci le idee ci diciamo solo il minimo indispensabile e anche se per
il nostro umore ciò non giovava, di certo giovava invece alla torta alla
frutta in quanto tutti i composti sembravano avere il colore, la
consistenza e il sapore giusto, per noi due raggiungere anche solo uno di
questi tre risultati è già un miracolo, ci stavamo apprestando a mettere
nello stampo il risultato dei nostri sforzi quando sentiamo provenire dal
salotto dei miagolii di sfida
-Accidenti
la Micia deve essere entrata in calore- e subito dopo entrare in cucina la
Micia inseguita dal Tobi (nella realtà questo non succede mai, ma per
una volta volevo che il mio tontolone fosse un po’ macho NdA), sono
due furie feline che corrono e saltano dappertutto perfino in mezzo a noi,
per essere precisi quei due mi si stanno per schiantare addosso, con un
salto indietro li evito prontamente per beccare in pieno il tavolo che si
ribalta facendo cadere posate e ingredienti per terra, le terrine con
l’impasto no quelle cadono tutte addosso a me e a Toru ricoprendoci di
pastafrolla, panna e marmellata; ora è vero che io ho avuto delle
fantasie con Toru tutto ricoperto di panna ma questa situazione non
coincide propriamente con quel sogno piuttosto sembra una comica da film
muto e infatti dopo aver controllato che entrambi stessimo bene ci
scambiamo un occhiata e ridiamo come due bambini, il clima teso è
scomparso come pure la possibilità di fare una torta decente
-E’
meglio se facciamo una doccia e ci cambiamo- mi dice e io acconsento
subito
-Vuoi
farla prima tu?- e perdermi lo spettacolo non se ne parla nemmeno
-Facciamola
insieme hai una doccia abbastanza grande, così possiamo lavarci la
schiena a vicenda- lui annuisce e una strana luce gli passa negli occhi,
se non ci sperassi troppo dire che era una luce hentai.
Dopo
aver lasciato i vestiti nella sua camera ci dirigiamo in bagno
scambiandoci battute su cosa è appena successo e concedendomi qualche
occhiatina interessata allo spilungone del mio cuore, che stranamente in
un paio di occasioni sembra che sbirciasse anche lui, ma no è solo una
mia falsa speranza.
Ci
incominciamo a lavare ognuno per proprio conto in tutta tranquillità, si
fa per dire visto come l’acqua gli scivola sui suoi muscoli invitanti,
finché non mi dice con voce lievemente fremente
-Kenji
mi laveresti la schiena?- vuole che gli lavi la schiena, poterlo toccare
impunemente dappertutto senza che lui sospetti niente che cosa devo
rispondere
-Certo
Toru, con piacere- molto piacere, infatti dopo aver versato un po’ di
bagnoschiuma sulla spugna incomincio con dei lenti
movimenti circolari a percorrere tutta la sua schiena concedendomi
ogni tanto di passare la mano sulla sua pelle calda e invitante, però
purtroppo arrivo in fondo, si proprio sul suo bel fondoschiena, e oltre
alla delusione noto che mi è cresciuto qualcos’altro, merda adesso che
faccio? Idea
-Toru
me la laveresti anche a me la schiena?-
-Certo
Kenji- e prima che mi possa vedere mi volto così da nascondere la prova
del mio desiderio e dargli il tempo di scemare.
Accidenti
altro che scemare qui cresce sempre di più, Toru si che ci sa fare con
quella spugna, sono tutto un fremito e… ma che cosa è stato che mi ha
toccato la schiena? Giro la testa e vedo Toru rosso in viso e con un
espressione sconvolta e vedo anche la meraviglia che mi ha toccato prima,
eretta esattamente come la mia, ma allora
-Scusa
Kenji, io non volevo, io…- e farfugliando altre cose senza senso fa per
uscire dalla doccia, devo fermarlo ma come? Trovato gli faccio snugetta (non
conosco il termine in italiano, non credo neanche che ci sia, perciò uso
il termine dialettale, in piemontese lo snuc è il ginocchio e fare
snugetta è quando un disgraziato si mette dietro di te e ti fa piegare le
ginocchia di colpo, se non si è capito io lo ho subito troppe volte NdA) e
lui scivola nella doccia, grazie alla mia preparazione atletica riesco a
circuirlo e mi posiziono a cavalcioni sopra di lui facendogli ben sentire
la mia presenza e il mio desiderio
-Tu
non ti muovi finché non mi dici cosa ti ha fatto eccitare così- lui mi
guarda e mi risponde un po’ esitante
-E
tu perché ti sei eccitato?-
-Per
le tue mani, le sai usare in un modo veramente fantastico, quanto vorrei
che lo avessi fatto prima-
-Vuoi
dire che tu sei…-
-Si
scioccone sono innamorato del più bello spilungone di Kanagawa, e ti dirò
di più credo di amarlo alla follia- e gli sorrido, lui mi attira verso di
se in un tenero dolce e bagnato bacio
-Anch'io
ti amo Kenji- e mi bacia di nuovo
-Sai
dopo aver aspettato tanto a lungo questo momento non mi muoverei più di
qui-
-Veramente
io vorrei alzarmi- e fa per sollevarmi ma io mi oppongo
-Dai
Toru restiamo così ancora un poco-
-Kenji
ti dico che devo alzarmi- mi risponde fermo
-Dai
un altro minuto solo-
-Kenji
ti prego alzati subito- e me lo dice con un tono che non ammette repliche
e io a malincuore mi alzo
-Perché
non potevo stare ancora un po’?- gli chiedo con un cipiglio da bambino
di tre anni
-Per
questo- e alzandosi leggermente tira fuori da sotto la schiena il flacone
dello shampoo
-Ah
finalmente non ce la facevo più!- e io lo guardo colpevole, che dite che
questo non è uno sguardo colpevole? Perché voi come reagireste a una
scena del genere se non sghignazzando un po’
-Scusami
Toru-
-Non
fa niente, e adesso che ne dici di asciugarci e di andare in camera mia?-
-Direi
che è un ottima idea- chiudiamo l’acqua e ci asciughiamo, ognuno per
proprio conto altrimenti non raggiungiamo il letto e alla fine ci
guardiamo e ci scambiamo un bacio pieno di passione finché non sento le
sue mani che mi afferrano sotto i glutei e mi sollevano fino ad essere
alla stessa altezza, per aiutarlo lo cingo con le gambe ed appena finisco
questa operazione sento le sue mani che mi palpano tutto tanto da credere
che lui sia la reincarnazione del pastamatic,la forza di venti braccia (
per chi ricorda la pubblicità NdA)
e la cosa mi fa eccitare da morire
-Toru
ci sai davvero fare con le mani-
-Colpa
tua, sono tre anni che ho voglia di palpare il culetto più bello
dell’intera prefettura-
-Dai
non esagerare-
-No
no, te lo garantisco tu hai il culetto più bello dell’intera
prefettura, ho controllato con cura- COSA!?!
-Toru,
se provi di nuovo a guardare un culetto che non è il mio finisci male
intesi?-
-Non
ti preoccupare Kenji, credo che per un po’ per farmi
perdere di vista il tuo culetto dovranno usare la forza- e mi bacia
di nuovo dirigendosi contemporaneamente in camera sua dove cadiamo
praticamente sul letto continuando a baciarci.
Lo
faccio stendere e gli dico di chiudere gli occhi lui protesta un po’ ma
poi fa ciò che gli ho detto ed allora incomincio a baciargli la gola con
tanti piccoli bacetti che presto diventano delle tenere lappate che
lentamente scendono verso il petto per poi dirigersi molto pigramente
verso un capezzolo già turgido e dopo avergli dato una veloce leccata lo
mordo facendolo gemere di piacere e anche un po’ di dolore, ma mi faccio
perdonare subito mettendomi a succhiarlo in modo sensuale, dispettoso
interrompo il mio lavoro provocando le rimostranze di Toru che però si
placano subito appena arrivo all’altro capezzolo. Continuo il mio
giochino seguendo le linee dei suoi pettorali, dei suoi addominali fino ad
arrivare alla sua erezione e la seguo fino in cima disegnando dei piccoli
cerchi sulla punta con la mia lingua che fanno fremere tutto il suo corpo
e lo fanno ansimare
-Kenjiiiiiiiiiiii!-
le i sono dovute al fatto che lo preso in bocca tutto d’un colpo anche
se ora ricomincio a succhiarlo col lento ritmo di prima che cresce di pari
passo ai suoi gemiti fino a che non sento il suo seme nella bocca, allora
mi dirigo verso le sue labbra per poter sentire il suo sapore due volte
nella sua bocca.
-Ti
voglio-
-Sei
sicuro Toru?-
-Sicurissimo-
mi dice sorridendo e io scendo per preparare la sua apertura, quando lo
sento pronto appoggio la punta alla sua apertura, lui mi incoraggia e io
spingo lentamente ma senza fermarmi la mia erezione dentro di lui, il
piacere è indescrivibile e sarebbe tutto perfetto se non fosse per i
gemiti di dolore di Toru che prontamente tento di alleviare masturbandolo,
lentamente incomincio a spingere e presto i gemiti di dolore vengono
sostituiti da quelli inconfondibili di piacere che mi incitano ad
aumentare il ritmo e io lo accontento subito finché non arriviamo
entrambi all’orgasmo, collasso su di lui che mi accarezza dolcemente i
capelli
-Ti
amo Kenji-
-Ti
amo Toru-
Accidenti
siamo in ritardo tremendo, se non ci sbrighiamo ci chiudono fuori dalla
scuola, perché siamo in ritardo? Perché abbiamo dovuto mettere a posto
il disastro combinato da quelle due furie, si lo so che abbiamo avuto
tutto il giorno ma siamo stati molto impegnati
in ambito culinario ^§^ con la farcitura per interderci, e
smettetela di guardarci con quegli sguardi compiacenti, intanto siamo
riusciti a portare pure una torta, vabbè l’abbiamo comprata in
pasticceria ma l’importante è che la prof non se ne accorga.
-Hanagata
e Fujima, vediamo un po’ cosa avete combinato questa volta, uhm torta di
bell’aspetto, sapore buono, direi che è perfetta, perfettamente uguale
a quella che ho fatto per la pasticceria dei miei genitori- sento il
pavimento aprirsi sotto di noi, vedo già i tabelloni di fine corso con su
scritto bocciato in economia domestica vedo…
-Sei,
ma solo perché avete scelto una buona pasticceria, un'altra volta non
provateci nemmeno- e prosegue ad esaminare le altre torte, i miracoli
esistono!!!
owari
Miyagi:
tu applichi due pesi e due misure
A:
perché dici questo
M:
perché a Fujima non hai fatto fare neanche una figuraccia e lui è come
me
A:
ti dirò non vedo tutta questa somiglianza
M:
sono un play maker come lui
A:
lui è più bravo
M:
sono alto per un giapponese
A:
lui lo è di più (ho controllato è vero)
M:
io sono bello
A:
lui lo MOLTO di più bello
M:
allora dimmi qualcosa in cui siamo differenti
A:
lui è seme
M:
ma cosa stai dicendo Ayako è una donna e quindi con il rapporto che ho
con lei io… io… io sono uke bwaaaaaa
A:
^^
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